+284
Raffaella Salatiello
daniela oliva
Adriana De Rosa
Maria Maestoso
lucrezia fetto
Francesca Starita
Giuseppina Chianese
Ilaria Musella
Maria Natale
enzacoppola
fabiola lucignano
rossellastallone
Claudia Carbonaro
Federica Riccardo
Annunziata Langella
maria formisano
serenalestingi
Annarita Riviergi
Carmela Attanasio
Martina Molino
Angela Scarpato
Silvana Marchese 1990
Palma Napolano
mariaidaferraro
Mario Cavallaccio
Maresca Socc. Addolorata
Ilaria Saviano
soleluna
mariangela manna
Silvia De Sisto
Antonia Aletta
Elvira Scarpato
Marta Iannaccone
anna marino
Maria Aprea
anna piscitelli
Teresa Nazzaro
Mena Pace
Marianna Di Caterino91
silvana marconi
DI MASO CLAUDIA
federica pirozzi
Federica Marzano
Manuela Arienzo
Cozzolino Chiara1987
francesca de falco
ERIKA IARNONE
michela di bernardo
rosa corbo
Denise Di Gennaro
Gervasio Concetta91
Cinzia Guadagno
serena murolo
rosa d'onofrio
domenica moccia
Rachele Di Tuccio
Ornella Cangiano
Maria Di Caterino92
frascogna domenica
elenacapobianco
lucia lettera
Teresa Buonanno
Gabriella Barecchia
rosa capasso
giuseppina tramo
milone lucia
Stefania Tufano
Maddalena Pontone
rosa romano
Maria Grazia Zingone
Melania Moscato
Martina Marotta
Letizia Panariello
Vittoria Camposano
palmina formato
Marianna Carfora
luciana sollazzo
Loredana Calise
maria pignata
Piccolo Emilia
Maria Rosaria Coppola
Elvira Romano
teresa perretta
roberta silvestro
Sara Costigliola
Francesca Sommella
giovanna costagliola
Carmela Perillo
MARTINA MARFE'
Annamaria Bruno
Stefania Scafati
carmela clemente
marigliano francesca
Antonella Pagliaro
Diana Emma
Serena Elia90
Rita Esposito
Adele La Porto
federica sbrescia
Pezzella Vincenza
Brunella Casaretti
cloe
Antonella Pirozzi
peluso cristina
maria.lancellotti
Rita Desiato
Melfi Roberta
Angela Di Marzo
Emilia De Blasio89
Lucilla Graziani
maria84
Diana Autiello
MARIO RIEMMA
rosa manno
arianna annunziata
Noemi Martuccelli
DANILO ROMANO
Valentina Caponigro
Antonella De Rosa
ilaria cardinale
LAURA BUONANNO89
Fiorella Savino
ida errico
Antonia Manguso
Stefania befà
annalisa de flora
Micaela Crescenzo
Daria Casolare
Monica Miele
Roberta Bortone
Fabiola Mangini
Antonella Leonetti
Luisiana Spinelli
de cicco luisa
valeria cefariello
fabiola loffredo
mariana scamardella
Maria Pia Palvelli
Brusini Rosa
anna gemma buono1
FLAVIA AGOSTINO
RaffaellaPagano1990
Roberta Narici
Milena Capasso
Barbara Pepe
Luisa Masturzi
erica caputo
alessia maruzzella
Fortuna Di Mauro
Alessandra Mavrokefalos
conte claudia
Gaetana Cozzolino
Aiello Raissa
ROSA NUVOLETTA
Lucia Casaburo
giusy armida
Sabrina Campaiola
alessandra sbrizzi
Iolanda Puca
Cristina Cardillo Zallo
antoniodisabato
MARIA VITTORIA PIROZZI
miriam perrella
Chiara Verace
Anna Carmela Capasso
Maria Improta
anna flaminio
Melania castoro90
imma_ferla
veronicagiordano
SerenaMele
Gallo Luisa
francescacella
MAURIELLO JESSICA
Valentina Paolillo
Flavia Cozzolino
Miriana Medaglia
ANNA CARANNANTE
maria.vigna
valeria ottaviano
Serena Conte
Noemi de Martino
Maria Grande
simonaesp
cavagnuolo giuseppina91
edvige garofano
Marianna Gallo
rosannapetrone
Serena Vivenzio
elena capasso
Ilenia Caiazza
mariarescigno91
valeria scognamiglio
teresadamiano
viviana.imparato
alessandra sorrentino
Valentina Gaudioso
simonamanzoni
raffaella piccolo
RITA MASSA
Carmen D'Alessio
emiliana della gatta
Laura polverino
Russo Livia Maria
Lorenza Baratta
carmela accurso
Anna Bianco
VALERIAILLIANO
Baldascino Francesco
Baldascino Concetta
luigia palumbo
Marfella Valeria
Laura testa
Cira Toscano
maria riccardi 90
eleonora daniele
Fiorella Moio
Nadia Frascadore
PAOLA MUSELLA
MIRIAM MUSTO
Valentina Morra
TammaroAlessia89
Anna Pasquariello
emma mariniello
maria rosaria russino
Claudia Zuccoli
Maria Starace91
Danila Cacciapuoti
Diana Maddalena
roberta case
Daniela D'urso
francesca anello
Lùcia Pisapia
daniela picascia
Luisa Ratti
simona micillo
simona capasso
Marianna Romano
angela32
rossellamaiorano91
antonia petrella
Orsola Cimmino
iolanda martino
lucia schiano lomoriello
carmela migliaccio
Rita Gaita 1990
Carmela Frascarino
Irene De Vita
Ilaria cozzolino
elena.scognamiglio89
elisabetta.monto
Miryam Polidoro
Rossella Palumbo
DE STEFANO ANGELA
Lucia Esposito
MarySalvati
Antonella Russo
Sabrina Vitulano
Votto Michelina
ilenia medici
Angela Ascanio
Eleonora Cardella
carmela aversano 88
Chiara Di Napoli
maddalena cacciapuoti
Imma Saviano
Rossella Ascione
nunzia apicella
Roberta Ingargiola
SERAFINA CILIENTO
Tommasina Cataldo
ASCIONE ANNARITA
Antonella Camposano
Fabrizia Nosso
anastasia manzueto
filomena mosca
Giulia Marciano
maria11
Cristina Ambrosio
francypetraglia
Giovanna Di Francesco
anna di maggio
donatella tipaldi
Admin
288 partecipanti
lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)
Lucilla Graziani- Messaggi : 12
Data di iscrizione : 20.03.12
Età : 34
Località : monte di procida
ai giorni d'òggi è richiesto molto spesso l utilizzo di computer,teconologie,internet..siamo molto avanzati nel campo tecnologico,se prima ci si spediva lettere scritte a mano,oggigiorno il modo migliore per comunicare è un sms,o un messaggio in una qualche chat..tecnologia è la parola d'ordine!in classe abbiamo affrontato l argomento dell avatar..facendo pero molta differenza dall'avatar film,di cui abbiamo visto anche alcuni spezzoni in classe,dall avatar tecnologico diciamo cosi,ovvero quello che usiamo nelle chat,nei forum,anche chiamato nickname.una sorte di aler ego che noi scegliamo per presentarci,che puo andare da una cosa semplice,banale,e inventata a un personaggio che ammiriamo nella realta,un cantante,un attore..riguardo la domanda:la tecnologia come antrofizzazione o potenziamento?io credo che non ci sia una risposta reale a questa domanda,poiche io credo che da un lato,potenzia,infatti se si pensa alle persone disabili,i tecno-potenziamenti non fanno altro che rendere meno problematici i loro "limiti" e le loro "debolezze",come ci afferma anche A.Granelli nel"se digitale",ma da un altro lato,antrofizza l'uomo,poiche lo rende schiavo di queste tecnologie.si pensi all esempio che ha fatto il nostro collega in aula:le automobili.in aula le abbiamo associate all antrofizzazione.prima di esse si camminava a piedi ed era anche salutare,ma da quando sono in circolazione ci si sposta solo con quelle e questo sfavorisce l'attivita fisica,e in un certo senso ci limitano poiche a volte se non ce l abbiamo..preferiamo restare a casa e non uscire piuttosto che farci una bella passeggiata a piedi
Emilia De Blasio89- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 13.03.12
Oggi la Tecnologia è parte fondamentale della nostra crescita,della cultura,è proprio alla base dell'evoluzione umana.Grazie ad essa l'uomo ha potuto superare molti dei suoi limiti,abbrebiando cosi in un certo modo,i tempi della sua continua evoluzione.Come citato da Granelli nel testo Il sè digitale "...La tecnologia è sviluppata per potenziare l'uomo,poter fare di più o meglio,idealmente con minor fatica...". Io credo che proprio nell'atto in cui si produce con minor fatica,la tecnologia agisce atrofizzando l'uomo,basti pensare all'Enciclopedia,libroni enormi nei quali trovare numerose risposte dopo aver letto pagine su pagine per ore,adesso inceve tutto si è semplificato e ridotto ad un semplice click impiegando un tempo maSsimo di un minuto.Personalmente credo che la tecnologia sia una lama a doppio taglio proprio perchè per quanto potenzia l'uomo(ricerche,scoperte,cure mediche,ausili per disabili...)agisce al tempo stesso atrofizzandolo(Social network).A proprosito di atrofizzazzione basta riflettere proprio sui social network ad es:Messanger,Facebook,Twitter e così tanti altri che appunto atrofizzano i rapporti umani,i raPporti sentimentali,creando a mio parere uno sdoppiamento della personalità,quella virtuale e quella reale,delle quali credo sia dominante proprio quella virtuale dato che il tempo che trascorriamo a vivere quella vita è maggiore rispetto al tempo che impieghiamo nel vivere la vita reale.I discorsi sono ridotti ad un numero limitato di parole e come se non bastasse anche abbreviate(sms).Credo che la tecnologia debba essere utilizzata in maniera adeguata e soprattutto con intelligenza perchè penso che in futuro,se continuamo di questo passo,sarà proprio essa a dominare e non più la natura ed è a quel punto rischieremo di perdere noi stessi.
Angela Di Marzo- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 12.03.12
Età : 32
Località : Napoli
- Messaggio n°178
HOMO TECNOLOGICUS
Credo che la tecnologia sia fondamentale nella società attuale,essa sta modificando il nostro corpo e le nostre abitudini…come tutte le cose ha sia aspetti positivi che negativi!
Questo corso è un esempio del vantaggio che essa porta,personalmente riesco ad esprimere meglio le mie opinioni scrivendole ,piuttosto che parlandone di fronte a tutti…
Nel caso di un disabile la tecnologia “potenzia l’uomo” gli porta dei vantaggi,questo perché gli permette di fare ciò che normalmente non sarebbe in grado,si pensi a Pistorius , al calcolatore ideato per i soggetti autistici
La tecnologia assolutamente aiuta l’uomo a rendere la sua esistenza più semplice,alcune volte è però utilizzata in modo sbagliato, essa infatti atrofizza i nostri sensi riducendo le capacità sensoriali su cui si costituiscono le relazioni umane, piuttosto che incontrare le persone si preferisce “contattarle” …in questo modo non possiamo quasi mai capire chi ci sta di fronte e cosa pensa realmente
POTENZIA L'UOMO...
[img][/img]
ATROFIZZA L'UOMO...
[img][/img]
Questo corso è un esempio del vantaggio che essa porta,personalmente riesco ad esprimere meglio le mie opinioni scrivendole ,piuttosto che parlandone di fronte a tutti…
Nel caso di un disabile la tecnologia “potenzia l’uomo” gli porta dei vantaggi,questo perché gli permette di fare ciò che normalmente non sarebbe in grado,si pensi a Pistorius , al calcolatore ideato per i soggetti autistici
La tecnologia assolutamente aiuta l’uomo a rendere la sua esistenza più semplice,alcune volte è però utilizzata in modo sbagliato, essa infatti atrofizza i nostri sensi riducendo le capacità sensoriali su cui si costituiscono le relazioni umane, piuttosto che incontrare le persone si preferisce “contattarle” …in questo modo non possiamo quasi mai capire chi ci sta di fronte e cosa pensa realmente
POTENZIA L'UOMO...
[img][/img]
ATROFIZZA L'UOMO...
[img][/img]
Melfi Roberta- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 15.03.12
- Messaggio n°179
lab. avatar
Oggi in aula abbiamo affrontato un nuovo argomento interessante che riguarda il reale e virtuale per la disabilità, l'importanza della tecnologie nell'evoluzione umana come la tecnologia ha fatto in modo di alleviare,semplificare e rendere più gradevole la vita dell'uomo.. I nostri antenati non avevano ali, ma oggi noi possiamo volare. I nostri antenati non potevano comunicare fra di loro a più di un miglio di distanza, ma oggi abbiamo il telefono. E i nostri progenitori dell'età della pietra avevano una vita media di 25 anni, ma ora siamo intorno ai 75. Grazie alla nostra inclinazione per l'innovazione tecnologica, l'umanità ha il fenotipo esteso di gran lunga più sviluppato di tutte le creature sulla Terra. Nulla è più naturale, per gli esseri umani, che il volersi liberare dai vincoli biologici..penso che è da sempre che modifichiamo il corpo con attività atletiche ed il cervello con l'istruzione..
Rita Desiato- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 13.03.12
Località : napoli
- Messaggio n°180
La Tecnologia :BENE PREZIOSO
la lezione di disabilità sull'argomento avatar e la domanda ben precisa se la tecnologia è un potenziamento o meno ... io personalmente credo che sia un bene prezioso per tutti ... io non voglio fare la differenza tra disabile e non perchè noi siamo tutti uguali capaci ognuno di avere una propria capacità innata .... visto che il mondo si è evoluto partendo dal 1985 in america e nel 1996 in italia grazie alla tecnologia noi siamo sempre in contatto con le persone non vicine a noi ... ma oltre a questo bene abbiamo anche tanti macchinari digitali che aiutano persone con un po di difficoltà ... penso che sia un'ottima cosa il superamento degli ostacoli non solo attraverso la propria voglia di vivere ma anche a delle piccole macchinette da portare con se ... e tutto ciò è meraviglioso ... io esclamo fortemente Che con la tecnologia il mondo si è nettamente fatto avanti Migliorato e soprattutto agevolato le difficoltà e gli ostacoli ... La tecnologia insomma racchiusa in due parole : BENE PREZIOSO !
maria.lancellotti- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 19.03.12
- Messaggio n°181
LA TECNOLOGIA POTENZIA E ATROFIZZA!
La tecnologia potenzia o atrofizza?
Io credo che non sia possibile dare una risposta esauriente in quanto vanno riconosciute le due facce della medaglia "tecnologia":
1:la tecnologia cm potenziamento, ovvero estensione del corpo come affermava MCLuhan
in quanto amplia le nostre capacità,fungendo da protesi delle nostre funzioni corporali(Vittorio Andreoli-LA VITA DIGITALE);e quindi la TECNOLOGIA COME "AMICO" DELL'UOMO CHE SEMPLIFICA LA SUA VITA;
2 :la tecnologia come atrofizzazione,che ci rende cioè pigri,ovvero meno propensi a servirci delle nostre attitudini umane affidandoci a strumenti per svolgere tutte le mansioni;e quindi la TECNOLOGIA COME "NEMICO" DELL'UOMO CHE RIDUCE LA SUA UNICITA'.
Per questo è necessaria un'educazione ad un uso moderato della tecnologia in modo da trarne da essa tutti i benefici.
Io credo che non sia possibile dare una risposta esauriente in quanto vanno riconosciute le due facce della medaglia "tecnologia":
1:la tecnologia cm potenziamento, ovvero estensione del corpo come affermava MCLuhan
in quanto amplia le nostre capacità,fungendo da protesi delle nostre funzioni corporali(Vittorio Andreoli-LA VITA DIGITALE);e quindi la TECNOLOGIA COME "AMICO" DELL'UOMO CHE SEMPLIFICA LA SUA VITA;
2 :la tecnologia come atrofizzazione,che ci rende cioè pigri,ovvero meno propensi a servirci delle nostre attitudini umane affidandoci a strumenti per svolgere tutte le mansioni;e quindi la TECNOLOGIA COME "NEMICO" DELL'UOMO CHE RIDUCE LA SUA UNICITA'.
Per questo è necessaria un'educazione ad un uso moderato della tecnologia in modo da trarne da essa tutti i benefici.
peluso cristina- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 20.03.12
Località : Napoli
In aula si è parlato del rapporto tra:" REALE E VIRTUALE" per quanto riguarda la disabilità!!!!AVATAR è un film di fantascienza, che utilizza degli effetti speciali!Si è scoperto che questo mondo, permette conle sue tecnologie di avere un ambiente virtuale, in grado di creare una riabilitazione cognitiva,motoria ecc... in base alle visioni e suoni, che aiutano il disabile!!!!!!!!!!!!!
Antonella Pirozzi- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 33
La tecnologia ha sempre avuto un ruolo importante nella vita di ogni uomo. In aula abbiamo parlato di internet, del mondo virtuale e in particolare di Avatar, un alter-ego ideato dall’uomo. Alla domanda la tecnologia come atrofizzazione o come potenziamento, rispondo che la tecnologia ha potenziato la nostra vita, basti pensare alla tecnologia integrativa, alle possibilità che oggi internet ci offre, come il nostro forum basato sulle lezioni online, all’utilizzo dell’automobile, del telefonino, che ci permettono di giungere o metterci in comunicazione con persone molto lontane. Credo che la tecnologia debba essere utilizzata in maniera adeguata e soprattutto con intelligenza perchè penso che in futuro,se continuiamo di questo passo,sarà proprio essa a dominare e non più la natura ed è a quel punto rischieremo di perdere noi stessi.
cloe- Messaggi : 11
Data di iscrizione : 22.03.12
Esattamente come l’ex marine invalido Jake Sully, protagonista di Avatar,i disabili possono trovare sul web il loro pianeta Pandora, che in questo caso si chiama Second Life. I vantaggi che può trovare in questi mondi virtuali creati sul web chi, nella vita quotidiana, subisce importanti limitazioni ,ke ben vengano purchè nn si perda il contatto cn la realta' procurando hai soggetti coinvolti piu' sofferenze ke vantaggi
Brunella Casaretti- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 16.03.12
"...Di gran lunga più inquietante e che non siamo ancora capaci di raggiungere,attraverso un pensiero meditante,un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca"(martin Heiddeger)
Prendo spunto dalla citazione che apre il capitolo del libro "Corpo,tecnologie e disabilità" perchè sento,in questa,rappresentato il mio pensiero riguardo le conseguenze atrofizzanti o potenzianti delle tecnologie.
Ecco,il problema non sta tanto in questo essere circondati a 360gradi dalla tecnologia,cominciando dalla sveglia che ci trilla la mattina nell'orecchio a quando spegniamo la tv prima di addormentarci,bensì il problema sta nel modo in cui noi conviviamo con queste.
Sarebbe stupido semplicemente denigrare le tecnologie,perchè è evidente che queste ci aiutano quotidianamente a portare a compimento la nostra vita.
Basti pensare che noi,su questo sito figlio della tecnologia,stiamo facendo parte di un esame che sarà sgravato di un libro...a chi non farebbe piacere?
Ma c'è l'altra faccia della medaglia perchè,diciamocela tutta,non siamo poi così intelligenti o superdotati se,ad oggi,non riusciremmo neanche a vivere senza la luce o l'acqua corrente.
Siamo drogati di tecnologia.
Penso che un buon 70% della popolazione abbia nella propria tasca un I-phon (me esclusa ),o comunque sia proprietario di un telefonino ANDROID(il nome la dice lunga)..ma ci siamo mai chiesti "PERCHE'?"
Con la convulsiva diffusione di internet,indiscussa "finestra sul mondo",siamo diventati tutti smaniosi di avere sempre a portata di mano la sicurezza di poter essere aggiornati,giammai riguardo ciò che accade nel mondo BENSì riguardo cosa fa tizio e cosa fa caio,dove si trova uno e dove l'altro.
Da qui si denota che,così come credo nell'utilità delle tecnologie,credo anche nel loro potenziale atrofizzante.
Un'altra cosa che mi ha fatto riflettere è la possibilità di scaricare sul telefonino ANDROIDE i vocabolari delle più svariate lingue del mondo,a cominciare dalla propria.
Questo mi ha fatto riflettere su come questa cosa,anzicchè poter aiutare gli italiani a "parlare meglio",semplicemente diffonda il disuso del vocabolario,sopratutto tra i ragazzi in età scolastica che sono i più dotati di telefonini di questo genere.
Questo lo ricollego anche a ciò che nel testo è affermato da Caronia,citando il "Corpo scomparso" denotato dal suo essere "centrifugato all'interno di necessità legate a reti di comunicazione".
MI sono soffermata molto sul versante "internet" della tecnologia,perchè penso sia quello che più ci catturi,ancora più di auto,elettrodomestici ed altro,ed è l'esempio che più rappresenta l'aspetto dicotomico di ATROFIZZAZIONE e POTENZIAMENTO.
In ultimo mi viene in mente la Guernica di Picasso,perchè l'ho sempre vista come un'opera di opposizione e denuncia,oltre che alla guerra, anche al nuovo modo distaccato e tecnologico con cui questa era combattuta e le sue disastrose conseguenze.
E'un concetto estremizzato forse,ma è la prova di come l'uomo non riesca talvolta a fare realmente tesoro di ciò che ha in mano...o nella testa.
Prendo spunto dalla citazione che apre il capitolo del libro "Corpo,tecnologie e disabilità" perchè sento,in questa,rappresentato il mio pensiero riguardo le conseguenze atrofizzanti o potenzianti delle tecnologie.
Ecco,il problema non sta tanto in questo essere circondati a 360gradi dalla tecnologia,cominciando dalla sveglia che ci trilla la mattina nell'orecchio a quando spegniamo la tv prima di addormentarci,bensì il problema sta nel modo in cui noi conviviamo con queste.
Sarebbe stupido semplicemente denigrare le tecnologie,perchè è evidente che queste ci aiutano quotidianamente a portare a compimento la nostra vita.
Basti pensare che noi,su questo sito figlio della tecnologia,stiamo facendo parte di un esame che sarà sgravato di un libro...a chi non farebbe piacere?
Ma c'è l'altra faccia della medaglia perchè,diciamocela tutta,non siamo poi così intelligenti o superdotati se,ad oggi,non riusciremmo neanche a vivere senza la luce o l'acqua corrente.
Siamo drogati di tecnologia.
Penso che un buon 70% della popolazione abbia nella propria tasca un I-phon (me esclusa ),o comunque sia proprietario di un telefonino ANDROID(il nome la dice lunga)..ma ci siamo mai chiesti "PERCHE'?"
Con la convulsiva diffusione di internet,indiscussa "finestra sul mondo",siamo diventati tutti smaniosi di avere sempre a portata di mano la sicurezza di poter essere aggiornati,giammai riguardo ciò che accade nel mondo BENSì riguardo cosa fa tizio e cosa fa caio,dove si trova uno e dove l'altro.
Da qui si denota che,così come credo nell'utilità delle tecnologie,credo anche nel loro potenziale atrofizzante.
Un'altra cosa che mi ha fatto riflettere è la possibilità di scaricare sul telefonino ANDROIDE i vocabolari delle più svariate lingue del mondo,a cominciare dalla propria.
Questo mi ha fatto riflettere su come questa cosa,anzicchè poter aiutare gli italiani a "parlare meglio",semplicemente diffonda il disuso del vocabolario,sopratutto tra i ragazzi in età scolastica che sono i più dotati di telefonini di questo genere.
Questo lo ricollego anche a ciò che nel testo è affermato da Caronia,citando il "Corpo scomparso" denotato dal suo essere "centrifugato all'interno di necessità legate a reti di comunicazione".
MI sono soffermata molto sul versante "internet" della tecnologia,perchè penso sia quello che più ci catturi,ancora più di auto,elettrodomestici ed altro,ed è l'esempio che più rappresenta l'aspetto dicotomico di ATROFIZZAZIONE e POTENZIAMENTO.
In ultimo mi viene in mente la Guernica di Picasso,perchè l'ho sempre vista come un'opera di opposizione e denuncia,oltre che alla guerra, anche al nuovo modo distaccato e tecnologico con cui questa era combattuta e le sue disastrose conseguenze.
E'un concetto estremizzato forse,ma è la prova di come l'uomo non riesca talvolta a fare realmente tesoro di ciò che ha in mano...o nella testa.
Pezzella Vincenza- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 12.03.12
Oggi ci troviamo a vivere in una realtà governata dalla tecnologia,si avverte una simbiosi tra l'uomo e la tecnologia.
Con l'avvento di internet e del mondo virtuale,si parla di avatar,un alter-ego ideato dall'uomo.Questo avatar è composto di sola virtualità,di soli pixel-digitali,frutto della realtà virtuale dei nuovi videogames o delle realtà simulate nelle quali l'individuo puo essere ricreato in potenziale ,cioè con le caratteristiche reali o con qualche aggiunta fantasiosa.
E' possibile avere un doppio corpo online:uno fisico ed uno virtuale posseduto dalle tecnologie.
Ma la tecnologia potenzia o atrofizza le capacita dell'uomo?
Penso che la tecnologia ,in primis ,nasce per aiutare l'uomo ma ci sono casi in cui si fa un abuso di tecnologia ed è proprio in questo caso che si parla si atrofizzazione.Un esempio puo essere l'uso smisurato che oggi si fa dei social network o di internet in generale grazie ai quali possiamo essere in contatto con chiunque.Questi ragazzi diventano "asociali" perche invece di stare con i propri coetanei,fare giochi all'aria aperta,rimangono sempre seduti davanti ad un computer.
Bisogna saper usare la tecnologia in modo giusto perchè è molto utile,puo essere un mezzo di aiuto e di supporto ma visto che l'uomo non riesce a controllarla bisogna educarlo ad un buon uso della tecnologia.
Con l'avvento di internet e del mondo virtuale,si parla di avatar,un alter-ego ideato dall'uomo.Questo avatar è composto di sola virtualità,di soli pixel-digitali,frutto della realtà virtuale dei nuovi videogames o delle realtà simulate nelle quali l'individuo puo essere ricreato in potenziale ,cioè con le caratteristiche reali o con qualche aggiunta fantasiosa.
E' possibile avere un doppio corpo online:uno fisico ed uno virtuale posseduto dalle tecnologie.
Ma la tecnologia potenzia o atrofizza le capacita dell'uomo?
Penso che la tecnologia ,in primis ,nasce per aiutare l'uomo ma ci sono casi in cui si fa un abuso di tecnologia ed è proprio in questo caso che si parla si atrofizzazione.Un esempio puo essere l'uso smisurato che oggi si fa dei social network o di internet in generale grazie ai quali possiamo essere in contatto con chiunque.Questi ragazzi diventano "asociali" perche invece di stare con i propri coetanei,fare giochi all'aria aperta,rimangono sempre seduti davanti ad un computer.
Bisogna saper usare la tecnologia in modo giusto perchè è molto utile,puo essere un mezzo di aiuto e di supporto ma visto che l'uomo non riesce a controllarla bisogna educarlo ad un buon uso della tecnologia.
federica sbrescia- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 19.03.12
Età : 34
- Messaggio n°187
la tecnologia.Uno strumento nelle mani dell'uomo
la tecnologia,come del resto per tutte le cose,può assumere una valenza positiva o negativa a seconda dell'uso che se ne fa.
Assemblare macchinari altamente tecnologici che servono per sconfiggere malattie che fino ad un ventennio fa risultavano mortali è sicuramente un bene.E' bene anche che un bambino giochi con i videogames come dice James Paul Gee,professore all'università del Wisconsin,guru mondiale del rapporto tra videogiochi e apprendimento:"mentre le scuole sequestrano gli alunni dal mondo esterno,i videogiochi riuniscono i giocatori,in modo cooperativo e competitivo,nel mondo virtuale del gioco e nelle comunità sociali dei giocatori."
Ovviamente però i videogames diventano un male nel momento in cui il bambino o l'adulto trascorre nel giocare più tempo del dovuto trascurando così gli impegni e gli altri aspetti della vita quotidiana.
Riflettendo poi sul rapporto che c'è tra tecnologie e disabilità non posso che trovare aspetti del tutto positivi.La tecnologia ha dato i mezzi alle persone disabili per esprimersi, studiare, lavorare, "entrare in rete" e comunicare con altre persone superando alcuni tipi di limitazioni,la pecca però sta che questi mezzi tutt'oggi a volte sono ancora sconosciuti oppure che chi li conosce non ha risorse economiche tanto elevate per far fronte a spese del genere
Assemblare macchinari altamente tecnologici che servono per sconfiggere malattie che fino ad un ventennio fa risultavano mortali è sicuramente un bene.E' bene anche che un bambino giochi con i videogames come dice James Paul Gee,professore all'università del Wisconsin,guru mondiale del rapporto tra videogiochi e apprendimento:"mentre le scuole sequestrano gli alunni dal mondo esterno,i videogiochi riuniscono i giocatori,in modo cooperativo e competitivo,nel mondo virtuale del gioco e nelle comunità sociali dei giocatori."
Ovviamente però i videogames diventano un male nel momento in cui il bambino o l'adulto trascorre nel giocare più tempo del dovuto trascurando così gli impegni e gli altri aspetti della vita quotidiana.
Riflettendo poi sul rapporto che c'è tra tecnologie e disabilità non posso che trovare aspetti del tutto positivi.La tecnologia ha dato i mezzi alle persone disabili per esprimersi, studiare, lavorare, "entrare in rete" e comunicare con altre persone superando alcuni tipi di limitazioni,la pecca però sta che questi mezzi tutt'oggi a volte sono ancora sconosciuti oppure che chi li conosce non ha risorse economiche tanto elevate per far fronte a spese del genere
Adele La Porto- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 14.03.12
Età : 35
Località : Napoli
La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo?
Sicuramente la tecnologia potenzia le capacità dell'uomo,pensiamo a Pistorius che grazie alle flexfoot è riuscito a camminare,addirittura vincere diverse gare sportive...mentre un ipovedente grazie ad uno strumento digitale può comunicare.Come abbiamo seguito la scorsa volta, la tecnologia se mal impiegata atrofizza i nostri sensi es: l'utilizzo eccessivo della vista indebolisce le nostre capacità uditive. Possiamo quindi dire che la tecnologia è sia un vantaggio che uno svantaggio.
Per quanto riguarda il laboratorio dell'avatar ho pensato che la tecnologia può essere una grande opportunità per un disabile. Su internet un disabile può crearsi un avatar esattamente come quello del film,dove può camminare addirittura correre ma questa non è la realtà.Bisogna stare attenti a non confondere troppo il reale con il virtuale
Sicuramente la tecnologia potenzia le capacità dell'uomo,pensiamo a Pistorius che grazie alle flexfoot è riuscito a camminare,addirittura vincere diverse gare sportive...mentre un ipovedente grazie ad uno strumento digitale può comunicare.Come abbiamo seguito la scorsa volta, la tecnologia se mal impiegata atrofizza i nostri sensi es: l'utilizzo eccessivo della vista indebolisce le nostre capacità uditive. Possiamo quindi dire che la tecnologia è sia un vantaggio che uno svantaggio.
Per quanto riguarda il laboratorio dell'avatar ho pensato che la tecnologia può essere una grande opportunità per un disabile. Su internet un disabile può crearsi un avatar esattamente come quello del film,dove può camminare addirittura correre ma questa non è la realtà.Bisogna stare attenti a non confondere troppo il reale con il virtuale
Ultima modifica di Adele La Porto il Gio Mag 03, 2012 8:45 am - modificato 1 volta.
Rita Esposito- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 15.03.12
Età : 33
Località : Napoli
- Messaggio n°189
La virtù sta nel giusto mezzo!
A lezione abbiamo parlato di come la tecnologia abbia un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana. Ogni giorno utilizziamo apparecchi che ci agevolano in diverse circostanze;il cellulare di ultima generazione che ci permette di controllare in ogni istante la nostra posta elettronica,l' automobile che spesso sostituisce le gambe e non può mancare internet con il quale si ha accesso a tutto.La tecnologia come tutte le cose ha i suoi vantaggi e svantaggi:
se da un lato ci permette di fare tante cose in modo rapido, comodo e magari anche di migliore qualità, dall' altro ci sta sostituendo in tutto. Io mi ricordo che facevo le ricerche dall' enciclopedia e le trascrivevo a mano, le traduzioni con il dizionario, adesso basta un click, un copia e incolla e tutto il lavoro è svolto.
Ovviamente anche nel settore lavorativo la tecnologia si fa sempre piu spazio,prendendo realmente il posto delle persone, ad esempio ai caselli autostradali il pedaggio viene ritirato dalle macchinette e solo pochissimi casellanti sono ancora al loro posto.
Insomma tutti usiamo la tecnologia e sarebbe falso dire che non ha portato miglioramenti ma secondo me il modo giusto per sfruttare al meglio i suoi vantaggi è quello di non farne un uso eccessivo, di non usarla come unico strumento possibile.
In fin dei conti si viveva bene anche quando non c' era tutto questo. Credo, inoltre che se continuiamo ad abusare di essa, le generazioni future saranno cosi dipendenti da tutto ciò che non sapranno vivere senza. La virtù sta nel giusto mezzo!
se da un lato ci permette di fare tante cose in modo rapido, comodo e magari anche di migliore qualità, dall' altro ci sta sostituendo in tutto. Io mi ricordo che facevo le ricerche dall' enciclopedia e le trascrivevo a mano, le traduzioni con il dizionario, adesso basta un click, un copia e incolla e tutto il lavoro è svolto.
Ovviamente anche nel settore lavorativo la tecnologia si fa sempre piu spazio,prendendo realmente il posto delle persone, ad esempio ai caselli autostradali il pedaggio viene ritirato dalle macchinette e solo pochissimi casellanti sono ancora al loro posto.
Insomma tutti usiamo la tecnologia e sarebbe falso dire che non ha portato miglioramenti ma secondo me il modo giusto per sfruttare al meglio i suoi vantaggi è quello di non farne un uso eccessivo, di non usarla come unico strumento possibile.
In fin dei conti si viveva bene anche quando non c' era tutto questo. Credo, inoltre che se continuiamo ad abusare di essa, le generazioni future saranno cosi dipendenti da tutto ciò che non sapranno vivere senza. La virtù sta nel giusto mezzo!
Serena Elia90- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 12.03.12
Località : Napoli
Trovo che discutere sul tema della tecnologia sia molto complicato. Le generazioni precedenti alle nostre non hanno mai conosciuto il mondo di internet e ancora oggi trovano difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti che la tecnologia impone... Le nuove generazioni, invece, fanno parte del progresso stesso ed è impensabile un mondo senza internet. I giovani fanno a gara per acquistare il cellulare più costoso e quindi piu' tecnologico. Ma la tecnologia non nasce per potenziare le capacità dell' uomo??? La maggior parte dei ragazzi sono totalmente presi da internet e dalle teconologie piu' avanzate. Si pensi a quanto tempo si passa al giorno davanti al pc o al telefono oppure, quanti sms si inviano al giorno: "non passa un solo giorno senza che noi non utilizziamo un mezzo tecnologico". Noi siamo talmente abituati a questa situazione che non diamo il giusto peso a ciò che sta accadendo. Così facendo la comunicazione diventa un qualcosa di meccanico, non ha piu' lo stesso valore di prima. La gente preferisce chiacchierare a telefono, oppure chattare invece di uscire per fare una passeggiata, per mangiare un gelato..
I bambini, in particolare, trascorrono la maggior parte del tempo a giocare con i videogiochi, creando così un proprio spazio virtuale, una vita parallela, sfuggendo in tal modo alla realtà che li circonda, crescono da soli, senza una vera relazione con il prossimo. E' errato abusare della tecnologia perchè essa è nata per potenziare le capacità dell' uomo, per rendere meno problematici i suoi limiti, per aiutarlo a fare di piu', meglio e con minore fatica. C' è chi riesce a farne buon uso e quindi riesce ad utilizzarla al meglio, traendone tutto cio' che ha di positivo, e chi, invece, non riesce a dominarla lasciandosi atrofizzare da essa...
I bambini, in particolare, trascorrono la maggior parte del tempo a giocare con i videogiochi, creando così un proprio spazio virtuale, una vita parallela, sfuggendo in tal modo alla realtà che li circonda, crescono da soli, senza una vera relazione con il prossimo. E' errato abusare della tecnologia perchè essa è nata per potenziare le capacità dell' uomo, per rendere meno problematici i suoi limiti, per aiutarlo a fare di piu', meglio e con minore fatica. C' è chi riesce a farne buon uso e quindi riesce ad utilizzarla al meglio, traendone tutto cio' che ha di positivo, e chi, invece, non riesce a dominarla lasciandosi atrofizzare da essa...
Diana Emma- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 12.03.12
In questa lezione mi ha fatto riflettere che la tecnologia è la miglior nemica, ma velocizza e facilita la nostra vita, ormai senza di essa forse saremo isolati dal mondo. L'uomo senza tecnologia non potrebbe sopravvivere? Sarà anche che l'uomo senza tecnologie non avrebbe mai potuto raggiungere quelle selettività e stabilità cui ha bisogno. Per sapere se le nuove tecnologie stanno dando una spinta evolutiva importante, credo che bisognerà ancora attendere qualche anno. L'essere umano e la realtà che lo circonda sono molto complessi e la mancanza di familiarità con la complessità crea disagio. E ciò che ha permesso a persone come i disabili di poter vivere al pari come gli altri. La tecnologia,come del resto per tutte le cose,può assumere una valenza positiva o negativa a seconda dell'uso che se ne fa. In conclusione il virtuale è solo una finzione che prima o poi deve fare i conti con il reale.
Baldascino Francesco- Messaggi : 19
Data di iscrizione : 20.03.12
A lezione si è parlato di come la tecnologia abbia un ruolo fondamentale nella nostra vita di tutti i giorni. Ogni giorno utilizziamo apparecchi che ci agevolano in diverse circostanze.La tecnologia come tutte le cose ha i suoi vantaggi e svantaggi: ma la cosa più importante e che la tecnologia fa grandi passi da gigante aiutando tutte quelle persone disabili.
Antonella Pagliaro- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 14.03.12
Età : 34
Località : Mondragone
Reale o virtuale per la disabilità?In aula abbiamo discusso del concetto di AVATAR e abbiamo visionato una parte del film appunto "AVATAR", per capire come sia possibile associare la tecnologia con la disabilità.Le tecnologie tradizionali di riabilitazione hanno alle loro spalle anni di pratica e di conseguenza anche di risultati efficaci, ma non si può affermare che siano totalmente accessibili: ed ecco che subentrano le tecnologie multimediali e la realtà virtuale forniscono un valido strumento per aiutare una persona disabile e per la sua riabilitazione.Il mondo reale per una persona disabile può essere un ambiente difficile che continuamente mette a dura prova i suoi limiti, e quindi il grande vantaggio degli ambienti simulati e quello di offrire un luogo ove le barriere fisiche non sono più presenti e tutti gli attori che vi partecipano possono interpretare un nuovo ruolo sociale indipendente da quello da cui provengono.Da qui si evidenzia la possibilità da parte dell'utente di immedesimarsi nel nuovo ambiente ed emerge il cosi detto "senso di presenza", ossia il sentimento di sentirsi in un mondo che esiste al di fuori di se stesso oppure in un altra definizione è "l'esperienza soggettiva di essere in un posto o ambiente anche se si è fisicamente localizzati in un altro luogo.(WITMER & SINGER).Fondamentalmente secondo il mio parere le tecnologie in ambito di disabilità sono utili e quindi sono favorevole perchè aiutano la riabilitazione del soggetto.
marigliano francesca- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 19.03.12
Età : 33
Località : napoli
A lezione abbiamo assistito alla visione di tre video da cui è emerso che la capacità mentale dell’ uomo è limitata, ma forse più che limitata la definirei pigra, non allenata a prestare attenzione anche ai più piccoli dettagli. Ormai sembra che l’ essere attenti anche ai dettagli più minuziosi sia una peculiarità che appartenga a pochi. Tutto ciò credo che sia legato una specie di adattamento che l’ uomo ha nei confronti della tecnologia. Tra i video osservati vi è una parte del film Avatar, questa pellicola mostra di rendere l’ uomo più forte, ovviamente è solo un film di fantascienza, oggi cose del genere ancora non esisto. Ho deciso di prendere in considerazione la prima domanda: la tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell’ uomo? A tale domanda, numerose sono state le risposte dei miei colleghi che tra l’ altro nel maggior dei casi condivido. Sono state fatte osservazioni sull’ utilizzo della tecnologia come auto, internet,ecc.. e su quali siano i pro e i contro. Ed è per questo che io ho scelto di trattare il tema dei videogiochi, che hanno attecchito ormai da più di mezzo secolo. Dagli anni ’70 ad oggi si sono evoluti, migliorati andando anche a modificare quello che è il nostro quotidiano. Ho fatto una ricerca su tale argomento e finalmente ho trovato quali aspetti positivi e quali negativi può avere la dipendenza da videogioco.
Dipendenza da Videogiochi L’aspetto ludico e la funzione del gioco sono ingredienti fondamentali per un sano sviluppo dell’individuo; è attraverso il gioco che il bambino inizia ad apprendere quelle regole e ruoli che rappresentano un elemento indispensabile nel processo di identificazione e socializzazione del fanciullo. A fronte dell’aspetto salutare dell’attività ludica va però segnalato che, oggigiorno, il gioco ha assunto caratteristiche ben diverse rispetto a quelle che per secoli ne hanno garantito il ruolo di “fucina della socializzazione”, in particolare alcune caratteristiche dei moderni giochi (videogiochi) sembrano favorire, se utilizzati in eccesso, lo sviluppo di forme di disagio che, soprattutto in personalità predisposte, possono evolvere in vere e proprie problematiche psicopatologiche. Innanzitutto analizzando alcune differenze fondamentali tra i giochi tradizionali e i moderni giochi “virtuali” si possono individuare alcune importanti differenze:
•i giochi tradizionali incentivano la socializzazione mentre i videogiochi perlopiù vengono “consumati” in solitudine;
•i giochi tradizionali stimolano l’identificazione con persone reali anche se interpretano ruoli diversi mentre nei videogiochi si corre il rischio di identificarsi con personaggi virtuali, spesso dotati di poteri magici, che nei casi più gravi possono portare all’emulazione di azioni pericolose (purtroppo la cronaca ogni tanto ci informa di bambini che credendo di avere gli stessi poteri dei loro eroi preferiti fanno gesti pericolosi mettendo a rischio la propria salute e quella degli altri);
•i giochi tradizionali rappresentavano un legame tra le generazioni e comunemente venivano tramandate da genitore a figlio, mentre i giochi virtuali spesso hanno l’effetto di “separare” (pensate al nonno con il proprio nipotino, difficilmente i due avranno lo stesso “bagaglio” tecnico, linguistico, e di abilità riferita al videogioco);
•ore e ore passate, magari in solitudine, davanti ai videogames possono allentare le capacità critiche e l’aderenza alla realtà del bambino o dell’adolescente;
•nei giochi tradizionali difficilmente si arrivava a concepire azioni violente o apertamente aggressive mentre nei videogiochi questo tipo di azioni sono ampiamente diffuse e apprezzate dai più giovani.
Queste fondamentali differenze tra i giochi tradizionali e i videogames possono rendere l’idea delle problematiche psicologiche e fisiche a cui la dipendenza da giochi virtuali può portare. Si parla di Dipendenza o Addiction quando la persona instaura un rapporto di “subordinazione” con una sostanza, attività o comportamento che si rendono necessari ai fini del “benessere” del dipendente.
La Dipendenza da Videogiochi come ogni altra dipendenza, vincola il soggetto a dedicare ingenti quantità di tempo ed energie ai videogames compromettendo l’ambito scolastico, relazionale e fisico. La dipendenza da videogiochi comporta i fenomeni di tolleranza ed astinenza, ovvero il soggetto e costretto ad aumentare progressivamente le “dosi” di tempo passato a giocare per ottenere il livello di eccitazione desiderato mentre l’astinenza comporta una serie di sintomi psico-fisici (irrequietezza, agitazione, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno e dell’umore, pensieri ossessivi riferiti ai videogiochi ecc..) che si manifestano quando il soggetto è impossibilitato a giocare. Le principali conseguenze dovute alla dipendenza da videogiochi possono riguardare:
•difficoltà scolastiche (scarsa attenzione, concentrazione, difficoltà di apprendimento ecc..)
•compromissione dei rapporti sociali (isolamento, litigi per accaparrarsi i videogames, rapporti incentrati,specie in riferimento ai giochi di ruolo, sulla comunicazione virtuale);
•compromissione della salute, ad esempio il sovrappeso dovute alla vita sedentaria;
•disturbi del sonno, dell’alimentazione o dell’umore;
•problematiche psichiche di carattere dissociativo, riduzione della facoltà di critica o scollamento dalla realtà (ovvero le tante ore passate a giocare possono creare una frattura tra il mondo reale e quello virtuale, allo stesso modo, specie in adolescenza, si può compromettere il sano sviluppo dell’identità);
•problematiche astinenziali quando il soggetto non può giocare (ricorrenti pensieri riferiti al gioco, irrequietezza, disforia ecc..);
•tendenza a compiere azioni “illegali” ( per es. bullismo) o a mentire per procurarsi i soldi per i videogiochi;
•tendenza a trascurare altri interessi (sport, amicizie, hobby ecc..).
Per concludere, possiamo ipotizzare gli “effetti” che la Dipendenza da Videogiochi può avere sulle personalità più deboli – specie laddove il processo di costruzione dell’identità, come nell’adolescente, è ancora in atto- fornendo loro una sorta di “fuga” da una realtà insoddisfacente, noiosa ed anonima, all’interno di un ambiente virtuale nel quale essi trovano rifugio.
Anche rispetto alla “realtà multimediale”, infatti, occorre un’adeguata educazione degli adolescenti, sia verso il gioco, sia mirata alla differenziazione tra questa è la realtà quotidiana. La realtà virtuale può offrire stimoli maggiori alle personalità più deboli, consente una facile identificazione con gli eroi virtuali dei videogames e permette di estraniarsi dalla noia, sentimento principe per molti adolescenti. Insegnare a distinguere tra queste due realtà (compito che le Istituzioni e le principali agenzie formative ed educative, tra tutte la Scuola, non possono trascurare) significa dotare l’adolescente degli strumenti necessari per sviluppare innanzitutto un senso di responsabilità è, soprattutto, ad evitare che egli si senta un estraneo nella propria quotidianità, misurando valori, emozioni e gratificazioni in relazione a questa sua attività ludica multimediale.
Dr Gaspare Costa
Ritornando alla domanda che questa sezione del forum ha disposto: la tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell’ uomo? Concludo dicendo che la tecnologia sembra potenziare l’ uomo, ma in realtà non fa altro che atrofizzarlo perché dal momento in cui egli si serve di mezzi, supporti per potenziarsi va ad impigrire il suo corpo nonché la sua mente. Ovviamente il discorso non vale per un disabile che utilizza protesi tecnologiche per completarsi e migliorare il suo quotidiano. Come si può notare la capacità che ha la tecnologia di potenziare e atrofizzare l’ uomo è sottilissima e bisogna stare attenti ad individuare dove finisce l’ aspetto positivo del suo utilizzo e dove inizia quello negativo.
Dipendenza da Videogiochi L’aspetto ludico e la funzione del gioco sono ingredienti fondamentali per un sano sviluppo dell’individuo; è attraverso il gioco che il bambino inizia ad apprendere quelle regole e ruoli che rappresentano un elemento indispensabile nel processo di identificazione e socializzazione del fanciullo. A fronte dell’aspetto salutare dell’attività ludica va però segnalato che, oggigiorno, il gioco ha assunto caratteristiche ben diverse rispetto a quelle che per secoli ne hanno garantito il ruolo di “fucina della socializzazione”, in particolare alcune caratteristiche dei moderni giochi (videogiochi) sembrano favorire, se utilizzati in eccesso, lo sviluppo di forme di disagio che, soprattutto in personalità predisposte, possono evolvere in vere e proprie problematiche psicopatologiche. Innanzitutto analizzando alcune differenze fondamentali tra i giochi tradizionali e i moderni giochi “virtuali” si possono individuare alcune importanti differenze:
•i giochi tradizionali incentivano la socializzazione mentre i videogiochi perlopiù vengono “consumati” in solitudine;
•i giochi tradizionali stimolano l’identificazione con persone reali anche se interpretano ruoli diversi mentre nei videogiochi si corre il rischio di identificarsi con personaggi virtuali, spesso dotati di poteri magici, che nei casi più gravi possono portare all’emulazione di azioni pericolose (purtroppo la cronaca ogni tanto ci informa di bambini che credendo di avere gli stessi poteri dei loro eroi preferiti fanno gesti pericolosi mettendo a rischio la propria salute e quella degli altri);
•i giochi tradizionali rappresentavano un legame tra le generazioni e comunemente venivano tramandate da genitore a figlio, mentre i giochi virtuali spesso hanno l’effetto di “separare” (pensate al nonno con il proprio nipotino, difficilmente i due avranno lo stesso “bagaglio” tecnico, linguistico, e di abilità riferita al videogioco);
•ore e ore passate, magari in solitudine, davanti ai videogames possono allentare le capacità critiche e l’aderenza alla realtà del bambino o dell’adolescente;
•nei giochi tradizionali difficilmente si arrivava a concepire azioni violente o apertamente aggressive mentre nei videogiochi questo tipo di azioni sono ampiamente diffuse e apprezzate dai più giovani.
Queste fondamentali differenze tra i giochi tradizionali e i videogames possono rendere l’idea delle problematiche psicologiche e fisiche a cui la dipendenza da giochi virtuali può portare. Si parla di Dipendenza o Addiction quando la persona instaura un rapporto di “subordinazione” con una sostanza, attività o comportamento che si rendono necessari ai fini del “benessere” del dipendente.
La Dipendenza da Videogiochi come ogni altra dipendenza, vincola il soggetto a dedicare ingenti quantità di tempo ed energie ai videogames compromettendo l’ambito scolastico, relazionale e fisico. La dipendenza da videogiochi comporta i fenomeni di tolleranza ed astinenza, ovvero il soggetto e costretto ad aumentare progressivamente le “dosi” di tempo passato a giocare per ottenere il livello di eccitazione desiderato mentre l’astinenza comporta una serie di sintomi psico-fisici (irrequietezza, agitazione, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno e dell’umore, pensieri ossessivi riferiti ai videogiochi ecc..) che si manifestano quando il soggetto è impossibilitato a giocare. Le principali conseguenze dovute alla dipendenza da videogiochi possono riguardare:
•difficoltà scolastiche (scarsa attenzione, concentrazione, difficoltà di apprendimento ecc..)
•compromissione dei rapporti sociali (isolamento, litigi per accaparrarsi i videogames, rapporti incentrati,specie in riferimento ai giochi di ruolo, sulla comunicazione virtuale);
•compromissione della salute, ad esempio il sovrappeso dovute alla vita sedentaria;
•disturbi del sonno, dell’alimentazione o dell’umore;
•problematiche psichiche di carattere dissociativo, riduzione della facoltà di critica o scollamento dalla realtà (ovvero le tante ore passate a giocare possono creare una frattura tra il mondo reale e quello virtuale, allo stesso modo, specie in adolescenza, si può compromettere il sano sviluppo dell’identità);
•problematiche astinenziali quando il soggetto non può giocare (ricorrenti pensieri riferiti al gioco, irrequietezza, disforia ecc..);
•tendenza a compiere azioni “illegali” ( per es. bullismo) o a mentire per procurarsi i soldi per i videogiochi;
•tendenza a trascurare altri interessi (sport, amicizie, hobby ecc..).
Per concludere, possiamo ipotizzare gli “effetti” che la Dipendenza da Videogiochi può avere sulle personalità più deboli – specie laddove il processo di costruzione dell’identità, come nell’adolescente, è ancora in atto- fornendo loro una sorta di “fuga” da una realtà insoddisfacente, noiosa ed anonima, all’interno di un ambiente virtuale nel quale essi trovano rifugio.
Anche rispetto alla “realtà multimediale”, infatti, occorre un’adeguata educazione degli adolescenti, sia verso il gioco, sia mirata alla differenziazione tra questa è la realtà quotidiana. La realtà virtuale può offrire stimoli maggiori alle personalità più deboli, consente una facile identificazione con gli eroi virtuali dei videogames e permette di estraniarsi dalla noia, sentimento principe per molti adolescenti. Insegnare a distinguere tra queste due realtà (compito che le Istituzioni e le principali agenzie formative ed educative, tra tutte la Scuola, non possono trascurare) significa dotare l’adolescente degli strumenti necessari per sviluppare innanzitutto un senso di responsabilità è, soprattutto, ad evitare che egli si senta un estraneo nella propria quotidianità, misurando valori, emozioni e gratificazioni in relazione a questa sua attività ludica multimediale.
Dr Gaspare Costa
Ritornando alla domanda che questa sezione del forum ha disposto: la tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell’ uomo? Concludo dicendo che la tecnologia sembra potenziare l’ uomo, ma in realtà non fa altro che atrofizzarlo perché dal momento in cui egli si serve di mezzi, supporti per potenziarsi va ad impigrire il suo corpo nonché la sua mente. Ovviamente il discorso non vale per un disabile che utilizza protesi tecnologiche per completarsi e migliorare il suo quotidiano. Come si può notare la capacità che ha la tecnologia di potenziare e atrofizzare l’ uomo è sottilissima e bisogna stare attenti ad individuare dove finisce l’ aspetto positivo del suo utilizzo e dove inizia quello negativo.
carmela clemente- Messaggi : 17
Data di iscrizione : 14.03.12
- Messaggio n°195
Noi e la tecnologia!!
ho deciso di rispondere alla domanda:La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo??
La tecnologia potenzia le capacità dell’uomo in quanto rappresenta un’ estensione del suo corpo.Ad esempio, pensiamo ai telefono cellulari che ormai sono diventati parte integrante del nostro corpo e ci permettono di comunicare con persone a grande distanza. Si pensi anche all’automobile, che come ricorda Andreoliè divenuta integrata nei nostri processi mentali come parte anatomica del nostro corpo”. Oppure pensiamo al computer che grazie ai social network permette la comunicazione tra le persone attraverso un monitor e una tastiera. E in questo caso viene a mancare la cosiddetta” comunicazione non verbale” che è alla base delle nostre relazioni ma purtroppo non si parla più guardandosi faccia a faccia (dobbiamo ricordare infatti che noi esiste solo la comunicazione verbale ma anche quella data dagli gesti dalle espressioni di una persona !!!) Ma come tutte le cose anche la tecnologia presenta i pro e i contro poiché penso che noi non possiamo dipendere completamente dalle macchine!!! Non è possibile pensare oggi che appena ad esempio(mi è capitato qualche giorno fa) si bloccano i computer dell’ufficio postale l’uomo non può più pagare una bolletta!!!! Bisogna non essere quindi totalmente schiavi della tecnologia ed abituarsi anche a viverne senza!!!!!(O quasi)!!!
La tecnologia potenzia le capacità dell’uomo in quanto rappresenta un’ estensione del suo corpo.Ad esempio, pensiamo ai telefono cellulari che ormai sono diventati parte integrante del nostro corpo e ci permettono di comunicare con persone a grande distanza. Si pensi anche all’automobile, che come ricorda Andreoliè divenuta integrata nei nostri processi mentali come parte anatomica del nostro corpo”. Oppure pensiamo al computer che grazie ai social network permette la comunicazione tra le persone attraverso un monitor e una tastiera. E in questo caso viene a mancare la cosiddetta” comunicazione non verbale” che è alla base delle nostre relazioni ma purtroppo non si parla più guardandosi faccia a faccia (dobbiamo ricordare infatti che noi esiste solo la comunicazione verbale ma anche quella data dagli gesti dalle espressioni di una persona !!!) Ma come tutte le cose anche la tecnologia presenta i pro e i contro poiché penso che noi non possiamo dipendere completamente dalle macchine!!! Non è possibile pensare oggi che appena ad esempio(mi è capitato qualche giorno fa) si bloccano i computer dell’ufficio postale l’uomo non può più pagare una bolletta!!!! Bisogna non essere quindi totalmente schiavi della tecnologia ed abituarsi anche a viverne senza!!!!!(O quasi)!!!
Stefania Scafati- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 36
Località : Pozzuoli
- Messaggio n°196
L'equilibrio tra potenziamento ed atrofizzazione.
A lezione abbiamo affrontato vari temi: il ruolo fondamentale che ha assunto la tecnologia nelle nostre vite negli ultimi anni, l'avatar, la dematerializzazione del corpo e il fenomeno della Net Addiction.
Abbiamo però esaminato due ulteriori argomenti: quello relativo al rapporto tra reale e virtuale e quello invece inerente alla tecnologia, vista come potenziamento o atrofizzazione.
Io ho deciso di occuparmi del secondo argomento, prendendo innanzitutto in considerazione il testo di Andrea Granelli "Il sè digitale". Infatti, anche Granelli si chiede se effettivamente la tecnologia potenzi o atrofizzi le capacità umane. Egli afferma che le tecnologie sono utilizzate per potenziare le capacità dell'uomo, per rendere meno problematici i suoi limiti e le sue debolezze. Inoltre, attraverso la tecnologia, l'uomo ha da sempre cercato di poter fare di meglio con minor fatica.
Io penso che sia necessario esaminare i diversi casi: prendiamo, ad esempio, in considerazione il caso di Oscar Pistorius, il quale ha deciso di ricorrere a protesi in fibra di carbonio, chiamate flex foot per superare le sue barriere, per cercare di vivere una vita nei limiti della "normalità". Quindi penso che in questi casi, in cui la tecnologia è integrativa, sia utile e costituisca un ottimo mezzo per restituire autonomia a queste persone affette da disabilità.
Al tempo stesso però, penso che la tecnologia possa costituire un espediente che atrofizzi in qualche modo le capacità dell'uomo. Infatti è importante sapere che un uso eccessivo di un dato senso, ad esempio la vista, può togliere valore ad un altro senso, come l'udito, che può indebolirsi e quindi atrofizzarsi.
Inoltre possiamo prendere in considerazione le nuove generazioni, che sicuramente fanno un uso scorretto delle nuove tecnologie: ad esempio, i bambini di oggi preferiscono trascorrere il loro tempo giocando ai videogiochi o restando ore davanti al computer, piuttosto che uscire all'aria aperta e divertirsi con gli amici. Naturalmente questo gli impedisce una buona socializzazione.
Esiste, inoltre, una vera e propria dipendenza da Internet, che prende il nome di Internet Addiction Disorder. Le persone affette da questa malattia, avvertono la necessità di collegarsi alla rete sempre più assiduamente per ottenere soddisfazione, perdono il contatto con la realtà e cadono in vere e proprie crisi di astinenza. Quindi si rischia di confondere ciò che è reale con ciò che invece è virtuale.
Concludo dicendo che le tecnologie sono sicuramente un ottimo mezzo per potenziare e migliorare la qualità di vita delle persone, ma bisogna assumere al tempo stesso un atteggiamento equilibrato, per non rischiare di giungere all'atrofizzazione.
Abbiamo però esaminato due ulteriori argomenti: quello relativo al rapporto tra reale e virtuale e quello invece inerente alla tecnologia, vista come potenziamento o atrofizzazione.
Io ho deciso di occuparmi del secondo argomento, prendendo innanzitutto in considerazione il testo di Andrea Granelli "Il sè digitale". Infatti, anche Granelli si chiede se effettivamente la tecnologia potenzi o atrofizzi le capacità umane. Egli afferma che le tecnologie sono utilizzate per potenziare le capacità dell'uomo, per rendere meno problematici i suoi limiti e le sue debolezze. Inoltre, attraverso la tecnologia, l'uomo ha da sempre cercato di poter fare di meglio con minor fatica.
Io penso che sia necessario esaminare i diversi casi: prendiamo, ad esempio, in considerazione il caso di Oscar Pistorius, il quale ha deciso di ricorrere a protesi in fibra di carbonio, chiamate flex foot per superare le sue barriere, per cercare di vivere una vita nei limiti della "normalità". Quindi penso che in questi casi, in cui la tecnologia è integrativa, sia utile e costituisca un ottimo mezzo per restituire autonomia a queste persone affette da disabilità.
Al tempo stesso però, penso che la tecnologia possa costituire un espediente che atrofizzi in qualche modo le capacità dell'uomo. Infatti è importante sapere che un uso eccessivo di un dato senso, ad esempio la vista, può togliere valore ad un altro senso, come l'udito, che può indebolirsi e quindi atrofizzarsi.
Inoltre possiamo prendere in considerazione le nuove generazioni, che sicuramente fanno un uso scorretto delle nuove tecnologie: ad esempio, i bambini di oggi preferiscono trascorrere il loro tempo giocando ai videogiochi o restando ore davanti al computer, piuttosto che uscire all'aria aperta e divertirsi con gli amici. Naturalmente questo gli impedisce una buona socializzazione.
Esiste, inoltre, una vera e propria dipendenza da Internet, che prende il nome di Internet Addiction Disorder. Le persone affette da questa malattia, avvertono la necessità di collegarsi alla rete sempre più assiduamente per ottenere soddisfazione, perdono il contatto con la realtà e cadono in vere e proprie crisi di astinenza. Quindi si rischia di confondere ciò che è reale con ciò che invece è virtuale.
Concludo dicendo che le tecnologie sono sicuramente un ottimo mezzo per potenziare e migliorare la qualità di vita delle persone, ma bisogna assumere al tempo stesso un atteggiamento equilibrato, per non rischiare di giungere all'atrofizzazione.
Annamaria Bruno- Messaggi : 13
Data di iscrizione : 19.03.12
Nel corso della storia, la tecnologia ha svolto un'importante funzione di emancipazione dell'uomo.
Molti affermano che, non si può più parlare di sostanziale distinzione tra uomo e tecnologia, proprio perchè, la tecnologia contribuisce all'evoluzione dell'uomo.
Sherry Turkle ne La vita sullo schermo scrive:"riflettere sul nostro rapporto con la tecnologia significa riflettere sulla nostra natura umana". La tecnologia come caratteristica costitutiva dell'essere umano. Intesa come estensione della nostra fisicità. Dunque, l'uomo è sempre più legato alla tecnologia, è parte della sua identità.
Credo che, la tecnologia abbia modificato profondamente la funzionalità operativa del nostro cervello in positivo e negativo.
In positivo perchè, sostituisce l'uomo in tante operazioni, alleviandone il peso.
In negativo perchè, la tecnologia è sicuramente una risorsa importantissima per potenziare le capacità umane, ma può divenire invadente e atrofizzare le nostre capacità sensoriali, impedendo di instaurare relazioni autentiche.
Il rapporto con il virtuale modifica il rapporto corpo identità.
Interessante, facendo riferimento alle Net Addiction, il dialogo tra Maria Nadotti e una studentessa, la quale affermava che, a contatto con la realtà virtuale l'uomo stava diventando una sola cosa con le macchine e chiedeva alla Nadotti se ritenesse possibile che, in futuro si potesse perdere il senso di appartenenza al sesso. La Nadotti risponde:"ho il sospetto che l'abbiamo già perso un pò. Facciamo degli esempi. Io senza occhiali non vedo, senza il mio computer non posso più lavorare, senza il mio telefono neanche. Credo che siamo entrati, già da alcuni anni anche in Italia in un'epoca in cui i corpi non ci sono più, il corpo è già "protesizzato" è un corpo che sta diventando protesi." E conclude dicendo che, chiunque di noi ha un computer sa che esso da addiction, come l'eroina e l'alcool.
Dal punto di vista pedagogico, tutto concorre alla corretta formazione dell'individuo. La tecnologia, se non è invadente, permette di sviluppare e potenziare abilità che, altrimenti resterebbero inespresse.
La tecnologia atrofizza o potenzia? è una questione molto complessa, sulla quale bisogna indagare non solo attraverso un' intelligenza critica, ma anche attraverso l'apertura al dibattito delle idee.
La tecnologia deve esaminare i suoi presupposti fondativi e i suoi rapporti con le dinamiche della società.
Annamaria
Molti affermano che, non si può più parlare di sostanziale distinzione tra uomo e tecnologia, proprio perchè, la tecnologia contribuisce all'evoluzione dell'uomo.
Sherry Turkle ne La vita sullo schermo scrive:"riflettere sul nostro rapporto con la tecnologia significa riflettere sulla nostra natura umana". La tecnologia come caratteristica costitutiva dell'essere umano. Intesa come estensione della nostra fisicità. Dunque, l'uomo è sempre più legato alla tecnologia, è parte della sua identità.
Credo che, la tecnologia abbia modificato profondamente la funzionalità operativa del nostro cervello in positivo e negativo.
In positivo perchè, sostituisce l'uomo in tante operazioni, alleviandone il peso.
In negativo perchè, la tecnologia è sicuramente una risorsa importantissima per potenziare le capacità umane, ma può divenire invadente e atrofizzare le nostre capacità sensoriali, impedendo di instaurare relazioni autentiche.
Il rapporto con il virtuale modifica il rapporto corpo identità.
Interessante, facendo riferimento alle Net Addiction, il dialogo tra Maria Nadotti e una studentessa, la quale affermava che, a contatto con la realtà virtuale l'uomo stava diventando una sola cosa con le macchine e chiedeva alla Nadotti se ritenesse possibile che, in futuro si potesse perdere il senso di appartenenza al sesso. La Nadotti risponde:"ho il sospetto che l'abbiamo già perso un pò. Facciamo degli esempi. Io senza occhiali non vedo, senza il mio computer non posso più lavorare, senza il mio telefono neanche. Credo che siamo entrati, già da alcuni anni anche in Italia in un'epoca in cui i corpi non ci sono più, il corpo è già "protesizzato" è un corpo che sta diventando protesi." E conclude dicendo che, chiunque di noi ha un computer sa che esso da addiction, come l'eroina e l'alcool.
Dal punto di vista pedagogico, tutto concorre alla corretta formazione dell'individuo. La tecnologia, se non è invadente, permette di sviluppare e potenziare abilità che, altrimenti resterebbero inespresse.
La tecnologia atrofizza o potenzia? è una questione molto complessa, sulla quale bisogna indagare non solo attraverso un' intelligenza critica, ma anche attraverso l'apertura al dibattito delle idee.
La tecnologia deve esaminare i suoi presupposti fondativi e i suoi rapporti con le dinamiche della società.
Annamaria
MARTINA MARFE'- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°198
DOPPIA IDENTITA'
La frase che mi ha portato a riflettere è quella di G.Longo, presente nel suo libro Homo technologicus: “ non passa un solo giorno senza che noi non utilizziamo un mezzo tecnologico”. Questa frase può sembrare scontata e banale ma personalmente solo quando l’ho letta mi sono resa conto della realtà di quanto affermato. Oggi nel 2012 siamo immersi nella tecnologia,e tutti noi la utilizziamo in modo così facile e automatico che sarebbe ormai difficile farne a meno, è diventata la nostra “normalità“, l’abbiamo integrata nella nostra quotidianità e ci siamo adattati a lei. Oggigiorno ci è data la possibilità addirittura di costruirci una realtà alternativa alla nostra; crearci una nuova identità per vivere come abbiamo sempre desiderato nel nostro mondo virtuale,ed è proprio questo il tema affrontato da Sherry Turkle nel suo libro “La vita sulla schermo”. Lo schermo del nostro computer diventa il luogo in cui edificare la nostra vita artificiale, dove possiamo rifugiarci ed evadere dai nostri problemi, preoccupazioni e anche da una eventuale condizione di disabilità.
Con l’avvento di Internet abbiamo assistito alla nascita dell’AVATAR, di un alter -ego ideato dall’uomo, grazie al quale un individuo può essere ricreato nella realtà virtuale con caratteristiche reali ma anche con potenzialità speciali. Come abbiamo visto anche in aula, con il film “Avatar” , questa nuova tecnologia può far in modo di eliminare virtualmente una qualsiasi disabilità per dare la possibilità di muoversi in un mondo digitale venendo riconosciuto come un vero e proprio normodotato.
Importante secondo il mio parere è tenere sempre presente la nostra reale identità senza confondere il “nostro” mondo con il mondo virtuale che costruiamo, perché come ricorda Sandy Stone :
< Non importa quanto virtuale il soggetto possa diventare, c’è sempre un corpo attaccato>
Con l’avvento di Internet abbiamo assistito alla nascita dell’AVATAR, di un alter -ego ideato dall’uomo, grazie al quale un individuo può essere ricreato nella realtà virtuale con caratteristiche reali ma anche con potenzialità speciali. Come abbiamo visto anche in aula, con il film “Avatar” , questa nuova tecnologia può far in modo di eliminare virtualmente una qualsiasi disabilità per dare la possibilità di muoversi in un mondo digitale venendo riconosciuto come un vero e proprio normodotato.
Importante secondo il mio parere è tenere sempre presente la nostra reale identità senza confondere il “nostro” mondo con il mondo virtuale che costruiamo, perché come ricorda Sandy Stone :
< Non importa quanto virtuale il soggetto possa diventare, c’è sempre un corpo attaccato>
Carmela Perillo- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 17.03.12
- Messaggio n°199
La tecnologia migliora la vita
In questa lezione dopo la spiegazione fatta dalla prof.ssa abbiamo affrontato un nuovo laboratorio. Ci sono state fatte due domande e tra queste io ho scelto la prima:LA TECNOLOGIA COME ATROFIZZAZIONE O COME POTENZIAMENTO?
Proprio oggi abbiamo studiato la tecnologia e l'uomo e abbiamo iniziato a parlare de Il sè digitale di Granelli in cui l'autore si ricollega alle nuove tecnologie considerate come nuovi orizzonti per potenziare l'uomo e superare quindi i limiti dell'uomo stesso. E proprio egli propone questa domanda. Ragionando su quello che Granelli dice---> la tecnologia intesa come potenziamento dell'uomo... io sono pienamente d'accordo perchè la tecnologia ha avuto precedentemente e negli ultimi anni un grande sviluppo che ha portato un potenziamento delle capacità dell'uomo per far si che l'uomo vada oltre i suoi limiti e le sue debolezze portando così un miglioramento della propria vita. Lo sviluppo tecnologico è ormai noto nella vita quotidiana come sta "modificando" il corpo dell'uomo e questo si vede anche nelle piccole azioni che l'individuo compie. Quindi le innovazioni e le ricerche tecnologiche oggi non seguono solo la strada dell'utilità ma anche la strada per diminuire la fatica nel superare limiti e portare un potenziamento per migliorare la vita umana.
L'altra parte della domanda propone l'atrofizzazione cioè la tecnologia attenua i sensi e diminuisce le capacità sensoriali su cui si costruiscono le relazioni umane. Riguardo a ciò io non sono pienamente d'accordo perchè nelle relazioni spesso non ci sono solo i sensi ma c'è anche il cuore che "detta regole" ai sensi e non si fa "dominare" dalla tecnologia stessa
Proprio oggi abbiamo studiato la tecnologia e l'uomo e abbiamo iniziato a parlare de Il sè digitale di Granelli in cui l'autore si ricollega alle nuove tecnologie considerate come nuovi orizzonti per potenziare l'uomo e superare quindi i limiti dell'uomo stesso. E proprio egli propone questa domanda. Ragionando su quello che Granelli dice---> la tecnologia intesa come potenziamento dell'uomo... io sono pienamente d'accordo perchè la tecnologia ha avuto precedentemente e negli ultimi anni un grande sviluppo che ha portato un potenziamento delle capacità dell'uomo per far si che l'uomo vada oltre i suoi limiti e le sue debolezze portando così un miglioramento della propria vita. Lo sviluppo tecnologico è ormai noto nella vita quotidiana come sta "modificando" il corpo dell'uomo e questo si vede anche nelle piccole azioni che l'individuo compie. Quindi le innovazioni e le ricerche tecnologiche oggi non seguono solo la strada dell'utilità ma anche la strada per diminuire la fatica nel superare limiti e portare un potenziamento per migliorare la vita umana.
L'altra parte della domanda propone l'atrofizzazione cioè la tecnologia attenua i sensi e diminuisce le capacità sensoriali su cui si costruiscono le relazioni umane. Riguardo a ciò io non sono pienamente d'accordo perchè nelle relazioni spesso non ci sono solo i sensi ma c'è anche il cuore che "detta regole" ai sensi e non si fa "dominare" dalla tecnologia stessa
giovanna costagliola- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 15.03.12
spesso quando più generazioni si trovano a confronto sostengono sempre la fatidica frase "progresso e regresso"
e forse devo dar ragione a loro perchè da una semplice cose tipo il comunicare a una complessa ricerca oggi si usa fare con strumenti sempre piu avanzati...
più il tempo passa e piu la tecnologia avanza però essa può avere due sfaccettature per quanto riguarda la vita semplice di un tempo l'ha resa complicata nel volere sempre di più di quello che si ha e di essere insoddisfatti, dai racconti di persone che vivevano la loro vita senza telefoni computer automobili apprendo che oggi hanno difficoltà a relazionarsi con la nuova tecnologia molti non si avvicinano neanche e altri pensano che sia uno dei mali dei giovani perchè pone limiti alla propria identità e io che sto affrontando in queste lezioni posso dire che nonostante la loro ignoranza in materia l'esperienza li porta a ragionare nel miglior dei modi e ad avere ragione...
come prima dicevo la tecnologia ha varie sfaccettature perche essa può oltre che essere un limite atrofizzando le persone può anche potenziare un qualcosa di cui noi non abbiamo o in casi particolari di Pistorius che con le sue protesi ha potuto raggiungere i suoi sogni ed obiettivi...
dopo questa distinzione fatta sostengo che la tecnologia abbia atrofizzato molto l'essere umano però non bisogna darne una colpa perchè viviamo in un età tecnologica dove tutto ci sembra indispensabile e non ne potiamo fare a meno...
e forse devo dar ragione a loro perchè da una semplice cose tipo il comunicare a una complessa ricerca oggi si usa fare con strumenti sempre piu avanzati...
più il tempo passa e piu la tecnologia avanza però essa può avere due sfaccettature per quanto riguarda la vita semplice di un tempo l'ha resa complicata nel volere sempre di più di quello che si ha e di essere insoddisfatti, dai racconti di persone che vivevano la loro vita senza telefoni computer automobili apprendo che oggi hanno difficoltà a relazionarsi con la nuova tecnologia molti non si avvicinano neanche e altri pensano che sia uno dei mali dei giovani perchè pone limiti alla propria identità e io che sto affrontando in queste lezioni posso dire che nonostante la loro ignoranza in materia l'esperienza li porta a ragionare nel miglior dei modi e ad avere ragione...
come prima dicevo la tecnologia ha varie sfaccettature perche essa può oltre che essere un limite atrofizzando le persone può anche potenziare un qualcosa di cui noi non abbiamo o in casi particolari di Pistorius che con le sue protesi ha potuto raggiungere i suoi sogni ed obiettivi...
dopo questa distinzione fatta sostengo che la tecnologia abbia atrofizzato molto l'essere umano però non bisogna darne una colpa perchè viviamo in un età tecnologica dove tutto ci sembra indispensabile e non ne potiamo fare a meno...
Contenuto sponsorizzato
|
|