Manuela Arienzo Lun Mag 21, 2012 2:01 pm
SCHEDA DISCUSSIONE LO SCAFANDRO E LA FARFALLA
Maria Aprea
Manuela Arienzo
1) Dinamica dell’incidente accaduto al protagonista. Commenta l’accaduto evidenziando i punti che ti hanno colpito.
L’ incidente avviene mentre il protagonista guida l’auto con accanto uno dei suoi figli. Improvvisamente viene colpito da un malore causato da un ictus. Il momento che ci ha più colpito è stato quando il protagonista, preso da questo malore, cercava di parlare ma senza riuscire a farlo correttamente.
2) Le fasi dell’incidente. Riflessioni sulla personalità del protagonista prima e dopo l’incidente.
Il protagonista Jean-Dominique Bauby era redattore capo di una famosa rivista di moda francese, dai flash back della sua vita si può intuire che era una persona molto dinamica, amante della vita e delle donne egli stesso si definiva cinico e ambizioso. Dopo l’incidente oltre ad essere cambiata la sua vita è cambiato il suo modo di vederla e la sua personalità, si rende conto che in realtà ha vissuto una vita superficiale e non ha dato importanza alle giuste cose come al valore della famiglia. Infatti c’è stata una frase del film che ci ha colpito molto dove lui diceva “Ero cieco e sordo, non mi serviva la luce dell’infermità per vedere la mia vera natura”.
3) Reazione all’incidente. Come vive la perdita di autosufficienza motoria.
Appena si rende conto di cosa è accaduto viene preso da uno sconforto totale e inizialmente non vuole accettare di trovarsi in quella situazione e in quelle condizioni, si sente scoraggiato per il fatto di dover comunicare in un modo che inizialmente gli sembrava troppo complicato, ma che come poi abbiamo visto nel film, gli permette di scrivere addirittura un libro e da questo si evince proprio la sua resilienza, dal fatto che all’inizio desidera morire e che poi successivamente grazie all’aiuto dei medici, al sostegno morale degli amici e dei familiari e grazie soprattutto al suo coraggio e alla sua forza riesce ad accettare le sue condizioni, riesce a convivere con una paralisi totale e riesce a capire il valore delle piccole cose e il vero senso della vita.
4) Comunicazione aumentativa. Riflessioni sul linguaggio utilizzato dal protagonista per comunicare.
Il protagonista era completamente paralizzato riusciva a muovere solo l’occhio sinistro grazie al quale riusciva a farsi capire, per dire si batteva una volta le ciglia, per dire no le batteva due volte. Grazie all’aiuto dell’ortofonista che mise a punto un sistema per permettergli di comunicare lui riesce a farsi capire, ad esprimere ciò che pensa e come abbiamo detto riesce addirittura a scrivere un libro. Questo sistema era strutturato in questo modo: l’ortofonista ripeteva in maniera continuata le lettere dell’alfabeto in ordine di frequenza, quando arrivava la lettera che gli serviva per comporre la parola da esprimere Jean-Dominique batteva le ciglia, in questo modo, lettera per lettera, parola per parola, frase per frase riusciva anche lui a comunicare.
5) Quale personaggio ti ha maggiormente colpito. Scegli un personaggio o un aspetto.
Il personaggio che ci ha maggiormente colpito oltre al protagonista è stato quello dell’ortofonista perché è stata presente in tutto il percorso di Jean-Dominique lo ha aiutato ad affrontare le varie difficoltà, non solo riguardanti la comunicazione ma soprattutto nel modo di accettare il suo stato. Infatti quando il protagonista le esprime il desiderio di morire lei si commuove, ci resta male perché si è anche affezionata a lui e cerca di fargli capire che non è questo il modo giusto di affrontare la sua disabilità, non si deve arrendere ma deve trovare la forza di andare avanti per le persone che lo amano e soprattutto per se stesso, per raggiungere ugualmente i suoi obiettivi.
Non conoscevamo questo film ed è stato molto emozionante vederlo, soprattutto per il fatto di aver scoperto che si è trattato di una storia vera e che Jean-Dominique è davvero esistito, è stato davvero un uomo capace di affrontare una disabilità così grande, un uomo costretto in un corpo immobile che con la forza dei ricordi del passato e dell’immaginazione è riuscito a superare i suoi limiti, è diventato un uomo migliore, un padre più presente e soprattutto un grande esempio per tutti.