Martina Molino Dom Apr 01, 2012 4:05 pm
È importante saper usare le parole e conoscere il loro significato. Sfortunatamente troppo spesso siamo abituati a usare impropriamente le parole, a cambiarle di significato, a fare essenzialmente confusione a causa di un’ignoranza dilagante e dell’indifferenza delle persone. È causa di ulteriori disagi in chi ha già un deficit. Anche quando ad esempio ci capita di litigare con qualcuno e per rabbia usiamo o ci vengono dette parole forti ci rimaniamo male ma solo dopo la rabbia del momento capiamo che queste parole hanno un peso e possono essere usate come se fossero una lama che punta dritto al nostro cuore, ai nostri sentimenti. È il contesto sociale a determinare l’handicap, ad influenzare il nostro modo di pensare, o meglio di non pensare ma di usare termini convenzionali.
Adesso fortunatamente ad insegnarci ad usare le parole esiste l’OMS, organizzazione mondiale della sanità, che attraverso varie classificazioni ci spiega nel dettaglio ogni singolo disturbo.
L’esercizio che ci ha proposto la professoressa è stato ancora una volta educativo ed utile. Mi ha fatto pensare, ho incominciato a distinguere le tante parole usate per questo argomento.
Vorrei soffermarmi su questo termine…
Diverso…ognuno è diverso dall’altro ma, il problema nasce quando ci concentriamo solo sulle differenze e non sugli aspetti in comune e sull’affermazione di ciò che si è (non di ciò che non si è). “siamo tutti diversi………..e unici”!!!
In merito al video che riprendeva le scene salienti del film “indovina chi viene a cena” il tema che viene affrontato dal regista è quello del razzismo negli Stati Uniti d’America negli anni sessanta. Tale fenomeno storico è molto complesso e trae le sue origini dall'era post coloniale ed espansionistica della nazione per poi continuare con i numerosi moti d'immigrazione provenienti da territori europei, asiatici, latinoamericani ed africani agli inizi del XIX secolo.
Joey, bianca ed americana e Prentice, afroamericano, si sono innamorati non preoccupandosi del colore della loro pelle ma, decisi nel voler conoscere ed avere l’approvazione dai loro genitori emergono le difficoltà.
Sono tutti contrari alla loro unione per la falsa convinzione che i bianchi siano una razza superiore a quella dei neri così come delle altre razze.
Le parti del video che mi hanno colpito di più sono quella in cui il prete alla domanda del padre di Joey ,Se per lui fosse stato un colpo la notizia del matrimonio dei ragazzi, gli risponde “No, per quale ragione, ho celebrato tanti matrimoni misti in vita mia e che se ne dica in genere riescono molto bene, forse perché richiedono una dose maggiore di buona volontà e più considerazione più comprensione di quanta ne presuppongano i matrimoni normali”. La spiegazione che da del perché secondo lui riescano bene i matrimoni “misti” rispetto quelli “normali” è deludente in quanto anche se già abituato a questa nuova idea per lui continua ad essere strano e non normale. Così come oggi accade per le unioni tra coppie dello stesso sesso.
Inoltre mi è piaciuto molto quando Prentice parlando con suo padre lo accusa di pensare ancora di essere un uomo di colore mentre invece lui si sente un uomo.
Alla fine però nonostante la paura dei pregiudizi che la gente può avere nei confronti dei loro figli, i genitori capiscono che è giusto che il loro amore prevalga sulle difficoltà che dovranno affrontare.
Secondo me è sbagliato dire uomo di colore perché tutti siamo di colore…chi nero, chi bianco, chi giallo, chi rosso.
“Si racconta che nell'antichità più antica, tutti gli uomini erano bianchi. i colori si erano divertiti a colorare ogni cosa; le montagne,le piante, gli animali, il cielo ma si erano dimenticati di colorare proprio gli esseri più importanti che esistevano sulla Terra: gli uomini. Quando se ne accorsero, decisero subito di rimediare e si riunirono per stabilire a chi sarebbe spettato farlo. I concorrenti erano tanti. " Spetta a me!" gridò il viola "sono il colore più distinto." " Perché tu? Gli uomini saranno molto più belli verdi!" ribatté il verde. " No, sono io, il celeste, il colore più adatto!" Alla fine di una discussione burrascosa si passò ai voti e tre ottennero lo stesso numero di preferenze; il nero. il giallo e l'arancione.
I tre colori prescelti vennero ad un accordo; il nero avrebbe colorato gli uomini che vivevano in Africa, il giallo quelli che vivevano in Asia e l'arancione quelli che vivevano in America. Subito partirono per mettersi al lavoro, ma a causa dei violenti litigi era avvenuta un'altra dimenticanza: i colori si erano scordati degli uomini che vivevano in Europa.
Così gli europei restarono bianchi e, figuratevi la loro rabbia, quando cominciarono a viaggiare e si accorsero che in Africa, in Asia e in America viveva gente con la pelle nera, gialla o arancione. Forse proprio per la vergogna che i colori si fossero dimenticati di loro, presero a guardare in malo modo e addirittura disprezzare chi aveva la pelle colorata.”
Purtroppo la stupidità e la crudeltà umana non hanno limite e spesso in nome di falsi ideali nascono, e non sembrano morire, discriminazioni, grandi stragi e conflitti che in realtà non hanno una vera motivazione e che non possono essere giustificati in alcun modo. (Come ad esempio lo sterminio degli ebrei)