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cartella inegrativa
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cartella inegrativa
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maria84- Messaggi : 24
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- Messaggio n°2
Re: cartella inegrativa
In seguito alla lezione di oggi sulle relazioni familiari mi è venuto in mente il rapporto nonno-nipote in particolar modo,un argomento già visto in precedenza,anche se non nel particolare forse, a proposito del Prof.Palladino.Il ruolo degli anziani com'è cambiato nel corso del tempo ed una relazione educativa che si estaura con gli anziani,visto e considerato che noi un domani potremmo anche lavorare in case di cura per anziani come educatori.
Anna Bianco- Messaggi : 28
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°3
Re: cartella inegrativa
Inizialmente non avevo riconosciuto Pistorius e non avendo assistito alla presentazione,vedendolo ballare non mi sono accorta minimamente che fosse un disabile e che avesse delle protesi....Di Pistorius ne abbiamo parlato in una lezione tempo fa,ma l argomento è rimasto nella mia mente a lungo tempo insieme a quello dell'Atzori...i due esmpi più vivi e reali di resilienza,di amore per la vita,desiderio di vincere gli ostacoli...voglia di farcela e sentirsi vivi e parte di questo mondo!
Anna Bianco- Messaggi : 28
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- Messaggio n°4
Re: cartella inegrativa
Ieri alle iene hanno mostrato un video sull'autismo che mi ha lasciato senza fiato e volevo riproporlo a tutto il gruppo!
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/297447/golia-padre-figlio-e-autismo.html#tc-s1-c1-o1-p3
cliccate su questo link per vedere!
mi piacerebbe tantissimo fare un esperienza del genere,stare una giornata intera con una persona autistica,soprattutto per toccare la storia da vicino,con le mie mani!
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/297447/golia-padre-figlio-e-autismo.html#tc-s1-c1-o1-p3
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mi piacerebbe tantissimo fare un esperienza del genere,stare una giornata intera con una persona autistica,soprattutto per toccare la storia da vicino,con le mie mani!
Valentina Gaudioso- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 16.03.12
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Località : Napoli
- Messaggio n°5
Re: cartella inegrativa
Volevo condividere quest'immagine con voi perchè quando abbiamo parlato della cecità, ancora non sapevo l'esistenza di questi 2 magnifica cani.
Maddison (che ormai è diventato gli occhi di Lilly) è cresciuto insieme a lei; Aiutandola e standole sempre vicino, sono diventati un'unica cosa.
Quest'ultimi hanno risvegliato in me una VOGLIA DI AIUTARE IL PROSSIMO.. voglio rendermi utile per qualcuno e sono convinta che aiutando gli altri, mi sentirò più realizzata e più felice.
Ogni giorno che passa mi rendo conto di quand'è bello aiutare qualcuno che ha bisogno.. ee per fortuna sono sempre più certa di aver scelto la facoltà giusta e adatta per me!
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Maddison (che ormai è diventato gli occhi di Lilly) è cresciuto insieme a lei; Aiutandola e standole sempre vicino, sono diventati un'unica cosa.
Quest'ultimi hanno risvegliato in me una VOGLIA DI AIUTARE IL PROSSIMO.. voglio rendermi utile per qualcuno e sono convinta che aiutando gli altri, mi sentirò più realizzata e più felice.
Ogni giorno che passa mi rendo conto di quand'è bello aiutare qualcuno che ha bisogno.. ee per fortuna sono sempre più certa di aver scelto la facoltà giusta e adatta per me!
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Eleonora Cardella- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°6
Beatrice Vio come Oscar Pistorius
Avevo pensato di ricollegarmi alla lezione di Oscar Pistorius, proponendo un altro esempio che si avvicina molto a lui e che mi aveva colpito qualche anno fa. Qui di seguito inserisco una delle prime interviste, del 2009, che sono riuscita a trovare di Beatrice Vio, una ragazza che nonostante la malattia e le difficoltà non ha mai perso le speranza e non ha mai detto no alla sua passione, la scherma.
In quest’ altro video che propongo invece,mi è piaciuto vedere come gareggia e come parla della sua disabilità con estrema semplicità, rispondendo tranquillamente alle domande della giornalista quasi meglio rispetto alla compagna che ha gareggiato con lei.
Oggi Beatrice Vio, tra le decine di mail e fax inviati alla federazione internazionale è finalmente riuscita a coronare il sogno della sua vita. Andrà alle Paralimpiadi di Londra 2012 e sarà tedofora. Questo è il tipico esempio che solo credendoci realmente nella vita si può portare avanti il proprio sogno e superare qualunque ostacolo. Un verso esempio di resilienza.
In quest’ altro video che propongo invece,mi è piaciuto vedere come gareggia e come parla della sua disabilità con estrema semplicità, rispondendo tranquillamente alle domande della giornalista quasi meglio rispetto alla compagna che ha gareggiato con lei.
Oggi Beatrice Vio, tra le decine di mail e fax inviati alla federazione internazionale è finalmente riuscita a coronare il sogno della sua vita. Andrà alle Paralimpiadi di Londra 2012 e sarà tedofora. Questo è il tipico esempio che solo credendoci realmente nella vita si può portare avanti il proprio sogno e superare qualunque ostacolo. Un verso esempio di resilienza.
Orsola Cimmino- Messaggi : 23
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°7
Re: cartella inegrativa
In merito all'emarginazione voglio pubblicare una poesia che mi ha colpita...
"Emarginazione"
Abbandonare un vecchio.
Calpestare un drogato
come una foglia secca.
Non voler rispondere a te
che mi domandi
col tuo linguaggio antico.
Escluderti dal gioco
perché non sai tirare il calcio di rigore.
Escluderti dai miei pensieri
perché il tempo mi manca
e non ho voglia di starti a sentire
di vedere
di capire
un mondo che urla
- in cella -
la sua disperazione
il suo sentirsi solo
il suo sentirsi…nulla.
"Emarginazione"
Abbandonare un vecchio.
Calpestare un drogato
come una foglia secca.
Non voler rispondere a te
che mi domandi
col tuo linguaggio antico.
Escluderti dal gioco
perché non sai tirare il calcio di rigore.
Escluderti dai miei pensieri
perché il tempo mi manca
e non ho voglia di starti a sentire
di vedere
di capire
un mondo che urla
- in cella -
la sua disperazione
il suo sentirsi solo
il suo sentirsi…nulla.
ilenia medici- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°8
Re: cartella inegrativa
ogni lezione è stata significativa..ognuna di esse ha lasciato qualcosa in me ..
ma la lezione più carica, più commovente, più positiva, più gioiosa è stata quella tenuta dal grande Prof. palladino, uomo di una forza da far invidia che per certi versi mi ricorda un po Annalisa Minetti, che ho avuto il piacere di conoscere e della quale condivido con voi un video che dovrebbe essere da esempio per tutti noi .. trovare la forza di realizzarsi, di combattere, di amare, di sorridere nonostante mille difficolta:)
ma la lezione più carica, più commovente, più positiva, più gioiosa è stata quella tenuta dal grande Prof. palladino, uomo di una forza da far invidia che per certi versi mi ricorda un po Annalisa Minetti, che ho avuto il piacere di conoscere e della quale condivido con voi un video che dovrebbe essere da esempio per tutti noi .. trovare la forza di realizzarsi, di combattere, di amare, di sorridere nonostante mille difficolta:)
donatella tipaldi- Messaggi : 20
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Età : 35
Località : napoli
stasera sono rimasta a casa, non mi andava di uscire. stranamente ho deciso di seguire la trasmissione "quarto grado".... cosa che evito perchè si occupa FORTUNATAMENTE di casi di omicidi, scomparse soprattutto di donne,risolti e non.... mentre riflettevo, mi è venuto in mente il forum nel quale poter condividere un mio pensiero e una mia perplessità.... forse può sembrare un argomento lontano da noi, ma la mia domanda è: se siamo future educatrici, se ci occupiamo di relazioni educative, di disabilità... come può non toccarci il tema "OMERTA'"?? della trasmissione mi ha colpita e reso triste la storia di una ragazza, di soli 19 anni, di catania. studentessa di sociologia, ragazza semplice, solare... che si dedicava al volontariato.cosa le è successo? semplice... l'hanno ammazzata, dopo aver trascorso una serata con amici. o presunti tali. gli stessi che dopo 20 mesi si sono chiusi nel silenzio dicendo di non sapere nulla! mi chiedo. è possibile tutto ciò???l'omertà è una malattia? possibile considerarla come una sorta di disabilità?in effetti l'omertà è la vera nemica della sicurezza di un giovane, l'ombra del silenzio sulla realtà è il grande muro da superare per risolvere il problema.ma è anche vero che per oltrepassare questo muro sono necessari impegno, attenzione e sensibilità da parte dei genitori,degli insegnanti proprio perchè ogni relazione è educativa!
questo argomento è riconducibile al bullismo.. credo che il lavoro dell'educatore vada incentrato soprattutto sull'importanza della dignità umana, del rispetto,del senso del dovere!... in questo momento la realtà che mi circonda è nera, per descriverla attraverso un colore.... ma se io, se le mie colleghe,ecc perdiamo la fiducia... credo sia davvero la fine! unite, con le nostre competenze attuali e future, con la nostra buona volontà e soprattutto con l'amore, con la passione nei confronti del nostro lavoro, del prossimo.... possiamo farcela! possiamo cambiare le cose in meglio! dobbiamo crederci e impegnarci!
questo argomento è riconducibile al bullismo.. credo che il lavoro dell'educatore vada incentrato soprattutto sull'importanza della dignità umana, del rispetto,del senso del dovere!... in questo momento la realtà che mi circonda è nera, per descriverla attraverso un colore.... ma se io, se le mie colleghe,ecc perdiamo la fiducia... credo sia davvero la fine! unite, con le nostre competenze attuali e future, con la nostra buona volontà e soprattutto con l'amore, con la passione nei confronti del nostro lavoro, del prossimo.... possiamo farcela! possiamo cambiare le cose in meglio! dobbiamo crederci e impegnarci!
elena.scognamiglio89- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 12.03.12
Età : 34
Località : Napoli
- Messaggio n°11
Re: cartella inegrativa
Credo che questo sia uno dei corsi più belli che abbia mai seguito. Ogni volta che c'è una sua lezione so che uscirò dall'aula con qualcosa in più!Sto crescendo,maturando e sto capendo realmente a cosa andrò incontro una volta uscita dall'università. Lei ci fa mettere in pratica tutto quello che studiamo,ci fornisce incontri con persone meravigliose,come il prof. Palladino,ci fa incontrare organizzazioni che cercano di aiutare veramente chi si trova in difficoltà,come l'associazione Autism Aid Onlus. E' per questo che ho deciso di iscrivermi al workshop sulla comunicazione aumentativa alternativa,anche se poi,purtroppo,non si farà più! :(
Il nostro aiuto è fondamentale... Prendo ad esempio il servizio delle iene di mercoledì 18aprile,anche se una ragazza ne ha già parlato. Giulio Golia non sapeva assolutamente niente sull'autismo,eppure ha deciso di portare questo ragazzo di 18 anni autistico a Venezia. SI leggeva negli occhi di Giulio,il fatto di sentirsi in difficoltà,ma nonostante questo non ha mollato. L'ha considerato esattamente un ragazzo come tutti gli altri. Hanno passato una bella giornata insieme e alla fine il ragazzo gli ha detto di essere molto felice. Ecco,questo dovremmo fare!Evitare pregiudizi,etichette inutili e fare davvero qualcosa per coloro che si sentono in difficoltà,perchè solo aiutandoli e facendoli sentire normali,potranno superare la loro condizione di svantaggio!
Grazie Elena!
FB
Il nostro aiuto è fondamentale... Prendo ad esempio il servizio delle iene di mercoledì 18aprile,anche se una ragazza ne ha già parlato. Giulio Golia non sapeva assolutamente niente sull'autismo,eppure ha deciso di portare questo ragazzo di 18 anni autistico a Venezia. SI leggeva negli occhi di Giulio,il fatto di sentirsi in difficoltà,ma nonostante questo non ha mollato. L'ha considerato esattamente un ragazzo come tutti gli altri. Hanno passato una bella giornata insieme e alla fine il ragazzo gli ha detto di essere molto felice. Ecco,questo dovremmo fare!Evitare pregiudizi,etichette inutili e fare davvero qualcosa per coloro che si sentono in difficoltà,perchè solo aiutandoli e facendoli sentire normali,potranno superare la loro condizione di svantaggio!
Grazie Elena!
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MARTINA MARFE'- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°12
Percorso tattile: "L'ANTICO TRA LE MANI"
Nella giornata che abbiamo dedicato alla cecità, in cui abbiamo avuto lo splendido incontro con il Prof. Palladino, ci è stato consigliato dalla prof. Briganti di partecipare al percorso tattile “ L‘ANTICO TRA LE MANI ” realizzato dalla collaborazione del Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità (SAAD) dell’ Università degli Studi Suor Orsola Benincasa con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli in occasione della settimana della cultura. Stamattina ho deciso di seguire il consiglio e mi sono recata lì spinta da una grande curiosità. Queste visite sono state organizzate per dare la possibilità a persone non vedenti e ipovedenti di poter fruire dell’arte, rispettando così il loro diritto alla cultura e alla conoscenza; è stato così eliminato il fatidico divieto di toccare le opere, per dare la possibilità ai non vedenti di esplorarle attraverso il loro tatto.
All’entrata del museo sono stata accolta dalla Dott.ssa Claudia, educatrice laureata al Suor Orsola Benincasa, che mi ha fatto da guida e spiegato gentilmente le modalità attraverso le quali questo percorso viene attuato dalle persone con disabilità visiva, essendo io una ragazza vedente. Oggetto di questa visita sono stati reperti della Villa dei Papiri di Ercolano , soprattutto sculture e statue, che sono le opere d’arte che per i non vedenti possono essere maggiormente conoscibili perché leggibili attraverso il tatto. In un primo momento il non vedente ha una conoscenza globale dell’oggetto e quindi sarà invitato a toccarlo velocemente dall’apice alla base per riuscire a comprendere la forma, la posizione dell’opera; dopo in un secondo momento gli sarà possibile esplorare i particolari della figura, come la fisionomia, gli indumenti ecc…
E’ stata una visita molto interessante, e la dottoressa con le sue parole e le sue descrizioni così dettagliate mi ha molto coinvolto, tanto che se i miei occhi non avessero avuto davanti quelle statue, non sarebbe risultato difficile immaginarle in linea generale così com’erano.
Credo che a tutti debba essere data la possibilità di entrare in contatto con la cultura così da poter espandere il proprio bagaglio di conoscenze,inoltre iniziative di questo genere sono fondamentali per riuscire a combattere l’emarginazione a cui sono costrette le persone disabili a causa della disorganizzazione della società in cui vivono.
Ringrazio la professoressa per averci messo al corrente di questa splendida iniziativa e consiglio alle mie colleghe questa esperienza.
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All’entrata del museo sono stata accolta dalla Dott.ssa Claudia, educatrice laureata al Suor Orsola Benincasa, che mi ha fatto da guida e spiegato gentilmente le modalità attraverso le quali questo percorso viene attuato dalle persone con disabilità visiva, essendo io una ragazza vedente. Oggetto di questa visita sono stati reperti della Villa dei Papiri di Ercolano , soprattutto sculture e statue, che sono le opere d’arte che per i non vedenti possono essere maggiormente conoscibili perché leggibili attraverso il tatto. In un primo momento il non vedente ha una conoscenza globale dell’oggetto e quindi sarà invitato a toccarlo velocemente dall’apice alla base per riuscire a comprendere la forma, la posizione dell’opera; dopo in un secondo momento gli sarà possibile esplorare i particolari della figura, come la fisionomia, gli indumenti ecc…
E’ stata una visita molto interessante, e la dottoressa con le sue parole e le sue descrizioni così dettagliate mi ha molto coinvolto, tanto che se i miei occhi non avessero avuto davanti quelle statue, non sarebbe risultato difficile immaginarle in linea generale così com’erano.
Credo che a tutti debba essere data la possibilità di entrare in contatto con la cultura così da poter espandere il proprio bagaglio di conoscenze,inoltre iniziative di questo genere sono fondamentali per riuscire a combattere l’emarginazione a cui sono costrette le persone disabili a causa della disorganizzazione della società in cui vivono.
Ringrazio la professoressa per averci messo al corrente di questa splendida iniziativa e consiglio alle mie colleghe questa esperienza.
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donatella tipaldi- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 12.03.12
Età : 35
Località : napoli
- Messaggio n°13
Re: cartella inegrativa
sei stata fortunata! anche io ho partecipato alla visita con due mie amiche/colleghe... ma noi siamo rimaste molto deluse. ci aspettavamo una situazione del tutto differente! ma sarà per la prossima volta!MARTINA MARFE' ha scritto:Nella giornata che abbiamo dedicato alla cecità, in cui abbiamo avuto lo splendido incontro con il Prof. Palladino, ci è stato consigliato dalla prof. Briganti di partecipare al percorso tattile “ L‘ANTICO TRA LE MANI ” realizzato dalla collaborazione del Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità (SAAD) dell’ Università degli Studi Suor Orsola Benincasa con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli in occasione della settimana della cultura. Stamattina ho deciso di seguire il consiglio e mi sono recata lì spinta da una grande curiosità. Queste visite sono state organizzate per dare la possibilità a persone non vedenti e ipovedenti di poter fruire dell’arte, rispettando così il loro diritto alla cultura e alla conoscenza; è stato così eliminato il fatidico divieto di toccare le opere, per dare la possibilità ai non vedenti di esplorarle attraverso il loro tatto.
All’entrata del museo sono stata accolta dalla Dott.ssa Claudia, educatrice laureata al Suor Orsola Benincasa, che mi ha fatto da guida e spiegato gentilmente le modalità attraverso le quali questo percorso viene attuato dalle persone con disabilità visiva, essendo io una ragazza vedente. Oggetto di questa visita sono stati reperti della Villa dei Papiri di Ercolano , soprattutto sculture e statue, che sono le opere d’arte che per i non vedenti possono essere maggiormente conoscibili perché leggibili attraverso il tatto. In un primo momento il non vedente ha una conoscenza globale dell’oggetto e quindi sarà invitato a toccarlo velocemente dall’apice alla base per riuscire a comprendere la forma, la posizione dell’opera; dopo in un secondo momento gli sarà possibile esplorare i particolari della figura, come la fisionomia, gli indumenti ecc…
E’ stata una visita molto interessante, e la dottoressa con le sue parole e le sue descrizioni così dettagliate mi ha molto coinvolto, tanto che se i miei occhi non avessero avuto davanti quelle statue, non sarebbe risultato difficile immaginarle in linea generale così com’erano.
Credo che a tutti debba essere data la possibilità di entrare in contatto con la cultura così da poter espandere il proprio bagaglio di conoscenze,inoltre iniziative di questo genere sono fondamentali per riuscire a combattere l’emarginazione a cui sono costrette le persone disabili a causa della disorganizzazione della società in cui vivono.
Ringrazio la professoressa per averci messo al corrente di questa splendida iniziativa e consiglio alle mie colleghe questa esperienza.
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Noemi Martuccelli- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 14.03.12
Età : 32
Località : Napoli
- Messaggio n°14
Re: cartella inegrativa
il suo corso è uno dei più belli che io abbia mai seguito...imparo attraverso delle forte emozioni, sono a contatto con degli argomenti da me desiderati e ritenuti molto importanti...
non sono riuscita a lasciare un commento riguardante l' autisimo. ho fatto volontariato ad una bambina autistica...un'esperienza che mi ha cambiato la vita. la persona autistica anche se vive nel suo mondo è presente con noi; non mi piace chiamare questi soggetti diversi perchè sono UMANI come noi, persone molto intelligenti come molteplici capacità.
La persona affetta da sindrome di autismo mostra un' alterazione dell'integrazione sociale, della comunicazione e del linguaggio, nonché interessi ristretti e comportamenti stereotipati.
è bello sapere che ci sono persone che, senza guadagnare nulla, mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie conoscenza per rendere migliore la vita di queste magnifiche persone. Ho partecipato più volte come volontaria alla giornata dedicata ai soggetti autistici nella villa comunale a Napoli..mamma mia che belle emozioni, mi ha colpito la loro dolcezza...ma in fondo non siamo tutti diversi???
...ricordati che sei unico, esattamente come tutti gli altri..! ♥
non sono riuscita a lasciare un commento riguardante l' autisimo. ho fatto volontariato ad una bambina autistica...un'esperienza che mi ha cambiato la vita. la persona autistica anche se vive nel suo mondo è presente con noi; non mi piace chiamare questi soggetti diversi perchè sono UMANI come noi, persone molto intelligenti come molteplici capacità.
La persona affetta da sindrome di autismo mostra un' alterazione dell'integrazione sociale, della comunicazione e del linguaggio, nonché interessi ristretti e comportamenti stereotipati.
è bello sapere che ci sono persone che, senza guadagnare nulla, mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie conoscenza per rendere migliore la vita di queste magnifiche persone. Ho partecipato più volte come volontaria alla giornata dedicata ai soggetti autistici nella villa comunale a Napoli..mamma mia che belle emozioni, mi ha colpito la loro dolcezza...ma in fondo non siamo tutti diversi???
...ricordati che sei unico, esattamente come tutti gli altri..! ♥
maria.vigna- Messaggi : 21
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 33
Località : boscotrecase
- Messaggio n°15
Andrea,io ragazzo autistico!
Ragazze se vi siete perse questo servizio delle iene fate copia incolla e guardatevelo perchè è un servizio bellissimo http://www.video.mediaset.it/video/popout/iene/puntata/297447/golia-padre-figlio-e-autismo.html?$ck=YXV0b3N3aXRjaCwwLDAsMCwyMDAsMjk3NDQ3LGllbmUsY2xpcCwwMDo0My43NzY_
Andrea è un ragazzo di 18 anni autistico che vive con suo padre che ha lasciato tutto per vivere con lui.Nel servizio il padre racconta un pò com'è vivere con lui!Andrea si esprime attraverso un linguaggio un pò particolare ma davvero significativo...sa benissimo di essere un ragazzo autistico e attraverso la scrittura esprime tutto il suo disagio e la sua diversità.
Andrea è un ragazzo di 18 anni autistico che vive con suo padre che ha lasciato tutto per vivere con lui.Nel servizio il padre racconta un pò com'è vivere con lui!Andrea si esprime attraverso un linguaggio un pò particolare ma davvero significativo...sa benissimo di essere un ragazzo autistico e attraverso la scrittura esprime tutto il suo disagio e la sua diversità.
SERAFINA CILIENTO- Messaggi : 34
Data di iscrizione : 12.03.12
Età : 34
- Messaggio n°16
Un altro splendido esempio di resilenza.Ad Annie clarck è stato consegnato il trofeo Nicholas Maxim per bimbi con disabilità.
NEW YORK - Annie Clark, una graziosa bimba di sette anni, è nata senza mani. E' però dotata di talento e di una grande forza di carattere: elementi che le hanno permesso di vincere un concorso nazionale di calligrafia, e di commuovere l'America.
IL TROFEO PER BIMBI CON DISABILITA'. Diverse sue foto, in cui appare vestita di giallo, con un grande fiocco dello stesso colore che le tiene in ordine i capelli, e con una matita, pure gialla, che stringe tra i due moncherini, sono apparse su numerosi giornali di tutto il Paese dopo che mercoledì le è stato consegnato il trofeo Nicholas Maxim per bimbi con disabilità, indetto con una dotazione di mille dollari da una casa editrice.
"VUOLE SCRIVERE LIBRI SUGLI ANIMALI". "Ogni volta, non cercavamo di adottare un bimbo con necessità speciali, ma questo è ciò che è accaduto, racconta la mamma Mary, aggiungendo: "Questa è la famiglia che Dio ha voluto per noi". Di Annie dice che "è una bambina meravigliosa", che da grande vuole diventare una scrittrice di libri sugli animali. E secondo il padre Tom ce la farà senz'altro, perché "è così determinata che non c'è nulla che non possa fare".
ANNIE E GLI 8 FRATELLI. Annie vive a Pittsburgh, in Pennsylvania, ed "è sempre stata molto, molto autosufficiente", dice suo padre Tom, aggiungendo che la piccola "è capace di andare in bicicletta, di nuotare, di usare il suo iPod o di aprire una bibita in lattina". E sa anche vestirsi e mangiare da sola, cosa che aiuta non poco la sua famiglia, molto numerosa. Tom e Mary Ellen Clark hanno infatti 9 figli: tre biologici e sei adottati in Cina, tra cui Annie. Annie è una dei quattro loro figli adottivi che hanno disabilità agli arti. I Clark hanno anche una figlia adottiva, Alyssa, di 18 anni, e una figlia biologica, Abbey, di 21, con sindrome Down.
IL TROFEO PER BIMBI CON DISABILITA'. Diverse sue foto, in cui appare vestita di giallo, con un grande fiocco dello stesso colore che le tiene in ordine i capelli, e con una matita, pure gialla, che stringe tra i due moncherini, sono apparse su numerosi giornali di tutto il Paese dopo che mercoledì le è stato consegnato il trofeo Nicholas Maxim per bimbi con disabilità, indetto con una dotazione di mille dollari da una casa editrice.
"VUOLE SCRIVERE LIBRI SUGLI ANIMALI". "Ogni volta, non cercavamo di adottare un bimbo con necessità speciali, ma questo è ciò che è accaduto, racconta la mamma Mary, aggiungendo: "Questa è la famiglia che Dio ha voluto per noi". Di Annie dice che "è una bambina meravigliosa", che da grande vuole diventare una scrittrice di libri sugli animali. E secondo il padre Tom ce la farà senz'altro, perché "è così determinata che non c'è nulla che non possa fare".
ANNIE E GLI 8 FRATELLI. Annie vive a Pittsburgh, in Pennsylvania, ed "è sempre stata molto, molto autosufficiente", dice suo padre Tom, aggiungendo che la piccola "è capace di andare in bicicletta, di nuotare, di usare il suo iPod o di aprire una bibita in lattina". E sa anche vestirsi e mangiare da sola, cosa che aiuta non poco la sua famiglia, molto numerosa. Tom e Mary Ellen Clark hanno infatti 9 figli: tre biologici e sei adottati in Cina, tra cui Annie. Annie è una dei quattro loro figli adottivi che hanno disabilità agli arti. I Clark hanno anche una figlia adottiva, Alyssa, di 18 anni, e una figlia biologica, Abbey, di 21, con sindrome Down.
Cozzolino Chiara1987- Messaggi : 19
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°17
Percorso tattile: emozioni nuove
Ieri sono stata al Museo Nazionale per partecipare all'iniziativa promossa dal SAAD(Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità). Quest'iniziativa prevedeva un percorso tattile per non vedenti e ipovedenti,ma poteva partecipare chiunque.
In quest'esperienza ho coinvolto il mio ragazzo e devo dire che siamo rimasti molto sorpresi ed emozionati.
Ho 25 anni e fino a ieri non avevo mai toccato una statua né mi ero mai chiesta come si comportasse un non vedente in un museo.
Ho avuto la fortuna di toccare ad occhi chiusi delle statue di bronzo e posso assicurare che è stata un'emozione unica,non so perché ma nel momento in cui toccavo avevo come l'impressione di essere difronte a qualcosa di estremamente grande e unico.
In effetti quelle statue del V sec a.C circa erano di una perfezione sconvolgente,Hermes era straordinariamente bello e solo toccandolo ho potuto percepire un particolare che mi era sfuggito ad occhi aperti:in mano portava una sorta di pergamena arrotolata su sé stessa che probabilmente conteneva un messaggio.
La ragazza,Lina, che ci ha fatto da guida era ipovedente ma nonostante ciò mi ha sussurrato ad un orecchio che Hermes era proprio un bel ragazzo;che le statue delle antiche danzatrici erano belle e perfette;che l'espressione di un uomo anziano ritratto in una statua di bronzo era palesemente quella di un ubriaco tornato da una festa in onore di Dioniso.
Io e il mio ragazzo ci guardavamo sorpresi e meravigliati,dall'inizio alla fine della visita,mi sono resa conto che Lina guardava molto più di noi,non le sfuggivano particolari importanti,forse si emozionava molto più di noi...
Quest'esperienza mi è piaciuta molto e sono contenta che il direttore del Museo sia stato aperto e disponibile verso l'iniziativa. Tutti abbiamo diritto di emozionarci,di immaginare,di sognare...c'è chi lo fa GUARDANDO e chi lo fa TOCCANDO!
___Ps: Mi rivolgo alla professoressa,Lina ci teneva a riferirle di essere stata lei a farci da guida e la saluta con affetto.
In quest'esperienza ho coinvolto il mio ragazzo e devo dire che siamo rimasti molto sorpresi ed emozionati.
Ho 25 anni e fino a ieri non avevo mai toccato una statua né mi ero mai chiesta come si comportasse un non vedente in un museo.
Ho avuto la fortuna di toccare ad occhi chiusi delle statue di bronzo e posso assicurare che è stata un'emozione unica,non so perché ma nel momento in cui toccavo avevo come l'impressione di essere difronte a qualcosa di estremamente grande e unico.
In effetti quelle statue del V sec a.C circa erano di una perfezione sconvolgente,Hermes era straordinariamente bello e solo toccandolo ho potuto percepire un particolare che mi era sfuggito ad occhi aperti:in mano portava una sorta di pergamena arrotolata su sé stessa che probabilmente conteneva un messaggio.
La ragazza,Lina, che ci ha fatto da guida era ipovedente ma nonostante ciò mi ha sussurrato ad un orecchio che Hermes era proprio un bel ragazzo;che le statue delle antiche danzatrici erano belle e perfette;che l'espressione di un uomo anziano ritratto in una statua di bronzo era palesemente quella di un ubriaco tornato da una festa in onore di Dioniso.
Io e il mio ragazzo ci guardavamo sorpresi e meravigliati,dall'inizio alla fine della visita,mi sono resa conto che Lina guardava molto più di noi,non le sfuggivano particolari importanti,forse si emozionava molto più di noi...
Quest'esperienza mi è piaciuta molto e sono contenta che il direttore del Museo sia stato aperto e disponibile verso l'iniziativa. Tutti abbiamo diritto di emozionarci,di immaginare,di sognare...c'è chi lo fa GUARDANDO e chi lo fa TOCCANDO!
___Ps: Mi rivolgo alla professoressa,Lina ci teneva a riferirle di essere stata lei a farci da guida e la saluta con affetto.
Brusini Rosa- Messaggi : 18
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- Messaggio n°18
Re: cartella inegrativa
Questo corso è stato molto interessante sia nella parte teorica sia soprattutto nella parte pratica ad essa connessa. Molti temi importanti sono stati affrontati con grande chiarezza e sensibilità e questo mi ha aiutata ancora di più nel prendere consapevolezza in quello che sarà la mia figura professionale e acquisire sicurezza in certe condizioni. In particolare è stata per me fondamentale la lezione sull’autismo e l’incontro con l’autism aid onlusin quanto non ero troppo preparata su questo argomento e adesso mi sento più sicuro se un giorno dovessi lavorare con bambini autistici. Ho avuto modo di lavorare con persone disabili ma mai con bambini autistici e con quella lezione è cresciuto in me il desiderio di voler lavorare per questi bambini. Propongo qui uno dei video che riguardano questo tema in cui c’è qualche nozione teorica, pratica e affettiva sul caso di un bambino autistico
Diana Autiello- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 16.03.12
- Messaggio n°19
Re: cartella inegrativa
Quando ho visto questo film ho pensato al corso che stavo seguendo all'università, in particolare pensai alla frase: "I limiti sono negli occhi di chi guarda"
maria rosaria russino- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°20
Re: cartella inegrativa
Un argomento che mi ha realmente colpito e vorrei integrare è quello della Cecità....
Devo ammettere che anche grazie alla lezione del prof. Palladino (e scuso se mi ripeto)....sono stata molto ,ma molto , colpita dalla sua storia ,dal suo modo di affrontare e vivere la sua diversità...che ha permesso di avvicinarmi a questo argomento!
A tal proposito ho cercato tra diverse letture ,una che raccontasse da una certa angolazione ,quella che può essere una grave disabilità.
Vorrei parlare in breve del romanzo di Josè Saramago del 1995; è un saggio sulla cecità moderna che a quanto pare abbia scoraggiato i lettori...
La storia è ambientata in una capitale senza nome,dove un uomo(privo di nome,come tutti i protagonisti) improvvisamente mentre è alla guida della sua auto ,si rende conto di esser diventato cieco.Con l'aiuto di un amico spiega l'accaduto alla moglie e in breve si recano tutti da un medico (il primo cieco) che senza troppe spiegazioni afferma che non c'è nulla da fare per quell'evento improvviso...In poco tempo tutto il paese è colpito da quest'epidemia....
Il governo decide di rinchiudere tutti i ciechi in un ex-manicomio,per evitare il contagio! Tra i ciechi riesce ad intrufolarsi anche la moglie dell'automobilista ,ancora vedente....essa aiutava tutti ....fino a quando per un tragico episodio legato al possesso del cibo,l'edificio va in fiamme.(causato da una lite tra buoni e cattivi ciechi).
I buoni riescono a sopravvivere e a poco a poco riusciranno a trovare nuovamente un modo di vivere dignitoso.
Il fine di questo romanzo ,come l'autore stesso ci fa notare, è l'indifferenza che è presente nella nostra società e che rende tutti noi ciechi dinanzi al potere dato dai più forti...
Termino commentando in breve questo racconto dal mio punto di vista ,soffermandomi sulla tanta indifferenza che ancora oggi è forte e presente nella nostra società,troppo impegnata allo sviluppo e al vivere bene pensando solo a se stessi...un' indifferenza che porta così a non accettare le tante diversità facendo risultare sempre più difficile quello che potrebbe essere l'aiuto di noi tutti....per coloro che ne hanno bisogno.....
Devo ammettere che anche grazie alla lezione del prof. Palladino (e scuso se mi ripeto)....sono stata molto ,ma molto , colpita dalla sua storia ,dal suo modo di affrontare e vivere la sua diversità...che ha permesso di avvicinarmi a questo argomento!
A tal proposito ho cercato tra diverse letture ,una che raccontasse da una certa angolazione ,quella che può essere una grave disabilità.
Vorrei parlare in breve del romanzo di Josè Saramago del 1995; è un saggio sulla cecità moderna che a quanto pare abbia scoraggiato i lettori...
La storia è ambientata in una capitale senza nome,dove un uomo(privo di nome,come tutti i protagonisti) improvvisamente mentre è alla guida della sua auto ,si rende conto di esser diventato cieco.Con l'aiuto di un amico spiega l'accaduto alla moglie e in breve si recano tutti da un medico (il primo cieco) che senza troppe spiegazioni afferma che non c'è nulla da fare per quell'evento improvviso...In poco tempo tutto il paese è colpito da quest'epidemia....
Il governo decide di rinchiudere tutti i ciechi in un ex-manicomio,per evitare il contagio! Tra i ciechi riesce ad intrufolarsi anche la moglie dell'automobilista ,ancora vedente....essa aiutava tutti ....fino a quando per un tragico episodio legato al possesso del cibo,l'edificio va in fiamme.(causato da una lite tra buoni e cattivi ciechi).
I buoni riescono a sopravvivere e a poco a poco riusciranno a trovare nuovamente un modo di vivere dignitoso.
Il fine di questo romanzo ,come l'autore stesso ci fa notare, è l'indifferenza che è presente nella nostra società e che rende tutti noi ciechi dinanzi al potere dato dai più forti...
Termino commentando in breve questo racconto dal mio punto di vista ,soffermandomi sulla tanta indifferenza che ancora oggi è forte e presente nella nostra società,troppo impegnata allo sviluppo e al vivere bene pensando solo a se stessi...un' indifferenza che porta così a non accettare le tante diversità facendo risultare sempre più difficile quello che potrebbe essere l'aiuto di noi tutti....per coloro che ne hanno bisogno.....
Vittoria Camposano- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 37
Località : Acerra
- Messaggio n°21
Re: cartella inegrativa
Tra tutte le lezioni che ci sono state fin ora quella che più mi ha emozionato è stata quando c è stato l incontro con il prof.Palladino.Per me è stata molto importante,mi ha fatto riflettere molto.E posso dire che da quel giorno rifletto e ragiono di più su tutto quello che faccio e dico.Mi piacerebbe proprio un altro incontro di questo tipo.
emma mariniello- Messaggi : 21
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 35
Località : pollena trocchia
- Messaggio n°22
Re: cartella inegrativa
non bisogna mai arrendersi
emma mariniello- Messaggi : 21
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 35
Località : pollena trocchia
- Messaggio n°23
si prende esempio dagli altri
ogni giorno quando guardo la tv oppure quando cammino per strada pongo sempre un attenzione in più a tutto quello che mi circonda e questo lo devo solo a questo corso,è davvero un insegnamento alla vita altrui,e soprattutto alla nostra perchè siamo fortunati
eleonora daniele- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 14.03.12
- Messaggio n°24
Se ti abbraccio non aver paura...
Se ti abbraccio non aver paura, oltre che il titolo del libro è il motto di Andrea, sedicenne autistico che riesce a relazionarsi con le persone solamente abbracciandole. Il libro racconta la storia di Andrea e del padre Franco Antonello, che si dipana come un’avventura. Prima un viaggio attraverso la malattia che cambia drammaticamente la vita di Andrea e di tutta la sua famiglia, la rabbia verso i medici, l’impossibilità di comunicare con lui in modo normale, la necessità di rimanere sempre lucidi, rigidi, solidi e seguire un adolescente come se fosse un neonato. Poi un viaggio on the road attraverso l’America, 38mila chilometri dagli Usa all’Amazzonia in moto, dove i ruoli si ribaltano ed è il figlio a insegnare al padre a lasciarsi andare. E la voglia di continuare a stare in viaggio per sempre.
maria84- Messaggi : 24
Data di iscrizione : 15.03.12
Età : 39
Località : NAPOLI
- Messaggio n°25
Re: cartella inegrativa
Oggi ho avuto la prova tangibile di tutto quello di cui stiamo parlando nelle nostre lezioni,di quanto confondiamo la realtà con il virtuale dando importanza alla tecnologia,dimenticando che la vita vera,quella di tutti i giorni,forse è quella che conta di più.Dipendiamo troppo da un social network,facciamo di lui la dimora dei nostri sentimenti,il luogo dove la realtà e il virtuale si confondono,fino a farci dimenticare dove finisce il falso e dove inizia il vero.Turkle davanti a me si è concretizzato con le sue teorie,ma dove inizia la realtà e dove finisce il virtuale?ora me lo sto chiedendo più che mai..........
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