Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

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    ascione ass


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Ostacoli ovunque!

    Messaggio  ascione ass Gio Mar 15, 2012 10:41 pm

    Non è accettabile che delle persone non possano e non riescano ad espletare autonomamente la propria quotidianità a causa delle tante barriere architettoniche che si trovano nelle nostre città. E' davvero triste sapere che esistono soluzioni per abbattere queste barriere ma che troppo spesso non vengono attuate o attuate ma non funzionanti o poco funzionali. Ma la cosa più grave è la poca attenzione delle autorità competenti.

    LA MIA GIORNATA TIPO:
    Preparazione:
    sveglia alle 7
    doccia / la cabina presenta scalini
    colazione
    preparo la mia borsa
    rifaccio il letto
    Esco:
    scendo le scale / impossibile scendere con una carrozzella
    attraverso una strada percorribile a piedi in 15 minuti / assenza di marciapiedi
    Trasporto:
    stazione Circumvesuviana / stazione con unica ripida rampa di scale
    stazione centrale Metropolitana / presenza di scalini e affollamento perenne
    funicolare
    tragitto a piedi di circa 15 minuti / spesso ricco di ostacoli a causa di auto o oggetti presenti sul marciapiede
    Università
    Ritorno:
    tragitto inverso
    A casa:
    doccia
    rassetto / spesso ripongo cose, indumenti o libri in zone alte
    studio o sto al pc
    vado a letto
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty barriere architetoniche

    Messaggio  alessia maruzzella Gio Mar 15, 2012 11:00 pm

    Camminando per strada molto spesso noto le barriere architetoniche che ci sono, questo argomento lo vivo molto avendo in famiglia una persona che e costretta a vivere su una sedia a rotelle,e quindi siamo costretti ogni giorno a lottare con questi problemi non e libera di uscire da casa da sola perchè ha bisogno sempre di un aiuto, dai video che ho visto oggi ho capito che questo problema non esiste solo nella mia città ma anche altrove,e tutto ciò non va bene perchè loro come noi devono essere liberi di passeggiare senza pensare che magari non possono attraversare perchè gli scivoli sono occupati dalle macchine, oppure non possono prendere le metropolitana perché gli ascensori sono troppo piccoli oppure non funzionano e hanno bisogno di essere aiutati tutto ciò non va bene, le cose devono cambiare esistono le leggi ma devono essere messe in atto, le barriere architetoniche devono essere abolite per far si che si possono muovere in piena autonomia non chiedendo aiuto a nessuno.

    OROLOGIO:

    Mi sveglio alle 9.00
    Vado in bagno il mio bagno ha uno scalino
    Vado all’ università
    -con pullman
    -metropolitana
    Seguo la lezione
    Torno a casa con i mezzi citati sopra
    pranzo
    Spesso nel pomeriggio esco con le amiche
    Vado a l bar
    Poi torno a casa spesso in pullman
    Arrivo a casa salgo le scale
    Ceno
    E poi vado a letto
    Questa e una delle mie giornate, e so che e impossibile che una persona che vive su una sedia possa fare alcune cose di ciò, io vivo in una palazzina fatta di tre piani e questo e un gran disagio per chi non ha l opportunità di salire le scale e proprio per questo abbiamo anche un ascensore per consentire a mia cugina di raggiungere la sua casa senza alcun problema. In casa mia ho il bagno con lo scalino e so che e difficile che si possa salire uno scalino senza un aiuto,per raggiungere l’università utilizzo i mezzi pubblici che i disabili spesso non possono utilizzare perché non sono attrezzati per far salire le sedie, (sarebbe ora che si rinnovino) . Una passeggiata con le amiche spesso loro non la vogliono fare perchè la strada e ricca di barriere, i bar e molti negozi non hanno gli scivoli per consentire l’entrata e l’uscita.Alla fine posso dire che la giornata che mi trovo spesso a trascorrere e ricca di barriere architetoniche,e spesso io e tante altre persone non ce ne rendiamo conto perchè noi svolgiamo una vita normale e quindi avvolte anche un semplice paletto può essere un ostacolo che non può essere superato. Spesso sento dire da alcune persone cose non molto piacevoli e ciò mi fa capire che nonostante siamo nel 2012 ci sono ancora molte persone ignoranti su questo argomento, loro hanno gli stessi nostri diritti perché anche loro sono persone e cittadini.

    Angela Di Marzo
    Angela Di Marzo


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Angela Di Marzo Gio Mar 15, 2012 11:14 pm

    La mia giornata tipo si svolge in questo modo:
    Ore 7 sveglia
    Doccia
    Colazione
    Esco...
    Attraverso il cortile dove ci sono degli scalini e un cancello
    Vado all’università
    in treno,in pulman e in funicolare
    in tutti e tre i mezzi ci sono degli scalini,del sottopassaggio per il treno,per salire sul pulman e per andare a prendere la funicolare
    Ritorno
    il percorso è uguale
    Studio,sto un po al pc
    Vado a letto
    Questa mia giornata che per me è "normale"sarebbe per un disabile piena di difficoltà...non riuscirebbe ad uscire di casa,a prendere tutti i mezzi di trasporto ma avrebbe sempre bisogno di un ausilio..
    L'argomento trattato oggi mi ha fatto riflettere soprattutto su quello che generalmente si pensa di un disabile...non tutti sono in grado di guardare oltre la loro difficile situazione,queste PERSONE dovrebbero essere trattate da tali...sarebbe più semplice farlo anche se loro riuscissero a sentirsi persone "normali" in grado di svolgere con "naturalezza"le loro attività quotidiane...dai video visti in aula emerge anche che in molti paesi le strutture per aiutare i disabili sono assenti o non funzionanti e questo è davvero assurdo...
    Con le barriere arichitettoniche che i disabili si trovano davanti sono costretti a sentirsi oblligatoriamente "anormali"! [img]lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Untitl16[/img]
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    Valentina Morra


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Barriere Architettoniche

    Messaggio  Valentina Morra Gio Mar 15, 2012 11:26 pm

    Parlando delle problematiche "barriere architettoniche" per i disabili costretti alla sedia a rotelle, fra le prime cose che ho pensato ci sono due domande:
    la prima, un disabile come riesce a fare le azioni quotidiane che compio ogni giorno?;
    Ci sono molti veicoli pubblici con posti riservati ai disabili, ma non ho mai visto salirne alcuno, come mai?; Se fra le prime cose a cui ho pensato, quando ci è stato assegnato questo compito, sono state queste due domande, è dovuto ad un evento passato che mi provocò un’improvvisa paraplegia degl’arti inferiori. Non potendo muovermi mi sono posta diverse domande, tra cui, come sopraindicato, come riesce una persona affetta da paraplegia a compiere azioni quotidiane? Subito dopo è sorta la seconda domanda, dovendomi spostare dalla mia abitazione ad una struttura sanitaria per visite mediche, ho dovuto utilizzare, per forza di cose, un veicolo privato, poiché quelli pubblici non erano soddisfacenti.
    Prendendo in esame il video numero uno ( n°1 ) Il problema non è tanto relativo al personale dipendente della struttura, è vero, altresì, che l’interesse di quest’ultimi al controllo dei dispositivi elettronici, in generale, è trascurato notevolmente, pena il malfunzionamento di quest’ultimi creando una serie di eventi concatenati che provocano inevitabilmente disagi a livello sociale, in particolar modo ai disabili. Il compito della gestione degli appalti e della manutenzione di determinati dispositivi è demandato al personale dirigente delle varie imprese che gestiscono il trasporto pubblico, ma ciò che queste imprese svolgono, essendo che svolgono servizi pubblici dovrebbero essere soggette a controlli da parte di dipendenti statali, quindi sorgono una serie di ulteriori domande, i controlli per la “scala” e per la “pedana elettrica” che dovrebbe avere ogni bus da chi vengono svolti? Ogni quanto? Perché ci sono dispositivi di questo genere non funzionanti da anni? Una risposta non c’è! Le problematiche relative alle barriere architettoniche è un argomento vasto ed insormontabile poiché ogni città, regione e paese avrà sempre zone con più o meno barriere architettoniche, basti pensare a Napoli centro, per cercare di diminuire le barriere architettoniche ci vorrebbe un nuovo piano urbanistico, dovendo cosi, radere al suolo l’intera città e ricostruirla ciò ovviamente non è possibile.
    Per concludere, di seguito farò “l’orologio della mia giornata” da persona normale e poi penserò a fare le stesse identiche cose come se fossi disabile con paraplegia agl’arti inferiori, bisogna aggiungere che, sicuramente ci saranno ostacoli e problematiche che non prenderò in considerazione in quanto non sono mai stata costretta ad usare una sedia a rotelle.

    Ora Senza disabilità Con disabilità
    06:30 Mi sveglio, percorro il corridoio e vado in cucina per fare colazione. Dopo aver fatto ciò vado a fare una doccia e poi inizio a vestirmi Il prospetto della casa è completamente errato, poiché i corridoi, le porte e gli spazi della casa sono piccoli e quindi non potrei essere autonoma negli spostamenti, la doccia ha uno scalino ed il dispositivo da cui fuoriesce l’acqua è troppo in alto per poterci arrivare se fossi seduta, l’utilizzo del lavandino invece è impraticabile perché troppo alto, per la colazione alcun problema la tavola non è cosi alta da avere difficoltà
    07:30 Esco di casa entro in macchina e mi reco alla circumflegrea per poter arrivare a Montesanto scendere e prendere la funicolare Uscire di case è problematico, ci sono solo le scale e non sono provviste del dispositivo apposito per scenderle, i mezzi pubblici in generale non sono attrezzati adeguatamente, per la funicolare non ci dovrebbero essere problemi poiché la struttura di Montesanto è stata rimodernizzata da poco e ci sono i giusti spazi per la movimentazioni di persone munite di sedia a rotelle.
    08:45 Sono fuori la funicolare e percorro il corso per arrivare all'università... seguo i corsi che non tutti i giorni finisco alla stessa ora e poi torno a casa. Uscire dalla funicolare, invece è complesso, c’è una rampa secondo la quale una persona disabile potrebbe uscire ma, secondo me, la larghezza di quest’ultima non è adeguata ad una sedia a rotelle standard, camminare per il corso è praticamente impossibile poiché i parcheggi selvaggi sono all’ordine del giorno causando restrizione del percorso pedonale su ambedue i lati della strada.
    10:00 Breve interruzione delle lezioni mi reco o ai servizi igienici o al bar o sul terrazzo per rilassarmi un pò Lo spostamento nella facoltà è arduo, ci sono alcuni passaggi che si possono attraversare solamente salendo o scendendo dei gradini, alcuni bagni sono troppo stretti per compiere le normali manovre per usufruire dei servizi igienici.
    13:00Interruzione per il pranzo, se è possibile vado sul terrazzo altrimenti su qualche sedia nei corridoi poiché l’università è sprovvista di una mensa. Stesse problematiche del punto precedente.
    17:00 Finiti i corsi percorro di nuovo il corso per arrivare alla funicolare e poi alla circumflegrea, arrivata alla fermata salgo in auto ed arrivo a casa. Stesse problematiche dei punti sopra discussi.
    18:00/18:30 Tornata a casa studio e mi collego su internet. Alcun tipo di problema, tranne per quelli già accennati inizialmente.
    18:30 Doccia ed un pò di riposo. Per la doccia sempre lo stesso problema.
    20:30 Cena, internet. Per la cena ed il collegamento ad internet e l’utilizzo del pc non ci sono problemi.
    21:30 Vado a dormire. Anche per mettersi a letto non ci sono problemi.


    grazie per la precisione del tuo lavoro
    la docente
    Daria Casolare
    Daria Casolare


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Daria Casolare Ven Mar 16, 2012 12:00 am

    1)Nel nostro paese, ci sono troppe cose che non vanno, una di queste sono i diritti per i disabili..quasi inesistenti! Prendiamo degli esempi comuni..ad esempio vediamo nel "video 2" dove la signora non può neanche prelevare dallo sportello bancario poichè la struttura non lo permetto, oppure andare in ospedale dove spesso non ci sono pedane o ci sono montacarichi rotti. Le città del nostro paese non solo sono ricche di barriere archittetoniche ma creano anche forti disagi ai diversamente abili..sia in campo motorio che psicologico.. Molto spesso siamo noi stessi ad essere indifferenti su questi problemi, solo perchè non abbiamo determinati handicap non dobbiamo far finta di niente.. Credo che spesso il problema di molte cose che non vanno sia il nostro egoismo...! Noi che non facciamo altro che pensare a noi stessi, a soddisfare in primis i nostri bisogni..senza pensare agli altri, al contesto in cui viviamo... In molti esami di questa facoltà ho studiato che è molto importante pensare al bene comune e non solo a quello individuale, ma nel nostro quotidiano vedo il contrario. La lezione di oggi mi ha fatto riflettere tantissimo, facendomi soffermare su tante cose.. Svegliamoci, (parlo in primis di me stessa ) cerchiamo di guardare oltre i nostri limiti, cercando di capire che il mondo non siamo solo noi..ma è pieno di persone con diversi bisogni, diversi problemi, diverse esigenze..ma con gli STESSI DIRITTI!!!! I love you I love you I love you

    2) La mia giornata tipo:
    -Mi sveglio
    -Doccia ( barriera scalino)
    -Colazione
    -Scendo le scale 3° piano ( s barriera, non c'è l'ascensore)
    -Prendo il metrò ( barriera non ci sono discese per entrare nella stazione)
    - Mi dirigo verso l'università ( la stada è piena di marciapiedi staccati fra loro )
    -Torno a casa dopo l'uni con il metrò (gli stessi problemi)
    -Pranzo ( stessi problemi salire al III piano)
    -Studio
    -Vado in palestra (la palesta con corridoi strettissimi)
    -Cena
    -Computer
    -Nanna
    La mia giornata tipica per me è sottolineo per me è molto semplice..ma per una persona che presenta determinati handicap non è affatto semplice!
    Chiara Di Napoli
    Chiara Di Napoli


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Davvero molto incredula e arrabbiata......

    Messaggio  Chiara Di Napoli Ven Mar 16, 2012 1:21 am

    Ho un cugino che sta sulla sedie a rotelle da 5 anni a causa di un incidente di moto...Mio cugino fa sembrare tutto ciò che fa molto semplice e affronta tutto con il sorriso sulle labbra ma vedendo questi video mi sono sentita male...Male perchè vedo una discriminazione verso le persone disabli e inoltre vedo alcune persone che osservano le scene dall'esterno e che non si degnano neanche di dare una mano....è davvero uno schifo perchè non accetto che nel 2012 si facciano lavori per ristrutturare luoghi pubblici e non si pensi ad eliminare le barriere architettoniche...




    IL MIO OROLOGIO


    Preparazione
    Ore 8 sveglia
    Doccia
    Colazione
    Faccio i servizi domestici
    USCITA
    Esco…
    nel mio palazzo pur avendo l ascensore è un ascensore troppo stretto per le sedie a rotelle e quindi una persona con motricità ridotta è impossibilitato a salire,per di più l'ascensore arriva al terzo piano ma ci sono altre abitazioni al quarto piano..Purtroppo sono 4 anni che mio cugino non può venire a casa mia
    Trasporto
    Vado all’università
    • in macchina
    Ci sono barriere?
    Si la strada è tutta rotta,c'è difficoltà a trovare il posto auto l'universita in quanto struttura invece è ben organizzata
    Dopo l'università vado al bar con le amiche
    Che barriere incontro?
    Di solito vado al Vomero sempre con l'auto ed è una tragedia per trovare il posto per l'auto e per di più i posti per disabili sono sempre occupati,senza poi parlare delle strade rotte da una vita oramai...
    Ritorno
    Il percorso è uguale solo che mi sono dimenticata che ogni inquilino ha anche il box....l'unico problema è che è situato ad un piano inferiore e l'unico modo per raggiungerlo e facendo le scale,quindi una persona con mobilità ridotta deve lasciare la macchina in strada.
    Studio,
    mi metto al pc
    Vado a letto
    Rita Gaita 1990
    Rita Gaita 1990


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Rita Gaita 1990 Ven Mar 16, 2012 8:39 am

    1° commento
    È mai possibile che nel nostro millennio, quello della tecnologia, della “libertà”, ci sono così tante barrire architettoniche e mentali che una persona diversamente abile deve affrontare? A guardare i video di oggi sono rimasta abbastanza basita, non per la condizione delle persone, ma per le difficoltà che incontrano ogni giorno in ogni piccola e semplice, almeno per noi, azione quotidiana. Onestamente fino ad oggi non mi ero mai posta il problema, però vedendo i video e leggendo il commento di Donatella Tipaldi, ho iniziato a farmi delle domande e a cercare una risposta a queste. Alla fine ho capito che molte delle cose da lei scritte sono vere, forse la vedo diversamente per quanto riguarda il punto della casa perché comunque la casa uno la costruisce o la modifica in base alle proprie esigenze e ai propri bisogni, però è vero che i palazzi, gli ascensori, le strade o i parchi, spesso non sono per niente adatte a queste persone, che vogliono, anzi hanno l’opportunità di vivere una vita normale. Una vita che per loro tanto normale non è, non perché siano inferiori a noi, ma perché siamo noi che li consideriamo tali, che li consideriamo talmente poco nella società moderna, da non riuscire né a mettere a loro disposizione delle scale mobili per prendere dei mezzi pubblici così da renderli INDIPENDENDTI e LIBERI in modo da non chiuderli in quello che è la loro disabilità, né a dargli aiuto nel momento in cui ne hanno bisogno come si vede nel filmato delle “Iene” e nel terzo, dove molte perone escono fuori strada a causa della pendenza della strada e nessuno si degna di aiutarli a rimettersi in carreggiata. Attraverso questi video, quindi, ho riflettuto sul fatto che qui il concetto di RESILIENZA NON E’ PROPRIO PRESO IN CONSIDERAZIONE perché nel momento in cui la persona si trova davanti dei disagi estrinseci ad esso, essere forte, andare avanti, superare le avversità e reagire nonostante la propria difficoltà non serve a nulla. Non serve a nulla perché siamo noi i primi a non credere in loro, siamo noi i primi a non considerarli uguali a noi, a non applicare ciò che la legge promette ma che non mantiene. Onestamente spero solo che con il passare del tempo le cose possano cambiare, che le leggi vengano rispettate di più, che le persone “normali” rispettino e aiutano di più, laddove ce n’è bisogno, le persone diversamente abili.
    Preferisco concludere con queste due citazioni per me importanti che trovai su internet un po’ di tempo fa, che ricopiai in un quaderno e che ora trovo adatte alla situazione:
    • Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze.
    Paul Valéry
    • Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita.
    Federico Fellini

    2° orologio
    Mattina
    Faccio colazione, mi lavo, mi vesto e scendo per andare all’università. Aspetto alla fermata che arrivi il pullman e,una volta arrivato, lo prendo per arrivare fino a Via Medina. Scesa dal pullman faccio un po’ di strada a piedi e arrivo alla funicolare dell’augusteo che mi porterà poi all’università dove passerò quasi tutta la mia giornata per i corsi.

    Pomeriggio
    A metà corsi,quindi durante la pausa, pranzo per poi, dopo un po’, tornare in aula a seguire. Alla fine torno a casa facendo il percorso inverso e arrivata a Portici, vado in chiesa dai miei bimbi oppure a svolgere altre attività per la parrocchia.

    Sera
    A sera torno a casa, ceno, faccio una doccia e poi a letto.

    Difficoltà mie nello svolgimento delle attività:

    mattina
    l’unica difficoltà che incontro è l’arrivo all’università dato che molte volte i pullman non passano provocando di gravi disagi in quanto non riesco poi ad arrivare puntuale ai corsi, molte volte già iniziati, o se passano, sono talmente pieni da dover stare tutti come sardine.

    Pomeriggio
    Iniziando dal pranzo,le difficoltà che incontro sono nel non avere una mensa, quindi se è estate mangio sul terrazzo, mentre se è inverno cerco di mangiare ovunque ci sia un posto al riparo dal freddo. In genere questo posto sono i corridoi, dato che nelle aule non possiamo mangiare e non possiamo farlo neanche nel bar. Nel tornare a casa per il percorso incontro le stesse difficoltà che sono poste dai pullman e dai loro continui ritardi. Arrivata a portici, le difficoltà che incontro per andare alla mia chiesa non sono tante, ovvero si presentano nel momento in cui piove, perché dato che la strada dove si trova la parrocchia è un po’ dissestata, spesso è soggetta alla formazione di grandi pozzanghere d’acqua che non vengono prese in considerazione dai guidatori che ci passano, spesso a tutta velocità, sopra schizzando i passanti.

    Sera
    Tonata a casa dopo aver svolto il tragitto inverso cioè chiesa- casa. Arrivata non incontro altre difficoltà.

    Difficoltà di un disabile nello svolgimento delle mie attività:

    Mattina
    Per lui/lei una difficoltà enorme, già si presenterebbe nella strutturazione della casa, dove per raggiungere i bagni, si deve salite uno salino, quindi già li servirebbe l’aiuto di qualcuno. Altro aiuto servirebbe nel caso in cui arrivasse il pullman, perché non sempre si fermano la pari col marciapiede così da permettere alle persone su sedia a rotelle di potervi accedere e usufruire del servizio. Se mai dovesse capitare ciò, spesso a causa della troppa gente, non sarebbe neanche possibile accedervi. Arrivare alla funicolare, quindi sarebbe un’impresa, ma una volta arrivati, un altro problema si ripresenta quando si esce dalla funicolare, in quanto le macchine parcheggiate male, e i marciapiedi piccoli, impediscono alle persone di camminare con tranquillità. All’università non ci sarebbero problemi per raggiungere alcune aule, ma ci sono invece per i bagni che spesso sono troppo piccoli, e per il raggiungimento di aule a cui si può arrivare solo salendo e scendendo scalini.

    Pomeriggio
    Per pranzo ci sarebbero le stesse problematiche affrontate da me. Per il ritorno a casa si dovrebbero affrontare le stesse difficoltà vissute all’andata. Per la chiesa, ci sarebbero molti problemi sia se piove sia se c’è bel tempo perché i marciapiedi sono troppo piccoli per poterci camminare,quindi si dovrebbe camminare letteralmente in mezzo alla strada. Se è mal tempo, invece, è una strada del tutto impraticabile, in quanto sarebbe impossibile camminare nelle pozze d’acqua che si formano. Arrivati in chiesa (in caso di bel tempo), non ci sarebbero problemi, almeno per accedere alle stanze principali.

    Sera
    Tonando a casa si incontrano le stesse difficoltà dell’andata. A casa, invece, ci sarebbero problemi solo per la doccia perché poi tutto il resto procederebbe bene.
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    rosannapetrone


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    Messaggio  rosannapetrone Ven Mar 16, 2012 9:03 am

    Dai video visti in aula sono rimasta davvero allibita di come le persone disabili non riescono a vivere una vita "normale"sopratutto nella quotinianeità e nelle cose che noi riteniamo facilissimi, come attraversare la strada o salire sul marciapiede. Il video che mi ha scossa di più è stato il numero 2, mi ha colpito il fatto che la signora doveva camminare per strada rischiando di essere investita, perchè il saliscendi del marciapiede era bloccato dalle macchine, a mio avviso lo Stato non riesce a far sentire parte integrante della società, i disabili, e i cittadini dovrebbero avere buon senso nel notare che non si parcheggia nei luoghi che possono interessare una persona disagiata

    LA MIA GIORNATA TIPO
    Ore 8 la sveglia
    colazione e doccia ( prima di entrare in doccia c' è uno scalino molto alto)
    mi vesto e scendo, ( abito al terzo piano quindi prendo l' ascensore, che però ha un problema, quando si ferma al piano per uscire c' è un dislivello, quindi una persona con la carrozzina non riuscirebbe ad uscire)
    per non parlare poi per uscire dal parco, vicino al cancello ci sono una serie di scalini.
    vado all' università in macchina, al mio ritorno vado a danza dove però c' è lo scivolo che permette di salire in accademia
    Quando esco con delle amiche mi rendo conto di come sia difficile per un disabile entrare in un semplice bar, o nella farmacia sotto casa mia che ha tipo una decina di scalini....

    Verso le 8 rientro stesso percorso nell' ascensore mangio un po di pc e letto!
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Lab. 2

    Messaggio  Cristina Ambrosio Ven Mar 16, 2012 9:24 am

    Avendo avuto in famgila uno zio sulla sedia a rotelle dopo un incidente stradale, so bene le difficoltà che incontrano i disabili nella vita quotidiana, le mille barriere architettoniche che spesso noi non notiamo. Non c'è rispetto per l'altro e le difficoltà che può incotrare, siamo incentrati su noi stessi in modo tremendamente egogentico. Inoltre i servizi italiani non danno la possibilità di autonomia per nessun tipo di disabilità. è verognoso!

    Il Mio orologio:
    Mi sveglio, faccio colazione, mi preparo per uscire. Devo andare all'università. Scendo le scale fino alla macchina e mia madre mi accompagna alla stazione, prendo la cumana e poi la funicolare. Arrivo al corso e cammino per qualche minuto per giungere all'università. Per arrivare in aula prendo le scale, sono più salutari e veloci dato che per usare l'ascensore c'è sempre fila. Entro in aula, seguo la lezione e nel tornare a casa stesso percorso dell'andata. A casa studio o altro...dipende.


    Il mio orologio se stessi su una sedia a rotelle:
    Mi sveglio, faccio colazione, mi preparo per uscire. Uscendo di casa qualcuno deve aiutarmi con la carrozzella, ma solo per pochi scalini perchè posso usare il cancello piccolo e arrivare al garace per la discese esterna. Mi devono mettere in macchina ed accompagnare alla stazione perchè devo prendere la cumana. Qui probabilmente si fermerebbe la mia giornata perchè per un disable salire sulla cumana è praticamente impossibile se non aiutato da qualcuno, inoltre su alcuni treni la carrozzella non centra perchè agli ingressi ci sono delle sbarre di ferro proprio al centro. Superata in qualche modo questa barriera architettonica, arrivo alla funicolare, salgo e arrivo al corso. Probabilmente devo camminare in mezzo alla strada perchè il marciapiede è ingombrato da motorino ed auto. Arrivata all'università ho ad fare molta fila all ascensone, quindi arrivo tardi in aula e non trovo posti ( e mi va bene, in aula ci sono arrivata prima della fine della lezione, pechè se la lezione si tiene ai Vincenziano davvero non so come fare).
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    Messaggio  SERAFINA CILIENTO Ven Mar 16, 2012 10:09 am

    Personalmente ho sempre riflettuto sul problema delle barriere architettoniche sia perché ho mia nonna sulla sedia a rotelle sia per quei programmi che io seguo molto e che chiamo “di denuncia” (come “le Iene”).Il video1 diceva possibile che nel 2007 ci siano ancora “barriere architettoniche”?? Il discorso è che nel 2012 quindi nell’era di internet,dell’alta tecnologia,dell’ingegneria genetica ci siano ancora problemi di questo tipo??Si è alla continua ricerca,scoperta,ma dove c’è da aggiustare,da rimediare chi c’è??che abbiamo a fare le leggi che tutelano i cittadini se poi in realtà non sono in vigore?? Si parla tanto di diritti,ma questi diritti quando vengono rispettati?!E’ importante secondo me citare John Stuart Mill (uno dei padri del liberalismo)il quale si interrogava in “On Liberty” sulla natura e sui limiti del potere che la società poteva esercitare sull’individuo e rispondeva formulando il ‘principio del danno’, secondo cui l’intervento della società è giustificato solo quando la condotta di un individuo è tale da nuocere agli altri e il singolo deve rispondere verso la società solo delle azioni che incidono sulla sfera di attività del prossimo. Ma qui non si nuoce il prossimo??la società che doveri ha nei confronti dei diversabili (termine che preferisco al “disabile”)??questa società non nuoce il primo principio della bioetica(l’autonomia: “su se stesso, sul suo corpo, sul suo spirito l’individuo è sovrano”)?? perchè la società non fa sì che TUTTI godano dei propri diritti?!Mia nonna è reclusa in casa perché non c’è l’ascensore e ogni qual volta lei decide di scendere per venire da qualche figlio si sente anche in colpa perché i figli devono prenderla in braccio per farla scendere. Possibile che una donna di 70 anni che ha fatto tanti sacrifici nella sua vita debba sentirsi in colpa o una bambina di 12 anni che soffre di distrofia muscolare debba farsi ogni giorno a piedi le scale al ritorno da scuola?e poi perché?Perchè il condominio non vuole pagare per creare un ascensore!E’ possibile vivere nel 2012 in una democrazia declinata sulla volontà della maggioranza??mi sembra davvero assurdo Shocked !!


    OROLOGIO:
    Sveglia alle 6.00 ,
    colazione,
    doccia,
    scendo le scale(no ascensore),
    vado alla stazione del mio paese(scalini,no ascensore e nemmeno discesa),
    prendo il treno(no discesa),
    arrivo e mi reco alla metropolitana(scalini,no discesa),
    arrivata alla metropolitana ancora scalini!!,
    scendo dalla metropolitana tante scale,
    timbro ulteriormente il biglietto per la funicolare(una carrozzina non potrebbe passare e poi ci sono ancora scale),
    salgo in funicolare,
    arrivo a Corso Vittorio Emanuele tragitto a piedi(pullman se c’è,ma una carrozzina non potrebbe salirci),
    arrivo all’uni,
    salgo fino all’aula,
    ad un certo punto della giornata vado in bagno(i bagni sono troppo stretti e i water non sono “ a misura” di disabile o forse non ho visto tutti water),
    ritorno a casa(stesso tragitto,stesse problematiche),
    mangio,
    studio,
    vado a letto.

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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty DISABILE = CITTADINO A PIENO TITOLO.

    Messaggio  LAURA BUONANNO89 Ven Mar 16, 2012 10:16 am

    Sembra un'ovvietà ma guardando i video in aula e soprattutto vivendo la realtà che ci circonda ci si rende conto che essere cittadini per i disabili non è così semplice come può esserlo per coloro che non lo sono.
    Al di là delle leggi vigenti nel nostro paese (tanto ben scritte e poco, se non per niente, praticate) credo che l' esclusione e l' emarginazione di cui sono ,molto spesso, vittime i disabili provenga dagli atteggiamenti della maggior parte delle persone che fanno parte della società. Se ad esempio,in mancanza delle pedane (che dovrebbero esserci sempre!) ci fossero braccia che aiutassero le persone in difficoltà allora sarebbe diverso; bisogna promuovere, oggi più che mai, la cosiddetta "Solidarietà sociale "spesso dimenticata.
    Per quanto riguarda la mia "giornata tipo" ed il confronto con quella di un disabile credo che quest'ultimo avrebbe seri problemi perchè : abito in un palazzo senza ascensore ( per far salire mio nonno che purtroppo ha vissuto sei anni su una sedia a rotelle ci volevano almeno due persone abbastanza forti) inoltre ho un bagno troppo stretto,quindi inagibile, lo stesso vale per la cucina che così com'è strutturata limita fortemente il passaggio di un' ipotetica sedia a rotelle.Quando vado a seguire i corsi all'università devo prendere la cumana e la funicolare,entrambe affollatissime,i posti adibiti per i disabili sono sempre occupati da persone che non lo sono (che vergogna!) quando ritorno a casa rifaccio il tragitto a ritroso e quindi stesse problematiche per un soggetto disabile.Nella palestra in cui vado non ci sono pedane ma una rampa di scale molto alta quindi il disabile sarebbe proprio impossibilitato a parteciparvi...Credo che se si continua così:mettendo la testa sotto terra come fanno gli struzzi arriveremo a un punto (se non ci siamo già arrivati Question ) in cui le persone diversamente abili saranno uguali a coloro che hanno gli arresti domiciliari.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty barriere architettoniche

    Messaggio  Barbara Pepe Ven Mar 16, 2012 10:37 am

    E' impressionante constatare come queste persone siano obbligate a riconoscere e a dover affrontare tutti i giorni difficoltà immani per poter vivere una vita normale come tutti gli altri. Si parla di diritti, di uguaglianza di tutti i cittadini ma, come abbiamo notato, nel nostro caso in Italia, a livello pratico questi diritti non sussistono. Anzi, queste persone sono impossibilitate addirittura a spostarsi da un marciapiede a un altro o ad andare semplicemente in bagno o ad attraversare la strada per mancanza di appositi discese, scivoli o comunque strutture che permettano l'accesso a tutti. E' veramente imbarazzante sincerarsi di queste mancanze da parte della società e di questa noncuranza quando basterebbe veramente un poco in più e l'impegno di tutti per poter cambiare le cose e permettere a tutti, anche ai disabili che sono cittadini e persone come noi, di vivere in maniera normale la loro vita.

    Preparazione
    Ore 7 sveglia
    Doccia o Bagno (un disabile dovrebbe comunque avere un aiuto per poter entrare sia in doccia per lo scalino, sia in vasca per l'altezza)
    Colazione (i mobili dovrebbero essere un pò piu' bassi per permettere a una persona per esempio sulla sedia a rotelle di poter prendere le cose)
    Preparo le cose per l'università (stesso discorso di prima, gli scaffali sono troppo alti se una persona fosse sulla sedia a rotelle)
    Preparo il pranzo (Come sopra)

    Uscita
    Esco dalla porta di ingresso e raggiungo l'ascensore (troppo stretto per poter entrare con una sedia a rotelle) oppure prendo le scale (sarebbe impossibile poter scendere per una persona con problemi motori)

    Trasporto
    Vado all’università
    • in metropolitana (Spesso e volentieri le scale mobili non funzionano e neanche il tappeto mobile quindi si deve comunque attraversare il tutto a piedi)
    Vado al lavoro (in macchina)
    Vado a lezione di danza

    Ritorno
    Il percorso è uguale al contrario quindi sempre problemi di scale mobili, scale normali, ascensori che non funzionano o che si bloccano all'improvviso.
    Studio,
    mi metto al pc….
    Vado a letto


    Ultima modifica di Barbara Pepe il Lun Mar 19, 2012 8:35 pm - modificato 1 volta.
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    Messaggio  Marta Iannaccone Ven Mar 16, 2012 10:49 am

    Tutte queste realtà che abbiamo potuto avere modo di vedere in questi video sono risapute ormai,eppure quando vedi con i tuoi stessi occhi tutte le GRANDI difficoltà che queste persone affrontano ogni giorno,l'indignazione cresce.Siamo nel 2012,ma nonostante ciò non vedo un grande progresso in questo campo.Le persone disabili,che già devono affrontare le loro personali sfide quotidiane,si ritrovano anche ad avere degli impedimenti,dei limiti posti dall'esterno,dalla nostra società,che invece dovrebbe provvedere proprio al compito opposto.Parliamo moltissimo oggi di ''conquista dell'autonomia'',ma come è possibile questa autonomia in una società in cui non si bada ai problemi CONCRETI di queste persone?Ci si limita a solo a ''mettere a posto'' la propria coscienza creando dispositivi NON funzionanti,opuscoletti meramente pubblicitari.Dunque ritono al discorso dell'autonomia...la sua conquista non è possibile dal momento in cui c'è BISOGNO dell'aiuto esterno anche per fare le cose più banali,come ad esempio comprare un giornale o camminare semplicemente per strada LIBERAMENTE con la propria carrozzina.
    Il problema delle barriere architettoniche è forte,ho riflettuto sulle mie giornate-tipo e non so proprio come una persona disabile potrebbe vivere al mio posto.Già dalla mattina dopo la sveglia e la colazione,il problema si pone per il bagno con il suo gradino e l'entrata molto stretta della doccia.Perfino nel palazzo...abito ad un secondo piano e non abbiamo ascensore.Quando si inizia a scendere in strada poi...nelle metropolitane e nelle funicolari spesso abbiamo scale senza nessun tipo di supporto per i disabili.Insomma il tutto sembra creato per la cosiddetta ''normalità'' non dando importanza alle numerose diversità che coesistono in una società.Ma la domanda che alla fine mi è venuta in mente è:Cosa può fare ognuno di noi per migliorare le cose?Avverto un senso che si avvicina molto all'impotenza.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Laboratorio 2 Barriere architettoniche

    Messaggio  Maria Improta Ven Mar 16, 2012 10:54 am

    La vita di un disabile, se così possiamo definirlo, è piuttosto scomoda,poiché anche le strutture e la stessa città pongono dei limiti a queste persone. Spesso anche le cose più semplici possono rivelarsi difficili, come semplicemente andare in una farmacia, come abbiamo potuto vedere nel video durante la lezione.
    Vi sono diversi tipi di disabilità…ma anche partendo dalla forma più leggera..si possono riscontare dei problemi..sin dall’inizio della giornata.
    La mia giornata tipo è semplice come quasi tutte le altre, ed è accompagnata da percorsi per me semplici,ma capisco che per un “disabile” è molto più difficoltoso, come ad esemplo scendere le scale senza aiuto…o magari selire su un marcapiede senza la salita/discesa.Il problema comicia a porsi già appena si sveglia, per lavarsi e vestirsi un un bagno che non ha appoggi adatti o magari il lavandino è troppo alto, dopo aver fatto colazione, bisogna andare all'università usando i mezzi pubblici spesso inadatti a persone con disabilità, andare in un bar o a fare la spesa senza qualche AIUTO, queste cose non si potrebbero mai fare. Una persona disabile, ha bisogno di tutte le agevolazioini necessarie affichè possa condurre uno stile di vita adeguato a quelle che sono le sue esigenze.
    Aiutare queste persone deve interessare nel nostro piccolo un’po’ tutti.si ha bisogno di strutture adeguate e di aiuti plausibili, in ogni piccola cosa si deve pensare anche alla loro condizione, perchè hanno diritto anche loro ad una vita normale e noi dobbiamo aiutarli affinchè i loro problemi possano essere meno pesanti possibili.
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    Messaggio  Lùcia Pisapia Ven Mar 16, 2012 10:58 am

    Commento

    La lezione e i video visti in aula sono stati anche questa volta molto interessanti e mi hanno portato a riflettere sulla nostra società. Negli anni qualcosa è migliorato ma ancora oggi nei confronti dei disabili si provano sentimenti di pietà, li si considera come soggetti da curare, assistere, si vedono i loro limiti e non quello che invece possono fare. Peggio ancora è l'indifferenza che esiste nei loro confronti; a tal proposito, proprio ieri in una trasmissione televisiva, ho visto un servizio sul caso di un insegnante di sostegno che invece di fare lezione ai suoi ragazzi disabili andava a lavorare da un'altra parte durante l'orario scolastico. Questo caso mi ha fatto rabbrividire, perchè è accaduto nella mia città e perchè mi ha fatto pensare proprio a come spesso si dia più importanza al proprio tornaconto personale, alla propria vita piuttosto che al prossimo. Secondo me sono innanzitutto queste le barriere da rimuovere; il disabile va visto per quello che è, una PERSONA come tutte le altre, che ha pieno diritto a vivere una vita normale nonostante le sue difficoltà. Personalmente non ho mai avuto un contatto diretto con un disabile ma so che possono dare tanto, sul piano umano e professionale e per questo le loro attitudini, le loro capacità, vanno valorizzate. Da questo si deve partire per poi rimuovere le altre barriere che ostacolano la loro piena integrazione; quelle barriere architettoniche esistenti nelle nostre città e che impediscono ai disabili di svolgere le attività che noi compiamo quotidianamente e a volte fanno si addirittura che loro non possano uscire di casa, condannandoli ad una vita da emarginati profondamente ingiusta. Le leggi in materia ci sono ma bisogna applicarle per migliorare la loro qualità della vita e per garantirgli quei diritti che oggi purtroppo non sono ancora una realtà.

    Orologio

    La mia giornata tipo è abbastanza tranquilla ma gli ostacoli per un disabile ci sono. La mia casa non è piccola ma già per entrare in bagno c'è uno scalino da fare e quindi un primo ostacolo. Uscendo di casa per andare all'università prendo l'ascensore visto che abito al quinto piano; per un disabile sulla sedia a rotelle sarebbe difficile entrare visto che è stretta. Usciti dall'ascensore, si apre un cancello e ci sono scalini da scendere quindi ancora un altro ostacolo. Una volta uscita, faccio un pò di strada a piedi per arrivare a prendere la metropolitana; ci sono i marciapiedi ma attraversare la strada per un disabile non sarebbe semplice visto che spesso chi guida non si ferma per farti passare. Arrivati alla metropolitana non ci sono problemi perchè c'è l'ascensore che porta ai treni. Dopo la metropolitana prendo la funicolare e anche lì non ci sono problemi. Uscita dalla funicolare devo fare un piccolo pezzo di strada per arrivare in facoltà; per un disabile sarebbe difficile perchè spesso sui marciapiedi c'è gente che passa o ci sono macchine messe male per cui il passaggio si fa più stretto. In facoltà grossi problemi non ce ne sono, se non per arrivare ai piani più alti o per i bagni. Dopo la lezione torno a casa, sempre con lo stesso percorso e le stesse difficoltà. Una volta a casa, pranzo, mi rilasso un pò e poi mi metto a studiare. Dopo lo studio, mi metto un pò al pc, poi ceno. Dopo cena guardo la tv, leggo o sto ancora un pò al pc e poi vado a dormire.


    Ultima modifica di Lùcia Pisapia il Ven Mar 16, 2012 11:32 am - modificato 1 volta.
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    Messaggio  Luisiana Spinelli Ven Mar 16, 2012 11:09 am

    1)Barriere architettoniche come ostacolo che ogni giorno il disabile deve affrontare e cercare di superare.Proprio come nei video,nella realtà odierna sono sempre in crescita le barriere architettoniche che creano delle serie difficoltà per chi si trova in una situazione di disabilità.Purtroppo chi non è mai entrato in stretto contatto con persone disabili,chi non ha mai vissuto sulla propria pelle esperienze simili,non sa realmente cosa significa incontrare difficoltà anche nell'eseguire attività a nostro avviso "normali e semplici" .Purtroppo,e ne sono fortemente convinta,solo chi vive il disagio può capire!!Sarò drastica,ma gli uomini( fatta eccezione di pochi) sono sempre più attratti dal materialismo,dall'apparenza e dal farsi notare.C'è poco tempo per pensare "alla sedia a rotelle che non può entrare tra le porte di un treno o salire sul marciapiede";c'è chi poi si interessa ma molto relativamente non facendo nulla di costruttivo continuando a vivere nell'indifferenza generale.E tutto questo è deludente poiché siamo nell'era della tecnologia!Come affermato già in classe,il disabile è un CITTADINO A PIENO TITOLO...ecco da questo punto di vista allora bisognerebbe mettere a disposizione TUTTI i servizi per TUTTI i cittadini...
    2)La mia giornata tipo:
    Sveglia ore 7:30,scendo dal letto,percorro il corridoio, vado in cucina,mi siedo,faccio colazione.Vado in bagno scendo un gradino per entrare nella doccia (cabina abbastanza stretta)mi preparo, scendo un bel po' di scale( nel mio palazzo non c'è un'ascensore) e arrivo alla mia auto.Arrivo alla stazione,passo tra delle porte strettissime,salgo un gradino e sono nel treno(la porta è molto stretta)scendo dal treno vado in funicolare.Un po' di strada a piedi e sono all' università.Seguo la lezione,per ritornare a casa faccio lo stesso percorso.Arrivata a casa studio,mi metto al pc,magari esco,ceno e poi a letto!
    Un disabile nella mia casa troverebbe delle difficoltà soprattutto nell'uscire di casa e nel lavarsi poiché io abito al 3 piano e nel mio palazzo non c'è un'ascensore,il bagno è un po' stretto e soprattutto la cabina-doccia.
    Le porte della stazione sono strettissime e una sedia a rotelle non potrebbe passarci,per salire sul treno ci sono 1-2 gradini,la porta del treno è stretta e il disabile non potrebbe entrarvi.All'università invece non troverebbe serie difficoltà.Stesse barriere per quanto riguarda il ritorno...
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    Messaggio  Cira Toscano Ven Mar 16, 2012 11:12 am

    Ancora casi di disabilità,ma stavolta riguardano le difficoltà di vivere il"camminare quotidiano senza le proprie gambe".
    Ci troviamo in società per noi evolute e poi manchevoli nei minimi dettagli.E allora perchè siamo così superficiali?Ma soprattutto perchè pensare solo a noi e a come adattarci nelle cose che facciamo e che viviamo, senza pensare a chi invece le gambe non può usarle come noi?Eppure si parla tanto di "Uguaglianza degli stessi diritti e doveri"e poi di fronte a casi resilienti di barriere architettoniche nessuno si interessa nemmeno?
    Bhè in un certo senso si perchè ognuno di noi egoisticamente è troppo preso dalla propria "NORMALITà DI VITA"che non riesce a guardare il "DIVERSO"che gli è accanto con gli stessi occhi che guardano se stesso...e non riesce a rendersi conto che gli elementi considerati fondamentali e soprattutto "naturali",per l'altro potrebbero essere motivo di LIMITE-DIFFICOLTA'-BARRIERA per un semplice spostamentoo fruizione di servizi.Sarebbe dunque necessario e bello poter garantire a tutti "Il diritto alla LIBERTA' DI MOVIMENTO"
    Allora se penso un po' alla mia giornata tipo e a come potrebbe viverla una persona sulla sedia a rotelle direi:
    -Mi sveglio ,mi doccio,mi preparo,faccio colazione(potrebbe essere un disagio prepararsi da sola,fare la doccia senza aiuto,e fare colazione dato che ho le cose poste in mobili alti)
    -Esco di casa e mi reco in stazione(in casa ho un gradino un po' alto vicino alla porta)
    -Arrivo in stazione e attraverso il soprapassaggio fatto solo di scale(non esiste un soprapassaggio fatto di tappeto mobile)
    -Stazione centrale per poi prendere la Metro(ancora scale e scale mobili ma strette e con gradini piccoli)
    -Funicolare a montesanto(tornelli stretti per il passaggio dei biglietti marcati)
    -Uni (nonostante ci siano le ascensori diversi luoghi non sono facilmente raggiungibili)
    -Pomeriggio(Passeggiate in macchina o a piedi ma facilmente accessibili Very Happy )
    -Sera cena,lavare la cucina e poi ballo(la cucina è un po' alta per una persona ke "vive seduta" e poi il ballo...)
    Noemi de Martino
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    Messaggio  Noemi de Martino Ven Mar 16, 2012 11:16 am

    1) COMMENTO VIDEO
    E’ proprio vero che quando non viviamo una situazione in prima persona, non ci rendiamo conto di quello che accade. Ed è la stessa situazione che accade a noi che, siamo dotati di un corpo funzionante, confronto a chi non ha la stessa fortuna (come coloro che vivono la loro vita su una sedia a rotelle). E proprio questa nostra indifferenza che non ci fa rendere conto di quante difficoltà devono subite ed affrontare, ciò può essere dovuto all’assenza di una persona vicina che vive questi disagi e quindi ci sono persone (come me) che non se ne rendono conto. Questi video mi hanno fatto riflettere su aspetti che fin ora avevo sempre sorvolato, e come non notare che è la società che influisce sulle piaghe di un disabile. E mi rendo conto come una vita senza difficoltà per un disabile che possiede già un disagio, sia quasi impossibile.

    2) OROLOGIO
    La mia giornata tipo si svolge in questo modo:
    La mattina sveglia presto, colazione, doccia e iniziano i preparativi. Il mio bagno è dotato anche di una vasca da bagno quindi un disabile non avrebbe avuto problemi. Abito al piano terra quindi non devo fare scale di nessun genere, ma anche se abitassi ai piani superiori il mio palazzo è dotato di ascensore e anche qui un disabile non avrebbe avuto problemi. Una volta pronta mi reco alla cumana che dista circa dieci minuti da casa mia, io percorro una specie di scorciatoia e questa strada non è dotata di marciapiede e le macchine ti passano affianco, quindi per un disabile questa strada è impercorribile e si dovrebbe fare un giro leggermente più lungo. Siamo arrivati alla cumana, quest’ultima, almeno nella stazione di Soccavo è dotata di ascensore quindi un disabile la potrebbe prendere tranquillamente. Una volta presa la cumana ci rechiamo all’università. Dato che non sono automunita mi muovo sempre con i mezzi pubblici e in particolar modo usufruisco della cumana i bus più di rado ma comunque sia prendere i bus per i disabili, nonostante ci siano alcuni bus che all’interno posseggono giuste attrezzature per i disabili, difficile è salirci, perché non sono dotati di un apposita salita per coloro che stanno sulla sedia a rotelle. Ritorniamo al nostro itinerario, dunque, una volta presa la cumana arriviamo a Montesanto dove quest’ultima stazione (ristrutturata da poco) è in possesso di ascensori. Ma, il nostro arrivo all’università non è ancora terminato. Subito scesi dalla Cumana dobbiamo recarci a prendere la Funicolare che si trova sempre all’interno della stazione di Montesanto il tragitto per prendere la Funicolare è molto semplice e molto vicino si tratta di fare una 20 di metri, ma, il problema sorge quando il passaggio per arrivare alla funicolare è ostruito dalle persone che aspettano di prendere la Cumana dalla quale noi siamo scesi, questo ci sembra assurdo, ebbene, nonostante lo spazio per attendere sia dotato di apposite barriere che devono essere rispettate, non è mai così, le persone per accaparrarsi il posto a sedere non rispetta le barriere e ostruisce questo passaggio (che è l’unico) per arrivare alla funicolare. Personalmente passarci non è tanto difficile perché tra una spinta a un'altra riesco a passare ma per un disabile, ciò, è praticamente un’impresa, ma le cause di questo disagio è da attribuire esclusivamente all’ammasso di capre (scusate il termine) che prende la cumana. Nonostante le nostre peripezie siamo arrivati alla Funicolare e siamo pronti per prenderla, badiamo bene, per chi è capace di salire le scale è pronto a prenderla, ma per un disabile è praticamente impossibile. Perché per entrare in Funicolare si devono fare degli scalini per forza. E’ da precisare che gli scalini solo molto lunghi e forse per chi sta su una sedia a rotelle rigorosamente accompagnato da qualcuno, le scale si potrebbero fare. Ma per ci vorrebbe intraprendere il percorso da solo l’itinerario termina qui perché non si può andare oltre senza accompagnamento. La Funicolare ci consente di arrivare al Corso Vittorio Emanuele dopodiché arrivare all’università è semplice, bisogna fare un tragitto a piedi, vi è anche la possibilità di prendere un bus ma ricordiamo che salire in un bus per un disabile non accompagnato è impossibile. Siamo finalmente arrivati all’università (dotate delle apposite barriere architettoniche per i disabili) finiti i corsi dobbiamo tornare a casa e fare tutta l’odissea a ritroso. Siamo pronti? Noi si, un disabile no.

    Gentile professoressa spero che leggiate il mio commento, vorrei avere una sua opinione.
    I miei ossequi
    Noemi de Martino

    cara Noemi,
    premesso che io leggo sempre tutti i messaggi anche se non posso rispondere a tutti...
    quanto dici e articoli con la tua rielaborazione è ricca e interessante, emerge molto l'attenzione ai disagi del disabile che 'no' non è pronto.
    Mi piace anche che riporti le vie, ci fa sentire più vicini ad un percorso che non è generico ma è il nostro.
    grazie la docente

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    fabiola loffredo


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty fabiola loffredo

    Messaggio  fabiola loffredo Ven Mar 16, 2012 11:34 am

    Questi video sono stati l'ennesima dimostrazione di quante difficoltà devono ancora affrontare persone che purtroppo non hanno avuto tutto dalla vita,e di quanta superficialità c'è invece in quelle più "fortunate",che non riescono a percepire la vita complicata che queste persone diversamente abili sono costrette a subire a causa delle tante barriere architettoniche presenti nella loro quotidianeità....E' assurdo che ancora oggi queste persone debbano sentirsi "diversi"dal resto della società semplicemente perchè chi è stato più fortunato di loro non è in grado di rispondere a quei bisogni,semplici tra l'altro,di cui queste persone necessitano...
    La mia giornata tipo è abbastanza tranquilla ,però una persona disabile dei piccoli ostacoli potrebbe incontrarli lo stesso come ad esempio la mattina per la doccia visto che vicino vi è uno scalino e la porta è stretta.Per andare all'università invece,utilizzo la macchina e quindi in questo caso un disabile non avrebbe grossi problemi.Per arrivare in facoltà però,devo percorrere un tratto di strada a piedi e in questo caso un disabile troverebbe qualche difficoltà visto come vengono parcheggiate male molte auto o per la tanta gente che circola sui marciapiedi....
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty le barriere architettoniche

    Messaggio  carmela aversano 88 Ven Mar 16, 2012 11:38 am

    Cosa sono le barriere architettoniche? Una barriera architettonica è un qualunque elemento costruttivo che impedisce o limita gli spostamenti o la fruizione di servizi, in particolar modo a persone disabili, con limitata capacità motoria o sensoriale.
    La barriera architettonica può essere una scala, un gradino, una rampa troppo ripida.Quali sono le cose che un disabile deve poter fare? Anzitutto sono quelle che ognuno di noi vorrebbe fare, cioè andare in un locale, in una toilette, in un negozio, possibilmente senza trovare davanti a sé ostacoli insormontabili che rendono non accogliente per lui quella struttura.Vedendo i video in aula sono rimasta molto perplessa di come questo problema non riguardi solo il nostro paese, "Napoli", ma tutta L'Italia.La questione che mi preoccupa maggiormente è il disinteresse delle persone di fronte a questo problema. Fermandomi a riflettere un'attimo...penso a come sia triste per un disabile affrontare azioni che per noi persone "normali" affrontiamo con facilità e naturalezza.Rimango ancora più stupita e delusa di fronte ad alcuni atteggiamenti di inciviltà:una struttura priva di barriere architettoniche ed il passaggio per disabili è ostruito da auto o moto parcheggiate o, ancor più grave cassonetti per i rifiuti. Mi chiedo come si possono eliminare questi ostacoli, che non permettono a una persona disabile compiere azioni quotidiane? Nelle nostre città italiane sono ancora presenti tante barriere architettoniche, malgrado le leggi che ne impongono l'eliminazione,è necessario perciò insistere contemporaneamente nell'opera d'informazione e in quella di sensibilizzazione allo scopo di ridurre le vere barriere dei soggetti disabili e sopratutto risolvere gli atteggiamenti di inciviltà.

    OROLOGIO
    mattina: sveglia ore 8:00, doccia, vado all'università; pomeriggio: ritorno dall'università,pranzo, studio, lavoro; sera: piscina, amici, vado a letto.
    Mi rendo conto che una persona disabile nella mia giornata tipo incontrerebbe tante difficoltà: 1)svegliarsi e scendere dal letto a causa del letto a castello; 2) fare la doccia a causa dello scalino;3)andare all'università in particolar modo durante il percorso che mi porta alla metro perchè privo di marciapiedi;4)andare a lavoro in quanto per scendere nel locale in cui lavoro c'è una scala a chiocciola.


    Ultima modifica di carmela aversano 88 il Ven Mar 16, 2012 12:43 pm - modificato 1 volta.
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    simona capasso


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty LA PERSONA CON DISABILITA' NELLA SUA COMPLESSITA'

    Messaggio  simona capasso Ven Mar 16, 2012 11:42 am

    La professoressa Floriana Briganti ci ha introdotto durante la lezione il termine "INTEGRAZIONE", questa è una parola che durante le mie giornate, non ho mai avuto l'opportunità di soffermarmi a pensare. Integrazione vuol dire inserire una persona all'interno di un gruppo, in un ambiente o in un contesto, in modo che ne diventi parte integrante senza far discriminazione di colore della pelle, di età, di sesso o perfino portatori di disabilità o non, ma ciò che realmente conta nella vita sociale è il rapporto con l'altro che sia disabile oppure no. Io penso che bisogna dare spazio a tutti, anche un disabile deve avere la possibilità di fare tutto ciò che vuole come una persona abile, anche se è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane, e molto spesso si trova in condizione di svantaggio nel partecipare alla vita sociale. Ma ciò che vorrebbe fare durante una sua giornata tipo non gli viene consentito, in quanto incontra difficoltà. Già solo si pensa ad un disabile in carrozzella come abbiamo visto in un video, si nota la totale INDIFFERENZA, degli addetti di una normale stazione di Milano, in quanto i montascale non sono funzionanti e per questo motivo bisogna prendere in braccio la ragazza, infierendo così sul suo problema, rendendolo ancora di più evidente e facendo così sentire la ragazza ancora più disabile e non autonoma. Come esempio potremmo portare la giornata di un altro disabile che incontra della barriere architettoniche nella sua città, nel momento in cui scende dal suo palazzo incontra difficoltà per quanto riguarda i marciapiedi, e il totale menefreghismo della persone, che parcheggiano le proprie macchine davanti allo scivolo dei disabili, oppure mentre un disabile aspetta alla fermata dell’autobus, e dopo tanta attesa che finalmente arriva, si ritrova le porte chiuse in faccia perché gli autobus non posseggono gli scivoli per disabili. Molto spesso mi sono ritrovata a passare in una di quelle strade tutte rotte e piene di ostacoli, e mi sono soffermata a pensare che se per me era difficile camminare in strade piene di buche e ostacoli, figuriamoci una persona su una sedia a rotelle, diventerebbe una semplice passeggiata molto “pericolosa”. Tutto ciò è una cosa vergognosa perché viviamo nel 2012, con le nuove tecnologie dovrebbe essere “scontato” il buon funzionamento di un montascale all’interno di una stazione, gli scivoli all’interno degli autobus e delle strade più confortevoli, senza vincoli e ostacoli anche per una persona su una sedia a rotelle. Viviamo in un paese dove anche il disabile dovrebbe essere valorizzato, perché è innanzitutto una persona che come tutti noi deve essere rispettato.
    Una frase molto significativa che sento il bisogno di scrivere è: CHE QUANDO SI PARLA DI DISABILITA’ SIGNIFICA PARLARE DI PERSONE E QUINDI DI CITTADINI.

    simona hai fatto un ottimo lavoro perchè hai già ricollegato il laboratorio alla teoria.ne sono lieta.la docente

    La mia giornata tipo
    Ore 7:00
    Sveglia
    Faccio la doccia
    Faccio colazione
    Esco di casa e corro alla stazione per prendere il treno.
    Una volta arrivata aspetto l’autobus
    Ore 9:00
    Arrivo all’università
    Prendo posto per seguire la lezione
    Ore 15:00
    Finita la lezione corro a prendere l’autobus e successivamente il treno
    Ore 17:00
    Ritorno a casa
    Salgo le scale e vado a riposare un po’
    Ore 19:30
    Cena e successivamente mi rilasso davanti al PC
    Ore 22:30
    Vado a letto

    La mia giornata tipo nelle vesti di un disabile Ore 7:00
    Sveglia
    Faccio la doccia con difficoltà, in quanto in bagno c’è un gradino successivamente faccio colazione
    Esco di casa con difficoltà e vengo aiutata da mia madre perché abito al secondo piano del mio palazzo
    Vado alla stazione e con difficoltà prendo il treno sprovvisto di scivoli per disabili “che fatica”
    Una volta arrivata aspetto l’autobus un altro ostacolo in quanto anche questi sono sprovvisti di scivoli
    Ore 9:30
    Arrivo all’università e dopo tanti vincoli e anche le strade colme di traffico, devo stare attenta ad evitare gli automobilisti che corrono per andare a lavorare.
    Ore 15:30
    Finita la lezione prendo il pullman sempre sprovvisto di scivoli per disabili e quindi incontro difficoltà simile a quelle del mattino, prendo il treno tranquillamente in quanto la stazione di Mergellina è provvista di scivoli e ascensori per disabili.
    Ore 17:30
    Arrivo alla stazione, e aiutata da un parente ritorno a casa, il quale dopo avermi preso in braccio perché non vi sono ascensori mi ritrovo nell’ingresso della mia abitazione.
    Mi riposo
    Ore 20:00
    Cena e mi distraggo un po’ stando al PC
    Ore 22:30
    Vado a letto perché dopo un giornata come la mia si crolla dalla stanchezza. :sleep: :sleep:
    Diana Maddalena
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Diana Maddalena Ven Mar 16, 2012 11:57 am

    BARRIERE ARCHITETTONICHE:

    Dai video che ho visto a lezione, ho capito come ad oggi nessuno fa nulla per aiutare le persone disabili perchè non ci sono per loro strumenti e possibilità adatte per far compiere cose fondamentali nella vita quotidiana (come il semplice predere un treno, attraversare la strada ecc).Questo mi fa capire come è veramente difficile una giornata svolta da un disabile. E per quanto riguarda le leggi che ci sono, risultano solo scritte perchè non vengono messe in pratica, e come se nn esistessero. Questo mi fa capire come la natura umana nel suo piccolo è egoista perchè ognuno pensa alla sua normalità mettendo in ultimo chi ha veramente bisogno!!!! E' fondamentale considerare un disabile un soggetto come tutti gli altri, che grazie alla sua volontà riesce o cerca nel migliore dei modi di superare quei LIMITI e di condurre una vita senza paure e problemi I love you !!!!!




    OROLOGIO Very Happy
    LA MIA GIORNATA TIPO:
    Mi sveglio verso le 7.00, faccio colazione, mi lavo (1 barriera)perchè c'e un gradino, mi vesto, preparo la borsa e vado alla stazione per prendere il treno. Nella stazione un'altra barriera che si incontra è fare tantissime tesi di scale. Una volta salita nel treno mi reco verso la stazione centrale di Napoli. Poi prendo la metropolitana e anche qui incontro barriere perchè è sempre tutto affollato e quando arriva la metro e si fa tanta folla e si deve scendere con le scale normali incontro un'altra barriera perche' iniziano a spingere. Una volta riuscita a salire in metro mi reco a Montesanto anche qui incontro un'altra barriera sempre perchè le persona spingono quando si sale le scale per andare a prendere la funiculare. Uscita dalla metro mi incammino per andare a prendere la funiculare anche qui incontro un' altra barriera perche c'è sempre traffico in quella strada macchine che passano motorini ad alta velocità. Una volta presa la funiculare arrivo all'Università finalmente.... Una volta finito i corsi rifaccio di nuovo tutto il percorso e sempre più veloce per la paura di perdere tutte le coincidenze dei mezzi.....Poi una volta tornata a casa mangio, mi lavo e se ce la faccio esco oppure vado a letto pensando che il giorno seguente dovrò fare la stessissima cosa!!!! Sad

    Se un disabile dovesse compiere la mia giornata tipo incontrerebbe più barriere architettoniche, partendo dal fatto che non sempre nelle stazioni faccio il caso della mia ci sono apparecchiature per far scendere uan sedia a rotelle oppure a Napoli le strade sono in discesa e le sedie a rotelle sono pericolose, come pure loro non possono salire su un marciapiede ma devono camminare per strada a rischio di farsi investire perchè non tutte le persone sono coscienziose...... C'e da riflettere su questa realtà che va sempre più peggiorando e non si fa
    tanto per poterla migliorare!!!
    Miryam Polidoro
    Miryam Polidoro


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Miryam Polidoro Ven Mar 16, 2012 12:18 pm

    Guardando i video in aula la prima cosa che ho pensato che coloro che progettano le strade, i mezzi di trasposto qui in Italia sono dei veri egoisti! Non si può non tener conto delle persone che non possono usare le gambe o che non ce l'hanno più! Su alcuni pulman (molto rari) ho notato il posto riservato a coloro che hanno la carrozzella, con relativo tasto per il soccorso, però mi chiedo come fa una persona con la carrozzella a salire sul pulman se sono tutti sprovvisti di una piccola rampa, un ponticello levatoio per permettergli di salire?? Per non parlare dei posti auto rirervati ai disabili perennemente occupati da auto (non di disabili) e i vigili che gli passano davanti e fanno finta di nulla...perchè è questo che succede in Italia: si chiude gli occhi e si fa finta di nulla,per chè conviene chiudere gli occhi e non vedere le esigenze degli altri!!

    SCALETTA
    1.mi sveglio , faccio colazione
    2.faccio la doccia, mi vesto
    3.esco di casa
    4.vado alla fermata del pulman
    5.prendo il pulman
    6.prendo un altro pulman
    7.prendo la funicolare
    8.arrivo all'università (per seguire i corsi)
    9.torno a casa
    10.vado a lavoro
    11.torno a casa mia (ceno, sto al pc, studio, ecc..)
    12.mi lavo,metto il pigiama e vado a dormire


    2. se anch'io non potessi usare le mie gambe sarei costretta a farmi aiutare da qualcuno
    3.nel mio palazzo c'è un ascensore ma ci sono degli scalini per uscire dal palazzo quindi se avessi la carrozzella anche in questo caso avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti
    4.il merciapiede nel vicoletto che porta alla fermata dell'autobus nel mio quartiere è perennemente occupato da auto (illegalmente) e non passa mai un vigile per fargli una multa, quindi se già ora sono costretta a camminare in mezzo alla strada perchè non ci passo (essendo anche molto stretto il marciapiede), figuriamoci con la carrozzella!
    5.e 6.se avessi la carrozzella come farei a salire sul pulman senza un ponticello levatoio o una piccola rampa?
    12. sarei costretta a farmi aiutare (come nel punto 2)

    Credo che sarebbe bello e cambierebbero molte cose se questa scaletta la facessero un pò tutti, specialmente coloro che progettano le strade e i servizi nel nostro paese!
    MARTINA MARFE'
    MARTINA MARFE'


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty Complessità della persona e disabilità

    Messaggio  MARTINA MARFE' Ven Mar 16, 2012 12:28 pm

    La verità e che prima di guardare questi video non mi rendevo nemmeno conto di come gesti quotidiani per me semplici e naturali potessero trasformarsi per persone che sono costrette ad utilizzare la sedia a rotelle, in degli ostacoli insormontabili. Parliamo di attività quotidiane, dove anche entrare in una farmacia diventa un impresa impossibile senza avere un aiuto. E’ proprio questo per me il problema: la disabilità diviene disabilità perché è la società a renderla tale; la più grande difficoltà di queste persone infatti è riuscire ad acquisire una propria AUTONOMIA a causa delle tante barriere architettoniche presenti nelle nostre città. E’ nostro compito abbandonare l’egoismo, per rivolgere lo sguardo verso gli ALTRI, in modo da non tener più conto solo di quelle che sono le nostre esigenze ma quelle di tutti.

    Riporto una foto scattata sotto il mio portone di casa, è un citofono uguale a tutti gli altri citofoni e infatti proprio come gli altri è posizionato in alto, troppo in alto, impedendo a una qualsiasi persona che utilizza la sedia a rotelle di bussare a casa di un parente, di un amico o semplicemente a casa propria. Per me questa foto è molto significativa perché un gesto così semplice e automatico è per alcuni possibile solo con l’ausilio di un’altra persona.


    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Img_0311[/img]

    grazie, questi sono i casi che difficilmente si discutono ma che nel quotidiano rappresentano un ostacolo invalidante per un disabile.
    la docente

    OROLOGIO:
    La mia giornata inizia verso le 8:00, faccio colazione, una doccia, e mi preparo per dirigermi all’università. Presuppongo che queste attività siano semplici da compiere anche per un disabile, se ovviamente diamo per scontato che la sua casa sia dotata di tutti gli accorgimenti necessari per rendere possibili queste attività.
    Il mio è un palazzo dotato di ascensore e per questo scendere non creerebbe difficoltà.La strada per dirigersi verso l’uscita del mio parco è molto dissestata e questo potrebbe ovviamente rappresentare un problema.
    Prendo l’autobus, che non è dotato di alcun ingresso per disabili e arrivo all’università.
    Nel pomeriggio mi capita spesso di andare in giro con le mie amiche e mi rendo conto che camminare sui marciapiedi è già molto complesso a piedi, a causa della loro ristrettezza e della loro poca cura.
    Ritorno a casa trovando le stesse difficoltà avute all‘andata, ceno, guardo la televisione e vado a letto.
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    luisa formisano


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 3 Empty BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  luisa formisano Ven Mar 16, 2012 12:28 pm

    Le azioni che svolgiamo quotidianamente possono apparire semplici o banali quali alzarsi dal letto, allacciarsi le scarpe e via dicendo, ma se ci mettiamo nei panni di chi è diversamente abile tutto ciò non è così semplice come sembra. Uno dei principi su cui si basa la nostra società è che tutti gli uomini sono uguale e che a tutti dunque lo stato deve assicurare e garantire il rispetto dei diritti e le possibilità di usufruire di mezzi e risorse per realizzarsi, vivere e svolgere azioni quotidiane. Molte sono le norme che lo stato ha per far fronte ai bisogni dei disabili, ma poche di esse sono messe in atto e applicate nella realtà. Quasi ogni giorno mi reco all’ università con vari mezzi pubblici a partire dall’ autobus, metropolitana ,funicolare. Per me questa è diventata quasi una routine ma vedendo i video mi sono resa conto che barriere architettoniche, scale, spazi stetti ostacolano la libertà di movimento delle persone diversamente abili per i quali spostarsi, muoversi diventa complicato. come si evince dai video visti in aula essi trovano difficoltà anche nell’ entrare nell’ autobus ,in farmacia o prelevare i soldi dai bancomat e ciò mi lascia basita. Ogni giorno rivivo la situazione di queste persone sotto ai miei occhi perché mio padre è affetto da sclerosi multipla e da un giorno all’ altro potrebbe ricorrere all’ uso della carrozzella e mi rendo conto che fare quello che faccio io quotidianamente come farmi una doccia, andare in bagno ,salire le scale fino al 2° piano senza ascensore sarebbe per lui complicato e che dunque l ‘unica soluzione sarebbe quella di trasferirci in una casa a piano terra più grande per consentirgli di muoversi con facilità. Il problema delle barriere architettoniche riguarda tutta l Italia , bisogna far fronte a tale emergenza con mezzi e risorse presenti sul territorio e che la figura dei disabili non deve essere vista con indifferenza ma deve essere rivalutata, riconsiderata.

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