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lab. 3 Pistorius (chiuso)
Melania castoro90- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 34
Nella nostra terza lezione abbiamo parlato del corpo protesico che è la sintesi di umano e tecnologico,attraverso 3 tipi di tecnologie che sono:le tecnologie integrative,viste come integrazioni del corpo (protesi dello sport),come miglioramento (protesi estetiche),come di potenziamento (protesi organiche) e come abilitanti (il computer e il sostegno);le tecnologie estensive che non hanno fisicità (protesi immateriali) e infine le tecnologie invasive cioè d'invasione del corpo (gli impianti).In questa lezione ci siamo concentrate,in particolar modo,sulle tecnologie integrative nel campo sportivo dove come esempio abbiamo preso Oscar Pistorius. Oscar Pistorius,esempio anch'esso di resilienza,è un atleta sudafricano, campione paralimpico nel 2004 sui 200 m piani e nel 2008 sui 100, 200 e 400 metri piani. Soprannominato "the fastest thing on no legs". Riesce a corre grazie a particolari protesi in fibra di carbonio a forma di C,flex foot. Possiamo definirlo un atleta a 360°,in quanto praticata qualsiasi tipo di sport,anche se conosciuto maggiormente per la corsa. A mio avviso penso che le sue protesi non siano un vantaggio,in quanto egli a differenza dei normodotati trova difficoltà all'inizio della gara che però potrebbe recuperare benissimamente verso la fine o a metà gara. Pensiamo anche al fatto di uso di sostanze come il doping,dove la maggior parte degli atleti ne fanno un uso sproporzionato..Magari lui non usa il Doping, magari lui si è dedicato nella massima sportività al raggiungimento di questo traguardo, senza bleffare se non per l'utilizzo di protesi, visibilissime, senza l'utilizzo di chissà quali sostanze che possano rafforzare la prestazione..Si parla tanto di mettere tutti sullo stesso piano e anziché di diminuire il divario tra gli abili ed i diversamente abili lasciando che questi, come in questo caso, non partecipino alle olimpiadi dei comuni umani, dobbiamo cercare di eliminare le nostre barriere dei pregiudizi e degli stereotipi da noi stessi creati,per far sì che anche coloro che sul piano emotivo si sentono diversi o emarginati da determinati contesti,possano sentirsi almeno un pò abili in ciò che vogliono raggiungere..Dovremmo ammirare di più persone come l'Atzori,Pistorius che nonostante la loro mancanza fisica riescono con forza,coraggio e determinazione a risalire le difficoltà che incontrano quotidianamente nella nostra società.
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francesca de falco- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 14.03.12
- Messaggio n°152
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
OSCAR PISTORIUS grande esempio di vita ma anche esempio di miglioramento delle tecnologie ke ormai nn si fermano piu e danno la possibilità a tt di essere uguali quindi io credo ke oscar nn deve essere argomento di discussione se partecipa alle olimpiadi anzi un esempio da seguire x la sua forza di dimostrare ke lui riesce anke cn un piccolo problema...
simonamanzoni- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 44
Località : napoli
- Messaggio n°153
OSCAR PISTORIUS
Oggi abbiamo parlato delle tecnologie integrative per lo sport ..abbiamo visto dei video su un “grande” campione..un ragazzo che con la sua grinta e con la sua voglia di Vivere è riuscito, pur non avendo gli arti inferiori a causa di una malformazione alla nascita,a “Vincere” in tutti i sensi!!(Penso che questo laboratorio sia il vero è proprio continuo per far capire il vero significato di Resilenza)
Lui usa delle protesi in fibra di carbonio dette flex foot e per questo ci sono state delle grandi discussioni sulla sua presenza alle Olimpiadi…ma...pensavo….è vero queste protesi gli danno circa il 30 % in più di potenza rispetto ad un corridore “normale”…ma alla partenza lui e in grande svantaggio..Perchè riusciamo a vedere solo quello che vogliamo…vediamo solo quando ci fa comodo vedere…questo è per tutto!!!
Quando si parla di disabilità si parla innanzitutto di persone!!!!
Dopo la lezione mi sono documentato molto su internet sulle diverse tecnologie integrative per lo sport e non solo…diciamo che c’è di tutto…ci sono tanti tipi di protesi per qualsiasi tipo di arto per grandi e piccoli..non vi nascondo che “al primo impatto”è stato “brutto “vedere…ma poi mi sono resa conto che solo grazie alla tecnologia…solo grazie alle grandi scoperte come ad esempio le flex foot… i sogni di molte persone, nate con determinati tipi di patologie o per gravi incidenti,sono ruiusciti a non essere solo sogni ma diventera vera “Realtà”
ESSERE INDIPENDENTI E’ SCRIVERE OGNI GIORNO LA PROPRIA STORIA…A QUESTO DOVREBBE MIRARE LA SOCIETA’ IN CUI VIVIAMO E IN PIU’ PICCOLO LA COMUNITA’ A CUI APPARTENIAMO!!!
Lui usa delle protesi in fibra di carbonio dette flex foot e per questo ci sono state delle grandi discussioni sulla sua presenza alle Olimpiadi…ma...pensavo….è vero queste protesi gli danno circa il 30 % in più di potenza rispetto ad un corridore “normale”…ma alla partenza lui e in grande svantaggio..Perchè riusciamo a vedere solo quello che vogliamo…vediamo solo quando ci fa comodo vedere…questo è per tutto!!!
Quando si parla di disabilità si parla innanzitutto di persone!!!!
Dopo la lezione mi sono documentato molto su internet sulle diverse tecnologie integrative per lo sport e non solo…diciamo che c’è di tutto…ci sono tanti tipi di protesi per qualsiasi tipo di arto per grandi e piccoli..non vi nascondo che “al primo impatto”è stato “brutto “vedere…ma poi mi sono resa conto che solo grazie alla tecnologia…solo grazie alle grandi scoperte come ad esempio le flex foot… i sogni di molte persone, nate con determinati tipi di patologie o per gravi incidenti,sono ruiusciti a non essere solo sogni ma diventera vera “Realtà”
ESSERE INDIPENDENTI E’ SCRIVERE OGNI GIORNO LA PROPRIA STORIA…A QUESTO DOVREBBE MIRARE LA SOCIETA’ IN CUI VIVIAMO E IN PIU’ PICCOLO LA COMUNITA’ A CUI APPARTENIAMO!!!
francescacella- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 32
- Messaggio n°154
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
dai video che sono stati mostrati a lezione diciamo che sono rimasta un attimo perplessa, colpita, delusa e senza parole ma ancor di più da alcuni commenti che sono stati fatti. Generalizzando in primis si sta parlando di un disabile, quindi di una persona, essere umano che purtroppo non ha avuto la nostra stessa fortuna, ma pur sempre essere umano come noi!! Allora in questa determinata circostanza ci si pone il problema che le protesi facilitino del 30% le abilità rispetto ad una persona abile e quindi è vietata la partecipazione alle olimpiadi; allora io ritengo che sia una cosa assurda, proprio a lezione ci è stato ricordato da una ragazza che non bisogna guardare i disabili con tenerezza, pena perchè li facciamo sentire più tristi, però possiamo vietargli una partecipazione sportiva? io sono del parere che nel momento in cui la società, la scienza mette a disposizione le protesi per poter comunque cercare di condurre una vita "normale" è assurdo che gli venga vietato di fare qualcosa come tutti gli altri! Viene tra virgolette facilitiato? aiutato? pazienza, se non li si vuole far partecipare ad un qualcosa non mettetegli proprio a disposizione delle protesi ma perchè devono essere aiutati per poi riessere rinnegati? io dico o tutto o niente...o le protesi e la partecipazione sportiva (nel caso di postorius) o niente protesi così ci si fa una ragione....ma cavolo come devono sentirsi nel momento in cui gli viene data l'occasione per poter riuscire in qualcosa, e poi allo stesso tempo negata? non sono per niente daccordo con l'escclusione alle olimpiadi...è più forte di me...sarà anche a livello sportivo ma nel momento in cui viene "offeso" a livello sportivo per me un disabile viene colpito anche a livello umano, gli viene negata una possibilità di avere successo almeno in qualcosa...è assurda questa cosa!!
Francesca Starita- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 33
Località : Napoli
- Messaggio n°155
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Oscar Pistorius come l'Atzori è una perona che non si è mai persa d' animo nonostante la sua disabilità.Bisognerebbe premiarlo solo per aver dato prova, a chi come lui non ha avuto la fortuna di nascere normodotato,di non avere limiti,di non arrendersi perchè nulla è impossibile.Pistorius con le protesi in fibra di carbonio agli arti inferiori(chiamate "cheetah"),è sicuramente "avvantaggiato",poichè le protesi favoriscono una sorta di rimbalzo permettendo maggiore velocità.Ma con ciò non sono d' accordo che non possa mettersi in gara con i normodotati,anche perchè sicuramente ha superato ben più difficoltà,sforzo,lunghi e faticosi allenamenti,rispetto ai suoi colleghi "normali",per imparare a camminare e addirittura a correre con le protesi.Le "gambe" di Pistorius sono comunque spinte dai suoi muscoli,dalla sua volontà e soprattutto dal suo cuore...e solo perchè è disabile non vuol dire non avere PARI diritti.
rosa d'onofrio- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 20.03.12
- Messaggio n°156
PROTESI VANTAGGIO O SVANTAGGIO???
In aula abbiamo parlato di un altro grande esempio di resilienza:Oscar Pistorius.Nasce con una grave malformazione,che lo porta all'amputazione delle gambe.Nonostante cio' grazie alla sua grande forza di vivere,la sua determinazione,trova il modo per praticare sport riuscendo a correre grazie a protesi in fibra di carbonio.Pistorius diviene un grande atleta ottenendo numerosi successi.Il suo sogno pero' e' quello di partecipare alle olimpiadi insieme ai normodotati.Il suo sogno viene respinto perche' si sostiene che le protesi lo avvantagino.Io penso che se viene accertato che le protesi nn hanno nessun vantaggio,allora Pistorius e' giusto che prenda parte alle olimpiadi.Se invece la protesi puo'portare ad un vantaggio allora Pistorius non puo' partecipare alle olimpiadi perche' altrimenti risulta favorito e nn considerato come tutti gli altri.Nonostante tutto cio' Pistorius e' un grandissimo UOMO e la sua storia mi fa capire che nella VITA NULLA E' IMPOSSIBILE..
Russo Livia Maria- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°157
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Oscar Pistorius è stato il primo atleta disabile a partecipare ad una gara di atletica leggera ai campionati mondiali per normodotati. Non si vuole assolutamente togliere nulla ai meriti di questo ragazzo sudafricano, che all’età di undici mesi ha perso entrambe le gambe, anzi, va riconosciuta ad Oscar Pistorius una forza, uno spirito d’iniziativa ed un inventiva sicuramente fuori dalla portata della stragrande maggioranza delle persone. Mai avrebbe potuto ottenere quello che ha avuto se non fosse stato così tenace, determinato e coraggioso. Oscar Pistorius è un grande atleta, ma non perchè è disabile e amputato, ma perchè è forte. Il fatto che sia disabile è una sua “caratteristica”, che voglia misurarsi con i normodotati è una cosa comprensibile e umana, in fondo lui non si sente diverso, SI SENTE NORMALE, come tutti gli altri. Ma Oscar Pistorius non è l’unico perché ci sono tanti altri atleti italiani che hanno perso gambe, braccia, hanno subito gravi incidenti, vivono in carrozzina, lottano quotidianamente contro un destino avverso, eppure vincono anche loro, e nessuno se ne accorge. Sarebbe bello poter vedere persone disabili coinvolte molto più spesso a tutti i livelli nella vita quotidiana. Sarebbe bello poter dire che il quadro di un artista disabile è bello perchè l’autore è semplicemente bravo e non perchè è disabile. Sarebbe bello poter amare liberamente un uomo o una donna in carrozzina semplicemente perchè sono un grande uomo o una grande donna.Alzatevi e guardate quanti Oscar Pistorius ci sono intorno a noi, che quotidianamente i nostri media ignorano. Quante storie difficili, di sacrificio, di sofferenza riescono a vivere e a superare gli Orscar Pistorius Italici mostrando solo la loro capacità, Integriamoli.. Penso che un uomo normale in quelle condizioni già si sarebbe arreso alla vita, invece lui no è stato coraggioso e ci ha creduto fino alla fine riuscendo nel suo intendo, cioè di correre…egli fin dal 2005 ha espresso il desiderio di poter correre coi normodotati alle Olimpiadi di Pechino 2008 ma questa richiesta gli fu respinta per il semplice motivo che "un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi". ..credo che sia un bel sogno vedere un ragazzo, che per anni si è allenato, perchè solo le protesi non bastano, e raggiunga magari anche una sola medaglia, ma la raggiunga e basta senza tanti ma e tanti se????Magari lui non usa il Doping, magari lui si è dedicato nella massima sportività al raggiungimento di questo traguardo, senza bleffare se non per l'utilizzo di protesi, visibilissime, e non magari con l'utilizzo di una puntura di chissà che cosa, fatta in uno squallido bagno di un centro sportivo prima di una gara???? Secondo me bisogna dare merito ad una persona che partita molto più dietro di alcune persone ma che abbia raggiunto (quasi) l’eguaglianza con altri.
viviana.imparato- Messaggi : 21
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°158
Laboratorio 3 Pistorius
Nel corso della terza lezione abbiamo affrontato il tema dei corpi protesici e del loro incontro con la tecnologia. Come afferma Maldonado “la storia dell’uomo è la storia di una progressiva artificializzazione del corpo,ossia la creazione di nuovi artefatti destinati a supplire le connaturate mancanze prestazionali del nostro corpo”,ed è questo lo scopo delle tecnologie applicate al corpo umano. Queste possono essere di diversi tipi:invasive,estensive ed integrative. Ci siamo soffermati soprattutto su queste ultime ed in particolare sul loro utilizzo in ambito sportivo. Le tecnologie integrative sono,dunque,delle protesi che permettono a chi ne fa uso di integrare una parte del corpo (o di un organo) mancante. Esempio di tecnologia integrativa è il flex foot:un piede flessibile in fibra di carbonio che consente a coloro che sono privi di gambe di camminare,correre e competere a livello agonistico. Gli atleti che fanno uso del flex-foot sono diversi e tra questi vi è colui che viene soprannominato “the fastest thing on no legs" (letteralmente “la cosa più veloce senza gambe”):Oscar Pistorius.
Pistorius è un giovane ragazzo sudafricano a cui sono stati amputati gli arti inferiori a soli 10 mesi a causa di una grave malformazione;egli si impone come esempio di resilienza in quanto,da giovanissimo,si dedica a diversi sport per poi approdare all’atletica leggera che gli ha permesso di vincere diverse medaglie. La storia di Pistorius,così come quella di Simona Atzori,ha suscitato in me profonda ammirazione;entrambi hanno il coraggio di lottare per i propri sogni superando qualsiasi difficoltà e andando oltre il giudizio e gli sguardi compassionevoli delle persone.Riguardo alla polemica che ruota attorno alla sua esclusione dai giochi olimpici di Pechino (sentenza poi ribaltata dal Tas) ho spesso sentito dire che si vuole impedire a questo giovane ragazzo di correre ma questo non corrisponde affatto alla realtà,Pistorius corre ed è amato dal mondo dello sport come qualunque altro giovane talentuoso. Chi afferma che gli si vuole impedire di correre,forse non attribuisce alla paraolimpiade il giusto valore. Essa non è solo un “contentino per persone sfortunate” ma una manifestazione sportiva in piena regola in cui vi sono agonismo,voglia di vincere,fatica,sudore e anni di preparazione. Ciò che mi colpisce è che queste non abbiano lo stesso seguito popolare rispetto alle Olimpiadi per “normodotati” e credo che persone come Pistorius possano usare la loro popolarità per avvicinare il pubblico delle Olimpiadi alle Paraolimpiadi. Ritornando alla questione circa il presunto vantaggio rispetto agli altri atleti penso che il dibattito non sia facile senza avere in mano la giusta preparazione tecnica e la giusta conoscenza di questo prezioso strumento che è il flex-foot;tuttavia,di fronte alla frase “un alteta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi” non posso non farmi delle domande. Penso che un comprovato vantaggio (di qualsiasi natura) non renda la competizione equa,cosa che invece è fondamentale in qualsiasi competizione sportiva. Nessun tipo di vantaggio sarebbe ammesso dal CIO (comitato olimpico internazionale) e se questo avvenisse penso che sarebbe solo un moto di compassione nei confronti di un atleta che non ne ha certo bisogno. Andando oltre il dibattito circa i giochi olimpici,devo dire che mi affascina molto il fatto che trattando la storia di un ragazzo disabile con delle protesi, si parli di “vantaggio” e non di “svantaggio”. Vorrei concludere riportando una citazione di Pistorius che ho trovato su internet:
"correvo su e giù per la spiaggia quando due bambini più grandi di me mi chiesero perché lasciassi solo dei buchi sulla sabbia ,anziché impronte di piedi.
Io risposi:"Perché le mie impronte sono fatte così". "Ah" ,risposero loro, e cominciarono così a correre sui talloni per provare a lasciare impronte uguali alle mie.
Quel giorno mi è rimasto in mente. E' stato in momenti come quelli che ho capito che la gente ti vede esattamente nel modo in cui tu vedi te stesso. (O.Pistorius)"
Pistorius è un ragazzo vincente che dalla vita non ha avuto qualcosa in meno ma qualcosa in più,un grande talento e la forza d’animo necessari per entrare nella storia dello sport.Al di là di ogni dibattito sulla giustizia o meno circa la partecipazione alle olimpiadi è questo che emerge da tutta la sua storia. Nella prefazione del libro di Oscar,Candido Cannavò scrive: "Oscar è un simbolo, Oscar dà coraggio al mondo: a quelli come lui, partiti con un handicap, ma anche agli uomini e alle donne che hanno avuto tutto dalla Natura e bruciano tesori nel vuoto di una vita senza valori".
Penso che non occorra aggiungere altro.
Pistorius è un giovane ragazzo sudafricano a cui sono stati amputati gli arti inferiori a soli 10 mesi a causa di una grave malformazione;egli si impone come esempio di resilienza in quanto,da giovanissimo,si dedica a diversi sport per poi approdare all’atletica leggera che gli ha permesso di vincere diverse medaglie. La storia di Pistorius,così come quella di Simona Atzori,ha suscitato in me profonda ammirazione;entrambi hanno il coraggio di lottare per i propri sogni superando qualsiasi difficoltà e andando oltre il giudizio e gli sguardi compassionevoli delle persone.Riguardo alla polemica che ruota attorno alla sua esclusione dai giochi olimpici di Pechino (sentenza poi ribaltata dal Tas) ho spesso sentito dire che si vuole impedire a questo giovane ragazzo di correre ma questo non corrisponde affatto alla realtà,Pistorius corre ed è amato dal mondo dello sport come qualunque altro giovane talentuoso. Chi afferma che gli si vuole impedire di correre,forse non attribuisce alla paraolimpiade il giusto valore. Essa non è solo un “contentino per persone sfortunate” ma una manifestazione sportiva in piena regola in cui vi sono agonismo,voglia di vincere,fatica,sudore e anni di preparazione. Ciò che mi colpisce è che queste non abbiano lo stesso seguito popolare rispetto alle Olimpiadi per “normodotati” e credo che persone come Pistorius possano usare la loro popolarità per avvicinare il pubblico delle Olimpiadi alle Paraolimpiadi. Ritornando alla questione circa il presunto vantaggio rispetto agli altri atleti penso che il dibattito non sia facile senza avere in mano la giusta preparazione tecnica e la giusta conoscenza di questo prezioso strumento che è il flex-foot;tuttavia,di fronte alla frase “un alteta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi” non posso non farmi delle domande. Penso che un comprovato vantaggio (di qualsiasi natura) non renda la competizione equa,cosa che invece è fondamentale in qualsiasi competizione sportiva. Nessun tipo di vantaggio sarebbe ammesso dal CIO (comitato olimpico internazionale) e se questo avvenisse penso che sarebbe solo un moto di compassione nei confronti di un atleta che non ne ha certo bisogno. Andando oltre il dibattito circa i giochi olimpici,devo dire che mi affascina molto il fatto che trattando la storia di un ragazzo disabile con delle protesi, si parli di “vantaggio” e non di “svantaggio”. Vorrei concludere riportando una citazione di Pistorius che ho trovato su internet:
"correvo su e giù per la spiaggia quando due bambini più grandi di me mi chiesero perché lasciassi solo dei buchi sulla sabbia ,anziché impronte di piedi.
Io risposi:"Perché le mie impronte sono fatte così". "Ah" ,risposero loro, e cominciarono così a correre sui talloni per provare a lasciare impronte uguali alle mie.
Quel giorno mi è rimasto in mente. E' stato in momenti come quelli che ho capito che la gente ti vede esattamente nel modo in cui tu vedi te stesso. (O.Pistorius)"
Pistorius è un ragazzo vincente che dalla vita non ha avuto qualcosa in meno ma qualcosa in più,un grande talento e la forza d’animo necessari per entrare nella storia dello sport.Al di là di ogni dibattito sulla giustizia o meno circa la partecipazione alle olimpiadi è questo che emerge da tutta la sua storia. Nella prefazione del libro di Oscar,Candido Cannavò scrive: "Oscar è un simbolo, Oscar dà coraggio al mondo: a quelli come lui, partiti con un handicap, ma anche agli uomini e alle donne che hanno avuto tutto dalla Natura e bruciano tesori nel vuoto di una vita senza valori".
Penso che non occorra aggiungere altro.
raffaella piccolo- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 13.03.12
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Località : Montefusco AV
- Messaggio n°159
L’uomo che corre più veloce del destino!!!!
Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante , in particolare nel campo della disabilità ,grazie alle protesi che permettono l’integrazione di una parte del corpo mancante. Ne sono un esempio le protesi flex foot , in fibra di carbonio a forma di C, utilizzate da diversi atleti tra i quali spicca il nome di Oscar Pistorius , il sudamericano che voleva partecipare alle olimpiadi di Pechino con atleti normodotati ,ma che dapprima ha visto respinta tale richiesta perché “avvantaggiato” rispetto agli altri atleti. Questo fatto ha generato grossi dibattiti e mentre la commissione scientifica stabilisce che le protesi non rappresentano un vantaggio lui vede il suo sogno svanito poiché il tempo passato davanti ai giudici e nei laboratori per i test dei periti, gli ha impedito di allenarsi a sufficienza per riuscire a raggiungere il tempo minimo. A Pechino alla fine va, ma solo per le Paralimpiadi .
…..sembra un paradosso: una persona a cui la vita toglie due gambe si trova non poter partecipare ad una competizione perché ha un “vantaggio” rispetto agli altri atleti normodotati! Sicuramente, se fosse dimostrato che le protesi aumentano la velocità del 30% non sarebbe giusto che lui partecipasse, sarebbe come dare a Bolt un vantaggio di 50 metri, ma siccome non ci sono prove CORRI OSCAR perché tu hai dimostrato che nella vita non bisogna piangersi addosso ma ….. CORRERE !!!!!
Del resto Pistorius, grazie alla tecnologia integrativa e alla sua tenacia, al suo coraggio, in una parola resilienza, già da tempo ha vinto le Olimpiadi più importanti ..quelle della vita !!
…..sembra un paradosso: una persona a cui la vita toglie due gambe si trova non poter partecipare ad una competizione perché ha un “vantaggio” rispetto agli altri atleti normodotati! Sicuramente, se fosse dimostrato che le protesi aumentano la velocità del 30% non sarebbe giusto che lui partecipasse, sarebbe come dare a Bolt un vantaggio di 50 metri, ma siccome non ci sono prove CORRI OSCAR perché tu hai dimostrato che nella vita non bisogna piangersi addosso ma ….. CORRERE !!!!!
Del resto Pistorius, grazie alla tecnologia integrativa e alla sua tenacia, al suo coraggio, in una parola resilienza, già da tempo ha vinto le Olimpiadi più importanti ..quelle della vita !!
Loredana Calise- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 16.03.12
Località : forio d'ischia
- Messaggio n°160
Oscar Pistorius
Introduzione alle tecnologie integrative
Sulla lezione ci siam soffermati sul caso di Oscar Pistorius, e sulle protesi integrative. La toria di Pistorius è una storia che ci fa pensare e occa il cuore a tutti noi; un bambino a cui amputano entrambi gli arti inferiori, con una gran voglia di correre.
Con le nostre scoperte tecnologiche Oscar ha potuto realzzare il suo sogno: orrere. Infatti, utilizzando delle protesi in fibra di carbonio chiamate "flex foot" riessce a correre; partecipandoin gare agonistiche e vincendo anche molti premi.
Uno dei suoi desideri è quello di partecipare alle Olimpiadi, gareggiando con i normodotati, ma la IAAF ha respinto la sua rischiesta insinuando che le sue protesi dessero un vantaggiodel 30% in più rispetto agli altri giocatori.
Riflettendo molto su questo tema, bisogna pensare che tutti noi, persone ""normali" abbiamo la possibilità di correre, saltare, ballare etc. e queste persone, come Oscar, debbano avere gli stessi diritti, le stesse possibilità di esercitare le nostre stesse attività, se le protsi di Oscar sono considerate "non validi" poichè darebbero dei vanatggi, io credo che dovrebbero fargli delle protesi diverse, così da dargli la stessa possibilità, di tutti bnoi normodotati, di partecipare alle Olimpiadi.
Sulla lezione ci siam soffermati sul caso di Oscar Pistorius, e sulle protesi integrative. La toria di Pistorius è una storia che ci fa pensare e occa il cuore a tutti noi; un bambino a cui amputano entrambi gli arti inferiori, con una gran voglia di correre.
Con le nostre scoperte tecnologiche Oscar ha potuto realzzare il suo sogno: orrere. Infatti, utilizzando delle protesi in fibra di carbonio chiamate "flex foot" riessce a correre; partecipandoin gare agonistiche e vincendo anche molti premi.
Uno dei suoi desideri è quello di partecipare alle Olimpiadi, gareggiando con i normodotati, ma la IAAF ha respinto la sua rischiesta insinuando che le sue protesi dessero un vantaggiodel 30% in più rispetto agli altri giocatori.
Riflettendo molto su questo tema, bisogna pensare che tutti noi, persone ""normali" abbiamo la possibilità di correre, saltare, ballare etc. e queste persone, come Oscar, debbano avere gli stessi diritti, le stesse possibilità di esercitare le nostre stesse attività, se le protsi di Oscar sono considerate "non validi" poichè darebbero dei vanatggi, io credo che dovrebbero fargli delle protesi diverse, così da dargli la stessa possibilità, di tutti bnoi normodotati, di partecipare alle Olimpiadi.
valeria scognamiglio- Messaggi : 13
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- Messaggio n°161
Oscar Pystorius
In merito alla visione del video,ritengo che Oscar Pystorius debba rappresentare un esempio per la società. Ammirevole è la gran forza e il coraggio con cui ha annientato ogni pregiudizio conferito a persone con difficoltà motorie. Egli dimostra quanto sia importante continuare a "crederci" e quanto fondamentale sia l'ausilio della tecnologia,grazie al quale Oscar è riuscito a conquistare il suo traguardo: Partecipare alle olimpiadi e gareggiare con i "normodotati". A mio parere la scelta iniziale di escludere l'atleta dalla gara non è legata ad alcuna logica discriminatoria. Non si tratta di solidarietà umana,ma di un contesto definito da regole che devono garantire a tutti le stesse possibilità,senza ausili aggiuntivi. A tal proposito è stato scientificamente dimostrato che le protesi utilizzate facilitano del 30% le sue prestazioni sportive e quindi sarebbe giusto partecipare alle para olimpiadi. Ma Pystorius la sua gara l'ha già vinta. Dice di sè : "Non sono disabile è solo che non ho due gambe. Non c’è nulla che non possa fare: ho solo avuto bisogno di gambe differenti".
maddalena cacciapuoti- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°162
"che io possa vincere se non riuscissi,che io possa provarci con tutte le mie forze"
Leggo un articolo che ritrae la vita di Oscar Pistorius e la mia attenzione cade su una frase:se chiudi gli occhi ti sembra di udire il rumore dele lame e pensare ad una macchina piuttosto che un atleta ,se li apri ti accorgi poi che li c'è un uomo che in quella corsa sta mettendo qualcosa di più che due pezzi di carbonio.
Un uomo che corre per ciò che più conta nella sua vita,corre nonostasnte le difficoltà e ci mette l'anima,il cuore,la testa..e noi da spettatori sbalorditi nel guardarlo,solo in quell'istante ci rendiamo conto di quanto siano inutili i nostri continui lamenti nel pensare di non potercela fare.Quando davanti ai nostri occhi c'è la prova che la vera forza è la volontà.E ora mi chiedo come sia possibile pensare che una protesi possa essere un vantaggio? una protesi,nonchè il completamento di una parte del corpo mancante che ha permesso ad Oscar Pistorius di vivere e di coronare un sogno.
Un uomo che corre per ciò che più conta nella sua vita,corre nonostasnte le difficoltà e ci mette l'anima,il cuore,la testa..e noi da spettatori sbalorditi nel guardarlo,solo in quell'istante ci rendiamo conto di quanto siano inutili i nostri continui lamenti nel pensare di non potercela fare.Quando davanti ai nostri occhi c'è la prova che la vera forza è la volontà.E ora mi chiedo come sia possibile pensare che una protesi possa essere un vantaggio? una protesi,nonchè il completamento di una parte del corpo mancante che ha permesso ad Oscar Pistorius di vivere e di coronare un sogno.
Antonia Manguso- Messaggi : 14
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Età : 39
Località : torre del greco
- Messaggio n°163
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Come mi sentirei ad avere un oggetto estraneo collegato al mio corpo ed utilizzarlo come se esso fosse effettivamente parte di me? È la domanda che mi pongo ogni volta che vedo Oscar Pistorius o chi, come lui, ha delle protesi grazie alle quali cammina o corre. Mi do sempre la stessa risposta: …forse all’inizio desidererei ardentemente un “aiuto” per ridurre le distanze che intercorrerebbero tra me e un normodotato, forse poi attraverserei una fase di rifiuto verso tale oggetto, che non riconoscerei come “mio”, forse ancora in un terzo momento cambierei nuovamente idea, spinta dal forte desiderio di superare quei limiti che la mia menomata fisicità mi obbligherebbe ad avere. Vivrei in pratica su un’altalena di emozioni e decisioni tra loro contrastanti. Questa è una risposta che in concreto non ha nessun valore e non pone alcuna soluzione al mio quesito, perché io, normodotata, non vivo questa condizione e più che immaginare sensazioni, paure, pensieri ed aspettative di chi ha menomazioni fisiche, non posso e non so fare. Riesco solo a provare un forte senso di ammirazione verso chi non si perde d’animo, non si lascia scoraggiare dalle difficoltà, anche se ripetute, e verso chi combatte per cambiare le regole. Cosa che Pistorius ha provato a fare chiedendo di partecipare alle Olimpiadi come un corridore qualunque, dotato di due forti gambe. La sua richiesta nel 2008 venne in un primo momento respinta a causa di un presunto vantaggio che le protesi a C che egli porta per correre gli avrebbero offerto, poi, qualche mese più tardi, accolta (anche se poi Pistorius non riuscirà ad ottenere il tempo necessario per qualificarsi).
Credo che la richiesta che egli ha fatto sia legittima, non vedo il motivo per cui si debba negare anche la possibilità di fare un tentativo, ma credo anche che se effettivamente fosse stato dimostrato e comprovato il vantaggio da lui ricavato attraverso le protesi che indossa, allora non si sarebbe potuto recriminare nulla, perché è vero che non deve esserci discriminazione, ma allo stesso modo non deve esserci neppure pietismo e sterile compassione.
Credo che la richiesta che egli ha fatto sia legittima, non vedo il motivo per cui si debba negare anche la possibilità di fare un tentativo, ma credo anche che se effettivamente fosse stato dimostrato e comprovato il vantaggio da lui ricavato attraverso le protesi che indossa, allora non si sarebbe potuto recriminare nulla, perché è vero che non deve esserci discriminazione, ma allo stesso modo non deve esserci neppure pietismo e sterile compassione.
michela di bernardo- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 14.03.12
Età : 32
- Messaggio n°164
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Oscar Pistorius è un atleta che corre grazie a particolari protesi in fibra di carbonio...è diventato un campione,ha vinto tante gare importanti ma sostengo che ha vinto la sfida più importante quella con la vita, è riuscito a realizzare quello che voleva nonostante l'amputazione delle gambe e tutto ciò è stato possibile grazie alle nuove tecnologie integrative(protesi che integrano il corpo umano).Oscar oltre a partecipare alle paralimpiadi ha espresso il desiderio di partecipare alle olimpiadi e quindi poter concorrere con i normodotati,sappiamo che la IAAF ha respinto questa richiesta poichè le protesi rappresentavano un vantaggio del 30%.sinceramente,credo che le protesi rappresentano un vantaggio sempre!!! vantaggio sia nella vita quotidiana sia a livello a sportivo.Se l'associazione internazionale delle federazioni di atletica leggera ha stabilito questa decisione tutti noi(soprattutto oscar)dobbiamo rispettare questa scelta.Io, personalmente, rispetto e condivido perchè penso che in competizioni sportive importanti come l'olimpiadi nessuno deve avere dei vantaggi... cosi come nella vita anche nello sport tutti devono essere uguali indipendetemente dal fatto che siano persone disabili o persone normodotate.
eleonora daniele- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 14.03.12
- Messaggio n°165
Oscar Pistorius:"Che io possa vincere se non riuscissi,che io possa provarci con tutte le mie forze".
Il tema affrontato durante la lezione è stato quello delle Tecnologie Integrative e in particolare il caso di "Oscar Pistorius".Egli è un grande sportivo e un atleta sudafricano paralimpico,che è divenuto tale non solo con l'aiuto delle cosiddette "Protesi",ma soprattutto con la sua passione associata da una grande forza d'animo e di volontà.Egli,insieme a Simona Atzori,è un altro esempio vivente di Resilienza,perchè non si è arreso di fronte alla difficoltà che la vita a pochi mesi dalla nascita gli ha dato,anzi ha fatto della sua disabilità un punto di forza,lottando con tutto se stesso e con tutte le sue forze per realizzare il suo più grande sogno,ovvero quello di poter correre come tutti gli altri,utilizzando Protesi in fibra di carbonio(flex-foot)al posto delle gambe.Fin dal 2005 Pistorius ha espresso il desiderio di partecipare alle Olimpiadi di Pechino del 2008,ma la sua richiesa fu respinta,perchè la IAAF stabilì che Pistorius era avvantaggiato dall'uso delle Protesi durante la corsa rispetto ai normododati.Egli è stato ospite anche alla trasmissione "Ballando con le stelle",ottenendo il massimo del punteggio ed aggiudicandosi l'ammirazione dei giudici:"Ballare non è mai stato il mio punto forte.è una sfida anche più grande della corsa."Le Protesi danno quindi in un certo senso una "seconda possibilità" alle persone per raggiungere gli obbiettivi desiderati.Allora è grazie al progresso tecnologico che le Protesi hanno ridato la speranza e la voglia di vivere a molte persone che l'avevano ormai persa,a causa di incidenti e gravi malformazioni!
Ultima modifica di eleonora daniele il Mer Mar 21, 2012 9:47 pm - modificato 3 volte.
serena murolo- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°166
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
In seguito alla lettura e la visione di documenti riguardanti la vita e il percorso sportivo di Oscar Pistorius ritengo che non è giusto che anche nello sport ci sia la distinzione tra normodotati e disabili.
Eventi sportivi come le Olimpiadi dovrebbero essere portatori di ideali e valori che vanno oltre l'agonismo... il minimo vantaggio o facilità alla vittoria in una gara per Oscar non posso portare alla non realizzazione di un sogno, bisognerebbe pensare che in uno "stupido" sport Oscar ha dei vantaggi mentre fuori dalla pista non è avvantaggiato ma anzi si deve impegnare a superare le vere difficoltà della vita.
Eventi sportivi come le Olimpiadi dovrebbero essere portatori di ideali e valori che vanno oltre l'agonismo... il minimo vantaggio o facilità alla vittoria in una gara per Oscar non posso portare alla non realizzazione di un sogno, bisognerebbe pensare che in uno "stupido" sport Oscar ha dei vantaggi mentre fuori dalla pista non è avvantaggiato ma anzi si deve impegnare a superare le vere difficoltà della vita.
Marta Iannaccone- Messaggi : 19
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°167
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Tentare di esprimere un parere sulla questione di Oscar Pistorius non è semplice.Sicuramente Pistorius è un altro grandissimo esempio di resilienza,è una persona che è riuscita a sfidare se stessa e ha vinto perchè nonostante il fatto di non avere le gambe,ha deciso di inseguire una sua passione:la corsa.Questo è sicuramente da apprezzare,è una persona forte,ma riguardo al discorso sportivo purtroppo mi trovo d'accordo con la decisione presa di non permettergli di partecipare alle olimpiadi.è stato detto che ci potrebbe essere una sorta di ''vantaggio'' indossando quelle protesi e perciò,parlando in un discorso solo sportivo,questo non sarebbe giusto per gli avversari.Nello sport bisogna sempre ''giocare secondo le regole''.
carmela accurso- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 14.03.12
- Messaggio n°168
Oscar Pistorius
Amputato bilaterale da quando aveva 11 mesi, è stato il primo atleta a vincere e a correre nelle competizioni dei normodotati. Oscar corre grazie a delle protesi particolari, in fibra di carbonio, cioè le flexfout. Egli è un particolare esempio di resilienza. Il suo desiderio era quello di correre coi normodotati alle Olimpiadi del 2008 ma fu respinto dalla IAAF, la quale sosteneva che un atleta che utilizza queste protesi ha dei vantaggi rispetto a quelli che non le usano. Penso che chiunque lo voglia e ha il modo per farlo debba inseguire le proprie aspirazioni, e Pistorius è uno di questi, ha cercato di non abbattersi ed è andato avanti senza mai abbandonare l'idea e il desiderio di poter correre. E' riuscito in un impresa quasi impossibile, perchè nessuno si aspettava che un uomo amputato potesse camminare, figuriamoci correre! Si dovrebbe dare la possibilità a tutti di poter fare ciò che si desidera e ciò che si ama, anche a queste persone, che non sono diverse da noi, ma che hanno altre abilità!
Fiorella Savino- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 15.03.12
- Messaggio n°169
Oscar Pistorius
Oggi in aula abbiamo trattato un altro esempio di resilienza,il protagonista era Osacr Pistorius,un giovane ragazzo sudafricano dotato di protesi agli arti inferiori(flex foot).
Questo giovane atleta ha suscitato molte polemiche in campo sportivo,anche perche'lui ha partecipato alle olimpiadi,sul fatto che le sue protesi sportive rappresentassero per lui un vantaggio nella corsa rispetto alle semplici gambe.
Io penso che bisogna ammirare questo ragazzo per il coraggio che ha avuto ad andare contro tutti per arrivare al suo obbiettivo,cioè correre alle olimpiadi .Credo che le protesi non rappresentano un vantaggio,anzi una tecnologia che mette in condizioni di parità le persone che presentano dei limiti fisici.
Questo giovane atleta ha suscitato molte polemiche in campo sportivo,anche perche'lui ha partecipato alle olimpiadi,sul fatto che le sue protesi sportive rappresentassero per lui un vantaggio nella corsa rispetto alle semplici gambe.
Io penso che bisogna ammirare questo ragazzo per il coraggio che ha avuto ad andare contro tutti per arrivare al suo obbiettivo,cioè correre alle olimpiadi .Credo che le protesi non rappresentano un vantaggio,anzi una tecnologia che mette in condizioni di parità le persone che presentano dei limiti fisici.
Maria Starace91- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°170
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
In classe si è parlato di Oscar Pistorius,grande atleta. Esso da piccolo in seguito ad una malattia,è stato costretto all'imputazione delle gambe, ma nonostante mille dfficoltà, con l'utilizzo del flex foot, ha potuto gareggiare alle Olimpiadi, dopo numerose discussioni, visto che un'atleta con protesi ha un vantaggio su coloro che nn possiedono protesi...
Io credo che almeno nello sport non ci debbano essere queste distinzione,e comunque in qualche modo aiutare queste persone nel condurre una vita normale e serena..
Io credo che almeno nello sport non ci debbano essere queste distinzione,e comunque in qualche modo aiutare queste persone nel condurre una vita normale e serena..
maria.lancellotti- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 19.03.12
- Messaggio n°171
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
PISTORIUS è innanzittutto la dimostrazione di quanto la vita degli uomini in particolare quella dei disabili sia migliorata, grazie alla tecnologia: cn le protesi in fibra di carbonio(tecnologie integrative)Oscar ha la possibilità di correre e saltare nonostante gli siano state imputate dalla nascita le gambe.
Oscar è anche un ulteriore esempio di resilienza in quanto rappresenta una vera forza della natura che fa di tutto per portare avanti e realizzare il suo sogno,cioè quello di correre e vincere.
Per questo credo che il divieto di partecipazione alle Olimpiadi di Pechino sia sl un duro colpo per il campione in quanto significherebbe spezzare un sogno.
Oscar è anche un ulteriore esempio di resilienza in quanto rappresenta una vera forza della natura che fa di tutto per portare avanti e realizzare il suo sogno,cioè quello di correre e vincere.
Per questo credo che il divieto di partecipazione alle Olimpiadi di Pechino sia sl un duro colpo per il campione in quanto significherebbe spezzare un sogno.
Roberta Narici- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°172
Oscar Pistorius
Vantaggio? Che vantaggio può aver ricevuto dalla vita Oscar se non quello della sua forza e tenacia? Non è mai stato un bambino come gli altri, ha avuto tutte quelle difficoltà di cui abbiamo già discusso in merito alle barriere architettoniche e all’integrazione nella sua quotidianità e allora? Dov’è il vantaggio? Certo, le protesi integrative come le flex foot sono una grande invenzione poiché migliorano la vita di un uomo disabile ma non lo rendono comunque uguale ad un uomo normale proprio perchè avrà sempre una difficoltà maggiore nell'integrazione rispetto agli altri e il fatto che non abbiano voluto farlo partecipare alle olimpiadi di Pechino ne è testimonianza.
Si parla tanto dell’ impegno che i normodotati e gli sportivi impiegano per prepararsi alle olimpiadi e del fatto che non sia giusto far gareggiare un “avvantaggiato” … e dell’ impegno di Oscar? nessuno ne parla? Credo che la fatica e il sacrificio non siano quantificabili solo al 30% in più rispetto agli altri…qui la percentuale sale ma nessuno ci fa caso.
Chi “di competenza” ha escluso Oscar dalla gara merita una sconfitta peggiore : Pistorius non gareggerà, quindi non potrà vincere ma loro hanno già perso nella vita, perché uomini senza cuore. Prima dell’antagonismo sportivo si dovrebbe dar spazio alla solidarietà nelle competenze cosi ambite che sono viste in tutto il mondo e dovrebbero, a mio parere, ispirare anche degli insegnamenti al di là dello sport come la sensibilizzazione degli animi. Perché in questo caso, laddove la scienza e la tecnologia hanno esaudito il sogno di un uomo senza arti, il razzismo lo ha distrutto. Forse Razzismo è una parola troppo forte ma io la vedo cosi perché discriminare e addirittura escludere un UOMO disabile (che soprattutto se la sente di gareggiare con i normodotati) da una gara è un gesto privo di umanità. Ho letto che il motto dei giochi olimpici è "Più veloce, più alto, più forte", bhè se proprio vogliamo parlare di chi è più forte credo che non c’è gara che tenga contro Oscar.
Si parla tanto dell’ impegno che i normodotati e gli sportivi impiegano per prepararsi alle olimpiadi e del fatto che non sia giusto far gareggiare un “avvantaggiato” … e dell’ impegno di Oscar? nessuno ne parla? Credo che la fatica e il sacrificio non siano quantificabili solo al 30% in più rispetto agli altri…qui la percentuale sale ma nessuno ci fa caso.
Chi “di competenza” ha escluso Oscar dalla gara merita una sconfitta peggiore : Pistorius non gareggerà, quindi non potrà vincere ma loro hanno già perso nella vita, perché uomini senza cuore. Prima dell’antagonismo sportivo si dovrebbe dar spazio alla solidarietà nelle competenze cosi ambite che sono viste in tutto il mondo e dovrebbero, a mio parere, ispirare anche degli insegnamenti al di là dello sport come la sensibilizzazione degli animi. Perché in questo caso, laddove la scienza e la tecnologia hanno esaudito il sogno di un uomo senza arti, il razzismo lo ha distrutto. Forse Razzismo è una parola troppo forte ma io la vedo cosi perché discriminare e addirittura escludere un UOMO disabile (che soprattutto se la sente di gareggiare con i normodotati) da una gara è un gesto privo di umanità. Ho letto che il motto dei giochi olimpici è "Più veloce, più alto, più forte", bhè se proprio vogliamo parlare di chi è più forte credo che non c’è gara che tenga contro Oscar.
Maria Grazia Zingone- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 12.03.12
Età : 34
- Messaggio n°173
Oscar Pistorius un grande esempio di vita....
Oscar Pistorius deve essere un esempio per la vita.Lui è un atleta paralimpico.Sin da quando era piccolo,è stato costretto all’imputazione di parte delle gambe a causa di una grave malformazione degli arti inferiori.
Sembrava fosse destinato a non camminare più ma grazie alla tecnologia e la scienza moderna,gli hanno ridato vita due protesi in fribra di carbonio a forma di C. Oscar grazie alle sue protesi vinse le parolimpiadi dove si è differenziato per la corsa.
Si propose per poter partecipare alle Olimpiadi di Pechino del 2008,ma la richiesta fu respinta,poiché la commissione scientifica stabilì che un atleta, con protesi,ha un netto vantaggio rispetto a coloro che dispongono di gambe naturali.
La commissione scientifica oggi dopo molti divieti stabilì, che queste persone con protesi,non hanno nessun vantaggio per gareggiare alle Olimpiadi.La tecnologia che utilizza Pistorius viene usata per eliminare gravi difetti fisici,integrando una parte mancante del corpo a causa di una menomazione fisica.
Si continua a pensare che le persone diversamente abili oltre ad avere un deficit,non possono vivere una vita normale,vengono emarginati dal lavoro,dal contesto sociale e in questo caso anche dallo sport.Oscar Pistorius è una persona normale; ha dei grandi valori,forti ideali e dei sogni proprio come tutti noi.Le tecnologie riabilitative hanno aiutato Oscar a dargli quelle abilità che gli hanno privato della propria indipendenza fisica.Le protesi gli permettono di camminare, di correre e di continuare a realizzare la sua passione x lo sport. Guardando i vari video su Oscar Pistorius ho notato la forza di vita in questo ragazzo nel mettersi in gioco nonostante il suo deficit fisico,infatti ha trovato lo spirito giusto per coltivare una sua passione. Egli deve essere considerato"normale",alla pari con tutti gli altri sportivi viste le sue grandi doti di atleta.Questo tipo di handicap non deve essere un motivo per far si che la sua vita sia triste e diversa. Oscar Pistorius ha una grande forza di volontà e una gran voglia di vivere lottare,nonostante tutto e tutti,ha vinto la più grande battaglia prima di tutto con se stesso rendendolo protagonista di una storia densa di emozioni.
Sembrava fosse destinato a non camminare più ma grazie alla tecnologia e la scienza moderna,gli hanno ridato vita due protesi in fribra di carbonio a forma di C. Oscar grazie alle sue protesi vinse le parolimpiadi dove si è differenziato per la corsa.
Si propose per poter partecipare alle Olimpiadi di Pechino del 2008,ma la richiesta fu respinta,poiché la commissione scientifica stabilì che un atleta, con protesi,ha un netto vantaggio rispetto a coloro che dispongono di gambe naturali.
La commissione scientifica oggi dopo molti divieti stabilì, che queste persone con protesi,non hanno nessun vantaggio per gareggiare alle Olimpiadi.La tecnologia che utilizza Pistorius viene usata per eliminare gravi difetti fisici,integrando una parte mancante del corpo a causa di una menomazione fisica.
Si continua a pensare che le persone diversamente abili oltre ad avere un deficit,non possono vivere una vita normale,vengono emarginati dal lavoro,dal contesto sociale e in questo caso anche dallo sport.Oscar Pistorius è una persona normale; ha dei grandi valori,forti ideali e dei sogni proprio come tutti noi.Le tecnologie riabilitative hanno aiutato Oscar a dargli quelle abilità che gli hanno privato della propria indipendenza fisica.Le protesi gli permettono di camminare, di correre e di continuare a realizzare la sua passione x lo sport. Guardando i vari video su Oscar Pistorius ho notato la forza di vita in questo ragazzo nel mettersi in gioco nonostante il suo deficit fisico,infatti ha trovato lo spirito giusto per coltivare una sua passione. Egli deve essere considerato"normale",alla pari con tutti gli altri sportivi viste le sue grandi doti di atleta.Questo tipo di handicap non deve essere un motivo per far si che la sua vita sia triste e diversa. Oscar Pistorius ha una grande forza di volontà e una gran voglia di vivere lottare,nonostante tutto e tutti,ha vinto la più grande battaglia prima di tutto con se stesso rendendolo protagonista di una storia densa di emozioni.
arianna annunziata- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 18.03.12
Età : 34
- Messaggio n°174
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
lo sport è fondamentale nella vita di ogni essere umano,perchè ti fa scoprire i tuoi limiti e ti permette anche di superarli.è una motivazione per dare sempre il massimo,è una valvola di sfogo,è un motore di vita.Oscar Pistorius ne è l'esempio vivente ha fatto dello sport la sua ragione di vita.Oscar è un corridore un pò particolare...perchè corre con l'ausilio delle protesi non avendo più parte di entrambe le gambe.la sua ambizione è esemplare,poichè ha partecipato alle paraolimpiadi,ma non si è accontentato,infatti ha fatto richiesta di poter partecipare alle Olimpiadi.la sua richiesta è stata respinta,e a mio parere è stato compiuto un enorme sbaglio.come tutti i corridori,Oscar si allena ogni giorno per raggiungere il suo sogno quello di partecipare alle Olimpiadi e perchè no vincerle.allora io mi chiede perchè infrangere il sogno di un uomo solo per i nostri limiti mentali?
alessandra sbrizzi- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°175
Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)
Dopo la discussione fatta in classe sulla questione se sia giusto che ad esempio Oscar Pistorius partecipi alle Olimpiadi io resto fedele alle mie opinioni ovvero che visto che le sue protesi gli portano vantaggi e svantaggi è giusto che partecipi così come può partecipare chiunque.
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