lab. 23 aprile DOMOTICA (chiuso)

Negli ultimi anni, grazie ad un lavoro di sensibilizzazione delle amministrazioni a livello sociale, si sono sviluppati vari interventi volti all'automatizzazione delle abitazioni per ovviare le esigenze di persone disabili ( ma anche di anziani).si assiste alla realizzazione di alloggi che tutelano e garantiscono la salvaguardia e soprattutto l'integrazione sociale di tali individui, consentendo la realizzazione di percorsi personalizzati che consentano una vita autonoma, secondo una diversificazione dei livelli di intervento. ovviamente, i costi sono ancora poco accessibili, ma la speranza è che aumenti la produzione, che sia sempre più aggiornata e abbordabile da tutte le famiglie che necessitano di tali ausili!
per realizzare questi obiettivi, differenziati in base alle esigenze degli individui, soprattutto in casi di disabilità e/o handicap individuali, si deve partire da una progettazione mirata preposta all' elaborazione di soluzioni personalizzate per la domotica e la vita autonoma. quindi bisogna soffermarsi su più punti,ovvero:
- analizzare i bisogni;
- supporto psicologico necessario per esprimere il bisogno e superare resistenze legate all' introduzione di nuovi ausili o modifiche alla casa.
- acquisto di ausili e realizzazione di interventi edilizi o assimilati, che risultano necessari;
- Software domotico per il controllo della casa basato su segnali a infrarossi;
- Moduli di controllo per motori, lampade e d integrazione con elettrodomestici e sistemi della casa;
- eliminazione di barriere architettoniche domestiche;
- progettazione dei servizi igienici;
- installazione di sollevatori mobili a ruote.
ci siamo mai chiesti cosa potrebbe significare consentire ad un disabile motorio di controllare attraverso un semplice telecomando la sua casa, la sua vita?? secondo me permettergli di poter svolgere le azioni quotidiane significherebbe permettergli di ri-acquistare la propria autonomia... la propria dignità.
noi magari.... durante la giornata, siamo abituati a svolgere azioni in modo automatico,(QUASI!!) non facciamo nemmeno più caso a determinate cose!ma parlo di cose semplici,come ad esempio: apriamo la porta di casa per uscire,suoniamo il campanello per rientrare; accendiamo la luce quando fa buio, la spegniamo se vogliamo dormire; apriamo la finestra se sentiamo caldo e chiudiamo le tapparelle se scoppia un temporale; rispondiamo al telefono quando squilla o facciamo “zapping” con il telecomando della televisione quando siamo stufi dei soliti programmi trasmessi. ma se un giorno non fossimo più in grado di svolgere da soli la più semplice delle azioni che ho elencato?credo che potremmo addirittura impazzire nel sentirci inutili e soprattutto frustrati nel dover chiedere in continuazione: “Mi cambi canale per favore? Puoi abbassare il volume? Mi apri la porta del bagno?”.di conseguenza trovo necessario dover sottolineare e ribadire l'importanza oggi della domotica che è diventata un’arma indispensabile per i disabili motori molto gravi che vogliono riappropriarsi della loro autonomia.
i video che la docente ci ha mostrato, sono stati davvero incisivi e sono stati perfetti per farci comprendere l'importanza che gli ausili tecnologici, in una casa domotica, assumono!
credo che sia indispensabile, accanto ai supporti tecnici, la presenza della famiglia!
il caso di Andrea Ferrari,che vive da solo in una casa domotica a Verona! a vederlo mi è venuta in mente l'esclamazione " casa, dolce casa!" perchè è libero di poter fare tutto ciò che vuole, quando vuole, come vuole! è stato molto commovente perchè a noi tutti è garantita la libertà, l'autonomia e anche il diritto di ABITARE! e la mia speranza a riguardo è che tutti i comuni, di tutte le regioni facciano in fretta ad attrezzarsi in tal senso!!!

Credo che la domotica può migliorare la qualità di vita di anziani, disabili, e delle famiglie che li assistono. Magari piccoli gesti che a noi possono sembrare banali come aprire una porta o alzarsi dal letto per le persone disabili è comunque una difficoltà e dovra sempre chiedere l'aiuto a qualcuno, in una casa domotica e grazie dopo qualche giorno farà a meno di chiedere una mano e si sentirà più autonomo.I video ke la prof ci ha fatto vedere sono stati importanti per farci comprendere l'importanza che gli ausili tecnologici in una casa domotica sono fondamentali.

Solo pochi anni fa non potevamo nemmeno immaginare che, in così poco tempo, la tecnologia più evoluta potesse entrare nelle nostre case e nella nostra quotidianità.
Allarmi che si attivano a distanza, luci che si accendono e si spengono automaticamente ad orari programmati, persiane che si alzano da sole all’ora della sveglia ed impianti di allarme che si attivano alla presenza di ladri.Attraverso la domotica è inoltre possibile trasformare l'ambiente domestico in uno spazio capace di supportare le persone con disabilità fisiche o cognitive nelle operazioni quotidiane, ripristinando, almeno in parte, la loro indipendenza, incrementandone la sicurezza, e contribuendo alla riduzione dei costi della assistenza domiciliare. Le tecnologie esistono ma non sono ancora molto diffuse sia per la carenza di informazione da parte dei vari soggetti interessati (i disabili, la classe politica, le imprese) che per la carenza di strumenti legislativi adeguati di supporto. Sono dell'idea che grazie alla domotica le persone disabili possano condurre la propria vita con più autonomi e questo l'ho potuto capire,anche grazie al video proiettato in aula.traggo una frase dal libro dell'autore De Plan:la domotica è la progettazione di una casa intelligente a misura dell' uomo.

La domotica è la scienza che si occupa dello studio delle tecnologie preposte al miglioramento della vita di alcune persone, come gli anziani e le persone "disabili". Come abbiamo visto oggi in aula nel video di Andrea Ferrari che proprio grazie alla domotica riesce a vivere da solo, anche avendo una disabilità.
Secondo me la domotica, come ho già detto, aiuta molto anziani e disabili, perchè riesce a dare loro una vita in qualche modo "autonoma" e "indipendente". La cosa che mi è dispiaciuta è che costa molta quindi non tutti potranno permettersela.

Siamo ormai sommersi in un mondo super tecnologico….e oggi ne ho avuto la conferma dopo aver guardato quei video che ci illustravano la domotica, in particolare la casa domotica.
Fino a poche ore fa questa parola era per me sconosciuta, ma già dopo il primo video quello che ci presentava una vera e propria casa domotica, quella di Andrea Ferrari ho potuto capire l’importanza di questi nuovi mezzi.
Andrea è un ragazzo disabile completamente autonomo, tanto da poter vivere da solo.
Credo sia una grandissima conquista, in quanto spesso può capitare, come abbiamo visto in un secondo video che in seguito ad un incidente si possa rimanere invalidi e questo comporta un cambiamento radicale della propria vita, in quanto improvvisamente si ha la necessità di una totale assistenza e quindi bisogno di altri.
Si tratta di appartamenti dotati di diversi ausili che permettono di avere un totale controllo degli spazi domestici, ideati non soltanto per disabili, ma anche per anziani che hanno l’esigenza di vivere da soli ma che non sono completamente autosufficienti o per l’età avanzata o a causa di malattie.
Mi ha colpito in modo particolare questo video che vi propongo, in quanto come ribadisce l’Ingegnere Leonardo Maccapanni, Consulente delle Politiche Sociali, ancora una volta si è persa l’occasione per mettere in atto un piano di domotica che poteva essere di grande aiuto in particolar modo per tutti coloro che sono affetti da handicap.
Durante il Piano Casa, atto al rilancio dell’edilizia e quindi alla costruzione di nuove case, si era intravista la possibilità di una domotica soprattutto ad uso sociale e lo stesso Presidente del Consiglio aveva fatto diverse sollecitazioni a riguardo. Ma dopo le prime proposte di legge sul decreto casa e in realtà anche successivamente , gli incentivi per la domotica non sono mai comparsi.

Si spera che in futuro si possano avere altre occasioni che permettano la diffusione della domotica per tutti i cittadini che ne hanno più bisogno.

Una tecnica innovativa, che permette attraverso un’architettura per interni di poter migliorare la qualità della vita di quei soggetti che sfortunatamente hanno una problematica fisica. Questa è la domotica.. Come abbiamo visto nel video, a Belluno Andrea Ferrari vive da solo e cerca di rendersi autosufficiente e lo stesso vale anche per l’altro video in cui il soggetto che ha raccontato del suo incidente, che lo ha paralizzato dal collo in giù, ha anche spiegato cosa significa vivere in una casa che non ti mette barriere e che al contrario ti agevola laddove è possibile. Egli riesce davvero a “comandare” la sua casa attraverso dei sistemi a scansione, ma è impensabile che per poter realizzare il sogno di vivere liberamente nella propria casa ci sia bisogno di avere a disposizione più di cento mila euro. In Italia hanno creato un portale che, fortunatamente, permette a soggetti disabili di poter provare a vivere in una casa domotica e sperimentarla per un breve periodo. Una casa agevole, sana e comoda, questi sono gli elementi fondamentali che servono per la costruzione di case che dall’esterno ci sembrano anche esagerate, ma che invece supportano il soggetto che grazie a questi ausili vive una vita il più normale possibile. La domotica è particolarmente utile per persone disabili in quanto migliora la sicurezza all’interno delle mura domestiche e permette in situazioni di emergenza di far partire una richiesta d’aiuto direttamente ai propri familiari. Ma credo che in molti altri casi la tecnologia entra bruscamente nelle nostre vite, solo per lusso o per stare al passo con i tempi, perché ormai la tecnologia ci ha investiti a pieno e siamo tutti diventati dipendenti da mezzi che ci consentono più rapidità e meno fatica e che in qualche modo ci fanno dimenticare la bellezza delle cose manuali.
Personalmente sono venuta a conoscenza di questo tipo di tecnologia, attraverso un programma Extreme Makeover Home Edition, che ha lo scopo di aiutare famiglie, che al suo interno hanno soprattutto soggetti con problematiche fisiche e che si ritrovano a vivere in una casa che non è confortevole e che non gli permette neanche di potersi muovere in maniera autonoma. Il loro compito è riprogettare dalle fondamenta case che si rivelano essere fatte su misura per queste persone. All’interno di queste riprogettazioni poi, molte volte entrano in gioco anche personaggi famosi e credo che sia un buon modo per sensibilizzare i più fortunati a donare il proprio tempo e anche materialmente qualcosa di loro che possa essere d’aiuto per chi invece ha delle disabilità.
Riporto un video che vi invito a guardare perchè dimostra ciò che sono capaci di fare in una settimana:


Purtroppo però quello che viene realizzato in questo programma, che è americano, qui in Italia non è supportato alla stessa maniera a causa dei costi elevati. Diventa quindi una sorta di tecnologia che aiuta solo chi può permetterselo e lo fa a scapito degli altri. Da qualche anno, ci sono state molte innovazioni, infatti riporto un articolo di un paio di anni fa, che riguarda la costruzione di un primo progetto di casa a Savona che ospita persone al fine di reinserirle nel sociale: http://www.edilone.it/Primo-progetto-di-casa-domotica-per-disabili-aperta-in-pieno-centro-a-Savona_news_x_2878.html
È possibile quindi eliminare apparentemente le differenze grazie a questa tecnologia “futura” ma mi chiedo: se non è accessibile a tutti coloro che ne hanno bisogno, allo stesso modo andrà a creare ancora delle differenze?

Domotica= tecnica innovativa che studia principalmente architettura di interno.
Dai video che abbiamo visto in aula e dalla mia esperienza penso che la casa domotica nasce si per dare autonomia fisica a un disabile, ma allo stesso tempo funziona anche sulla sua mente perchè non dovendo dipendere da altri cresce la sua autostima e questo lo fa coinvivere meglio con la sua disabilità.
Nel caso dei normodotati (secondo video) ritengo che la domotica sia atrofizzante,quindi a mio dire è meglio che: la luce ce la accendiamo da soli,le tapparelle le alziamo noi,ecc. in modo da non rischiare di diventere dei pigroni.
Spero che queste tecnologie un giorno diventino accessibili a tutti,in termini economici, perchè hanno davvero un costo elevato.

Penso sia desiderio di tutti vivere una vita quanto più normale possibile, Andrea ferrari grazie alla domotica( scienza che studia arredamenti interni dotati di super tecnologia)può farlo. " E' questo ciò che volevi", parole della mamma di Andrea... credo sia bellissimo poter constatare che Andrea può vivere una vita più vicina alla normalità nonostante tutte le difficoltà. Per me anche questo significa abbattere le barriere architettoniche.

“Dal progresso delle scienze dipende in modo diretto il progresso complessivo del genere umano. Chi frena il primo frena anche il secondo.” (Johann Gottlieb Fichte)
Questa frase contiene una grande verità,a mio parere,perché è soltanto grazie al contributo dato dalla scienza e dalla tecnologia che abbiamo,continuamente,la possibilità di evolverci e di migliorare la qualità della nostra vita. Se la scienza si fermasse,dunque,sarebbe una catastrofe per tutto il genere umano che verrebbe,così,privato di molte altre occasioni di sviluppo e di crescita. Nonostante tutto,attualmente,viviamo in una società supertecnologica in cui la scienza fa passi da gigante,cercando,non solo,di essere sempre a pari passo con le altre società ma anche di assicurare il meglio a ciascun essere umano. La scienza,dunque,non si ferma mai e ci propone,sempre più frequentemente,nuovi modelli e tecnologie da provare. Come,ad esempio,la casa domotica definibile un po’ come la “Casa dei Sogni”,che tante persone vorrebbero avere. La casa domotica,in realtà, non è altro che un edificio dotato di moderne tecnologie elettroniche,molto avanzate,e perciò,rispetto ad una cosa normale,è molto più comoda. La domotica,infatti,offre molte opportunità: gli impianti e gli apparati domestici possono essere usati in modalità integrata per ottenere maggior sicurezza e tranquillità e migliora la qualità della vita e del confort, con un occhio attento al risparmio dei consumi energetici. Una casa del genere,però,non va considerata in base alla sua estetica ma in base alle opportunità che può offrirci. Essa,ad esempio,può rappresentare una vantaggiosa “POSSIBILITA’” per i soggetti disabili. Quello che molti credono sia “IMPOSSIBILE”,come pensare ad un soggetto disabile come un soggetto autonomo e indipendente che non necessita dell’aiuto di nessuno,in realtà,grazie alla domotica,è “POSSIBILE”. E’ giusto poter offrire a tutti l’opportunità di godere degli stessi diritti,poter soddisfare le proprie voglie e sentirsi autonomi senza dover dipendere da nessuno…e pensare che queste opportunità possano essere offerte anche a coloro che hanno degli handicap,è ancora più bello! E’ un motivo di gioia soprattutto per loro che hanno il diritto di vivere una vita normale come tutti noi…Perciò,possiamo solo sperare che il progresso non ci abbandoni ne adesso e ne…MAI!

oggi è stato trattato un tema su cui non avevo mai riflettuto:la domotica. essa è la scienza che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropizzati.effettivamente ci sono molti lati positivi come migliorare la qualità della vita,migliorare la sicurezza,risparmiare energia,semplificare determinate azioni.in tal proposito si è fatto vedere un video su un telecomando vocale che consente di impartire comandi vocali agli impianti domotici della propria casa, come regolare le luci e la temperatura, aprire le persiane, oppure ascoltare la musica.questa tecnica serve alle persone diversamente abili di riuscire a vivere senza alcuna barriera,di vivere in modo autonomo e spero tanto che questa tecnica in un futuro migliori. nel caso dei normodotati (secondo video) si nota come la domotica sia atrofizzante per una persona e come questa sia pigra di svolgere semplici azioni che,se ci riflettiamo,a noi ci "pesano"invece altri invidierebbero di avere quell'abilità.

Pensare alla domotica significa principalmente immaginare una casa del futuro, come se ne sono viste innumerevoli nei film di fantascienza. La domotica è una scienza oggi alla portata di tutti, con l'obiettivo di migliorare lo stile e la qualità della vita, specialmente di persone disabili ed anziane.Un'iniziativa davvero utile che permette tramite un semplice touch screen o di un comando vocale di gestire autonomamente l'illuminazione o la televisione, finestre o imposte della propria casa;inoltre migliora la sicurezza all'interno delle mura domestiche e permette in situazioni di emergenza di far partire una richiesta d'aiuto direttamente ai propri familiari. Nella casa domotica tutto è stato pensato per il massimo comfort.
La casa domotica per me è davvero fantastica, proprio perchè permette anche a persone disabili come nel caso di Andrea,protagonista del video visto in classe, di gestire autonomamente la propria vita quotidiana all'interno delle mura domestiche. Prima di oggi non avrei mai pensato che una persona disabile potesse vivere da sola, proprio perchè credevo che aveva sempre bisogno di un sostegno e quindi di essere affiancato da un'altra persona, e invece la tecnologia ha permesso anche ai disabili di vivere la propria autonomia. Sono rimasta davvero molto colpita e quasi mi sono emozionata nel vedere Andrea fare le cose che facciamo normalmente tutti in casa senza l'aiuto di nessun altro, ma specialmente vederlo felice.

La domotica,questo è stato uno degli argomenti trattati oggi in aula,ma mai prima d'ora avevo sentito parlare di case con questo tipo di architettura.
Io la definirei anche la "casa intelligente" costruita per poter facilitare l'adempimento di molte e semplici azioni che si svolgono in casa ma che per alcune persone non sono tali, oggi la domotica potrebbe diventare un’arma indispensabile per quei disabili molto gravi che vogliono riappropriarsi della loro autonomia.
Troppo spesso, a seguito di traumi fortemente invalidanti, molte persone si trovano nella condizione di dover dipendere interamente dai familiari o, nei casi meno fortunati, da sconosciuti: dall’impossibilità di svolgere quelle attività che da sempre hanno costituito la quotidianità di un individuo, deriva quasi sempre una perdita profonda di autostima che rende sempre più lungo e complesso il processo riabilitativo.
Proviamo per un istante a pensare a quante azioni, nell’arco della giornata, siamo talmente abituati a svolgere da non farci nemmeno più caso: apriamo la porta di casa per uscire e suoniamo il campanello per rientrare; accendiamo la luce quando fa buio e la spegniamo se vogliamo dormire; apriamo la finestra se sentiamo caldo e chiudiamo le tapparelle se scoppia un temporale; rispondiamo al telefono quando squilla o facciamo “zapping” con il telecomando della televisione quando siamo stufi dei soliti programmi trasmessi. Potremmo andare avanti per ore a citare innumerevoli cose: ma se un giorno non fossimo più in grado di svolgere da soli nemmeno la più semplice di esse? Quanto ci sentiremmo inutili e frustrati nel dover chiedere in continuazione: “Mi cambi canale per favore? Puoi abbassare il volume? Mi apri la porta del bagno?”, o se dovessimo telefonare ad un amico con qualcuno a fianco che ci tiene la cornetta e che, inevitabilmente, partecipa alla nostra telefonata.
Ma proviamo allora a pensare cosa potrebbe significare consentire ad un disabile di potere controllare anche una sola di queste azioni in piena autonomia.
Vorrebbe dire non sentire più il peso della sua disabilità, poter coltivare dei rapporti d'amicizia ... e tutto questo sarebbe positivo anche per chi li sta accanto,come per i genitori stare con il proprio figlio solo per il piacere di stargli accanto NON perchè ha bisogno di loro...
Così come abbiamo visto nel video su Andrea Ferrari,ragazzo disabile che vive a Belluno in una casa domotica e grazie ad essa vive la sua vita in piena libertà, è completamente autonomo ma ancor di più è FELICE.
Ma purtroppo questo tipo di architettura ha un limite: i costi eccessivi e purtroppo non accessibile a tutti e quindi ancora una realtà per pochi.

La domotica è la scienza che si occupa delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita all’interno di una casa. La domotica svolge un ruolo importante nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. Per questo si parla di case-intelligenti. Con questo termine si indicano quelle abitazioni che mettono a disposizione dell’utente impianti che sono quasi totalmente autonomi. Attraverso la domotica si può pensare di accendere le luci, oppure aprire le finestre con un solo comando vocale. La tecnologia domotica viene usata principalmente per le persone disabili. Grazie a questa tecnologia infatti, queste persone si rendono autonome. Ne è un esempio, Andrea Ferrari, il quale costretto a stare su una sedia a rotelle riesce comunque ad avere una vita autonoma, grazie alla sua casa costruita con tecnologie domotiche. Spesso la tecnologia ci atrofizza, ci rende schiavi, ma credo che in questo caso la scienza abbia fatto un ottimo progresso, in particolar modo per aiutare a migliorare la vita delle persone disabili. E’ bello pensare che una persona disabile è libera di essere indipendente e autonoma nonostante il suo deficit, che può cucinare, utilizzare il pc, lavarsi, vestirsi, tutto grazie all’aiuto di un semplice telecomando o di un tasto che però dietro nascondo un progresso ed una tecnologia enorme.

La DOMOTICA è lo studio di tecnologie basate sull’ingegneria informatica ed elettronica, aventi per obiettivo la realizzazione di una serie di dispositivi integrati che permettano di facilitare l’adempimento delle varie operazioni solitamente svolte in un edificio. La domotica svolge un ruolo importante nel rendere ‘intelligenti’ apparecchiature, impianti e sistemi previsti in un’architettura ;permette la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici .
Aiuta a muoversi..a poter svolgere una vita “normale”, a poter far ciò che le barriere solitamente impediscono. Oggi in aula abbiamo visto vari filmati di persone che grazie all’ausilio della domotica hanno potuto ridurre il loro handicap; addirittura permette a persone con disabilità e deficit di poter vivere da sole. I costi purtroppo sono troppo alti,quindi ,non accessibili a tutti,ma spero un giorno che chiunque possa accedervi e combattere il proprio handicap.






Molte persone con disabilità prima erano costrette a “isolarsi” nel proprio angolo di casa,o nel letto o a limitarsi solo a determinate azioni,con la domotica tutto cambia… Permette di disporre di un sistema unico che possa comprendere tutte le funzioni di comunicazioni ed autonomia che la persona necessita.
Finalmente il primo passo verso l’abbattimento delle barriere architettoniche,verso la volontà di permettere a tutti di vivere,di svolgere le azioni quotidiane,senza per forza continua assistenza;fornisce a tutti la possibilità di poter essere almeno in parte indipendenti,la possibilità di rispondere a telefono,di cucinare,di chattare, di vedere la televisione,permette di muoversi liberamente in un casa costruita in base all’esigenze del soggetto.







Un ambiente creato su misura dell’uomo,cioè di ogni persona,sia colui che può usare le proprie risorse fisiche e mentali e sia chi può contare su una parte di esse.

Se tempo fa mi avessero chiesto “che cos’è la domotica?” io non avrei dato risposta, o meglio non avrei mai capito che importanza essa ha, soprattutto per un disabile. Scientificamente si dice che la domotica è quella scienza che si occupa dello studio delle tecnologie volte a migliorare la vita della persona e la sicurezza in casa. Ma io vorrei dare un significato personale alla parola DOMOTICA; per me domotica significa “POTER FARE”. Con la domotica, ovvero con la casa domotica, un disabile può fare tutto ciò che vuole liberamente senza l’ausilio di nessuno, può cucinarsi da solo, può aprire le porte, può guardare la televisione cambiando i canali, può chiudere le finestre, insomma può vivere da solo, in modo semplice come una qualsiasi persona normodotata.(ciò l’ho abbiamo visto in aula oggi,con i video che la professoressa ci ha fatto vede, in particolare il video di Andrea Ferrari). Una casa domotica, è una casa prettamente tecnologica che può essere controllata o con l'utilizzo di un telecomando, o attraverso dispositivi vocali, o anche attraverso un sistema visivo,cioè con lo sguardo. Come ogni cosa tecnologica però ha degli aspetti negativi. Innanzi tutto le case hanno dei costi elevatissimi e non tutti possono permettersela. Poi mentre per una persona disabile, essa rappresenta un Vantaggio, per le persone normodotate, credo che tanta comodità potrebbe portare a delle conseguenze, come la pigrizia, causando quindi una vera e propria “atrofizzazione”.Aspetti negativi o Positivi che essa possa avere , io credo che la cosa importante da dire e che essa, secondo il mio parere, ha una funzione prettamente SOCIALE, cioè tende, attraverso la sua innovativa semplificazione della vita quotidiana, ad essere una straordinaria risposta al problema delle barriere architettoniche, che possono essere molto fastidiose sia nei luoghi privati, come la propria abitazione, sia nei luoghi pubblici. La domotica facilita la vita e la rende a “portata di mano” nel vero senso della parola.

[img][/img] Ecco cosa Causa una casa domotica in un normodotato...PIGRIZIA!!
[img][/img][img][/img] ECCO invece in che modo aiuta un disabile la domotica...

vedendo un paio di video della domotica su youtube,quello che piu mi ha colpito è stato il modo in cui il programma COSI' CASA ha spiegato e illustrato una casa domotica.... credo che sia molto bello da vedere...

I video che ci sono stati proposti ci mostrano come la domotica sia per i disabili il trampolino mediante il quale accedere  alla condizione di libertà.
Io, che ora come non mai, mi  ritengo molto fortunata,mi sono  sempre accostata al concetto di libertà personale  intendendolo  come libertà di “poter fare”, “poter viaggiare” il potere di muovermi in un frangente della vita che esula dalle attività quotidiane;
Non ho mai considerato espressione di libertà: alzare una persiana, accendere una luce, rispondere al citofono assodando che queste azioni routinarie siano date per scontate.
Mi rendo conto che la condizione  degli impossibilitati ad ogni forma di movimento è assimilabile alla camicia di forza che impedisce qualsiasi movimento, è assimilabile alla bottiglia d’acqua posta su di un alto scaffale a cui non possiamo arrivare….
Non riesco neanche ad immaginare cosa significa essere imprigionati nel proprio corpo, dover dipendere in tutto da un’altra persona, so solo che al sol pensiero mi sento soffocare.
L’innovazione tecnologica è riuscita a proporre una serie di servizi che permettono ai soggetti svantaggiati come i disabili di poter “Vivere “ la propria quotidianità, poter assolvere a quelle funzioni giornaliere che permettono di rendere l’ambiente in cui ci trovano più adatto a loro e non adattarsi all’ambiente come per troppo tempo sono stati costretti a fare!
La domotica è una di quelle espressioni positive  del progresso tecnologico, mi auguro che sia incentivata, ma soprattutto cofinanziata dallo stato al fine di renderla accessibile a tutti dati i notevoli costi di questi dispositivi.

La domotica è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropizzati.Questa è la definizione in generale ma nel caso dei disabili la domotica da un sostegno notevole perchè garantisce a questi soggetti di muoversi in piena autonomia!Oggi in aula quando la professoressa ci ha mostrato il video su Andrea Ferrari ho pensato che bello se la tecnologia si occupasse maggiormente dei disabili in modo di aiutarli e soprattutto che i costi non siano elevatissimi,però mi rendo conto che per arrivare a ciò c 'è bisogno ancora di tanto lavoro!

nella lezione di oggi abbiamo parlato di "domotica" un argomento di cui non conoscevo l'esistenza.essa è una tecnologia innovativa e molto costosa e ciò la porta ad essere limitata.la domotica è una tecnologia che viene applicata alla disabilità.in italia vi è solo il comune di Belluno che offre ai cittadini che hanno l'esigenza una casa domotica.per le persone disabili e anziane è stata prevista anche una legge,in particolare la legge 13/1989 che prevede contributi economici per l'eliminazione delle barriere architettoniche dagli edifici privati,previste per la ristrutturazione della casa,qualora consenta una maggiore autonomia della persona anziana e/o con disabilità.inoltre l'installazione di prodotti domotici può rientrare nelle agevolazioni fiscali previste per la ristrutturazione della casa,qualora consenta una maggiore autonomia della persona anziana e/o con disabilità.tutto questo perchè sia disabili che anziani devono avere la possibilità di essere elementi attivi e non passivi all'interno della casa.in aula poi abbiamo assistito a dei video di disabiltà collegata alla domotica,in uno di questi abbiamo visto come la tecnologia domotica aiuta il normale svolgimento in casa della vita di un disabile,infatti grazie a questi aiuti Andrea Ferrari vive da solo e riesce a svolgere una "normale" vita domestica.si spera che le altre regioni riescano ad organizzarsi in modo da aiutare mediante la tecnologia coloro che necessitano.

Non mi sono mai chiesta cosa fosse la DOMOTICA?La domotica e la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle
tecnologie indispensabili per migliorare la casa ma proprio la vita del diretto interessato...indubbiamente a riguardo ci sono effetti positivi e gli effetti negativi.Negativi a causa dell elevato costo dell apparecchaitura,c e bisogno di spazio di una casa adatta,efetti positivi che a mio riguardo dominano sugli effetti negativi.Gli effetti positivi e veder svolgere una determinata cosa che prima gli era impossibile,il soggetto preso in causa ritornerebbe a vivere,rinasce.Diciamo che la domotica la parogonerei a cio che la Maria montessori chiamava CASA DEL BAMBINO(ovvero una scuola a misura di bambino con sedie banchi,lavagne adatte al lavoro da svolgere)con l utilizzo della domotica si arriverebbe alla realizzazione della CASA DEI SOGNI una casa adatta alle loro capacita alle loro abilita cosi da poter svolgere una vita come tutti gli altri...Cosi da rendere molte persone piu felici e cosi da non sentirsi un peso per le loro famiglie...SPERO SOLO CHE LA DOMOTICA NON RESTI UN UTOPIA!

Innanzitutto spieghiamo cos'e la domotica?? La domotica è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa. Il termine domotica deriva dal latino domus che significa "casa". Questa area fortemente interdisciplinare richiede l'apporto di molte tecnologie e professionalità, tra le quali ingegneria edile, automazione, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni ed informatica. La domotica svolge un ruolo importante nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. Ad esempio un impianto elettrico intelligente può autoregolare l'accensione degli elettrodomestici. Con "casa intelligente" si indica un ambiente domestico opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato, il quale mette a disposizione dell'utente impianti che vanno oltre il "tradizionale", dove apparecchiature e sistemi sono in grado di svolgere funzioni in maniera autonoma. Le più recenti conquiste dell’elettronica, dell’automazione, della telematica e dell’informatica permettonono di agevolare situazioni difficili a persone disabili migliorando la qualità della vita. Questa cosidette "case intelligenti" rappresentano un ausilio essenziale per alcune particolari categorie di persone, come gli anziani o i diversamente abili. Quindi la domotica costituisce un’opportunità essenziale per poter condurre una “vita indipendente”, raggiungendo il massimo grado di autonomia possibile abbattendo molte di queste barriere. Esse consentono alle persone diversamente abili di riappropriarsi dello spazio circostante e degli ambienti quotidiani di vita, di lavoro e di fruizione del tempo libero, migliorandone sensibilmente la qualità di vita. Qui sottostante alcuni esempi di "case intelligenti"

Oggi in aula abbiamo parlato di domotica che è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa. Per un disabile, come il caso di Andrea Ferrari, la casa domotica, è un invenzione stupefacente, può fare tutto ciò che una persona "normale" fa di solito durante la giornata, l'accendere la tv, l'abbassare una tapparella ecc...e quindi queste case domotiche fanno si che almeno in casa, le barriere architettoniche siano annullate.

La lezione di oggi ha affrontato il tema della domotica, tema che ritengo molto interessante. La domotica è la scienza che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa. Queste tecnologie messe a servizio dei disabili, rendono più facile la loro vita permettendo loro di vivere agevolmente la propria quotidianità. I video mostrati in aula hanno avvalorato questa tesi. Spero che la domotica venga sempre più incentivata in modo tale da rendere non solo più "tecnologiche" le nostre dimore, ma per agevolare il compito dei disabili nello svolgimento delle loro funzioni quotidiane come ad esempio: aprire una finestra, accendere la luce ecc.