Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

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    Messaggio  Rita Esposito Lun Mar 19, 2012 10:35 am

    I tre video sono la dimostrazione che la società in cui viviamo è passiva nei confronti dei diversamente abili. Abbiamo visto come sia realmente difficoltoso per loro affrontare una normale giornata: prendere il pullman,il treno ma anche salire su un marciapiede.Ciò accade perchè siamo troppo presi a guadare la nostra vita,a come lamentarci per cose futili senza mai( almeno per la maggior parte delle persone)preoccuparci del prossimo. E' giunto il momento di concentrarci sui problemi e sulle difficoltà di chi vive intorno a noi, non per sensi di colpa o per tornaconto personale ma perchè siamo consapevoli che anche loro hanno diritto a svolgere una vita normale senza dover incontrare, in ogni situazione, quelle famose barriere architettoniche che noi per primi creiamo quando vediamo le cose che non funzionano come dovrebbero e non ci lamentiamo per farle cambiare perchè tanto non è un nostro problema.Affinchè ciò sia possibile occore la collaborazione di tutti.


    OROLOGIO:
    Nello svolgere le abitudinali azioni dello svegliarsi, lavarsi e vestirsi io non incontro nessuno difficoltà mentre una persona diversamente abile, già in questo, trova qualche problema. Quando esco di casa per raggiungere l' università scendo le scale, predo la macchina e diversi mezzi pubblici e i tutto ciò il mio unico pensiero è cercare di non fare tardi affinchè tutto coincida.Un ragazzo diversamente abile invece non riesce a scendere le scale sia per mancanza di ascensore che della pedana e anche quando giunge in stazione, dopo essere stato aiutato, non riesce a salire nella metropolitana o nei pullman da solo sempre perchè mancano le pedane. Altrettante difficoltà si incontrano nel camminare sul marciapiede, il quale è sempre occupato da automobili e motorini parcheggiati su di esso o sul suo rialzo. Giunti all' università finalmente un po di tranquillità. Usciti dall' università rifacciamo di nuovo lo stesso percorso, ovviamente con le stesse difficoltà. Quando torno a casa e voglio andare a fare una passaggiata per me è tutto tranquillo mentre per lui no, in quanto, il viale di casa mia è pieno di insidie( soprattutto pieno di pietre).La giornata finisce dopo un bel bagno e una cena.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 8 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Valentina Caponigro Lun Mar 19, 2012 10:43 am

    è una vergogna vedere e rendersi conto di quanto grande sia il "menefreghismo" nei confronti delle persone disabili,di come non ci siano ancora strutture adeguate e funzionali per loro,di come sia riprovevole,mostrando le cosiddette barriere architettoniche,il modo in cui si possano sentire,accertando da soli che i loro "limiti" non potranno mai consentirgli di vivere una "vita normale",quali dei semplici scalini,degli ascensori,utilizzo di metropolitane ecc,e questo per l'indifferenza e incapacità di chi sta più in alto e spesso li dimentica.Bisognerebbe promuovere e sollecitare la formazione di strutture adeguate,con agevolazioni anche e SOPRATTUTTO per chi è più sfortunato di noi.
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    Messaggio  Valentina Caponigro Lun Mar 19, 2012 11:04 am

    OROLOGIO:sveglia intorno alle 9 di mattina.Al momento risiedo in una casa a Piazza Dante,sono una studentessa fuori sede,e il primo ostacolo che potrebbe incontrare un disabile sono i corridoi strettissimi della mia casa,probabilmente un disabile in carrozzella non passerebbe.Poi scendo giù di casa e il secondo ostacolo per un disabile sono le due rampe di scale pur essendo al primo piano.Arrivo alla funicolare di Montesanto,e qui un disabile incontrerebbe difficoltà per le porte non eccessivamente grandi e le scale per arrivarci.Arrivo all'università.Percorso inverso per il ritorno,spesso intorno alle sette di sera.Risalgo a casa e se devo andare all'uni anche il giorno dopo ceno e massimo mezzanotte mi metto a letto.Se non devo andare all'uni scendo a fare un giro al centro atorico e un ostacolo ke un disabile incontrerebbe è la strada piena di buchi completamente rotta.
    Quest'esperimento m'è servito per capire quante sono le difficoltà che un disabile incontra e potrebbe incontrare durante la sua giornata,mentre magari per noi sono semplici "barriere" da "abbattere" con facilità.
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    Messaggio  Palma Napolano Lun Mar 19, 2012 2:59 pm

    Quando ero piccola cercavo di immaginare come fosse la vita di un non vedente e quali fossero le sue problematiche,chiudevo gli occhi,giravo per casa,mi sentivo disorientata.La persona disabile oltre a dover convivere con il suo handicap,è costretta continuamente a combattere per avere una vita migliore ;non è possibile che ancora al giorno d'oggi una persona costretta a deambulare su una sedia a rotelle debba trovare delle difficoltà nel passeggiare per strada poichè lo scivolo dei marciapiedi è bloccato da qualche macchina o motrorino di persone che presi dalle problematiche di tutti i giorni,non considerano il disagio che creano.Diventa un problema prendere un giornale all'edicola perchè non presenta uno scivolo,o prendere un autobus,e rimango alibita quando vedo l'autista con le mani aperte come per dire '' cosa posso fare?!''.La mia giornata tipo è molto frenetica,mi alzo mi faccio una doccia e dopo essermi preparata scendo frettolosamente le scale,prendo la macchina e arrivo alla metro,parcheggiare la macchina diventa una vera e propria impresa in quanto non vi è mai posto;dopo aver trovato finalmente parcheggio prendo la metro e arrivata a vanvitelli salgo le scale mobili,correndo per il sottopassaggio prendo la funicolare,finalmente arrivata al corso v. Emanuele cerco di arrivare all'entarata dell'università tra traffico di persone e motorini che camminano sui marciapiedi.Una persona diversamente abile troverebbe delle difficoltà a svolgere una mia giornata tipo poiche la mia casa non presenta ascensori nonostante le numerose scale e il piano doccia è rialzato.Il parcheggio riservato ai disabili viene sempre occupato da qualche persona non curante del disagio che potrebbe causare.
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    Messaggio  frascogna domenica Lun Mar 19, 2012 3:11 pm

    anche questa lezione come la precedente è stata molto interessante. capire quante difficoltà ha un disabile in carrozzella e come ancora oggi non vi siano in alcune zone mezzi e strumenti adeguati per facilitare la vita a queste persone.riflettendo il percorso di come trascorro la mia giornata immagino come potrebbe una persona disabile affrontarla.
    sveglia: 8:00
    colazione (1 barriera in casa già per prepararti la colazione per avvicinarti al fornello per preparati un pò di latte c è lo scalino)
    doccia ( 2 barriera ulteriore scalino)
    esco di casa (3 barriera scale)
    prendere autobus per andare alla metro (4 barriera)
    Prendo la cumana (5 barriera: per entrare in cumana) poi la funicolare, e cammino fino all’università!
    Lezione. Fine lezione.
    Torno a casa ripercorrendo in modo inverso il tragitto per casa.
    Cena. Doccia (che fa parte del primo ostacolo) Letto.
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    Messaggio  Emilia De Blasio89 Lun Mar 19, 2012 3:41 pm

    Ciò che ho potuto vedere dai video è un qualcosa di completamente assurdo...Pensare che,ancora,nel 2007(anno di rif. dei video)persone disabili incontrano quotidianamente bariere architettoniche di questo penso,oltre al cattivo funzionamento dei mezzi che "dovrebbero" impedire questo tipo di disagio.
    In aula sono rimasta colpita dal commento di qualcuno che ha parlato di "indifferenza" nei confronti delle difficoltà di queste persone,credo che parlare di "indifferenza" o magari non notare le difficoltà altrui sia un po un parolone,perchè sono numerose le persone disibali che incontriamo quotidianamente e non accorgersi di loro ed delle altrettante difficoltà credo non sia poi così tanto "normale".Personalmente non dico di essere perfetta ma non lascio mai l'auto parcgeggiata da vanti agli scivoli per disabili e come questa cerco quanto più possibile di non recare ulteriori difficoltà a persone disabili,anche se questo non risolve il loro problema.
    Pensando ad una mia giornata da studente mi rendo conto che per un disabile su sedia a rotelle sarebbe impossibile raggiungere l'università.Io per arrivarci utilizzo mezzi pubblici come autobus,metopolitana e funicolare e riflettendo il percorso le barriere architettoni sono innumerevoli dai marciapiedi alle scale della metro,dagli autobus agli ascensori non omologati per disabili forse l'unico mezzo senza barriere architettoniche è la funicolare che funziona ottimamente anche per disabili ma il problema è come arivarci???????
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    Messaggio  Gabriella Barecchia Lun Mar 19, 2012 4:01 pm

    Non riesco ancora a capire come mai, nel XXI secolo, ancora ci siano di questi problemi e come mai non si lotta per il bene di un nostro fratello! Si, fratelli. Perchè tutti siamo fratelli, apparteniamo alla stessa famiglia, apparteniamo a Dio! E allora come mai quando ci sono di questi problemi molte persone sanno solo emarginare, discriminare, senza magari mettersi anche solo per un attimo al loro posto per cercare di capire come ci si sente? Se ci pensiamo bene, tutti siamo disabilitati in qualcosa. Anche chi momentaneamente si è fratturato un piede e cammina con le stampelle, è disabilitato! E allora perchè, se in quel momento lui ha bisogno e vede che nessuno lo aiuta, non capisce che magari persone che sono disabilitate per il resto dei loro giorni, che sono costrette a stare su una carrozzella per qualche malattia o per qualche brutto scherzo della natura hanno costantemente bisogno del nostro aiuto? A volte ho visto familiari di disabili prendere a parole passanti perchè non li hanno aiutati a scendere la carrozzella dalla metro, e allora mi chiedo dov'è finito il buon senso? Dov'è finito il CUORE soprattutto! Qualche settimana fa, un parroco durante l'omelia diceva: un signore un giorno disse Dio, perchè hai dato tutto a noi dimenticandoti di loro? e Dio rispose non mi sono dimenticato di loro, ma ho creato voi altri affinchè avreste saputo prendervene cura! Queste parole devono farci riflettere. Dobbiamo lottare, tutto il popolo unito affinchè anche i nostri fratelli nei momenti di difficoltà possano NON trovare ostacoli ma bensì VIA LIBERA lungo il loro percorso di vita, affinchè possano sentirsi ACCOLTI in una società che cerca di emarginarli sempre di più. Credo che tutti meritano di fare belle passeggiate in queste giornate di sole ma soprattutto credo che tutti meritano di vivere serenamente!
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    Messaggio  luciana sollazzo Lun Mar 19, 2012 4:14 pm

    Non mi sono mai resa conto di com'è la vita per un disabile, soprattutto se vive in città.Vedendo questi video sono rimasta basita perchè mi sono resa conto che la società fa poco o niente per le persone disabili.Prendiamo il video 1.Michela,ragazza disabile sulla sedia a rotelle, ci dimostra le mille difficoltà che lei come disabile incontra per prendere la metro: il montacarichi che non funziona, ascensori per disabili che non funzionano,nessuna assistenza.Insomma a queste condizioni è quasi impossibili per un disabili usufruire dei mezzi pubblici! la nostra società che si professa evoluta tecnologicamente, democratica che garantisce a tutti i cittadini i loro diritti; perchè invece per i disabili essi non sono garantiti? non sono cittadini come noi? In molte città,per citarne alcune Milano, Pistoia si rivelano per i disabili vere trappole ,barriere architettoniche che rendono difficile la vita in città per i disabili e costringono essi a essere sempre alle dipendenze di qualcuno per potere girare liberamente per la città o a prendere semplicemente un bus!.Se dovessi descrivere la mia giornata la descriverei cosi: sveglia alle 8, doccia( per un disabile gia sarebbe difficile potere usufruire autonomamente della doccia se essa sia equipaggiata da servizio specifico per disabile) ,colazione, faccio qualche servizio domestico, studio aiuto a preparare il pranzo.Se invece dovessi andare all'università prima di cosa esco di casa, scendo le scale( e qui per un disabile sarebbe una difficoltà o sarebbe impossibile poter uscire in un palazzo come il mio che non è dotato di ascensore) prendo il treno e metropolitana( come ne abbiamo parlato prima anche qui sarebbe un ostacolo per un disabile prendere solamente un mezzzo pubblico!) ritorno pressochè uguale,torno a casa,salgo le scale, riposo o vado in palestra o studio,ritorno a casa, mi metto al pc, vado a letto.
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    Messaggio  Diana Autiello Lun Mar 19, 2012 4:51 pm

    LA MIA GIORNATA LAVORATIVA,E GLI OSTACOLI CHE PUò AFFRONTARE UN DISABILE:

    Sveglia alle 8:00
    vado in bagno per prepararmi (prima barriera per un disabile, a causa di uno scalino)
    poi esco di casa (seconda barriera per un disabile, abito al 3°piano senza ascensore)
    da casa mi sposto con il motorino (terza barriera per un disabile)
    arrivo all'università
    ritorno a casa
    il pomeriggio esco e vedo gli amici (quarta barriera, esco con la macchina)

    Solo adesso posso capire quanto sia difficile svolgere le mansioni quotidiane per un disabile, è davvero giusto che riscontri tutte queste barriere? e noi possiamo fare qualcosa per alleviare le difficoltà che affrotano quotidiamente? La mia risposta è si, bisogna prestare più attenzione e avere un'accortenza maggiore anche per le piccole cose, come un parcheggio.
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    Messaggio  michela di bernardo Lun Mar 19, 2012 5:16 pm

    La visione dei tre video hanno suscitato in me tanto interesse...perchè sinceramente non mi sono mai soffermata a pensare quanto sia difficile la vita di un disabile;una vita piena di ostacoli da superare,partendo dai continui spostamenti da un luogo a un altro. Ad esempio nel secondo video sono proprio pesenti tutti gli ostacoli che ogni giorno incontrano le persone disabili:prendere un autobus,andare in farmacia o dalla semplice uscita di casa. Ma questi "ostacoli" rappresentano delle vere e proprie barriere architettoniche ovvero elementi che rendono difficili e limitati gli spostamenti di persone con scarsa capacità motoria;quindi di conseguenza si viola un diritto inalienabile:dirittò alla libertà e al movimento. Allora tutto questo non è possibile...non va bene.Bisogna,a parer mio,impegnarci tutti quanti per far cambiare o migliorare le cose.Prima di tutto attuare un piano urbanistico appositamente per disabili quindi in questo caso devono intervenire i comuni delle città.Dopo di questo,un altro passo importante spetta a tutti noi,a tutti i membri di una comunità e/o società modificando in maniera positiva il modo di comportarci nei confronti di queste persone;proprio perchè come abbiamo visto nel video n1, in questa società a dominare è l'indifferenza e l' arroganza...Secondo me tutto questo deve servire per promuovere UN INTEGRAZIONE sociale,scolastica e lavorativa.
    LA MIA GIORNATA TIPO: mi sveglio ad un orario variabile,vado in cucina faccio colazione poi mi reco nella mia piccola stanzetta ,mi vesto,preparo la mia borsa poi vado in bagno,dopo esco per andare all' università,percorro le scale di casa in maniera veloce e salgo nella macchina della mia amica...una volta arrivata all' università seguo i corsi..e dopo aver finito raggiungo la macchina e vado a casa.Arrivata a casa mangio, vedo la tv,mi collego ad internet e dopo magari studio un pò... la sera: mangio, guardo la tv, dopo faccio una doccia e infine vado a dormire.LA MIA GIORNATA TIPO IN VESTE DI UN DISABILE:mi sveglio ad un orario variabile, mi alzo dal letto aiutata da mia mamma perchè affianco al mio letto c è un comodino e dall' altra parte c è il muro,poi vado in cucina (nessun problema perchè il mio corridoio è sufficiente per passare con la sedia a rotelle)faccio colazione poi mi reco nella mia piccola stanza con piccole difficoltà( piccoli spazi)mi vesto e preparo la mia borsa,vado in bagno sempre aiutata da mia mamma perchè non riesco a muovermi da sola.Esco,(una tragedia solo per scendere,il mio condominio non ha l' ascensore e quindi ogni mattina qualche mio parente deve portarmi in braccio)vado all' università con una macchina abbastanza grande.Una volta arrivata all' università...non ho problemi a muovermi l'unico problema è solo quando devo andare al bar al quarto piano.Dopo aver seguito i corsi vado a casa. Una volta arrivata, la mia amica o i miei genitori mi aiutano a scendere dalla macchina dopo mio padre mi prende in braccio e la mia amica prende la sedia a rotelle saliamo e arriviamo al primo piano dove c è casa mia....saluto la mia amica, mio padre mi rimette sulla sedia a rotelle e finalmente sto di nuovo a casa.... poi mangio, guardo la tv,mi collego ad internet e magari dopo studio un pò...la sera:ceno e guardo la tv, faccio una doccia(sempre aiutata da mia mamma ) e infine vado a dormire.
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    Messaggio  Ilaria Musella Lun Mar 19, 2012 5:42 pm

    In questi video, si può notare il menefreghismo delle persone, poichè i problemi e le difficoltà che si incontrano prendendo un autobus o scendendo un gradino, non appartengono a tutta la popolazione, ma solo ad una piccola parte. Tutt'oggi molte città non sono attrezzate per le persone disabili, che senza l'aiuto di qualcuno non riuscirebbero nemmeno ad attraversare la strada. Questa inefficienza, per me, è vista come una mancanza di rispetto nei loro confronti, poichè senza gli adeguati servizi si mette in risalto la loro difficoltà di voler essere considerate persone normali.

    Giornata tipo
    Sveglia alle 8
    Per prendere i vestiti dall'armadio difficoltà, poichè stampelle troppo in alto
    Nel fare la doccia difficoltà, poichè gradino nell'ingresso del bagno
    Colazione
    Abitare al primo piano ma non avere l'ascensore, difficoltà nello scendere le scale
    Fino alla fermata nessun problema, marciapiede provvisto di discesa
    Prendere il pulman difficoltà, poichè sprovvisto di passerella
    Prendere la metro nessuna difficoltà fino a quando non si arriva agli scalini per arrivare a quest'ultima

    prendere la funicolare nessuna difficoltà
    Giungere all'università e alle aule delle lezioni, nessuna difficoltà poichè provvista di ascensori
    Al ritorno, stesso percorso e giunta a casa stessa difficoltà nel salire le scale e fare la doccia
    maria84
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    Messaggio  maria84 Lun Mar 19, 2012 6:56 pm

    Atterrita,senza parole.Mi viene spontaneo chiedermi:dove viviamo?in che modo viviamo? queste nostre leggi cosa tutelano se poi non vengono applicate? ma soprattutto con una tale mancanza di barriere architettoniche come si fa ad essere autonomi?mi sembra quasi un utopia......
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    Messaggio  Manuela Arienzo Lun Mar 19, 2012 7:06 pm

    Dopo la lezione,tornando a casa ho cercato di guardare la strada che percorrevo con occhi diversi,con gli occhi di chi quella stessa strada non la percorre così facilmente come posso fare io e mi sono accorta che ci sono tanti e tanti ostacoli che affronta un disabile ogni giorno,ostacoli che per me sono banali e che ad un disabile complicano molto la vita,non ci avevo mai pensato e ne sono rimasta molto complita,sono rimasta colpita dalla ragazza del primo video presa in braccio ad ogni rampa di scale perchè i servizi quando ci sono non funzionano nemmeno ed è una cosa inaccettabile.Io credo che se per una volta ci mettessimo tutti nei panni di queste persone e ci rendessimo conto delle difficoltà che incontrano appena esconto di casa probabilmente eviteremmo di complicare loro ulteriormente la vita iniziando magari col parcheggiare l'auto in maniera che loro riescano a salire su un marciapiede in modo che riescano anche loro magari a godersi una passeggiata.

    ESERCIZIO OROLOGIO
    Una persona disabile potrebbe fare tutto quello che faccio io se non fosse per alcuni particolari che gli rendono la vita più difficile.In casa mia una persona sulla sedia a rotelle sarebbe in difficoltà già dalla mattina perchè per fare colazione e quindi per raggiungere la cucina bisogna passare un gradino,fare la doccia sarebbe un secondo problema perchè non ho una cabina doccia ma una vasca,dopo aver fatto questo io esco per andare all'università e uscire dal mio palazzo per una persona disabile sarebbe un altro problema perchè non c'è l'ascensore e nonostante sono al primo piano ci sono parecchie scale.Una volta uscita prendo la metropolitana e non ho mai visto dei montascale per permettere ad un disabile di arrivare ai treni,però c'è l'ascensore,poi prendo la funicolare anche qui niente montascale ma c'è l'ascensore.Una volta arrivata per raggiungere l'università devo camminare un pochino e questo non è sempre facile per un disabile dato che molto spesso a causa delle auto parcheggiate anche in doppia fila non riescono a salire sui marciapedi e sono costretti a stare sulla strada con le macchine che passano.Dopo aver seguito i corsi torno a casa e un disabile ovviamente incontrerà le stesse difficoltà anche al ritorno almeno finchè lo stato non faccia qualcosa per garantire servizi che funzionino e che agevolino la vita di queste persone
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    Messaggio  Nunzia D'Amore Lun Mar 19, 2012 7:24 pm

    è impressionante come una persona disabile trovi difficoltà nella società di oggi.Una società che nel corso degli anni si è sviluppata tantissimo soprattutto nel campo dell'informatica,tecnologico e scientifico;sperimentando apparecchiature sofisticatissime.Una società,quindi, che ha saputo fare tanto ma che si perde nelle cose più semplici.Le difficoltà quotidiane di un portatore di handicap nello spostarsi in città sono tantissime.La vita di tutti i giorni dei disabili è una vera è propria odissea.I bus sono irraggiungibili perchè nella maggior parte dei casi al mezzo non funziona la pedana che faciliti la salita al disabile.E lì si vede come operazioni semplici per una persona senza difficoltà motorie,come prendere un autobus,diventino ostacoli a volte insormontabili.Come è pure impossibile percorrere un marciapiede perchè sono sempre invasi dai motorini;e quindi persone che se ne fregano altamente dei disabili.E ci sarebbero tanti altri esempi...
    La mia giornata tipo:Mi alzo alle 7,faccio colazione,mi lavo e qui incontriamo la prima difficoltà in quanto c'è un gradino all'ingresso del bagno.Poi mi preparo per venire all'università e scendo.Abito al secondo piano e incontriamo la seconda difficoltà perchè non c'è l'ascensore.In stazione poi ci sono solo scale non esiste nessuna apparecchiature per i disabili, e questo anche in metropolitana e alla funicolare.Arrivati all'università le cose iniziano ad andare meglio perchè è abbastanza attrezzata.Il ritorno a casa stesso percorso e stesse difficoltà
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    Messaggio  Micaela Crescenzo Lun Mar 19, 2012 7:33 pm

    nel secondo laboratorio che ci è stato proposto abbiamo affrontato il problema delle barriere architettoniche contro chi,diversamente da noi,vive la vita giornaliera con grosse difficoltà.i tre filmati sono basati su questo tema e raccontano storie di disabili in città diverse ma che hanno un problema comune.la cosa che mi ha toccato particolarmente è proprio il fatto che semplici azioni giornaliere, come ad esempio prendere un pullman, può essere difficile per persone diversamente abili. il problema fondamentalmente non è di qst persone ma dello stato che deve andare sempre più incontro ad esse, ma io direi anche dei cosiddetti "normodotati" che a volte non sono tolleranti verso chi non ha le stesse possibilità loro come appunto vediamo nel servizio delle iene.
    la mia giornata tipo è molto tranquilla, ma sicuramente un disabile non potrebbe vivere la mia giornata a causa delle varie barriere che mi circondano... Sad
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    Messaggio  simonaesp Lun Mar 19, 2012 7:51 pm

    Questo argomento mi ha toccato particolarmente, in quanto mi son resa conto di non essermi mai soffermata sulle difficolta' che un disabile puo' incontrare nella vita di tutti i giorni, e rimango ancora piu' sconcertata nel vedere che anche la societa',che dovrebbe occuparsi di ogni suo membro, non rende la citta' accessibile. E, dai video, si evidenzia come ad ogni disabile sia sottratta la possibilita' di vivere e muoversi agilmente facendo svanire il concetto su cui ogni societa' dovrebbe fondarsi: l autonomia e la tutela di ogni suo componente.

    Dall' esercizio dell'orologio mi son resa conto che un disabile avrebbe tantissime difficolta' nel vivere la mia vita.
    - Le prime difficolta' le incontrerebbe nel muoversi agilmente in casa...non potrebbe nemmeno lavarsi per la presenza di uno scalino.
    - Nell'uscire, un disabile avrebbe difficolta' ad accedere all' ascensore sia perche' e' di piccole dimensioni e sia per la pesantezza della porta
    - Nell'uscire dal palazzo avrebbe difficolta' nell'immettersi in strada per la presenza di marciapiedi disastrati
    - Anche i mezzi pubblici non sono adatti per un soggetto con la sedia a rotelle.

    Vivere una vita in autonomia diviene impossibile per un disabile
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    Messaggio  maria giovanna toriello Lun Mar 19, 2012 7:53 pm

    bhè che dire questi video non fanno altro ke aumentare la mia indignazione per un paese che è gestito proprio male male.... queste persone disabili sono soggette a ingiustizie, in quanto non è concesso loro di vivere autonomamente viste tutte le situazioni disastrate e mal gestite, ( strade rotte, montascala non funzionanti, cioè chissà come mai ne sono provvisti e non funzionano nemmeno???.... bhà) ma d'altronde non c'è da meravigliarsi... queste persone possono considerarsi addirittura "normali", in quanto nel nostro paese essere normali significa AVERE DEI PROBLEMI, DEI DISAGI, è un paese in cui tutti sono di corsa, ognuno pensa a sè stesso e non c'è tempo per osservare e trovare una soluzione per i problemi delle persone meno fortunate.... guardando questi video mi accorgo che anche io stessa non faccio molto caso ai disagi cui possono andare incontro altre persone.....nel mio parco c'era un ragazzo disabile il quale come al solito era soggetto ad alcune barriere architettoniche in quanto fuori dal palazzo ci sono degli scalini, e i genitori con la loro costanza e dedizione riuscirono a far posizionare una pedana... quindi l'unica cosa che potrei dire è di prestare maggiore attenzione alle difficoltà altrui, pensando che magari in quella situazione potremmo esserci noi.... Crying or Very sad Crying or Very sad
    OROLOGIO
    la mattina sveglia alle 9 (fortunatamente questo semestre i corsi sono di pomeriggio Very Happy )
    mi preparo e vado in bagno e qui già ci sarebbe la prima difficoltà in quanto è davvero molto piccolo.... (prima di vedere i video non ci avevo mai fatto caso...)
    poi scendo per andare all'uni e subito altre difficoltà in quanto il mio palazzo è privo di ascensore, abito al secondo piano e quindi ci sono tante scale...
    poi viaggio fino alla cumana e non parliamo della strada non proprio nelle migliori condizioni....
    alla cumana fortunatamente c'è sia lo scivolo che l'ascensore, la situazione peggiora ovviamente in cumana la quale è sempre moooolto affollata....
    arrivo all'università che mi sembra abbastanza attrezzata...
    la sera torno a casa verso le 18 o 19 con le stesse difficoltà...
    mi riposo un pò, mangio e poi guardo la tv e mi addormento....
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    Messaggio  fabiola lucignano Lun Mar 19, 2012 7:58 pm

    Questa lezione sulla disabilità mi ha fatto capire molte cose. In questa ora di scuola ho capito che quasi tutti noi ragazzi vediamo la gente disabile come esseri inferiori che non riescono a fare quello che facciamo noi, ma questo, a quanto ho capito, non è assolutamente vero, perchè tutti abbiamo
    le nostre disabilita. Tutti noi non vogliamo avere a che fare con i DEFICIT, ma non mi sembra giusto, perchè in fondo siamo tutti persone.A me la lezione mi ha fatto capire molte cose belle, importanti ed utili per migliorare il rapporto tra le persone normali e quelle disabili.
    Il normodisabile è un disabile che vuol vivere nella nebbia,dire normodisabile è solo cercare paroline dolci per cercare di attenuare il concetto di disabilità.Un disabile in carrozzina,con tutto quello che comporta,mai sarà nelle stesse condizione di una persona non disabile,lo sarà magari e anche più mentalemte,culturalmente pure,ma mai fisicamente.Il mondo è stato fatto per i non disabili non certo per i disabili.Pochi decenni fa tanti,ora salvati dalla chirurgia e dalla medicina,sarebbero morti,oggi riescono invece a farLi sopravvivere,scaraventandoli purtroppo nel mondo della disabilità,con tutto quel che di negativo comporta......Abbiamo avuto una chance in più noi cosiddetti "NORMALI"rispetto a questa povera gente che purtroppo la vita li ha donati un esistenza molto difficile....Siamo a volte,come nel mio caso,dei veri miracolati.
    Così io realmente penso.Quindi basta pensare alle cose futili,basta pensare alle sciocchezze....Cerchiamo invece di capire come qst povera gente ogni giorno affronta un nuovo mattino.......PENSO,SINCERAMENTE,CHE A VOLTE NOI,PIU FORTUNATI,SIAMO SOLO PERSONE EGOISTE...E questo mi fa arrabbiare moltissimo......Anzi prof mi scusi del gergo ma mi fa SCHIFO!
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 8 Empty no alle barriere architettoniche

    Messaggio  maria formisano Lun Mar 19, 2012 8:16 pm

    Ogni persona ,come me, normodotata svolge quotidianamente una serie di azioni che considera banali o abitudini dimenticando che invece esse possono essere complicate per persone disabili. Personalmente ogni giorno mi alzo ,mi lavo, scendo e salgo le scale, lavoro mi reco all’ università con mezzi pubblici. Spesso mi capita di fermarmi e riflettere sulle difficoltà che invece le persone non fortunate come me e con problema fisici potrebbe incontrare le stesse azioni che per noi sono semplici da svolgere. Riscontro queste difficoltà ogni giorno in mio padre che è affetto da sclerosi multipla da 4 anni e non solo. Giornata tipi di una persona diversamente abile . la società italiana in cui viviamo è una società in cui tutti gli uomini sono messi sullo stesso piano, tutti gli uomini godono degli stessi diritti e pari opportunità o meglio tutto ciò dovrebbe essere garantito nel nostro paese! Nella nostra società ci sono molte norme a favore delle persone diversamente abili per far sì che queste possano vivere una vita dignitosa e svolgere in ogni luogo le stesse cose che può fare una persona normodotata. Ebbene tante norme e pochi fatti! Le strade dovrebbero essere affiancate ai lati da marciapiedi ampi tali da permettere il libero passaggio di una persona in carrozzella ma da come abbiamo visto nei video non sempre ci sono o a volte sono troppo piccoli o dissestati inducendo queste persona a circolare per le strade con il rischio di essere travolti da qualche auto. Un’ altro video mostra un’ altra signora disabile che ha difficoltà nel prelevare denaro dal bancomat perché sulla carrozzella non ci arriva. Nel caso di uno studente disabile nell’ università incontrerebbe molte difficoltà come salire e scendere le scale , viaggiare nei mezzi pubblici. Non tutti i mezzi infatti messi a disposizione della società funzionano e non sempre si vigila sul corretto funzionamento di questi. Ebbene tutto questo mi fa molta rabbia. Sono una persona molto sensibile e penso che in situazioni in cui si nasce o diventa disabile bisogna essere resilienti e che lo stato deve supportare i bisogni di tali persone
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 8 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Maria Grazia Zingone Lun Mar 19, 2012 8:27 pm

    Dagli anni 50 ad oggi si è avuta una grandissima evoluzione dal punto di vista urbanistico nelle città,costruendo nuove strade,piazze,nuovi luoghi parchi,ferrovie,porti,ect ma non siamo ancora stati in grado di creare una città che sia adatta a tutti,senza ostacoli e limitazioni che possono riflettersi sulle persone che hanno dei deficit motori.Tutte queste avversità fanno si che la loro problematica li faccia diventare prigionieri di se stessi,facendoli rinchiudere sempre più nel loro piccolo mondo.
    Ogni città comune o comunità,che ospita una persona con un problema motorio deve cercare di abbattere tutte le barriere che si possono trovare nella vita quotidiana,in modo da rendere la loro vita un pò piu semplice e regalandogli un sorriso in piu,non facendoli abbattere in ostacoli che per noi siano nulli;ma per loro siano davvero un'impresa per superarli.Come possiamo ben vedere incontriamo ovunque,marciapiedi sprovvisti dello scivolo per disabili o che siano occupati da auto in sosta,un posto riservato con strisce gialle sia occupato da una qualsiasi persona,non curandosi delle persone a cui sia riservato e del bisogno che ne hanno.Vedendo il video in classe di queste persone diversamente abili, mi sono sentita per la prima volta in vita mia a disagio proprio nel mettere la nostra vita paragonata a quella di un disabile.Il mio orologio tipo è:ore 06:30, mi sveglio scendo dal letto,vado in bagno qui c'è un ostacolo il gradino,mi preparo,ore 7:15 mi avvio da casa per recarmi all'università prendo l'autobus,poi la funicolare già qui si riscontra un altro ostacolo visto che ci sono dei scalini,poi scendo giungo all'università seguo i corsi e poi di nuovo tutto il percorso.Confrontando la mia giornata tipo con quella di un disabile mi rendo conto delle difficoltà che può incontrare fin da quando suona la sveglia la mattina,poi per andarsi a fare la doccia già incontra la prima barriera perchè per andare in bagno c’è uno scalino e quindi ha bisogno di un bagno più adatto alle sue esigenze.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 8 Empty RAGAZZE VORREI FARVI CONOSCERE QUESTA INIZIATIVA...maria.vigna

    Messaggio  maria.vigna Lun Mar 19, 2012 8:34 pm

    La Fabbrica del Sorriso 2012

    Tema della nona edizione: I BAMBINI CON DISABILITA’ Very Happy

    Torna, per il nono anno, La Fabbrica del Sorriso, l’iniziativa di solidarietà promossa da Mediafriends, la Onlus fondata da Mediaset, Mondadori e Medusa.

    COME DONARE: Per un’intera settimana, da domenica 18 a domenica 25 marzo 2011, tutto il palinsesto delle Reti Mediaset, del Digitale Terrestre Mediaset e di R101 sarà coinvolto in una grande maratona benefica
    Da domenica 18 a domenica 25 marzo sarà possibile donare 2 euro inviando un SMS al 45507 da telefono cellulare (TIM, Vodafone, Wind, 3, Poste Mobile, Coop Voce, Noverca e Tiscali) . Sarà possibile donare 2 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Tele Tu, mentre sarà possibile donare 2 o 5 euro chiamando sempre il numero 45507 da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.Per ulteriori info andate sul sito di mediasetfriends...sarebbe bello se tutte noi inviassimo un messaggio per contribuire a realizzare questi progetti per questi bambini:)partecipiamo in tanteeeeee:) I love you
    Chiara Di Mare
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 8 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Chiara Di Mare Lun Mar 19, 2012 9:00 pm

    Dei tanti problemi che ci sono a questo mondo,la questione della mancanza di attrezzature per persone disabili persiste ancora oggi. Chi dovrebbe occuparsi di questa problematica risulta essere indifferente a tutto ciò quasi come se questo dilemma non li riguardasse. Ecco perchè bisognerebbe abbattere quelle che sono le barriere architettoniche per far si che ci siano dispositivi tecnici in grado di aiutare il disabile a muoversi autonomamente. I video proiettati durante la lezione servono a far riflettere, in primis a me stessa,quanto la noncuranza,il disinteresse e soprattutto l'insensibilità regnino sovrani..ma se per un istante provassimo a metterci nei panni di queste persone menomate ci renderemo conto che questa questione appare di fondamentale importanza ed è da considerarsi non con distacco e imprudenza.

    Orologio:
    Sveglia.
    Doccia.
    Al momento di scendere le scale ecco che si incontra la prima difficoltà in quanto il mio palazzo è privo di ascensore.
    Mi reco alla cumana e si incontra la seconda difficoltà....la strada è piena di dossi...(quel posto,senza esagerazioni,sembra raffigurare un quadro di autentico degrado!).
    Arrivo in facoltà la quale sembra essere molto attrezzata.
    Al ritoro si riscontrano le stesse problematiche.
    Claudia Carbonaro
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 8 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Claudia Carbonaro Lun Mar 19, 2012 9:07 pm

    le difficoltà che comporta la disabilità sono già abbastanza,però purtroppo la società inaffidabile in cui viviamo non contribuisce a diminuirle,al contrario,pone dei limiti che di conseguenza non permettono alle persone disabili di integrarsi completamente.
    la società non può far finta che questo problema non esista e dimenticarsi delle loro esigenze,il suo compito è di aiutare tutti i cittadini,deve creare le condizioni adatte per poterli rendere indipendenti,perchè hanno il diritto di sentirsi al sicuro anche quando escono e devono avere anche loro la possibilità di essere autonomi.
    purtroppo la triste verità è che non sono loro ad avere dei limiti,ma è la società che li crea.
    se solo decidesse di aiutarli in maniera costruttiva,abolendo le barriere architettoniche,potrebbero finalmente sentirsi parte della società,come tutti gli altri cittadini.
    pensando a tutte le attività che svolgo quotidianamente,ho realizzato che le persone disabili non riuscirebbero a svolgerne nemmeno la metà.
    spesso non mi rendo conto che alcune azioni,che a me risultano automatiche e naturali,in realtà sono impossibili da svolgere per loro.
    le difficoltà che affronterebbero durante la giornata di un semplice studente sono la doccia,le scale del proprio palazzo e della metropolitana,l'autobus,i marciapiedi,le porte strette...le barriere architettoniche ci circondano ma purtroppo non ne siamo consapevoli.
    ho interpretato quest'incontro come un occasione per riflettere e per maturare,è importante non soffocare la determinazione,la gioia e la speranza delle persone disabili.
    Valentina Paolillo
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 8 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Valentina Paolillo Lun Mar 19, 2012 9:30 pm

    Dopo la visione di questi tre video mi sono soffermata a pensare su questioni sulle quali prima non ho mai riflettuto..un pò per superficialità,un pò forse perchè sono stata occupata a preoccuparmi di problemi più futili:le barriere architettoniche.In una società globalizzata,con l'avanzare nel campo della tecnologia,della scienza,della medicina,ecc..nel ventunesino secolo non riesco a concepire che esistano ancora problemi come assenza di scivoli sui marciapiedi,oppure scalini impraticabili,autobus senza ponte elevatoio,scale senza montacarichi,ecc..Questi video mi hanno fatto anche ritornare indietro nel tempo..e cioè a circa due anni fa quando ho avuto un infortunio..Sono stata circa sei mesi con le stampelle e posso dire che non è stato uno dei momenti più belli della mia vita in quanto ho incontrato parecchie difficoltà che spesso mi hanno demoralizzato e costretta anche a non uscire di casa..Quindi mi sento vicina,seppure in piccolissima parte, a queste persone che non sono "normodotate" e che incontrano e hanno incontrato ostacoli in ogni momento della loro vita..Bisognerebbe garantire al maggior numero di persone il diritto alla libertà di movimento..pensando meno a se stessi,eliminando questo egoismo che ci accomuna un pò tutti..Sicuramente il primo passo verso il miglioramento della situazione deve essere quello di educare la nostra comunità in modo tale che essa possa eliminare innanzitutto quelle che sono le barriere culturali per promuovere un'integrazione sociale insieme a quella ambientale.Solo successivamente si può pensare a modificare il piano urbanistico.

    Orologio:
    La mia giornata inizia con il suono della sveglia alle sette,poi vado a fare colazione e poi vado in bagno per lavarmi e poi esco per recarmi all'università.In questa prima fase della giornata ci sono degli ostacoli che ho incontrato io e che sicuramente un disabile incontrerebbe: un letto troppo alto,una credenza per prendere la tazza del latte troppo alta,un bagno piccolo e l'assenza di un'ascensore nel mio palazzo(anche se abito al primo piano di un condominio,ci sono comunque tanti scalini da scendere formati da gradini nemmeno tanto piccoli).Poi arrivo alla stazione dove prendo il treno che mi porta a Piazza Garibaldi,da qui prendo la metropolitana che mi porta a Montesanto e poi infine prendo la Funicolare che mi porta a Corso Vittorio Emanuale dove mi reco a piedi all'Università.Anche in questa fase ci sono moltissimi ostacoli come l'assenza dell'ascensore nella stazione,una folla immane che non ti permette di muoverti liberamente,e i marciapiedi che spesso diventano degli ostacoli insormontabili(ultimamente c'è stato anche il problema dei rifiuti che ingombravano letteralmente i marciapiedi e le strade).Nel pomeriggio ritorno a casa facendo lo stesso percorso;poi studio.La sera guardo la tv e infine vado a dormire.Insomma una giornata semplice che probabilmente tutte le ragazze mie coetanee svolgono allo stesso modo e che TUTTI hanno il diritto di svolgere senza limitazioni ed ostacoli di alcun genere.
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    Messaggio  Lucia Casaburo Lun Mar 19, 2012 9:47 pm

    Per noi normodotati, affrontare la vita quotidiana sembra una passeggiata una qualcosa di semplice, facile e spontaneo. vivere il quotidiano per le persone con dei deficit (come gli esempi del video) è complicato, difficile e soprattutto io credo poco dignitoso.E' assurdo pensare ke ci troviamo nel 21 sec e in città/metropoli come la nostra, non mettano a disposizione i mezzi adeguati per permettere a persone affette da deficit, di affrontare la quotidianità con un normodotato e ke quindi operazioni semplici come quello di attraversare la strada, usufruire dei trasporti pubblici o semplicemente salire le scale di casa, possano risultare "normali" e/o semplice da compiere. Speriamo che ben presto ci possano essere interventi che permettano a tutti i cittadini di vivere la propria città e vita in maniera dignitosa e adeguata.

    OROLOGIO
    PREPARAZIONE
    -ore 7:30 mi sveglio
    -ore 8:00 mi alzo dal letto,vado in bagno (attraverso corridoio molto stretto)
    -ore 8:30 mi preparo
    -ore 9:00 esco di casa

    USCITA
    -scendo le scale (4°piano senza ascensore con scalini altissimi e molto stretti)
    -prendo il pullman e la metro (mancanza di pedane che possano trasportare persone disabili e scale mobili non funzionanti)
    -arrivo all'universita (ho lezione al 6°piano, l'ascensore arriva solo fino al 4°piano)
    -seguo i corsi

    RITORNO
    -riprendo la metropolitana per ritornare a casa
    -risalgo le scale
    -mi svesto
    -studio
    -accendo il pc (dietro la scrivania c'è poco spazio)
    -spengo il pc
    -vado a letto

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