Maria Rosaria Coppola Mer Mar 28, 2012 8:37 pm
Avere un sogno,una passione,avere la forza,la voglia,la determinazione di realizzarlo,di non arrendersi di fronte a stupidi muri alzati dalla società,di non fermarsi davanti a congetture,avere la capacità di resistere ad urti improvvisi senza spezzarsi : questa la personalità,la vita di Oscar Pistorius, un’atleta paralimpico. All’età di 10 mesi,Pistorius, fu costretto all’amputazione di entrambi gli arti inferiori,episodio che sembrava aver segnato gia tutta la sua vita,una vita caratterizzata dall’immobilità,dal dover “stare sempre seduto”,l’idea di camminare neppure si sfiorava,figuriamoci di correre. E invece? Invece è arrivato lontano,non solo è riuscito a camminare ma addirittura a correre diventato atleta nella corsa alle olimpiadi,e tutto questo non solo grazie all’aiuto dei suoi genitori che hanno in lui,alla sua strepitosa forza di volontà,alla sua voglia di mettersi in gioco,ma anche grazie alle nuove tecnologie integrative. Per tecnologie integrative s’intendono quelle protesi che completano il corpo umano,usate come completamento di un organo o una parte del corpo mancante. Flex food,queste le protesi usate da Pistorius nella sua corsa,piedi flessibili a forma di C in fibre di carbonio. Protesi,che in seguito ad una richiesta da parte di Pistorius di partecipare alle olimpiadi con i normodotati, hanno suscitato molte polemiche perché sembra che,tali protesi,oltre ad aiutare l’uomo,lo potenzi. “Quindi non è giusto, non è leale,non è corretto da un punto di vista sportivo,che Pistorius partecipi alle olimpiadi con i normodotati perché avrebbe un vantaggio del 30% sugli altri atleti”. Queste le motivazioni che non permettevano a Pistorius di partecipare alle olimpiadi, e solo oggi attraverso varie indagini la commissione scientifica ha stabilito che non si tratta di un vero e proprio vantaggio poiché il 30% di vantaggio in più,in realtà, viene equilibrato da una partenza più difficile rispetto ai normodotati. E allora perché non mettere tutti delle protesi? Perché non avere tutti questo vantaggio del 30%?. Infondo che differenza c’è tra il correre sulle proprie gambe e il correre grazie alle flex food?Motivazioni futili,stupide ed impensabili, a mio parere,come si può pensare che avere delle protesi possa essere vantaggioso rispetto a chi “sfortunatamente” non possiede alcun tipo di vantaggio e vive la sua vita con braccia “normali”,gambe “norma,li”,piedi “normali”?. Perché non lo si chiede direttamente a Pistorius se lo sente questo vantaggio? Perché non riusciamo d avere quel pizzico di umanità in più che ci permetterebbe di vedere,di capire meglio l’altro? Perché non riusciamo a metterci nei panni dell’altro? Perché pensare immediatamente al suo “vantaggio” e non a come possa sentirsi,Pistorius, a correre,a camminare con qualcosa che non sono le sue vere gambe? A come si senta quando gli viene negata la partecipazione perché lui POSSIEDE UN VANTAGGIO? Io credo che il suo vantaggio non sia nell’avere delle protesi ma nell’essere una persona forte,coraggiosa che lotta per ciò in cui crede,per i suoi sogni,per i suoi diritti,per essere una persona che resiste agli urti senza spezzarsi. La sua partecipazione rappresenterebbe un vero e valido esempio per tutti,ma non un esempio di solidarietà ”poverino,lasciamolo partecipare! NO!, ma un vero esempio di forza,determinazione,voglia di affermare la sua non diversità,voglia di dimostrare che “non esistono limiti” ma che,ricordando l’Atzori, “esistono solo negli occhi di chi ci guarda”..