Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    valeria scognamiglio
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Abbattiamo le barriere mentali!

    Messaggio  valeria scognamiglio Dom Mar 18, 2012 1:30 pm

    1)In una società dove non c'è alcun rispetto per gli altri come si può pretendere un'attenzione particolare e una guida per i disabili? Non c'è soluzione all'indifferenza sociale... ed è evidente in questi video.
    Da qui si può dedurre che in quasi tutta Italia non siamo forniti di servizi pubblici efficienti,in particolare per i disabili che sono costretti a restare in casa per paura di restare bloccati sui marciapiedi per la mancanza di scivoli,per l'assenza di isole pedonali che li costringono a vagare per strada aumentando i rischi e i pericoli che si ritrovano ad affrontare.E come se non bastasse le metropolitane e i bus che non permettono un sicuro spostamento per l'inefficienza dei montascale e la mancanza di pedane mobili o elettriche. In che modo queste persone potrebbero affrontare una nostra giornata tipo?
    2)La mia giornata tipo:
    Sveglia ore 7:30;colazione abbondante; bagno( con scalino alto);Mi vesto per andare a seguire i corsi all'università.
    Il tragitto che mi occorre per arrivarci è un lungo cammino(strada non asfaltata e ricca di grandi buche che potrebbero ostacolare il cammino di un disabile) verso la fermata del bus (vista la sospensione del servizio ferroviario di ponticelli)Di solito l'attesa è dai 30- 40 minuti e salirci è un'ardua impresa per un disabile vista la grande folla e l'assenza di pedane. Scesa dal bus,arrivo alle metropolitana di gianturco, costituita da 3 file di scale senza ascensore. Dalla metro 5 minuti di cammino per la funicolare dove spesso le scale mobili non vengono azionate. Da qui 15 minuti di cammino fino all'università. Per il ritorno percorso inverso con le stesse problematiche.
    Roberta Narici
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Barriere Architettoniche e orologio

    Messaggio  Roberta Narici Dom Mar 18, 2012 2:56 pm

    Per rendere meglio l’idea di quanto noi, popolo italiano, abbiamo una Costituzione che DOVREBBE essere rispettata alla lettera, ma che in realtà le leggi restino solo nero su bianco, riporto l’articolo della Costituzione Italiana del 1971 numero 118 art. 27:
    • "in nessun luogo aperto al pubblico può essere vietato l'accesso ai disabili".
    • "i nuovi edifici pubblici, e quelli di interesse sociale, devono essere sprovvisti di barriere architettoniche".
    • "i luoghi dove si svolgono manifestazioni o spettacoli pubblici debbono prevedere e riservare posti per disabili non deambulanti".
    • "Gli alloggi di edilizia economica e popolare, posti a pian terreno, vanno assegnati prioritariamente ai disabili non deambulanti, se ne fanno richiesta".
    E ancora l’articolo 3 che cita: è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando, di fatto, le libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il primo sviluppo della persona umana".
    Quanto c’è di realmente messo in atto di queste parole? Basta guardarci intorno, affacciarci alla finestra e vedere uno scalino di troppo per renderci conto che il mondo non è fatto a misura di tutti perché non garantisce l’uguaglianza dei cittadini. Si parla di cittadini in senso generico perché, alla pari di una persona normodotata, un disabile ha delle esigenze: deve raggiungere il posto di lavoro, deve andare a scuola, deve uscire a far commissioni, insomma, deve vivere perché è una persona a tutti gli effetti che ha bisogno di integrazione come tutti.
    Purtroppo il diritto alla vita non è concesso a tutti perché ci sono dei muri invalicabili che impediscono la piena autonomia di un individuo: questi sono le barriere architettoniche. Guardando i video a lezione, e vivendo nello stesso condominio di una ragazza disabile che ha la mia età, Veronica, mi sento arrabbiata perché le barriere non vietano solo l’accesso a "qualche struttura menefreghista" ma alla vita. I video che abbiamo visto a lezione sono testimonianza delle difficoltà che ogni giorno affrontano i disabili semplicemente per vivere una vita normale.

    Confronto la mia giornata "tipo" alla giornata di Veronica
    sveglia ore 7.00 scendo dal mio letto "a castello" e vado a far colazione
    Veronica dorme con sua madre e aspetta che si svegli anche lei perchè ha bisogno d'aiuto per scendere dal letto

    alle 7.30 esco dal palazzo
    Veronica abita qui da 20 anni e, seppur a piano terra, la madre è sempre costretta a prenderla in braccio, metterla sul divano, riuscire a prendere la sedia a rotelle, e rientrare in casa perchè ci sono 3 scalini

    alle 8.00 vado a prendere la cumana a Fuorigrotta per Montesanto
    Veronica non ha mai visto Montesanto nè la Pignasecca perchè la cumana non è provvista di ascensore ma solo di scale mobili per fraccomodi

    Prendo la funcolare che mi porta all'uni e percorro il corso Vitt. Emanuele su un marciapiede un pò disasroso
    No, Veronica non potrebbe percorrerlo perchè sarebbe pericoloso camminare per strada

    Il Suor Orsola è attrezzato per un disabile anche se Veronica dovrebbe accontentarsi del caffè delle macchinette (che non le piace) perchè altrimenti, per arrivare al bar dovrebbe chiedere a qualcuno (e pure questo a lei non piace)

    Adoro il mercatino di Fuorigrotta e ci vado spesso la mattina quando non ci sono i corsi, Veronica viene con me e la carrozzella ma hanno costruito una sola corsia con le pedane in discesa, quindi c'è una parte del mercato che lei non ha mai visto.

    Veronica, a differenza delle ammirevoli persone, (come Simona Atzori) non ha voluto fare della sua vita un capolavoro, e di continuare dopo la 3 media, proprio non ne ha voluto sapere perchè odia e ha odiato sempre la compassione negli occhi degli altri, cosi ha deciso di fermarsi anche se non ha raggiunto una preparazione alla pari dei compagni.

    Torno a casa dopo aver studiato e seguito le varie lezioni e vado in palestra solo per cercare di dimagrire qualche kg di troppo alle 19.00
    Veronica va in piscina due volte a settimana con un pulmino che viene a prenderla e lei solo con l'acqua della piscina riesce ad avere consapevolezza del suo corpo. Io non vedo l'ora di andare via dalla palestra per pigrizia, lei non vede l'ora di ritornare in piscina per sentirsi di nuovo viva...

    Dopo cena mi capita di uscire
    Veronica non esce mai di sera, ma si accontenta, deve farlo, a volte sembra felice con le piccole cose: il suo cane che scodinsola, la pasta al tonno che adora e il profumo dei fiori che tanto le piacciono.

    Sono una ragazza fortunata non solo perchè cammino e, a differenza sua ho la mia autonomia ma anche perchè sono cresciuta con lei che, da un altra prospettiva e un altro punto di vista ha imparato ad accontentarsi di tante cose e a prenderle molto più alla leggera rispetto a me, tant'è vero che quando incontra una barriera architettonica ci scherza su dicendo: sono come il mio cane, qui, non posso entrare...

    Mi piace molto la tua analisi,
    dobbiamo parlarne!
    la docente
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  simonamanzoni Dom Mar 18, 2012 3:12 pm

    I video che abbiamo visto al corso non sono altro che la triste realtà dell’Italia…
    Partendo dalle persone che si incontrano per strada..gli automobilisti..tutti sono intenti a correre..correre ed ancora correre..ma verso dove??incontro a cosa??una volta ho fatto una sorta di questionario con i ragazzi che frequentano i miei laboratori per capire appunto perché non si è più attenti alle cose che ci circondano..perchè non si è più attenti alla persona e alla cura di chi ci è accanto e che magari non ha le nostre possibilità…le risposte sono state quasi tutte le stesse..<<purtroppo è la vita che ci fa correre>>..ma cosa significa???questa frase non ha senso!!! Ognuno di Noi è libero di fare e di pensare e libero di agire..siamo in un paese democratico!

    Rispetto alla giornata tipo penso che una persona su una sedia a rotelle avrebbe grandi difficoltà a vivere con me per un giorno…dopo il corso..al rientro praticamente ho prestato ancora più attenzione a come potrebbe fare una persona in quelle circostanze..allora…partendo dalla mattina a casa io ho la vasca..quindi per fare la doccia dovrebbe scavalcare..ancora..i vestiti nel mio armadio sono riposti tutti in alto…per uscire di casa,visto che abito al quinto piano ci vorrebbe solo un elicottero..perchè l’ascensore è piccolo e nelle scale non si potrebbe inserire nulla perché non sono molto larghe…uscendo dall’ascensore ci sono 4 scalini da fare e poi il palazzo…quando esco di casa..magari con il passeggino perché la mia seconda bimba è piccola è una tragedia ci sono macchine parcheggiate in maniera !selvaggia”non rispettano la discesa per gli invalidi…parcheggiano attacate alle altre macchine…una volta per attraversare la strada mi dovetti fare penso circa 200 metri in più perché non riuscivo a passare con il passeggino… senza pensare che solo qualche autobus ha la discesa per salire comodamente…un giorno,il primo è l’ultimo della mia vita…decisi di fare una passeggiata con le bimbe è presi tranquillamente l’autobus…l’autista mi fece un richiamo perché negli autobus non si sale con i passeggini aperti..devono essere chiusi…ma come potevo fare se la piccola dormiva e la grande(5 anni) dovevo reggerla per non farla cadere…mai più da quel giorno o vado a piedi o prendo la macchina per raggiungere la mia destinazione..continuando il discorso di prima…ho notato ancor di più in questi giorni che una persona sulla sedia a rotelle a grandissime difficoltà ad uscire da sola per strada perché è brutto dirlo ma è una vergogna che nel 2012 non siamo ancora pronti ad abbattere tutte le barriere architettoniche!
    In questo modo diventa veramente un'impresa "vivere"!!
    Silvana Marchese 1990
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Silvana Marchese 1990 Dom Mar 18, 2012 3:51 pm

    E', davvero, impensabile ed assurdo vedere che nel XXI secolo esistano barriere architettoniche che impediscono alle persone,con difficoltà, di vivere una vita più semplice e più sicura.
    Per un disabile è tutto più complicato.
    A volte, anche i piccoli gesti della vita quotidiana rivelano difficoltà che accentuano le diversità nel superarle.
    Viviamo ne XXI secolo, il secolo della tecnologia.
    Si preferisce, però, abbellire piazze, palazzi e città,piuttosto che investire in opere che tutelano l'autonomia e la dignità di personeche hanno il diritto sacrosanto di non dipendere dagli altri e non sentirsi diversi.
    Basta poco perchè siano alla pari.

    Presentazione di una mia giornata tipo:
    1)preparazione:
    -sveglia alle 5:30
    -doccia e colazione
    -mi preparo,vestendomi e truccandomi
    -verso le 6:00 sono pronta!

    2)uscita
    -esco di casa scendendo le scale(le scale possono rappresentare una barriera architettonica se no attrezzate di montascale o ascensori,nel mio palazzo non vi sono nè montascale,nè ascensori)
    -arrivo con l'auto dalla nonna(l'auto un'altra barriera architettonica se non attrezzata di dispositivi giusti e la mia auto non li ha)
    -salgo nuovamente le scele arrivando al 4°piano(nel palazzo di mia nonna non ci sono nè montascale e nè ascensori)
    mi incammino verso la stazione(incontarndo altre barriere architettoniche: marciapiedi senza scivoli,lunghe file di macchine che bloccano il passaggio degli attraversamenti stradali)
    -salgo sul treno(altra barriera architettonica se non prendo un treno attrezzato)aspettando di arrivare a Napoli
    -arrivata a Napoli prendo l'autobus R2 dove oltre a trovarmi schiacciata come una sardina (problema enorme per un disabile)non ha ne strutture apposite per la salita e la scesa di un disabilee spesso nè un posto a loro riservato
    -funicolare
    -arrivo all'università
    -al ritorno percorso inverso solo che è sera(pericolo ulteriore per un disabile)
    -arrivo a casa
    -cena,doccia e letto.

    E' giusto che un disabile affronti una giornata simile, ricca di barriere architettoniche e pericoli?
    E' giusto che la loro vita dipenda da altre persone,perdendo così indipendenza e dignità?

    Secondo me no. Ogni vita ha diritto a dignità ed indipendenza.


    Maria Aprea
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Maria Aprea Dom Mar 18, 2012 3:57 pm

    La persona disabile è un cittadino a tutti gli effetti, una persona capace di poter svolgere una vita normale e che non deve porsi dei limiti. Ma questa tesi potrebbe essere sostenuta se il nostro paese e tante persone procurassero minori difficoltà alle persone disabili e ci fosse meno leggerezza nei modi di pensare dell'uomo.
    Dai video visti in aula sono state evidenziate notevoli diversità nell'affrontare una giornata tipo tra una persona "normale" e una persona disabile.
    Io in questo commento cercherò di spiegare tali differenze purtroppo già solo nel raccontare la mia giornata tipo.
    Appena sveglia una persona disabile in casa mia incontrerebbe già la prima difficoltà, perchè io dormo su un letto a castello e scendere gli scalini sarebbe complicato. Faccio colazione, mi lavo e scendo. Fin qui sembra andare tutto bene per me, ma dopo aver percorso il pianerottolo di casa mia incontro un piccolo cancello dove una sedia a rotelle ad occhi chiusi non ci passerebbe. Abito ad un secondo piano ed il mio palazzo non è munito di ascensore, quindi ulteriore problema. Percorro una strada per andare all'università dove non esistono discese vicino ai marciapiedi, prendo pulman, metropolitana e funicolare e non ho mai notato scivoli o montacarichi per carrozzelle.
    Al ritorno percorso inverso.
    Tornata a casa studio e quando posso cerco di incontrarmi con alcune amiche in un bar nel quale arrivarci in sedia a rotelle sarebbe molto pericoloso perchè si è costretti a percorrere una discesa molto ripida, che al ritorno si trasformerebbe in salita quindi anche piuttosto faticoso. Dopo di chè torno a casa, guardo un pò di tv o resto un pò al pc e poi vado a letto.
    La vita è difficile ma dimostrarsi indifferenti rispetto a queste problematiche la rende ancora più complicata.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Barriere architettoniche

    Messaggio  Ornella Cangiano Dom Mar 18, 2012 5:07 pm

    E'vero che il disabile è un cittadino a tutti gli effetti,ma è altrettanto vero che per un disabile vivere in un mondo come il nostro è davvero difficile!Troppi ostacoli. Un mondo troppo impegnato a pensare ad "altro" piuttosto che al benessere di un cittadino con difficoltà.Ciò che per noi può essere una semplice barriera architettonica,per un disabile,può invece essere un ostacolo. L'ennesimo ostacolo di una vita già troppo limitata. In un'era sviluppata come la nostra,ciò che dovrebbe farsi,sarebbe garantire al maggior numero di persone il diritto alla libertà di movimento,ma come mostrato dai video visionati in aula,al giorno d'oggi,purtroppo,ciò non è ancora possibile.Esempi classici di barriera architettonica sono: scalini, porte strette, pendenze eccessive, spazi ridotti...,tutte cose apparentemente normali da affrontare,se non affetti da un qualunque tipo di disabilità.L'Italia è il Paese con più leggi a favore dei disabili ma è anche il Paese in cui queste leggi non vengono applicate;è questa la triste realtà e ancor più triste è mettere a confronto la nostra vita con quella di persone affette da disabilità,e vedere quanto anche le cose che a noi possono risultare più banali per loro sono invece motivo di limitazione.

    La mia giornata tipo messa a confronto con quella di un disabile.


    La mattina mi alzo dal letto e vado in bagno.Fin qui tutto bene,se non fosse che il mio bagno è troppo piccolo e stretto per chi dovrebbe spostarsi con una carrozzella.Faccio colazione,mi vesto.Altro problema.Come potrebbe,se non con un aiuto,vestirsi,lavarsi,una persona paralizzata su di una sedia a rotelle?Andiamo avanti:abito al terzo piano di un palazzo privo di ascensore.Altro grave disagio. Per recarmi in facoltà devo prendere metro e funicolare,mezzi pubblici che non riscuoterebbero alcun tipo di problema se non fosse per il fatto che gli aiuti messi a disposizione per i disabili,fossero fuori servizio(come il saliscendi in funicolare).Sembrerà assurdo,ma anche l'università presenta spazi non accessibili ad un disabile:il bar al quarto piano,i bagni troppo stretti...
    Al ritorno dall'università,abitualmente mi reco in palestra;come potrebbe mai un disabile in carrozzella andare in palestra?Come potrebbe uscire la sera con le amiche o col fidanzato?Come potrebbe se tutto ciò non fosse motivo di ostacolo e disagio?Bè,durante la nostra giornata,potremmo pensare anche solo un attimo a queste persone e capire i loro disagi,piuttosto che scoraggiarci alla prima occasione di difficoltà.Non tutti hanno la forza e la fortuna di fare del loro handicap un punto di forza come la Atzori.Non tutti ci riescono. Non tutti ne sono capaci.
    Nadia Frascadore
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Nadia Frascadore Dom Mar 18, 2012 5:16 pm

    Le barriere architettoniche sono quegli elementi costruttivi che impediscono, limitano o rendono difficoltoso l'utilizzo di un ambiente o che limitano gli spostamenti o la fruizione dei servizi da parte di persone con limitata capacità motoria e sensoriale, come persone diversamente abili o persone che per età o eventi occasionali sono limitati anche solo temporaneamente nella regolare fruizione degli ambienti.
    Le nostre città diventano un percorso a ostacoli per i 'disabili': molte persone con ridotte capacità motorie, visive o uditive, si trovano, purtroppo, ad essere ancora in parte discriminati poiché uno scalino o la larghezza di una porta sono loro di impedimento nelle varie occasioni di vita sociale. I parcheggi riservati sono spesso occupati, le auto ostruiscono gli scivoli o i marciapiedi;tutto ciò fa sentire queste persone diverse, imprigionate, non libere.
    Senso civico, solidarietà e abbattimento delle barriere,queste componenti sono le fondamenta portanti per la costruzione della società. È necessario, perciò, insistere contemporaneamente sia nell'opera d'informazione che in quella di sensibilizzazione, allo scopo di ridurre le vere barriere, quelle psicologiche, che mantengono lo stato di emarginazione sociale dei soggetti disabili.

    OROLOGIO

    LA MIA GIORNATA TIPO - GIORNATA TIPO DI UNA PERSONA SULLA SEDIA A ROTELLE
    -PREPARAZIONE
    Ore 8 sveglia -> ore 8 sveglia
    mi lavo -> lavarsi è un problema perchè c'è la vasca
    faccio colazione -> colazione
    mi preparo -> per prepararsi c'è bisogno di aiuto


    -USCITA
    esco -> uscire dalla porta non presenta alcun problema
    prendo l'ascensore -> l'ascensore è troppo stretto per una sedia a rotelle

    -TRASPORTO
    vado all'università -> Andare a piedi all’università è problematico dato
    a piedi che sui marciapiedi sono parcheggiati motorini.Bisogna uscire
    in mezzo alla strada ma è pericoloso perché passano le macchine

    -ALL'UNIVERSITA'
    prendo l'ascensore,a volte -> All’università non trovo alcuna barriera perché c’è ascensore,
    preferisco le scale ma andare al bar è un problema dato che ci sono solo le scale

    -RITORNO
    stesso percorso dell'andata -> stesso percorso dell'andata

    studio -> studio

    uso il pc -> usare il pc non presenta alcun problema

    ceno -> cena

    mi lavo -> Per lavarsi stesso problema a causa della vasca,c’è bisogno di aiuto.

    vado a letto -> Andare a letto,ma sempre con l’aiuto di qualcuno


    Immaginando la giornata tipo di una persona disabile, ci si può rendere conto di quanto si deve LOTTARE per SOPRAVVIVERE.
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    rosa romano


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Barriere architettoniche

    Messaggio  rosa romano Dom Mar 18, 2012 5:36 pm

    Se ci mettiamo a riflettere su come le persone disabili possano trascorrere una normale giornata ci rendiamo conto di quanto sia veramente difficile x loro.Ciò ke a noi appare scontato,per loro nn lo è.E questi 3 video ne sono la prova!
    Presi dalla fretta, dalla vita frenetica che facciamo ,ognuno di noi non riflette su ciò che potrebbe essere utile per queste persone disabili,su ciò che renderebbe la loro vita più semplice;infatti nonostante le diverse innovazioni,tecnologie dei nostri tempi ,ci accorgiamo che persone su carrozzelle hanno tantissime difficoltà, anche solo per spostarsi da un luogo a un altro.
    Pensando ad una delle mie giornate, per arrivare all'università devo prendere 3 mezzi di trasporto: treno, metropolitana,funicolare e poi alcuni minuti a piedi x raggiungere l'università. Questi spostamenti ke a me appaiono del tutto normali, del tutto semplici, per le persone disabili nn lo sono affatto, in quanto per loro è già difficile quando escono di casa per le molteplici barriere che incontrano: marciapiedi senza scivoli o di piccole dimensioni, metropolitane prive di strutture adeguate per salite e discese.Ma a tutto ciò si aggiunge anche l'indifferenza o forse l'ignoranza di molti cittadini nei confronti di queste persone disabili.Ne è un esempio il video 2(Giornata del disabile in Italia)nel quale si vede un' auto parcheggiata davanti allo scivolo del marciapiede che ,invece,dovrebbe essere uno spazio libero da poter essere utilizzato da una persona sulla carrozzella.
    Dunque,la società ma anche i cittadini devono collaborare,devono intervenire di fronte a queste problematiche!Si tratta di PERSONE,di comuni CITTADINI e in quanto tali aventi diritto all'autonomia e all'indipendenza!!!
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    Noemi Martuccelli


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Noemi Martuccelli Dom Mar 18, 2012 6:04 pm

    Per me le barriere architettoniche non riguardano solo i diversamente abili ma anche anziani, mamme in dolce attesa o con carrozzini, non vedenti, persone a cui manca l'udito. Mi rendo conto che intorno a questo GRANDE problema ci sia molta indifferenza da parte delle persone.
    Riflettendo su una mia giornata tipo, mi sono resa conto che per una persona disabile vivere una mia giornata causerebbe molti ostacoli. In casa per fortuna non ci sono molti ostacoli per una persona su una sedia a rotelle, ma il problema nasce quando usciti dall’ascensore si vuole uscire in strada perché sono presenti due rampe di scale e non sono presenti ne scivoli ne agevolazioni per i carrozzini o le carrozzelle.
    Andare all’uni è impossibile perché i marciapiedi non hanno scivoli o dove sono presenti sono parcheggiate le macchine senza alcun problema; io prendo due pullman e questi non hanno scivoli per far salire carrozzine o sedie a rotelle. Io penso che risulterebbe difficile anche per una persona con le stampelle,
    prendere il bus o qualsiasi altro mezzo di trasporto è un inferno!! Ma questi ostacoli sono solo l’inizio di una lunga serie. Anche per me, persona “normale”, nascono degli ostacoli come per esempio attraversare sulle strisce e fare lo slalom in quanto le macchine sono in sosta sulla scivolo non lasciando nemmeno un centimetro libero per poter passare. Mi capita di dover camminare in strada dove transitano bus e macchine che sembrano avere sempre fretta perché sui marciapiedi trovo in sosta motorini e semplicemente sono inagibili.
    Non penso sia giusto che una persona disabile, in quanto cittadino come gli altri, con i suoi diritti e i suoi doveri debba trascorrere delle giornate “infernali” per colpa degli altri. Una persona deve potersi sentire libera ed indipendente nella propria vita anche all’esterno delle mura domestiche!
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Altro che "Tanto è stato fatto"...

    Messaggio  MARIO RIEMMA Dom Mar 18, 2012 6:15 pm

    I video:
    Al termine della lezione svolta giovedì,quello legato alle barriere, mi è subito parso come un problema ancora troppo sottovalutato, serio e urgente, ma ad esere sincero, ancora non mi ero reso conto della effettiva drammaticità della situazione.
    E' stato davvero forte quello che ho provato successivamente, quando andando a lavoro, dopo la lezione, mi sono messo nei panni di un disabile facendo attenzione a tutto quello che normalmente faccio di routine. Sono rimasto davvero scosso. La mia vita da disabile sarebbe tremenda. Nel secondo video che abbiamo visto, la protagonista dice "fin ora tanto è stato fatto". :shock:
    Cioè...tanto è stato fatto e siamo in questa situazione? E prima allora? Quando "tutto questo" ancora non era stato fatto, com' era per un disabile viversi la giornata? Non fraintendetemi se vi dico che non sono daccordo con la frase della ragazza, ma secondo me non è stato fatto chissà che cosa. Tralasciando un po quello delle barriere fisiche o architettoniche,che secondo me è il problema piu semplice da risolvere, quello che piu mi preoccupa è l' aspetto legato alla cultura della disabilità, che forse a volte puo diventare il piu grande ostacolo. Come si sente un disabile quando c'è la discesa sul marciapiede e magari è bloccata da un auto? O quando magari quando in un luogo pubblico c è il bagno per i disabili, ma è chiuso? O quando c è il parcheggio appropriato ed è occupato dalle auto di chiunque? Lasciando ancora in sospeso questo pesiero, perchè sulla cultura in merito ci sarebbe davvero da prolungarsi vi illustro le difficoltà che incontrerebbe un disabile durante il corso di una mia giornata.

    L'Orologio:
    A CASA
    Le barriere che potrebbero ostacolare un disabile sono l insufficienza di spazi adeguati,lo scalino del bagno, 56 scalini per scandere giu in giardino in mancanza dell ascensore, pavimentazione per esterni irregolare che non permetterebbe a una carrozzella di muoversi.

    L'UNIVERSITA'
    Di solito mi sposto con l'auto quindi non so fino a che punto vale il paragone, ma ammesso che un disabile riesca ad arrivarci, l'università è probabilmente è il luogo in cui, durante la giornata, incontrerebbe meno difficoltà in quanto credo che sia sufficientemente attrezzata per garantire un buon servizio e fruibilità.

    A LAVORO.
    Uscito dall università, sempre in auto mi reco a lavoro. Qui è un dramma totale. Sia dal punto di vista delle bariere architettoniche, sia da quelle a cui prima mi riferivo, quelle culturali.
    Io lavoro in un azienda metalmeccanica, svolgendo la mansione di operaio. Già quando si arriva nel parcheggio si può assistere alle manovre acrobatiche che le persone fanno per mettere la loro auto quanto piu vicina all ingresso, (dando per scontato che avete capito il fatto che il parcheggio per disabili è gia pienissimo). Poi c è uno scalino e un tornello da attraversare all ingresso.Altri scalini per accedere agli spogliatoi. Un armadietto che sarebbe troppo alto per una persona su sedia a rotelle. In fabbrica tutte le strumentazioni, apparecchiature e i banchi di lavoro sono anch esse troppo alte o scomode per un disabile. La mensa sta al primo piano, quindi altri scalini, e la vetrina per servirsi da mangiare è troppo alta per un disabile.
    I bagni e i servizi igienici sono su una piattaforma esterna ai reparti e praticamente impossibili da utilizzare se non si è abili nell' arte del Parkour.



    Scusatemi se spesso mi viene da sdrammatizzare, ma credo sia dovuto anche dal fatto che ritengo oscena quasi la situazione in cui ci ritroviamo. In Italia (che tutti i media vogliono far sembrare un paese europeo a tutti i costi) in quanto a servizi siamo proprio messi male. Basta fare il paragone con le nazioni a noi vicine senza spostarci troppo. (Non dimentichiamoci che i video che abbiamo visto sono stati girati in città importanti, non nei paesini limitrofi o di montagna... quindi fate un po voi.) Ma quello che piu mi preoccupa è la mancanza di aspettative future verso il problema,anche in relazione a stanziamenti di fondi in una situazione economica come quella attuale. Per non parlare di quella bella scossa culturale di cui il nostro Paese avrebbe davvero bisogno.


    è vero dobbiamo lavorare sulle aspettative future!
    la docente



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    Messaggio  maria11 Dom Mar 18, 2012 6:26 pm

    La tematica della lezione svolta in aula non è tanto lontana dalla realtà che i circonda.. in quanto il mio più caro amico dopo un incidente ha perso completamente l'uso delle gambe e quindi è costretto a vivere su una sedia a rotelle.... ma la cosa che più mi "sconvolge" non è tanto lui stesso come persone ovvero che sta sulla sedia a rotelle ( perchè proprio lui ha imparato a vivere in quella condizione) ma è ( scusatemi il termine) la strafottenza che hanno le persone nei confronti di questo suo disagio!!!!! E si perchè molte cose che per legge ci spettano purtroppo gli vengono negate, come ad esempio il posto auto riservato e vicino al portoncino... oppure la passerella per salire e scendere da solo....come molte altre cose ancora che non gli consentono di svolgere una vita adagiata come fanno tutti gli esseri "normali" ed è costretto a chiedere aiuto ai genitori che lo prendono in braccio e lo fanno uscire ecc.... allora io mi chiedo: quando i genitori non avranno più le forze di fare tutto questo, come farà lui? non si muoverà più da casa sua????? tutto questo mi da un senso di (sempre scusatemi il termine) "schifo" perchè sia le amministrazioni comunali che lo stesso amministratore del condominio se ne fregano nonostante le continue richieste e sollecitazioni, allora mia viene da pensare che se ne fregano perchè "il problema" non lo hanno loro o qualcuno vicino a loro?! bhè io a questa domanda non so rispondere o forse non mi foglio rispondere....

    OROLOGIO
    • sveglia

    • doccia ( problema per un diversamente abile perchè non può salire da solo in doccia e quindi è costretto a chiedere aiuto e viene alienata la sua autonomia)

    • colazione

    • prendo l'auto e vado all'uni( altro problema per un diversamente abile come può guidare?)

    • mi reco in aula salendo le scale( come fa un disabile a salire le scale?

    • terminata la lezione riprendo l'auto e torno a casa( sempre per la stessa questione come fa un disabile a guidare?)

    • mangio

    • studio

    • mi metto a letto ( qui potrebbe incontrare qualche problema perchè se il letto è troppo alto non c'è la fa a fare tutto da solo)
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    DANILO ROMANO


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  DANILO ROMANO Dom Mar 18, 2012 7:03 pm

    In un mondo in cui la tecnologia è arrivato ai vertici e dove gli uomini sfruttano questa comodità,mi domando come sia possibile che la società non sia in grado di fornire adeguati sistemi di attrezzature valide per disabili.Rimango sbalordito nel vedere situazioni vergognose e disagiate di disabili in carrozzina che non usufruiscono di adeguati vantaggi all'interno della società.Mi rivolgo soprattutto a persone competenti,ovvero, che hanno un'alta carica ed il potere di porre fine a questa assurdo problema. Il dare un'aiuto al prossimo,l'essere intenzionati a fare una buona azione verso l'altrui persona,che presenta delle difficoltà,ci fa sentire piu' esseri umani degni di risolvere ogni ostacolo della vita perchè compatti,uniti.Sono pochissime le persone che hanno avuto la buona volontà di fare qualcosa,per risolvere questa situazione imbarazzante.
    Osservando i video si puo' notare come questo problema non riguarda singole citta' ma tante.Ma si vede,soprattutto,l'indifferenza verso i disabili,che sono sempre piu' poco accetati,ascoltati,integrati nella societa'.
    Non mi sono mai fermato a riflettere come poteva essere la vita di un disabile,questo mi fa sentire male,forse perchè abituato alla vita di tutti i giorni ti porta a non guardare le cose dal profondo,sotto tanti punti di vista diversi.
    Descrivendo una mia giornata,posso capire quanto sia difficoltosa per un disabile affrontare gli ostacoli che vi sono tutti i giorni.Sembra quasi una una sfida per arrivare all'obiettivo finale,per poi ritornare al punto di partenza.
    La mia giornata inizia dal mattino,nel momento in cui mi sveglio,di solito versole 7:00 o molto prima quando vado all'università .Faccio colazione,doccia scendo le scale,salgo una salita ripida,per poi scendere un'altra.Successivamente,prendo il pullman(una volta superato un altro grosso ostacolo la banchina),che mi porta a piazza Garibaldi,per poi prendere la metropolitana e arrivare a Montesanto,dove vi è la funicolare(una volta superati tanti scalini e sportelli di controllo stretti)che mi porta finalmente a destinazione.
    Eppure nel scrivere la mia giornata sono stupito di quanti ostacoli vi sono nel mio percorso.Sebbene ogni tanto,solo il pensiero di affrontare pullman che impiegano tempo nel venire e treni superaffollati mi abbatte molto.Bhe è evidente come sia complesso per un disabile nell'affrontare tutto questo.Io impiego molto tempo per andare all'università,immaginiamo un disabile che dovrebbe affrontare tutto queste barriere architettoniche.
    Che serve essere una nazione con tante leggi su disabili,per poi utilizzarne alcune?Se tali norme sono invisibili pur essendoci,ovvero,scritte ma non applicate dal governo è come non esistessero.
    Partecipare a questo corso e al forum,dove ogni riflessione propria si manifesta al pubblico e confrontare pensieri diversi circa l'argomento,mi fa sentire membro di chi lotta per i diritti veri che avvolte vengono dimenticati o nascosti.Io spero solo che le persone capiscono quanto sia difficile per un disabile muoversi liberamente,senza ostacoli in ogni luogo e che prendono delle iniziative serie che pongono fine a questa assurda verità.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Silvia De Sisto Dom Mar 18, 2012 7:31 pm

    I video che abbiamo esaminato evidenziano le difficoltà che i disabili devono affrontare ogni giorno. Si parla tanto di abbattimento delle barriere architettoniche, ma praticamente si fa molto poco, anche laddove vengono predisposte apparecchiature atte ad eliminare le barriere, così come nelle metropolitane della città presa in esame, queste non vengono sottoposte a manutenzione per cui divengono inutilizzabili. Sono là in bella mostra a dire che le abbiamo realizzate, siamo evoluti, ci preoccupiamo dei disabili, siamo bravi. Ma effettivamente abbiamo speso solo inutilmente i soldi senza rendere alcun servizio ai disabili. Del resto noi stiamo parlando di una metropolitana, ma come può fare un disabile ad arrivare alla metropolitana? Le strade cittadine non consentono di spostarsi su una sedia a rotelle perché la maggior parte dei marciapiedi non sono agevoli, non hanno scivoli, spesso sono molto stretti ed accidentati o anche sono occupati dalle macchine. Salire su un pullman risulta impossibile per un disabile, considerato che è già acrobatico per le persone normodotate ed autosufficienti. Se rivolgo il pensiero alla mia giornata tipo, mi accorgo che un disabile non la potrebbe mai vivere perché intorno ci sono troppe barriere, a cominciare dall’uso del bagno che è troppo piccolo. Altre difficoltà derivano dal fatto che abito al quarto piano, in un edificio non dotato di ascensore. Persino uscire dal cancello non è agevole, in quanto troppo stretto. Risulta molto difficoltoso muoversi in città per un disabile, perché spesso bisogna percorrere delle scalinate, prive di una rampa che agevoli il passaggio di una sedia a rotelle. Molto complicato risulta anche servirsi dei mezzi pubblici, come gli autobus, la funicolare o la metropolitana.
    In conclusione mi sento amareggiata perché ritengo che non abbiamo fatto ancora niente o abbiamo fatto troppo poco per abbattere le barriere architettoniche. Sono anche arrabbiata con me stessa perché ho preso chiara coscienza di questi problemi solo dopo aver visionato questi video. Non è che prima non ne fossi informata, ma l’osservazione diretta delle difficoltà rappresentate in questi video mi ha resa ancora più consapevole della necessità che dobbiamo fare molto di più per i disabili. Spesso siamo troppo egoisti e troppo presi dalla nostra vita, senza pensare agli altri.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Gallo Luisa Dom Mar 18, 2012 7:51 pm

    Guardando il video, ho riscontrato un totale menefreghismo a costruire barriere architettoniche per quelle persone disabili che in fondo hanno diritto come tutte noi a condurre una vita normale e no complicata più di quanto non lo sia già la mia considerazione a riguardo è di non dimenticare che ci sono persone meno fortunate di noi e che hanno più bisogno d'assistenza! : Mad Mad Mad Mad
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Pezzella Vincenza Dom Mar 18, 2012 8:11 pm

    Spesso non ci accorgiamo di quante siano le difficoltà che un disabile deve affrontare nello svolgimento della sua vita quotidiana.Credo che la nascita di ogni singolo uomo implichi la vita al dovere di essergli di supporto,di aiuto.Una vita piena di speranze,gioie e anche piena di sofferenze altrimenti non sarebbe "vita".
    Molte persone dalla vita non hanno ricevuto beni ,o li hanno persi, e se la vita è ingiusta con loro non deve essere di certo l'uomo a complicargliela ancora di piu,anzi dovrebbe nel suo piccolo cercare di facilitare la loro vita,cercando di far diventare il loro handicap una cosa normale.
    L'uomo dovrebbe fare di tutto per cercare di "trasformare l'impossibile con il possibile" e cercare di dare una vita migliore a queste persone.[img]lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Disabi10[/img]


    OROLOGIO
    9:00 ---->mi sveglio
    Mi preparo --->la persona disabile ha bisogno dell' aiuto di una persona
    faccio colazione
    Scendo le scale--->anche qui hanno bisogno di aiuto in quanto non c'è l'ascensore.
    vado alla stazione e scendo le scale per prendere il treno --->per la persona disabile questo non è possibile visto che non c'è una discesa
    prendo l'autobus che è sempre pieno di persone quindi già questo sarebbe un problema,l'autobus è dotato di posti per le persone disabili ma non ci sono strumenti che permettono la salita e la scesa.
    infine prendo la funicolare la quale è dotata di strumenti necessari e arrivo in università.
    Per il ritorno --->lo stesso percorso quindi gli stessi problemi.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty barriere architettoniche

    Messaggio  Laura testa Dom Mar 18, 2012 8:52 pm

    ogniuno di questi video dimostra chiaramente che per una persona disabile è impossibile muoversi in città senza la presenza di qualcuno che aiuti loro.Dimostra che la disabilità cè,esiste,ma che pochi nè prendono davvero coscienza.Dimostra che lo stesso sistema sociale interviene con strutture per rendere la vita di un disabile "simile" alla nostra,ma sono strutture che però non sono funzionanti;di conseguenza una giornata "tipo" per un disabile,diventa un vero e propio inferno,determinando così,un vero e propio disagio sociale.Disagio sociale che si presenta come risultato di una "mancanza" da parte delle istituzioni,da parte dello stesso sistema sociale;una macanza morale nei confronti di questi disabile da parte dello stesso cittadino ad esempio,come dimostrato nel video realizzato dalle iene nel 2007,un semplice impiegato che lavora 5 max 6 ore al giorno addetto alla sicurezza in una metropolitana,che si presenta come ostacolo dinanzi ad una ricerca d aiuto da parte di chi cerca di rendere più semplice la vita di un disabile.Ricerca d aiuto che in realtà non dovrebbe esserci o non essere csì frequente in questi casi,visto che il servizio cè,e x esserci deve funzionare;ma come la maggior parte delle cose in Italia "cè ma in realtà non cè", nel senso che che cè, è lì perche previsto dalla legge,ma in realtà nn cè,perchè non funzionante,perche la legge in senso generico spesso abbandona l idea,per meglio intenderci,dimentica,che se cè e se esiste è perche è UTILE e per essere utile deve funzionare.

    LA MIA GIORNATA LAVORATIVA,E GLI OSTACOLI CHE PUò AFFRONTARE UN DISABILE:

    sveglia: 8:30
    colazione
    mi preparo per scendere
    chiudo la porta
    scendo le scale perchè non cè l ascensore(primo ostacolo per un disabile)
    esco dal primo portone
    supero l androne del palazzo
    chiudo il secondo portone
    incontro uno scalino(secondo ostacolo per un disabile)
    prendo la macchina
    percorro con la macchina la strada per arrivare a lavoro
    poso la macchina nel garage
    esco dal garage percorrendo una lunga salita ripida(terzo ostacolo)
    attraverso la strada
    incontro un grosso scalino che ostacola il libero accesso al marciapiede(quarto ostacolo)
    percorro il marciapiede
    scendo dal marciapiede
    percorro un piccolo tratto di strada in pendenza dove cè l ingresso di un garage(quinto ostacolo)
    risalgo sul marciapiede(setso ostacolo)
    percorro il marciapiede
    arrivo a lavoro salendo uno scalino(settimo ostacolo)
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    Adele La Porto


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty RIFLETTIAMO SULLE CONDIZIONI DI VITA DEI DISABILI

    Messaggio  Adele La Porto Dom Mar 18, 2012 8:58 pm

    Questi video che ho visto in aula mi hanno fatto riflettere sulla reale condizione di vita delle persone disabili. Gesti che ci sembrano scontati, (come salire le scale o prendere un treno) per queste persone sono dei grossi ostacoli, perché purtroppo , anche se negli ultimi anni è cambiato molto, c’è ancora tanto da fare. Il problema è che essi non vengono ancora del tutto accettati nella nostra società, ma vengono messi in secondo piano, mentre invece dovrebbero essere valorizzati ed integrati e non considerare i disabili come soggetti passivi di pietismo(come ci dice la murdaca). Non mi capacito ancora del fatto che,in una società così attrezzata, ci siano ancora problemi come questi in tutto il mondo.E’ ASSURDO!! Sono le barriere architettoniche e le limitazioni strutturali ad impedire un esistenza soddisfacente al disabile,di conseguenza tutto questo incide sul loro benessere,per benessere si intende lo stato fisico,emotivo,spirituale. Quindi il disabile riuscirà a sentirsi soddisfatto qual’ora riuscirà ad essere abile e a produrre.La disabilità sarà più grave in un ambiente non attrezzato. Un altro problema che emerge è l’esclusione del disabile all’interno di un gruppo. Spesso vengono allontanati,esclusi o etichettati semplicemente perché vengono visti come “diversi”, ma che si intende per diverso??? Per me vuol dire semplicemente distinguersi per diverse capacità o abilità (come il caso di Simona Atzori).TUTTI SIAMO DIVERSI SE CI RIFLETTIAMO!!!

    OROLOGIO

    ORE 7:00 sveglia/doccia

    7.30Colazione

    ORE 8.00 scendo…spesso l’ascensore nel mio palazzo non funziona si incontra quindi il primo ostacolo

    TRENO…impossibile salire sul treno per un disabile perché mancano gli scivoli per permettere al disabile di salire autonomamente

    METROPOLITANA…a volte i montacarichi non sono funzionanti

    AL RITORNO DALL’UNIVERSITà… si incontrano gli stessi ostacoli

    ORE 14.00…pranzo

    ORE 16.00….studio

    ORE 20.00…esco (spesso con l’auto per un disabile sarebbe impossibile guidarla credo)…alcuni locali non hanno i mezzi per accogliere i disabili( per esempio mancano ascensori)

    23.00..torno a casa…per fortuna nel mio palazzo c’è lo scivolo per permettere ai disabili con la sedia a rotelle di salire autonomamente

    dormo…ho un letto a castello quindi se fossi disabile non potrei salirci da sola

    Quest’esperienza dell’orologio mi è servita a capire davvero quante difficoltà incontrano quotidianamente le persone disabili, difficoltà che possono risolversi in una società attrezzata. BASTA POCO!!! NON DOBBIAMO DIMENTICARCI DI LORO!!!
    Francesca Sommella
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty abbattere le barriere architettoniche!

    Messaggio  Francesca Sommella Dom Mar 18, 2012 9:42 pm

    L’argomento che abbiamo trattato riguardo le barriere architettoniche l’ho trovato molto costruttivo in quanto molte persone spesso forse egoisticamente non sono interessate o semplicemente tralasciano queste disfunzioni per loro banali ma per qualcun altro essenziali. A livello normativo e amministrativo si sono interessati attraverso l’ICF (classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute) ovvero uno strumento elaborato dall’organizzazione mondiale della sanità per descivere e misurare la salute e la disabilità della popolazione oppure la legge 13/89 che stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l’accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici, oppure il D.M. 236/89 stabilisce per gli edifici e gli spazi privati, i parametri tecnici e dimensionali correlati al raggiungimento dei tre livelli:

    • Accessibilità: possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruire di spazi ed attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
    • Visitabilità: possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare.
    • Adattabilità: possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.

    Spesso però ciò che fin ora elencato non viene messo in atto causando così come visionato nelle sequenze in aula vari disagi e difficoltà per le persone disabili. Una soluzione potrebbe essere creare spazi di simulazioni di disabilità in modo tale da intimidire i cittadine e farli partecipare almeno umanamente ad alleggerire questi disagi e unirci a livello sociale per ottenere l’abbattimento delle barriere architettoniche!

    La mia giornata tipo:
    Appena sveglia mi lavo, mi vesto ed esco per raggiungere la metropolitana per arrivare all’università. Al ritorno a casa studio, ceno e vado a letto.
    La mia giornata tipo percorsa da una persona disabile:
    nel momento in cui la persona disabile cercherà di raggiungere il mio bagno troverà il primo ostacolo, ovvero uno scalino. Il secondo ostacolo è quello di scendere le scale di casa perché l’abitazione è priva di ascensore. Il terzo ostacolo è raggiungere la metropolitana in quanto priva di montacarichi.
    TammaroAlessia89
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty LA DIVERSITA' SALVA LA SPECIE

    Messaggio  TammaroAlessia89 Dom Mar 18, 2012 10:21 pm

    il mio primo approccio alle barriere architettoniche è avvenuto alcuni anni fa,in modo insolito,ovvero aiutando a fare i compiti a mio fratello che frequentava un istituto per geometri,quindi un argomento per loro molto importante. Ricordo bene che da subito restai basita di me stessa, e di quanto fino a quel momento avessi sottovalutato o addirittura ignorato quel problema. Spesso penso a tutte quelle persone che nascono con delle malformazioni,e sin da piccoli devono fronteggiare delle condizioni molto difficili,ma mi soffermo su quei casi in cui le persone nascono sane, e poi per qualche motivo, una mallattia, un incidente, le loro vite cambiano del tutto. Mi viene ad esempio in mente, Annalisa Minetti,che è diventata non vedente all'età di 18 anni. Lei, come tanti altri, che mi hanno sempre portato a chiedere quanto sia faticoso svolgere anche le cose più banali e ovvie: andare in bagno, farsi una doccia,scendere delle scale(specialmente quelle a chiocciola)attraversare in strada,o per chi ha la carrozzina, passare in luoghi stretti o prendere delle cose in alto. Purtroppo viviamo in un'epoca dell'indifferenza,e dell'egoismo,e del sentirsi sicuri solo perchè il problema non ci tange in prima persona ,e perchè non ci è capitata una sorte simile. Se l'ART 3 della Costituzione Italiana sancisce l'uguaglianza di tutti i cittadini,senza distinzioni,è bene riflettere allora che tutti dobbiamo poter partecipare effettivamente alla normale vita sociale,politica,ed economica.Sicuramente la democrazia, è piena di belle leggi, dal tono molto persuadente,ma è giusto che queste leggi più che decantate,vengano soprattutto applicate.E' davvero inammissibile che nel 2012 ci siano persone che non possono spostarsi con i mezzi pubblici, e che molte siano obbligate ad essere accompagnate sempre da qualcuno. Tutti devono poter accedere ai vari ambiti e ambienti della vita;e la legge deve impegnarsi per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche,in modo serio e concreto. Insieme alla legge tutti i cittadini devono essere educati e sensibilizzati, a considerare l'altro nella sua unicità e totalità, ricordando sempre che siamo tutti esseri umani,portatori di doveri e diritti. il vero sbaglio che corriamo è sottolineare ai loro occhi, l'essere diversi,e guardarli stupidamente con gli occhi della compassione; i disabili non devono avere priorità o priovilegi, loro devono poter avere integrazione e accessibilità!
    Orologio:

    Tracciare una giornata tipo, non è semplice, poichè ogni giorno ho degli orari diversi. Solitamente mi alzo presto, mi preparo la colazione, vado in bagno, mi lavo, mi vesto e esco di casa per raggiungere l'università. Se dovesse fare un disabile, ad esempio uno in carrozzina, le mie stesse azioni, avrebbe difficoltà a preparasi la colazione, in quanto i mobili erano troppo alti anche per me fino a qualche anno fa. Avrebbe problemi anche nel lavarsi, in quanto non abbiamo la doccia e la vasca adatte,e avrebbe difficoltà nell'entraci e poi nel farlo. Per quanto riguarda il mio appartamento è al primo piano, quindi dovrebbe scendere "solo" 6 scalini, ma sprovvisti di montascale, quindi altro problema per chi non è accompagnato. Raggiungo poi l'università in autobus,metropolitana e funiculare, e il problema nascerebbe per il disabile nel momento di prendere il pullman poichè, non credo di aver mai visto nella mia zona uno di questi mezzi dotati di pedana. In metro invece ci sono gli ascensori, direi abbastanza capienti e poi la funicolare in alcune fermate ha un apposito passaggio,con discesa, e in altre fermate ho visto un montascale. L'università è attrezzata per fronteggiare i loro problemi con ascensori e montascale, ma non tutte le aule sono raggiungibili, poichè si trovano in piani con scale molto ripide,senza attrezzature,quindi ogni corso dovrebbe svolgersi in specifici piani. Poi ritorno a casa con lo stesso tragitto. Da quando frequento l'università non pratico più sport, per motivi di tempo,quindi nel pomeriggio studio,stando diverse ore seduta,in serata ceno e trascorro le ore successive o guardando un film o al computer,quindi al mio pari un disabile potrebbe trascorrere il resto della giornata non incontrando grosse difficoltà.
    ROSA NUVOLETTA
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  ROSA NUVOLETTA Dom Mar 18, 2012 10:39 pm

    GUARDANDO LE IMMAGINI RELATIVE ALLE BARRIERE ARCHITETTONICHE LA PRIMA COSA CHE MI VIENE IN MENTE E' CHE PURTROPPO SULLA DISABILITA' NE CONOSCIAMO BEN POCO, ME IN PRIMIS. IL PUNTO E' CHE C'E' POCA RIFLESSIONE SU CIO' CHE POSSONO VIVERE QUESTE PERSONE CHE VIVONO QUESTO DISAGIO. A ME IL GESTO DI MONTARE, AD ESEMPIO, UN MONTA SCALE,APPARE QUASI COME UN VOLERSI SOLLEVARE LA COSCIENZA PER NON SENTIRSI DIRE DI NON AVER FATTO NULLA PER AIUTARE I DISABILI.MA LA SITUAZIONE A MIO AVVISO GIRA SEMPRE SULLO STESSO PUNTO: VIVERE LE SITUAZIONI IN PRIMA PERSONA PERCHE' SE NON SI VIVONO DETERMINATE SITUAZIONI NON SI AGISCE NEL MODO MIGLIORE E NON SI DA' IL PESO GIUSTO. LA SITUAZIONE QUINDI E' UNA SOLA E MI DISPIACE DIRLO, MA VIVIAMO IN UN FALSO ALTRUISMO! silent
    OROLOGIO
    1:SVEGLIA ALLE 9:00
    2: MI PREPARO IL CAFFè(forse potrebbe essere il primo ostacolo per un disabile )
    3: DOCCIA (c'è un gradino)
    4: SCENDO CON L'AUTO E PRENDO LA METRO
    5: UNIVERSITA'
    6: TORNO A CASA, PRANZO E LAVO I PIATTI (altra cosa che forse potrebbe risultare complicata )
    7: STUDIO
    8: ESCO OPPURE CENO E VADO A DORMIRE
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    Messaggio  Ilenia Caiazza Dom Mar 18, 2012 11:16 pm

    Pensare che nel 2012 persone disabili non riescono ad essere autonome è una cosa tristissima... Con queste mancanze li facciamo sentire fuori luogo. Loro che ci mettono tanta forza d'animo per vivere una vita 'normale' non se lo meritano. Io lavoro come istruttrice di nuoto e in piscina viene un ragazzo che prima del suo incidente, che lo ha paralizzato alle gambe, era appassionato di nuoto ma la carrozzina non ha fermato la sua passione. Tutte le volte che lo incontro è sempre bello vederlo nuotare e sguazzare in acqua, di barriere ne incontra tante ma lui non si vuole far aiutare perché vuole sentirsi autonomo, vuole fare tt da solo perché duce che nella sua vita nn è cambiato nulla. E allora perché noi dobbiamo stroncare la loro vita per non aggiustare ciò che è rotto e guastare o imbrattare oggetti utili ad altre persone??? Cerchiamo di non pensare solo a noi stessi, apriamo le nostre visioni e cerchiamo di distruggere le barriere architettoniche che creiamo
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty lab. 2 - Barriere architettoniche (esercizio Orologio) (chiude i 25 marzo)

    Messaggio  Antonella Pagliaro Lun Mar 19, 2012 1:05 am

    Non è possibile che al giorno d'oggi ancora non si riesce a trovare una soluzione a questo problema,ossia quello delle barriere architettoniche. Non capisco perchè debba esistere questa sorta di egoismo, tutti abbiamo il diritto di usufruire delle comodità necessarie per il vivere quotidiano e non comprendo perchè una persona disabile non possa servirsene allo stesso modo. Tutto ciò non lo vedo assolutamente giusto solo perchè magari si è troppo distratti a ricordarci che alcune persone come i disabili grazie a questi ostacoli fanno fatica a condurre la loro vita in modo tranquillo come noi!!

    Orologio: (LA MIA GIORNATA TIPO)
    Sveglia alle 7 del mattino,Doccia(primo ostacolo per un disabile visto che nel bagno c'è lo scalino),Mi vesto e scendo giù(secondo ostacolo per un disabile visto che la mia casa è a due piani e non è dotata di ascensore ma ci sono le scale),Prendo tutto e vado alla stazione per prendere il treno(terzo ostacolo per un disabile visto che per salire sul treno non ci sono pedane ma solo scalini), Una volta arrivata a Napoli mi tocca prendere metro e funicolare( e qui un disabile potrebbe incontrare altri ostacoli per gli ulteriori scalini di questi mezzi di trasporto o porte non abbastanza grandi per entrarvi una carrozzina).Finalmente arrivo all'università.Percorso inverso per il ritorno con la variante di doccia, cena,studio e un pò di tv e se il giorno dopo non devo recarmi di nuovo all'università esco un pò con i miei amici(Ma pensandoci un disabile anche per svagarsi potrebbe incontrare difficoltà per via di un bar,un pub con scalini o porte che non permettano di entrare comodamente, marciapiedi non sempre con discese e se ci sono a volte occupate da auto), Infine arrivo a casa e mi metto a letto. Ecco, tramite la mia giornata tipo mi sono resa conto di quante complicazioni un disabile potrebbe incontrare e come non potrebbe giovare di tutte le mie agiatezze.Per questo dobbiamo sostenere i disabili perchè anche loro hanno una vita ed è giusto che possano condurla in modo sereno!!! Very Happy
    MARIO RIEMMA
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Peccatgo che costa ancora sui 20.000 euro

    Messaggio  MARIO RIEMMA Lun Mar 19, 2012 9:18 am

    Costa ancora troppo (sopra i 20.000 Euro) ma almeno sappiamo che negli USA esiste e che funziona, quindi c’è la speranza che nel giro di qualche anno possa arrivare anche da noi ad un prezzo accettabile. Utilizza la stessa tecnologia messa a punto per i SegWay ma per qualcosa di più utile che un gadget per vigili urbani: una sedie a rotelle in grado di superare ostacoli e persino di salire e scendere le scale. Il “trucco” sta nel giroscopio, che permette alla sedia di mantenersi in equilibrio anche in situazione difficili. E’ prodotta dalla Indipendent Technology L.L.C. ed è stata ideata da Dean Kamen.

    Cercate "iBot movie" su youtube...
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Luisa Masturzi Lun Mar 19, 2012 9:38 am

    Si parla tanto di rispetto, di pari dignità ed opportunità, ma siamo sicuri che queste non siano altro che parole? Guardando questi video sembra proprio che la risposta a questa domanda sia "si", perchè si vede molto bene che i cittadini disabili non sono per niente tutelati. Il menefreghismo delle istituzioni, aumenta la solitudine delle persone che vivono una disabilità. Pensando al mio stile di vita sono tante le cose che un disabile non riuscirebbe a fare autonomamente , e quindi invece di pensare alla mia giornata, ho cercato di informarmi sulla loro, chiedendo informazioni ad un amico che mi ha parlato della sorella che da piccola ha dovuto affrontare gli ostacoli della vita, seduta su una sedia a rotelle. Alla mia curiosità, il mio amico ha risposto che non c'è molto da dire, perchè a causa degli scarsi servizi, la sorella non riesce a fare quasi niente autonomamente, e che lui e la madre devono aiutarla a fare tutto... Io credo che questo non sia per niente giusto, perchè i disabili hanno bisogno come tutti di sentirsi liberi, indipendenti, utili, perchè hanno nostri eguali diritti e desideri, perchè sono persone come noi... anzi forse anche migliori...
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 7 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  MAURIELLO JESSICA Lun Mar 19, 2012 9:54 am

    saluto tutti:)
    anche questo argomento del corso cm gli altri è stato molto interessante,perché spesso si è consapevoli che esistano delle problematiche, ma nn le si affrontano mai con il dovuto impegno.
    Esistono molte barriere architettoniche in ogni ambito:mancanza di ascensori nei condomini in cui abitano magari persone disabili,negozi con corsie strette che non offrono la possibilità ai genitori di andare a fare spesa cn i propri figli portandoli nel passeggino qualora siano piccoli,mezzi di trasporto dai servizi scadenti che bloccano la giornata lavorativa di chi deve raggiungere un ufficio oppure va all'università.
    Attraverso queste considerazioni è evidente come tutti abbiamo problemi ,tutti nella nostra diversità e originalità;il disabile è una persona come me con difficoltà che ho anch'io ,anche se si tratta di difficoltà diverse...ma in fondo io non ho difficoltà diverse da quelle degli altri?io che vengo da Benevento,infatti, non avrò difficoltà con la cumana rispetto alla mia amica che viene da napoli e che la utilizza sempre.
    Mediamente, quando non frequento l'università, mi sveglio alle sette del mattino,rassetto la casa,cucino e magari preparo anchè qualche dolce che è la mia grande passione,pranzo,aiuto mamaa a pulire.
    Poi esco verso le quattro,vado all'ac di cui faccio parte,al catechismo perchè sono una catechista e a lavoro perché faccio animazione,la sera esco con il mio ragazzo oppure quando è qui trascorre cn lui giornate intere.
    La sera,infine,non so potrei and a mangiare una pizza cn le mie amike oppure a prenderci un aperitivo e verso mezzanotte ritorno a casa,il sabato sera verso l'una o massimo alle due sono a casa.
    Quando frequento l'uni mi alzo verso le sei meno un quarto,seguo i corsi,studio,lavoro e giustamente non trascuro mai il mio ragazzo :Pe studio tante tante ore al giorno....nelle vicinanze degli esami anche dieci ore al giorno cn le pause ma riesco cmq a conciliare più cose e ad ottenere ottimi risultati e qualdo posso vado anche a correre perchè sono molto sportiva.ù
    Nello specifico una ragazzo disabile non potrebbe prendere il mio stesso treno,non potrebbe prendere la metro e la funicolare che io untilizzo per arrivare qui,non potrebbe andare a correre ma potrebbe fare una passeggiata,studiare,AVERE UNA RAGAZZA O UN RAGAZZO D'AMARE,avere hobby,avere amici,partecipare all'ac,andare al cinema e a mangiare una pizza...potrebbe fare molte cose che faccio io,cosi come io potrei fare molte cose che fa lui ma non andare a sciare cn degli scii particolari che un mio grande amico utilizza e che ha utilizzato ultimamente per andare in vacanza sulle DOLOMITI e la cui resilienza è eccezionale Very Happy ....ringrazio il forum perchè mi sta dando la possibilità di esprimermi su questioni importanti e auguro una buona giornata a tutti noi che siamo diversi nelle nostre specificità...grz ancora Razz Razz Razz

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