Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

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    Carmen D'Alessio


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty Barriere architettoniche

    Messaggio  Carmen D'Alessio Sab Mar 17, 2012 12:27 pm

    1)Commento.
    La costituzione sancisce l'uguaglianza dei cittadini ma mi chiedo perché nel trattamento dei disabili tale uguaglianza viene negata??? Dai video che ci sono stati proposti evince chiaramente che la questione riguardo le "Barriere Architettoniche" colpisce un pò tutta l'italia; é evidente che essa non è a misura di persone con disabilità. Basti pensare agli autobus privi di pedane, ai marciapiedi senza scivolo o se presenti inaccessibili a causa delle auto sostate davanti, per non parlare dell'impossibilità di passare da un binario all'altro nelle metropolitane sprovviste di ascensori e monta-scale funzionanti. Vogliamo parlare dell'accesso ai negozi, farmacie e ad ogni luogo pubblico? La presenza di scalini porte strette e pendenze eccessive rendono inaccessibili tali luoghi. è vergognoso e inaccettabile che nel 2012 l'Italia presenta ancora tanti limiti, tante barriere!


    2)Orologio.
    Per noi può sembrare normale salire e scendere le scale, ma x altri può presentarsi come una vera e propria sfida da dover affrontare!
    La mia casa è colma di ostacoli essa è a due livelli,non ho ascensori ne altro che potrebbe facilitare la salita e la discesa delle scale per un disabile. Anche la doccia per loro è off limits(scalino per entrare), fatta colazione scappo per andare a prendere la cumana e recarmi all'università. Il tragitto per me risulta facile ma per loro? per loro NO! le strade presentano spesso delle buche che per una persona che vive sulla sedia a rotelle risulta pericoloso ed è sicuro fonte di caduta.Entrare in cumana è una vera e propria impresa già per noi figuriamoci per un disabile.Mi capita spesso di andare al bar con amici e solo adesso mi rendo conto che...il bancone...è troppo alto per un disabile!Dopo una lunga giornata di studio si torna a casa, ceno,doccia,tv e finalmente si dorme.
    Ripercorrendo la mia giornata tipo mi sono resa conto che essa è piena di barriere architettoniche e quindi per un disabile risulta impossibile trascorrere.











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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  ida errico Sab Mar 17, 2012 12:38 pm

    1)Ho sempre rivolto un pensiero a queste persone e nonostante la sofferenza con la quale convivono, ogni giorno vengono messi a dura prova ,in quanto devono affrontare molti ostacoli che per noi sono piccoli sforzi mentre per loro sono grandi muri da superare. E mi chiedo perché queste persone non suscitano interesse ?Perché se ne parla così poco della disabilità?
    Io ci penso , anche perché ho un cugino autistico , l’autismo è un deficit che colpisce il cervello, quindi lui non ha problemi di questo genere, però sono stata a contatto con persone che vivono queste difficoltà. Questi video hanno suscitato in me un senso di colpa perché è veramente vergognoso che nel nostro paese ci siano ancora questi “piccoli” problemi. “Piccoli” perché si tratta di aggiustare strade , costruire ascensori nei palazzi insomma mostrare attenzione alla vita di queste persone. Non è meglio non possono considerarsi autonomi , liberi di vivere serenamente.
    2)La mia giornata tipo:
    Mi sveglio , faccio colazione , mi preparo fin qui tutto tranquillo. Le prime difficoltà subentrano nel momento in cui si varca la porta di casa mia , perché ci sono le scale e nel mio palazzo non c’è l’ascensore quindi per un disabile sarebbe complicato scendere;il tragitto che mi porta alla metropolitana è in discesa quindi sarebbe pericoloso ,ma non complicato, per un disabile, la metropolitana fortunatamente è munita di ascensori per disabili , arrivo all’università , finiti i corsi faccio il tragitto inverso. La giornata si conclude guardando la tv.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty La persona con disabilità nella sua complessità

    Messaggio  Lucia Esposito Sab Mar 17, 2012 12:51 pm

    Io credo che la parola "diversità", come la parola "diversamente-abile" non sta ad indicare quanto un individuo abbia in meno ma piuttosto quanto la società gli toglie, privandolo della libertà; La libertà di muoversi in modo pratico ma che diventa una limitazione anche psicologica che rischia di far sentire il "diverso" non originale ma inferiore.

    OROLOGIO:
    - Mi sveglio (l'orario è soggetto a variazioni), faccio colazione, mi lavo e mi vesto.
    In tutte queste cose, se avessi qualche limitazione fisica, riuscirei ugualmente perché la mia famiglia mi aiuterebbe, autonomamente, forse, non ne sarei capace.

    - Scendo. In questo caso avrei dei problemi poiché vivo in una casa indipendente con scalinata indipendente...

    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 12031711


    per raggiungere l'università, o comunque per spostarmi, uso come mezzi di trasporto i pullman e li trovo sempre affollatissimi; Un disabile troverebbe tantissime difficoltà. Su ogni pullman il posto riservato ai disabili c'è però chiunque abbia progettato la struttura del mezzo non ha considerato che il cittadino deve avere anche la possibilità di salirci...

    - Una volta all'università incontrerei pochi problemi perché, da quello che ho visto, il Suor Orsola è ben attrezzato, ad eccezione dell'aula magna che nonostante abbia un bagno riservato ai disabili non ho ancora capito come questi ultimi possano raggiungerlo; E ad eccezione anche dei piani successivi al quarto.

    - Il ritorno è uguale, anche se qualche volta prendo la funicolare e la metropolitana, che nonostante siano accessibili a tutti perché dotati sia di salite che di scale, per raggiungere la funicolare vi sono piccoli gradini che non permettono ad un disabile di raggiungere il mezzo autonomamente;

    - Per tornare a casa, incontrerei gli stessi ostacoli che ho incontrato al mattino, perché anche le strade sono difficili da percorrere per un disabile.

    Per questo motivo, credo che, anche se le strutture architettoniche della nostra città non lo permettono, noi dovremmo cercare comunque nel nostro piccolo di non ostacolare la libertà agli altri e aprire gli occhi.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty Barriere architettoniche

    Messaggio  francesca anello Sab Mar 17, 2012 1:36 pm

    Dopo aver visto i video in aula mi sono posta un interrogativo:come è possibile che io non abbia mai notato quanto sia difficile per i disabili,nel 2012,spostarsi nelle proprie città,andare a fare la spesa,recarsi sul posto di lavoro,andare all'università,a scuola,ma come prima cosa uscire di casa Question Quando esco,vedo persone che litigano perchè c'è troppa gente sui pullman o nella metro senza pensare che magari al loro fianco c'è un disabile che non ci prova neanche a salire sul pullman perchè tanto già sa che è una battaglia persa in partenza.Come è possibile che si facciano tanti passi avanti nella tecnologia mentre poi si è tanto arretrati nelle cose importanti della vita quotidiana.Come è possibile che tutti i giovani oggi abbiano un iphone un ipad più di un computer mentre una persona disabile si trova in difficoltà per scendere le scale di casa.Come è possibile che i disabili nn abbiano la possibilità di usufruire dei mezzi di trasporto o camminare sul marciapiede. Spesso le persone su una sedia a rotelle camminano sulla strada in mezzo al traffico perchè il marciapiede è privo di uno scivolo,rischiando anche di essere investiti. Credo che si creino anche danni psicologici.In questo modo si contribuisce (in senso negativo) a far sentire queste persone DIVERSE dagli altri. La mia giornata tipo da disabile: ore 8:mi sveglio e già incontro un primo ostacolo perchè il letto è troppo alto per scendere.Il secondo ostacolo è il bagno,troppo stretto per muovermi.Vado in cucina ed ecco il terzo ostacolo:la credenza troppo alta. Ore 10:esco di casa ma,le scale come le scendo??!! Mi incammino per andare all'università solo che non so come attraversare la strada e salire sul marciapiede opposto perchè non trovo uno scivolo.Allora cammino in strada insieme alle macchine,con la speranza che gli autisti siano ben attenti.Arrivata all'università non ho problemi ad arrivare in aula perchè ci sono gli ascensori Ore 15:esco dall'università per tornare a casa,ma gli ostacoli sono sempre li stessi:la strada,le macchine e le scale. Ore 16:vorrei fare una doccia,solo che anche questa è troppo stretta. Ore 20:è ora di cena.Ma le pentole,i bicchieri,le posate sono troppo alte per me. Ore 23:vado a dormire incontrando l'ostacolo del letto. Più o meno oggi ho affrontato 8 ostacoli da disabile,mentre nella vita reale quotidianamente ne incontro zero o forse uno:le macchine che delle volte non si fermano quando attraverso la strada.


    Ultima modifica di francesca anello il Dom Mar 18, 2012 10:29 am - modificato 1 volta.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Melania Moscato Sab Mar 17, 2012 2:06 pm

    Barriere architettoniche e disabilità sono purtroppo un binomio indissolubile. Le buone parole e i propositi spesso si polverizzano di fronte a un vivere a volte incivile : la nostra società è un chiaro esempio di come la mancanza di rispetto per l'altro non trova limiti, nemmeno se l'altro è un Diversamente Abile.
    Sono le persone che occupano i parcheggi riservati, che ostruiscono con le auto gli scivoli, trasporti inadeguati, a far sentire queste persone diverse, non libere.
    Molti di questi disabili con ridotte capacità motorie si trovano purtroppo ad essere ancora in parte discriminati poichè uno scalino o la larghezza di una porta sono loro di impedimento nelle varie occasioni di vita sociale.
    La disabilità non è più definita solo come difficoltà o incapacità di svolgere determinate attività in conseguenza di un problema, ma concorrono a determinare una condizione di disabilità le restrizioni nella partecipazione alla vita collettiva. C'è Molto Da Fare!
    Basta proporre di pensare, progettare e costruire un ambiente accogliente e adatto a tutti. Importante è una città che pensi un pò di più anche alle esigenze della persona con disabilità e una città migliore dove sarà anche più bello vivere. Dopo aver reso vivibile la propria abitazione ed essere riuscito a ritrovare la propria autonomia con le dovute modifiche, vediamo l'impatto che ha con l'ambiente esterno. L'accessibilità ai luoghi pubblici e la vivibilità del luogo di lavoro è spesso costellata di barriere elettroniche. Chi ha questa menomazione ha la stessa dignità umana dei cosidetti " normali" e ha diritto al massimo rispetto e considerazione. Ed a volte succede spesso che sia proprio la persona con handicap a sviluppare un'umanità più ricca.
    Con le barriere architettoniche si limita la loro mobilità e visibilità. Le barriere più tenaci, le catene più forti sono anche quelle di carattere psicologico e mentale. Quali sono le cose che un disabile deve poter fare??
    TUTTO, ma l'accessibilità non è solo una mancanza di barriere fisiche, ma è soprattutto una mancanza di solidarietà per aiutare il prossimo.
    Oltre alle leggi ci vuole un'educazione a una sensibilità nuova, pronta a vedere il disabile non come un diverso, ma come uno di noi, da aiutare con generosità, come un fratello. cheers

    2) Orologio:
    -Sveglia
    -doccia. Ecco qui il disabile incontra il primo ostacolo della giornata per la presenza dello scalino.
    - colazione
    - scendo per andare all'università. Qui non troverà difficoltà poichè nel mio palazzo vive un disabile e quindi è stato tutto modificato per la sua tutela. Ascensore e dal portone oltre ai gradini è presente una piccola discesa. Non ci sono barriere architettoniche.
    - percorro un tratto dove è già difficile camminare sui marciapiedi per una persona normale, figuriamoci per una persona disabile.
    - prendo la metropolitana e la funicolare. Entrambe sono dotate di ascensori e appositi mezzi necessari per permettere la facilità ai disabili di transitare. Sperando che funzionino!
    -arrivo all'università. Qui ci sono non poche difficoltà. I marciapiedi sono sempre occupati da motorini o macchine sostate davanti agli scivoli in modo da non poter consentire il transito. Non è giusto che un disabile rischi la vita percorrendo il suo tragitto in strada tra le macchine per colpa di una mancanza di educazione.
    -torno a casa dove ritroverà gli stessi problemi.
    -mangio
    -studio
    -svolgo qualche attività.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Mena Pace Sab Mar 17, 2012 2:15 pm

    Bisogna riconoscere che per i soggetti disabili diventa veramente difficile compiere le azioni più comuni come attraversare la strada o entrare in un negozio, quando in una città mancano o sono inefficienti le strutture necessarie. Dei filmati visionati in aula, quello che maggiormente mi ha colpito è stato il primo. Al giorno d’oggi è inconcepibile che in una grande metropoli come Milano siano ancora presenti disagi di questo genere, e questo mi fa pensare che le società odierne non diano la giusta importanza al tema della disabilità, sottovalutando le difficoltà che un disabile incontra quotidianamente. Oltre al montaggio, bisognerebbe provvedere anche alla manutenzione dei macchinari che consentono lo spostamento dei soggetti disabili e gli enti responsabili dovrebbero subire, a mio parere, forti sanzioni per i disagi che provocano a causa della loro superficialità.

    Orologio:
    Ripensando ai luoghi che frequento abitualmente e ai mezzi pubblici che utilizzo di solito per spostarmi, mi rendo conto che diventa veramente impossibile per un disabile, essere autonomo.
    Per quanto riguarda la mia abitazione, un disabile incontrerebbe non poche difficoltà nel viverci. Ma penso che, quando si tratta di spazi piccoli, come case o condomini, sia più semplice riuscire ad organizzarli secondo le proprie esigenze. Le vere difficoltà si incontrano all’esterno: le strade, i marciapiedi, gli incroci, i negozi, i mezzi di trasporto pubblici. Molti di questi non sono costruiti pensando a un disabile. Faccio un esempio pratico: a volte mi capita, quando vado all’università, di fare un salto alla biblioteca che si trova a via S. Caterina da Siena. Mi sono resa conto che quel lungo tratto di scale, che bisogna percorrere per raggiungere l’altra sede dell’Università, è privo di un montascale. Come farebbe un disabile a raggiungerla?
    Io abito nel centro di Napoli e in una città caotica come questa, il numero delle barriere che ogni giorno ostacolano un disabile è indescrivibile. Mi limiterò a citare solo alcuni aspetti:
    - la manutenzione delle strade è scarsa ed è facile abbattersi in fossi da aggirare;
    - alcuni incroci, peraltro pericolosi, sono privi di semafori;
    - lo stop in prossimità delle strisce pedonali, per molti automobilisti, è un optional;
    - le automobili invadono le aree dove non è consentito parcheggiare, impedendo ai pedoni di attraversare.
    Oltre ad essere delle barriere, aspetti della vita di tutti i giorni come questi, per un disabile si trasformerebbero in veri pericoli.

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    Messaggio  ilaria cardinale Sab Mar 17, 2012 2:26 pm

    COMMENTO
    Nei tre video che la professoressa ci ha fatto vedere in classe mi sono potuta rendere conto degli enormi ostacoli che un disabile,costretto su una sedia a rotelle,deve affrontare ogni giorno anche solo per fare cose semplici e che a noi sembrano automatiche.Ciò che più mi ha sconvolta,nel vedere le testimonianze di queste persone,è il fatto che nelle nostre città italiane i mezzi per favorire gli spostamenti dei disabili ci sono ma il più delle volte sono fuori uso; il colmo sta proprio nel fatto che le persone che dovrebbero interessarsi del funzionamento di questi strumenti o sono assenti o non si interessano minimamente del disabile in difficoltà,inoltre ho notato che anche,in generale, i cittadini del nostro Paese non hanno la giusta accortezza e sensibilità nei confronti di queste persone che,non solo hanno avuto la sfortuna di essere o diventare disabili,ma devono anche affrontare i disagi causati dall’ignoranza ed il menefreghismo della gente che ostacola volontariamente anche quelle poche strutture atte a facilitare la vita quotidiana dei disabili.



    OROLOGIO
    Preparazione:

    Ore 8 sveglia
    Colazione
    Faccio la doccia-il bagno non ha una porta abbastanza ampia da permettere l’entrata di una sedia a rotelle
    Mi vesto

    Uscita:

    esco dal palazzo-un disabile incontrerebbe molti ostacoli poiché ci sono molte scale senza un montacarichi o un ascensore

    trasporto:

    mi reco all’università-un disabile avrebbe difficoltà a salire e scendere dai marciapiedi in quanto non sempre questi sono muniti di scivolo per cui sarebbe costretto ad andare per strada con il rischio di essere investito

    ritorno:
    per tornare percorro lo stesso tragitto dell’andata

    a casa:

    studio
    faccio le pulizie-per un disabile sarebbe praticamente impossibile farle nell’allogio in cui vivo essendo esso molto stretto

    cena:

    cucino-come il bagno anche in cucina non c’è lo spazio sufficiente che permette ad un disabile di muoversi liberamente
    guardo un pò la tv
    mi lavo-difficoltà ad entrare in bagno
    vado a dormire Sleep
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    Marianna Carfora


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Marianna Carfora Sab Mar 17, 2012 2:52 pm

    Viviamo tutti sullo stesso mondo, respiriamo tutti la stessa aria, guardiamo tutti lo stesso cielo, ma non tutti possiamo muoverci in piena libertà come vorremmo, e questo accade soprattutto per le persone in carrozzina o che hanno problemi di movimento. è capitato che alcune volte io mi sia chiesta "come potrebbe mai arrivarci qui una persona in carrozzina?! Shocked " forse non ce ne rendiamo conto, ma durante il frettoloso svolgimento della nostra giornata ci ritroviamo di fronte a barriere architettoniche che possono rendere quasi impossibili gli spostamenti ad un disabile. Già casa mia potrebbe essere inaccessibile a qualcuno in carrozzina.. la mia cameretta è stretta, quindi già alzarsi dal letto e raggiungere il bagno non è semplice. La vasca da bagno rappresenta un ulteriore problema perchè il bordo la rende completamente inaccessibile se non è munita delle apposite apparecchiature. Uscire di casa e raggiungere la stazione è un problema non da poco. Abito al primo piano, quindi ci sono 2 rampe di scale all'aperto (ancora più problematiche in caso di pioggia); poi bisogna raggiungere la strada scendendo un vico talmente dissestato che anche io devo stare attenta quando cammino.. la strada è completamente priva di marciapiedi (anzi, un buon 80% del mio paese ne è privo) e i san pietrini creano delle cunette laterali alla strada che possono essere fastidiose. La stazione è dotata di scivoli adatti alle carrozzine, che però diventano completamente inutili nel momento in cui arriva il treno! Infatti ci sono tre gradini stretti che creano problemi anche a chi porta un passeggino, figuriamoci a una persona in carrozzina! Per scendere dal treno il problema è lo stesso, ma una volta giunti in stazione uno pensa "ok, qui c'è spazio, non possono esserci problemi.." e invece no, i problemi ci sono eccome! Le scale mobili per raggiungere la metropolitana sono gradinate e ce ne sono ben due. Salire sulla metro e un'altra impresa, perchè anche qui ci sono dei gradini, ma in più ci sono dei piccoli corrimano che riducono ancora di più lo spazio per salire. Una volta scesi dalla metro, c'è una rampa di scale e ben due scale mobili gradinate prima di poter arrivare in strada, che ovviamente è dissestata e senza marciapiedi.Anche prendere la funicolare è difficile, sia per la presenza dell'ennesima scala mobile, sia perche i passaggi che si aprono e chiudono quando si timbra il biglietto mi sembrano troppo stretti. è evidente che i problemi ci sono e sono tanti, ci sono nei sottopassaggi delle stazione che sono privi di ascensori, nell'assenza di scivoli ai marciapiedi o di segnalazioni acustiche ai semafori, e potrei continuare ancora con tantissimi esempi. La verità è che c'è poca attenzione verso questi problemi e le iniziative che nascono per migliorare queste situazioni spesso lasciano il tempo che trovano, perchè non c'è assistenza e manutenzione e nei casi peggiori non c'è proprio interesse per rendere utilizzabili strumenti come scivoli, montascale, ascensori, ecc.. Nei video abbiamo visto come questo non sia un problema sporadico ed isolato, ma che colpisce tutto il nostro paese, da nord a sud, da est ad ovest... è stato triste vedere nel video quella ragazza che è rimasta bloccata sul montascale. Secondo me quelle sono le situazioni in cui la società (anche involontariamente) sottolinea il tuo problema, facendotelo pesare perchè non ti permette di essere autonoma e di fare ciò che sai di poter fare, se solo ci fossero le attrzzature giuste. Non dobbiamo dimenticarci che i disabili sono persone, persone che hanno una famiglia, vanno a lavoro, a prendere i figli a scuola, a fare la spesa o qualsiasi altra cosa, e non dovrebbe essere così complicato spostarsi...
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty barriere architettoniche

    Messaggio  anna di maggio Sab Mar 17, 2012 2:58 pm

    I video che sono stati proiettati in aula ci hanno illustrato le difficoltà che incontrano persone disabili.
    Molte volte mi soffermo su ciò che faccio ogni giorno e mi chiedo come avrebbe fatto una persona disabile al posto mio , e quanta difficoltà avrebbe incontrato.
    Io credo che queste persone debbano essere aiutate , ma sopratutto debbano essere create mezzi più adatti a loro.

    OROLOGIO:
    mi alzo verso le 7:30 e il primo ostacolo che incontrerebbe una persona disabile a casa mia è che ho la porta del bagno un pò stretta quindi non permetterebbe l'entrata della carrozzina;dopo di chè anche per farsi la doccia ci sarebbe problemi in quanto la doccia ha lo scalino.
    Un altro ostacolo sarebbe scendere le scale del palazzo perchè non ho l'ascensore , e l'asfalto stradale è abbastanza rotto e quindi sarebbe poco comodo spingere la carrozzina.
    Una volta arrivata alla fermata del bus il problema sarebbe salirci perchè c'è uno scalino alto e sarebbe il caso mettere una pedana.
    Arrivata all'uni. non ci sarebbero più problemi in quanto disponiamo di 2 ascensori.
    Il problema si ripresenta nel rifare il tragitto all'inverso per tornare a casa. Wink
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    Messaggio  cavagnuolo giuseppina91 Sab Mar 17, 2012 4:00 pm

    guardando i tre video ho avuto modo di rendermi conto di quanto sia difficile la vita di un disabile oggi pur vivendo nella società del terzo millennio.una scena che mi ha colpito molto è quella del video 1 "disabilità nella metropolitana di milano" dove michela dopo svariati impedimenti,che ha incontrato viaggiando per le varie stazioni di milano,è rimasta bloccata su un montasacale e nonostante il fatto che l'addetto abbia potuto osservare l'accaduto in un monitor non l'ha soccorsa e l'ha lasciata bloccata su quelle scale,ignorando che michela in quel momento avesse bisogno di aiuto,fino a quando il padre finalmente l'ha soccorsa portandola a casa.questa scena mi ha indignato,ha fatto nascere in me una forte rabbia e mi ha fatto capire quanto oggi non si pensi all'altro che magari è in difficolotà,quanto un disabile venga ignorato dalla nostra società, la quale non fa altro che aumentare le difficoltà di un disabile quando invece dovrebbe cercare di dare delle soluzioni per abbattere le barriere architettoniche ke si propongono ai disabili ogni giorno,anche solo per scendere di casa per andare in farmacia dove non c'è una pedana per permettergli di entrare,per prendere un pullman dove non c'è una pedana per farlo salire,per fargli prendere un treno dove è impossibile andare da un binario all'altro o solo semplicemente per andare a prendere un gelato perchè nel suo percorso incontrerà tantissimi impedimenti.purtroppo tutto questo continua ad accadere ogni giorno sotto i nostri occhi e la cosa che mi sconvolge di più è che la società continua a fare finta che tutto vada bene.

    esercizio:l'orologio
    la mia giornata inizia alle 7 quando mi sveglio e mi preparo per andare all'università,dopo esco di casa e trovandomi a pian terreno devo scendere pochi scalini.poi faccio un percorso nel quale prenderò un autobus,due metropolitane e una funicolare per arrivare all'università ed è qui che sorgono molti problemi se questo percorso dovrebbe essere fatto da una persona disabile, perchè arrivata alla fermata dell'autobus non potrà prendere l'autobus in mancanza di una pedana per farla salire,la stessa cosa si riproporrà quando alla metropolitana troverà molte scale ma lì dovrebbe esserci un'ascensore,spero funzionante, che però potrà condurla fino ad un certo punto perchè l'ascensore non arriva fino ai binari dove prendo le metropolitane,mentre per la funicolare ho visto che una volta arrivati al corso vittorio emanuele c'è uno scivolo.arrivata all'università lì fortunatamente la persona disabile potrà muoversi più o meno liberamente perchè ci sono dei mezzi che gli consentiranno di andare da un piano all'altro...lo stesso percorso dovrà seguire per il ritorno a casa.
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    Messaggio  Fortuna Di Mauro Sab Mar 17, 2012 4:23 pm

    Spesso non ci rendiamo conto di quante difficoltà può incontrare un disabile nella nostra società, anche nei movimenti più banali come salire su un autobus, gesto che se a noi risulta del tutto automatico per loro può esser una sorta di impedimento.
    Solitamente le istituzioni se pur mettono a disposizione molti servizi per disabili, non ne garantiscono il corretto funzionamento, e ciò può arrecare dei disagi maggiori. Non si permette a queste persone di aver una “vita normale”, di avere un’indipendenza,un’autonomia, un’emancipazione nella società, di poter praticare i movimenti più semplici nei vari luoghi pubblici come : poste;farmacie e edicole.
    La società non garantisce efficienti strutture che permetterebbero loro di vivere una realtà e quotidianità “NORMALE”. Basterebbe d’altronde un maggiore impegno e una maggiore sensibilizzazione da parte di tutti per eliminare queste barriere architettoniche.

    Analizzando la mia giornata tipo e pensando alle difficoltà che potrebbe avere un disabile nello svolgere la stessa, rimango molto colpita dagli impedimenti che queste persone possono incontrare e che prima di questa lezione non avevo analizzato.

    La mia giornata tipo inizia alle 6 e 30 del mattino.
    Mi sveglio, faccio la doccia ( questa potrebbe essere una delle prime difficoltà che potrebbe riscontrare in quanto nel mio bagno c’è un gradino che gi impedirebbe di raggiungere la vasca) mi preparo e dopo aver fatto colazione scendo le scale di casa(ulteriore impedimento in quanto abito al secondo piano di un palazzo senza ascensore) , dopo aver percorso 300m. arrivo alla fermata del bus( qui riscontrerebbe 2 difficoltà: 1) la fermata è del tutto inaccessibile a un disabile in quanto è situata in un parcheggio sempre affollato di un supermercato che affaccia sulla strada principale del mio paese, e molte persone sono costrette,visto lo spazio occupato dalle macchine nel parcheggio, ad aspettare l’autobus quasi sulla strada.
    2) La difficoltà a salire nel bus, visto che non sono dotati di scivoli per sedie a rotelle ).
    Preso l’autobus, arrivo alla stazione metropolitana di Aversa per dirigermi verso Piscinola (in questo caso la discesa nella metro è facilitata da un ascensore).
    Arrivata a Piscinola cambio ulteriormente la metropolitana per prenderne un’altra che mi conduce a piazza Vanvitelli e successivamente prendo la funicolare che scende a corso Vittorio Emanuele ( anche in questo caso l’accesso alla funicolare è facilitato da scivoli e da montascale ).
    Arrivata al corso procedo a piedi x dirigermi all’università e seguire i corsi.
    Finiti i corsi ritorno a casa percorrendo lo stesso tragitto inversamente , il pomeriggio lo impegno a studiare o a far una passeggiata e la sera dopo aver guardato un po’ di tv mi reco a letto.

    Questo esercizio è stato utilissimo per farmi riflettere rispetto alle tante difficoltà che un disabile incontra in quelle azioni che, se per noi rientrano nella semplicità, per loro potrebbero esser frutto di estremi disagi, DISAGI che dovrebbero esser eliminati per permettere a tutti di vivere una vita senza preoccupazioni.

    Infatti fortuna, la mia intenzione era proprio farvi riflettere sul famoso 'scontato' nel quale siamo avvolti.
    la docente

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    Messaggio  maddalena cacciapuoti Sab Mar 17, 2012 4:37 pm

    Solo quando guardando un video che ritrae una persona disabile nella sua quotidianità o quando cosi per caso mentre camminiamo incontriamo un disabile,iniziamo a porci mille domande .Iniziamo a renderci conto di quanto siano grandi le difficoltà che queste persone incontrano ogni giorno .Di come la nostra società troppe volte dimentica il disabile come PERSONA,CITTADINO il quale ha il diritto ad una vita normale .Ha il diritto di poter prendere una metropolitana cosi come andare in farmacia o semplicemente fare una passeggiata senza dover per forza chiedere aiuto ad altre persone e rimarcare cosi le proprie difficoltà .Il disabile è colui che ha il diritto di essere considerato una persona,in quanto tale!


    OROLOGIO:
    LA MIA GIORNATA TIPO
    Mi sveglio e vado in bagno per fare la doccia,mi vesto e percorro il corridoio per andare in cucina
    Faccio colazione e preparo mia figlia
    Percorro le scale per uscire da casa
    mi dirigo alla metropolitana per andare all’università
    Ritorno a casa facendo lo stesso percorso
    Studio,gioco con la mia bambina e vado a letto


    LA MIA GIORNATA NELLE VESTI DI UN DISABILE
    Mi sveglio e arrivata alla porta del bagno incontro un primo ostacolo,il gradino oltre allo scalino per entrare in cabina doccia . In seguito mi vesto e per andare in cucina percorro un corridoi al quanto stretto.
    Faccio colazione e nel preparare mia figlia incontro diversi ostacoli,come ad esempio lavarla in vasca, poiché vi sono 2 gradini
    Per poter uscire di casa non c’è un ascensore ed essendo al terzo piano mi occorre l’aiuto di una persona. Inoltre per poter uscire dal mio viale risulta complicato a causa di una strada dissestata e pieni di buche che rende difficile il passaggio anche alle auto
    Mi dirigo alla metropolitana e poi all’università che fortunatamente non presente grandi difficoltà,tranne se decido di andare al terrazzo dove è possibile arrivarci solo tramite le scale
    Ritorno poi a casa facendo lo stesso percorso e al cancello l’ennesima barriera,un paletto.
    Infine studio,gioco con la mia bambina e vado a letto.








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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty laboratorio 2 : barriere architettoniche e orologio

    Messaggio  miriam perrella Sab Mar 17, 2012 4:41 pm

    dalla lezione di oggi emerge il concetto di integrazione o gruppo in un determinato contesto ambientale. Cio fa discutere sul termine"completezza" di una persona reso vano da una società che non dispone di mezzi adeguati e misure efficaci per garantire un libero sviluppo di diritti e doveri delle persone disabili. Dai video visionati, traspare la difficoltà quotidiana e la mancanza di sensibilità urbanistica cui sono sottoposti i disabili, relegati ad una dimensione di marginalità e diseguaglianza che non è fonte di arricchimento. Ne sono un esempio i marciapiedi senza sufficente spazio per la salita e la discesa,parapetti troppo alti che impediscono la visibilità ad invalidi in carrozzella, il mal funzionamento dei montascale,la presenza di macchine in parcheggi destinati ai disabili. Il disabile rischia di perdere diritto all'indennità di accompagnamento, la sostenibilità preoccupa rispetto alle risorse,la famiglia non è piu presidio di assistenza e conforto in qnto rinchiusa nella sfera degli interessi personali. è necessario che ci siano attvità che favoriscano il sostegno di vita e l'inalieanbile rispetto dei diritti e doveri dei disabili, portatori di messaggi in quanto la persona vale al di là delle sue qualità o menomazioni fisiche! alle ore 7 suona la sveglia, mi alzo faccio la docciae scendo. prendo l'ascensore e mi dirigo alla stazione e attraverso un sottopassaggio arrivo al treno. giunta a napoli prendo la metropolitana e la funicolare e scesa da qui dopo qlke minuto arrivo all'università..al ritorno prendo gli stessi mezzi ritonata a casa, ceno guardo la tv e vado a letto. nel caso di un disabile inanzitutto la mattina occorre maggior tempo e spazio per muoversi in una cameretta abbstnza piccola,2:difficolta quando esce di casa per ascensori piccoli, marciapiedi stretti,e rampe con pendenze eccessive, 3:alla metropolitana sorge problema in qnto ci sn scalini rialzi senza ausilii di alcun tipo,4:in funicolare l'altro svantaggio è costituito dalle porte un po strette, mancanza di scale mobili e mal funzionamento. dunque bisogna investire in risorse e garantire maggiore integrazione perche il disabile possa sentirsi parte organica del contesto sociale !
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty Barriere architettoniche.. esercizio orologio

    Messaggio  Valentina Gaudioso Sab Mar 17, 2012 4:44 pm

    E' vergognoso che persone sulla sedia a rotelle debbano avere tutti questi problemi anche solo per prendere un pulman o semplicemente attraversare la strada. Non è giusto che quest'ultimi oltre a lottare ogni giorno contro le loro difficoltà quotidiane, debbano avere ulteriori barriere architettoniche. Spesso mi è capitato di vedere trasmissioni televisive dove si parlava delle difficoltà che i disabili devono affrontare ogni giorno, ma questi problemi, come abbiamo visto nei video, non vengono mai risolti perchè si parla tanto senza risolvere nulla. Ho l'impressione che gli invalidi siano poco considerati "nel pratico" infatti il primo video che abbiamo visto ci ha mostrato le difficoltà che una ragazza disabile, ha avuto nella metropolitana di milano. Sono rimasta davvero senza parole, nel vedere che, chi di dovere, non si è affatto preoccupato di aiutare la ragazza; Come si fa ad essere così menefreghisti verso una ragazza disabile che ha bisogno di aiuto??...

    Orologio:
    -La mattina sveglia 09:30 circa
    -colazione
    -vado in bagno (primo ostacolo è la vasca da bagno perchè ha un bordo alto, inaccessibile per un disabile)
    -mi vesto
    -esco (un disabile incontra molte difficoltà perchè l'ascensore è piccolo e la sedia a rotelle non entrerebbe, inoltre ci sono 2 rampe di scale all'aperto senza montacarichi, in caso di pioggia le scale sono pericolose)
    -percorro il marciappiede (che non ha la rampa per i disabili)
    -vado in box e prendo il motorino (un disabile dovrebbe trovare un'altra soluzione al motorino)
    -vado all'università
    -Il pomeriggio ritorno sempre con il motorino
    -a casa studio e sto un po al computer
    -ceno
    -vedo la televisione
    -mi lavo (stesse problematiche della mattina)
    -vado a dormire.
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    Messaggio  Stefania Scafati Sab Mar 17, 2012 4:56 pm

    Devo ammettere che prima di guardare i video a lezione, non avevo mai davvero riflettuto sulle innumerevoli difficoltà che una persona disabile è costretta ad affrontare ogni giorno. Utilizzo il termine "costretta" perché se la nostra società fosse meno superficiale ed indifferente, probabilmente queste persone riuscirebbero a condurre la propria vita con più serenità e semplicità.
    Nelle nostre città però, ci sono tante barriere architettoniche che sicuramente costituiscono ostacoli insormontabili per i disabili: basti pensare ai passaggi sui marciapiedi ostruiti dalle auto parcheggiate, oppure ai treni che non hanno le opportune pedane, così come i pullman, oppure ancora le farmacie, prive delle stesse pedane, o persino edifici senza ascensore, e via dicendo.
    A lezione si è parlato anche di "Integrazione", intesa come l'inserimento di una persona all'interno di un gruppo, di un'ambiente o di un contesto, in modo tale che ne diventi parte integrante, senza alcuna discriminazione. Purtroppo però, per i motivi precedentemente citati, questo processo è difficile da attuare, in quanto c'è ancora un certo "menefreghismo" da parte della società in cui viviamo, e anche se non ci rendiamo conto, priviamo queste persone della loro autonomia.
    La cosa che più mi sconvolge è che tutto ciò accade perché quando una cosa non ci riguarda in prima persona, chiudiamo gli occhi e continuiamo a vivere le nostre vite, nel pieno egoismo, come se nulla fosse.

    OROLOGIO
    -Preparazione
    8:00 Sveglia
    Scendo al pian terreno per la colazione (15 gradini)
    Doccia (c'è un gradino abbastanza alto)
    Salgo in camera ( nuovamente 15 gradini)

    -Uscita
    Scendo al pian terreno (i soliti 15 gradini)
    Apro il cancello (il citofono è posto abbastanza in alto)
    Esco di casa e scendo altri gradini ( altri 15 circa)

    -Trasporto
    Mi reco all'Università
    Prendo la Circumflegrea (senza pedana)
    Prendo la Funicolare

    -Ritorno
    Stesso percorso, stesse difficoltà

    -A casa
    Studio (al piano di sopra)
    Ceno (al pian terreno)
    Esco (devo percorrere i gradini fuori casa)
    Torno a casa (di nuovo gradini)
    vado a dormire (al piano superiore, 15 gradini)

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    Messaggio  imma_ferla Sab Mar 17, 2012 5:08 pm

    Noi che siamo normodotati non ci rendiamo conto delle difficoltà quotidiane che una persona disabile possa incontrare ;solo stando a stretto contatto con loro ci rendiamo conto che la nostra società nonostante il riconoscimento della disabilità non è riuscita ancora a portare reale aiuto a questi soggetti,nè a migliorare la qualità della loro vita. Ciò appare chiaro proprio attraverso la visione dei video .
    La mia giornata tipo...
    Mi sveglio,primo problema da superare è il bagno dove trovo un gradino...Scendo per le scale dato che l'ascensore non ci stà.Altro ostacolo l'entrata in stazione dato che passare da un binario all'altro la maggior parte dei montascale sono guasti o non sono per niente presenti.Arrivata all'università mi rendo conto che è uno dei pochi luoghi che frequento dove è possibile muoversi pur essendo disabili. Tornando a casa si ripresentano tutti gli ostacoli già elencati. Pur volendo uscire la sera sia le strade che la maggior parte dei locali non sono muniti degli opportuni accorgimenti ,ma molto spesso trovano solo ostacoli...............
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty DIVERSI DA CHI?!

    Messaggio  annalisa de rosa Sab Mar 17, 2012 5:35 pm

    Vorrei incominciare il mio discorso citando un piccolo frammento dell'articolo 3 della costituzione italiana:
    tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzioni di: sesso, razza, lingue, religioni, opinione politica,condizioni PERSONALI e SOCIALI.
    Noi ogni mattina facciamo cose che ci sembrano banali, senza guardare oltre il nostro naso... perchè forse la disabilità non ci colpisce in prima persona così diventiamo sempre più egoisti.
    L' uomo per me diventa persona quando riesce a guardarsi intorno senza pregiudizi e stendendo una mano a chi ne ha bisogno che molto spesso non chiede aiuto perchè pensa che sia un limite... ma anzi "si limita a non chiederlo"

    Esercizio:
    sveglia ore 07:00
    colazione
    doccia:il disabile avrebbe difficoltà ad entrare nella doccia
    faccende domestiche
    preparo il pranzo
    Uscita:
    Accompagno la ragazza a scuola(dove faccio volontariato)
    Uscita:
    esco dalla mia abitazione che è munita di scale e discesa per disabili
    traspoto:
    prendo la cumana: è fornita sia di discesa che di ascensore per facilitare lo spostamento da un binario all'altro.Prendo la funicolare ma non è munita di scivoli e di montacarichi.
    Infine devo fare un tratto a piedi per arrivare all'università,ma il marciapiede è ostruito dalle numerose macchine, cosi non rendendo facile il transito
    Ritorno:
    stesso tragitto
    A casa:
    Studio
    vado al lavoro
    ritorno a casa :
    doccia: stessa difficoltà
    vado al letto
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    Messaggio  giusy armida Sab Mar 17, 2012 8:06 pm

    è incredibile come servizi, faccende, impegni così scontati svolti nella fretta giornaliera possano essere un ostacolo così grande per le persone disabili. guardando questi tre video rifletto e penso..come reagiremmo noi al loro posto? basta esser spinti nella metropolitana, sbattere contro qualcuno che in noi si scatena l'ira funesta! Pensiamo a quanta pazienza queste persone devono avere per svolgere una giornata, per ognuno, normale!
    Questa è un'emergenza da risolvere al più presto per garantire loro uno stile di vita come tutti!
    la mia giornata tipo, su linee generali, è: mi sveglio, mi preparo, faccio colazione ed esco di casa.. abitando al quarto piano, per scendere prendo l'ascensore, un ascensore troppo stretto e non accessibile ad un disabile. Prendo la metro, questa sembra aver abbastanza servizi adeguati, che bello! appena usciti, però, si trovano scalini che ostacolerebbero il loro tragitto..uscita dalle lezioni prendo la funicolare e incontro ancora scalini.. il tragitto per il ritorno..fatto di marciapiedi non accessibili perchè occupati abusivamente dalle macchine.. torno a casa e prendo l'ascensore o le scale da dove sono scesa la mattina..e se per me la giornata può concludersi leggendo un libro o mettendomi nel letto stanca ..per loro forse non può neanche cominciare..non per propria volontà, ma per volere dei "Mezzi" !
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  luigia palumbo Sab Mar 17, 2012 9:35 pm

    Questi video mi fanno pensare al discorso che lei ci ha fatto prima riguardo le leggi.che ci sono,sono bellissime ma...non vengono applicate e questo perchè gli organi incaricati al rispetto di queste leggi sono degli emeriti menefreghisti:evidentemente perchè non sono coinvolti loro in prima persona. N.B. Una studentessa in aula parlando di Simona ho usato le parole LATO OSCURO affraid e a questo proposito volevo precisare che il fatto di non avere le braccia di certo non signifira avere un lato oscuro ma semplicemente essere si diversa fisicamente ma unica sia per la sua forza di volontà e sia per la grinta che mette in tutto quello che fa. ESERCIZIO-L'OROLOGIO: sveglia alle 6-doccia-colazione-8:20- prendo l'auto per accompagnare i miei figli a scuola-10:00 prima metrò-scendo e prendo di corsa una seconda metrò poi corro alla funicolare per arrivare all'università.-12:30 inizia la lezione e termina alle 14:30.-un'altra corsa alla funicolare per ritornare a casa per poi prendere la macchina e correre a scuola a prendere mio figlio che esce alle 15:30- poi vado all'altra scuola a prendere l'altra mia figlia che ha l'uscita alle 16:30.- poi a casa-docce per i bimbi-cena e i bimbi a nanna alle 20:30/21:00 dopo le preghiere. Non credo che un disabile potrebbe svolgere una mia giornata tipo perchè non potrebbe nè farsi la doccia nè uscire di casa e poi figuriamoci in metrò...è impossibile.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 6 Empty BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  elisabetta.monto Dom Mar 18, 2012 9:49 am

    Disabile..una parola,mille pregiudizi..sono esseri umani come noi..eppure a causa della loro condizione sono considerati dei diversi dalla società.Ogni giorno sono costretti a vivere in condizioni di disagio,non solo perchè soggetti a discriminazioni continue ma vengono posti in una situazione di disagio anche dalla societá stessa..basti pensare alle barriere architettoniche(scalini,corridoi stretti..ecc) che incontrano ogni giorno..non sono liberi di andare al supermercato,al centro commerciale,o semplicemente prendere un mezzo di trasporto.Questo perchè la nostra societá non si adegua alle loro esigenze..non crea infrastrutture adatte a loro per farli sentire a proprio agio.Ma perchè?non sono anche loro parte integrante della nostra sicietà?Non dovrebbero avere anche loro,come noi,avere la possibilitá di VIVERE?penso che dovrebbe essere nella sensibilità di tutti trattarli e farli sentire come noi..perchè nessuno è migliore di un altro.Proprio sulla base di tutto questo posso spiegare la mia giornata a confronto di un disabile:mi sveglio presto la mattina e tra le prime cose che faccio sono lavarmi vestirmi e fare colazione,azioni che un disabile,se non vive in una casa strette e piccola,potrebbe fare abitudinariamente.Le difficoltà per un disabile arrivano dopo ovvero quando scendo di casa per andare all'università.L'ascensore di casa mia è piccola e non vi è nemmeno la piattaforma elevatrice.Le strade,nella mia zona,non sono asfaltate bene e possono essere fonte di pericolo per tutti ma soprattutto per un disabile.Arrivata alla ferrovia dello stato io posso prendere il treno tranquillamente ma un disabile no,perchè, nonostante vi è la piattaforma elevatrice non è mai funzionata.Arrivata a Napoli i disagi per quanto riguarda la strada e mezzi pubblici sono sempre gli stessi.Credo che vivendo in un'era di grande anzi grandissima evoluzione soprattutto dal punto di vista della teconologia penso che che deve essere proprio quest'ultima ad aiutare i disabili per condurre una vita NORMALE..ma non solo,ci vuole anche buon senso e voglia di migliorare la vita altrui da parte di tutti noi.Concludo rifacendomi ad una famosa frase : <<Possiamo essere liberi,solo se tutti lo sono>> (HEGEL)
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    Messaggio  Russo Livia Maria Dom Mar 18, 2012 11:09 am

    Disabilità non fa rima con barriere. Ma se stiamo parlando di "barriere architettoniche", significa che ancora ce n'è bisogno, come ben sanno tutte le persone che vivono o hanno vissuto una situazione di riduzione della mobilità personale. Un problema, non solo per i disabili, ma anche per bambini, anziani, cardiopatici è rappresentato da queste barriere. Con questo termine si intendono tutti gli ostacoli soprattutto edilizi (scale, ascensori, marciapiedi) che non permettono la completa mobilità delle persone con difficoltà motorie. Le nostre città diventano un percorso a ostacoli per i 'disabili' e il completo abbattimento delle barriere architettoniche è ancora una meta lontana. Per capirlo, possiamo solo immaginare la giornata tipo di una persona disabile, l'Italia non è ancora riuscita a tenere il passo con le altre nazioni europee per quanto riguarda l'abbattimento delle barriere architettoniche che impediscono alle persone disabili di usufruire delle strutture e dei servizi come dovrebbero. Esistono ancora dei limiti per queste persone, nonostante il governo prometta di stanziare fondi per la costruzione di strutture per la risoluzione del problema, il nostro Paese si conferma sempre 'il fanalino di coda' restando arretrato sotto molti punti di vista. Non esistono fondi sufficienti, a fatica vengono varate leggi in merito, non vengono realizzate sufficienti strutture accessibili a tutti e persino i mezzi pubblici spesso, non possiedono la pedana per consentire l'entrata a persone disabili. Come ho appena accennato solo immaginando la giornata di una persona disabile, ci si può rendere conto di quanto si deve 'lottare' per sopravvivere. Mi sono sempre chiesta come un disabile potesse vivere nella casa in cui vivo. Il primo ostacolo che si incontra appena svegli è il bagno perché è molto piccolo e non so come quest’ultimo potesse muoversi con la carrozzina, poi ci sono le scale e non vivendo in un condominio non potrebbe usufruire dell’ascensore, la mia strada è rovinata ci sono buche dappertutto e non penso che riuscirebbe a camminare con tranquillità, anche il percorso per andare all’università non presenta pochi ostacoli, autobus sempre affollati e molte volte persone con carrozzine sono costrette a rinunciare ed aspettare a quello successivo, treni senza pedane, stazioni senza montacarichi, e così via…Nel guardare i video sono rimasta senza parole perché siamo nel 2012 e purtroppo ci sono ancora tutte queste difficoltà nonostante questo problema fosse affrontato anche da programmi televisivi come Striscia la notizia, ma ciò che mi rende ancor più allibita è l’indifferenza della gente nei confronti delle persone in cerca di aiuto.
    Dietro a ogni progetto architettonico c'è prima di tutto un'idea di uomo, una città che pensa un po' di più anche alle esigenze della persona con disabilità è una città migliore, dove sarà anche più bello vivere. Basterebbero alcune regole di buona condotta e sicuramente più fondi a disposizione per l'abbattimento di queste barriere, insieme al senso civico e alla sensibilità che deve essere in ognuno di noi per far presente questo 'limite' che ancora caratterizza negativamente il nostro paese. In questo modo non ci saranno più quelle situazioni di disagio e gli spiacevoli inconvenienti che continuano pesantemente a voler sottolineare il differente 'trattamento' fra le persone meno fortunate e quelle che invece non si domandano nemmeno se esiste questa realtà.
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    Messaggio  roberta silvestro Dom Mar 18, 2012 11:21 am

    1)Molto spesso,noi, nn facciamo caso a quante barriere architettoniche ci sono ogni giorno per un disabile,ci muoviamo con molta facilità ignari di quanto possa essere difficile per loro percorrere lo stesso nostro tragitto.Queste immagini lasciano senza parole poichè fanno riflettere su quanto sia difficile per chi non può camminare vivere quotidianamente nelle nostre città,quando basterebbe poco per farli vivere e camminare liberamente senza ostacoli.
    "Questi bambini nascono due volte.Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile.La seconda dipende da voi."Questa è una frase di Giuseppe Pontiggia che cita nel libro "Nati due volte" e credo che sia molto bella per farci riflettere.

    2)Sveglia 7.30,mi alzo,faccio colazione,mi lavo e già qui si incontra un primo ostacolo ovvero lo scalino nel bagno,quando sono pronta scendo e,abitando al sesto piano prendo l'ascensore che però è molto piccola.Quando vado all'università uso la macchina che ho all'interno di un garage e sarebbe impossibile per una persona disabile aprirlo,prendo le altre mie amiche e ci dirigiamo all'università.Qui non c'è alcun problema poichè non c'è nessun impedimento per queste persone e come se fosse un paese incantato dove potersi muovere liberamente.Finiti i corsi torno a casa pranzo e anche qui c'è un gran problema ho le scale all'interno della casa e sarebbe impossibile accedere alla cucina per chi ha una sedia a rotelle,guardo la tv,studio,esco,torno a casa,mi metto un pò al pc e poi cenoceno,guardo un film e vado a letto.Faccio tante cose in una giornata e riflettendoci mi muovo molto e velocemente cosa che una persona disabile nel mio paese non potrebbe fare.
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    Antonella De Rosa


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    Messaggio  Antonella De Rosa Dom Mar 18, 2012 11:48 am

    1
    Come abbiamo potuto constatare dai video visti in aula purtroppo in Italia ci sono molte, anzi troppe barriere architettoniche … E’ davvero sconvolgente vedere quanto le persone possano essere indifferenti a determinate situazioni … Non è possibile che nel 2012 dopo tutte le leggi che sono state emesse per poter gestire questo tipo di problematiche l’ Italia sia ancora ferma con le quattro frecce!!!! Essere disabili non vuol dire essere inferiori e non capisco perché in questo Paese più che pensare alla dignità di queste persone si pensi di più alle NOSTRE comodità!!!! "E' cambiato tantissimo da 30 anni a questa parte, ma tanto altro deve cambiare". Beh spero che ciò accada!!!
    2
    Non mi sono mai soffermata a pensare a quante cose io quotidianamente riesco a fare e al fatto che una persona con una “di” in più non potrebbe mai fare … Innanzitutto dovrei CAMBIARE CASA … La mia ha troppe barrire … scalino nel bagno … porte piccole e tante scale senza ascensore … Purtroppo anni fa mia sorella a causa di un incidente fu costretta a stare per due mesi sulla sedia a rotelle … >E’ stato un incubo … era bloccata in casa e dovevamo accompagnarla noi ovunque volesse andare … Fortunatamente quest’incubo è passato … ma non tutti hanno questa fortuna, e non posso immaginare che sono obbligati a dover affrontare problemi che potrebbero non esserci …. Beh se una persona disabile vivrebbe La “Mia” vita sarebbe un vero casino … Io per arrivare all’università prendo treno, metropolitana e funicolare … e ovviamente in ognuna di queste stazioni pubbliche ci sono le fatidiche barriere..Un po’ di sollievo una persona “speciale” lo può trovare all’entrata dell’ università … sempre sperando che si debba fermare al 5 piano .
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    Messaggio  iolanda martino Dom Mar 18, 2012 11:52 am

    1. Io viaggio spesso e la cosa che mi ha sempre colpita è l'assenza di soggetti in carrozzina sui mezzi pubblici; ciò mi fa maggiormente riflettere sulle difficoltà e sui maggiori handicap che le barriere architettoniche impongono ai soggetti disabili.


    2. La mia giornata tipo è divisa in questo modo:
    Preparazione.
    -8.00:mi sveglio,faccio una doccia velocissima,colazione.
    Se volessi già rivivere queste semplici azione quotidiane ma pensando ad una persona su una sedia a rotelle,penso che già in casa troverebbe enormi difficoltà:riflettendo su casa mia,suddivisa in piano notte e piano giorno,una prima barriera che potrebbe incontrare è scendere le scale(circa 20 scalini),le quali si ritrovano anche per uscire fuori casa,nel giardino.
    Trasporto.
    -9.00:mi reco alla stazione,prendo il treno,poi metro e ancora pullman per l'università.
    Anche qui le barriere sono molte.Se un soggetto disabile si recasse alla stazione da solo,troverebbe ovunque per strada una mancanza di scivoli e degli scalini impraticabili;a queste poi si aggiungerebbero difficoltà alla stazione:nello spostarsi da un binario all'altro, montascale che non funzionano,ecc. Ciò vale anche per la metro. Stesse difficoltà potrebbero incontrarle per prendere il pullman: assenza di pedane che si abbassano per permettere al disabile di salire,affollamento,ecc.
    -11.30:arrivo all'università.
    -12.30/14.30:lezione.
    Ritorno.
    -15.00/16.30:il percorso per tornare a casa è lo stesso dell'andata,ma l'inverso.Quindi equivale il discorso già fatto in precedenza.
    -17.00/19.30:studio.
    -20.00/22.30:ceno e guardo la tv.
    -23.00:vado a letto.

    Vorrei solo aggiungere che si dovrebbero attuare interventi immediati e diretti,progettare edifici,strutture adatte a rendere la loro vita meno frustrante.
    Elvira Romano
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    Messaggio  Elvira Romano Dom Mar 18, 2012 12:07 pm

    Guardando le difficoltà che una persona disabile deve affrontare quotidianamente ho provato tanta rabbia e vergogna. Non è possibile che nel 2012 persistano tali problemi,soprattutto considerando che la nostra legge prevede delle soluzioni da attuare per far si che queste persone possano avere una vita autonoma e normale. E’ altresì sconfortante pensare che nonostante siano stati investiti tanti soldi pubblici per costruire strutture e macchinari idonei questi si trovino in uno stato di decadenza o mal funzionamento. E’,inoltre, vergognoso il disinteresse delle autorità competenti che ,invece di affrontare il problema, scaricano la colpa su terzi.
    OROLOGIO
    1)PREPARAZIONE
    Ore 7:30 sveglia
    Doccia- problema per un disabile ad entrare nella vasca
    Colazione
    Servizi domestici
    2) USCITA
    Esco
    Scendo le scale – il disabile non potrebbe uscire in quanto non possiedo un ascensore
    3)TRASPORTO
    Vado all’università
    Prendo la macchina –non adatta per trasportare un disabile
    Prendo la metropolitana- un disabile per scendere deve prendere l’ascensore
    Per arrivare all’ università faccio un tratto di strada a piedi molto trafficato- un disabile avrebbe molta difficoltà a procedere
    4)RITORNO
    Percorso uguale
    5) A CASA
    Studio
    Ceno
    Doccia –solito problema della vasca
    Vado a letto

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