...è un confine molto labile quello tra la realtà e l’io interiore delle persone affette da autismo che si isolano in una vita mentale propria escludendo persone ed oggetti a loro estranei...
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In occasione della giornata mondiale sull’autismo tenutasi ieri, abbiamo avuto il piacere e l’onore di incontrare l’associazione AUTISM AID ONLUD nata nel 2004 per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini affetti da autismo;storie di genitori che ogni giorno, con modalità diverse, vivono con i loro figli e il loro autismo. Il filo rosso che percorre e unisce le varie storie è il coraggio di andare avanti, cercare di trovare delle soluzioni e di compiere scelte senza mai arrendersi alle avversità.
Il dato che riguarda la regione Campania è di 55.000 casi di bambini autistici ogni anno; è evidente che sono da soli di più di quanti non siano i bambini con diabete, cancro o aids messi insieme.
Molto spesso l’autismo veniva attribuito alle carenze affettive dei genitori ,le cosiddette “mamme frigorifero” ,termine che indicava appunto la caratteristica freddezza e distanza emotiva delle madri ritenuta alla base del disturbo dei loro bambini. Successivamente la ricerca e l'esperienza clinica non hanno avvalorato questa tesi, ed oggi la comunità scientifica è unanime nel sostenere la natura neurobiologica del disturbo ,è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita.
I bambini autistici sono ripiegati su se stessi ed un immagine che viene spesso riproposta è un universo chiuso nel quale è difficilissimo entrare
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.. questi bambini hanno difficoltà a relazionarsi col mondo esterno, con gli altri e con tutto ciò che li circonda, hanno difficoltà a comunicare ed interagire con gli altri e altra caratteristica tipica sono gli interessi ripetitivi, sistematici.Per tale motivo,occorre una collaborazione tra sistema sanitario,sistema scolastico e sistema sociale.I medici sono sempre restii a dare una diagnosi di autismo, ma ritardare la diagnosi significa non dare a quel bambino la possibilità di recuperare quello che è il suo potenziale; la potenzialità di questi bambini ( e lo dico anche per esperienza diretta) è straordinaria ma bisogna coglierla, intercettarla ed incrementarla; occorre, dunque, un intervento precoce ed intensivo.
Mi piacerebbe concludere quanto detto ieri riprendendo una frase dell’avvocato Vassallo che mi ha colpita molto:”su una cosa siamo assolutamente certi:la cura per l’autismo non c’è o meglio la cura c’è, L’AUTISMO SI CURA CON LE PERSONE”.

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The outsider of Donna Willian
“...L’autismo è definito da qualcuno come un puzzle con un pezzo mancante. Ho sperimentato il mio “autismo” come un cesto, con molti puzzles diversi, tutti mescolati tra loro e a ciascuno manca qualche pezzo, ma c’è qualche pezzo in più che non appartiene a nessuno di quei puzzles. Il primo dilemma per me fu individuare quali pezzi appartenessero ai vari puzzles; da lì dovetti ricavare quali pezzi mancassero e quali non avrebbero dovuto essere affatto nel mio cesto...”
Tratto da il mio e il loro autismo” di Donna Williams.
Riflettevo su quanto sia difficile confrontarsi con l’handicp mentale, quando il portatore si fa ostile, quasi violento, difficile da sondare.
Contro questo muro ci scontriamo esternalizzando un comportamento di “pietà” che segue ad un comune stadio di diffidenza, paura e rigetto.
Non nascondiamo con facili moralismi o parole.....
vivere queste situazioni giorno per giorno.....questo è EROICO - DOLOROSO- DISPERANTE!! mi riferisco ovviamente alle persone che con affetto circondano questo mondo;
Basta poi un sorriso di quella persona, bambino, giovane o vecchio che sia quando ritorna dai suoi viaggi nel nulla a ripagare di tutto o quasi tutto.
L’autistico vive in un buio spesso impenetrabile anche ai più vicini.... ma chi ci dice che questo che noi definiamo come “Buio” sia privo di forme di grandi potenzialità.
Nella storia ci sono centinaia di personaggi che hanno eccelso nei campi più disparati che presentano dei tratti autistici tra i quali è doveroso menzionare:
Jane Austen :novellista Inglese;
Ludwig van Beethoven
Emily Dickinson: poetessa americana
Albert Einstein
Henry Ford: Industriale Americano
Fras Kafka: Scrittore Cecoslovacco
Wolfgang Amadeus Mozart
Isaac Newton
Vincent Van Gogh
Dietro un corpo irrefrenabile ,incontrollabile ed a tratti aggressivo si celano il Genio, l’intuizione, la scoperta, l’arte, la fantasia, è quasi come se l’autismo fosse una finestra su un mondo a noi impercettibile in qualità di “mortali comunemente definiti sani”!
Mi permetto in fine di provocarvi con alcune delle domande che mi sono posta nell’analisi critica di questo tema:
Deformità fisica o Buio mentale? cosa è più tollerabile in una società di corpi belli e levigati e di menti avvezze alla lucidità tecnologica?
Qual è la disabilità che ci turba meno?