lab. 3 Pistorius (chiuso)

A dir la verità non riesco a prendere una vera e proprio posizione per quanto riguarda la domanda sulla partecipazione di Oscar Pistorius alle Olimpiadi.
Posso dire che sono del parere che sia importante in determinate circostanze come lo sport, non trasgredire alle regole perchè in questo modo si dà l'opportunità a tutti di raggiungere le proprie soddisfazioni e i proprio traguardi da soli, senza l'aiuto di nessuno e alla pari con gli altri. D'altro canto però non bisogna prendere delle decisioni su ipotesi non accertate; mi riferisco alla prima decisione del tribunale sportivo di non far partecipare Pistorius perchè, per loro, le protesi portavano dei vantaggi superiori al 30% rispetto a coloro che gareggiavano senza. Questo è stato poi smentito dal tribunale stesso nel maggio 2008 quando è stato dichiarato che nn esistevano in quel momento elementi scientifici capaci di dimostrare il vantaggio.
Fatto sta che Oscar è una persona eccezionale, un ragazzo che sin da piccolo ha dimostrato la sua enorme forza costruendosi le sue prime protesi da solo o insegnando a suo fratello a non aver paura di provare a raggiungere i propri obiettivi. Lui questa paura non l ha mai avuta, il suo obiettivo l'ha raggiunto vincendo la medaglia d'ora alle Paraolimpiadi di Pekino nei 100 metri.
Spettatori:" Uomo bionico?"
Oscar Pistorius: " No, solo uomo!"

1CORPI PROTESICI CIOE'LE SINTESI DI UMANO E TECNOLOGICO
2 TECNOLOGIE INTEGRATIVE CIOE TECNOLOGIE COME INTEGRAZIONE DEL CORPO
3 IN FINE PROTESI FLEX FOOT DI OSCAR PISTORIUS
ECCO I TRE PUNTI RIPORTATI IN AULA
IL TERZO PUNTO"LABORATORIO"E STATO MOLTO DISCUSSO .....LA DISCUSSIONE RIGUARDAVA SE OSCAR PISTORIUS DOVESSE PARTECIPARE ALLE OLIMPIADI SAPENDO CHE LE PROTESI FLEX FOOT PORTASSERO UN VANTAGGIO X L'ATLETA RISPETTO AI NORMODOTATI......OSCAR PISTORIUS GRAZIE ALLA TECNOLOGIA E POTUTO DIVENTARE UN GRANDE ATLETA UTILIZZANDO PROTESI FLEX FOOT PIEDE FLESSIBILE A FORMA DI C IN FIBRA DI CARBONIO.........SECONDO ME PISTORIUS COME TUTTI GLI ALTRI ATLETI DOVREBBE PARTECIPARE ALLE OLIMPIADI .....PARTENDO ALLA PARI DEGLI ALTRI(CIOE ASSICURASI CHE LE PROTESI NN DANNO NESSUN VANTAGGIO .....SE COSI FOSSE SOSTITUIRLE CON ALTRE )INDUBBIAMENTE LA MIA AMMIRAZIONE X PISTORIUS COME PER LA ATZARI E "GRANDISSIMA"
INIZIATA LA LEZIONE OLTRE ALLA STORIA DI PISTORIUS ...PARLANDO DI CORPO E TECNOLOGIA RICORDAI SUBITO IL GRANDE ALEX ZANARDI COME PISTORIUS MA A CAUSA DI UN INCIDENTE PERSE ENTRAMBI LE GAMBE NEL 2001 .....SU RAI TRE UN PO' DI TEMPO FA TRASMETTEVA UNA TRASMISSIONE "E SE DOMANI"TRASMISSIONE DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA IN CUI SI PARLAVA DEGLI EFFETTI CHE LE NUOVE TECNOLOGIE E LE SCOPERTE SCIENTIFICHE AVRANNO SULLA NOSTRA VITA...ALEX GRAZIE A PROGRESSI DELLA TECNOLOGIA GLI HA PERMESSO DI GUARDARE AVANTI SENZA PAURA E DI RICOMINCIARE NUOVE ESPERIENZE DI VITA DALLA MARATONA ALLE ATTIVITA'SOCIALI...............ALEX SI FABBRICA DA SE PROTESI PER PATTINARE,PROTESI X ANDARE IN MOTO X CORRERE .......GRANDE GRANDE COME IL NOSTRO OSCAR MA LA COSA CHE MI COLPI'MAGGIORMENTE E LA SUA GRANDE IRONIA ........CIO'MI CONFERMA CHE OSCAR ALEX LA ATZORI SONO PERSONE CON UN PASSATO CON LE PROPRIE PAURE, LE PROPRIE GIOIE I PROPRI LIMITI E I PROPRI PUNTI DI FORZA COME TUTTI NOI.......

Quello di oscar pistorius è un ulteriore caso di resilienza e soprattutto di grandissima forza di volontà, proprio grazie a quest'ultima nel 2008 ha potuto partecipare alle Olimpiadi di Pechino..
Potette partecipare alle Olimpiadi grazie all'uso delle protesi in fibra di carbonio precisamente definite Flex Foot, io non credo assolutamente che l'uso di queste protesi possano essere un vantaggio nelle competizioni sportive, poichè non è un semplice macchinario da attaccare alle gambe, bensì richiede lunghi esercizi per abituarsi oltre che a camminare, in questo si parla addirittura di correre. Quindi ribadisco che non è assolutamente un vantaggio, ma anzi uno svantaggio che con il tempo è diventato per Oscar e diventerà per altri un vantaggio che gli consentirà la piena autonomia e gli darà principalmente la speranza di credere che anche le cose impossibili, con il tempo, la pazienza e la tenacia possono diventare più che possibili.

E' stato interessante analizzare un caso emblematico come quello relativo a Oscar Pistorius. Si è creata una scissione tra coloro che reputano Oscar Pistorius un soggetto normodotato nonostante la sua disabilità e coloro che reputano tale persona solo per le gravi difficoltà, che lo reputano tale. io credo che il problema sia sopratutto l'epoca emergente che ci mette a confronto con una realtà che si sta artificializzando con i suo pro, come nel caso di Pistorius e i contro come la chirurgia estetica, che crea dei mostri artificiali.

CORRERE:la prima sfida che ti offre la vita:qualsiasi bimbo muove i primi passi quasi per inerzia,come frutto di una forza vitale,intrinseca.Si tuffa poi nella magia del suo primo gioco,della sua prima avventura,frutto di una prima consapevolezza dell'essere vivo...CORRERE,prima pian pianino,poi veloce,poi sempre più...con le gambe che ti sostengono che ti fanno sentire forte,come il primo volo di un uccellino...poi CRESCI,e continui a correre e ti senti vivo,con il vento tra i capelli e ti senti il padrone del mondo...Oscar Pistorius,purtroppo è senza gambe ma il suo sostegno deriva da ben altro...è senza gambe ma ha tanta voglia di continuare a correre sostenuto dalla sua forza di volontà.CORRERE è un gesto comune di tutti e non c'è protesi che tenga che dia vantaggio se si corre per un sogno...tutti gareggiano dalla stessa linea di partenza,ma solo chi sogna di più arriverà tra i primi...e a mio parere,OSCAR HA TANTA VOGLIA DI SOGNARE...NON FERMARTI MAI,OSCAR!!!!ANNARITA

I video che abbiamo visto riguardavano una persona che già conoscevo in quanto ho seguito il suo caso molte volte in tv:Oscar Pistorius.Pistorius è un esempio lampante di resilienza così come l'Atzori dato che con tenacia e tanta voglia di vivere ha cercato di abbattere quello che è un suo problema fisico e cioè l'amputazione di entrambe le gambe a causa di una grave malformazione degli arti inferiori.Grazie però al grande sviluppo che si ha avuto e si sta avendo nel campo della tecnologia egli ha potuto usufruire di quelle che anche a lezione abbiamo parlato e cioè delle "flex foot" ovvero delle protesi in fibra di carbonio a forma di C.Grazie a queste,ha potuto ottenere una vittoria nella corsa.Esse permettono l'integrazione di queste persone all'interno della società dove tutti hanno pari opportunità.La frase citata in molte interviste dove Pistorius afferma "Correre è tutta la mia vita" mi fa capire che quest'uomo non ha mai pensato di mollare davanti ad un grande ostacolo e quindi mi porta a riflettere sul fatto che nella vita per inseguire i propri sogni nn bisogna mai abbattersi,bisogna combattere e con tanto lavoro e dedizione si può ottenere tutto.
Motivo di dibattito durante la lezione è stata la frase "Pistorius- protesi vantaggio o svantaggio?".Questo dibattito nasce quando Pistorius chiese di poter correre con i normodotati alle Olimpiadi di Pechino del 2008 ma la sua richiesta fu respinta in quanto la commissione scientifica stabilì che un atleta con protesi ha circa il 30% di vantaggio in più rispetto a coloro che non le possiedono.Credo che Pistorius abbia tutto il diritto di praticare sport ed impegnarsi al massimo per prendere parte a competizioni di livello sempre più alto, purchè confinate in un'apposita categoria. Il fatto che riesca ad ottenere risultati e tempi prossimi a quelli dei "normodotati", non significa che l'atleta sudafricano debba confrontarsi con questi ultimi...in quanto se è vero il fatto che egli risulta avvantaggiato penso ke nn ci debbano essere discriminazioni e quindi tutti devono avere le stesse possibilità..anche perchè penso che anche Pistorius non sia d'accordo con un atteggiamento di pietismo nei suoi confronti o di favoreggiamento solo perchè non è un "normodotato".
Allego una foto qui sotto che mi ha colpito particolarmente e cioè di Pistorius quando era un infante...

Oscar Pistorius è un ulteriore caso di resilienza,poichè sin da piccolino gli vennero amputate le gambe e quindi costretto ad utilizzare delle protesi per poter svolegere le azioni quotidiane..anch'esso, come l'Atzori è l'esempio che se uno crede fino in fondo ai propri desideri, non c'è ostacolo che li possa fermare...da un punto di vista umano non trovo nulla di strano nell'utilizzo di protesi, perchè tutti devono avere la possibilità di poter fare ciò che desiderano, mentre da un punto di vista sportivo, se è vero che queste protesi, possano avvantaggiare Pistorius del 30% non sono daccordo,proprio perchè dobbiamo considerare queste persone "normali" lo dobbiamo fare fino in fondo e quindi tutti devono avere le stesse opportunità, senza fare sconti...

In aula abbiamo affrontato il tema delle tecnologie integrative. Come sappiamo, integrare vuol dire inserire un individuo all'interno di un contesto, in modo da renderlo parte integrante. Nel campo della disabilità, fanno parte delle tecnologie integrative le protesi corporee, in modo specifico nelle attività sportive.
Un esempio è Oscar Pistorius, il quale in seguito all'amputazione di parte delle gambe a soli 11 mesi a causa di una malformazione ha cercato di integrarsi nel contesto sociale, nella maniera più "improbabile" per una persona disabile: è un campione dell'atletica leggera. Pistorius utilizza protesi in fibra di carbonio, le cosiddette flex foot, e grazie a questi elementi artificiali, ormai divenuti parte di sè, è riuscito ad aggiudicarsi diversi premi.
Nel 2008 ha chiesto di partecipare alle Olimpiadi di Pechino, richiesta che però, almeno inizialmente fu rifiutata dalla Commissione Scientifica; questa riteneva, infatti, che le protesi potessero costituire un elemento di vantaggio.
Successivamente però, Pistorius ha vinto la sua sfida: gli è stata, infatti, concessa la possibilità di gareggiare con i normodotati, dal momento che non esistono elementi scientifici sufficienti per dimostrare che le protesi costituiscano un vantaggio.
Pistorius può essere considerato un esempio di come la tecnologia abbia migliorato la vita di alcune persone, che hanno colmato le proprie "mancanze" con passione e forza d'animo, cercando di perseguire i propri sogni: e allora perché privarle di tale desiderio?
Onestamente, se le protesi non costituiscono un vantaggio, non vedo il motivo per cui i disabili debbano esclusivamente gareggiare nelle Paralimpiadi.
Pistorius ha tentato di realizzare il suo sogno, dimostrando una grande volontà e, anche se non fosse riuscito nell'impresa, può ritenersi in ogni caso un vincente nella vita.

Anche la terza lezione ha suscitato in me un grande interesse ed una profonda riflessione. Il nostro studio sulla disabilità procede ed in particolare la tematica affrontata è quella delle tecnologie integrative soffermandoci al caso di Oscar Pistorius. Egli è un atleta paralimpico e sin da quando aveva pochi mesi fu costretto all'imputazione di parte delle gambe a causa di una grave malformazione degli arti inferiori. Chiese di poter correre con i normodotati alle Olimpiadi di Pechino del 2008, ma la sua richiesta fu respinta in quanto la commissione scientifica stabilì che un atleta con protesi ha vantaggi rispetto a coloro che non le possiedono. Solo oggi, dopo anni di divieti e indagini, la commissione scientifica ha stabilito che non rappresentano un vantaggio per le Olimpiadi. Sembrava fosse destinato a non camminare, figuriamoci a correre!!! Le protesi che utilizzano al posto delle gambe gli atleti che ne sono privi, si chiamano flex foot, piede flessibile a forma di C, composto in fibra di carbonio. Grazie alla tecnologia avanzata è diventato un grande atleta. Da ciò si evince il legame strettamente connesso tra CORPO, DISABILITA' e TECNOLOGIE. La tecnologia di Pistorius viene usata per correggere gravi mancanze fisiche; è integrazione nel senso che integra una parte del corpo mancante, a causa di una menomazione fisica. Il caso Pistorius come anche quello affrontato in precedenza dell'Atzori è un lampante esempio di Resilienza e quindi la loro volontà e la grande forza che hanno deve essere solo un grande esempio per tutti noi!! In tutti gli sport ciò che prende il sopravvento è la grande forza di volontà, la grande tenacia, la passione...E a Oscar Pistorius di certo tutto ciò non manca, anzi....
Quindi alla domanda protesi svantaggio o vantaggio? Io rispondo che per quanto riguarda il mio punto di vista non c'è nè svantaggio e nè vantaggio; ma le protesi consentono solo ad un "disabile" di mettersi alla pari con l'altro e di avere la possibilità di poter competere per la realizzazione del suo obiettivo. E quindi visto che "NON SI DOVREBBE DEFINIRE NESSUNO PER SOTTRAZIONE" e che "I DISABILI SONO CITTADINI A PIENO TITOLO" e di conseguenza godono degli stessi diritti di un "normodotato" mi chiedo perchè ad Oscar Pistorius è stata respinta la sua richiesta di partecipare alle Olimpiadi? e di conseguenza gli sarebbe stata negata la possibilità di realizzare il suo sogno...

Oscar Pistorius ha scritto un'altra bella pagina della storia dell'atletica. i suoi sono stati i Mondiali in cui per la prima volta un atleta amputato ha preso parte ad una competizione per normodotati.
ad Oscar è sembrato troppo poco partecipare e vincere alle Paraolimpiadi, i Giochi riservati agli altleti diversamente abili, tanto da realizzare il suo sogno impossibile e cioè quello di essere e gareggiare con un normale. Oscar è un atleta che ha saputo reagire contro le avversità della vita. Lo sport è diventato ben presto il suo mondo.
Il trauma dell'amputazione ha alimentato in lui una voglia di vivere che rappresenterà una sfida per la riconquista di un senso di normalità. Una sfida da condurre sui campi di gara.
Le sue gambe di ferro sono divenute il simbolo della speranza. Sono stati notevoli gli sforzi che Oscar ha dovuto produrre per raggiungere i risultati attuali. Nel suo caso ci vogliono ore e ore di allenamento per rendere affini le protesi con il resto del corpo.
La storia di Oscar Pistorius impone alcune riflessioni a cui è difficile dare una risposta. sicuramente la sua partecipazione alle Olimpiadi è stato un ulteriore passo avanti verso l'abbattimento di una barriera che sembrava impossibile. Da una parte questa è la storia di un atleta e della sua voglia di rincorrere un sogno, per il quale ha deciso di correre contro tutti.
Devo dire che mi trovo in difficoltà nel dare un giudizio sul divieto di partecipazione di Oscar alle Olimpiadi. questo perchè ho due opinioni :
da una parte penso che una sua partecipazione finirebbe con l'alterare la competizione, corre con qualcosa di diverso delle gambe.
ma dall'altra il destino gli ha tolto le gambe ma non è riuscito a togliergli il cuore , l'anima , i muscoli , la mente. Aveva in testa solo una cosa : CORRERE COME UN RAGAZZO NORMALE, anzi più forte. lo sport ha bisogno di una necessità , di rinnovarsi e aprirsi a nuove possibilità.
Chiunque di noi, pur armato di volontà e determinazione , avrebbe puntato su ciò che ha, non certo su ciò che manca. Poteva già dirsi fortunato di camminare con l aiuto di avanzatissime protesi. E correre non a livello amatoriale, ma agonistico.
La storia di Oscar è un'esempio per coloro che hanno il suo stesso problema. Basta ascoltare e capire con il cuore una sua frase per incoraggiare ad affrontare la vita nonostante la disabilità : Quando la vita ci colpisce è inutile piangersi addosso, bisogna correre.
E' giusto che sia così!

La disabilità non deve essere vista per forza come qualcosa di negativo,va invece vista come un qualcosa che riguarda tutti,non solo i disabili.
Oscar Pistorius è un bellissimo esempio di persona disabile che ha combattuto e combatte tutt'ora per poter avree una vita normale.Pistorius è un uomo purtroppo nato con una disabilità alle gambe, ma non per questo si è arreso e nella vita ha fatto di tutto per potersi mettere in competizione con una persona Normodotata.Egli ha cercato di partecipare alle olimpiadi, proprio per dimostrare che la disabilità non è un limite anzi, deve essere "combattuta"non facendo prevalere la depressione e l'abbandono.Spesso le persone disabili hanno bisogno di essere messe a paragone e a volte in competizione con i normodotati prprpio perchè in loro è importante risvaglieare la voglia di fare sempre di più e supare quei limiti che purtroppo la natura ha donato loro.

Legame corpo, disabilità, tecnologie.
Durante la lezione si è parlato di corpo prosetico, cioè un corpo provvisto di protesi e della ripartizione dei tre tipi tecnologia: integrativa,invasiva,estensiva.
Ci si è soffermato sulle tecnologie integrative, come completamento di una parte mancante del corpo e si è cercato di analizzare il caso di Oscar Pistorius, giovane uomo che in tenera età ha subito l'amputazione di una parte degli arti inferiori ed usufruisce di tecnologie integrative attraverso l'uso di protesi in fibra di carbonio.
Egli ha partecipato con successo alle paraolimpiadi e ha fatto richiesta per le olimpiadi di Pechino del 2008.
Da qui nasce il dibattito.In primis sottolineo la mia stima a questo uomo, paradigma di resilienza, di forza di volontà e di coraggio.
Poi il quesito vantaggio o svantaggio, in questo dilemma forse si perde di vista la persona, l'aspetto psicologico e la mia riflessione è volta non solo a Oscar Pistorius, ma anche agli atleti cosidetti "normodotati", come si sono sentiti alla richiesta di Oscar Pistorius, che sentimenti hanno provato alla richiesta della particolare competizione agonistica?
Se le olimpiadi sono aperte a disabili e non che bisogno c'era di creare le paraolimpiadi?

Pistorius... un altro grande esempio di resilienza,una persona esemplare per la sua forza e la voglia di non arrendersi,per la fatica e il sudore, affinchè realizzi i suoi sogni.
Non ha potuto partecipare alle Olimpiadi? Cosa molto ingiusta per me, perchè lui è una persona,uno sportivo con la voglia di vincere e superare sè stesso,come tutti gli altri; così facendo non danno pari opportunità, perchè se è vero che le protesi gli danno un vantaggio, ma le stesse protesi, come afferma lo stesso Pistorius,gli danno anche uno svantaggio, perchè alla partenza fanno si che ci metta più tempo per scattare, e se c'è pioggia o vento la protesi diventa più rigida.

nella terza lezione abbiamo analizzato la storia di Oscar Pistrius e sinceramente la prima cosa che o pensato nel 2000 sia ancora messo in discussione che un atleta del genere nn possa partecitare alle olimpiadi,credo che un disabile abbia le stesse possibilita' di un normodotato specialmente pistrius che per un problema riscontrato dalla noscita gli sono state amputare entrambe le gambe ma nonostante tutto nn a perso la voglia di vivere e di mettersi in gioco diventando un esempio per tutti quelli come lui

Io sono daccordissimo per queste nuove tecnologie. Da sportiva capisco che in mancanza di qualche arto mi sentirei persa, mi abbatterei sicuramente. Con queste nuove tecnologie, che si sviluppano sempre più, potrei sentire la voglia di vivere, la voglia di continuare a combattere, di rimettermi in gioco, e perché no anche alle olimpiadi. Vantaggio, svantaggio per me non esiste. Ciò che perde all'inizio, lo recupera dopo. Questo è ciò che penso!

“CHE IO POSSA VINCERE SE NON RIUSCISSI, CHE IO POSSA PROVARCI CON TUTTE LE MIE FORZE”: questo è il motto di OSCAR PISTORIUS, altro esempio di resilienza. Oscar Pistorius è un atleta paralimpico. Aveva solo pochi mesi quando gli furono imputate le gambe a causa di una malformazione degli arti inferiori. Sembrava fosse destinato a non camminare, ma grazie alla sua forza e alla sua tenacia è riuscito addirittura a correre. E’ diventato un grande atleta grazie a delle protesi impiantate al posto delle gambe; il flex foot, un piede flessibile a forma di C in fibra di carbonio. Il problema in ambito sportivo nasce proprio quando Oscar Pistorius chiede di partecipare alle olimpiadi, con i normodotati. La sua richiesta fu respinta perché la commissione considerava Oscar Pistorius un atleta in vantaggio rispetto agli altri. Si è capovolta la situazione: si è passati in un attimo dallo svantaggio fisico e psicologico di base di questo atleta ad un presunto vantaggio fisico. Per molti queste protesi “potenziavano l’uomo”. Furono commissionate varie ricerche all’ Iaaf, la quale non è mai riuscita ad ottenere dati scientifici che potessero dimostrare questo vantaggio. Io sono del parere che Oscar Pistorius possa partecipare alle Olimpiadi come un atleta al pari di tutti gli altri, proprio perché il vantaggio che può avere negli istanti finali della sua prestazione viene compensato dallo svantaggio che ha nella fase iniziale; quindi c’è un perfetto equilibrio. Si dice di voler mettere tutti gli esseri umani sullo stesso livello (normodotati e disabili)ma quando si ha la possibilità pratica e concreta per poterlo fare ci si tira sempre indietro. Io credo che anziché fermarci a decidere se sia giusto o sbagliato che Oscar Pistorius partecipi alle olimpiadi, dovremmo soffermarci sull’importanza della tecnologia nell’ambito della disabilità. Si parla di “corpo protesico” proprio per sottolineare questo connubio tra esseri umani e tecnologia. Protesi che vanno a compensare delle mancanze fisiche e che danno all’essere umano la possibilità di vedere il mondo da una prospettiva diversa, che non è quella da una sedia a rotelle; credo sia questa la cosa a cui dare maggiore importanza. [img][/img] "LE GAMBE CHE UTILIZZA DURANTE LA GIORNATE E IL FLEX FOOT PER LE ATTIVITA' SPORTIVE"

L'argomento riguardante le tecnologie integrative , usate come completamento di una parte mancante del corpo,vede come protagonista il giovane atleta Oscar Pistorius.si è discusso molto sulla questione delle protesi se siano uno svantaggio o un vantaggio!credo,invece,che bisogna riflettere sul CAMBIAMENTO ossia al fatto che prima Pistorius a causa della sua grave malattia è costrettto all'imputazione degli arti inferiori,quindi l'impossibilità di camminare.ma poi grazie alla tecnologia avanzata ha usufruito delle protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe diventando cosi un grande atleta.grazie alle protesi ha potutu camminare e ha fatto della corsa la sua fonte di vita.non so se sia giusto o meno nel rispetto delle regole di gioco sportivo che lui gareggi con i normodotati.ma pensiamo ad apprezzare la sua grinta e determinazione,il suo essere resiliente,la sua capacità di ispirare e dare l'esempio.

Cos'è una percentuale paragonata ad un sogno,alla determinazione,alla forza d'animo di un uomo,Pistorius,il quale desiderava partecipare ad una competizione di normodotati,mettendo se stesso alla prova e mostrando cosi un ammirevole coraggio?!Il 30% di vantaggio datogli dalle protesi,rispetto ai corridori normodotati è stato il motivo per cui il suo sogno è stato ridotto in frantumi.E lo svantaggio,quello che lui ha vissuto in tutti gli aspetti della sua vita?be'se per un eventuale e minimo vantaggio è stato penalizzato,dovrebbe allora essere premiato per l'immenso e certo svantaggio con cui ha imparato a convivere.Permettergli di partecipare a quelle Olimpiadi sarebbe stato,non solo una vittoria di tutti i disabili ma soprattutto un esempio di grande umanità per il resto del mondo.

Guardando questo video ho visto un'altra persona con tanto coraggio come Simona Aztori, che avendo questa disabilità non si ferma di fronte agli ostacoli che la vita quotidiana gli presenta. Questa persona è Oscar Pistorius è una persona con molta forza sia interiormente che esteriormente, il quale nonostante l'assenza delle gambe non si è perso d'animo anzi ha combattuto affinchè potesse raggiungere il suo grande sogno quello di correre, ed è proprio una persona da prendere d'esempio.

https://www.youtube.com/watch?v=KcEO2mSH_bI

Non penso che sia opportuno differenziare persone normodotate e non se si ha la stessa passione,che sia correre o fare altro.La storia di Oscar mi ha fatto riflettere molto.
Mi sono trovata a scrivere più volte del caso-Pistorius e dei laceranti dilemmi (etici, prima che sportivi) da esso generati. E mi sono sempre schierata dalla parte del suo diritto di gareggiare contro i normodotati (termine orrendo). Non soltanto per ragioni di umana solidarietà, ma soprattutto sulla base di una considerazione sociologica relativa a quella che dovrebbe essere la missione dello sport per disabili. Se esso deve avere come funzione principale la riduzione d’una condizione (fisica e psicologica) di svantaggio avvertita dal portatore di handicap nei confronti delle persone normodotate, allora i risultati ottenuti da Pistorius ci direbbero che questa funzione è stata assolta nel modo più efficace possibile: quale risultato più elevato, in questo senso, di un disabile che batte la gran parte dei colleghi normodotati?

La foto di O.Pistorius che corre insieme alla bambina,la pubblicai non molto tempo fa sul mio profilo facebook perchè appena la vidi mi colpì molto...non solo per la foto in sè ma anche e soprattutto per l'umiltà che ne traspare!Un grande atleta che si rende così disponibile ad aiutare una bambina che come lui ha questa grande passione ti fa veramente capire la semplicità di questo ragazzo!Devo ammettere che dopo aver visto il video in aula e aver letto l'intervista inserita dalla professoressa,sono rimasta senza parole...ho ripensato a tutte le volte che ad un minimo ostacolo che mi si presentava mi sono vista cadere il mondo addosso e mi sono sentita "stupida"...questo ragazzo non ha le gambe da quando era piccolissimo e aveva un sogno,CORRERE,ma non si è perso d'animo...pur di raggiungere il suo obiettivo si è costruito da solo delle gambe artificiale per poter correre...è davvero stupefacente la forza di volontà che possiede.E' vero il destino gli avrà pur tolto le gambe,ma non gli ha tolto certamente il cuore e l'anima che gli permettono di andare avanti,di lottare,e soprattutto di correre come un ragazzo normale anzi più veloce di un ragazzo normale Ed è grazie alla sua umanità e alla sua semplicità che ha vinto la battaglia più grande...quella di essere visto agli occhi di qualsiasi spettatore che lo vede gareggiare insieme ad altri normodotati,solo come un atleta e non come un diverso che può essere avvantaggiato grazie alle gambe in fibra di carbonio!Io credo che sia un bene per tutti questi ragazzi che hanno un sogno o una passione,come Pistorius o Atzori,che esistano queste nuove tecnologie integrative che permettono loro di non sentirsi inferiori a nessun'altro!!Pistorius è un altro grande esempio di resilienza,di chi lotta contro il proprio destino senza arrendersi mai

L'argomento affrontato oggi in aula ha suscitato in me molto interesse. Si è parlato delle tecnologie integrative che vengono usate come completamento di un organo o di una parte del corpo mancante.
Uno degli esempi di tecnologia integrativa è il caso di Oscar Pistorius che sin da bambino fu costretto all'amputazione di entrambe la gambe, ma grazie alla tecnologia ha potuto realizzare quel che era un suo sogno, diventare un grande atleta usufruendo di protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe. Così mi sono posta un quesito sul quale non mi ero mai soffermata, ma dopo i dibattiti avvenuti in aula, ha suscitato in me dubbi e curiosità. Infatti l atleta Oscar dopo l ' intervento ha vinto molte gare paraolimpiche anche se però oggi su di lui sono presenti ancora grandi dibattiti sulla sua partecipazione alle olimpiadi del normodotati , visto che dopo alcune ricerche si è verificato che le sue protesi lo portavamo ad avere un vantaggio del 30 % in più rispetto agli altri atleti.
Secondo me se è statisticamente provato che queste protesi lo avvantaggiano nelle gare la sua partecipazione alle stesse non sarebbe equa, anche se però si viene a creare un grande paradosso " vogliamo che i portatori handicap annullino lo svantaggio attraverso lo sport, ma non che lo colmino tanto fino a minacciare i normodotati. " In fine mi voglio soffermare ancora una volta sulla frase citata nel video della lezione precedente ovvero..... " tanto abbiamo fatto ma tanto ancora bisogna fare " perché queste poche righe sono lo specchio della storia di Oscar Pistorius , il quale si è visto annullare il " GAP" con i normodotati a tal punto da essere superiore a questi ultimi nelle olimpiadi.
A questo punto mi sorge spontanea una domanda : Riusciremo un giorno ad annullare i limiti e le differenze tra disabili e normodotati ? ........... Chissà.

Oscar pistorius è l'atleta sudafricano che corre con protesi in fibra di carbonio al posto delle gambe. Nasce con una grave malformazione agli arti inferiori, senza talloni, situazione che costringe i medici ad amputare al bambino, all'età di soli undici mesi, entrambe le gambe. Da molti anni è il protagonista di un dibattito che ha suscitato interesse in tutto il mondo : Perché Pistorius non può partecipare alle gare con i normodotati? Perché i test ufficiali sostengono che le protesi lo avvantaggino ma i video che lo riprendono in corsa fanno vedere che Pistorius, per correre, deve muovere il torso e le braccia come nessun atleta normodotato farebbe mai perché dichiaratamente svantaggioso. Quello che vorrei sottolineare è soprattutto la passione di questo ragazzo. La sua tenacia e la sua grinta gli hanno permesso di coronare il suo sogno più grande: correre alle olimpiadi. Nel 2004, infatti, partecipa alle olimpiadi di Atene vincendo le prime medaglie nell'atletica riservata ai diversamente abili. Successivamente chiede di poter partecipare alle olimpiadi del 2008 insieme ai normodotati. Richiesta respinta, poichè si pensa che abbia un vantaggio del 30 per cento.
Grande merito va dato alla nascita delle nuove tecnologie integrative, che hanno permesso a questo ragazzo di condurre una vita migliore, praticando lo sport, mettendosi in discussione nelle gare e sentirsi come una persona normale!
Attraverso delle interviste che ho ascoltato in televisione alcuni anni fa, mi ha colpito il commento di un giornalista che lo definisce "l'uomo bionico", sinceramente io lo definisco sempliemente un grande uomo.

Vedendo le molteplici innovazioni che la scienza è in grado di produrre resto sempre più contenta. Vedere che grazie a ciò persone con disabilità possano riprendere oppure, nel caso di Pistorius, iniziare una nuova vita è stupendo. A mio parere, non sono assolutamente da giudicare nè vantaggiose nè svantaggiose le protesi da lui usate per gareggiare. Credo sia equiparabile ad una gara di macchine o di motociclette. Ci sono quelle con un potenziale motore e magari mancano in altro e viceversa. Allora anche li bisognerebbe considerare vantaggiosa una macchina o moto e svantaggiosa un'altra. Bisognerebbe anche li fare una differenza. Non sono d'accordo con la scelta di far gareggiare Pistorius esclusivamente alle paraolimpiadi. Se consideriamo una persona con disabilità uguale a noi, è uguale sempre! Poi, vorrei aggiungere, che Pistorius trae vantaggio solo nel momento in cui sta terminando la sua corsa, quindi significa che il 30% di vantaggio attribuitogli, è quel 30% tolto nel momento della partenza.
Penso che il considerare le protesi un vantaggio e quindi permettergli esclusivamente la partecipazione alle paraolimpiadi, automaticamente facciano sentire l'atleta diverso dagli altri. Quindi, sono d'accordo con la scelta dei giudici