Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. 3 Pistorius (chiuso)

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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Perdente non è chi arriva ultimo in una gara,ma chi si siede e sta a guardare.

    Messaggio  TammaroAlessia89 Mar Mar 20, 2012 5:21 pm

    Ogni persona ha la sua storia!
    Ogni diversabile ha la sua storia!
    Oscar, è un ragazzo, come tanti altri, con dei progetti, degli obiettivi, e dei sogni. E come tanti altri ha una sua storia, un pò particolare però rispetto alle altre. Da quando aveva 10 mesi, non ha gli arti inferiori, ma ciò non gli ha impedito di "rincorrere" i suoi sogni e le sue passioni. Grazie all'AUSILIO delle FLEX FOOT, ovvero delle apparecchiature a forma di c, che aiutano la persona con decifit a ridurre il suo handicap, Oscar non si è fermato, e anche se la vita non gli ha dato le gambe, lui se l'è procurate! Non avrebbe potuto camminare, lui però ha deciso di CORRERE! La cosa straordinaria è che lui, non sente il suo handicap, anzi, lui vuole gareggiare come, e con tutti gli altri normodotati. Allora, perchè impedirglielo, perchè sottolineare un handicap, che Oscar nn sente di avere?
    Stupidamente gli uomini hanno paura di tutto ciò che è diverso; il diverso, "non è normale", il diverso si distingue! Allora Oscar è visto come una minaccia, perchè potrebbe essere più che umano, un uomo bionico.
    La domanda: vantaggio o svantaggio, a mio avviso è davvero retorica e banale.
    Piuttosto che alzare tanto polverone su un ragazzo con le protesi, che invece di abbattersi su una sedia a rotelle, ha deciso di affrontare il mondo a testa alta, bramando e inseguendo i suoi sogni, dimostrando una vera e propria RESILIENZA; soffermerei l'attenzione più su altre persone, magari su quelle che prima delle gare abusano di doping, e vogliono truccare le vittorie.
    A mio avviso, quelle sono le persone che vogliono il vantaggio,Oscar non chiede vantaggio,Oscar chiede di essere come tutti gli altri, ed impedirglielo, è come spezzare le ali ad un farfalla che si sta alzando in volo...
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Oscar Pistorius

    Messaggio  anna di maggio Mar Mar 20, 2012 5:35 pm

    Ieri è stata affrontata una questione a mio avviso molto toccante : il caso di Oscar Pistorius.
    Oscar Pistorius è un amputato bilaterale,il quale grazie a particolari protesi in fibre di carbonio chiamate "flex floot" Gli è stato permesso di camminare,correre e sopratutto di partecipare alle Olimpiadi.
    Lui è un grande esempio di come una persona fisicamente "diversa", grazie alle innovazioni tecnologiche, possa cambiare e migliorare la sua vita.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty protesi vantaggio o svantaggio?

    Messaggio  Rita Desiato Mar Mar 20, 2012 5:47 pm

    la lezione di ieri ha visto come oggetto principale "le protesi vantaggi o svantaggi??" abbiamo visto dei video su un'importante sportivo che ha fatto richiesta alle olimpiadi di pechino ma è stato rifiutato ... la semplice motivazione è stata perchè con le protesi potrebbe avere il 30% in piu ... in questo caso poteva essere un vantaggio le protesi ma io personalmente mi da fastidio differenziare colui k ha le protesi o non ovviamente disabile o normale ... sono persone anche loro con gli stessi diritti e la mia domanda è questa se loro trasmettono questa totale voglia di vivere attraverso questo trapasso oltrepasso di ostacoli difficoltà che incontrano ogni giorno perchè dovrebbero privarsi di qualcosa???? non mi do una motivazione ....e purtroppo vorrei contrinuare a parlare ma dopo questa domanda che mi pongo non mi so dare una risposta ........ Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation Exclamation
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Oscar Pistorius

    Messaggio  lucia schiano lomoriello Mar Mar 20, 2012 5:56 pm

    Io vorrei capire xke si debba ostacolare il raggiungimento della felicità di un bambino ?Ogni bambino ha diritto di vivere una vita serena..pultroppo la vita a qualcuno ha riservato un "brutto scherzo" privandolo di parti del corpo ...ma oggi con il progresso teconologico scientifico si è riuscito grazie alla costruzione di apposite strutture ad aiutare queste persone.Una di queste è Oscar Pistorius, un bambino che già a 10 mesi fu costretto a vedersi amputare le sue piccole gambe, e da allora ha imparato ad utilizzare le protesi . Con forza e volontà ha saputo reagire, davanti alle difficoltà che, noi non potrmmmo mai e assolutamente mai nemmeno in piccolo immaginare.E' proprio questa forza che gli consente ogni giorno di alzarsi guardarsi allo specchio e dirsi si io sono come loro e forse sono anche speciale. Egli come i suoi simili non sentono vergogna, non si sentono diversi e nemmeno inferiori, anzi a mio avviso noi lo siamo, perchè noi, in realtà ogni qualvolta che li vediamo nella nostra mente pensiamo e diciamo mi dispiace , non vorrei mai essere nei suoi panni....ma loro invece non pensono minimamente a questo , forse perchè sono occupati a cercate quel coraggio che non li fa arrendere . E' la voglia di cambiare ed di essere uguali agli altri per avere i stessi diritti le stesse opportunità che li giudino nella vita cercando di sfuggire a quelle situazioni o di rifiuto o di rischio.Oscar Pistorius come già detto fin da piccolo convive con le protesi , grazie ad esse ha una vita normale .Amante dello sport ha scoperto la passione della corsa , nel quale ha raggiunto molti traguardi e tutt'oggi alla ricerca di altri .Pultroppo però su di lui sono sorte molte polemiche , riguardanti la sua partecipazione alle Olimpiadi di Pechino 2008 .Ancora oggi è aspramente aperto un dibattito riguardante le sue protesi e la questione svantaggio o vantaggio di queste.Ma , si è scopert che l'utilizzo di tali protesi nella corsa protesi , nella fase iniziale sono uno svantaggio mentre nella parte finale, a mio avviso ogni essere umano è diverso e come si è fatto una questione sulla protesi si dovrebbe aprire un dibattito anceh sulle differenze sei singoli corridori , su quello più alto o quello più basso , per il magro o per il robusto!Certo che si cercano tanti pretesti!Ma dico io come si fa a pensare in questo modo ? Allora si dovrebbe contare anche il fattore psicologico?Di certo loro si trovano in una condizione critica , perchè nel momento della corsa possono sempre essere condizionati dagli agli altri corridori che gareggiano con le proprie gambe mentre loro no!Allora anche questo va considerato?Io credo che ognuno ha delle capacità , attitudini differenti , non sono un paio di gambe o una protosi a cambiare risultato. Allo stesso Oscar non interessa arrivare primo , ma a lui contata solo essere riuscito a parteciare per far capire al mondo intero che tutti siamo uguali e che non ce bisogno di far la differenza tra olimpiadi e paraolimpiadi .Lo stesso Oscar , è aperto al dibattito riguardanti le sue protesi , è favorevole a studi più approfonditi con la speranza di attingere ad una regolamentazione rigurdante queste ultime le loro caratteristichè , anche perchè egli afferma che utilizza le cosidette protesi passive cioè prive di molle e motori , a differenza di quelle attiva e che quindi le passive non incidono in termini vantaggiosi sul risutato finale.Credo che in fondo il vero scopo di Oscar sia quello di aiutare a far crescere la speranza e la forza per cambiare, in coloro che come lui sono privi di arti , per cercarli di incitare ad un uso di protesi e per aiutarli ad accettasi e a volersi bene ! E' bello vedere come un bimbo che non poteva nemmeno camminare oggi è riuscito con la propria forza e passione a realizzare il proprio sogno !Voglio terminare questo commento con un racconto si Oscar :correvo su e giù per la spiaggia quando due bambini più grandi di me e mi hanno chiesto perché lasciassi solo dei buchi sulla sabbia ,anziché impronte di piedi."Perché le mie impronte sono fatte così"risposi. "Ah",hanno risposto loro , e hanno cominciato a correre sui talloni per provare a lasciare impronte uguali alle mie.Quel giorno mi è rimasto in mente".E' stato in momenti come quello che ho capito che la gente ti vede esattamente nel modo in cui tu vedi te stesso".
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Annamaria Bruno Mar Mar 20, 2012 6:03 pm

    io penso, che proprio perchè queste protesi, come detto dalla Prof in aula, non integrano una menomazione, ma potenziano l'uomo, sia giusto che questi sportivi gareggino separatamente.
    Anche se non credo questa potenzialità possa essere di tanto superiore a quella dell'uomo dotato di naturale integrità e quindi non colpito nella sua completezza fisica.
    Ancora credo, che la forza, che possa trarre un atleta dalla propria sana fisicità, non sia quella su cui possa contare uno sportivo para olimpico.
    Ammiro la forza di Oscar Pistorius per essersi così esposto, per il coraggio con cui si sarà sicuramente proposto di affrontare polemiche, che spesso colpiscono la persona nella sua sensibilità profonda.
    Ammiro il suo desiderio di non lasciarsi deludere dall'unica esistenza di cui dispone. Smile
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    Messaggio  Claudia Zuccoli Mar Mar 20, 2012 6:25 pm

    Oscar Pistorius è uno sportivo,un atleta che,nonostante sia privo di gambe,non ha rinunciato al suo sogno di diventare un campione.Egli corre con l ausilio di protesi di avanzata tecnologia e ha chiesto di partecipare alle olimpiadi gareggiando con i normodotati;proprio per l utilizzo di queste particolari protesi la sua richiesta ha scatenato delle polemiche,alcune persone pensano infatti che per l atleta ci potesse essere un vantaggio rispetto agli altri normodotati,pensiero espresso anche da alcune ragazze ieri a lezione.Io penso che tale giudizio sia alquanto superficiale,in quanto facendo riferimento ad una fonte più veritiera,in realtà non si può affermare che questo vantaggio di cui si parla esiste.Il Tas infatti ha stabilito che il presunto "vantaggio tecnico" di Pistorius non è dimostrabile,in quanto non esistono elementi scientifici, sufficienti atti a dimostrare alcun tipo di vantaggio nei confronti degli altri atleti.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Ilaria cozzolino Mar Mar 20, 2012 6:26 pm

    oscar pistorius è un esempio di tecnologie integrative cioè quelle tecnologie che si integrano al corpo umano si aggiungono o completano.
    lui nacque con una grave malformazione che lo costringe all'età di undici mesi all'amputazione delle gambe. lui corre con protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe chiamate flex foot.
    secondo me può partecipare alle olimpiadi dei normodotati perchè una volta che abbiamo un campione che fà della sua debolezza una grandezza è giusto dargli il giusto merito, ma è anche la storia di un atleta che rincore un sogno per il quale ha deciso di correre contro tutti. ma è allo stesso tempo una vicenda che apre con forza a una riflessione generale sulla presenza delle tecnologie nello sport, andando molto al di là del fatto che una parte di queste tecnologie possa consentire ad atleti disabili la partecipazione a gare con i cosidetti normodotati.
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    Messaggio  Nadia Frascadore Mar Mar 20, 2012 6:34 pm

    Grazie alla tecnologia, molte persone svantaggiate dal punto di vista motorio hanno potuto migliorare la propria vita di relazione, praticare liberamente un’attività sportiva eliminando così quelle barriere che impedivano un reale inserimento nella società.
    In particolar modo mi riferisco alla vicenda di Oscar Pistorius,l’atleta sudafricano nato con una grave malformazione agli arti inferiori,una situazione che costrinse i medici ad amputare al bambino, all'età di soli undici mesi,entrambi i piedi.
    Non gli venne però preclusa la possibilità di praticare sport: oggi Oscar corre grazie a particolari protesi in fibra di carbonio denominate "flex feet", che gli permettono di avere un ottimo equilibrio. La sua storia è stata abbastanza travagliata,alla perenne ricerca della "normalità" e del riconoscimento a correre tra i "normodotati".
    Pistorius espresse nel 2005 il desiderio di correre insieme ai normodotati alle Olimpiadi di Pechino 2008, ma la IAAF respinse la richiesta, sostenendo che l'utilizzo delle sue protesi gli darebbero un vantaggio meccanico superiore al 30% rispetto a chi non le utilizza.
    Ritengo che la vicenda sia interessante da più punti di vista,sia umano che sportivo;Pistorius ha tracciato una via che in futuro darà la possibilità ad altri atleti diversamente abili di raggiungere un traguardo impensabile fino a poco tempo fa e questo grazie alla sua determinazione e alla forza di volontà
    Ha tutto il diritto di correre e partecipare ad una gara! Penso,inoltre,che in qualunque caso la sua gara l’ha già vinta da tempo: la gara contro le avversità della vita e contro la rassegnazione.
    L'estrema voglia di combattere e vincere una battaglia,che all'inizio sembrava persa, ha fatto di lui un esempio da seguire e ammirare!


    « Perdente non è chi arriva ultimo in una gara, ma chi si siede e sta a guardare. »
    (La madre di Oscar Pistorius)
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  soleluna Mar Mar 20, 2012 6:39 pm

    La lezione sulle tecnologie protesiche è stata molto interessante ma soprattutto è stato interessante il dibattito che dopo ne è nato. In classe ho avuto la sensazione di essere agli albori di una nuova scienza: quella che studierà gli effetti, vantaggi e svantaggi che tutte le possibili protesi possono arrecare agli uomini negli sports e nella vita in genere. Sono davvero contenta di vedere che ci sono giovani, quali sono i miei colleghi corsisti, che si appassionano così tanto ad una tematica. Continuate così ragazzi, siete il futuro migliore della nostra società.
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    Messaggio  cavagnuolo giuseppina91 Mar Mar 20, 2012 6:39 pm

    grazie allo sviluppo della tecnologia oscar pistorius è riuscito a realizzare il suo sogno,quello di correre,e soprattutto quello di correre non solo alle Paralimpiadi ma anche alle olimpiadi di pechino del 2008.tutto questo è stato possibile grazie alle tecnologie integrative,protesi che integrano,completano il corpo umano,servono per integrare una menomazione,una parte del corpo mancante.infatti oscar a pochi mesi dalla nascita ha perso entrambe le gambe,dalle ginocchia in giù e solo grazie al flex foot ha potuto correre,esso consiste in un piede flessibile a forma di c in fibra di carbonio.oscar per avverare il suo sogno ha dovuto superare molti ostacoli e per farlo ha lottato molto,infatti la sua richiesta di partecipare alle olimpiadi con i normodotati non è stata subito accolta,all'inizio è stata respinta dalla federatletica internazionale poichè essa riteneva che oscar avrebbe ottenuto un vantaggio usando queste protesi ma poi lui ha presentato un ricorso e il tribunale d'arbitrato sportivo l'ha accolto permettendogli di gareggiare in quanto questo vantaggio non potesse essere provato scientificamente.la storia di oscar ci fa notare la relazione esistente tra corpo,disabilità e tecnologia,quindi di come la tecnologia,attraverso le protesi corporee, può essere d'aiuto per chi vuole realizzare il proprio sogno e non può farlo da solo perchè possiede delle disabilità fisiche e anche per chi nel quotidiano essendo disabile trova molte barriere architettoniche che può abbattere soprattutto grazie alla tecnologia.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Anna Pasquariello Mar Mar 20, 2012 6:41 pm

    La storia di Pistorius è molto toccante, come una persona sia capace di ritrovare la strada giusta per affrontare la vita, anche con grosse problematiche.
    È ammirevole la sua forza di volontà, e soprattutto l'amore che ha nei confronti dello sport e cerca in tutti i modi di continuare la sua attività senza limiti.
    Tutto ciò è potuto accadere grazie all'invenzione delle protesi che hanno migliorato la
    qualità di vita dell'uomo.
    Esse compensano limitazioni funzionali, facilitano e rendono possibili determinate attività quotidiane e come in questo caso di Pistorius realizzare un grande sogno.
    L'obiettivo è quello di renderli quanto più possibile autonomi e facilitare le loro condizioni di vita.
    Pistorius ha partecipato a molte gare “insieme” a persone normale usufruendo di protesi alle gambe, e gareggiare in gare di corsa, dimostrando la sua grande volontà e coraggio.
    È un uomo da prendere come esempio, ma secondo il mio parere dovrebbe gareggiare insieme a persone che si ritrovano nella sua stessa condizione.
    A livello sportivo, credo che anche se in una minima parte lui si trovi in certi aspetti in una condizione di vantaggio ed altri di svantaggio.
    Un esempio pratico che mi viene in mente, può essere il fatto che una persona normale nell'atto di correre va in contro alla formazione di acido lattico nei muscoli, che potrebbe provocare anche dei forti crampi ai polpacci.
    Pistorius in questo caso non ne ha di questi problemi, dato che non ha gambe formate da muscoli, ma di un solido materiale;ma ha comunque degli svantaggi nella partenza.
    Bisognerebbe che queste persone disabili, siano come lui incoraggiati a non mollare nella vita, creando comunque delle condizioni, eventi inerenti al tipo di problema avente.
    Sarebbe molto soddisfacente se tutte le persone come lui, riuscissero ad avere la sua stessa grinta, non mollando mai.
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    Messaggio  valeriaminucci Mar Mar 20, 2012 6:42 pm

    L' argomento della lezione ruota intorno al tema delle protesi queste possono essere integrative,estensive,invasive. Il caso che ci viene presentato è Oscar Pistorius altro esempio di resilienza come la Atzori. Oscar è un atleta paraolimpico( cioè partecipa ai giochi olimpici ma purtroppo possiede delle disabilità fisiche o intellettive). Sin da quando aveva pochi mesi fu costretto all'imputazione di parte delle gambe a causa di una grave malformazione degli arti inferiori. Grazie alla tecnologia è potuto diventare un atleta usufruendo delle protesi in fibra di carbonio( flex-foot) al posto delle gambe. Grazie alle protesi è riuscito a condurre una vita normale portando avanti la sua passione per la corsa. La notizia più eclatante è stata la sua vittoria nella corsa. Chiese di poter partecipare alle olimpiadi di Pechino con i normodotati ma la sua richiesta fu respinta dalla commissione scientifica essendo un atleta con protesi che lo avvantaggiavano. Questa sua esclusione ha generato numerosi dibattiti in tutto il mondo. Dopo numerosi divieti e indagini la commissione ha stabilito che le protesi non rappresentano un vantaggio per le olimpiadi. In questo caso la tecnologia utilizzata da Oscar Pistorius è usata per correggere gravi difetti fisici, è integrazione nel senso che INTEGRA UNA PARTE DEL CORPO MANCANTE,a causa di una menomazione fisica congenita o progressiva.Le protesi credo siano uno strumento per rendere la vita di persone come Oscar il più normale possibile.Oscar come la Atzori e tanti altri come loro sono da ammirare per la loro resilienza, il coraggio,la voglia di superare i limiti,e con le loro forze si mettono alla pari dei normodotati, la voglia di vivere che li contaddistingue e li rende persone speciali. flower
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    Messaggio  Cristina Cardillo Zallo Mar Mar 20, 2012 6:51 pm

    Non è la prima volta che mi fermo a pensare e a ragionare sull'argomento in questione. Mi è capitato diverse volte di leggere su quotidiani, riviste o in TV la domanda "PROTESI: vantaggio o svantaggio?" .
    Ho sempre cercato di formulare la mia idea a riguardo, ma non ci sono mai riuscita, e tuttora mi rendo conto di non esserne capace perchè sono troppi i pro e i contro che influenzano il "dilemma".
    Umanamente mi verrebbe da dire che Pistorius dovrebbe gareggiare alle olimpiadi con i normodotati in quanto il correre con le protesi alle gambe, secondo i risultati di alcune ricerche, dovrebbero recare uno svantaggio all'inizio della gara e un vantaggio alla fine, quindi la situazione rimarrebbe inalterata.
    Guardando la cosa attraverso gli occhi di coloro che considerano Pistorius un diversabile e quindi ritengono giusto che egli gareggi nelle paralimpiadi, mi nasce un dubbio...

    Io ho praticato volontariato per diversi anni allo "Special Olympics", olimpiadi per persone diversamente abili. Mi è capitato di accompagnare diversi atleti che avevano dei leggeri ritardi mentali e che a livello fisico non presentavano alcun tipo di menomazione.
    La domanda mi nasce spontanea: DOVREBBERO GAREGGIARE ANCHE LORO ALLE OLIMPIADI INSIEME AI NORMODOTATI?!?!?
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    Messaggio  soleluna Mar Mar 20, 2012 6:56 pm

    Come ho detto in classe, Oscar Pistorius è un ragazzo formidabile, vero esempio di resilienza, che meriterebbe non una ma duemila medaglie olimpiche solo per il fatto che continua a mettersi in discussione e per la sua forte volontà di voler correre con i suoi flex foot insieme ai normodotati. Sono d’accordo con lo sportivo Fava che critica la posizione di chi asserisce che Oscar è in vantaggio con le protesi a discapito dei normodotati perché anche altri tipi di protesi, per ipotesi, possono recare vantaggi (per esempio le viti alle caviglie o alle gambe dei calciatori, giunture di arti di sportivi magari ricostruite artificialmente…)che solo per il fatto che non si vedono (sono invasive e quindi dentro il corpo) non vengono processate. Allora, se dobbiamo condannare Oscar dovremmo prima creare una scienza che prenda in esame tutti i tipi possibili di protesi, invasive, aggiuntive, estensive previste per il corpo umano e creare, così, una casistica scientifica che sancisca un codice disciplinare per sportivi con protesi con tanto di veti e permessi. Perché, laddove la mancanza è compensata con la moderna tecnologia, questi atleti con menomazioni devono poter partecipare solo alle paraolimpiadi?
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    Messaggio  roberta case Mar Mar 20, 2012 7:00 pm

    L' argomento di cui abbiamo trattato anche questa volta fa iflettere e ci invita secondo me a soffermarci sulle diversità,tante discussioni ha creato questo caso se il giovane dovesse essere ammeso o no alle olimiadi e per me anche solo il fatto di pensare per un momento di non farlo gareggiare è grave.Questo caso mi ha fatto riflettere perchè un ragazzo con tutte le sue difficoltà e diversità,è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi e alcuni limiti.Bisogna crede sostenere appoggiare queste iniziative queste situazioni affinchè questi non siano casi isolati,ma che aiutino anche altre persone a perseguire i loro obiettivi.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty "ignoranza delle istituzioni"

    Messaggio  de cicco luisa Mar Mar 20, 2012 7:19 pm

    Oscar Pistorius è un ennesimo esempio di resilienza, infatti mi ha stupito tantissimo la sua capacità di riuscire a correre ed a confrontarsi con dei campioni normodotati.
    mi hanno lasciato molte perplessita le decisioni adottate dal CIO, il comitato olimpico, circa l'esclusione di Pistorius dalle Olimpiadi. io penso che se una persona disabile riesce a gareggiare e a confrontarsi con persone normodotate è già una vittoria e bisognava mettere in mostra questo lato anche per sensibilizzare gli spettatori e far capire che con la forza di volontà e l'ausilio delle tecnologie il disabile non è piu un gradino più giu.
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    Messaggio  Silvana Marchese 1990 Mar Mar 20, 2012 7:30 pm

    I disabili sono solo persone,che differiscono dalle altre per una "D" in più,la D di disabilità.
    Essi hanno il diritto di avere gli stessi diritti di persone normodotate, ma allo stesso tempo hanno anche gli stessi doveri.
    Il caso dell'atleta Oscar Pistorius, ci fa riflettere sulla questione se sia giusta oppure no la partecipazione di un atleta paralimpico alle Olimpiadi e,se sia quindi giusto il suo gareggiare con atleti normodotati.
    Il problema della partecipazione di Oscar Pistorius alle Olimpiadi nasceva dal fatto che,le sue protesi in fibra di carbonio,le flex foot,probabilmente avrebbero migliorato di circa il 30% la prestazione della sua corsa,svantaggiando così un atleta normodotato.
    Alla domanda: è giusto che un disabile partecipi alle Olimpiadi?
    Posso così rispondere:secondo me la partecipazione di un disabile alle Olimpiadi è giusta finquando la sua prestazione non è in qualche modo favorita, ad esempio da albitri,responsabili ecc.., rispetto a quella di altri atleti.
    Penso che nel caso di O.Pistorius le sue protesi non evrebbero migliorato la sua corsa, in quanto oltre alla loro presenza vi era anche un duro e lungo periodo di allenamento, lavoro e sacrifici.
    Le protesi sono solo uno strumento, e solo con quelle non avrebbe mai vinto.
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    Messaggio  maria riccardi 90 Mar Mar 20, 2012 8:12 pm

    LA lezione era basata sulle "tecnologie integrative" anche nello sport uno dei famosi casi è quello di Oscar Pistorius un atleta paraolimpico .A causa di una grave malattia gli furono amputate una parte delle gambe,la sua passione più grande è la corsa e grazie alle varie tecnologie e alle protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe ha potuto realizzare il suo sogno diventando un grande atleta.Pistorius chiese di poter partecipare per le olimpiadi di Pechino del 2008 ma la sua richiesta fu respinta in quanto la commissione stabilì che pistorius era avantaggiato per le protesi.il tema dell argomento era se le protesi di oscar ,in questo caso in ambito sportivo sono un vantaggio o uno svantaggio .premettendo che questa lezione in particolare mi ha colpita in modo veramente profondo (e nn lo dico tanto per dire) ma anche ascoltando la discussione in aula ho potuto avere una visione piu ampia . sono d accordo sul fatto che tutte le persone disabili e "normali" vanno trattate sullo stesso piano ,senza pietà , compassione e discriminazione, penso che visto che non c è nessuna certezza scientifica che avvale l ipotesi che l atleta disabile sia avantaggiato su quello normodotato non vedo il motivo sul perchè non debba partecipare come un concorrente qualsiasi ,inoltre penso che un atleta non vinca solo grazie alla potenzialità del corpo ma anche grazie allo forza della mente, dell anima e della passione .ho letto un commento dove un ragazzo ha detto che cè un finto buonismo ,io credo che non si tratta di un finto buonismo , ma senza una certezza vera sul vantaggio dell atleta perchè limitarlo? è ovvio che sè la scienza fosse certa del vantaggio in questo caso di pistorius , anchio non troverei giusta la sua partecipazione alle olimpiadi ...che io possa vincere se non riuscissi ,che io possa provarci con tutte le mie forze... una frase bellissima di oscar
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Baldascino Concetta Mar Mar 20, 2012 8:15 pm

    Guardando il video mi sono resa conto di quanto siano forti tutte queste persone che hanno questi deficit... Personalmente li ammiro tantissimo perchè non si arrendono alle difficoltà, proprio come fa Pistorius che è un uomo pieno di forza di volontà e affronta il suo deficit con determinazione senza arrendersi... Smile
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    Messaggio  Baldascino Francesco Mar Mar 20, 2012 8:26 pm

    Nel guardare il video di Pistorius ho potuto capire la forza di quest'uomo nell'affrontare gli ostacoli che la vita gli ha dato. E' un uomo pieno di determinazione e forza di volontà infatti non si è mai arreso dinanzi ai pregiudizi inutili..!!! Exclamation
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Oscar Pistorius

    Messaggio  Milena Capasso Mar Mar 20, 2012 8:54 pm

    Se la resilienza è la capacità dell’uomo di affrontare e superare le avversità della vita Oscar Pistorius è sicuramente un esempio vivente con tale caratteristica. Il fatto stesso di praticare sport ed in particolare la corsa esprime la sua grande voglia di vivere e di lottare che talvolta può ridursi notevolmente quando le situazioni di vita sembrano davvero insormontabili.
    Tuttavia il problema che qui si pone circa il vantaggio o lo svantaggio nell’utilizzo di protesi integrative ai fini di una gara agonistica nell’ambito delle olimpiadi è di difficile trattazione.
    Ho seguito la discussione sia in aula che sul forum e se è vero che tali protesi possono costituire in qualche modo un vantaggio mi trovo daccordo con Antonella. Se parliamo di sport, di sano agonismo, è necessario che tutti gli atleti abbiano le medesime condizioni di partenza affinché la gara non sia falsata da elementi aggiunti come possono essere le sostanze dopanti.
    Sembra però che gli sviluppi del caso siano ancora aperti.
    Ammetto comunque di trovarmi in difficoltà perché il caso di Pistorius è unico e quindi non è sicuramente facile esprimere un’opinione con una certa leggerezza. Magari è opportuno documentarsi di più e in ogni caso trattare il problema con la dovuta delicatezza.
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    Messaggio  Federica Marzano Mar Mar 20, 2012 8:59 pm

    Un altro tema affrontato durante la lezione è stato quello delle tecnologie integrative e in special modo del caso di Oscar Pistorius. Pistorius,giovane affetto da una grave malformazione agli arti inferiori,costretto sin da piccolo all'amputazione di entrambe le gambe. Egli,tuttavia è riuscito a diventare un campione dell'atletica leggera,grazie all'applicazione di Flex Foot,ossia protesi in fibra di carbonio a forma di C,che utilizza al posto delle gambe,che gli permettono di camminare,correre e saltare come qualsiasi altra persona. Ritengo che sia stata,proprio la volontà di mettersi in gioco e di sfidare il mondo dicendo: "IO CE LA POSSO FARE!" che gli ha permesso di vivere,rimuovendo psicologicamente la sua deformazione fisica;la stessa volontà che lo accomuna alla ballerina Siomona Atzori. Il vantaggio di avere queste protesi,non credo debba assolutamente vietare la partecipazione alle Olimpiadi ad un giovane,il cui desiderio è stato sempre quello di mettersi in discussione e in competizione con le persone normodotate. Se è vero che si garantiscono e si tutelano le pari opportunità a tutti,allora sono daccordo con chi ha sostenuto la causa a favore di Pistorius. Ribadisco,inoltre,che urge una cultura nel nostro paese sulla "diversità" come "normalità" che dia la possibilità a queste persone di vivere una vita normale senza discriminazione e in piena libertà tutelata dai diritti alla salute.
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    Messaggio  Teresa Nazzaro Mar Mar 20, 2012 9:03 pm

    Introducendo il concetto di protesi sportive, ero sicura che come esempio di corpo protesico venisse preso in considerazione Oscar Pistorius.
    Dalla prima volta che l'ho visto in tv, sono rimasta affascinata dalla potenza che esprime tale ragazzo.
    Oscar è il chiaro esempio che se gli ostacoli della vita vanno superati a piccoli passi, egli non ha avuto paura nell'accellerare e correre. Correre per la vita, correre per realizzare i propri sogni, correre PER e CON le proprie gambe.
    Qualche tempo fa presi da internet questa tenerissima immagine:
    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Oscar-pistorius-bambina-girl

    e guardandola oggi posso dare una risposta al quesito postomi.
    Oscar corre con delle gambe di fibre di carbonio.
    E' vero, quel 30% il più dà un vantaggio meccanico rispetto agli altri corridori ma sia dal lato umano che da quello sportivo, non lo vedo un problema.
    Penso che Oscar sia davvero in grado di partecipare come-col cuore lo dico- un normodotato; non sono quelle protesi che rendono Oscar un campione ma è la sua tenacia e la sua volontà, che generano forza nei suoi muscoli e danno vita ad apparecchi inanimati in fibra di carbonio.
    E' l'anima di Oscar che corre e dà vita ai suoi muscoli.
    E francamente,per me Oscar è da considerare un vero esempio, sinonimo di chi con grinta e forza,non si arrende MAI,nemmeno quando a fermarti sono le tue stesse gambe.
    (il link dell'immagine è :http://www.daidegasforum.com/forum/foto-video/507000-coraggio-onore-oscar-pistorius-bimba.html)
    Izzo Maria Teresa
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Pistorius da disabile diviene un Super Uomo

    Messaggio  Izzo Maria Teresa Mar Mar 20, 2012 9:18 pm

    “Oscar Pistorius”

    Il confine cosi sottile tra sport e tecnologia
    Tra disabilità e normalità
    Tra volere e potere
    Tra sogno e realtà
    Tra svantaggio e vantaggio

    Credo che sia giusto raccontare anche in breve chi è Oscar Pistorius,prima di scrivere una mia opinione già espressa in aula durante il dibattito.
    Soprannominato "the fastest thing on no legs", Pistorius è un amputato bilaterale detentore del record del mondo sui 100, 200 e 400 m piani. Corre grazie a particolari protesi in fibra di carbonio, denominate cheetah.
    Protesi che gli permettono di deambulare sin quasi dalla nascita, visto che nacque (Pretoria, 22 novembre 1986) con una grave malformazione (entrambi i peroni erano assenti), che lo costrinse, all'età di undici mesi, all'amputazione delle gambe.

    Il dibattito nasce dal fatto se fosse giusto o meno lasciar gareggiare Pistorius con le protesi in fibra di carbonio alle Olimpiadi, insieme agli altri atleti normodotati e se tali protesi potessero essere un vantaggio nella corsa.
    La decisione della federatletica internazionale si basa sulla relazione del professor Peter Brueggemann, docente dell'istituto di biomeccanica dell'Università di Colonia e sui risultati dei test eseguiti nello scorso novembre.
    Le protesi, comunemente identificate come 'cheetahs', secondo il Consiglio della Iaaf "dovrebbero essere considerate aiuti tecnici in chiara violazione dell'articolo 144.2".

    E' evidente, secondo la relazione, che un atleta che usi le protesi cheetah sia in grado di correre alla stessa velocità dei normodotati, con un consumo inferiore di energie, "un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi", sostiene la Iaaf.

    L'articolo 144.2 vieta espressamente "l'impiego di ogni elemento tecnico, che garantisca un vantaggio sugli atleti che non utilizzano lo stesso strumento".

    La mia opinione trova conferma dalla decisione della federatletica in quanto, parlando di ambito sportivo non possiamo avvantaggiare nessuno, quindi bisognerebbe tralasciare per un attimo il lato umano e considerare semplicemente le leggi sportive e quindi nel momento in cui si accerta un vantaggio non credo sia giusto che Oscar Pistorius partecipi con i normodotati.
    La controversia arriva al punto in cui Pistorius da disabile diviene un Super Uomo.

    Dopo questo però per a me nasce un ulteriore domanda.

    Le protesi hanno un costo intorno ai 30.000euro.
    E chi non può permettersele?
    Non è anche questa una discriminazione?
    Dovrebbero quindi fare in modo che tutti gli atleti con disabilità possano permettersele.
    Qui però entra in gioco un nuovo fattore quello dello Stato che dovrebbe tutelare tutti gli sportivi con disabilità, in modo che non ci siano discriminazioni ,
    come per esempio gli altri che corrono sulla la sedia a rotelle non potendo permettersi un costo cosi alto per le protesi in fibra di carbonio.

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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 5 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Daria Casolare Mar Mar 20, 2012 9:36 pm

    [i][b]L'argomento che è stato trattato nella lezione di ieri è stata la storia di un ragazzo di nome Oscar Pistorius, un grande sportivo..che però la vita gli ha negato una delle cose più importanti del corpo: gli arti inferiori. Ma questo suo handicap è stato in un certo senso eliminato da due protesi le cosidettte "flex foot" , due protesi flessibili che gli danno un certa libertà di movimento ma che soprattutto gli hanno dato la possibilità di dare il massimo in uno dei suoi sport preferiti: la corsa! Ed è proprio quì che vediamo un mix di resilienza e delle tecnologie integrative, come scrive la prof. Briganti nel suo libro, queste tecnologie si interessano di fornire a molti deficit fisici dei completamenti..dei veri e propri prolungamenti delle proprio funzioni e del proprio corpo. Io credo che Oscar debba partecipare alle Olimpiadi, in tutti i campi ci sono delle persone che per altri problemi ( non handicap fisici) partono svantaggiati o avantaggiati ma nessuno ci fa caso.. Solo perchè si parla tanto della sua straordinaria caparbietà, capacità di raggiungere i propri obbiettivi a testa alta ..non ci si deve soffermare su tante piccole cose che in altri casi non si parlerebbe neanche ..come il vantaggio meccanico del 30%. Ma si deve andare oltre...oltre anche a delle piccolezze che possono intaccare dei sogni di persone che dalla vita hanno già avuto delle belle batoste!
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