1- Grazie Serafina per quanto ci hai raccontato
che ne dici se prepariamo tutti qualcosa per tua nipote e tu glielo porti???????
Mi piacerebbe chi è d'accordo
scriva qui qualche sua idea..
2- lunedì giornata dedicata all'autismo....e 'speciale'
FB
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Mi trovo a frequentare questo laboratorio in un periodo particolare della mia vita. Solo un anno e mezzo fa è venuta una brutta malattia a mia cugina che all'ora aveva 13 mesi.Un mese fa hanno operato mio fratello di soli 14 anni per lo stesso male. A mio fratello è andata "meglio" di mia cugina. Mia cugina oltre al brutto male in testa ha avuto un ictus dovuto alla chemioterapia,il quale le ha provocato una paralisi della parte sinistra del corpo. Non riesce a tenersi in piedi ne seduta,non riesce nemmeno a tener ferma la testa o la schiena. Da poco è tornata dall'ospedale ortopedico-pediatrico di Pisa dove ha effettuato esami più approfonditi e fisioterapia. Questo laboratorio associato a ciò che vedo al reparto neurologia infantile del SantoBono e al Pausillipon di Napoli (dove effettuano la chemioterapia) mi dà tanta forza di sperare in un futuro migliore per mia cugina,ma anche per quello "scempio" che c'è in quell'ospedale. Mia cugina come tutti i bambini che sono in quell'ospedale sono esempi di resilenza poichè hanno avuto la capacità di reagire (coscientemente e non,a seconda dell'età)mediante una voglia di vivere immane. Mia cugina dopo 11 operazioni è ancora qui che mi sorride!Ammiro tanto i miei zii,mia mamma e il mio papà che hanno avuto una forza veramente assurda(quella che solo i genitori possono avere per i propri figli)e tanta,tanta speranza.Soprattutto i miei zii nei momenti in cui si pensava ogni volta non ci fosse nulla da fare. Non si sà se riacquisterà mai l'uso del braccio,della gamba,del reggersi almeno seduta,ma una cosa è certa ed è la forza che è in me e che non si spegnerà mai così come il suo sorriso si spegnerà solo se sarà lei a spegnersi. Penso che questo laboratorio proprio come la realtà che sto vivendo anche se cruda e triste metta la gente di fronte alla cruda realtà che tanto ci sembra lontana e che invece è proprio quì.Accanto a noi e nemmeno ce ne accorgiamo. Forse solo in questo modo si può comprendere,solo sentendo emozioni e sentimenti personali. Il laboratorio empatico(di entrare nei panni degli altri)è forse l'unico modo per farci comprendere che problemi abbiamo noi "normodotati" nel pensare ad una vita come nel caso specifico fatto in aula senza guardare,mentre per loro è una cosa normale soprattutto per chi ci convive dalla nascita. Siamo troppo bendati,siamo troppo presi dai nostri problemi,dalla vita frenetica,dai problemi futili,dalle sciocchezze. La verità è che i disabili ci nascono in questa realtà e hanno molta più forza di noi nel reagire. Noi non vogliamo vedere cosa c'è intorno,pensiamo solo alle nostre vite e quando ci succede una cosa del genere comprendi che non hai capito niente della vita. Sembra sempre che le cose capitino agli altri e quando capitano proprio a te,hanno un effetto devastante. La prima cosa che si fa,e che ho fatto anche io,è prendersela con Dio. La verità è che la colpa è nostra e non di Dio. Le continue ricerche,le nuove tecnologie ci stanno distruggendo. Basti pensare alla bomba atomica sganciata su Hiroshima che ha causato malformazioni anche alle generazioni che sono venute dopo. C'è una frase tratta dal film "Viaggio in Italia" di Roberto Rossellini del 1954 in cui Alex(uno dei protagonisti) dice:"E' più facile giudicare qualcuno per come tossisce,piuttosto per come parla"e questa frase rispecchia la società odierna per me. Ammiro tanto il lavoro che sta facendo che mira oggi a farci riflettere con l'augurio che un giorno possa cambiare qualcosa. Se penso che un giorno Viviana dopo tutto quello che ha subito sarà emarginata o esclusa o ancora connotata come un Handicappata o una disabile mi piange il cuore. Lei è Viviana,Viviana e basta!il nome dice tutto...
con la chemioterapia ..Adesso ..com'era prima
Ultima modifica di Admin il Lun Apr 02, 2012 9:44 am - modificato 1 volta.