lab. 3 Pistorius (chiuso)

Oscar Pistorius è amputato bilaterale che grazie a particolari protesi in fibra di carbonio è campione di corsa paralimpica. Pistorius è una persona resiliente ovvero un vincente anche di fronte le avversità. Pistorius ha delle protesi integrative che completano il potenziamento del corpo umano. è un lottatore, non si dà per vinto di fronte le avversità e lotta anche pergareggiare alle Olimpiadi. è un vincitore e vuole vincere con tutte le sue forze.

Oscar Pistorius , come Simona Atzori , è un altro esempio di persona resiliente, è un altro esempio di vita!!! Questo giovane atleta non si è fermato, non si è piegato alle difficoltà che la vita a pochi mesi gli ha imposto. Quando vedo queste persone mi fermo a riflettere e la prima cosa che mi colpisce è che noi normodotati ci lasciamo più facilmente piegare dalle difficoltà mentre le persone disabili lottano, lottano finchè non ce la fanno… Oscar ha sempre utilizzato delle protesi integrative per poter completare il suo corpo e grazie al progresso tecnologico questo giovane atleta è riuscito a realizzare i suoi sogni come quello di gareggiare alle Olimpiadi con i normodotati. Ovviamente ci sono state tante critiche a riguardo. Le flex foot erano considerate un “potenziamento” e per questo Oscar ha dovto attendere prima di poter gareggiare. Ciò che poi, attraverso numerose indagini, si è riscontrato è che ciò che “potenzia” è il duro allenamento e la voglia di fare. Ciò che mi ha colpito di più è una citazione di questo brillante uomo:
"Non mi sono mai concentrato sui limiti della mia condizione ma ho sempre cercato di intuirne le possibilità, le sfide che poteva lanciarmi. In generale è una responsabilità, non solo per il significato sportivo del gareggiare a livello internazionale ma la responsabilità è legata al mio percorso, al fatto di trasmettere un messaggio alle persone, ai bambini, che è quello di non arrendersi alle difficoltà.”
Tutti hanno il diritto di correre, di vivere… di essere felici!!!!!

Sia l'Atzori che Pistorius sono esempi di resilienza.Nel primo caso non c'è utilizzo di protesi,nel secondo caso si.Si tratta di persone che hanno fatto della loro menomazione un punto di forza,un trampolino di lancio verso i loro sogni.Il caso che abbiamo analizzato nell'ultima lezione riguarda Oscar Pistorius,un'atleta che utilizza protesi in fibre di carbonio a forma di C (flex foot) durante le gare che svolge.La domanda è questa:Le protesi sono un vantaggio o uno svantaggio per l'atleta?...Non so dare una risposta a questa domanda perchè le mie
conoscenze a riguardo sono scarse.La cosa che mi ha fatto pensare riguarda il vantaggio che questa protesi da all'atleta,si parla del 30% in più rispetto agli atleti normodotati.Da un punto di vista umano direi che la sua richiesta di partecipare alle olimpiadi dovrebbe essere accolta, perchè ridurebbe le differenze con gli altri atleti ponendo tutti su uno stesso piano,ma da un punto di vista sportivo no,perchè non sarebbe leale e porterebbe ad assumere un atteggiemento di pietismo(cosa assolutamente sbagliata)nei suoi confronti.

ognuno di noi è diverso e in quanto tale ha delle caratteristiche e potenzialità diverse.E per questo anche in ambito sportivo i disabili hanno il diritto di gareggiare con i normoDOTATI. PERCHE TOGLIERE L' OPPORTUNITà A UNA PERSONA DI POTER ESPRIMERSI E CONFRONTARSI ATTRAVERSO UNA GARA SPORTIVA?CHI SIAMO "NOI"(IN QUANTO ESSERI UMANI) PER IMPEDIRLO. E POI LE REGOLE DEL GIOCO CHI è CHE LE HA DECISE? L' UOMO. E IN QUANTO TALE DEVONO ESSERE FLESSIBILI ALLA MUTABILITA DELLA NATURA UMANA.

" Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle " (Denis Waitley)

Oscar Pistorius ha intrapreso la seconda scelta! Ha deciso di non fermarsi alle Paralimpiadi ma di puntare ancora più in alto per cercare di raggiungere il suo obiettivo(partecipare alle Olimpiadi).
Perché non dare la possibilità a chi ha la forza e la volontà di realizzare i propri sogni?! Le difficoltà non sono fatte per abbattersi ma per essere abbattute ed è proprio ciò che Pistorius sta tentando di fare!

Perché si è parlato di Pistorius?! Perché il tema affrontato oggi in classe è stato: la tecnologia integrativa come protesi sportiva. Quest'ultime vengono usate come un completamento di un organo o una parte del corpo mancante. La tecnologia nell'ambito della disabilità si presenta come PROTESI, le quale vengono usate in modo specifico in un dato sport. Esse sono considerate come un'integrazione cioè integrano una parte del corpo mancante per menomazione fisica congenita o progressiva.
Pistorius, atleta bi-amputato, utilizza delle protesi in fibra di carbonio chiamate Flex Foot, grazie alle quali ha vinto molte gare in vari sport.


Bisogna porsi delle mete, bisogna combattere per
raggiungerle! Bisogna avere dei sogni, bisogna
battersi per realizzarli!

Oscar Pistorius ha chiesto di poter gareggiare alle olimpiadi utilizzando le protesi in fibra di carbonio che gli permettono di correre, non avendo entrambe le gambe. Ogni essere umano deve essere trattato allo stesso modo ma ritengo che in campo sportivo ognuno debba avere le stesse opportunità e le stesse risorse; per cui se si accerterà che le protesi danno un notevole aiuto allo sportivo per la conclusione della gara, non dovrebbe essere permesso di gareggiare. Inoltre ritengo che le paraolimpiadi siano nate proprio per non escludere nessuno dallo sport, non hanno un valore dispregiativo.

Fin da piccolo Oscar è stato sottoposto all'amputazione di entrambe le gambe, destinato a non poter camminare mai più, figuriamoci a correre. Ma grazie alla tecnologia avanzata usufruisce protesi chiamete flex foot. Il sogno di Pistorius come ogni atleta è quello di correre alle Olimpiadi del 2008, ma la sua richiesta fu rifiutata, causa le sue protesi lo avvantaggiavano. Ma oggi è stato accertato che le sue protesi non portassero nessun vantaggio. Oscar deve essere messo alla pari degli altri atleti, quindi giustamente deve avere la possibilità di poter concorrere senza fare alcuna insinuazione. Oscar un grande esempio di resilienza.

Sono perfettamente d'accordo con quanto detto in aula da Antonella e da altre ragazze qui sul forum: se Oscar Pistorius deve avere pari diritti e possibilità (com'è giusto che sia) dei normodotati, è giusto che ciò avvenga nel bene e nel male; le regole sportive sono uguali per tutti, quindi se avesse un vantaggio sarebbe in qualche modo antisportivo. Certo, se si riuscisse a dimostrare che tale vantaggio andrebbe a recuperare lo svantaggio iniziale tanto di guadagnato! Credo che lo stesso Pistorius preferirebbe non avere alcun beneficio perchè solo così la sua vittoria avrebbe davvero senso e potrebbe finalmente gustare la sua rivincita personale e pubblica, dimostrando che, a parità di condizone di partenza, può gareggiare e vincere con/contro i normodotati. Con un simile vantaggio tutti o quasi sarebbero capaci di vincere, ma accertando l'assenza di tale beneficio la gara risulterebbe assolutamente lecita. E così Pistorius vincerebbe due volte.

Oscar Pistorius: un altro grande esempio di ragazzo, uomo, che ha fatto di tutto per realizzare il suo sogno (correre) nonostante gli mancasse l'elemento fondamentale:le gambe!Questo ragazzo è un notevole esempio di resilienza, lui ha RINCORSO il suo obiettivo con tutte le sue forze, è un uomo che corre "più veloce del destino"..per questo, a proposito del dibattito iniziato in aula io ritengo non che dovrebbe ma che DEVE gareggiare alle olimpiadi contro qualsiasi avversario, soprattutto contro i "normodotati", sia perchè lo svantaggio che eventualmente avrebbe nell'inizio della corsa lo compenserebbe con il vantaggio che avrebbe durante, sia perchè mentre il destino si accaniva lui aveva in testa soltanto una cosa: correre, come un ragazzo "normale",quindi perchè impedirgli di correre contro i ragazzi "normali"?Sarebbe anche uno sprono per tutti i ragazzi colpiti nel corpo come lui ma meno resilienti, a reagire, non abbattersi, ma soprattutto a inseguire i loro sogni, qualsiasi essi siano!Inoltre ho scoperto che oltre ad essere a mio avviso uno dei più grandi corridori al mondo è anche un ballerino

https://www.youtube.com/watch?v=KcEO2mSH_bI&feature=results_video&playnext=1&list=PL21597CD7FDA6D083

Oscar Pistorius è sicuramente un altro grande esempio di resilenza; in questo caso subentra anche la sua "scelta" di utilizzare un modello di tecnologia integrativa,le flex food,che gli hanno permesso di diventare un grande atleta...Pistorius rappresenta il simbolo di come la tecnologia abbia fatto dei passi in avanti,offrendo la possibilità di migliorare la qualità della vita di alcune persone come appunto la sua...Egli da piccolo fu costretto all'amputazione di una parte delle gambe a causa di una grave malformazione;il suo destino sembrava ormai segnato,si credeva che non poteva più camminare,ma grazie alla tecnologia è diventato addirittura un atleta paralimpico...Ha gareggiato e vinto molte gare ma nel 2008 non gli fu concessa la possibilità di presentarsi alle olimpiadi di Pekino, perchè considerato in vantaggio per le protesi.Ci sono stati una serie di dibattiti riguardo la questione...io personalmente sono favorevole alla sua partecipazione alle olimpiadi,anche perchè penso che non abbia alcuna agevolazione in gara al di fuori della possibilità di poter condurre una vita "normale" come gli altri,senza precludersi nulla...

Antonella Camposano ha scritto:I disabili sono persone come noi,abbiamo tutti gli stessi diritti,siamo tutti uguali,devono essere trattati tutti nello stesso egual modo...fin qui tutti daccordo con me!!!
Bèh se allora è così Pistorius non poteva partecipare alle Olimpiadi...vi pare? Riflettete bene...

chi risponde a questa sollecitazione?
la docente

Banalissimo es.Io sono disabile(ho delle protesi alle gambe) mi ritieni uguale a te in tutto e per tutto e con gli stessi diritti!!Fin qua ci siamo...ma se siamo cosi uguali perchè io devo avere un vantaggio alle Olimpidi? dov è finita la nostra parità? Posso quindi affermare che sul piano Sportivo per me non devono essere valutati tutti nello stesso modo...normodotati e disabili! Siamo tutti uguali e per me non è giusto che a un'altra persona possa essere garantito un vantaggio!!!

Preferirei non essere fraintesa con le mie parole! Se dico che per me P. non poteva partecipare non è perchè io sono cattiva,fredda e non ho un cuore. Ma anzi..è proprio perchè i disabili sono uguali a noi che li dobbiamo trattare come tali...
Se lui avesse avuto delle protesi che NON garantivano nessun vantaggio..allora non ci sarebbe stato nulla di male a a partecipare alle Olimpiadi.
Spero sia stata abbastanza chiara!!!

Ieri al corso abbiamo parlato di un corpo provvisto di protesi.Determinate protesi sono collegate alla tecnologia,in modo da rendere il più normale la vita di un uomo con una menomazione.Abbiamo accennato quelle estensive e invasive,parlando soprattutto delle protesi INTEGRATIVE.Quest'ultime vengono utilizzate per completare una parte mancante del corpo.Al corso abbiamo parlato soprattutto del FLEX FOOT,protesi utilizzate al posto delle gambe.Il termine FLEX FOOT significa piede flessibile;sono realizzati con fibra di carbonio, un materiale ampiamente utilizzato nel settore aerospaziale per la sua superiore resistenza e flessibilità.Il flex foot fornisce all'utente:Stabilità,andatura più naturale,protezione dell’arto sano e le giunture dell’arto amputato da shock e urti eccessivi.Sono tante le persone che utilizzano il flex foot,ma tra i casi più famosi possiamo ricordare Oscar Pistorius. Pistorius nasce con una grave malformazione agli arti inferiori,senza talloni, situazione che costringe i medici ad amputare al bambino, all'età di soli undici mesi,entrambi i piedi.In età adolescenziale non gli viene però preclusa la possibilità di praticare sport: durante gli anni del liceo pratica il rugby e la pallanuoto, poi dopo un infortunio gli viene consigliata l'atletica leggera per motivi di riabilitazione.Sceglierà poi di dedicarsi completamente a questa disciplina.Nel 2004 partecipa alle Paralimpiadi di Atene,ma esprime il desiderio di poter correre assieme con i normodotati alle Olimpiadi di Pechino del 2008.Inizialmente la sua richiesta viene sospesa,ma nel maggio 2008 il Tas(Tribunale arbitrale dello sport) decreta che può partecipare ai Giochi di Pechino.
E' una storia che mi ha toccato molto;nonostante abbia vissuto in piccolissima età il trauma dell’amputazione,credo,che questo disagio abbia alimentato in lui una voglia di vivere maggiore,una continua sfida per raggiungere la normalità.Questa forte voglia di vivere,di lottare,per me,emerge proprio dalle sue parole:«Credo nel duro lavoro, nell'allenarsi, nel buttarsi in qualcosa per cui hai una passione. Credo nell'idea che se t'impegni puoi conquistare tutto.»
Il caso Pistorius oggi al corso è stato aperto con una frase..protesi vantaggio o svantaggio?Questa frase mi ha fatto riflettere molto, e credo che escludere una persona del genere nella categoria dei normodotati,sia un grande errore.Escludere è sinonimo di emarginazione,e proprio per questo non credo sia giusto infrangere i sogni di un uomo,ma non solo, la sua vittoria alle Olimpiadi è di grande esempio,soprattutto per le persone che vivono il suo stesso disagio.Egli è fonte di speranza e vittoria per una vita migliore!!!

Fonti:http://www.ossur.it/?PageID=15492
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=1721&biografia=Oscar+Pistorius

Oscar Pistorius è un ragazzo che aveva un sogno che,nonostante tante difficoltà, è riuscito a realizzare. Egli è degno di ammirazione e costituisce un grande esempio di resilienza. Già conoscevo la sua storia avendolo visto in televisione a “ballando con le stelle” dove mi ha sbalordito la sua bravura nel ballo nonostante avesse delle protesi. Personalmente credo che Pistorius meritasse di partecipare alle olimpiadi perché anche se queste protesi danno un vantaggio del 30% a coloro che le indossano essendo un elemento esterno al corpo dell’atleta sicuramente recheranno degli svantaggi. Ci si affanna tanto nel verificare quanto queste protesi diano a Pistorius un reale vantaggio sugli altri partecipanti senza considerare il grande svantaggio che la natura gli ha reso e che quindi ha nei confronti degli altri. Oscar è soprattutto una persona come tutte le altre con dei desideri e dei sogni da realizzare ma che per farlo deve affrontare molti più ostacoli delle altre persone. Penso che invece di essere criticato e “analizzato” secondo i vantaggi dovuti dalle sue protesi dovrebbe essere considerato nella sua globalità di persona e ammirato per la sua tenacia.[img][/img]

Posso solo dire che l’unica cosa che mi viene in mente quando penso a Oscar Pistorius è che lui è una leggenda … è una persona da ammirare poiché ha superato i suoi limiti e nonostante le molte critiche contro di lui mosse ha raggiunto il suo sogno ossia quello di partecipare alle olimpiadi di Pechino nel 2008 dimostrando a tutti noi quanto conta la forza di volontà di un uomo.

in aula abbiamo affrontato nuovamente il tema della resilenza soprattutto le protesi, il soggetto questa volta è stato il grande e famoso atleta Oscar Pistorius che ha avuto moltissime polemiche in campo sportivo.oscar ha sempre utilizzato delle protesi integrative per poter completare il suo corpo e grazie al progresso della scienza questo ragazzo è riuscito a realizzare i suoi sogni,un ragazzo che non si da per vinta davanti alle avversità un ragazzo che lotta per tutto e che si è messo in discussione tantissimo. io penso che questi sono doni che manda il Signore

In classe abbiamo discusso sul legame tra corpo, disabilità e tecnologie.La prof.ha suddiviso le tecnologie in integrative , invasive ed estensive.Prima di esporre queste differenze abbiamo parlato del concetto di CORPO PROTESICO ovvero di un corpo provvisto di protesi.In aula ci siamo soffermati principalmente sulle TECNOLOGIE INTEGRATIVE che vengono applicate sopratutto in ambito sportivo. Queste tecnologie sono infatti usate come completamento di un organo o di una parte mancante del corpo .In ambito sportivo le protesi vengono utilizzate principalmente per la sostituzione degli arti ad esempio le protesi utilizzate al posto delle gambe sono chiamate FLEX FOOT(piede flessibile a forma di c).Un atleta che utilizza proprio questa protesi è OSCAR PISTORIUS grandissimo atleta sudafricano che a causa di una malformazione ha subito l'amputazione di entrambe le gambe . Grazie alla tecnologia possiamo permettere a chi nasce con qualche malformazione di essere felici .(Pistorius ,è riuscito infatti ad esaudire un suo sogno , ovvero quello di correre). Semplicemente integrando il corpo con una protesi possiamo garantire a questi individui la piena AUTONOMIA.
MA LE PROTESI POTREBBERO ESSERE UN VANTAGGIO?
Inizialmente si credeva che queste protesi potessero in qualche modo avvantaggiare gli atleti con disabilità fisiche ed è proprio per questo che si sono svolte moltissime discussioni sulla partecipazione di Pistorius alle olimpiadi , ma dopo numerose ricerche la commissione scientifica ha ritenuto che tali protesi non rappresentavano alcun vantaggio per le olimpiadi quindi, perchè impedire ad un ragazzo di esaudire i suoi sogni???

Il laboratorio di oggi ha come protagonista le tecnologie integrative,protesi che completano il corpo. Esistono molteplici protesi corporee, me quelle che andremo ad analizzare oggi sono le protesi che riguardano la relazione tra corpo, tecnologie e disabilità. In questo contesto non possiamo dimenticare Oscar Pistorius, un grande atleta paralimpico. Egli sin da quando aveva pochi mesi fu costretto all'amputazione di entrambe le gambe. Grazie alla tecnologia ha potuto realizzare il suo sogno, diventare un grande atleta, conquistando la medeglia d'oro alle paraolimpiadi, grazie a delle protesi in fibra di carbonio, ha prorio utilizzato il flex foot, piede flessibile a forma di C in fibra di carbonio.Per quanto riguarda il dibattito in aula...che dire? sono d'accordo con l'utilizzo di queste protesi, ma dal punto di vista sportivo ho qualche dubbio...penso che non sia giusto che Pistorius partecipi alle olimpiadi perchè queste protesi hanno un vantaggio meccanico rispetto a un'atleta normodotato del 30%. Leggendo degli articoli su Pistorius, mi ha colpita una frase che ha recitato sua madre:"Perdente non è chi arriva ultimo ad una gara, ma chi si siede e sta a guardare". Pistorius come Simona Atzori sono dei veri esempi da seguire, sono persone che con grinta e determinazione, hanno raggiunto traguardi inaspettati, dandoci così una grande lezione di vita. La loro forza di affrontare la vita deve essere un'iniezione di fiducia per tutti coloro che di fronte alle prime difficoltà scappano. Nella vita nulla è impossibile, non bisogna arrendersi mai, bisogna affrontarla con forza e coraggio, mettersi sempre in discussione.
Vorrei inoltre raccontare una mia piccola esperienza, sono 7 anni che appartengo a un equipe di animazione, circa un anno fa a una festa di compleanno si presentò un bambino in carrozzella senza braccia.... non sapevo come comportarmi , che dire...così mi sono detta perchè deve sentirsi diverso dagli altri.. anche lui deve poter fare i nostri giochi....e così ho preso la carrozzella e sono riuscita a farlo giocare insieme ai suoi amici...è stato bellissimo vederlo divertirsi e ridere...davvero una grande gioia.

Ieri in aula abbiamo trattato un argomento sulle tecnologie integrative di cui Pistorius, un atleta sudafricano campione paraolimpico,nato con una grave malformazione che lo costrinse all'amputazione delle gambe è protagonista.Pistorius è un altro grande esempio di resilienza perchè non si è arreso, ma ha continuato a combattere le sue battaglie in tribunale per il ricorso.La battaglia di Pistorius si è combattuta nelle piste d'atletica come nelle aule dei tribunali sportivi;Egli infatti utilizza protesi per gareggiare e la federazione internazionale ha voluto informarsi meglio sulla possibilità che queste gambe in carbonio potessero avvantaggiare in qualche modo l'atleta.A mio parere questo è stato un atto dovuto anche se può sembrare di cattivo gusto perchè occorreva eliminare ogni dubbio su qst protesi in modo da rendere la sua battaglia una sfida ad armi pari con gli altri atleti. Questo è uno di quei casi in cui lo sport ha permesso ad un essere umano di avere motivi di amare la vita e di viverla con tutte le emozioni, le fatiche le inevitabili sconfitte e le soddisfazioni che da esso possono derivare.E' veramente straordinario per me pensare a quante persone apparentemente stroncate da mutilazioni, malformazioni abbiano trovato la forza di reagire e reinventarsi una loro vita ed ottenere a volte successo o comunque cosa ancora più importante cioè la gioia di vivere.E' un grande esempio per tutti noi.

Oscar Pistorius è un giovane ragazzo che ha sempre fatto sport nella sua vita,nonostante viva in una condizione di disabilità,poiché non possiede entrambe le gambe.Ma Oscar però non si è mai arreso di fronte a nulla tanto che per realizzare il suo di correre e di andare alle olimpiadi ha sfidato tutti,anche chi voleva farlo mollare cn delle polemiche alle volte assurde.Pistorius è stato infatti oggetto di polemica perché in molti sostenevano che le sue protesi lo avvantaggiassero nella corsa, e che dunque gli altri partecipanti subissero uno svantaggio;tutto ciò ai mii occhi appare davvero alquanto ridicolo,anche perché si accusa una persona che vive di per sé uno svantaggio e che nonostante ciò crede ancora nei suoi sogni,di essere lo svantaggio di qualcun'altro.Si parla addirittura di un vantaggio del 30% che Oscar riceve grazie alle sue protesi che secondo alcuni,velocizzano la sua corsa;per ciò che concerne il mio giudizio ciò che rende Pistorius più veloce rispetto ad altri,non sono affatto le protesi che possiede,ma il cuore e la volontà che egli mette in ciò che s presta a fare.Abbiamo anche affrontato tale questione in aula e tutti i miei colleghi che si sono espressi hanno sempre sottolineato che,il loro parere era sempre fine alla competizione sportiva e non a livello umano,io sostengo però che in casi come quelli di Oscar le due cose difficilmente possano essere scisse l'una dall'altra,siccome questo ragazzo non è il classico ragazzo che incontri alle olimpiadi ma è un ragazzo del tutto diverso,ma non divrso come disabile ma diverso perché speciale.Ciò che rende speciale Pistorius è il suo non mollare mai,la sua forza di volontà,il suo credere in se stesso e nelle sue capacità ma sopra ogni cosa per me Oscar è un grande esempio di voglia di vivere la vita nella sua più totale essenza,senza fermarsi di fronte ai giudici,alle polemiche e agli curiosi della gente.

Il caso di Oscar Pistorius ci permette di collegare la disabilità con la tecnologia.Infatti Oscar è un amputato bilaterale,ma corre grazie a particolari protesi in fibre di carbonio "flex floot".Di particolare rilievo è stata la sua partecipazione alle paraolimpiadi di Atene del 2004.Successivamente Oscar ha espresso il desiderio di poter correre con i normodotati alle Olimpiadi, ma la sua richiesta fu respinta perchè si sosteneva che le sue protesi avessero un vantaggio del 30% se confrontate con qualcuno che nn le possiede,anche se al momento si legge che non esistono elementi sufficienti per dimostrare che Oscar tragga vantaggio dall'uso di queste protesi.A questo punto mi sorge spontanea la domanda: Vantaggio o Svantaggio??? Sinceramente penso che nelle gare sportive il vantaggio molto probabilmente ci sia perchè la protesi ha un'elevata flessibilità,ma allo stesso tempo sono del parere che Oscar ha dovuto affrontare tante difficoltà a causa di questo deficit(nn dimentichiamo ke Oscar è nato con una malformazione) e questo sicuramente nn è un vantaggio!è stato solo grazie alla sua forza di volontà e alla sua voglia di vivere ke hanno fatto parlare tanto di lui. Ancora una volta un esempio di resilienza: la voglia di Oscar Pistorius di vincere le avversità x realizzare un sogno!!!

Oscar Pistorius è un altro esempio di resilienza ,con questo termine si intende quella capacità di riprendersi dalle esperienze difficili e di riorganizzare la propria vita positivamente dinanzi alle difficoltà.Oscar Pistorius è un atleta sudafricano, nato con una grave malformazione delle gambe e questo lo ha costretto all' amputazione.Nonostante ciò ha saputo reagire senza mai piangersi adosso.Grazie all' innesto di particolari protesi in fibra di carbonio,quindi grazie all'uso di tecnologie in particolare di quelle integrative che completano il corpo umano hanno permesso ad Oscar il potenziamento delle gambe, che si aggiungono e si chiamano flex food. Importante è stata la sua carriera di velocista ,ha partecipato alle paralimpiadi però ha espresso il suo desiderio di poter correre coi normodotati alle olimpiadi di Pechino ma l'IAAF ha respinto tale richiesta ,sostendendo che un'atleta che utilizza queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30% rispetto ai normodotati) . Nonostante tale divieto non ha mai smesso di credere in questo sogno ,infatti è riuscito a parteciparvi.Va riconosciuta ad Oscar Pistorius una forza d'animo ,uno spirito d'iniziativa ed un' inventiva sicuramente fuori dalla portata della maggioranza delle persone .Mai avrebbe potuto ottenere quello che ha ottenuto se non fosse stato cosi tenace , coraggioso.Il fatto che voglia confrontarsi con i normodotati è una cosa comprensibile e umana .In fondo lui non si sente diverso ma normale come tutti gli altri.Ciò che mi ha colpito è stata la sua voglia di mettersi alla pari con gli altri senza mai arrendersi,cercando di superare le difficoltà che incontra nella sua vita quotidiana .

L’argomento di ieri mi ha lasciata un po’ perplessa, e inoltre ha suscitato molte discussioni in aula..
Io capisco che a livello sportivo le protesi sono un vantaggio, ma non condivido ciò perché non è giusto “discriminare” queste persone per qualcosa che senza non possono camminare.
E’ anche vero che esistono le paraolimpiadi ,ma mi chiedo :
l’obiettivo non è quello di superare queste diversità? Ovviamente ognuno è libero di esprimere le proprie idee , io credo che sia giusto che persone come Oscar Pistorius debbano avere la possibilità di partecipare anche alle Olimpiadi.
Oscar Pistorius è un altro grande esempio del concetto di “ resilienza” perché ha avuto la determinazione e la forza di lottare contro tutti per poter realizzare il proprio sogno. E’ un esempio per tutti coloro che vivono la stessa condizione.

Mi fa piacere sottolineare un racconto prima di commentare: “correvo su e giù per la spiaggia quando 2 bambini più grandi di me,mi hanno chiesto: “perché lasciassi solo dei buchi sulla sabbia ,anziché impronte di piedi?”"Perché le mie impronte sono fatte così". "Ah",hanno risposto loro , e hanno cominciato a correre sui talloni per provare a lasciare impronte uguali alle mie.Quel giorno mi è rimasto in mente. E' stato in momenti come quello che ho capito che la gente ti vede esattamente nel modo in cui tu vedi te stesso." (O. Pistorius).
Il corpo protesico è la sintesi tra umano e tecnologico. Un esempio di tecnologia integrativa è Oscar Pistorius. Le tecnologie integrative si dividono in: la tecnologia come integrazione del corpo (un esempio nel campo della disabilità sono le protesi per lo sport come nel caso di Oscar Pistorius);la tecnologia come miglioramento (le protesi estetiche);la tecnologia come potenziamento (le protesi organiche);le tecnologie abilitanti (il computer e il sostegno). Io non condanno questa tecnologia poiché in questo caso specifico la tecnologia utilizzata da Pistorius (atleta paralimpico)è usata per correggere gravi mancanze fisiche, integra una parte del corpo mancante, a causa di una menomazione fisica congenita o progressiva. Grazie alle flex foot è in grado non solo di camminare,ma riesce anche a correre e come tutti anche Oscar Pistorius ha i suoi sogni. Ha perseguito il suo obiettivo e si è battuto per aver il diritto di gareggiare. Perché non dovrebbe avere delle ambizioni?? Ciò che muove uno sportivo è la passione per quel determinato sport infatti in questo video dice :”se potessi farei sia le Olimpiadi che le Paralimpiadi” dice di essere grato ai suoi “pezzi di equipaggio”. Sono davvero contenta che oggi dopo tanti divieti, diverse motivazioni e indagini,la commissione scientifica ha stabilito che non rappresentano un vantaggio per le Olimpiadi.

La nostra società, purtroppo o per fortuna, è basata sulla tecnologia che invade ormai qualsiasi campo. Si parla molto più frequentemente dei lati negativi che essa comporta, specialmente ai giovani, ma questa lezione mi è servita a metterne in luce i riscontri più positivi e vantaggiosi. Infatti siamo disposti ad accettare qualsiasi forma di tecnologia , anche la più futile, in maniera del tutto passiva e mi chiedo come contestare la possibilità di una tecnologia integrativa che possa permettere anche a Pistorius, in questo caso, di sentirsi libero di realizzare i propri sogni e dunque di gareggiare come una persona normodotata alle Olimpiadi ? Trovo che sia un grande passo, una prova di come la mente umana può e deve avanzare e di conseguenza sensibilizzarsi nei confronti di questo argomento così complesso come la “diversità”. Pistorius sembrava fosse destinato a non camminare,figuriamoci a correre ed è stato solo grazie a questa tecnologia che egli ha potuto dare vita ai suoi sogni,alla sua corsa. . . Una corsa ad ostacoli che lui ha saputo superare egregiamente con la forza, la determinazione e la volontà che come dice Einstein “è l’unica forza motrice” che permette all’uomo di andare avanti a dispetto di qualsiasi “limite” fisico.