Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    DE STEFANO ANGELA
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  DE STEFANO ANGELA Ven Mar 16, 2012 12:40 pm

    E'assurdo pensare come nel 2012 le persone disabili incontrino ancora tutte queste difficoltà anche nel vivere la loro quotidianeità.Purtroppo,le barriere architettoniche sono presenti da anni,ma se questo problema continua ad esistere è soprattutto colpa della società che non si occupa dei disabili come dovrebbe;e questo problema viene affrontato sempre con troppa leggerezza.Dai video visti in classe è facile intuire che purtroppo,al giorno d'oggi,non vi sono ancora attrezzature adeguate per le persone disabili e ciò è davvero una vergogna.Ogni giorno sentiamo tanto parlare di uguaglianza, di pari opportuntà per tutti, ma in realtà non vi è mai un minimo miglioramento; tutto ciò accade perchè penso che chi dovrebbe occuparsi di questi problemi non ha mai provato a mettersi nei loro panni.

    LA MIA GIORNATA:
    ORE 08.30 SVEGLIA
    08.45 DOCCIA (e qui c'è un primo ostacolo in quanto nel bagno di casa mia per accedere alla doccia vi è un gradino)
    09.00 MI PREPARO
    09.30 FACCIO COLAZIONE
    10.30 SCENDO LE SCALE DI CASA(abito in un palazzo al primo piano senza ascensore e quindi una persona disabile non potrebbe mai viverci)
    10.45 PRENDO IL TRENO(altro ostacolo:alla stazione una persona disabile non può accedere ai binari perchè ci sono le scale)
    11.00 PRENDO LA METRO(anche qui ci sono le scale)
    11.15 PRENDO LA FUNICOLARE (qui per fortuna c'è l'ascensore)
    11.30 ARRIVO ALL'UNIVERSITà
    14.30 FINE DELLE LEZIONI
    15.00 PRANZO AL BAR DELL'UNIVERSITà(anche qui ci sono parecchi scalini e quindi un disabile non può accedervi)
    16.30 RITORNO A CASA(rifaccio lo stesso percorso della mattina e quindi con le stesse difficoltà)
    17.00 STUDIO
    18.30 ESCO
    20.00 RIENTRO A CASA (stesso problema delle scale)
    21.00 CENA
    Credo sia impossibile rapportare la mia giornata-tipo a quella di un disabile, il quale incontrerebbe problemi ed ostacoli in ogni piccola azione.Partendo già dalla mattina entrando in bagno, il quale è molto piccolo e sicuramente non c'è spazio per il passaggio di una carrozzina e inoltre vi è un gradino.
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    Maria Starace91


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Maria Starace91 Ven Mar 16, 2012 1:05 pm

    IL MIO OROLOGIO:

    PREPARAZIONE:
    -ORE 7.00 MI SVEGLIO,
    FACCIO UNA DOCCIA(QUI COMPARE IL PRIMO PROBLEMA PER UNA PERSONA DISABILE,VISTO CHE PER ACCEDERE AL MIO BAGNO,BISOGNA SALIRE DEI GRADINI);
    -MI VESTO;
    -E FACCIO COLAZIONE.


    USCITA
    -ESCO DA CASA VERSO LE 8.00 PER ANDARE ALL'UNIVERSITà( E ANCHE QUI CI SONO DEI GRADINI,E ANCHE QUI LA PERSONA DISABILE RISCONTREREBBE DIFFICOLTà,QUINDI AVREBBE BISOGNO D'AIUTO);
    -PER ARRIVARE ALL'UNIVERSITà PRENDO IL TRENO, METROPOLITANA E AUTOBUS( E QUI SORGE UN'ULTERIORE PROBLEMA, VISTO CHE CI SONO ANCHE QUI DEGLI SCALINI).

    RITORNO
    -(PERCORSO UGUALE)
    -VADO A LAVORO( E CI VADO CON LA MACCHINA, MENTRE UNA PERSONA DISABILE, DOVREBBE AVERE UNA PERSONA "MADRE,PADRE" CHE L'ACCOMPAGNI),
    -TORNO A CASA( RISALGO LE SCALE)
    - POI VERSO LE 23.30 VADO A LETTO...

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    Federica Marzano


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Condizione del disabile nel nostro paese

    Messaggio  Federica Marzano Ven Mar 16, 2012 1:08 pm

    Nonostante oggi si parli tanto di diversità e di integrazione del disabile,resta a mio parere ancora un problema non risolto di emarginazione sociale. La grandezza degli insucessi e della inadattabilità ad avviare un recupero sociale,mi porta a riflettere che sono indispensabili dei cambiamenti strutturali e di mentalità,che non permettono alla persona disabile di vivere le relazioni sociali in modo pieno. Nel nostro paese c'è bisogno di una trasformazione dell'ambiente e di modifiche delle strutture educative e sociali,per permettere lo stabilirsi di relazioni personalizzate. Riflettendo su i video visti in aula,mi è molto difficile immedesimarmi nella vita di un diversamente abile,perchè penso che bisogna trovarsi nella stessa situazione per poter capire come affrontare e organizzare la giornata,in una società come la nostra in cui spesso si incontrano enormi difficoltà.
    Nel mio quotidiano un disabile ad esempio si troverebbe a vivere in modo svantaggiato,poichè troverebbe difficoltà,inanzitutto,nell'entrare in casa,perchè sono presenti le scale,dato che la casa è al primo piano;nei bagni sono presenti due gradini per accedere nella zona doccia e non è presente all'interno una vasca da bagno adatta. Invece non troverebbe difficoltà nel percorso,che io faccio da casa fino alla stazione di Napoli in auto,ma già dalla stazione della metropolitana sono presenti barriere architettoniche,cosa che non troverebbe invece alla funiculare che è munita di ascensore. Poi il percorso che faccio a piedi dalla funiculare per arrivare in facoltà,presenta barriere architettoniche e i marciapiedi sono sconnessi;arrivata in facoltà non ci sono problemi,in quanto essa è predisposta ad accogliere i diversamente abili.
    Brunella Casaretti
    Brunella Casaretti


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Brunella Casaretti Ven Mar 16, 2012 1:20 pm

    Famelico il coraggio di queste persone che tramite la loro "originale"abilità e nella loro singolarità tentano di dare vita ad una,seppure modesta,denuncia.
    Inutile nascondersi dietro finti buonismi,la verità è che noi non siamo tutti aperti alla disabilità,la vediamo così lontana da noi che non riusciamo a pensare "come un disabile",che indubbiamente incontra delle difficoltà quotidiane.
    Le nostre città non sono pronte per loro,perchè tutti,o quasi,pensiamo che un disabile,in quanto tale,debba essere sempre accompagnato da qualcuno che possa sopperire ai suoi movimenti incompleti,o altro.
    Dimentichiamo che in realtà un disabile può non avere l'uso delle gambe,ma ha un cervello che funziona talvolta anche più acutamente del nostro,che ha la completa facoltà di articolare un discorso senza il bisogno di qualcun altro che glielo porti a termine.
    Noi uomini "normodotati" siamo affetti da delirio di onnipotenza,crediamo che la nostra vita resti integra fino alla sua fine,pensiamo "ma perchè dovrebbe capitare proprio a me?" per questo ci chiudiamo nella nostra vita,nella nostra normalità,nella nostra ignoranza.

    LA MIA GIORNATA TIPO:
    Suona la mia sveglia,l'ora è variabile,tanto se faccio tardi posso fare una corsa o prendere un mezzo "al volo".
    Generalmente mi faccio un caffè,ma se fossi anche 10cm più bassa avrei difficoltà ad arrivare al mobile..figuriamoci se dovessi farlo da seduta...
    Posso scegliere di scendere con le scale o con l'ascensore che però è tanto stretto che un genitore con un carrozzino deve giocare a Tetris per starci dentro...
    Difronte casa mia c'è il cancello di un parco che mi fa da scorciatoia,con semplicità lo apro,salgo il gradino ed entro...
    il problema è che nell'entrata per i pedoni ci sono dei muretti che rendono il passaggio angusto ma che hanno lo scopo di evitare il passaggio dei ciclomotori,ma chi li ha posizionati non si è mai reso conto che ostacola il passaggio anche dei "ciclopedoni"...Vabbè..
    Cammino per strada e insceno uno slalom tra le deiezioni che i civilissimi padroni dei cani spesso decidono di lasciare l' a terra,una carrozzella,a meno che non avesse la scritta "Formula 1" dietro,penso avrebbe notevoli difficoltà nel scartarle...
    Andiamo avanti...Cammin facendo prendo al volo il pullman "V1" INTELLIGENTEMENTE munito a bordo di un posto per chi è sulla carrozzella,ma altrettanto INTELLIGENTEMENTE non ha una pedana per permettere salita/discesa del ciclopedone!!!
    Prima o poi arrivo all'università,tra una lezione e l'altra e file varie per l'ascensore,decido di prendere un caffè al bar vicino l'aula magna per fare un veloce break!!!
    Ma più che un bar è una roccaforte...Penso ideata da abilissimi architetti Medioevali.
    ...Probabilmente potrei continuare a raccontarla per un altro po' di tempo,ma penso che il concetto sia chiaro,e non posso far altro che essere felice di avere le mie gambe!!!

    Brunella il tuo è un racconto dal delizioso sapore narrativo.
    la docente
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    Martina Molino


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Martina Molino Ven Mar 16, 2012 1:22 pm

    Orologio
    Mi sveglio alle ore 8 scendo le scale della mia camera ( 1 difficoltà per un disabile, anche se in quel caso penso che almeno la sua stanza da letto non sarebbe stata collocata su un soppalco), faccio colazione, mi lavo e mi vesto (quindi risalgo in camera) ora sono pronta per uscire di casa e per scendere ulteriori scalini perché abito al terzo piano scalini, che per di + sono anche molto alti e l’ascensore non c’è, siamo anche in causa da ben 18 anni con una signora del palazzo che si oppone al montaggio della stessa nonostante ci sia un ragazzo che ha problemi ad un piede (quindi 2 difficoltà perché non c’è neanche nessuna pedana), ma non finisce qui per andare all’università salgo ancora scalini + di 250 e tutti rotti, e solo da un paio di settimane hanno messo un corrimano che comunque non facilita di molto il percorso(3 difficoltà o meglio impossibilità, anche volendo cambiare strada si deve salire una lunga salita con marciapiedi piccoli e stretti impossibili anche questi da percorrere da una persona sulla sedia a rotelle). Arrivata sul corso è un vero percorso ad ostacoli tra macchine persone e motorini parcheggiati sui marciapiedi e in più c’è sempre la strada tutta rotta che magari ospita camion e operai che dovrebbero migliorare la situazione ed invece non fanno altro che creare un ulteriore ostacolo ( impensabile per un disabile). Una volta arrivata all’uni dove spesso davanti l’entrata sostano delle macchine mi reco in aula ma sempre dopo aver superato la folla che si accalca davanti la porta d’entrata. Quando poi sento l’esigenza di andare in bagno questo risulta essere un problema già per me perché lo spazio è strettissimo e per chiudere la porta mi devo schiacciare letteralmente in un angolo, figuriamoci per chi è seduto su una sedia a rotelle. Finite le lezioni torno a casa mangio, studio, scendo a farmi un giretto sempre attenta a guardare dove cammino tanto che proprio ieri ho aiutato un signore che è caduto per via di una mattonella sollevata, infine ritorno a casa sempre dopo aver superato la barriera di motorini e paletti messi sotto il mio palazzo, e dopo tutta questa faticata mi faccio una doccia mi cambio mangio e vado a letto.( tutto impedisce il passaggio).

    Commento video
    Vedere quei video rende le difficoltà incontrate a causa delle barriere architettoniche ancora più reali e forti…mi vergogno di questa situazione e visto che le autorità non fanno nulla per migliorare la vita di noi tutti cittadini e ansi se ne lavano le mani perché sono problemi che non li toccano personalmente mi sento di chiedere almeno scusa a tutti coloro che sono impossibilitati a muoversi e non a causa di un loro handicap bensì a causa di questa nostra non curanza.
    Giovanna Di Francesco
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty -barriere-architetoniche-esercizio-orologio

    Messaggio  Giovanna Di Francesco Ven Mar 16, 2012 1:48 pm

    e' vergognoso vedere quanti ostacoli un disabile incontra durante la sua vita, durante la sua giornata. Ostacoli causati dalla mancanza di manutenzione su attrezzi, su strade, e molto spesso causate dal cittadino, come il parcheggiare sulle strisce pedonali, o su salite per gli invalidi. io credo che se ci fosse un po più di umanità e collaborazione verso quelle persone "DIVERSAMENTE ABILI" rispetto a noi, anche loro potrebbero muoversi in modo libero, senza sentirsi diversi o peggio IMPEDITI.

    Orologio
    mi sveglio alle 7, vado in bagno per lavarmi e vestirmi, scendo di casa verso le 8 per andare a prendere il pullman, scendo dal pullman alla metropolitana, per poi scendere dopo 6-7 fermate,ed andare a prendere la funicolare e recarmi all'universita...lo stesso percorso lo faccio per il ritorno.

    un ragazzo sulla sedia a rotelle gia nel bagno incontra la prima barriera, i gradini, la seconda barriera la incontra nello scendere per andare a prendere il pullman xke il mio palazzo non ha ascensore, ma solo scale sia all'interno che all'esterno...la terza barriera la incontra nel prendere i pullman. perchè solo ad un pullman su 8 funziona la pedana per far salire o scendere un disabile.
    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Dscf0010
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty laboratorio 2 barriere architettoniche

    Messaggio  viviana.imparato Ven Mar 16, 2012 2:00 pm

    Come si legge nel testo “nozioni introduttive di pedagogia della disabilità”,la disabilità è “l’incapacità,conseguente alla menomazione,di svolgere determinate funzioni e di assolvere a particolari compiti nel modo e nell’ampiezza considerati ‘normali’ per un individuo”;ciò che rende ancora più difficile lo svolgimento di tali funzioni è senza dubbio la scarsa attenzione che viene riposta nei confronti del cittadino disabile e delle sue esigenze. Il cittadino disabile deve essere considerato come un cittadino a pieno titolo;con precisi doveri ma anche e soprattutto con innegabili diritti. Molto spesso sentiamo parlare i politici e i cosiddetti “addetti ai lavori” di diritti del disabile ma le parole si scontrano troppo spesso con la realtà e i video che ci sono stati mostrati ne sono la prova lampante. Dai video visionati emerge,infatti,che una semplice giornata diventa per il disabile una vera e propria lotta e la città che dovrebbe accogliere ogni cittadino diventa campo di battaglia. Il problema è,a mio parere,molto più vasto rispetto al mal funzionamento dei montascale e alla presenza di macchine in parcheggi destinati ai disabili.Si tratta di un è un problema ancheculturale. Oggi,infatti, vi è ancora l’idea della persona disabile come “disturbo”,come “diverso” che richiede troppe attenzioni mentre bisogna correre per fare la spesa,per prendere i figli a scuola e allora che importa se c’è una persona disabile che ha bisogno di più tempo per attraversare la strada,che importa se quella persona ha visibilmente bisogno di essere aiutata a salire sul marciapiede.L’importante,per molti,è correre e pensare a se stessi. Personalmente vedo l’individualismo come una grande disabilità;esso è l’incapacità di svolgere determinate azioni in favore della comunità e trovo che sia una delle malattie più gravi del nostro secolo. Tornando al tema della barriere architettoniche è innegabile che esse siano ovunque e che influenzino pesantemente la qualità della vita di queste persone. Ho avuto modo di constatarlo personalmente qualche anno fa quando,improvvisamente,una persona della mia famiglia ha dovuto far ricorso all’uso della sedia a rotelle.Prima di quel momento la mia città,la mia casa,il mio quartiere mi sembravano accoglienti ma ben presto mi sono resa conto di tutte le insidie che questi nascondevano. All’improvviso l’ascensore è diventato più piccolo,i tre scalini per accedere al palazzo sono diventati montagne da scalare,la porta del bagno si è magicamente rimpicciolita,uscire sul balcone per prendere un po’ d’aria è divenuta un’esperienza titanica. Per la strada le cose non andavano certo meglio. I marciapiedi (come si può vedere dalla foto) sono stretti,occupati da pali e pericolosamente dissestati;l’unica soluzione era camminare per strada ma la strada è stretta ed è resa ancora più stretta dalle auto parcheggiate,per non parlare delle auto in transito e dei loro clacson spazientiti. Tutto ciò si traduceva in un forte senso di frustrazione nella persona costretta sulla sedia a rotelle come se la disabilità fosse una colpa e non una condizione. Per concludere mi piacerebbe proporre delle soluzioni per impedire che altre persone provino quella frustrazione ma purtroppo non sono in grado di farlo;ciò che posso fare è continuare ad essere corretta e a trasmettere ai miei futuri figli quell’educazione e quei valori che ho appreso, in modo da contribuire alla creazione di una generazione più sensibile alle esigenze e ai bisogni del prossimo.



    OROLOGIO
    MIA GIORNATA TIPO
    7:00 Sveglia,mi alzo dal letto

    7:30 faccio la doccia e mi vesto

    8:00 Esco di casa,prendo l’ascensore perché abito al terzo piano e al mattino non ho proprio voglia di fare le scale.Mi dirigo verso la fermata del bus che si trova a circa 600mt.

    8:30 salgo sul bus tra la gente che spintona e arrivo alla stazione della mia città e scendo velocemente il sottopassaggio per prendere un treno per napoli.Arrivo a Napoli e prendo altri mezzi per raggiungere la funicolare e a piedi raggiungo la mia università.

    Seguo le lezioni e al loro termine torno a casa facendo lo stesso percorso dell’andata.

    18:00 sono a casa dopo le lezioni. Salgo con l’ascensore perché sono stanca e mi metto al pc o a sistemare gli appunti fino all’ora di cena.

    22:00 faccio la doccia,metto il pigiama e mi metto a letto a chiacchierare al telefono oppure a guardare la tv.





    LA MIA GIORNATA TIPO SE FOSSI DISABILE

    6:00 dovrei svegliarmi almeno un’ora prima.Nella mia stanza non potrei mai muovermi da sola al mattino in quanto la condivido con mio fratello ed è troppo piccola per lasciare anche solo entrare una sedia a rotelle

    6:30dovrei fare la doccia ma la porta del mio bagno non mi permette di entrarci con la sedia a rotelle e abbiamo una vasca con doccia nella quale non potrei mai entrare da sola!

    8:00 Esco di casa.Vorrei prendere l’ascensore perché abito al terzo piano ma il palazzo è vecchio e l’ascensore stretto.La sedia a rotelle non entra e qualcuno deve prendere me e i miei 55kg in braccio per farmi scendere.Mi dirigo verso la fermata del bus che si trova a 600mt ma devo farlo camminando per strada poiché sul marciapiede vi sono pali,motorini parcheggiati,escrementi e una volta salita non potrei scendervi da sola.

    8:30 Spero che arrivi il bus dotato di pedana altrimenti dovrò farmi accompagnare da mio padre fino all’università.Nel caso sia il mio giorno fortunato arrivo alla stazione e qui finisce il mio percorso. Per raggiungere il mio binario devo attraversare un sottopassaggio senza montascale.Se anche ci fosse il montascale non credo potrei salire sul treno in quanto i convogli più datati hanno, proprio nel mezzo delle scale,un palo che le divide a metà rendendo impossibile l’accesso.Mio padre dovrà tardare tutte le proprie attività e accompagnarmi all’università che si trova a più di 30minuti di macchina o accompagnarmi prendendomi continuamente in braccio.

    All’università non incontro problemi.Vi sono ascensori,corridoi larghi e porte che consentono il mio accesso senza problemi.
    Seguo le lezioni e al loro termine dovrei seguire lo stesso percorso.Potrei prendere la funicolare senza problemi ma incontrerei nuovamente il problema del sottopassaggio e quindi dovrò aspettare nuovamente mio padre.

    18:30\19:00 sono tornata finalmente a casa e nuovamente qualcuno dovrà portarmi in braccio fino al terzo piano.Mi metto al pc o a sistemare gli appunti fino all’ora di cena.

    22:00incontro le stesse difficoltà del mattino per fare la doccia.Dopo averla fatta con l’aiuto di mia madre posso essere portata a letto perché in camera mia la sedia a rotelle non entra.Chiacchiero al telefono oppure guardo un po’ di tv.


    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Dis_0010

    Marciapiedi dissestati e pali.

    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Dis_0011

    Androne del mio palazzo:tante,troppe scale

    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Dis_0012

    questo è il mio bagno,l'entrata è decisamente troppo piccola.

    grazie per il commento e le foto, anche io ho condiviso la tua esperienza e ti accorgi di tante distanze...la docente
    Marianna Romano
    Marianna Romano


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Marianna Romano Ven Mar 16, 2012 2:11 pm

    Gli ostacoli che un disabile deve affrontare nel corso della sua giornata sono molti. La cosa che mi stupisce è che in una società così "moderna" come la nostra ,i servizi per i cittadini,in particolare per i diversamente abili, siano ancora così arretrati. Le attività quotidiane più semplici per noi, come attraversare la strada,prendere il bus,prelevare soldi in posta,comprare il giornale, si traducono in vere e proprie imprese che richiedono tempo e fatica. I servizi a loro favore ci sono,ma non funzionano come dovrebbero:c'è scarsa assistenza,mancanza di manutenzione,c'è soprattutto "menefraghismo" da parte delle autorità che fanno ben poco per migliorare la qualità di vita dei portatori di handicap.Per cercare di risolvere questo problema è necessario un contributo da parte di tutti,servizi concreti,solidarietà e soprattutto INTEGRAZIONE perchè ,attraverso quest'ultima,è possibile preservare i diritti dei disabili con un processo di continua ricerca di soluzioni e strategie.

    OROLOGIO:
    -ore 8 sveglia
    -vado in bagno(devo salire uno scalino)
    -mi vesto (l'armadio è abbastanza alto)
    -faccio colazione
    USCITA:
    -esco di casa (c'è una rampa di scale,un viale da percorrere e un cancello con gradino da oltrepassare)
    -mi dirigo verso la stazione percorrendo 15 minuti a piedi(strade strette,prive mi marciapiedi)
    -arrivo alla stazione,salgo 3 rampe di scale(senza montacarichi) e altri 3 scalini per poter prendere il treno
    -entro nel treno(affollatissimo;non c'è spazio per le carrozzelle)
    -scendo alla mia fermata e salgo una rampa di scale(senza mantacarichi)
    -dopo un piccolo tratto percorso a piedi,scendo un'altra rampa di scale(senza montacarichi)per prendere la metro
    -salgo 3 alti scalini per salire in metro
    -scendo alla mia fermata ,salgo ben 4 rampe di scale(senza montacarichi)
    -arrivo all'uscita della metro e percorro un tratto di strada stretto e con fori sull'asfalto
    -arrivo alla funicolare,salgo una rampa di scale(senza montacarichi)
    -entro in funicolare
    -scendo alla mia fermata
    -percorro un tratto di strada con marciapiedi stretti,fori sull'asfalto e con molti ostacoli(bidoni dell'immondizia,impalcature,pali...)
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Maria Grande Ven Mar 16, 2012 2:17 pm

    Passeggiando tra le nostre città sembra che tutti possano andare in qualsiasi posto desiderano, ma se guardiamo un po’ più a fondo (oltre il nostro naso oserei dire) ci rendiamo conto della realtà che sono costrette a sopportare le persone disabili. Questa triste realtà è rappresentata da tutti gli ostacoli fisici e morali con cui sono costretti a dover fare i conti ogni giorno. Vi è una lunga lista di problemi che compromettono l’autonomia delle persone disabili, possiamo partire dagli esempi più banali, i trasporti: le stazioni sono sprovviste di scivoli per i disabili con le sedie a rotelle ma vi sono solo scale, che creano difficoltà anche nel caso in cui i disabili siano accompagnati; i semafori stradali sono sprovvisti di una segnalazione acustica per i non vedenti; per non parlare dei marciapiedi che spesso sono talmente stretti che diventano inaccessibili per le persone con le sedie a rotelle. Questi sono solo pochi esempi ma la lista è talmente lunga che potremmo parlarne per giorni interi. E’ una vergogna sia perché si dovrebbe garantire l’autonomia a tutti i cittadini sia perché tutti questi problemi già sarebbero dovuti essere risolti da un pezzo e invece ancora oggi non trovano una soluzione valida. La legge italiana stabilisce che deve essere garantita a tutti l’accessibilità ai vari ambienti, ma questa legge purtroppo si aggiunge a tutte le altre cose che in questo paese non funzionano! Bisognerebbe sensibilizzare di più i cittadini su questo argomento ma soprattutto l’amministrazione statale che ha il dovere morale e politico di attuare nuove soluzioni e agevolazioni per i diversamente abili.

    Orologio
    Ore 7 sveglia

    Entro in bagno (una persona con una sedia a rotelle trova difficoltà anche in questa minima cosa poiché la porta non è molto larga)

    Mi lavo i denti (una persona disabile incontra problemi perché il lavandino è troppo alto)

    Faccio la doccia (ulteriore difficoltà perché vi sono 2 gradini)

    Mi vesto (ulteriore problema l’armadio è troppo alto)

    Esco di casa, scendo le scale perché nel mio palazzo non c’è un ascensore ( ecco un’altra barriera)

    Vado a prendere il treno (anche qui c’è il problema delle scale e in stazione non c’è né uno scivolo né un ascensore)

    Arrivo a Napoli e scendo in metropolitana (sempre la barriera delle scale)

    Entro in metropolitana (vi sono le scale per salirci e inoltre c’è una barriera divisoria che ostacola il passaggio di una sedia a rotelle)

    Funicolare (stesso problema delle scale)

    Arrivo all’università (decisamente più organizzata delle strutture precedenti)

    Finita la giornata universitaria ritorno a casa (stessi problemi dall’andata)

    Vado a studiare in biblioteca (dove fortunatamente c’è sia una rampa x disabili che un ascensore)

    Esco a fare un giro (in quasi tutti i locali vi sono solo scale, per non parlare dei parcheggi dove quei pochi posti riservati ai disabili sono quasi sempre occupati da altre persone)

    Ritorno a casa

    Ceno

    Vado a letto
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty barriere architettoniche ,ma anche barriere civili!

    Messaggio  Anna Bianco Ven Mar 16, 2012 2:38 pm

    Ho riflettuto molto sui video visti in classe e man mano che si passava al video successivo mi vergognavo smepre di piu,perchè come tanti non ho mai dato il giusto peso a queste situazioni!il video riguardante la matro di milano ha aperto secondo me una grande questione....quante cose vengono pubblicizzate tramite opuscoli,mass media e quante esistono realmente??Ascoltando le loro parole nella nostra società nessuno incontrerebbe limitazioni o ostacoli di alcun tipo....ma pesiamolequeste parole....di cosa ci accorgiamo???che sono vuote!sono li'scritte su milioni di fogli di carta,ma restano li!ed i fatti?dove sono i fatti??siamo divenuti realmente marionette tra le mani di un sistema scandaloso che ci inculca di PAROLE e ci nega i FATTI!SAPETE QUAL'è LA COSA PIù GRAVE?è che noi glielo lasciamo fare!!subiamo e non ce ne rendiamo conto, e se lo facciamo lasciamo passare tanto che ci importa mica siamo noi quelli che abbiamo difficolta anche solo per camminare su di un marciapiede,a salire su un autobus o a raggiungere semplicemnte la propria abitazione!SIAMO EGOISTI!Ed è proprio la nostra non curanza ad alimentare ancora di più il menefreghismo da parte delle istituzioni che non prende mai i provvedimenti per avviare dei cambiamenti!Dobbiamo agire e subito!
    siamo nel 2012:c'è l'aspirapolvere senza fili, il computer al'ultimo grido con il riconoscimento facciale e poi non abbiamo i mezzi indispensabili per la giusta sopravvivenza dell'individuo....cosa puo mai rappresentare un computer all'ultimo grido per un disabile che non puo scendere da casa perchè impossibilitato a raggiungere alcuni posti della città!
    Vogliamo parlare della nostra inciviltà???il video della signora romana che mostra quanto è impossibilitata a camminare,semplicemnte, sul marciapiede ed è costretta a farlo in strada a rischio di ritrovarsi travolta da qualche auto,tutto questo perchè le auto posteggiate all'imbocco delle rampe dei marciapiedi intracciano il suo cammino????ma dov'è il senso della civilità?dove sono finite le leggi della sopravvivenza,il rispetto.
    Pensando alla mia giornata mi sono resa conto che un disabile inocntrerebbe milioni di difficoltà...mi sveglio, faccio colazione e fin qui tutto tranquillo anche perchè le porte sono abbastanza ampie da permettere il passaggio delle carrozzelle,la prima difficolta?la doccia a cui si accede tramite uno scalino.Esco di casa,un disabile non potrebbe mai farlo visto che il mio palazzo non nè munito ne di ascensore ne tantomeno di attrezzature appropriate!Nel raggiungere la metropolitana,la strada è piena di fratture ed in più non esistono rampe di accesso per carrozzelle!nella metro ed in funicolare non dovrebbero esserci problemi visto che sono muniti di ascensori,anche se la funicolare,uscita corso vittorio emanuele, non ha ascensori ma solo scale!Giunti all'università un disabile potrebbe raggiungere fino al 4 paino ma ci sono aule inaccessibili!Torno a casa e vado in palestra....altri problemi...in auto non ci sono posti riservati ai disabili,in bus non è possibile nemmeno salirci perchè non ci sno rampe che lo permettono!la palestra ha le giuste atrezzature,torno a casa e vado a letto(cosa che un invalido non potrebbe fare perchè come ho detto prima non cio sono ascensori).La mia smeplice giornata tipo sarebbe per una persona invalida un inferno anzi impossibile!
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    Messaggio  mariana scamardella Ven Mar 16, 2012 2:41 pm

    1)Abbandonata nella mia routine giornaliera non ho mai riflettuto su come i disabili nella loro quotidianità possono incontrare varie barriere come ascensori piccoli, spazi ridotti, marciapiedi stretti , rampe con pendenze eccessiva, rialzi ecc .. L’elenco è potenzialmente infinito dato che ci sono molteplici tipi di disabilità. Tutto questo limita o rende difficoltoso ( se non impossibile ) spostamenti o l’uso dei servizi facendo altro che garantire l’accessibilità a non tutti gli individui privandoli al diritto della libertà. Allora è bene confrontarsi con la realtà dei fatti ovvero che per i disabili c’è ben poco. Durante la lezione mi ha colpito la frase : NON BISOGNA DEFINIRE NESSUNO PER SOTTRAZIONE perché non è la carenza di qualcosa che può contraddistinguere dagli altri ma la sua capacità di pensare e agire nel suo modo personale e specifico.

    2)Orologio : Il primo ostacolo che un disabile incontrerebbe è proprio scendere dal letto dopo essersi svegliato, per la doccia un altro ostacolo visto che la cabina non è così grande da contenere una sedia a rotelle. Per la colazione nessun problema. Recandomi a piedi verso la stazione della cumana è abbastanza problematico il percorso per la presenza dei marciapiedi privi di scivoli, lo stesso mezzo pubblico sarebbe inaccessibile poiché senza pedana, una volta scesa dalla cumana stesso discorso per la funicolare, anche questo mezzo risulta impraticabile per mancanza di confort adeguati. La strada che porta all’univeristà presenta delle difficoltà poiché il marciapiede è ostacolato da motorini e macchine parcheggiati in più ci sono delle fossa più o meno aventi grandi dimensioni. Arrivata all’ università non ci sono grandi problemi per le varie agevolazioni. Percorso analogo per il ritorno. Trascorro poi la serata con la mia famiglia o con amici e frequento un attività sportiva la quale però non sembra avere grosse difficoltà per le persone portatrici di handicap
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  veronicagiordano Ven Mar 16, 2012 2:47 pm

    Molto spesso presi dalla nostra vita quotidiana,non notiamo aspetti della realta'molto importanti,realta'da cambiare per chi come noi dovrebbe svolgere una vita in assoluta autonomia......Personalmente guardando le tre proiezioni in aula,ho notato che nonostante la mia sensibilita',non abbia fatto caso alla vita cosi'complicata "vita quotidiana"che si trovano ad affrontare le persone con disabilita'e sicuramente la realta' che non si prendano decisioni immediate x far si che cambino queste condizioni, e dovuto proprio dal fatto che chi come me non sia fino in fondo cosciente della vita cosi'difficoltosa che si trovano ad affrontare le persone diversamente abili Exclamation Altro aspetto che mi ha colpito e che le protagoniste del filmato sono persone come tutte le atre,ma con una forza impressionante,forza che io immedesimandomi non credo di avere(magari mi sarei arresa al primo astacolo)e solo per questa grande forza,che le leggi non dovrebbero restare solo una bella scrittura ma RISPETTATE,perche'i veri limiti non sono nelle persone con disabilita'ma vengono create dalle cosi dette'barriere architettoniche'che ancora oggi nel 2012 non si riesce o non si vuol dare una vita dignitosa come tutti gli esseri viventi a persone con disabilita'.si deve partire dal fatto che-IL DISABILE E UN "CITTADINO" A PIENO TITOLO,e come tale deve essere trattato e rispettato .......non ha bisogno di compassione ma semplicemente aiuto nel raggiungimento della sua piena AUTONOMIA e per renderle autonomi ci si deve impegnare nel disporre di strutture adatte,rispettando le persone disabili come esseri unici e irripetibili come tutti noi..............."TUTTI SIAMO DIVERSI NON TUTTI SIAMO DISABILI"Spero tanto che tutto cio ,con l'impegno di tutti noi, un giorno possa cambiare sunny
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Iniziamo noi ad eliminare alcune Barriere Architettoniche..

    Messaggio  RaffaellaPagano1990 Ven Mar 16, 2012 2:52 pm

    Ma se ancora stiamo parlando di Barriere Architettoniche,significa che ancora c'è ne bisogno,come ben sanno tutte le persone che vivono o hanno vissuto una situazione di riduzione della mobilità personale.
    Viene definita Barriera Architettonica qualsiasi elemento che impedisce o rende difficoltosi gli spostamenti di persone con una limitata capacità motoria o sensoriale.
    Barriera Architettonica può essere una scala,un gradino troppo alto,una rampa troppo ripida.
    I marciapiedi rendono inaccessibile le fermate degli autobus ai disabili,perchè senza la banchina giusta l'autista non può far scendere la passerella e le carrozzelle non riescono a salire.
    Ogni disabile potrà (e deve)chiedere che sia rispettato il suo diritto alla libera circolazione e a vivere senza barriere architettoniche.
    Mi sono informata personalmente su alcune città,ad esempio
    -ROMA: qui troviamo un solo marciapiede adatto(in via Gianturco a Piazzale Flaminio)alla persone diversamente abili.
    -MILANO:Invito a tutti a leggere quest'articolo che ho trovato perchè è veramente vergognoso(proprio come i video che la Professoressa Floriana Briganti, ci ha mostrato ieri in classe)vedere quelle persone con tantissime difficoltà solo per salire su un pullman o arrivare alla metrò.

    Milano: Ancora troppe Barriere Architettoniche impediscono ad una Bambina Disabile di raggiungere la Stazione Centrale.
    Raggiungere la stazione Centrale dalla fermata del metrò a due passi può non essere semplice. Soprattutto se si è disabili e al posto del montascala compare solo un cartello. Ne sanno qualcosa Silvana e Filippo, che hanno dovuto trasportare la loro bimba malata (passeggino compreso) a forza di braccia per arrivare in superficie.

    L’incubo della salita
    Ogni tre mesi i due partono da Chivasso, in provincia di Torino, alla volta di Milano. Perché la piccola Sara, la loro figlia di 5 anni e mezzo affetta da una rara malattia al cervello, è in cura all’ospedale Besta. «Arriviamo qui col treno – racconta la mamma – e, per raggiungere il Besta, prendiamo un taxi». Tutto bene, finché non è il momento di tornare a casa. A quel punto inizia l’Odissea. «Per approdare alla stazione Centrale – continua la donna – utilizziamo la metropolitana. Ma, scesi dal vagone, risalire diventa un incubo». Accanto alla scala mobile spiccano i divieti, tra cui «niente carrozzine». Silvana e Filippo, allora, si rassegnano e sollevano la bimba seduta sul suo passeggino. «Una struttura particolare, pesante – sottolinea il papà – che sfiora i quaranta chili». Da sommare ai quindici di Sara. È una fatica nera salire quasi trenta gradini trasportando la piccola e tutta l’attrezzatura che la sostiene. E non è finita, perché mancano ancora due scalinate. Filippo e Silvana approfittano della scala mobile, sperando di passarla liscia. «Io non ce la faccio più», sussurra la mamma col fiatone.La luce, però, s’intravede oltre l’ultima rampa. Altri 27 gradini, affiancati da nessuna scala mobile. I due genitori si preparano all’ultimo sforzo, afferrando il passeggino. Per fortuna, giunge inaspettato l’aiuto di alcuni passanti e Sara arriva in cima in un batter d’occhio.
    Ci scusiamo per il disagio
    «Non è possibile affrontare questa tortura ogni volta», sospira Silvana. «Il montascala – denunciano altri cittadini – manca da almeno due anni. È una vergogna». Parlando con gli addetti Atm, i genitori scoprono che c’è la possibilità di salire in ascensore passando dalla linea verde a quella gialla ma, in ogni caso, la cabina non raggiunge la superficie. «Stiamo provvedendo alla sostituzione del montascala – si legge nel cartello affisso – ci scusiamo per il disagio sino ad oggi arrecato». La speranza è che il fastidio non duri ancora troppo: «Chissà se alla nostra prossima visita – si chiede Silvana – il montascala sarà tornato al suo posto».

    Credo che i genitori di questa ragazza non possono continuare a vivere così solo per portare la propria bambina in ospedele o giro per le strade della loro città.
    Bisognerebbe educare prima di tutto le persone della nostra società,avere un pò di rispetto per l'altro (come non parcheggiare in seconda o terza fila,non occupare con le auto le discese e creare ulteriori barriere architettoniche)..

    Orologio:

    La mia giornata si svolge cosi:
    1)Sveglia ore 7.
    2)Mi alzo dal letto e mi reco in cucina per fare colazione.
    3)Vado in bagno per farmi una doccia.
    4)Mi preparo e scendo dal 6°piano per recarmi al parcheggio della mia auto..
    5)Mi immento in ore ed ore di traffico arrivando finalmente(Dopo varie difficoltà causate da: traffico,autisti che non rispettano le regole e alla fine mancanza di parcheggio)all'università.
    Entro in aula e seguo i corsi del giorno.
    6)Ritorno a casa incontrando le stesse difficoltà dell'andata.
    7)Mi reco al bagno per lavarmi e andare all'uci cinema di Casoria(struttura attrezzata di cinema e divertimento).
    8)Torno a casa per andare a dormire
    e l'indomani ricominciare.

    La mia giornata tipo affrontata da un diversamente abile:
    1)Per quanto riguarda la sveglia non ci sono problemi.
    2)Per alzarsi avrà bisogno dell'aiuto della sua famiglia ma fin qui è ancora tutto accessibile.
    3)In questo momento incontrerà un ostacolo ciò il gradino della doccia che è molto alto.
    4)Ci saranno ancora molte difficoltà cioè Le barriere architettoniche.
    5)Arrivato all'Università non avrà più problemi perchè è dotata di ascensori.
    6)Anche lui per tornare a casa incontrerà le solite barriere architettoniche incontrate anche all'inizio.
    7)Stessa difficoltà della mattina la doccia!!Ma non solo,se lui vorrà svagarsi(come me)andando al cinema,
    per arrivare nella sala non sarà facile proprio perchè in una struttura cosi grande non c'è la possibilità di
    salire o scendere con la carrozzella.
    8)Al termine della giornata andrà a dormire e(anche lui)l'indomani ricominciare le stesse disavventure.
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    Messaggio  Monica Miele Ven Mar 16, 2012 2:59 pm

    1).Prendendo come riferimento i video che abbiamo seguito in aula si può notare che il problema delle barriere architettoniche è dilagante. Spesso ci si trova a vivere la propria vita con così tanta naturalezza da non pensare che magari anche in una piccola attività, come andare a comprare un giornale oppure andare in farmacia, le persone disabili non riescono ad essere autonome perché la società non è munita di attrezzature idonee. La vita di un disabile, quindi, è completamente diversa dalla nostra a causa di queste barriere architettoniche (spesso anche di barriere mentali!!)che si ritrova lungo il cammino della sua vita. Spesso il cittadino, di fronte a tanta difficoltà, reagisce con altrettanta passività e questo non fa che provocarmi rabbia. Rabbia perché si pensa sempre che il proprio aiuto sia inutile e irrilevante. In realtà non è così; non bisogna scappare da queste situazioni, ma bisogna combattere e aiutare. Non bisogna agevolare l'emarginazione e l'esclusione, bensì compattarsi l'uno con l'altro. È l'unione che fa la forza.

    2).La mia giornata tipo inizia circa verso le 7, quando suona la sveglia. Mi alzo e vado in bagno per lavarmi e vestirmi (avendo la casa a due piani, per recarmi in bagno devo scendere le scale).Una volta pronta, scendo (un piano a piedi senza ascensore) e mi reco in stazione (devo attraversare un sottopassaggio con scale e senza scivolo). Giunta a Napoli prendo un pullman (munito di posti per disabili ma non di una pedana per salirci!) e la Funicolare che a quanto pare è l'unico mezzo in grado di trasportare anche persone con la carrozzina. Arrivata all'università faccio una breve colazione al bar (provvisto di scale alquanto instabili) seguo le lezioni e ritorno a casa facendo lo stesso percorso. Dopo pranzo mi distendo qualche minuto sul letto (..e lo faccio da sola!!) per poi iniziare a studiare.


    Ultima modifica di Monica Miele il Ven Mar 16, 2012 7:56 pm - modificato 1 volta.
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    Messaggio  Antonella Russo Ven Mar 16, 2012 3:00 pm

    Sarebbe bello poter eliminare tutte le barriere architettoniche che sono ancora presenti... è sbagliato limitare la nostra visione solo alla città di Napoli, perché come abbiamo potuto vedere in aula sono molte le città che non permettono ai disabili di potersi muovere con facilità. Bisogna agire e pensare che al mondo non esistono soltanto persone con due gambe, ma anche persone che sono costrette a vivere su delle rotelle. Ed è davvero brutto vedere come queste ultime non hanno nemmeno la possibilità di poter camminare serenamente nella loro città. Delle volte noi "normali" siamo così superficiali da non pensare che spesso le nostre azioni in città possono arrecare danno a loro, loro che hanno così bisogno di un aiuto. Basterebbe semplicemente non ostruire il passaggio con le auto, aiutarle a salire sugli autobus; piccoli gesti che a noi non cambiano la vita, ma a loro probabilmente si... Se poi volessimo citare i nostri "superiori", beh allora non la finiremo più... è inutile creare delle attrezzature utili per i disabili se poi non funzionano... Il video n°3 parte con una domanda: E' possibile che nel 2007 esistano ancora delle barriere architettoniche? Io posso solo rispondere che siamo nel 2012 e uno spiraglio di cambiamento ancora non si è visto...

    Per la mia giornata tipo posso dire che un disabile potrebbe tranquillamente vivere a casa mia perché è abbastanza grande e non presenta nessun rilievo da non concedere al disabile un facile movimento. Nel mio condominio c'è l'ascensore, le barriere vicino le scale quindi fin qui stiamo andando bene. Il problema è uscire dal palazzo e mettersi in strada è li che si incontrano i veri rischi, perché sarebbero costretti a camminare lungo le strade visto che i marciapiedi sono pieni di scalini... Sembrerà strano dirlo ma nella stazione del treno che io utilizzo per andare all'università non c'è nulla che un disabile non potrebbe fare, è dotata di ascensori (funzionanti...non so per quanto ancora Wink ) che collegano i due binari... Forse allora la nostra città non è poi tanto un disastro Wink
    Il Corso Vittorio Emanuele è una delle tante strade di napoli che i disabili non potrebbero percorrere...
    Concludo dicendo che basterebbe soltanto un minimo di collaborazione da parte di tutti, noi cittadini, le istituzioni, per permettere ai disabili di poter essere autonomi come una persona "normale", perché loro non chiedono altro...di essere considerati NORMALI!
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    Messaggio  Rita Desiato Ven Mar 16, 2012 3:15 pm

    nella seconda lezione abbiamo visto le difficoltà che incontrano le persone "disabili" con particolare attenzione al fatto che nella nostra società non si ci dedichi a queste persone ... con la dovuta attenzione ! questo argomento è stato molto interessante poichè ti fa capire diciamo IL MONDO VISTO IN Un'ALTRA PrOSPETTIVA visto che molti di noi non si soffermano su queste difficoltà ma bensi su cose molto futili .... queste persone hanno un'innata capacità di affrontare tutto ,vedere questi video in cui si denota la difficoltà ad esempio di una persona disabile sulla sedia a rotelle non riuscire a salire sul marciapiedi poichè vi è uno scalino e non ci sono oppositi percorsi per non fargli incontrare a loro l'ostacolo e farli sentire al sicuro è veramente assurdo!
    Giornata tipo:
    sveglia 7.00
    colazione mi preparo e preparo mia sorella per accompagnarla a scuola
    8.30 rientro in casa
    servizi domestici
    10università
    ritorno a casa
    16.00 vado a prendere mia sorella a scuola e facciamo dei servizi
    17.00spesa
    18 rientro a casa salgo le scale
    19studio
    20 si cena
    personalmente fare il confronto con la giornata tipo di persone vantaggiate e persone" Non" ... mi fa strano ... per il semplice motivo che mi ha sempre dato fastidio etichettarle quindi metterò semplicemnte il semplice confronto e confrontando la mia giornata tipo con la loro .... loro purtroppo incontreranno ostacoli sul loro percorso e alle volte mi è capitato che persone che passano davanti a loto che si trovano in difficolta non ci danno peso ... quindi date le difficoltà che si presentano per strada e ank a casa perche non hanno le giuste misure ci metteranno purtroppo più tempo ....
    Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation
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    Messaggio  mariaidaferraro Ven Mar 16, 2012 3:55 pm


    1) I video che abbiamo visto mi hanno indignata: la metropolitana di Milano, la città più ricca d’Italia, è una vera “trappola” per i disabili. Quello che mi ha colpito è che a tutti i disagi che essi devono quotidianamente affrontare si aggiunge anche l’aggressività dei dipendenti dell’ATM a seguito delle richieste di aiuto. E’ una situazione inaccettabile contro la quale si dovrebbe intervenire costruendo ascensori pubblici, prevedendo dimensioni standard per gli ingressi, installando scivoli. C’è bisogno di garantire i diritti fondamentali a tutti. Non può esserci uguaglianza se i disabili vengono ignorati o, peggio ancora, trattati come un fastidio per la nostra società.
    2) La mia giornata “tipo” sembra caratterizzata da semplici azioni: la colazione con le mie coinquiline, il percorso a piedi e con la funicolare per raggiungere l’università, i corsi, il pranzo, il viaggio in treno per rientrare a casa per il weekend. Eppure se cambio prospettiva di osservazione mi scoraggio alla sola idea di uscire di casa. Il mio palazzo è privo di scivoli ed ascensori, i bar e le pizzerie che frequento di solito sono piccoli e non lasciano spazio tra i vari tavolini, il treno ha dei corridoi stretti e non è munito di scivoli. E mentre ripercorro con la mente la mia giornata penso con disprezzo a tutti coloro che occupano ingiustamente i posti auto riservati ai disabili: al danno si aggiunge anche la beffa.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty barriere architettoniche: la prigione dell'anima

    Messaggio  soleluna Ven Mar 16, 2012 4:22 pm

    Se è vero che esiste una parola esatta per definire tutto ciò che appartiene o circonda la vita di un essere umano, allora le parole per esprimere quanto di ingiusto e "illegale" si faccia nei confronti di una persona disabile non sono state ancora inventate.E la cosa peggiore è che la nostra società,e quindi noi tutti, tacitamente promuove la disabilità quale condizione privativa, restrittiva, alias prigione della quotidiana vita di chi, non per sua scelta, vessa in particolari condizioni. E'questa la normalità? No,è piuttosto un abuso collettivamente legalizzato! Sad


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty barriere archittetoniche

    Messaggio  anna gemma buono1 Ven Mar 16, 2012 4:23 pm

    " è cambiato tantissimo da 30 anni a questa parte ma tanto altro deve cambiare"
    sinceramente vedere questi video non mi ha colpito particolaremente in quanto ho sempre riflettuto sul come una persona disabile potesse vivere nella nostra città.Spesso trovo difficoltà io a entrare nella metropolitana a prendere un autobus o a camminare in strada ,e ho notato sopratutto l'indifferenza della gente " normale "nei confronti di qst problemi.Basta guardare come gli addetti alla metropolitana si comportavano nel caso del video1! è pensare che è il loro lavoro! I disabili vengono trattati come dei relitti della società ,quando basterebbe fornirgli gli strumenti neccessari per esserne parte "integrante" della !Credo che il problema principale è cambiare il modo di pensare di tutti affinche avere il montacarichi funzionante non sia una richiesta soltato dei "disabili" !!!


    orologio
    preparazione
    ore 8 sveglia
    vado in bagno ( x un disabile sarebbe quasi impossibile ..spazio piccolissimo )
    mi preparo
    esco di casa ( abito al 5 piano senza ascensore.... altra barriera)
    uscire dal palazzo ( cancello piccolissmo ...altra barriera)
    mi incammino x l'università
    marcipede senza scivoli e pieno di ostacoli (altra barriere)
    altre rampe di scale ( altre barriere)
    alla funicolare ( altri scalini)
    x la strada dell'univesità ( marciapidei già stretti pieni di motorini ...altre barriere)
    ritorno a casa
    stesso percorso
    A casa
    preparo il pranzo ( credenza molto in altro ..altra barriera)
    studio
    Vado a lavoro
    x la strada ( qui non ci sono nemmeno i marciapiedi ...altra barriera)
    a lavoro( scalini ..primo ostacolo ..spazi ridotti secondo ostacolo ...ripiani molto in alto 3 ostacolo )
    ritorno a casa
    stesso percorso
    preparae la cena ( stesse difficoltà del pranzo )
    doccia ( bagno sempre troppo piccolo ...vasca ancora più piccola e difficoltà ad entrarci)
    pc
    dormire
    Giulia Marciano
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty UNA GIORNATA TRA DISAGI E FRENESIE

    Messaggio  Giulia Marciano Ven Mar 16, 2012 4:38 pm

    LAB 2: BARRIERE ARCHITETTONICHE E OROLOGIO

    Ore 9.00 suona la sveglia, dopo una doccia e una colazione veloce esco da casa, l’ascensore è bloccata, come sempre, scenderò a piedi…Mi dirigo verso la cumana con la speranza che passi in orario, o meglio, che passi, dopo circa 40 minuti arriva super affollata, ogni mattina sembra di essere su un ring e ci si riduce in sottilette, giunta a destinazione, raggiungo la funicolare puntuale come sempre e con i suoi “adorabili” scalini, riesco nell’ impresa, il controllore mi guarda e afferma:” Signorina, lei è giovane…”, e meno male!!! Penso a tutte le persone anziane e disabili che, per raggiungere un luogo, seppur vicinissimo, diventa un miraggio!! Ciò che mi preoccupa di più è il LASSISMO degli “addetti ai lavori” e delle “autorità” che danno importanza solo ai proprio interessi, ci parlano spesso di popolo unito, il potere è del popolo, solo belle parole BLA, BLA, BLA…Non ci fidiamo più, tutto questo è una VERGOGNA!!!


    “FIERA” anzi “FIERISSIMA” di essere ITALIANA

    Italia unita? SI!....nei disagi e nella strafottenza!!! In seguito alla visione di questi video mi sono resa conto che, mio malgrado, facciamo parte di un popolo che non si interessa di nulla!!! Il vero problema siamo proprio NOI!!! Nessuno si oppone, noi giovani siamo privi di punti di riferimento, vediamo tutto nero. Nonostante ciò, io sono fiduciosa e mi permetto di dire che possiamo CAMBIARE qualcosa!
    Apriamo i nostri cuori e rendiamo più semplice l’autonomia delle PERSONE disabili, non parliamo di sottrazione ma, valorizziamo il concetto di persona!!! Cerchiamo di aiutarci a vicenda rendendo l’Italia un Paese non di parole ma di FATTI!!!
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    Fabrizia Nosso


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Fabrizia Nosso Ven Mar 16, 2012 4:40 pm

    “<< Non lasciateci soli, facciamo parte di uno stesso gruppo>>” .
    Infatti essere disabili non vuol dire essere diversi oppure far parte di una realtà diversa dalla nostra, siamo tutti uguali, tutti cittadini dello stesso mondo, tutti abbiamo gli stessi diritti e tutti dovremmo poter avere le stesse possibilità di godere di questi diritti.
    Forse basterebbe sentirsi un po’come loro, osservare il modo in cui nonostante le molte, troppe difficoltà affrontano la vita ogni giorno. Una vita trascorsa con leggerezza, amore, semplicità ma soprattutto con positività, perché nonostante tutto per loro è una bella vita. Ma potrebbe essere ancora più semplice se chi ha la facoltà di agire abbattesse definitivamente tutte le barriere architettoniche.
    Durante questa lezione, osservando i video, ho potuto constatare che malgrado ci siano leggi che impongono l’eliminazione delle numerosissime barriere presenti in tutte le città del nostro paese, siamo ancora tanto lontani dall’attuare un cambiamento radicale e definitivo.
    Analizzando quella che quotidianamente è la mia giornata e pensando a come potrebbe essere quella di una ragazza disabile posso dire che riscontrebbe almeno tre difficoltà.
    Innanzitutto in casa, appena sveglia avrebbe difficoltà nel lavarsi in quanto io faccio la doccia in vasca.
    Uscendo incontrerebbe una seconda difficoltà perché abito in un palazzo di tre piani senza ascensore.Io sono al primo piano ma comunque ci sono due rampe di scale da scendere.

    [img]lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 I_marc10[/img]

    Uscendo di casa per raggiungere l’università dovrebbe percorrere circa un km a piedi per arrivare alla stazione. La strada ha un marciapiede ma come si può vedere nell’immagine ha al centro dei grossi alberi, quindi è impossibile poterci camminare sopra in particolar modo con una sedia a rotelle e scendere giù dal marciapiede vuol dire correre il rischio di essere travolti da un auto. Arrivati alla stazione (se siamo fortunati) possiamo usufruire dell’ascensore che se non è guasta eviterebbe di scendere circa duecento scalini. Poi arrivata all’università riuscirebbe tranquillamente a raggiungere l’aula sempre attraverso l’ascensore. Al ritorno dovrebbe ripercorrere la stessa strada per poi tornare a casa.
    Le difficoltà forse non sono molte ma credo anzi ne sono convinta che non dovrebbero proprio esserci.
    Giulia Marciano
    Giulia Marciano


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty ARTICOLO CHE CI FA RIFLETTERE...

    Messaggio  Giulia Marciano Ven Mar 16, 2012 4:42 pm

    Disabili, fermate bus inaccessibili, condannato il Comune di Roma

    Tribunale di Roma contro il Campidoglio per 'condotta discriminatoria' nei confronti di una persona su sedia a rotelle che aveva fatto causa. Il sindaco: "Sentenza giusta". Radicali: "Denunceremo Alemanno alla Corte dei Conti"


    Il Comune di Roma è stato condannato perché le fermate dei bus non sono accessibili ai disabili. Il Tribunale civile di Roma in primo grado ha condannato il Campidoglio per 'condotta discriminatoria' nei confronti di un disabile costretto su sedia a rotelle che aveva fatto causa due anni fa perché non riusciva a prendere i mezzi pubblici.

    Marciapiedi ovunque, odissea in carrozzella

    Tutto risale al 2009 quando Gustavo Fraticelli, persona disabile e co-presidente dell'associazione Luca Coscioni (che ha curato l'aspetto legale della questione), fece causa al Comune di Roma perché, secondo uno studio condotto dalla sua associazione, è risultato che nel centro storico solo il 10 per cento di 460 fermate di bus erano 'accessibili' a disabili. Dopo due anni è arrivata la sentenza del Tribunale che si basa sulla legge 67 del 2006 che prevede un'apposita azione a favore del disabile che ritiene di aver subito una discriminazione diretta o indiretta. E lo scorso novembre alcuni portatori di handicap mobilitati dall'associazione verificarono che anche la sistemazione della nuova piazza San Silvestro non prevedeva scivoli e facilitazioni per i non deambulanti.

    Il giudice ha condannato il sindaco di Roma a pagare un risarcimento di 5 mila euro, più rimborso delle spese legali (2.500 euro), a Gustavo Fraticelli e ha ordinato la pubblicazione della sentenza sulle pagine romane

    di un quotidiano (a spese del Comune) e la realizzazione, entro 12 mesi, di un piano per la messa a norma dei marciapiedi di via Cernaia, Passeggiata di Ripetta, Piazza Fiume, Via Veneto e via dei Cerchi (le fermate dei bus prese in oggetto dalla causa).

    "Devo assolutamente ammettere che si tratta di una sentenza giusta", ha commentato il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. Mentre per il segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini si tratta di "una sentenza clamorosa che apre la strada ad una nuova stagione per i diritti dei disabili e il miglioramento delle loro condizioni. Questo è un insegnamento per il sindaco - ha aggiunto - che invece di trattare problemi quotidiani si occupa di inutili beghe politiche. Dico una cosa ad Alemanno: questa sentenza non deve essere appellata perché sarebbe una vergogna. Inoltre - ha concluso Staderini - denunceremo Alemanno alla Corte dei Conti per danni erariali. Perché dobbiamo pagare ora noi cittadini per le mancanze di quest'amministrazione?''.

    "Con la condanna nei confronti del Campidoglio viene finalmente riconosciuto il diritto alla mobilità per tante persone che in questi ultimi anni si sono viste negare l'accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico a causa di barriere architettoniche verso le quali la giunta Alemanno si è dimostrata indifferente", ha incalzato la deputata del Pd Ileana Argentin, membro della Commissione Affari sociali della Camera ed esponente dei democratici romani. "Ci chiediamo che fine abbia fatto il programma, avviato dalla precedente giunta comunale, per adattare le banchine delle fermate Atac e renderle funzionali per l'accesso agli autobus dei disabili in sedia a rotelle - continua Argentin - E che fine hanno fatto i mezzi Atac acquistati pochi anni fa e dotati di pedane per l'accessibilità ai disabili. La capitale, purtroppo, registra l'ennesimo triste primato come città a scarsissima accessibilità per i disabili e dove ormai è diventata un'impresa l'utilizzo dei mezzi pubblici anche per le mamme con i passeggini e per gli anziani con problemi di deambulazione. Per non parlare, poi, dei cartelloni pubblicitari spuntati come funghi anche alle fermate degli autobus e che di fatto rendono difficile la mobilità restringendo gli spazi di accesso alle banchine. La sentenza del tribunale conferma come con la giunta Alemanno, purtroppo, si è fatto più di qualche passo indietro sulla rimozione delle barriere architettoniche, facendo precipitare la capitale in fondo alle classifiche per l'accessibilità alle persone con disabilità".

    "La condanna nei confronti della giunta Alemanno è chiara. Nei quattro anni è stato fatto quasi nulla per rendere accessibile i mezzi pubblici ai disabili - ha osservato il senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo, dirigente del partito a Roma - Tutti quanti ci cospargiamo il capo di cenere per non aver reso Roma una città davvero europea sul fronte dei diritti dei disabili. Ma quattro anni di giunta Alemanno sono davvero passati invano, su questo come su altri aspetti. Questa giunta non ha un progetto per la città".
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    Messaggio  Claudia Zuccoli Ven Mar 16, 2012 4:49 pm

    In Italia purtroppo malgrado si facciano da anni delle campagne di sensibilizzazione ,il problema delle barriere architettoniche è quanto mai presente.Gran parte di questa realtà è dovuta al fatto che nn è assolutamente radicato nella nostra cultura la necessità di salvaguardare il diritto dei disabili e poter condurre una vita quanto più normale ed autonoma possibile.Non bisogna dimenticare che ci sono anke tipi di disabilità temporanee che possono riguardare chiunque,dal momento che una persona che si è fratturata una gamba o una mamma che porta il proprio bambino nella carrozzina,possono avere lo stesso problema di un disabile.
    orologio:
    le prime difficoltà che potrebbe incontrare un disabile secondo la mia esperienza quotidiana,è la possibilità di fare un percorso continuo sul marciapiede senza incontrare ostacoli,come macchine parcheggiate e appunto marciapiedi che si restringono,che lasciano poco spazio al passaggio di una carrozzina,l impossibilità di potersi spostare agevolmente all interno delle stazioni ,della circumvesuviana,della metropolitana,e la difficoltà di entrare in libreria o in un negozio qualsiasi perchè manca lo scivolo.quindi anke le cose più semplici per noi,possono rappresentare un ostacolo insormentabile.
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    Messaggio  Francesca Izzo Ven Mar 16, 2012 4:51 pm


    È impressionante di come noi persone siamo così superficiali,non ci rendiamo conto di quello che succede intorno a noi,di quanto un disabile pur essendo un normale cittadino è privo di una vita normale,autonoma.
    Un disabile è privo addirittura di camminare normalmente su un marciapiede.
    Purtroppo siamo noi a evidenziare le loro difficoltà e al non aiutarli ad evidenziare le loro abilità permettendogli almeno di vivere una vita autonoma.

    orologio
    Preparazione
    Ore 8 sveglia
    Mi lavo primo problema per il disabile ad entrare in bagno a causa dello scalino
    Mi vesto,faccio colazione.

    Uscita
    Esco di casa...

    Trasporto
    Vado all'università:
    - arrivo in stazione percorro delle scale per arrivare al binario,,un disabile non riuscirebbe mai ad arrivare al binario anche perché la stazione non è dotata di un ascensore
    Funicolare__Assenza di scivoli e montacarichi quindi ennesima barriera

    Ritorno a casa
    Studio
    Doccia
    Cena 
    Mi metto al pc
    Vado a letto
    emma mariniello
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 4 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  emma mariniello Ven Mar 16, 2012 4:52 pm

    Penso e ripenso ai video che ieri ho visto in aula, e ho cercato di immedesimarmi in una di quelle persone,è davvero un dolore atroce.Ho rivisto nel mio quotidiano che ci sono milioni di barrire, potrei incontrare ostacoli per ogni cosa che decido di fare.
    La mattina per andare in bagno o anche solo per lavarmi ho la prima difficoltà,scendo di casa e fortunatamente c'è l'ascensore...proseguo per andare a prendere il treno avrò una grandissima difficoltà perché ci sono 2 salite,arrivati alla stazione è impossibile entrarci perchè ci sono 2 gradini.Arrivati a Napoli devo raggiungere la metropolitana ed è impossibile perchè ci sono troppe scalinate,da lì prendo la funicolare,troppi ostacoli poichè la strada è rovinata ed difficile raggiungerla perchè ci sono solo scale.Uscite dalla funicolare ci sono ulteriori difficoltà per il semplice fatto che i marciapiedi sono quasi impraticabili,fortunatamente arrivati all'università non ci sono difficoltà perchè è munita di questa attrezzature.Nel ritornare a casa trovo gli stessi ostacoli.Nel pomeriggio mi dedico alla palestra,ma sarebbe del tutto impossibile praticarla per un disabile perchè non c'è nulla che possa fare da solo.Tornando a casa si cena e sarebbe tutto molto tranquillo,ma senza andare il bagno e poi si va a letto.

    Sono troppi e tanti gli ostacoli e non è possibile che non ci sono aiuti verso queste persone...Già hanno ostacoli nelle loro case e non dovrebbero trovarli anche esternamente.Viviamo in un mondo di egoismo(ad esmpio in un video è stato fatto vedere che si parcheggiava la macchina davanti alla loro salita)in un paese arretrato,la tecnologia è zero...eppure non ci dovrebbero essere di questi problemi viste le continue invenzioni.

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