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lab. 3 Pistorius (chiuso)
mariaidaferraro- Messaggi : 16
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- Messaggio n°251
Laboratorio n.3 - Oscar Pistorius
La storia di Oscar Pistorius rappresenta l’esempio migliore di come le tecnologie integrative vengano utilizzate come completamento di un organo o di una parte del corpo mancante. Dopo la discussione in aula ho approfondito la vita di Oscar, che ha imparato sin da piccolo ad affrontare gli ostacoli, ad abbattere le barriere e a lottare per il suo sogno. La vicenda di Oscar dimostra quanto sia fondamentale l’intervento della tecnologia per sopperire ad una mancanza fisica. Il dibattito che si è sviluppato intorno alla sua partecipazione alle Olimpiadi del 2008 è complesso: da un lato c’era chi considerava le protesi come un vantaggio, poiché l’innovazione tecnologica consentiva tempi migliori, ma Pistorius per correre deve muovere il torso e le braccia come nessun atleta normodotato farebbe e non ha sensibilità alle gambe. Dal mio punto di vista le protesi non rappresentano un vantaggio: non è detto che le sue gambe siano instancabili perché artificiali, le tecnologie integrative sono lo strumento per garantirgli di partire ai blocchi di partenza con gli altri atleti, ma non gli garantiscono la vittoria. Ho rivisto dei video in cui Pistorius corre: al termine della gara nel suo volto c’erano sofferenza e sudore, che dimostrano come la sua non sia la storia di una macchina o di un uomo bionico, ma solo di un uomo che ha imparato ad essere contento di quello che è ed ha un solo obiettivo: correre.
rosa corbo- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 18.03.12
- Messaggio n°252
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
L'argomento che abbiamo trattato in classe e sula quale è stato discusso è OSCAR PISTORIUS.
L'atleta che partecipa ai giochi olimpici con disabilità fisiche..! Atleta sudafricano che corre con protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe e questo grazie alla tecnologia avanzata è potuto diventare un grande atleta.
un grande UOMO che si è messo in discussione , ha lottato per il suo sogno e che continua a seguirlo,
Ammiro molto Pistorius, come simona latzori, perchè per me sono due grandi esempi di vita..
E' emozionante vederlo correre, è emozionante anche il modo in cui affronta tale situazione e da qui si evince un grande uomo forte d'animo. Ma nonostante ciò è inevitabile non tener conto del vantaggio delle protesi del 30 % rispetto alle persone che corrono con proprie gambe. e secondo me , con tutta l'ammirazione che provo per questo grande uomo, è giusto che Pistorius gareggia con persone con problemi simili. questa non è discriminazione ma è solo un concetto di equità.
Sinceramente, oltrepassando tutti questi discorsi, l'unica cosa che posso esprimere su questo atleta è solo una grandissima stima e ammirazione perchè nonostante l'incidente non si è fermato davanti alle difficoltà e grazie alle sue forze è riuscito a realizzare il suo sogno..!!
L'atleta che partecipa ai giochi olimpici con disabilità fisiche..! Atleta sudafricano che corre con protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe e questo grazie alla tecnologia avanzata è potuto diventare un grande atleta.
un grande UOMO che si è messo in discussione , ha lottato per il suo sogno e che continua a seguirlo,
Ammiro molto Pistorius, come simona latzori, perchè per me sono due grandi esempi di vita..
E' emozionante vederlo correre, è emozionante anche il modo in cui affronta tale situazione e da qui si evince un grande uomo forte d'animo. Ma nonostante ciò è inevitabile non tener conto del vantaggio delle protesi del 30 % rispetto alle persone che corrono con proprie gambe. e secondo me , con tutta l'ammirazione che provo per questo grande uomo, è giusto che Pistorius gareggia con persone con problemi simili. questa non è discriminazione ma è solo un concetto di equità.
Sinceramente, oltrepassando tutti questi discorsi, l'unica cosa che posso esprimere su questo atleta è solo una grandissima stima e ammirazione perchè nonostante l'incidente non si è fermato davanti alle difficoltà e grazie alle sue forze è riuscito a realizzare il suo sogno..!!
luisa formisano- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°253
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Il corpo protesico è un corpo provvisto di protesi. Oggi quando si parla di protesi ci si riferisce a molteplici campi. Importanti sono le protesi legate alla relazione corpo ,tecnologie e disabilità. Le tecnologie si dividono in integrative, estensive e invasive. Le tecnologie integrative possono essere le tecnologie come integrazione del corpo (protesi per lo sport), le tecnologie come miglioramento (protesi estetiche), le tecnologie come potenziamento (protesi organiche )e le tecnologie abilitanti (computer e sostegno). Le tecnologie estensive sono le protesi immateriali (campo virtuale) mentre quelle invasive invadono il corpo ( “gli impianti”). Importanti sono le tecnologie integrative , nel campo della disabilità ,la tecnologia si presenta come protesi viste come integrazione di una menomazione come per esempio nel mondo dello sport. La storia di un atleta Oscar Pistorius mi ha molto colpito , a soli pochi mesi gli hanno amputato entrambe le gambe a causa di una malformazione agli arti inferiori . usufruendo di particolari protesi dette flex foot a forma di c in fibra di carbonio egli è riuscito a partecipare molte gare e ha vinto . la sua partecipazione alle olimpiadi di pechino nel 2008 suscitò molte critiche perché si riteneva che le sue protesi gli arrecavano un vantaggio rispetto a chi non le aveva. Oggi si è chiarito che le sue protesi sono utilizzate per correggere un difetto fisico e fanno parte delle tecnologie integrative perché integrano una parte del corpo mancante a causa di una menomazione fisica .credo che sia giusto che un atleta utilizzi delle protesi per gareggiare ,un problema fisico non può rappresentare un ostacolo o limite per realizzare i propri desideri. Oscar Pistorius rappresenta , come Atzori, un esempio da seguire per le persone diversamente abili , è da ammirare la loro resilienza cioè il voler affrontare con forza e coraggio le condizioni difficili che si incontrano nella vita. Ciò che non deve essere fatto è guardare queste persone con pietà , ma bisogna considerarle persone che agiscono, svolgono azioni comuni, camminano semplicemente in modo diverso.
Brunella Casaretti- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 16.03.12
- Messaggio n°254
Oscar Pistorius...
"Via le mani dagli occhi" è una canzone dei Negramaro,il cui video ha per protagonista Oscar Pistorius,e,scusate la disinformazione,ma è stata la prima volta in cui ho visto questo ragazzo,quest'atleta.
Nel video si vede un ragazzo che corre veloce,impegnato,attento,sopratutto determinato...Ma lo si vede dal busto in su,null'altro,solo al termine della canzone e quindi del video,l'inquadratura di apre a 360gradi,concedendo di notare che quel corridore ha due protesi come piedi.
Ma perchè sono partita da questo punto?...Per me il significato di questa scelta del regista è significativa,lui vuole mostrare un ragazzo che corre,e non con quale strumento lui corre.
Oscar Pistorius è veloce,un fenomeno,ha compiuto una scalata al successo sportivo non solo grazie ai flex foot,ma grazie alla sua tenacia e a chi è stato in grado di non costruirgli attorno delle barriere isolanti.
Non so che posizione prendere riguardo il non concedergli di partecipare alle Olimpiadi e di destinarlo sempre e solo alle paraolimpiadi,ma umanamente mi sembra di stringere delle catene ai piedi di questo ragazzo,obbligarlo a restare a quello che lui,probabilmente,avverte come un livello insoddisfacente;per me è come fornirgli un pretesto per essere arrabbiato con la natura,accettare i propri limiti ed esserne però vittima.
E' giusto che ci sia tutela verso gli altri atleti olimpionici se i suoi flex foot gli donano prestazioni incrementate del 30%,ma perchè relegarlo ad una "classe" che lui non sente più sua.
Se quei piedi fanno parte di lui e gli fanno da mezzo per poter dimostrare la sua velocità,si dovrebbe avere la pretesa di fare un computo delle prestazioni di ogni atleta e di escluderlo se troppo veloce?...Concludo con questo interrogativo,forse un po' immaturo,ma dettato da un sentire umano e null'altro.
Nel video si vede un ragazzo che corre veloce,impegnato,attento,sopratutto determinato...Ma lo si vede dal busto in su,null'altro,solo al termine della canzone e quindi del video,l'inquadratura di apre a 360gradi,concedendo di notare che quel corridore ha due protesi come piedi.
Ma perchè sono partita da questo punto?...Per me il significato di questa scelta del regista è significativa,lui vuole mostrare un ragazzo che corre,e non con quale strumento lui corre.
Oscar Pistorius è veloce,un fenomeno,ha compiuto una scalata al successo sportivo non solo grazie ai flex foot,ma grazie alla sua tenacia e a chi è stato in grado di non costruirgli attorno delle barriere isolanti.
Non so che posizione prendere riguardo il non concedergli di partecipare alle Olimpiadi e di destinarlo sempre e solo alle paraolimpiadi,ma umanamente mi sembra di stringere delle catene ai piedi di questo ragazzo,obbligarlo a restare a quello che lui,probabilmente,avverte come un livello insoddisfacente;per me è come fornirgli un pretesto per essere arrabbiato con la natura,accettare i propri limiti ed esserne però vittima.
E' giusto che ci sia tutela verso gli altri atleti olimpionici se i suoi flex foot gli donano prestazioni incrementate del 30%,ma perchè relegarlo ad una "classe" che lui non sente più sua.
Se quei piedi fanno parte di lui e gli fanno da mezzo per poter dimostrare la sua velocità,si dovrebbe avere la pretesa di fare un computo delle prestazioni di ogni atleta e di escluderlo se troppo veloce?...Concludo con questo interrogativo,forse un po' immaturo,ma dettato da un sentire umano e null'altro.
maria formisano- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°255
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Varie sono le tecnologie per poter integrare menomazioni fisiche, migliorare o potenziare le capacità umane .tante sono le discussioni sui vantaggi o svantaggi che una persona disabile può trarre dall’ utilizzo delle protesi. La scelta di integrare la parte del corpo mancante con delle protesi in questo caso si tratta delle flex foot in fibra di carbonio a forma di c , come nel caso di Pistorius che a soli pochi mesi gli sono state amputate le gambe ,è giusto in quanto tutti devono avere possibilità di poter fare tutto anche con l’ utilizzo di protesi. La scelta delle protesi è da rispettare per quanto mi riguarda perché permette al disabile di svolgere azioni che normalmente una persona normodotata compie. Pistorius è riuscito a vincere molte gare con la sua forza,la sua resilienza e il suo coraggio nel mettersi alla prova ,anche se tutti all’ inizio credevano addirittura che non sarebbe stato in grado neanche di camminare. Il poter partecipare alle alimpiadi credo che sia una grande ed importante conquista per chi diversamente abile ed è una delle dimostrazioni reali che la società deve garantire pari opportunità a tutti includendo ed accettando la anchela persona disabile nei giochi olimpici.
FLAVIA AGOSTINO- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 33
Località : ischia
- Messaggio n°256
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
L'essenza dello sport è quello di dare un modo agli atleti di misurarsi ad armi pari. Bisogna cercare di dare un'opportunità di vivere una vita normale alle persone più sfortunate di noi, in particolar modo quando si tratta di ragazzi giovani, pieni di energie, ottimismo e speranze. Lo sport, si sa, è come una medaglia: da un lato c' è il lavoro la fatica, lo sforzo fisico, la tensione psicologica, l'ansia di gareggiare, elementi e caratteristiche proprie degli atleti; dall'altro c' è il divertimento, la voglia di distrarsi, di ricercarsi ed anche rilassarsi. Dunque, le due faccia di una medaglia che uniscono persone e personalità diverse.
Oscar Pistorius, un atleta che pur non avendo entrambe le gambe non rinuncia a realizzare i propri sogni. Egli chiede di partecipare alle Olimpiadi di Pechino 2008 utilizzando le protesi in fibra di carbonio. Le protesi sono gli unici mezzi che Pistorius ha per correre, quindi non importa quanto esse lo aiutino. E' comunque un uomo che ha dimostrato estremo coraggio, forza, determinazione. E' un esempio e un modello da seguire. Indipendentemente da tutto,a mio parere, gli deve essere data la possibilità di correre alle Olimpiadi con i normodotati.
Oscar Pistorius, un atleta che pur non avendo entrambe le gambe non rinuncia a realizzare i propri sogni. Egli chiede di partecipare alle Olimpiadi di Pechino 2008 utilizzando le protesi in fibra di carbonio. Le protesi sono gli unici mezzi che Pistorius ha per correre, quindi non importa quanto esse lo aiutino. E' comunque un uomo che ha dimostrato estremo coraggio, forza, determinazione. E' un esempio e un modello da seguire. Indipendentemente da tutto,a mio parere, gli deve essere data la possibilità di correre alle Olimpiadi con i normodotati.
Marianna Di Caterino91- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 15.03.12
- Messaggio n°257
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Oscar Pistorius è indubbiamente una figura carismatica e la sua scommessa di competere alle Olimpiadi di Pechino contro atleti normodotati ha affascinato tutti noi e lo ha imposto all'attenzione internazionale.La sua travolgente determinazione, il suo spirito competitivo e l'abilità di superare le sfide più audaci hannon cambiato la percezione che vivere con le protesi sia un impedimento. Le presentazioni di Oscar Pistorius sono commuoventi, stimolanti e memorabili e costringono nono solo coloro che operano nel mondo dello sport ma tutti a rincosiderare cosa significa essere un atleta diversamente abile...
Mario Cavallaccio- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°258
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Oggi abbiamo parlato di questo straordinario atleta che è Oscar Pistorius, un'altro esempio unico di resilienza, lui che non si è lasciato abbattere, lui che è andato contro i pregiudizi e i preconcetti della gente, lui che non ha lasciato che qualcuno gli dicesse cosa era in grado o no di fare. Io considero quest'uomo un simbolo, un esempio, in un'epoca in cui spesso manca il coraggio di fare, dire, mettersi in gioco lui trasmette forza e volontà di non arrendersi di fronte a nulla. E'un modello, sia per chi come lui parte da un handicap, perché mostra al mondo come quella che a noi sembra una mancanza si trasforma poi in punti di forza, ma è un esempio anche per uomini e donne che hanno avuto tutto dalla vita, dalla natura e bruciano la loro esistenza. Un grande esempio di rinascita sportiva, sociale, una figura che permetti di entrare in contatto con una realtà a molti sconosciuta e facendo capire che non si deve perdere la speranza, che si può fare tutto se solo uno ci crede fino in fondo e lotta.
anna marino- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 22.03.12
- Messaggio n°259
Anna Marino
La storia di oscar pistorius ha suscitato in me molto interesse,sia dal punto di vista umano poichè è evidente il coraggio di quest'uomo che nonostante non abbia gli arti inferiori ha comunque la voglia di mettersi in gioco,sia dal punto di vista sportivo,dimostrando piu' volte di poter competere con atleti preparatissimi,uscendone piu volte vincitore.In merito alla sua storia vi sono state numerose polemiche riguardante la sua partecipazione alle olimpiadi poichè,adoperando delle protesi speciali si è visto che egli sia piu' avvantaggiato rispetto agli altri ma solo durante la corsa,cosa che invece ne risente nella partenza;a mio parere credo che è giusto che lui partecipi in quanto si è visto che quello che guadagna nella corsa lo perde nella partenza,quindi dal punto di vista sportivo non vi è nessuna agevolazione,inoltre credo che la sua storia debba altresi' essere da esempio per le persone future,che hanno le stesse sue disabilità,a superare questi pregiudizi e ad essere piu determinati ma soprattutto piu liberi di esprimere se stessi.
anna marino- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 22.03.12
- Messaggio n°260
Anna Marino
La storia di oscar pistorius ha suscitato in me molto interesse,sia dal punto di vista umano poichè è evidente il coraggio di quest'uomo che nonostante non abbia gli arti inferiori ha comunque la voglia di mettersi in gioco,sia dal punto di vista sportivo,dimostrando piu' volte di poter competere con atleti preparatissimi,uscendone piu volte vincitore.In merito alla sua storia vi sono state numerose polemiche riguardante la sua partecipazione alle olimpiadi poichè,adoperando delle protesi speciali si è visto che egli sia piu' avvantaggiato rispetto agli altri ma solo durante la corsa,cosa che invece ne risente nella partenza;a mio parere credo che è giusto che lui partecipi in quanto si è visto che quello che guadagna nella corsa lo perde nella partenza,quindi dal punto di vista sportivo non vi è nessuna agevolazione,inoltre credo che la sua storia debba altresi' essere da esempio per le persone future,che hanno le stesse sue disabilità,a superare questi pregiudizi e ad essere piu determinati ma soprattutto piu liberi di esprimere se stessi.
Antonella Pagliaro- Messaggi : 14
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- Messaggio n°261
Re: lab. 3 Pistorius (chiude 29 marzo)
Per questo 3° laboratorio in aula si è discusso del caso Osca Pistorius ossia se è uno svantaggio o un vantaggio che egli faccia uso delle protesi in ambito sportivo e da qui nasce una grande polemica, se sia giusto o sbagliato che egli partecipi alle olimpiadi o sarebbe meglio che partecipasse alle paralimpiadi.Sono tanti gli interrogativi che si accostano a questa vicenda.Personalmente non ci vedo niente di male che un atleta come Oscar Pistorius partecipi alle olimpiadi perchè a mio parere non c'è assolutamente un vantaggio ma nemmeno uno svantaggio dato che alla partenza di ogni corsa egli ha uno svantaggio che magari un atleta normo-dotato non ha,ma alla fine della corsa l'atleta che fa uso di protesi ha un vantaggio del 30% a confronto di un normo-dotato e quindi riflettendoci il vantaggio di fine corsa va a sopperire lo svantaggio di inizio corsa bilanciando così le sue potenzialità. La sua storia non è una di quelle facili ed è anche per questo che a mio parere merita di partecipare alle olimpiadi tra i normo-dotati visto che lui anche se non ha le gambe ha il coraggio è la volontà di affrontare questa sfida non tanto per gli altri ma con se stesso, e quindi tanto di cappello per chi come Pistorius ha dimostrato che non bisogna mollare mai!!!
annalisa de rosa- Messaggi : 3
Data di iscrizione : 14.03.12
Età : 34
Località : napoli
- Messaggio n°262
OSCAR PISTORIUS.
Oscar Pistorius, un ragazzo che già dai primi mesi di vita ha dovuto affrontare la dura vita di non giocare o correre con i suoi amici ma a tutto questo lui non si è arreso ed a cercato di realizzare il suo sogno ( quello di correre ).
C'è riuscito nelle paralimpiadi ma lui voleva di più e dire ce la posso fare come gli altri mettendosi in gioco, credendo in se stesso così chiedendo di partecipare alle olimpiadi.
Per la prima volta fu rifiutato in quanto si credeva fosse avvantaggiato dalle sue protesi, ma noi siamo tutti uguali e diversi alla stessa maniera. Io sono d'accordo che Oscar Pistorius deve correre alle olimpiadi perché se così non fosse siamo noi che lo rendiamo diverso.
C'è riuscito nelle paralimpiadi ma lui voleva di più e dire ce la posso fare come gli altri mettendosi in gioco, credendo in se stesso così chiedendo di partecipare alle olimpiadi.
Per la prima volta fu rifiutato in quanto si credeva fosse avvantaggiato dalle sue protesi, ma noi siamo tutti uguali e diversi alla stessa maniera. Io sono d'accordo che Oscar Pistorius deve correre alle olimpiadi perché se così non fosse siamo noi che lo rendiamo diverso.
Noemi Martuccelli- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 14.03.12
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Località : Napoli
- Messaggio n°263
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
mi domando: perché impedire ad una persona diversa di sentirsi normale?? chi siamo noi per giudicare ciò che gli altri fanno???
sembra che noi Normali abbiamo paura delle Persone Diverse...sembra che vogliamo togliere loro il vantaggio che hanno ricevuto attraverso delle protesi..tutti sognano, tutti amano, tutti hanno voglia di fare sport..allora mi domando: perché, allora, una persona portatore di Handicap non può amare tanto uno sport da praticarlo come una persona Normale? perché deve gareggiare solo con persone UGUALI a lui?? ricadiamo sempre nello stesso errore: noi "NORMALI" etichettiamo ciò che è diverso da noi, ma perché?!? forse perché abbiamo paura che ciò che è diverso da noi possa assomigliarci più di quanto pensiamo..?
sono dell'idea quindi che Pistorius, come tanti altri, debba avere la stessa possibilità degli altri e non di dover gareggiare solo con altri che hanno le sua stessa problematica se realizza il suo desiderio!! perché farlo sentire Diverso??forse per paura che non siamo in grado di poterlo sconfiggere?!? o forse per paura di non riuscire a trattarlo come una UOMO come gli altri???
sembra che noi Normali abbiamo paura delle Persone Diverse...sembra che vogliamo togliere loro il vantaggio che hanno ricevuto attraverso delle protesi..tutti sognano, tutti amano, tutti hanno voglia di fare sport..allora mi domando: perché, allora, una persona portatore di Handicap non può amare tanto uno sport da praticarlo come una persona Normale? perché deve gareggiare solo con persone UGUALI a lui?? ricadiamo sempre nello stesso errore: noi "NORMALI" etichettiamo ciò che è diverso da noi, ma perché?!? forse perché abbiamo paura che ciò che è diverso da noi possa assomigliarci più di quanto pensiamo..?
sono dell'idea quindi che Pistorius, come tanti altri, debba avere la stessa possibilità degli altri e non di dover gareggiare solo con altri che hanno le sua stessa problematica se realizza il suo desiderio!! perché farlo sentire Diverso??forse per paura che non siamo in grado di poterlo sconfiggere?!? o forse per paura di non riuscire a trattarlo come una UOMO come gli altri???
Denise Di Gennaro- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 16.03.12
- Messaggio n°264
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
In classe,abbiamo discusso sull'argomento dei corpi protesici.Una protesi è un dispositivo artificiale atto a sostituire una parte del corpo mancante(organo o tessuto)o a integrare una danneggiata.Ci sono diversi tipi di protesi:protesi al seno,protesi dentarie,apparecchio acustico e altre.Facendo riferimento al settore della disabilità,la tecnologia appare sotto forma di protesi,in particolare come integrazione di una menomazione.Le protesi usate in un dato sport,non sono sempre uguali.Molto importanti e innovative,le protesi che utilizzano al posto delle gambe atleti che ne sono privi,chiamate flex foot,piede flessibile a forma di c,formato in fibra di carbonio.In questo caso,come modello di riferimento pensiamo al famoso Oscar Pistorius.Colpito,a pochi mesi dalla nascita,da una grave malformazione degli arti inferiori.Grazie ai grandi passi della tecnologia,egli è potuto diventare un noto atleta,utilizzando il flex foot.La sua richiesta di poter correre con i normodotati alle Olimpiadi di Pechino del 2008,fu respinta dalla commissione scientifica,in quanto affermava "che un atleta con protesi ha vantaggi rispetto a coloro che non le possiedono". In seguito tale commissione ha stabilito che non è così.La mia opinione su questa vicenda è la seguente:proprio perchè abbiamo tutti pari diritti,par opportunità,non vedo motivo perchè un ragazzo con un proprio sogno,non deve poterlo realizzare.Ci mette impegno in quello che compie,ha avuto un grande coraggio a mettersi in gioco,sfruttando le proprie capacità,ed è proprio questo da considerasi uno sforzo verso qualcosa che realmente ci interessa.
Adele La Porto- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 14.03.12
Età : 35
Località : Napoli
- Messaggio n°265
TECNOLOGIE ESTENSIVE....PISTORIUS
Sicuramente le protesi sono un vantaggio! Basti pensare all’atelta Pistorius che da piccolo a causa di una grave malformazione agli arti inferiori fu costretto all’amputazione delle gambe, ,ma grazie alle nuove tecnologie, è potuto diventare un grande atleta addirittura ha vinto diverse gare sportive utilizzando al posto dei piedi le flex foot (piede a forma di C in fibra di carbonio). Egli nel 2008 chiese alla commissione di poter partecipare alle olimpiadi di Pechino, ma la commissinone rifiutò la sua proposta perché si pensava che le protesi erano un vantaggio rispetto a chi non ne ha. Oggi la commissione ha stabilito che non sono più un vantaggio e Pistorius ha potuto gareggiare con i normodotati. Sinceramente non credo che abbia un vantaggio rispetto ai normodotati perché mettendomi nei panni di Pistorius, mi rendo conto che non deve essere affatto facile correre con delle protesi al posto delle gambe… insomma credo che sia molto difficile.Questo è tutto quello che mi sento di dire. Per quanto riguarda il discorso delle protesi in generale possiamo dire che sicuramente sono un V A N T A G G I O perchè grazie ad esse, una persona senza gli arti inferiori(persona disabile)può camminare e quindi condurre un esistenza normale.
Maria Natale- Messaggi : 12
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Località : napoli
- Messaggio n°266
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Oscar Pistorius è come poche persone un uomo da cui si dovrebbe prendere esempio per la sua grande forza di volontà, la sua determinazione (come anche la Atzor) che gli permette di essere ciò che vuole essere ,in qsto caso un atleta anche in assenza degli arti infriori … nn è da tutti costruirsi personalità così forti e autonome anzi direi ke x noi normodotati è anche più difficile xkè pensiamo di essere tutti uguali è sentiamo il bisogno di voler “assomigliare” a qualcuno , nn capendo il fatto ke ognuno è diverso nel suo essere , e nel caso di Pistorius e altre persone con disabilità già vi è più consapevolezza di quello che si è, della propria diversità, delle proprie potenzialità e ciò permette di svilupparle al massimo , mentre molti normodotati si soffermano su ciò ke la gente vuole per loro al fine di nn essere esclusi ,sentirsi diversi ma conformandosi, e purtroppo lo diventano come la massa vuole e questo mi dà molta tristezza xkè nn li permetterà di essere persone libere ed affermate a differenza di Pistorius che ha affermato il suo posto nel mondo.
Sono concorda con la questione della partecipazione alle olimpiadi di Pistorius xkè c'è stato da persone esperte il controllo di vantaggi e svantaggi delle sue protesi,e se nessun esperto ha obbiettato xkè dovrei farlo io ke nn ne capisco????
Sono concorda con la questione della partecipazione alle olimpiadi di Pistorius xkè c'è stato da persone esperte il controllo di vantaggi e svantaggi delle sue protesi,e se nessun esperto ha obbiettato xkè dovrei farlo io ke nn ne capisco????
Marianna Di Caterino91- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 15.03.12
- Messaggio n°267
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
in classe si e discusso su oscar pistorius.da piccolo gli fu imputato una parte della gamba a causa di una grave malattia agli arti inferiori.grazie alla tecnologia e' potuto diventare un atleta usufruendo delle protesi al posto delle gambe utilizzando il flex foot(piede flessibile a forma di c)grazie alle protesi e' riuscito a condurre una vita normale portando avanti la sua passione per la corsa.io penso che oscar pistorius e' un grande uomo e sopratutto un uomo con tanta voglia di vivere.
Maria Di Caterino92- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 19.03.12
- Messaggio n°268
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
in classe si e discusso su oscar pistorius.da piccolo gli fu imputato una parte della gamba a causa di una grave malattia agli arti inferiori.grazie alla tecnologia e' potuto diventare un atleta usufruendo delle protesi al posto delle gambe utilizzando il flex foot(piede flessibile a forma di c)grazie alle protesi e' riuscito a condurre una vita normale portando avanti la sua passione per la corsa.io penso che oscar pistorius e' un grande uomo e sopratutto un uomo con tanta voglia di vivere.
Ilaria Saviano- Messaggi : 15
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Età : 32
Località : frattamaggiore (NA)
- Messaggio n°269
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Protesi o non Protesi??? In aula c'è stato un dibattito su questp argomento e una ragazza ha detto che è giusto considerare persone disabili normale, ma che non è giusto falle partecipare a sport dedicati alle persone normodotate. Mi chiedo, allora, com'è possibile considerare normale una persona disabile se poi le si vieta di fare una cosa semplicissima, come correre??? Bhè, questo è il caso di Oscar Pistorius. Questo ragazzo coraggioso e pieno di vita, fina dall'età di nove mesi è costretto a convivere con delle protesi. Ne ha di due tipi: le prime sono quelle normali, usate per camminare e poi, ne ha un paio speciali, in fibra di carbonio, che gli permettono di correre. Queste son le flex foot. Oscar, il quale ama la corsa da sempre, ha partecipato a molte paraolimpiadi, cioè i giochi olimpici dedicati ai disabili ma, per far capire a tutti che lui è un'atleta "normale" ha deciso di voler partecipare alle olimpiadi di Pechino 2009. Coloro che decisero di non farlo partecipare, portarono come prova a favore della loro tesi, il vantaggio che Pistorius avrebbe avuto, sugli avversari, con le sue flex foot. Questo vantaggio era di un piccolo 30% che si sarebbe rivelato durante la corsa e non prima. Oscar non si è mai arreso, ha combattuto con tutte le sue forze per essere considerato un uomo "NORMALE" e non un disabile o addirittura un uomo bionico. Dopo molti ostacoli da superare, Oscar Pistorius ha ottenuto, giustamente, ciò che desiderava, mostrando a tutti la sua grinta e il suo coraggio, superando a tutti gli effette la sua disabilità. La sua vittoria e solo una piccola goccia nel mare, sperando che presto tutti riescano a superare queste barriere di pregiudizi e ignaranza
Marianna Carfora- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 16.03.12
- Messaggio n°270
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Oscar Pistorius è un pratico esempio di come corpo, tecnologia e disabilità convivano tra loro. Pistorius da bambino ha subito l'amputazione di entrambe le gambe e, probabilmente, la maggior parte delle persone intorno a lui avrà pensato che questo gli avrebbe irrimediabilmente cambiato tutta la vita. A guardarlo adesso è facile dire che è felice, che è riuscito ad essere "come gli altri", che è in grado di stare in piedi, camminare e addirittura correre grazie alle protesi.
Proviamo però a pensare che ruolo hanno svolto le protesi nella sua vita.. Sono diventate delle compagne di viaggio, che cambiavano col passare degli anni, ma credo che ci sia stato un grosso sforzo da parte di Pistorius per imparare a portare le protesi. Portare le protesi è doloroso e credo che ci voglia davvero una grossa forza interiore per svegliarsi ogni mattina e rimettersi quelle protesi che magari il giorno prima ti avevano fatto davvero male...
Nonostante tutto Pistorius è andato avanti, diventando un atleta e partecipando alle paraolimpiadi. Ma la forza di Pistorius non finisce qui. Ha lottato per poter partecipare alle olimpiadi , gareggiando insieme ai normodotati e dimostrando che le "sue" gambe valgono tanto quanto quelle normali. Ciò ha dato luogo a non poche discussioni, poichè durante le gare indossa dei particolari tipi di protesi, chiamate "flex foot", che sono delle protesi in fibra di carbonio a forma di C, che, a detta di alcuni esperti, sarebbero in grado di potenziare e quindi di avvantaggiare del 30% chi le indossa. Questo quindi dovrebbe pregiudicare la sua possibilità di partecipare, poichè da "disabile" è passato ad essere un "super-uomo".
Io sinceramente non credo sia una cosa giusta.. A parte il fatto che è stato dimostrato che il vantaggio ci sarebbe solo alla fine della corsa, cosa che invece non c'è all'inizio, quando è addirittura svantaggiato dalle sue protesi (quindi le due cose si compensano), ma perchè non pensare che possa semplicemente correre più veloce degli altri?! Spesso si sente parlare di persone che fissano dei record quasi imbattibili, ma mi sembra che nessuno abbia mai pensato di dover misurare la potenza di quel muscolo, la lunghezza di quella gamba o qualsiasi altra cosa, solo perchè quel risultato è fuori dal comune.. Invece qui ci ritroviamo a dover trovare per forza un motivo o una causa che possa giustificare il perchè un disabile riesca a raggiungere simili risultati.. Perchè non pensare che sia anche lui un fuoriclasse? Solo perchè le sue gambe sono fatte di carbonio e le nostre di ossa?! Non voglio proprio credere a questa cosa! Magari Pistorius avrebbe ottenuto gli stessi risultati (se non migliori) anche con delle gambe naturali, semplicemente allenandosi duramente e con passione. Purtroppo però non può dimostrarlo, se non con le sue protesi e spero vivamente che la gente si accorga di quanta determinazione e di quanta bravura ci sia dietro a quelle gambe di carbonio e che è giusto che partecipi alle olimpiadi.
Proviamo però a pensare che ruolo hanno svolto le protesi nella sua vita.. Sono diventate delle compagne di viaggio, che cambiavano col passare degli anni, ma credo che ci sia stato un grosso sforzo da parte di Pistorius per imparare a portare le protesi. Portare le protesi è doloroso e credo che ci voglia davvero una grossa forza interiore per svegliarsi ogni mattina e rimettersi quelle protesi che magari il giorno prima ti avevano fatto davvero male...
Nonostante tutto Pistorius è andato avanti, diventando un atleta e partecipando alle paraolimpiadi. Ma la forza di Pistorius non finisce qui. Ha lottato per poter partecipare alle olimpiadi , gareggiando insieme ai normodotati e dimostrando che le "sue" gambe valgono tanto quanto quelle normali. Ciò ha dato luogo a non poche discussioni, poichè durante le gare indossa dei particolari tipi di protesi, chiamate "flex foot", che sono delle protesi in fibra di carbonio a forma di C, che, a detta di alcuni esperti, sarebbero in grado di potenziare e quindi di avvantaggiare del 30% chi le indossa. Questo quindi dovrebbe pregiudicare la sua possibilità di partecipare, poichè da "disabile" è passato ad essere un "super-uomo".
Io sinceramente non credo sia una cosa giusta.. A parte il fatto che è stato dimostrato che il vantaggio ci sarebbe solo alla fine della corsa, cosa che invece non c'è all'inizio, quando è addirittura svantaggiato dalle sue protesi (quindi le due cose si compensano), ma perchè non pensare che possa semplicemente correre più veloce degli altri?! Spesso si sente parlare di persone che fissano dei record quasi imbattibili, ma mi sembra che nessuno abbia mai pensato di dover misurare la potenza di quel muscolo, la lunghezza di quella gamba o qualsiasi altra cosa, solo perchè quel risultato è fuori dal comune.. Invece qui ci ritroviamo a dover trovare per forza un motivo o una causa che possa giustificare il perchè un disabile riesca a raggiungere simili risultati.. Perchè non pensare che sia anche lui un fuoriclasse? Solo perchè le sue gambe sono fatte di carbonio e le nostre di ossa?! Non voglio proprio credere a questa cosa! Magari Pistorius avrebbe ottenuto gli stessi risultati (se non migliori) anche con delle gambe naturali, semplicemente allenandosi duramente e con passione. Purtroppo però non può dimostrarlo, se non con le sue protesi e spero vivamente che la gente si accorga di quanta determinazione e di quanta bravura ci sia dietro a quelle gambe di carbonio e che è giusto che partecipi alle olimpiadi.
Giusy Cannato- Messaggi : 4
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°271
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
In questa lezione abbiamo affrontato un argomento abbastanza interessante, io credo che sia solamente da prendere esempio una persona che nella sfortuna di non avere entrambe le gambe sia riusciato ad affrontare una sfida prima di tutto con se stesso, la forza che ha spinto pistorius a realizzare il suo sogno gli ha permesso di arrivare ad un traguardo che visto dall'esterno sembra impossibile, come la atzori che è riuscita ad emozionare con la sua danza seppure mancante delle braccia, pistorius vive una vita normale, non gli manca nulla anzi forse è riuscito ad ottenere anche più di ciò che può ottenere una persona normodotata perchè oltre alle medaglie ha la soddisfazione personale di essere riuscito a vivere e realizzare i proprio sogni..
Raffaella Salatiello- Messaggi : 8
Data di iscrizione : 14.03.12
- Messaggio n°272
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
OSCAR PISTORIUS è SICURAMENTE UN ESEMPIO DI RESILENZA,IN QUANTO NONOSTANTE SIA PRIVO DI ENTRAMBE LE GAMBE HA DELLE PROTESI CHE LO PERMETTONO DI CORRERE DIVENTANDO UN ATLETA DI SUCCESSO,MA QUESTO SUO AIUTO TECNICO è STATO OGGETTO DI DISCUSSIONE PER LA PARTECIPAZIONE ALLE GARE.CREDO CHE NON SIA GIUSTO E CHE ANCHE QUESTO RAGAZZO COME TUTTI ABBIA LA POSSIBILITà DI REALIZZARE IL SUO SOGNO E DI POTER QUINDI GAREGGIARE CON GLI ALTRI ED ESSERE CONSIDERATO UNA PERSONA NORMALE!.
EGLI NON è UN FENOMENO DA BARACCONE,Nè UN CASO SUL QUALE PIANGERSI ADDOSSO,MA è SEMPLICEMENTE UN RAGAZZO,UN ATLETA,UN CAMPIONE!
PISTORIUS HA RESO POSSIBILE L'IMPOSSIBILE,LA COSA CHE MI HA COLPITO DI PIù è STATO SOPRATTUTTO IL SUO SORRISO.IL SORRISO DI UNA PERSONA DAVVERO FELICE DI CHI HA COLTO LA STRAORDINARIA OPPORTUNITà DELLA VITA.
EGLI NON è UN FENOMENO DA BARACCONE,Nè UN CASO SUL QUALE PIANGERSI ADDOSSO,MA è SEMPLICEMENTE UN RAGAZZO,UN ATLETA,UN CAMPIONE!
PISTORIUS HA RESO POSSIBILE L'IMPOSSIBILE,LA COSA CHE MI HA COLPITO DI PIù è STATO SOPRATTUTTO IL SUO SORRISO.IL SORRISO DI UNA PERSONA DAVVERO FELICE DI CHI HA COLTO LA STRAORDINARIA OPPORTUNITà DELLA VITA.
Gisella Santonastaso- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 20.03.12
Età : 34
Località : caserta
- Messaggio n°273
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Il più sentito fra essi è quello in cui l’atleta sudafricano dice: “La cosa che non ho mai amato è la pietà”. E gli si può credere. Il trauma dell’amputazione vissuto in un’età nella quale era già consapevole ha alimentato in lui una voglia di vivere cui dar corso nella forma della sfida per la riconquista di un senso di normalità. Una sfida da condurre sui campi di gara, e in una disciplina che come tutte quelle dell’atletica leggera si basa sulla massimizzazione della performance fisica... esempio di resilenza... Lo scontro con i modelli mediatici è così forte
nella nostra società da rientrare a pieno titolo tra i processi di formazione dell’identità,
un’identità molto spesso creata e rafforzata “negando” una diversità. Identità di “normali”
dunque, contrapposta alla diversità degli “anormali”. E ciò che più mi gratifica in questa vita è vedere persone come lui.. persone che non si arrendono a niente.. persone che hanno una vita rispettosa.. Un campione che guardando i suoi video,le sue vincite... mi hanno fatto ricredere... ricredere nel coraggio e nella voglia di potere...
nella nostra società da rientrare a pieno titolo tra i processi di formazione dell’identità,
un’identità molto spesso creata e rafforzata “negando” una diversità. Identità di “normali”
dunque, contrapposta alla diversità degli “anormali”. E ciò che più mi gratifica in questa vita è vedere persone come lui.. persone che non si arrendono a niente.. persone che hanno una vita rispettosa.. Un campione che guardando i suoi video,le sue vincite... mi hanno fatto ricredere... ricredere nel coraggio e nella voglia di potere...
Gisella Santonastaso- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 20.03.12
Età : 34
Località : caserta
- Messaggio n°274
Il Volere.
Il più sentito fra essi è quello in cui l’atleta sudafricano dice: “La cosa che non ho mai amato è la pietà”. E gli si può credere. Il trauma dell’amputazione vissuto in un’età nella quale era già consapevole ha alimentato in lui una voglia di vivere cui dar corso nella forma della sfida per la riconquista di un senso di normalità. Una sfida da condurre sui campi di gara, e in una disciplina che come tutte quelle dell’atletica leggera si basa sulla massimizzazione della performance fisica... esempio di resilenza... Lo scontro con i modelli mediatici è così forte
nella nostra società da rientrare a pieno titolo tra i processi di formazione dell’identità,
un’identità molto spesso creata e rafforzata “negando” una diversità. Identità di “normali”
dunque, contrapposta alla diversità degli “anormali”.La storia di Oscar Pistorius impone alcune riflessioni a cui è difficile dare una risposta. Alcune etiche, altre pratiche. Chi stabilisce la linea di demarcazione tra un corridore disabile e uno normodotato?
Una grande impresa per un atleta come lui.E ciò che più mi gratifica in questa vita è vedere persone come lui.. persone che non si arrendono a niente.. persone che hanno una vita rispettosa.. Un campione che guardando i suoi video,le sue vincite... mi hanno fatto ricredere... ricredere nel coraggio e nella voglia di volere e quindi Potere..
nella nostra società da rientrare a pieno titolo tra i processi di formazione dell’identità,
un’identità molto spesso creata e rafforzata “negando” una diversità. Identità di “normali”
dunque, contrapposta alla diversità degli “anormali”.La storia di Oscar Pistorius impone alcune riflessioni a cui è difficile dare una risposta. Alcune etiche, altre pratiche. Chi stabilisce la linea di demarcazione tra un corridore disabile e uno normodotato?
Una grande impresa per un atleta come lui.E ciò che più mi gratifica in questa vita è vedere persone come lui.. persone che non si arrendono a niente.. persone che hanno una vita rispettosa.. Un campione che guardando i suoi video,le sue vincite... mi hanno fatto ricredere... ricredere nel coraggio e nella voglia di volere e quindi Potere..
Anna Carmela Capasso- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°275
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Pistorius è un famoso atleta,il quale a pochi mesi di vita a causa di un problema di salute agli arti inferiori,le gambe gli furono amputate. Il giovane atleta sembrava destinato a non poter più camminare, ma grazie alle tecnologie integrative cioè quelle tecnologie che integrano una parte del corpo mancante, a Pistorius in particolare gli vengono aggiunte le flex floot cioè delle gambe in fibra di carbonio,grazie alle quali non solo Pistorius riesce a camminare ma perfino a correre. Diventando un campione alla paraolimpiadi,ma quando chiese di partecipare alle olimpiadi dei normodotati ci fu un rifiuto perché la commissione ritenne che c’era un certo vantaggio rispetto agli altri. Decisione,a parer mio,alquanto discutibile perché comunque sia a quel ragazzo mancano due arti inferiori e ricordiamo la sofferenza provata x questo problema e rifiutare la partecipazione alle olimpiadi è classificarlo come “diverso”. Poiché se Pistorius ha deciso di partecipare è perché lui si sente in grado di poterlo fare e nessuno può giudicare questa scelta e poi come si dice così come la vita ci toglie così la vita ci dà..!!!
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