Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Marta Iannaccone
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Marta Iannaccone Gio Apr 05, 2012 9:58 am

    Non avevo mai riflettuto più di tanto sull'argomento ''autismo'',sapevo più o meno come i soggetti affetti da questa malattia si comportavano,ma non ero mai andata più a fondo nella cosa.Per me l'ultima lezione è stata ''rivelatrice'',è stato bello avere un contatto diretto con persone che non solo parlano di autismo,ma che ci convivono tutti i giorni.Parlo di tutti i genitori dell'associazione AutismAidOnlus che hanno scelto di voler dare voce finalmente a questo problema che sta assumendo sempre maggiore importanza.Il mio primo contatto con l'autismo,seppur attraverso lo schermo in quanto appassionata di cinema,l'ho avuto con il film ''Rain Man'' svariati anni fa.Rain Man è un film del 1988 che ha contribuito a portare all'attenzione mondiale la sindrome autistica.Dustin Hoffman che interpreta proprio Raymond,affetto da questa sindrome,SCELSE questo ruolo dopo essersi trovato a contatto in una clinica con queste persone,aggiudicandosi inoltre un oscar come migliore attore per la sua superba e emozionante interpretazione.
    L'aspetto dell'autismo che mi ha più colpito è quello dell'incapacità ad esprimere se stessi,ma soprattutto l'incapacità di chiedere aiuto.Si hanno questi soggetti,come nel caso del film,ad alto funzionamento,cioè con capacità accademiche sviluppate,con una memoria capace di contenere informazioni illimitate,ma che nel momento in cui si trovano ad aver bisogno di instaurare un contatto con gli altri non riescono a uscire dal ''loro mondo''.Ma soprattutto non sapevo che si può migliorare così tanto con un intervento tempestivo sui bambini autistici perchè noto che c'è pochissima informazione e ci sono pochissime strutture dove ci si occupa del problema autismo per far migliorare questi soggetti,perchè come abbiamo detto a lezione,per l'autismo non c'è una vera cura,sono le PERSONE che possono fare la differenza,è grazie alle persone che si può rompere questa barriera che c'è tra l'autistico ed il mondo esterno.
    Per concludere vorrei parlare della legge numero 104/1992
    In questa leggere credo che ci siano dei principi importanti ma molto spesso trascurati.In tutte queste lezioni abbiamo parlato molto di disabilità ed integrazione e ciò è importante anche nel tema autismo poichè per far sì che tutto funzioni a dovere si deve avere integrazione tra i 4 ''attori del sistema autismo'':la famiglia,il servizio sociale-sanitario,la scuola e la ricerca.Mi vorrei soffermare sulle FINALITà di questa legge anche se gli aspetti da prendere in considerazione,le cose di cui vorrei parlare sono tantissime.
    1. Finalità:

    a)garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società;
    b) previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali;
    c) persegue il recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e assicura i servizi e le prestazioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle minorazioni, nonché la tutela giuridica ed economica della persona handicappata;
    d) predispone interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale della persona handicappata

    e mi domando proprio in particolare sull'ultimo punto,il punto D,facciamo abbastanza?Troppo spesso si vedono persone con handicap abbandonate a loro stesse nelle scuole,insegnanti di sostegno con scarse conoscenze e ragazzini autistici lasciati soli perchè non si conosce abbastanza il problema per capire che con loro si devono utilizziare dei particolari approcci per stimolarli e portarli al miglioramento.
    Devo molto,anzi moltissimo a questo corso,ho potuto aprire gli occhi su questo problema gravissimo,ho potuto capire che NOI in quanto persone possiamo fare moltissimo per questi soggetti,che dedicando un pò della nostra vita agli altri possiamo cambiare la LORO vita e credo che questa sia la vera strada,la strada che noi futuri educatori dobbiamo costruire per un futuro con un pò di luce in più.
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Fortuna Di Mauro Gio Apr 05, 2012 10:09 am

    Oggi in aula si è discusso del tema dell’autismo, già la lezione scorsa Nunzia Giglio ci ha preparato ad affrontare questo tema che oggi è stato approfondito in maniera interessante dai membri dell’AUTISM AID ONLUS , che come ci ha spiegato la dott. Magri insieme ai suoi collaboratori è un centro che si occupa dell’autismo, nato nel 2003 ad opera di un gruppo di genitori che si riunisce per creare un’organizzazione ai fini di migliorare e prevenire questa malattia.
    “Malattia” perché (come ci è stato chiarito in classe) non è una sindrome che si forma col passare degli anni , con una caduta o addirittura a causa di “mamme frigorifero” , ma si nasce con un cervello autistico !!
    Si forma nella fase endo-uterina ed è una malattia genetica.
    I bambini autistici non sono diversi da noi, hanno le nostre capacità (a volte anche migliori) , hanno solo difficoltà a relazionarsi con gli altri anche se ciò che vogliono lo fanno capire attraverso dei comportamenti disfunzionali, ma in ciò la ricerca ha fatto grossi passi!!
    L’autismo se preso precocemente può essere curato o migliorato , grazie all’appoggio di famiglie, servizi sanitari, scuola e soprattutto ricerca.
    Bisogna sensibilizzare il contesto sociale al fine di non produrre atteggiamenti di esclusione nei confronti di questi bambini, in quanto questa malattia può essere curata anche e soprattutto attraverso la società !!
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    Federica Marzano


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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Federica Marzano Gio Apr 05, 2012 10:17 am

    Il 2 Aprile è stata la giornata mondiale dell'autismo. L'autismo è una disabilità neuroevolutiva ed è un disturbo neurobiologico,il bambino autistico non comunica,non sa relazionarsi con il mondo esterno,vive in un mondo tutto suo.Per questa occasione abbiamo avuto come ospiti,durante la lezione,l'associazione "Autism Aid Onlus" nata per iniziativa di genitori,i cui bambini sono affetti da disturbi autistici. Erano presenti l'ing.Minguzzi,l'avvocato Vassallo e la dott.P.Magri,i quali hanno descritto tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tutte quelle persone che hanno difficoltà ad utilizzare il linguaggio orale e la scrittura. L'obiettivo di questa associazione è di formare operatori in grado di svolgere attività per l'integrazione,in favore dei bambini e degli adolescenti con autismo e di utilizzare strategie e tecnologie. Il loro progetto sarà alla ricerca di N.E.M.O. con l'obiettivo di far emergere le potenzialità che hanno gli autistici. A questo proposito ritengo,che il loro lavoro sia molto importante,perchè molti anni fa,i particolari problemi dei bambini autistici,venivano considerati come risultato dell'allontanamento psicologico da genitori e adulti freddi e insensibili. Spesso questi bambini venivano esclusi dalle scuole pubbliche. Oggi grazie a studi di ricerche ed esperienze cliniche,si è sviluppato un nuovo approccio per il loro adattamento e la loro educazione. Si è cercato di integrare l'adattamento all'ambiente familiare e l'educazione speciale nelle scuole pubbliche,grazie all'aiuto della collaborazione e coinvolgimento dei genitori si è migliorata la vita in famiglia e in società di questi bambini autistici. Leggendo la rivista "Famiglia Cristiana" mi ha interessato in particolar modo l'articolo "Autismo,una giornata per conoscerlo",l'articolo mirava a sensibilizzare l'opinione pubblica e la politica sulla malattia e la necessità di intervenire il prima possibile con la formulazione della diagnosi e con l'impostazione di un percorso terapeutico rivolto al bambino,coinvolgendo i genitori. La giornata mondiale dell'autismo,secondo me deve far ricordare che questi bambini non sono "inferiori" agli altri e non vanno ghettizzati,ma al contrario,vanno accolti per la loro bellezza interiore. Tra queste iniziative ricordiamo la presentazione del film "Temple Grandin.Una donna straordinaria". Questo film tratta la storia di una ragazza autistica,che racconta di essere diventata una scienziata proprio grazie a questo disturbo.

    Inserisco il video

    Inserisco questa immagine che secondo me racchiude un pò tutto il tema sull'autismo
    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Cmapspublic3.ihmc

    Primo gioco
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty fabiola loffredo: "GIORNATA MONDIALE DELL'AUTISMO"

    Messaggio  fabiola loffredo Gio Apr 05, 2012 11:12 am

    L'autismo risulta essere una delle patologie sempre più diffuse a livello mondiale. Esso si manifesta come un disturbo neurobiologico che impedisce un normale sviluppo del cervello...Purtroppo,ancora oggi,non esiste una cura specifica ma è possibile intervenire,stimolando ed incitando il bambino sin da piccolo,in maniera intensiva e specifica; in modo da ridurne alcuni sintomi o addirittura farne sparire altri...
    In Italia,il fenomeno è in continuo aumento. I responsabili dell'AID,il dott.Minguzzi e il dott.Vassallo,hanno vissuto in maniera diretta l'esperienza dell'autismo; in quanto tale patologia ha colpito i propri figli nel 2003. Significativa per me è stata la frase:"si parte dal cuore per arrivare alla mente"... ...La sola cura debba partire da quelle persone che,con competenze specifiche ma soprattutto con amore e con tanta passione,aiutano questi bambini autistici ad uscire dal "proprio mondo",superando quelle difficoltà comportamentali e relazionali attraverso l'interazione con gli altri.
    Io sono pienamente d'accordo con questo perchè credo che questi bambini principalmente non debbano essere esclusi ma incoraggiati e stimolati anche dagli stessi bambini "normali"senza nessun tipo di pregiudizio.
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Manuela Arienzo Gio Apr 05, 2012 11:26 am

    Il 2 aprile è la giornata mondiale dell'autismo e per l'occasione abbiamo avuto l'onore di conoscere alcuni membri dell'associazione Autism Aid Onlus che ci hanno parlato dell'associazione e ovviamente dell'autismo.Non ho mai conosciuto una persona autistica nonostante,come gli stessi ospiti hanno detto,sono molte le persone affette da questa patologia.L'autismo è un disturbo neurologico che impedisce il normale sviluppo del cervello.Questa patologia tende a manifestarsi intorno ai 2-3 anni ed è importante intervenire il più presto possibile perchè non c'è una cura per l'autismo,quello che si può e si deve fare è un lungo percorso riabilitativo grazie al quale spesso i sintomi possono migliorare o addirittura scomparire.I bambini autistici hanno difficoltà nella comunicazione e nella socializzazione,sono bambini che non guardano negli occhi,restano molto tempo con lo sguardo fisso nel vuoto,fanno le stesse cose in maniera ripetitiva,in alcuni casi non parlano,non si lasciano toccare,potrebbero non rispondere se chiamati per nome e tendono a mostrare poco le loro emozioni a meno che non siano arrabbiati ma comunque ogni bambino ha comportamenti e caratteristiche diverse da un altro.Devo dire che ho imparato molte cose su questa patologia che prima non sapevo e sono felice di questo perchè mi rendo conto che è un fenomeno che deve interessare tutti perchè quando si ha a che fare con questi bambini è importante sapere cosa si deve fare e come bisogna comportarsi,sono bambini che hanno bisogno di molta cura e attenzione da parte della famiglia,della scuola,dei compagni e di tutte le persone che in generale hanno a che fare con loro.Sicuramente lavorare con questi bambini non è facile ma immagino che sia molto gratificante,che riempia il cuore e che sia una grandissima soddisfazione vedere man mano dei miglioramenti e sapere magari di aver cambiato la vita ad un bambino
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  edvige garofano Gio Apr 05, 2012 1:39 pm

    Grazie all’intervento dell’associazione avuta oggi in aula, si è potuto capire quanto il tema dell’autismo sia un tema poco conosciuto. Mi chiedo: come mai questa è l’unica associazione in Campania, regione con il maggior numero di bambini autistici? Facendo ricerche si nota come queste associazioni sono sempre fondate da genitori che hanno voglia di “curare” i loro bambini, perché loro per primi non si arrendono. Credo che parteciperò a questo tirocinio perché quando i dottori parlavano avevo pelle d’oca e brividi e soprattutto voglia di fare qualcosa per questi piccoli bambini che hanno il diritto di essere come noi e hanno il diritto di essere “curati” … grazie a questi genitori Smile

    ecco un video che ci aiuta a capire di più dell'autismo:


    e guardate come questo bimbo dopo un anno di terapia ottiene i suoi risultati e i suoi progressi Smile


    ed infine, ecco come noi educatori possiamo riconoscere alcuni sintomi dell'autismo:
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Diana Autiello Gio Apr 05, 2012 1:43 pm

    Il 2 aprile si è celebrato in tutto il mondo il "World Autism Awareness Day"; la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, nata ormai cinque anni fa con l'obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia che oggi colpisce una persona ogni 110 nati.
    La sua diffusione è aumentata di oltre il 20% in due anni e ormai i suoi disturbi di natura neurobiologica caratterizzati da difficoltà nella comunicazione verbale e non verbale e nell’interazione sociale, sono sempre più oggetto di studio e osservazione non solo da parte della medicina ma anche del mondo sociale in genere. Infatti, l'attenzione su un disturbo così complesso, è stata data anche dal mondo del cinema il quale si è adoperato per un'azione comunicativa diretta a qualsiasi tipo di utente, dai bambini agli adulti.
    L’autismo, portato alla ribalta anni fa dal film "RAINMAN",viene mostrato in quell'occasione come “meraviglioso dono della mente”; e saperlo gestire, conoscerlo bene, può trasformare la vita di chi ne soffre radicalmente.


    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Rainman1-246gvrm

    Altro film, altra storia che racconta dell'autismo come patologia è Forrest Gump;un ragazzo molto particolare che soffre di una sottile forma di autismo, la sindrome di Asperger, che comporta una serie di problemi a livello di interazione sociale, una sorta di ossessione per alcuni ristretti argomenti di interesse, e un comportamento spesso ripetitivo. In quel caso si vuole sottolineare come si può vivere il lato positivo di una malattia...Forrest non vive chiuso a Greenbow senza guardarsi attorno: c’è una America e c’è un tempo che scorre....tutto ci sembra paradossalmente, estremamente normale.

    ...[img]Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Forres11[/img]

    Per quanto però se ne possa affrontare la tematica, l'autismo rimane comunque una malattia da combattere...
    Tanto per cambiare, nel nostro Paese in particolare non ci sono ancora strutture in grado di assistere gli autistici e i loro familiari nella difficile gestione della malattia e di certo non basterà illuminare un monumento di blu
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  raffaella piccolo Gio Apr 05, 2012 2:21 pm

    Il 2 aprile è stata celebrata la giornata mondiale dell’autismo e per l’occasione sono stati invitati, presso la nostra università, i rappresentati dell’associazione Autism Aid onlus, genitori che in prima persona vivono questo problema e che si sono impegnati nel corso degli anni a far conoscere meglio questa malattia e dare una mano ai genitori e ai ragazzi che sono coinvolti…
    L’ avv.Vassallo e la dott.ssa Magri, responsabile dell’unico centro pubblico sull’autismo in Italia, hanno aperto l’incontro descrivendo in via generale l’autismo, illustrando le attività e i progetti che l’associazione intende portare avanti sulla scorta anche alle esperienze realizzate negli USA . Ho seguito il corso con molto interesse e, rendendomi conto della complessità di questa malattia, ho avuto l’esigenza di documentarmi in maniera più approfondita : L’autismo può essere definito come un "disturbo dello sviluppo psico-mentale” che determina uno stato di disabilità e di handicap a volte gravi e colpisce un bambino ogni 150 nati ,essa purtroppo è una malattia di cui non si conosce né la causa né la cura e ,come sostiene Vassallo l’unica VERA cura sono le persone. Il disturbo interessa molti aspetti della condotta umana e dei funzionamenti psico-mentali: movimento, attenzione, memoria, coscienza, empatia, apprendimento, linguaggio, carattere e interazione sociale. Molto spesso il bambino autistico presenta un periodo iniziale nel quale lo sviluppo appare come normale con le sue risposte sensoriali, i movimenti dei quattro arti e del capo, le prime parole, anche se in una osservazione accurata si possono mettere in evidenza movimenti rotatori del capo e del corpo, stare seduti immobili per diverso tempo, camminare e gattonare in forma un po’ scoordinata, balbettamenti monotoni; già dai primi mesi il bambino autistico non segnala gli oggetti e le persone, non guarda negli occhi, non segue l’attenzione degli altri, non risponde alle modulazioni espressive dei famigliari. Questi sintomi diventano più gravi con il passar del tempo: disturbo del linguaggio , disinteressamento per le iniziative e la presenza degli altri, deficit grave delle capacità associativo-deduttive e incoerenza nelle risposte comportamentali, impoverimento affettivo ed incapacità di stabilire contatti con gli altri, strutturandosi così il quadro di "isolamento autistico" .
    L’isolamento aumenta quando il bambino si trova in situazioni di maggiore relazionalità come la scuola; gli autistici non riescono , se non sono supportati da una adeguata terapia,ad inserirsi nella scuola dove vagano senza finalità, si rassicurano restando sulle loro stuoie e negli "angoli di sicurezza", rispondono inadeguatamente agli stimoli derivati dalla stretta vicinanza dei compagni e degli insegnanti, rimangono isolati,indifferenti, scontrosi, oppositivi e, talora, pericolosi per gli altri.
    è importante dunque, riuscire a interagire tra i diversi attori del sistema autistico: la famiglia,la scuola ,il servizio socio sanitario … soltanto una buona collaborazione può portare risultati positivi . Tra le varie attività interessanti , proposte dall’associazione, è il nuoto; il bambino imparando a nuotare , ridefinisce la relazione con l’istruttore e con gli altri bambini , anch'essi coinvolti nelle attività. Il progetto, mira quindi a favorire l’apprendimento, lo sviluppo e l'integrazione dei bambini con autismo sul piano emozionale, cognitivo e comportamentale! Voglio concludere con una frase di Bruno Morabito, presidente di ''Divento Grande Onlus'' che apre cosi' la Giornata mondiale dedicata all'Autismo che Roma ha celebrato con l'illuminazione in blu dell'Arco di Costantino:”Gli autistici sono persone speciali, una ricchezza non un problema per la societa “,persone capaci di affetto, di ricchezza emotiva, con doti a volte eccezionali in alcuni campi, ma hanno bisogno di un aiuto da parte di tutti noi per relazionarsi con gli altri, per essere integrati nel tessuto sociale.
    Con questo vi auguro una serena e santa Pasqua!!!!!
    ved=1t:429,r:0,s:91,[/img]
    Aiello Raissa
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Aiello Raissa Gio Apr 05, 2012 3:40 pm

    L'AUTISMO...una malattia,ma ancora meglio, una disabilità neurobiologica.
    Lunedì 2 Aprile si è tenuta la giornata mondiale sull'AUTISMO e la prof. ha consentito a noi studentesse uno speciale incontro con i fautori dell'associazione:AUTISM AID ONLUS.Si è trattato di una lezione molto intensa,stimolante ma soprattutto istruttiva.Io ero a conoscenza di questo tipo di patologia ma non in modo approfondito quindi mi sono interessata molto a ciò che ascoltavo e in me si alternavano stati di interesse,di sconforto (perchè ho appreso che il numero dei casi è elevato),rabbia (perchè non c'è abbastanza impegno verso queste problematiche),ma anche tanta felicità per chi è riuscito a "guarire".
    Spesso ,erroneamente,si è portati a pensare che l'autismo sia dovuto a causa della mancanza di affetto da parte della madre,ma non è così!L'autismo è un disturbo neurobiologico ed in quanto tale non consente un normale sviluppo del cervello colpendo le aree della RELAZIONE, della COMUNICAZIONE e del sistema REGOLATIVO EMOZIONALE.Purtroppo non esiste una cura per l'autismo ma solo un approccio riabilitativo.Fondamentale è l'intervento precoce,spesso avviene intorno ai 6 anni, anche se la diagnosi può essere stilata tra i 18-24 mesi di vita.L'autismo è un disturbo che si manifesta già durante la fase endouterina anche se i sintomi possono cominciare a manifestarsi anche intorno ai 24 mesi.L'autismo può essere di due tipi,nonostante le aree deficitarie siano le stesse:c'è l' AUTISMO AD ALTO FUNZIONAMENTO che è caratterizzato dal "GENIO" e l'AUTISMO A BASSO FUNZIONAMENTO.Un bambino autistico non parla,il linguaggio c'è già sin dalla nascita ma va affiancato con l'apprendimento della lingua,ecco perchè l'intervento deve essere precoce,per permettere al bambino di poter recuperare le sue carenze.I bambini autistici che non parlano rappresentano il 25%,il restante 75% si esprime verbalmente ma ripetendo sempre le stesse cose,ecco perchè sono ECOLALICI,ripetono continuamente delle frasi(di solito quelle dei film)riuscendo anche a contestualizzarle;altri non usano linguaggi legati al contesto ma sono del tutto distaccati.Addirittura esistono bambini che riescono a ripetere interi monologhi di un film e poi non sanno chiedere dell'acqua.èopportuno un lavoro diretto e reciproco tra gli operatori e le famiglie.Le famiglie sono fondamentali e devono essere a capo del trattamento.
    L' AUTISM AID ONLUS è un'associazione nata dall'unione di genitori di bambini autistici che ritrovatisi soli ad affrontare le difficoltà di questo disturbo,si sono uniti per cercare di compensare la mancanza di copertura e di assistenza sociale da parte del welfare!Basti pensare che i bambini autistici sono in numero maggiore ma che vengono lasciati più soli rispetto a bambini che sono magari affetti da AIDS,diabete,nonostante il loro numero inferiore...Ma qui parte la mia domanda...I bambini non sono tutti uguali(al di là delle malattie)?Non bisogna garantire a tutti un ugual trattamento?Ma soprattutto,come è possibile fare discriminazioni tra una malattia ed un'altra?Tutte le famiglie di questi bambini,siano essi malati di aids,siano essi malati di diabete,e di autismo hanno il diritto di essere supportate(anche economicamente,se è il caso),perchè tutti hanno diritto a vivere...ma mi sembra di assistere ad un totale abbandono!
    Quelle dell'AUTISM AID ONLUS sono famiglie che sono state disposte a spostarsi oltre oceano fino al DAN MARINO CENTER in Florida per poter apprendere strumenti e tecniche per curare i loro bambini.Credo non sia facile per nessun genitore essere catapultato in un mondo non conosciuto che si impossessa dei loro figli e l'impotenza di non sapere come fare per farli guarire.La famiglia però non può seguire il proprio figlio in tutto il percorso se non come stimolo perchè c'è bisogno di operatori specifici nel campo.I bambini autistici possono essere aiutati con delle terapie ma l'autismo si cura con le PERSONE.Il bambino ha bisogno di poter contare sul recupero delle sue potenzialità,i sintomi prevedono:
    -ridotta interazione sociale
    -carenti competenze comunicative
    -interessi sistematici
    Inoltre i bambini autistici non sanno attivare dei filtri a tutti gli stimoli che li investono,quindi,cercano in tutti i modi di evitare i contatti fisici con gli altri perchè per loro è tutto amplificato,un semlice abbraccio può essere per loro devastante,come se si volesse invadere il loro spazio!
    Un bambino autistico,per intenderci,non fa nulla per impossessarsi di un gioco ma tende ad osservarlo sistematicamente senza chiederlo neanche alla madre.
    L'Autism aid onlus si serve di un approccio particolare chiamato DENVER MODEL:un modello di riferimento comportamentale di tipo evolutivo.Questo modello va a stimolare problematiche che si potrebbero presentare in un bambino autistico,per cercare di prevenire ed evitare la riabilitazione.Quando però il soggetto necessita di riabilitazione è opportuna la presenza dell'educatore,del terapista e della madre,perchè l'educatore cerca di adattare il bambino in un contesto che sia più naturale possibile per consentire alla madre di apprendere e di capire come fare una volta sola.Qui al bambino vengono presentate delle carte con dei simboli associati a delle parole per stimolarlo a formulare una frase con l'aiuto del tatto e la continua ripetizione delle parole verbalmente!Al denver model però viene affiancata la CAA(comnicazione aumentativa alternativa) con strumenti altamente tecnologici,ovvero delle piattaforme PECS dotate di schermi touch per consentire l'interazione del bambino!
    All'iter dei bambini autistici,però,non dovrebbero partecipare solo le loro famiglie e gli operatori specializzati,ci sarebbe bisogno di una forte sensibilizzazzione delle scuole,del servizio sanitario,della ricerca...

    [img]Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Lab_710[/img]


    LA SCUOLA ad esempio sembra avere delle difficoltà di gestione con i bambini autistici e ciò comporta ovviamente emarginazione in aula,una cosa che non dovrebbe essere permessa!Credo che l'insegnante debba riconoscere che il suo ruolo lo pone di fronte a bambini,ragazzi,di ogni genere,di ogni razza e con qualsiasi problema,quindi dovrebbero essere preparati ad eventuali difficoltà;la colpa però ritengo che non sia del tutto loro perchè bisognerebbe dare le giuste basi per poter dare a tutti la possibilità di agire sul campo e su quel problema!
    Fondamentale è trasformare i contenuti per renderli fruibili agli autistici...
    IL SERVIZIO SOCIALE SANITARIO dovrebbe sviluppare:
    -attività diagnostiche
    -adozione di ausili protesici
    -sviluppo precoce di capacità per il loro recupero
    LA RICERCA dovrebbe consentire ai ricercatori di rimanere in patria per poter consentire nuove scoperte.
    La cosa che fa più rabbia è sapere che spesso questi bambini vengono abbandonati al loro destino,che c'è poco impegno e poca sensibilità.Eppure pensare di poter aiutare un bambino in difficoltà dovrebbe dare la spinta a chiunque per poter fare qualcosa di concreto per loro perchè ciò ci rende migliori e può riempire il cuore di una gioia immensa con un gesto,anche semplice!

    [img]Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Lab_7-11[/img][img]Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Lab_7-12[/img]
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    Messaggio  Danila Cacciapuoti Gio Apr 05, 2012 4:05 pm

    Il 2 aprile è stata la giornata mondiale dell’autismo e abbiamo avuto la possibilità di incontrare alcuni dei responsabili dell’ Associazione Autism, l’intervento di ognuno c’ha fornito un minimo di conoscenza su che cos’è l’autismo.
    Ci sono 55 mila casi di bambini autistici ogni anno, ma nonostante ciò pochi sanno che cos’è l’autismo.

    L’autismo è un disturbo neuro-biologico che colpisce tre aree: le aree di relazione, comunicazione e sistema relazionale di autoregolazione.
    Una prima diagnosi può essere fatta ai 24 mesi, quando si nota che il bambino non ha un’attenzione continua.

    L’autismo si può suddividere in: autismo ad alto funzionamento, medio funzionamento, basso funzionamento.
    Autismo ad alto funzionamento: è il genio per eccellenza.
    Possiamo fare l’esempio di Albert Einstein che aveva le stesse aree deficitarie di un bambino autistico normale il quale non riesce a relazionarsi con gli altri.
    Mentre autismo a Basso funzionamento: il bambino ha un ritardo mentale abbastanza significativo, avrà anche problemi di ecolalia e dislessia.

    Ci sono alcuni bambini autistici che parlano ed altri che non riescono ad usare perfettamente il linguaggio e per questo motivo, c’è bisogno di insegnare il linguaggio al bambino tramite ad esempio dei feedback.
    Non esiste una vera e propria cura per l’autismo, ma nonostante ciò se l’intervento è veloce e tempestivo, alcuni sintomi dell’autismo possono anche guarire.
    I bambini vanno sottoposti sempre ad una scelta, deve essere sempre esercitato, poiché hanno bisogno continuamente di stimoli esterni.

    Ci sono vari interventi scientificamente significativi:
    Teach: dà importanza alle realzioni sociali (approccio psico.educativo)
    Louass model: si basa sullo sviluppo delle attività accademiche (approccio comportamentale)
    Derver model: un modello di riferimento comportamentale, evolutivo. Stimola le sue capacità
    La comunicazione alternativa aumentativa che va affiancata al dervel model .
    Dovrebbe esserci, inoltre, una certa circolarità tra Famiglia, Servizio socio-sanitario, Scuola e Ricerca.

    I responsabili dell’Austism Onlus ci hanno mostrato anche due strutture pubbliche che si occupano dell’autismo. Quella in Florida che è stata creata da un giocatore di football Dan marino. E quella qui a Napoli, una struttura confiscata alla camorra, che è poi divenuto il centro AutismOnlus unico in tutta la regione Campania.Questo mi ha fatto rendere effettivamente conto di quanto poco conosciuto e sottovalutato sia l'autismo in Italia.

    Bisogna aiutare questi bambini nella loro crescita!!
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Giornata mondiale dell' autismo

    Messaggio  Lucia Esposito Gio Apr 05, 2012 4:56 pm

    Credevo di saperne poco sull'autismo ma dopo queste due lezioni, quella di lunedì e l'anticipazione della professoressa Nunzia Giglio, mi sono resa conto di quanto l'autismo sia poco conosciuto in generale. "Se parliamo di autismo parliamo di una disabilità neuro-evolutiva che impedisce il normale sviluppo del cervello"...prima di questa definizione, l'autismo, per me, era semplicemente la timidezza e la "capacità" (perché per me è di capacità che si tratta)di alcune persone di vivere in un mondo a parte,in un modo tutto loro ed è forse per questo che le persone autistiche sono a volte assenti.
    Queste lezioni mi sono piaciute particolarmente...soprattutto quando l'avvocato Vassallo, nella sua ricca spiegazione ha fatto riferimento al proprio bambino, perché quando a parlare di autismo è una persona che lo vive in prima persona, la spiegazione diventa più interessante e coinvolge in modo particolare.
    Un genitore da prendere ad esempio, che vive la particolarità del proprio figlio in modo attivo e diplomatico.
    Ho scoperto che 1 bambino su 150 nati è autistico, che il problema è di carattere genetico ma non si sa con precisione da cosa sia determinato, che la cura vera e propria non c'è e di sicuro non è una cura farmacologica ma, forse, la vera medicina sono le persone. Gli attori del sistema sono: la famiglia, il servizio socio-sanitario, la scuola e la ricerca, quanto prima questi agiscono tanto prima il soggetto può guarire e migliorare.
    E per concludere,secondo me,è opportuno che ogni famiglia sia preparata, sia aperta a nuove sperimentazioni e soprattutto sia la più attiva e presente figura nella vita di ogni bambino, soprattutto se autistico. Smile
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty La giornata mondiale dell'autismo

    Messaggio  Maria Improta Gio Apr 05, 2012 5:03 pm

    L'autismo è un disturbo neurologico,impedisce il normale sviluppo del cervello, quindi per i bambini affetti da autismo non c'è una cura, ma possono essere aiutati nella loro crescita nella loro formazione grazie alle famiglie alle scuole e grazie ai servizi socio-sanitari. Io sono dell'idea che le persone autistiche siano persone speciali,che rappresentano una ricchezza per la società e non un problema.Sono persone capaci di grande affetto ed emotività,solo che hanno bisogno di aiuto nel relazionarsi con gli altri.A modo loro i bambini utistici sono capaci da amare ed affezionarsi alle persone, non sono capaci di paralre ma si fanno capire, dopo ke queste persone entrano nella nostra vita lasciano qualcosa di speciale, capace di cambiare la nostra vita.la cosa importante è che queste persone non devono essere discriminate anzi devono essere amate e capite. “È importante agire con strumenti adatti che invitano ad operare piuttosto che a disperare, a costruire piuttosto che a rinunciare. Quindi io penso che la scuola debba valorizzare le diversità per permettere ad ogni bambino di esprimersi liberamente e arricchirsi grazie alle differenze.Quindi per questi bambini deve esserci un'aiuto sia da parte delle famiglie che da parte delle scuole.Perché come è stato detto in aula con i docenti "l'autismo si cura con le persone".
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Sabrina Campaiola Gio Apr 05, 2012 5:25 pm

    Nell' ultima lezione abbiamo assistito ad un bellissimo intervento nel quale hanno patecipato la professoressa Magri ,l'avvocato Vassallo e l'Ing.Minguzzi i quali hanno spiegato il disturbo autistico in occassione della giornata mondiale dell'Autismo.Già nella lezione precedente la dott.ssa Giglio ci aveva offerto la spiegazione di tratti importanti di tale disabilità.Che cos'è l'Autismo ? Esso è un disturbo neurologico che impedisce il normale sviluppo del cervello.I soggetti autistici sono ripiegati su se stessi hanno difficoltà a relazionarsi ,comunicare ed interagire con gli altri .Non esiste una specifica cura per questo disturbo.L'autismo si cura con un' altra persona .I genitori spesso fraintendono i comportamenti dei loro bambini autistici considerandoli maleducati ,cattivi o semplicemente perchè non vogliono credere che il loro bellissimo ,adorato figlio sia disabile e quindi non vogliono accettare tale situazione difficile.Importante sarebbe amare il bambino per quello che è cercando ogni informazione nel tentativo di trovare una cura per i loro figli autistici.
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Luisa Ratti Gio Apr 05, 2012 6:12 pm

    L’incontro con l’associazione AUTISMAID mi ha dato modo di riflettere in particolare sulla complessità del disturbo autistico e su quanto siano eterogenei e complessi anche gli approcci terapeutici (farmacologici e non) e le modalità di intervento,ma anche sul ruolo e le difficoltà delle famiglie , e sul fatto che il disturbo autistico accompagna la persona che ne è affetta lungo tutto l’arco della sua vita( non esiste solo l’autistico bambino).

    Il Ministero della Salute ha voluto fare un pò di ordine e di chiarezza nell’ampio panorama di offerte terapeutiche (di tipo educativo, farmacologiche, terapie non convenzionali, integratori alimentari,ecc.) rivolte alle persone con disturbi dello
    spettro autistico, a tale scopo ha pubblicato a ottobre 2011 le linee guida dal titolo Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti.
    Dalle linee guida ho estrapolato alcune info ed elaborato le mie conclusioni.
    …L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo,
    biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita. Le aree prevalentemente
    interessate da uno sviluppo alterato sono quelle relative alla comunicazione sociale,
    alla interazione sociale reciproca e al gioco funzionale e simbolico.
    In termini più semplici , i bambini con autismo:
    • hanno compromissioni qualitative del linguaggio anche molto gravi fino a una totale
    assenza dello stesso,
    • manifestano incapacità o difficoltà a sviluppare una reciprocità emotiva,
    sia con gli adulti sia con i coetanei, che si evidenzia attraverso comportamenti, atteggiamenti e modalità comunicative anche non verbali non adeguate all’età, al contesto
    o allo sviluppo mentale raggiunto,
    • presentano interessi ristretti e comportamenti stereotipati e ripetitivi.
    Tutti questi aspetti possono accompagnarsi anche a ritardo mentale, che si può presentare in forma lieve, moderata o grave.
    Esistono quadri atipici di autismo con un interessamento più disomogeneo delle aree caratteristicamente coinvolte o con sintomi
    comportamentali meno gravi o variabili, a volte accompagnati da uno sviluppo intellettivo
    normale. La disomogeneità fenomenica suggerisce che ci troviamo di fronte non a un disturbo ma a una “famiglia” di disturbi con caratteristiche simili, al cui interno si distinguono quadri “tipici”( con tutte le caratteristiche proprie del disturbo ) e quadri“atipici”(in cui alcune caratteristiche sono più sfumate o addirittura assenti).
    Tutte queste tipologie di disturbi sono raggruppabili all’interno della
    definizione di “disturbi dello spettro autistico” (come sindrome di Asperger, autismo, autismo atipico, disturbo pervasivo dello sviluppo ). Questi disturbi,conferiscono al soggetto caratteristiche di “funzionamento autistico” che lo accompagnano durante tutto l’arco della vita, anche se le modalità con le quali si manifestano, specie per quanto riguarda il deficit sociale, assumono un’espressività variabile nel tempo.

    L’autismo non sembra presentare prevalenze geografiche e/o etniche, in quanto le cause dell’autismo sono a tutt’oggi sconosciute è una patologia con elevato tasso di ereditabilità( il rischio di avere un altro bambino con autismo e 20 volte più elevato rispetto alla popolazione generale se si e già avuto un figlio affetto).
    Nonostante queste prove, non si conosce ancora quale sia il percorso , la ricerca si e orientata maggiormente a indagare il ruolo dei fattori genetici, mentre una relativamente minore attenzione è stata posta sui fattori ambientali o sulla interazione gene-ambiente, e si e focalizzata,specie negli ultimi anni, sullo studio del cervello.
    Oggi grazie alle nuove tecnologie(neuro immagine ad esempio), sono state avanzate queste ipotesi sull’origine del disturbo ma non hanno fornito elementi di certezza sulle cause,
    che restano sconosciute.

    Bisogna ricordare che il bambino con diagnosi certa di autismo cresce con il suo disturbo,
    l’andamento della malattia è cronico e può comportare gravi limitazioni nelle autonomie e nella vita sociale, ma la tempestività e la specificità dell'intervento sono elementi determinanti per portare il soggetto all’acquisizione di nuove competenze, favorirne l’integrazione, l’autonomia , e in poche parole una buona qualità di vita.

    Per la complessità del quadro clinico, per l’importanza di tempestività e precisione nella diagnosi, per la necessità di interventi specifici, abilitativi e di supporto per il paziente e per la sua famiglia diventa fondamentale la stretta collaborazione tra operatori dei servizi sanitari, scolastici, educativi.

    Nell’organizzazione dei servizi rivolti a persone con disturbi dello spettro autistico. I principi
    generali sono:
    • multidisciplinarietà e promozione di un lavoro integrato all’interno del gruppo di ope-ratori coinvolti nella cura e assistenza ai soggetti con disturbi dello spettro autistico
    e alle loro famiglie
    • formazione specifica rivolta agli operatori
    • promozione del lavoro di rete tra le varie agenzie e istituzioni coinvolte nella gestione
    del disturbo
    • flessibilità del servizio nell’operare in luoghi e contesti diversi (casa, scuola, eccetera)
    • continuità assistenziale tra i servizi di infanzia/adolescenza ed età adulta, poiché i disturbi dello spettro autistico sono disturbi cronici, per cui anche l’assistenza dovrebbe articolarsi su tutto l’arco della vita.
    Penso inoltre che sia necessario e doveroso che si continui a diffondere conoscenze e divulgare informazioni su questo tema in determinati ambienti , così come è stato fatto in aula per aumentare la consapevolezza di tutti (operatori istituzionali e non ) a farsi carico di queste particolari forme di disabilità,che come le statistiche dimostrano ormai ci riguardano spesso anche molto da vicino .
    Diventa oggi indispensabile supportare e sostenere la più ampia inclusione sociale possibile per i soggetti affetti da patologie riconducibili all’autismo ,aiutando in primis le loro famiglie col giusto supporto informativo, orientativo, psicologico e intervenendo anche con soluzioni assistenziali idonee quando le famiglie non sono più in condizioni di sostenere da sole la fatica di supportare la crescita del loro figlio autistico.

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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Autismo, questo sconosciuto,,,

    Messaggio  Miriana Medaglia Gio Apr 05, 2012 6:19 pm

    Nel corso delle ultime lezioni stiamo imparando sempre di più sull'autismo, sulle sue ripercussioni nelle dinamiche familiari e scolastiche e sui suoi trattamenti riabilitativi. Specialmente nella lezione di lunedì in cui, in occasione della giornata mondiale dell’autismo, l’ing. Minguzzi, l’ avv. Vassallo e la dott.ssa Paola Magri (Associazione Autism) sono intervenuti con una speciale spiegazione proprio su questo disturbo. Essendo un fenomeno tristemente in aumento ed essendo noi futuri educatori , la cosa non può che toccarci da vicino. In particolare, tre sono i punti che più mi hanno colpito:
    - i dati sulla diffusione (1 su 150 in Italia: come donna e quindi futura mamma mi hanno lasciato senza parole, credevo addirittura di aver sbagliato a sentire)
    - le nuove tecnologie sperimentate altrove e purtroppo molto meno in Italia (dato molto scoraggiante)
    - il fatto che, pur non essendo curabile in quanto disturbo neurobiologico, le sue conseguenze comportamentali possono essere praticamente ridotte a zero (una buona notizia! Non lo sapevo... In pratica è incurabile perché è un problema neurofisiologico, come abbiamo imparato, ma può diventare “invisibile” se diagnosticato x tempo e se il bambino viene seguito e curato da un team di tutto rispetto: famiglia-scuola-ricerca-servizio socio sanitario, quattro potentissime armi, efficaci solo con una collaborazione unitaria )
    L’Autism Aid Onlus nasce nel 2004 da un gruppo di genitori di bambini autistici che stanno mettendo tutto loro stessi per trovare nuove soluzioni, tecnologiche e non, per sostenere e aiutare i loro e altrui figli. Mi ha colpito la loro grinta, la loro voglia di fare e di farlo in grande, il loro desiderio di far si che i bambini autistici ottengano finalmente una vita normale. Attraverso l’arteterapia, il laboratorio acquatico, l’assistenza di specialisti e genitori, questi bambini possono davvero crescere come tutti i loro coetanei e vivere una vita ordinaria. Questo è l’aspetto che vorrei marcare, la normalità, la lotta per raggiungerla attraverso i vari ausili tecnologici e umani per essere indipendenti ed autonomi (specie nell’età infantile), socievoli e con delle relazioni sociali da grandi. Ciò che a noi può sembrare un’attività del tutto normale come andare a cena fuori, abbracciare un amico, stare in luoghi affollati, per gli autistici diventa difficile se non addirittura impossibile, come difficile risulta avere per loro una relazione sentimentale profonda. Questa è la storia di David e Lindsey, due ragazzi autistici che, seppur con le loro difficoltà e con qualche limite, sono riusciti a portare avanti una intensa relazione e a vivere quotidianamente la loro storia d’amore. Credo che questo sia l’ostacolo più arduo da superare per un autistico, il punto più alto e forse desiderato da raggiungere . Hanno, se vogliamo, raggiunto l’apice della normalità senza ignorare il loro problema; hanno vinto l’autismo!

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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty L'autismo e l'importanza di conoscerlo

    Messaggio  anna gemma buono1 Gio Apr 05, 2012 8:41 pm

    L'autismo ,chiamato originariamente sindrome di kanner ,è un disturbo neurobiologico che impedisce il normale svilluppo del cervello.Cio comporta che il bambino autistico mostra una marcata diminuzione dell'integrazione sociale e della comunicazione.
    Nostante colpisca un bambino ogni 150 ( più dei bambini colpiti dal cancro o dall'ads) non è ancora diffusa del tutto la conoscenza di questa patologia.E questo è uno degli intenti dell’associazione autism .
    Io conoscevo poco questa malattia e soltanto perché ho conosciuto da poco un bambino autistico ,ed ho spesso spiegato a molti miei conoscenti cosa fosse.
    Molti credono che i bambini autistici siamo ritardati ,o che tutti non sappiano parlare ,o che colpisca a causa di mancanza affettive ( COSIDETTA MAMMA FRIGORIFERO).
    L’autismo è una malattia che ha effetti diversi tra cui : - uso strumentale dell’altro
    - Interessi ripetitivi
    -Ecolaria ( ripetono spesso le stesse frasi)
    -Ecolaria differita ( utillizano frasi dei film )
    -Avoidand ( non si fanno toccare)
    L’autismo non ha una cura farmacologica ma si CURA CON LE PERSONE . E per questo bisogna diffoderne la conoscenza ,per far si che tutti collaborino insieme : scuola ,famiglia ,ricerca,servizio sociosanitario.
    Non conoscendo l’autismo la famiglia stessa si trova in difficoltà a capire in tempo che il proprio bambino ne è colpito , quando una prognosi immediata che comporti un intervento precoce è fondamentale.Gli effetti della malattia si possono riscontrare in fatti già intorno ai 18 mesi.
    Mi ha colpito il caso di quella bimba che proprio perchè intervenuti in tempo è riuscita infatti inizaire le elementari senza più una prognosi di autismo ,che comporta anche che non subisca preguidizi.
    Gli stessi insegnati infatti non sono sempre preparati a sapersi rapportare con questi bambini ;come il personale delle attività extracurriculare ,che spesso abbandonano i bambini in un angolo isolandoli ancora di più .( assurdo se si pensa che il loror problema è proprio l’interazione sociale).
    È una malattica molto complessa e difficile, ma soltando conoscendola possiamo far si che questi bambini abbiamo una vita migliore .

    Riporto una frasei del film "rain man" che ha come protagonista proprio un dastin hoffman autistico ,e che trovo bellissimo.
    Dottore: Raymond, sai che significa autistico?
    Raymond: Sì.
    Dottore: Conosci quella parola?
    Raymond: Sì.
    Dottore: Sei autistico?
    Raymond: Non lo so. No. Senza dubbio. Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Safe_image
    Rita Gaita 1990
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Rita Gaita 1990 Ven Apr 06, 2012 7:23 am

    “lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” è un libro di Mark Haddon. La voce narrante del testo è quella del protagonista, Christopher Boone, ragazzo quindicenne con la sindrome di Asperger: una forma di autismo per via della quale manifesta alcuni disturbi del comportamento, come ad esempio il non sopportare di essere toccato, l'odio per il giallo ed il marrone contrapposto all'amore per il rosso, la difficoltà di comprendere gli altri esseri umani. La sindrome gli attribuisce inoltre straordinarie capacità logico-matematiche: non a caso nel libro sono riportati vari quesiti matematici famosi. L'isolamento dalle sensazioni emotive e la naturale predisposizione rende Christopher un grande appassionato di matematica.
    Lessi questo libro un bel po’ di tempo fa, così per sfizio, e solo in questi giorni che abbiamo parlato dell’autismo, ho visto quanto questo sia collegato con la realtà e con quanto detto in aula. Volevo iniziare dall’analizzare un punto che, dopo quanto detto in aula, è risultato per me importante, quello delle “straordinarie capacità logico-matematiche” che il bimbo ha. Riflettendoci, ho collegato questa caratteristica allo spettro autistico ad alto funzionamento, cioè quello, che come ci spiegò la professoressa in aula, consiste nel non riuscire a relazionarsi con gli altri, però nello stesso tempo si hanno grandi capacità in un settore specifico. In questo caso il settore matematico (come del resto Einstein). Però bisogna dire che il bambino che soffre di questa sindrome, ha delle capacità verbali rispetto a coloro che soffrono di un “autismo classico”. Non sapendone molto, ho deciso di indagare un po’, finchè non ho trovato una spiegazione abbastanza esaustiva su Wikipedia. Ecco che vi riporto la spiegazione di questa particolare forma di autismo.( Lo inserisco per approfondire il discorso anche se non è stato trattato al corso in maniera particolare).
    La Sindrome di Asperger (abbreviata in SA) è considerata un disturbo pervasivo dello sviluppo imparentata con l'autismo e comunemente considerata una forma dello spettro autistico "ad alto funzionamento". Il termine "Sindrome di Asperger" venne coniato dalla psichiatra inglese Lorna Wing in una rivista medica del 1981; lo chiamò così in onore di Hans Asperger, uno psichiatra e pediatra austriaco il cui lavoro non venne riconosciuto fino agli anni novanta.
    Gli individui portatori di questa sindrome (la cui eziologia è ancora ignota) sono caratterizzati dall'avere una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretti. Diversamente dall'autismo classico, non si verificano significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o dello sviluppo cognitivo.
    Alcuni sintomi di questa Sindrome sono correlati ad altri disturbi, come ad esempio il disturbo dell'apprendimento non-verbale o il disturbo schizoide di personalità.
    Caratteristiche
    Bambini portatori di questa sindrome mostrano spesso una capacità molto limitata per le spontanee interazioni sociali, sovente falliscono nello sviluppare solidi rapporti di amicizia e si applicano solo a ristretti argomenti di interesse escludendo tutti gli altri. Anche se molte persone con questo disturbo hanno alcuni problemi di comunicazione, per esempio una povertà nella comunicazione non verbale o un linguaggio pedante, alcuni individui possono possedere buone facoltà sia verbali sia cognitive.
    Gli individui con la Sindrome di Asperger hanno un'intelligenza nella norma o anche superiore alla norma e possono offrire grandi contributi intellettuali, ma allo stesso tempo possono mostrare insensibilità sociale e apparire indifferenti verso i propri cari a causa della loro scarsa capacità di empatia. Anche se i deficit manifestati da queste persone sono spesso debilitanti, molti individui ottengono risultati positivi, soprattutto in aree in cui non è richiesta un'interazione sociale.
    La sindrome rientra nello spettro autistico e pertanto non è detto che tutti gli individui presentino lo stesso insieme di sintomi e nella stessa configurazione. Comuni sono le seguenti caratteristiche:
    1. Esordio nell'infanzia
    2. Limitate relazioni sociali, isolamento
    3. Problemi di comunicazione
    4. Alcuni sintomi fisici:
     difficoltà motorie nell'infanzia
     goffaggine
     andature bizzarre o anomale, movimenti strani o impacciati
     anomalie di locomozione, di equilibrio, di destrezza manuale, di scrittura a mano
     Movimenti rapidi, ritmici e di imitazione.
    I soggetti non autistici possiedono una percezione altamente sofisticata degli stati mentali altrui. La maggior parte delle persone è capace cioè di sulla base di indizi raccolti dal loro linguaggio verbale e corporeo e dall'ambiente circostante.
    Alle persone autistiche mancherebbe, invece, l’abilità di raccogliere una moltitudine di informazioni sugli stati cognitivi ed emotivi degli altri e gli individui. I soggetti affetti da Sindrome d'Asperger possono essere considerati come persone la cui mente non riesce ad agganciarsi alla realtà esteriore, come coloro che soffrono di autismo classico.
    Gli individui affetti da questa sindrome possono osservare un sorriso e non capirne il significato e nei casi più gravi non riescono neppure a distinguere la differenza tra sorriso, ammiccamento e altre espressioni non-verbali di comunicazione interpersonale. Per loro è estremamente difficile saper "leggere tra le righe", ovvero capire quello che una persona afferma implicitamente senza dirlo direttamente. Interpretano gli altri esclusivamente come si mostrano effettivamente, ne danno cioè un'interpretazione solo letterale.
    Bisogna comunque notare che, trattandosi di un disturbo con ampio spettro di variazione, una certa percentuale di individui con Sindrome d'Asperger appaiono quasi "nella norma" nella loro capacità di leggere le espressioni facciali e le intenzioni degli altri. Spesso continuano a mostrare però difficoltà nel fissare negli occhi le altre persone, ritenendo il contatto visivo altamente, mentre altri viceversa possono mantenere l'incontro visivo in modo eccessivamente fisso, che può essere avvertito come "disturbante" per le persone comuni.
    La Sindrome d'Asperger implica, come suoi caratteri peculiari, un intenso livello d'attenzione su determinate cose che interessano ed è spesso caratterizzato da facoltà e "passioni" davvero particolari.
    Hans Asperger chiamò i suoi pazienti "piccoli professori", basandosi sull'idea che bambini o persone poco più che adolescenti potevano avere un bagaglio di conoscenze nei loro campi d'interesse pari, se non superiori, a quello dei professori universitari. Questo perché gli individui con Sindrome d'Asperger hanno un'intelligenza del tutto "normale", o in qualche caso anche superiore alla norma, a scapito però d'una capacità d'interazione sociale nettamente inferiore e più problematica.
    Interazione sociale e schemi cognitivi
    Questo stato o condizione innata/genetica (che ha indubbiamente una base biologica) può portare ad avere problemi con i normali scambi sociali tra persone di pari livello. Nell'infanzia e durante l'adolescenza questo può causare seri problemi perché un bambino o un ragazzo così avrà difficoltà a decodificare i segnali impliciti su cui si reggono le interazioni sociali e potrà essere messo da parte dai coetanei, scontrandosi quindi con una sorta di "crudeltà sociale"; potrà venir spesso considerato corresponsabile di questa crudeltà nei suoi confronti, sebbene egli non riesca a capire né il perché dell'ostilità né cosa stia facendo di "sbagliato". Recenti scoperte nel campo dell'educazione speciale hanno cercato di risolvere questo problema, ottenendo però solo risultati molto parziali.
    L'alienazione sociale delle persone con la sindrome di Asperger è così intensa fin dall'infanzia che molti si creano amici immaginari per compagnia. Ciò può condurre all'acquisizione di elevatissime capacità, di cui si fanno alcuni esempi: nel campo tecnico-informatico, nella creazione di giochi di ruolo, nelle attività astratte logico-matematiche, nell'intuito musicale o anche nella fisica teorica altamente specialistica.
    L'intensa attenzione e la tendenza a cercare di capire logicamente le cose può sì garantire alle persone con Sindrome d'Asperger un alto livello di abilità nei loro campi d'interesse specifico, ma al prezzo di grandi difficoltà nella comunicazione e nel farsi comprendere dal "mondo sociale".
    Nonostante le difficoltà, a volte le persone con Sindrome d'Asperger hanno un raro e sviluppato senso dell'umorismo, con un'abilità non comune per i doppi sensi, i giochi linguistici, la satira e altro, anche se a volte considerato come "criptico" dall'esterno o eccessivamente raffinato.
    La loro facilità di lettura-scrittura è notevole, tanto che possono essere definiti "iperlessici", a volte grafomani o addirittura capaci di tenere a memoria un intero libro dopo averlo letto un'unica volta. Sebbene molti di loro non possano avere una vita considerata socialmente appagante dalla gente comune, difatti rimangono pressoché soli, volentieri isolati, gli è possibile a volte trovare persone comprensive e competenti (qualche volta tra persone che rientrano nel campo dell'autismo, altre volte no) e avere con loro strette relazioni.
    Mentre molti affrontano enormi problemi, alcuni riescono a superare gli ostacoli e ad avere successo in società. Alcune persone con Sindrome d'Asperger si sposano ed hanno figli, i quali possono a loro volta essere persone comuni o soffrire di qualche disturbo di tipo autistico. Molte persone autistiche non sanno di esserlo, né i loro familiari né i loro amici ne sono a conoscenza, poiché forme leggere d'autismo spesso non vengono neppure diagnosticate oppure sono diagnosticate solo in modo parzialmente corretto da parte dei professionisti del settore.


    Dopo questa breve spiegazione,(non messa qui perché non mi sono fatta una mia idea, ma utilizzata per aprire il discorso) si può affermare,come quelle di Asperger, non sia l’unica forma di autismo. Ne esistono varie e allo stesso tempo esistono vari metodi di risoluzione o di miglioramento le cui tecniche non sono universali ma individuali. Ciò che mio colpì in aula il 2 aprile, giornata dell’autismo, fu la testimonianza dell’Autism Aid Onlus, ovvero di quei genitori che hanno fondato questa associazione. In loro si è vista una gran voglia di andare avanti. A differenza di molti, che si fermano alle spiegazioni mediche su questa malattia e che spesso non sono neanche esaustive, loro hanno deciso d informarsi, di andare in America a capire in cosa consisteva questa malattia, come si poteva curare,quali erano le pratiche che si potevano attuare per migliore le condizioni di vita di questi ragazzi e quali erano gli ausili utili. E da qui è scaturita la mia idea basata fondamentalmente sullo sviluppo di due punti per me importanti:
    1. In Italia,esistono solo due e tre pezzi del minymo, cioè un mini computer utile ai ragazzi affetti da autismo, a comunicare, ma che quei due tre pezzi che ci sono, costano anche molto mettendo i genitori in condizioni di non poterli acquistare.
    2. l’autismo non è coperta dall’assistenza sociale, (quando questi bimbi hanno bisogno di continuo aiuto e sostegno) e che la scuola spesso non sa come affrontare una malattia simile, portando quindi il ragazzo all’emarginazione, cosa secondo me sbagliatissima, perché il ragazzo affetto da autismo,non è anaffettivo, ma anche lui, anche se in maniera particolare, prova delle emozioni.
    Questo, quindi, mi ha fatto riflettere molto sul fatto che su questa malattia ormai siamo abbastanza informati,ne conosciamo gli aspetti e le possibile cure di miglioramento, però ancora oggi, nel 21°secolo, non sappiamo come affrontare la cosa, non abbiamo i giusti operatori che possano affiancare i bambini in aula e le famiglie a casa. La mia speranza quindi non è solo quella di sperare che un domani anche in Italia si riescano a costruire minymo, così che le famiglie le possano acquistare ad un cosso più basso, ma anche che si inizi ad avere una specializzazione maggiore da parte di educatori come noi, affinchè il bimbo sia affiancato in questo suo percorso di vita nella maniera più appropriata e affinchè le famiglie non si sentano sole in questo lungo cammino.
    Infine, altra cosa che mi ha colpito molto, ma in positivo, oltre alla forza dei genitori, sono state le attività e i laboratori che essi fanno fare ai bambini. Mi colpì una frase che fu detta “i bambini non devono restare chiusi in loro stessi, non devono essere abbandonati a mollo nell’acqua, ma devono essere accompagnati…”questa fu una cosa che i colpì solo perché capii come ancora una volta, lo sport può essere motivo di miglioramento, di aiuto.
    Ringrazio la professoressa Briganti perché mi ha dato l’opportunità di conoscere un po’ in più questa malattia e gli aspetti che la caratterizzano, ma soprattutto di conoscere l’Autism Aid Onlus, di cui non sapevo neanche l’esistenza.
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    Messaggio  RITA MASSA Ven Apr 06, 2012 10:00 am

    L'autismo e il rapporto con le istituzioni scolastiche
    La tematica dell’autismo mi affascina tanto . Mi piacerebbe tanto aiutare questi bambini che hanno tanto bisogno di noi e il primo passo per poterli aiutare è informarci su cosa sia l’autismo e cercare di apprendere quante più cose possibili su questo argomento. Molto interessante è stata la lezione svolta dai componenti ASSOCIAZIONE AUTISM( ING.MINGUZZI, AVV.VASSALLO, DOTT. PAOLA MAGRI ) .Questa è stata per me una delle più belle lezioni che mi ha fornito una serie di informazioni fino a quel momento ignote. Cerco di scrivere questo commento unendo tutte le nozioni che ho percepito a lezione e anche alcune ricerche personali. L’autismo è stato definito da molti ricercatori come un disturbo dello sviluppo psico-mentale. Questo disturbo interessa molti aspetti della condotta umana e dei funzionamenti psico-mentali come ad es. : i movimenti, l’attenzione, la memoria, l’empatia, l’apprendimento, il linguaggio , il carattere e l’interazione sociale. Esistono varie tipologie di autismo ed inoltre questo fenomeno spesso presenta un periodo iniziale di sviluppo che appare normale. Solo attraverso un’osservazione accurata si possono percepire dei comportamenti tipici dell’autismo. Dobbiamo dunque fare particolare attenzione ai comportamenti dei bambini soprattutto tra i 18 e i 30 mesi per poter cercare di cogliere preventivamente questi disturbi. Durante la lezione ci è stato detto che in Italia l’autismo colpisce i bambini ogni 88 nati . L’autismo si presenta nelle varie fasce d’età attraverso determinati comportamenti . Tra i 18 e i 30 mesi il bambino : non segnala gli oggetti e le persone, non guarda negli occhi , non segue l’attenzione degli altri . Nella fascia d’età compresa tra i 2-3 anni i comportamenti tipici sono: disinteressamento per la presenza degli altri , mancato sviluppo del linguaggio , disturbo dell’elaborazione percettiva da cui consegue incontinenza emotiva ( iper- irritabilità , aggressività ecc…) , incapacità di stare a contatto con gli altri strutturandosi così il quadro di “ISOLAMENTO AUTISTICO” . Questi sono dei particolari comportamenti effettuati da bambini affetti di autismo nella fascia d’età compresa tra i 18 mesi e i 3 anni . Ovviamente questi comportamenti non si presentano simultaneamente e possono variare da soggetto a soggetto . Nell’autismo di fondamentale importanza è anche la comunicazione che può essere verbale e non verbale. Il 50% dei soggetti autistici non è in grado di comunicare verbalmente . I soggetti che sono in grado di utilizzare il linguaggio si esprimono in modo bizzarro ; spesso ripetono parole suoni o frasi sentite pronunciare (ECOLALIA) .L’ecolalia può essere IMMEDIATA( ripetizione di frasi o parole subito dopo l’ascolto ) o DIFFERITA ( ripetizione a distanza di tempo di parole o frasi sentite in precedenza : come ad es. frasi di film) .Come diceva la dottoressa PAOLA MAGRI tali frasi vengono poi utilizzate in modo attinente rispetto al contesto di riferimento . Le cause dell’autismo non sono ancora ben note ma in passato ( negli anni 60 ) si credeva che questo era un disturbo causato da un disordine emotivo e che le uniche indicazioni di trattamento fossero la psicoanalisi o altre forme di psicoterapia sia per la madre che per il figlio . Si parlava infatti di MAMME FRIGORIFERO . In queste terapie ad esempio la madre doveva prendere coscienza della sua colpa , mentre al bambino veniva data una statuetta o un’ immagine che rappresentava simbolicamente la madre ed era incoraggiato a romperla in mille pezzi , esprimendo così la sua ostilità verso la madre causa del suo autismo. Queste cause sebbene spacciate per vere non avevano mai avuto un evidenza scientifica che confermasse la sua veridicità .Per l’autismo non c’è una cura ma si può migliorare attraverso l’aiuto delle persone . Attraverso un’attenta collaborazione tra le istituzioni scolastiche , della famiglia, del servizio socio sanitario e della ricerca possiamo aiutare questi bambini ad affrontare nel modo migliore le loro difficoltà . Spesso questo non accade infatti vorrei riportare un articolo di girnale che parla appunto di un bambino autistico KEVIN e del tema dell’integrazione nelle scuole.

    l bimbo autistico che la scuola non vuole più
    Se sulla porta avessero scritto: «Mensa vietata ai bambini disabili, in particolare agli autistici gravi», il concetto sarebbe stato più chiaro: forse anche per Kevin, il bambino di cui parliamo e che invece, giustamente, stenta a capire. Kevin ha 10 anni, soffre di autismo infantile e il certificato medico consegnato alla scuola parla di disabilità al 100%. Kevin frequenta la 4^ elementare di una scuola di Cremona, quartiere Boschetto, e dall'inizio di settembre è disperato: di colpo, la scuola gli ha negato l'accesso al servizio mensa. A Kevin, bambino autistico, fermarsi a scuola dopo le lezioni e sedersi al tavolo con i compagni piaceva moltissimo: lo faceva dal primo giorno della prima elementare, il rito del «pranzo insieme» lo affascinava, poteva rimanere in gruppo - in contatto con gli altri, incuriosito dagli altri - anche al di fuori delle ore dedicate all'apprendimento: e insomma a Kevin piaceva tutto di quel momento così ricco di chiasso festoso e di calore umano; e il suo entusiasmo a tavola lo aveva fatto diventare la mascotte di tutti, cuoche e inservienti comprese.
    Dopo 3 anni di ebbrezza e felicità assolute, a cominciare da quelle assaporate dai genitori (immaginate cosa significhi avere un bambino autistico che grazie al momento del pranzo inizia ad andare volentieri a scuola, s'inserisce nel gruppo, inizia a parlare, a comunicare, a interagire con gli altri), di colpo la scuola decide che il servizio-mensa verrà sottoposto a restrizioni: i posti disponibili sono 46 e la precedenza, spiegano, verrà data ai bambini con entrambi i genitori che lavorano. Ora, qui va apprezzata la finezza. Essere genitori di un bambino autistico, con disabilità (certificata) al 100%, significa tante cose: tra le altre, che almeno uno dei genitori - di solito tocca alla mamma - rinuncia da subito all'idea di lavorare. C'è un lavoro ben più importante da fare, a casa, 24 ore su 24: badare al proprio bambino. Che vive in un mondo suo e ha letteralmente bisogno di tutto: e a volte anche il tutto non è sufficiente. Insomma, dire che la mensa è «vietata ai bambini con un solo genitore che lavora» e dire che la mensa è «vietata ai bambini autistici» (o disabili in genere) è la stessa cosa: e questo è quel che succede, da settembre 2010, alla scuola elementare di Cremona, quartiere Boschetto. E Kevin? Di fronte al fatto di non poter più entrare nei locali-mensa, di non potersi più sedere al tavolo con i compagni, di non poter più sorridere vedendo le inservienti che arrivano a riempire piatti e bicchieri, Kevin impazzisce. Da un paio d'anni ha cominciato a fare uscire le sue prime parole e alla mamma, che si chiama Eva e che tutti i giorni lo va a prendere per portarlo a casa - per portarlo via -, Kevin ripete, con le lacrime agli occhi: «Mangia in mensa Kevin!», «Mangia in mensa Kevin!». Invece la scuola non lo vuole più, la mamma deve «rapirlo» e ogni volta è come se gli desse (se si desse) una coltellata: al cuore. Kevin, che stava dando spettacolosi segni di miglioramento, aveva iniziato a parlare e aveva cominciato ad accorgersi del mondo che lo circonda, cade in uno stato di agitazione parossistica. Non capisce quel che gli sta succedendo, non lo accetta, si tormenta: e ogni giorno il tormento si rinnova perch´ la porta della mensa, per lui, resta sempre chiusa. Non c'è ragionevolezza in quel che gli sta capitando: lo avverte, con chiarezza, persino lui.
    Così la mamma, che lo vede disperato, intrattabile e in fase di chiaro peggioramento sotto tutti i punti di vista, dal rendimento a scuola al relazionarsi con gli altri, prova a muoversi. Parla col direttore del Circolo Didattico, Piergiorgio Poli, ma quel che si sente dire, in risposta, è: «Mi spiace, non ci sono posti, tu non lavori, puoi tranquillamente portarlo a casa a mangiare».
    Non si dà per vinta, Eva. Che di lì a poco torna dal Direttore con una relazione firmata da una neuropsichiatra infantile, la dottoressa Lucia Bianchini, in cui si spiega come il momento della mensa sia un momento importante per Kevin, a tutti gli effetti un momento di terapia: ma anche questo tentativo non produce risultati.
    La mamma non si rassegna, torna alla carica e questa volta consegna una relazione della psicoterapeuta Aurelia Galli, che da anni ha in cura Kevin e che perora - anch'essa - la causa della riammissione del bambino al servizio-mensa: nessun risultato.
    Eva chiede allora un colloquio con l'assessore provinciale Jane Alquati, che la ascolta con grande disponibilità ma le dice che purtroppo, in queste faccende, la parola che conta è quella del Direttore del Circolo. Niente da fare.
    Non sapendo dove sbattere la testa, la mamma prova a rivolgersi direttamente al sindaco di Cremona, l'ex olimpionico Oreste Perri; ma il suo segretario, Walter Montini, le spiega che il principio dell'autonomia della scuola è sacro e che il sindaco non può permettersi di scavalcare il Direttore del Circolo. Insomma, parlargli sarebbe inutile.
    Eva, che ama suo figlio alla follia, non molla e va a bussare alla porta del quotidiano di Cremona, La Provincia. Espone il caso, il giornale se ne fa carico e intervista il Direttore Didattico, Piergiorgio Poli. Che quasi seccato ribatte, testualmente: «Se i posti a disposizione sono 46 e sono tutti occupati, io cosa ci posso fare?». E ancora: «Si tratta di un bambino tutelato, non certo discriminato, con insegnante di sostegno e assistente alla persona». Al Direttore Didattico, naturalmente, non viene in mente che in una scuola seria il primo posto, in una mensa a numero chiuso di 46 posti, andrebbe riservato al bambino autistico: dopodich´ si può passare a parlare degli altri 45. E il Direttore non nota nemmeno il paradosso del bambino autistico che lotta per creare un contatto col piccolo-grande mondo che lo circonda e di una scuola che, con un'ottusità degna di miglior causa, lo sbatte fuori e lo ricaccia nel buio del suo malessere.
    Questa è la storia di Kevin, 10 anni, il bambino autistico che a scuola aveva sviluppato una passione inattesa, salvifica, per tutto ciò che ha a che fare col rito della mensa, del sedersi a tavola con gli altri, così pieno di significati preziosi e vitali, per lui. Era contento, Kevin, stava cominciando a guarire e in qualche modo si stava aprendo al mondo, stava cercando di «uscire fuori» da se stesso. Poi ha incontrato la stupidità. E ha smesso di capire. Oppure ha capito che il mondo, là fuori, non era poi una favola come volevano dipingerglielo.


    Ultima modifica di RITA MASSA il Ven Apr 06, 2012 10:09 am - modificato 1 volta.
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    Messaggio  Denise Di Gennaro Ven Apr 06, 2012 10:08 am

    Il termine Autismo fu impiegato da Bleuler,nel 1911,nell'ambito della schizofrenia,per indicare un comportamento rappresentato da chiusura,evitamento dell'altro ed isolamento.Successivamente Leo Kanner,utilizzò questo termine l'autismo infantile,i cui elementi erano i seguenti:compromissione dell' interazione sociale;compromissione della comunicazione e infine modalità di comportamento,attività ed interessi ristretti e ripetitivi.L'autismo infantile esordisce nei primi tre anni di vita.Attualmente è sempre più accettata l'ipotesi che il disturbo sia legato ad un funzionamento mentale atipico;una disfunzione,ancora mal definita in termini neurobiologici.Risulta evidente che non esiste la terapia dell'autismo,ma le proposte terapeutiche disponibili sono di diverso tipo:interventi abilitativi,psicopedagogici e infine psicoterapeutici.Al congresso internazionale sull'autismo del giorno 24 settembre del2009,la Principessa Delle Asturie,la quale ha partecipato,ha concluso il suo intervento,elogiando il lavoro della Associazione dei Genitori sulle persone colpite da disturbi autistici.Dichiarando:il percorso svolto dall'associazione in questi ultimi 25 anni è enorme,ma gli obiettivi che si è imposto richiedono lo sforzo di tutti;le persone con l' autismo hanno reali opportunità di progresso e di sviluppo.Aiutiamoli.Secondo la mia opinione,non focalizziamoci solamente su quello che i bambini con questo disturbo,non sanno fare,ma guardiamo e incoraggiamo anche quello che,spesso,sanno fare in maniera assolutamente straordinaria.Grazie anche alla mia esperienza diretta con questi bambini,per molti aspetti sono persone adorabili e speciali.
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    Messaggio  emma mariniello Ven Apr 06, 2012 12:44 pm

    SE C'HO MESSO TANTO TEMPO A RISPONDERE PERCHE' HO STUDIATO PER UN PAIO DI GIORNI UNA BAMBINA AUTISTICA,PER ME COME UNA DI FAMIGLIA.
    HO SFOGLIATO I SUOI QUADERNI,E QUANDO PRENDEVO QUALCOSA CHE GLI APPARTENEVA NON C'ERA NESSUN VERSO CHE ME LA RESTITUIVA,ALLORA HO INCOMINCIATO AD ESSERE DI NUOVO PIU' FREQUENTE CON LEI LA PORTO A CASA,CERCAVO DI GIOCARCI INSIEME E QUANDO HO RIPRESO I SUOI QUADERNI,PIU' CHE ALTRO I LIBRI LEI NON DICEVA O FACEVA PIU' NIENTE.GIULIA NON SA LEGGERE E SCRIVERE,MA AMA TANTO COLORARE,E' PRECISA,NON ESCE FUORI DALLA LINEA,TRATTEGGIA SULLE PAROLE E COMPONE COSI' LA SUA FRASE.E' MOLTO POSSESSIVA DELLE SUE COSE,AMA ASCOLTARE TANTISSIMO LA MUSICA.
    SIA GIOVEDI CHE LUNEDI ERO ATTENTISSIMA E PARTECIPE PIU' CHE MAI.VOLEVO SAPERE TUTTO SULL'AUTISMO E SONO STATA GRATIFICATA.MI COLPIVA LA FRASE: "L'AUTISMO SI CURA CON LE PERSONE NO CON I FARMACI ".
    L'AUTISMO E' UNA DISABILITA' NEURO-EVOLUTIVA CHE IMPEDISCE IL NORMALE SVILUPPO DEL CERVELLO.AUTISTICO SI NASCE NON SI DIVENTA,IL LORO CERVELLO E' DI TIPO AUTISTICO,HANNO DIFFICOLTÀ A RELAZIONARSI CON IL MONDO ESTERNO E A COMUNICARE ED INTERAGIRE CON GLI ALTRI.ESISTONO DIVERSI CASI DI AUTISMO:
    -ALTO-FUNZIONAMENTO
    -MEDIO FUNZIONAMENTO
    -BASSO-FUNZIONAMENTO.
    NON ESISTE NESSUNA CURA PER LE DIFFERENZE CEREBRALI DELL'AUTISMO,MA è POSSIBILE INTERVENIRE.L'INTERVENTO DEVE ESSERE:PRECOCE,INTENSIVO ED INTEGRATO,SPECIFICO,INDIVIDUALIZZATO.ESSO VA INCITATO E MOTIVATO. CI SONO DIVERSI TIPI DI INTERVENTI:
    -TEACCH (EDUCATIVO)
    -LOVAAS MODEL (COGNITIVO COMPORTAMENTALE)
    -DENVER MODEL (EVOLUTIVO)
    -FARMACOLOGICO.

    La ringrazio per queste lezioni,sono sempre interessanti e ci si può imparare tantissimo
    DE STEFANO ANGELA
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    Messaggio  DE STEFANO ANGELA Ven Apr 06, 2012 12:59 pm

    Il 2 Aprile è stata la giornata mondiale dell'autismo, e grazie all'incontro con i docenti dell'associazione autismo abbiamo avuto un chiarimento ed un arricchimento sul tema dell'autismo, e delle vere testimonianze, essendo dei genitori di bambini autistici. L'autismo è un disturbo neurologico che impedisce il normale sviluppo del cervello. I bambini autistici hanno difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno, a comunicare e ad interagire con gli altri.
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 250px-Autism-stacking-cans_edit Bambino affetto da autismo che si manifesta nel suo intento continuo di dare un dato ordine alle cose.

    Sono rimasta molto colpita dal tema dell'autismo, ma sono rimasta davvero affascinata dall'impegno di queste persone, e dall'affetto che danno a questi bambini.
    carmela clemente
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    Messaggio  carmela clemente Ven Apr 06, 2012 1:03 pm

    Il due aprile è stata la giornata mondiale dell’autismo,malattia che ho compreso meglio partecipando a questo corso, perché pur avendone sentito parlare nessuno me l aveva mai spiegata. Ho appreso che l’autismo è un disturbo neurobiologico che impedisce il normale sviluppo del cervello e che soprattutto non dipende da una mancanza di affetto poiché si era diffusa in passato l’idea che tale disturbo dipendesse dall’avere mamme frigorifero. Nell’ incontro, tenutosi presso la nostra università ,hanno partecipato membri di un’associazione che si sta occupando dell’autismo (alcuni di loro sono anche genitori di bambini autistici e quindi chi meglio di loro sa cosa comporti questa malattia) facendo addirittura un viaggio in America il cui sistema, che si occupa di ciò, era già all’avanguardia nel 2003. I bambini con tale problema vivono in un universo tutto loro, sono chiusi in sé stessi e non riescono a relazionarsi con il mondo che li circonda. Gli attori che devono dialogare tra loro, per affrontare questa malattia ,che non conosce cura sono: la famiglia,il servizio socio sanitario, la scuola e la ricerca. La famiglia non deve mai essere abbandonata anzi aiutata a conoscere cosa sia l’ autismo , deve ricevere aiuto e sostegno affinchè possa aiutare il proprio figlio ad uscire da questo tunnel. La frase che mi ha colpito di più è stata questa “una cura per l’autismo non c’è o meglio c’è quando ci sono persone”.infatti non c è niente di meglio di operatori che cercano di aiutare tali bambini a fare tutto ciò che fanno gli altri!!!!!spero che in futuro si investa in queste associazioni e possono essere fatti ulteriori passi avanti.
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    Messaggio  Stefania Tufano Ven Apr 06, 2012 1:24 pm

    Il 2 aprile è stata la giornata mondiale dell’autismo e grazie alla professoressa abbiamo incontrato alcuni dei responsabili dell’ Associazione Autism. Non si conoscono ancora bene le origini dell’autismo ma certamente si tratta di un disturbo neurologico,in genere si manifesta il secondo e il terzo anno di vita. I sintomi principali sono di tipo comportamentale: il bambino preferisce la solitudine, ha diffidenza, non guarda le persone negli occhi, è indifferente ai sentimenti più elementari e a qualsiasi tipo di ritualità o convenzione sociale. Inoltre è in ritardo nel linguaggio, immaturo, privo della fantasia dei bambini, ripete ossessivamente concetti o parole, oppure a volte è in grado di sviluppare sorprendenti capacità mnemoniche. E’ un disturbo molto complesso che non ha cure ma l'unica cura sono le PERSONE e coinvolge in modo a volte insostenibile la famiglia. Mi ha colpito molto la storia che ci hanno raccontato l'Ing.Minguzzi e l'avv.Vassallo essendo genitori di figli autistici, non si sono fermati di fronte a quest'ostacolo ma sono andati alla ricerca di chiarimenti su cosa si potesse fare, attraversando l'oceano, senza lasciare il problema lì da solo. Mi stupisce perchè finalmente posso dire che ci sono ancora dei genitori che amano veramente questi bambini e non li abbandonano in un centro solo perchè sono autistici, o perchè sono solo un peso,oppure una delle tante che ho sentito da una mamma di un ragazzo autistico è stata :” Quello il centro non lo vuole, per me è un peso, come devo fare non posso uscire di casa, andare a mare”, questa frase mi è rimasta impressa nella mente,sono rimasta senza parole, credo che nonostante il problema del figlio, gli dovrebbe donare amore ancora di più di quello che non faceva, come si fa a pensare ai propri impegni se cosi li vogliamo chiamare e non pensare al bene del proprio figlio, arrendendosi,facendo finta che il fatto non era il suo. È importante che tutti conoscano realmente cos'è l'autismo perchè solo noi possiamo dare una mano a questi ragazzi...
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty L'autismo

    Messaggio  Carmela Perillo Ven Apr 06, 2012 1:49 pm

    Il tema affrontato nelle due ultime lezioni è stato l'autismo----->è una disabilità neuroevolutiva ed è un disturbo neurologico che impedisce il normale sviluppo del cervello. Quindi l'autismo è una patologia che rientra nella categoria dei cosiddetti disturbi generalizzati dello sviluppo. Esso si sviluppa nella fase fetale e verso i tre anni inizia ad emergere. L'autismo colpisce le aree di comunicazione,dell'immaginazione e dell'interazione sociale; inoltre molte persone possono presentare problemi di comportamento. Esso si manifesta con difficoltà di stare con gli altri, impressione di sordità o difficoltà visive, difficoltà di apprendimento ecc... A tutto questo non esiste una cura ma esistono interventi o terapie che aiutano i bambini a migliorare nei loro deficit. In Italia precisamente in Campania dell'autismo se ne sta occupando l'associazione Autism Aid Onlus-->nasce nel 2004 e si dedica a portare in Italia percorsi già esistenti in America per aiutare coloro che soffrono di autismo.

    Di tutto questo posso solo concludere che grazie a queste due lezioni fatte ho conosciuto il significato dell'autismo anche se ciò appreso penso che sia un pizzico di conoscenza che si può avere su questa patologia....
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    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 5 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Loredana Calise Ven Apr 06, 2012 2:24 pm

    Oggi, a lezione c’è stato l’incontro con i docenti dell’Autismaidonlus, che ci hanno parlato appunto dei problemi dell’autismo. Questa associazione fa sì che ci sia una speranza per tutti i bambini autistici.
    Mi rendo conto che non si parla molto dell’autismo, si conoscono, in modo superficiale, i caratteri generali, ma non tutti conoscono con esattezza cosa sia.
    L’autismo, è considerato un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell'integrazione sociale e della comunicazione. Attualmente, non vi è ancora riconosciuta una vera e propria cura.
    Oggi è la giornata mondiale dedicata all’autismo, in occasione di ciò, anche l’Arco di Costantino a Roma si è illuminato di luci blu, il colore simbolo della giornata. Molti sono stati gli interventi, ma la premessa era univoca, quella di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei ragazzi e delle persone autistiche.
    Fino a pochi giorni fa non conoscevo il significato di questa parola; purtroppo il bambino autistico viene etichettato come un disabile, ma in realtà non è così, non sono disabili ma, anzi, questi bambini sono speciali, hanno molte capacità intellettive, in modo differente dalla nostra, ma che comunque hanno. Grazie alla professoressa del corso di disabilità e a quest’incontro con alcuni genitori che “combattono” tutti i giorni questa “malattia”, sono riuscita a comprendere un po’ di più il significato di diversità, e la parola stessa “autismo”. “Nessuno è diverso, ma allo stesso tempo, ognuno di noi è diverso dall’altro”.

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