lab. 23 aprile DOMOTICA (chiuso)

In aula ci è stato mostrato un video riguardante la domotica (l’applicazione informatica e dell’elettronica nell’abitazione).
Io prima di oggi già conoscevo questa nuova tecnologia sia perché tempo fa vidi questo programma , infatti ricordo anche che permisero ad una persona su una sedia a rotelle di alzarsi attraverso una sorte di robot che lo sosteneva in posizione eretta, per esaudire il sogno di quest’ultimo cioè di accompagnare la figlia all’altare;sia perché al liceo effettuai una ricerca inerente questo argomento. Spero che col passar del tempo , la vita quotidiana di queste persone possa migliorare, affinché possano effettuare qualsiasi cosa esse desiderano e di conseguenza eliminare per sempre le cosiddette barriere architettoniche perché tutti abbiamo il diritto di vivere una vita autonoma.

La domotica oppure come viene anche definita “casa intelligente”è una scienza in continua evoluzione che si occupa dello studio dello tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa, attraverso appunto la realizzazione di un ambiente domestico opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato, dove i sistemi sono in grado di svolgere funzioni in modo quasi autonomo. Si tratta perciò di una tecnologia che semplifica la vita e che può essere soprattutto strumento di aiuto per i disabili, per questo credo che sia una delle innovazioni più incredibili della nostra epoca in quanto è magnifico vedere che grazie ad una “casa” del genere in cui sono eliminate tutte le barriere architettoniche, una persona diversamente abile può vivere la sua vita in autonomia, come abbiamo potuto vedere dal video mostratoci in aula. Tuttavia c’ è l altra faccia della medaglia ovvero gli eccessivi costi e quindi non tutti posso permettersi tali tecnologie quindi io spero che in futuro prossimo ci siano finanziamenti per far si che questa tecnologia diventi una realtà concreta disponibile a tutti.

In questa Giornata si è parlato di un nuovo argomento ossia la Domotica.. E alla fine del corso mi sono posta una domanda.. "La tecnologia atrofizza o potenzia il soggetto?”
Abbiamo assistito alla visione di alcuni video sulla domotica.Essa si occupa dello studio delle tecnologie finalizzate a migliorare la qualità della vita nella casa ed è nata allo scopo non solo di migliorare, ma anche di migliorare la sicurezza e semplificare l’utilizzo della tecnologia.
Parliamo infatti della cosiddetta "casa intelligente" ossia di un ambiente domestico attrezzato tecnologicamente, il quale mette a disposizione dell'utente impianti che vanno oltre il tradizionale, dove le apparecchiature ed i sistemi sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome o programmate dall'utente. Come abbiamo visto nel video l’utilizzo della domotica per i disabili diviene un fattore essenziale per la loro indipendenza e autonomia. Attraverso un semplice clic , possono infatti chiudere le tapparelle della finestra,girare la tv,e cosi via...
L’utilizzo in questo caso della tecnologia , viene a semplificare e facilitare la vita dei soggetti disabili. Ma sapete cosa penso???...Che all’interno della nostra società dove ormai la tecnologia è diventata padrona delle nostre vite , penso che la domotica da un lato porta un miglioramento della vita dei soggetti disabili quindi è da considerarsi positiva ma DALL'ALTRO LATO tende (riferendomi alla domanda iniziale )AD ATROFIZZARE il soggetto sia disabile che non.Perchè includo anche il non disabile? Perchè Nel momento in cui,esso,viene ad utilizzare la cosiddetta "casa intelligente" e tutte le tecnologie che essa comporta tende a divenire schiavo di quest’ultima.Lo spreco in questo caso della tecnologia atrofizza l’uomo, il battere le mani per spegnere la luce invece di premere l’interruttore in caso di non disabilità diventa un qualcosa di inutile e che non produce nessun vantaggio. La tecnologia può portare effetti positivi e negativi ma tutto ciò dipende da come essa viene utilizzata!!!E inoltre,si fa tanta pubblicità,ma vorrei dire un cosa, la domotica purtroppo è una tecnologia molto costosa e mi metto nei panni di chi è disabile e di chi magari ne ha bisogno per vivere meglio,ma non ha quella possibililà, dove non tutti possono accedere ad essa.E vorrei fare un appello a chi sponsorizza,dove bisognerebbe rendere accessibile a tutti tali tecnologie ,PERCHE' IL MIGLIORAMENTO DELLA VITA DI UN SOGGETTO NON PUO' ESSERE LEGATO A QUESTIONI ECONOMICHE.

“Domotica”, “casa intelligente”, “automazione ambiente”; tutti sinonimi di una stessa scienza che studia particolari sistemi per automatizzare l’abitazione e facilitare di conseguenza l’adempimento di molte azioni che solitamente si svolgono in casa.nata per lo sfizio di qualche facoltoso, oggi la domotica è diventata un’arma indispensabile per quei disabili motori molto gravi che vogliono riappropriarsi della loro autonomia.Troppo spesso, a seguito di traumi fortemente invalidanti, molte persone si trovano nella condizione di dover dipendere interamente dai familiari o, nei casi meno fortunati, da sconosciuti: dall’impossibilità di svolgere quelle attività che da sempre hanno costituito la quotidianità di un individuo, deriva quasi sempre una perdita profonda di autostima che rende sempre più lungo e complesso il processo riabilitativo.Proviamo per un istante a pensare a quante azioni, nell’arco della giornata, siamo talmente abituati a svolgere da non farci nemmeno più caso: apriamo la porta di casa per uscire e suoniamo il campanello per rientrare; accendiamo la luce quando fa buio e la spegniamo se vogliamo dormire; apriamo la finestra se sentiamo caldo e chiudiamo le tapparelle se scoppia un temporale; rispondiamo al telefono quando squilla o facciamo “zapping” con il telecomando della televisione quando siamo stufi dei soliti programmi trasmessi. Potremmo andare avanti per ore a citare innumerevoli cose: ma se un giorno non fossimo più in grado di svolgere da soli nemmeno la più semplice di esse? Quanto ci sentiremmo inutili e frustrati nel dover chiedere in continuazione: “Mi cambi canale per favore? Puoi abbassare il volume? Mi apri la porta del bagno?”, o se dovessimo telefonare ad un amico con qualcuno a fianco che ci tiene la cornetta e che, inevitabilmente, partecipa alla nostra telefonata.Molte case produttrici hanno iniziato ormai da qualche anno a produrre elettrodomestici, luci per interni e motori per serrande, controllabili attraverso un piccolo telecomando o programmabili attraverso piccoli cervelli elettronici (quasi dei mini computer) che rendono più facile l’adempimento di molte attività.Fortunatamente la tecnologia mette oggi a disposizione innumerevoli sistemi per controllare l’ambiente domestico, alcuni di essi studiati appositamente per disabili, altri facilmente reperibili sul mercato e ideati per automazioni di processi industriali o per necessità di estetica e design.Ma proviamo allora a pensare cosa potrebbe significare consentire ad un disabile motorio di controllare interamente quel telecomando: la tapparella si alzerebbe e si abbasserebbe con un semplice comando a distanza; la luce si accenderebbe a richiesta; la lavatrice, caricata e pronta per partire, si avvierebbe con un semplice “clic" Se poi riuscissimo a convogliare tutti i telecomandi in un unico sistema, magari tanto intelligente da essere in grado di riprodurre anche il funzionamento dei trasmettitori che solitamente si usano per comandare a distanza lo stereo, la televisione, il videoregistratore, ecc…, avremmo tra le mani un piccolo dispositivo in grado di ridare autonomia anche alla persona la cui mobilità è completamente compromessa.In questa direzione si sono mosse, da una decina d’anni a questa parte, alcune delle aziende nord-europee che da sempre hanno cercato di ideare dispositivi per l’autonomia dei disabili gravi. Esistono telecomandi programmabili in grado di controllare tutto ciò che è alimentato da corrente e che può essere adattato per ricevere un segnale infrarosso proveniente dal telecomando stesso; alcuni di essi hanno l’aspetto di un trasmettitore tradizionale, altri sono dotati di un display sul quale compaiono i comandi da impartire alle utenze elettriche, alcuni si possono controllare attraverso un computer, altri attraverso lo stesso sistema che ci consente di guidare la carrozzina elettrica; alcuni richiedono interventi particolari sulle utenze elettriche, altri si interfacciano semplicemente con il loro sistema di comunicazione; una cosa accomuna tutti questi dispositivi: tutti consentono la massima accessibilità e possono essere controllati direttamente anche da quelle persone che, apparentemente, non presentano alcuna capacità motoria funzionale residua.In aula ci è stato mostrato un video riguardante,appunto, la domotica in particolar modo la storia di un ragazzo disabile che grazie a queste nuove tecnologia ha conquistato una propria autonomia e indipendenza

La domotica è una scienza che in particolar modo,studia tecnologie in grado di poter migliorare la qualità di vita nella casa.Una scienza che cerca di dare piu ausilii possibili a persone con problemi motori,e che con un semplice tocco,o una semplice parola possono rendere più confortevole e facile la loro vita.Ausilii tecnologici e professionali, tra le quali tastiere touch,telecomandi,riconoscimenti vocali che hanno lo scopo di rendere piu pratiche le apparecchiature che ci sono nelle mura domestiche,che migliorano la sicurezza e la vita quatidiana.Oltre al reale aiuto pratico,questa casa super tecnologica mira a dare sopratutto una maggiore autonomia alla persona che vi abita,senza differenza alcuna..Può far provare anche ad una persona con problemi,l'esperienza di potercela fare con le proprie forze e cosi rafforzare la sua fiducia in se stesso,e sopratutto vivere meglio,e farlo sentire meno diverso.proprio come andrea,protagonista del video che abbiamo visto in classe,che ha coronato il suo sogno di andare a vivere da solo.nonstante la sua diversita,e per questo su una sedia a rotelle,ha fatto una scelta coraggiosa,non si è arreso e cosi è andato a vivere da solo in questa sua casa domotica,dove lui è in grado di svoglere tutte le azioni quotidiane,come abbiamo visto nel video,di preparare il caffè.In questo caso credo che questa tecnologia,non antrofizza,ma anzi potenzia poiche è in grado di poter aiutare queste persone a vivere meglio e a soddisfare le loro esigenze.

Negli ultimi anni grazie alla maggior sensibilizzazione per le problematiche che riguardano i disabili e lo sviluppo tecnologico, si assiste alla realizzazione di alloggi che tutelano e garantiscono la salvaguardia e soprattutto l'integrazione sociale di tali individui, consentendogli una vita autonoma, ovviamente i costi non sono accessibili a tutti, essendo molto elevati, ma si spera che la produzione di questi ausili tecnologici aumenti, diventando accessibili a tutti.
Tutto questo però creato in modo personalizzato, affinchè rispetti ogni bisogno del disabile e che sia un vero e proprio aiuto mirato, da garantire almeno in parte l'autonomia persa.
Per loro l'uso di questi ausili è davvero qualcosa di importante poichè gli permette di svolgere in modo autonomo azioni quotidiane, che noi svogliamo "quasi" in modo automatico ma che per loro senza questi ausili diventano dei veri e propri limiti che obbligano la persona ad avere al loro fianco delle persone che le aiutino nelle cose di tutti i giorni, perdendo così la loro autonomia e la loro dignità....
I video che la prof ci ha illustrato ha reso ancor di più l'idea di vantaggio che hanno queste case nella vita di persone disabili come il caso di Andrea Ferrari, una frase che mi ha colpito molto e che rende in pieno l'idea di domotica è una citazione di Le Corbusier:

«Quello che infonde coraggio ai nostri sogni
è la convinzione di poterli realizzare […]
Non si rivoluziona facendo rivoluzioni,
si rivoluziona portando soluzioni»

oggi in aula abbiamo parlato della domotica e di come possa facilitare e perchè no rendere migliore la vita di un disabile all'interno della casa e in altri ambienti che li circondano.parliamo di un campo in cui confluiscono una serie di tecnologie avanzate infatti la domotica serve proprio per trovare una serie di strumenti e strategie per come ho detto prima per migliorare la vita,migliorare la sicurezza delle persone,risparmiare in alcuni casi tramite impianti all'avanguardia anche l'energia. parliamo di una domotica che cerca di rendere le case "intelligenti" e cioè rendere un ambiente opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato dove ci sono impianti capaci di svolgere delle funzioni in modo anche autonomo questo tramite un comando vocale,un semplice premere un tasto di un telecomando,indicare dei comandi tramite schermi touch screen il tutto rendendo la vita di una persona disabile migliore dandogli una qualità di vita libera da una serie di ostacoli che gli vengono già offerti dalla società cn le innumerevoli barriere architettoniche che trovano nel loro percorso..

Questa disciplina mette in connessione svariate tecnologie e competenze in diversi ambiti.
E’ una scienza in evoluzione anche nel nostro Paese in quanto l’applicazione della domotica è ancora limitata a causa di alti costi e lunghi tempi. Ma ben presto si passerà ad una commercializzazione più ampia sul mercato.
Attraverso l’uso di queste innovazioni che accompagnano la vita domestica durante tutta la giornata, si è nella condizione di poter raggiungere un miglioramento della qualità della vita e di una maggiore sicurezza.
Nel video visto in aula che ha come protagonista Andrea Ferretti si nota quanto una persona che non è autonoma, possa diventarlo grazie all’ausilio di apposite tecnologie all’interno della propria abitazione.
A mio avviso, per quanto possa essere bella e sicura, una casa domotica è qualcosa di superfluo per un normodotato, ma mi rendo conto che per una persona non indipendente diventa l’unico modo per vivere come tutti gli altri partendo da un semplicissimo movimento del viso, degli occhi o l’uso della voce.
E’ anche grazie a questo che un uomo può sentirsi davvero uguale ad un altro coadiuvato dalla presenza di ausili che arrivano dove il limite fisico finisce.
Avevo già un’idea di cosa fosse la domotica perché da anni seguo la trasmissione televisiva Extreme Makeover Home Edition, la quale si occupa di ricostruire una vita, attraverso la costruzione di case, a persone speciali con storie particolari; ha più volte inserito all’interno dei suoi progetti tecnologie specifiche per tutti i tipi di disabilità.

La domotica è una scienza che studia particolari sistemi per automatizzare l’abitazione e
facilitare quindi l’adempimento di molte azioni che solitamente
si svolgono in casa. Oggi la domotica è diventata un’arma indispensabile per i disabili che vogliono riappropriarsi della loro autonomia. Troppo spesso, infatti, i disabili si trovano nella condizione di dover dipendere interamente dai
familiari perchè non possono svolgere quelle attività che costituiscono la
quotidianità di un individuo. La casa domotica
permette quindi a persone disabili, come Andrea,protagonista
del video visto in aula , di gestire autonomamente la propria vita quotidiana.

Anche in questa lezione la prof. ha affrontato un argomento davvero interessante. Ci ha parlato della domotica e di come quest'ultima può servire davvero tanto a migliorare la vita di un disabile e dell'uomo in generale. Abbiamo visto tre video, dei quali il primo mi ha suscitato forti emozioni, infatti, mostrava come Andrea Ferrari, un ragazzo disabile sulla sedia a rotelle andando a vivere in una casa domotica ha potuto raggiungere una certa autonomia. E' stato davvero bello vedere la felicità negli occhi di Andrea per questa nuova casa ed è davvero impressionante come la tecnologia riesce ad essere cosi tanto utile per un disabile. Ricollegandomi al laboratorio precedente dove ci si chiedeva se la tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo io direi che in questo caso la domotica potenzia le capacità dell'uomo soprattutto se l'uomo è disabile. Ovviamente ci sono anche lati negativi, come in tutte le cose, in quanto la casa domotica per una persona normodotata potrebbe spingere ad essere pigri e di conseguenza non muovendosi portare all'obesità. Fin ora c'è solo una città e cioè Belluno che offre ai disabili la possibilità di passare del tempo in una casa domotica ma si spera che col tempo ce ne siano molte di più.

Credo che la domotica può migliorare la qualità di vita di anziani, disabili, e delle famiglie che li assistono. Solo pochi anni fa non potevamo nemmeno immaginare che, in così poco tempo, la tecnologia più evoluta potesse entrare nelle nostre case e nella nostra quotidianità. Allarmi che si attivano a distanza, luci che si accendono e si spengono automaticamente ad orari programmati ecc. Attraverso la domotica è inoltre possibile trasformare l'ambiente domestico in uno spazio capace di supportare le persone con disabilità fisiche o cognitive nelle operazioni quotidiane, ripristinando, almeno in parte, la loro indipendenza e alla riduzione dei costi della assistenza domiciliare.

La domotica (domus: casa) è la scienza che si propone di studiare soluzione tecnologiche per aiutarci a vivere meglio nella nostra casa. Si chiama domotica ed è l'applicazione dell'elettronica alla casa e ai diversi aspetti dell'abitare. È una disciplina in cui la ricerca è vivacissima e rappresenta un settore economico in espansione. Perché può far crescere in modo inimmaginabile comfort e la sicurezza, ma anche il risparmio energetico e - ultimo ma non ultimo - può facilitare
di molto la vita domestica dei disabili. Chi ha problemi agli arti superiori può contare su di un dispositivo automatico che
apre e chiude porte, finestre e serrande senza sforzo: semplicemente premendo un pulsante. Per controllare chi c'è e cosa succede in casa ecco la Tv che diventa monitor: basta collegarsi con una o più telecamere all'apparecchio. Con un sistema integrato si può gestire, con un unico telecomando, qualsiasi servizio elettrico della casa, dalle tapparelle ai punti luce, alla tv. Oggi l’elettronica applicata alla casa, ovvero la domotica può fornire soluzioni nuove per i problemi abitativi di disabili e malati, ma anche per fare crescere il risparmio energetico.

La domotica è nata allo scopo di trovare strumenti e strategie per:migliorare la qualità della vita; migliorare la sicurezza; risparmiare energia; semplificare la progettazione, l'installazione, la manutenzione e l'utilizzo della tecnologia; ridurre i costi di gestione; convertire i vecchi ambienti e i vecchi impianti.Anche la Domotica viene applicata nel campo della disabilità importante ed innovativa la Domotica in quanto aiuta il soggetto con disabilità a svolgere cose pratiche nel quotidiano la domotica ha reso ad un disabile una vita semplice.