Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Admin Gio Mar 15, 2012 12:51 pm

    Nome del laboratorio: BARRIERE ARCHITETTONICHE
    cosa fare: Farete un unico intervento. Ma i commenti si riferiranno ai vari video

    per ora rispondete scrivendo
    1) commento (unico per i video).
    Se volete riferirvi ad un video specifico che vedremo, appuntatevi IL NUMERO. video 1 video 2 video 3

    Video 1 - Disabilità nella metropolitana di Milano
    https://www.youtube.com/watch?v=ERd1-kjxt6c&feature=PlayList&p=655491CEB84003F1&playnext=1&playnext_from=PL&index=4

    video 2 - Giornata di un disabile in Italia - Barriere architettoniche
    https://www.youtube.com/watch?v=2SNnAKxZahE

    video 3 - barriere architettoniche a Pistoia
    https://www.youtube.com/watch?v=gwCtM4pJj5I


    2) l’Orologio

    - Il confronto
    L’ESERCIZIO CONSISTE NEL DESCRIVERE LA VOSTRA GIORNATA TIPO, SCEGLIENDONE UNO STANDARD DI IMPEGNI,
    DESCRIVENDO LE FASI SALIENTI. POI UNA VOLTA FINITO DESCRIVETE LA GIORNATA DI UNA PERSONA SULLA SEDIA A ROTELLE.
    DOVETE RIPERCORRERE LA VOSTRA GIORNATA COME L’AVETE DESCRITTA EVIDENZIANDO COSA NON POTREBBE FARE QUESTA PERSONA BIS DI QUELLO CHE RIUSCITE A FARE VOI.
    --------------------------------
    orologio
    Dividiamo il tempo
    In diverse fette

    Ogni fetta è un momento della nostra giornata.

    ESEMPIO di orologio

    Preparazione
    Ore 7 sveglia
    Doccia
    Colazione
    Preparo mia figlia/o
    Preparo qualcosa a mia nonna
    Faccio i servizi domestici
    Preparo il pranzo

    Uscita
    Esco….
    Salgo le scale – ci sono barriere nel tuo palazzo????
    Ascensore, cancello, scalini

    Trasporto
    Vado all’università
    • in metropolitana
    • in treno
    • a piedi
    • in macchina
    Ci sono barriere?
    Vado al lavoro
    Vado in palestra
    Vado al bar con le amiche
    Che barriere incontro?
    Ritorno
    Percorso uguale?
    Salgo le scale.
    Che barriere incontro?
    Studio,
    mi metto al pc….
    Vado a letto


    [b]


    Ultima modifica di Admin il Sab Mar 31, 2012 5:43 pm - modificato 2 volte.
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    donatella tipaldi


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  donatella tipaldi Gio Mar 15, 2012 2:12 pm

    non so perchè, ma l'argomento di oggi mi ha lasciata per un istante perplessa. in aula una ragazza ha commentato l'argomento dicendo di non essersi mai soffermata sulle difficoltà che possono incontrare i disabili. io invece, per quanto possa sembrare strano, qualche volta mi sono chiesta come un disabile avrebbe potuto vivere in casa mia oppure nel mio condominio. questo punto interrogativo nasce dal fatto che sia il condominio, sia la mia casa, non sono molto grandi. gli spazi sono stretti, quindi non sono mai riuscita ad immaginare la vita di una persona in carrozzella (per esempio!). probabilmente l'unica soluzione sarebbe stata il trasloco! personalmente, svolgo una vita tranquilla. però riflettendoci su qualche minuto, un disabile nelle mie azioni quotidiane incontrerebbe non poche difficoltà. innanzitutto, come già accennato, troverebbe ostacoli già nei movimenti in casa. per esempio, al mattino mi sveglio e faccio colazione.... e fin qui, tutto tranquillo. il problema nasce già nel momento in cui si deve "affrontare" la doccia, perchè un primo ostacolo è lo scalino che permette di entrare nella cabina. un altro ostacolo, sono le dimensioni. ulteriore problema, le scale per uscire di casa... perchè il palazzo è un pò stretto e quindi non sarebbe possibile montare una pedana... altro ostacolo, la strada: perchè il mio quartiere è "in discesa" e i sanpietrini sono antipatici per una persona autonoma, figuriamoci per un disabile! sicuramente, non potrebbe uscire da solo! per il resto, devo essere sincera... almeno nel percorso che mi porta all'università, non incontrerebbe grandi difficoltà perchè i marciapiedi sono a norma e anche in facoltà sono abbastanza attrezzati.
    per quanto concerne i video che ci sono stati proposti in aula, sono abbastanza basita... basita perchè il problema delle barriere architettoniche non riguarda napoli in particolare ma l'italia in generale! da nord a sud la storia non cambia di molto, anzi! la cosa più sconvolgente è la reazione della gente di fronte alle richieste d'aiuto! il video n°1 ci ha mostrato la storia di un disabile a milano. mi sono sentita offesa umanamente nel vedere che "chi di dovere" non si è mostrato minimamente interessato al problema. e mi chiedo: come può lasciare indifferenti una ragazza in quelle condizioni? possibile che i passanti abbaino dovuto aiutare chi accompagnava la ragazza?
    credo sia necessario un miglioramento dei ragionamenti culturalmente indotti! e per migliorare la situazione è necessario educare la comunità tutta.il primo passo, consiste nel superare prima le barriere culturali e poi architettoniche. il passo successivo, riguarda la pianificazione urbanistica la quale deve permettere e soprattutto garantire a tutti la possibilità di una vita indipendente e confortevole, in qualunque ambito: lavoro, trasporti,abitazione, istruzione, ecc.le barriere architettoniche più comuni sono: scalini,porte strette,pedane fuori servizio, eccessive pendenze (come nel mio quartiere!). ma esistono tante altre barriere, come un bancomat oppure il bancone di un bar troppo alti,impediscono la visibilità ad una persona in carrozzina o di bassa statura o ancora, per i non vedenti, i semafori privi di segnalazione acustica!
    credo, anzi.. spero che le normative che nel corso del tempo sono state messe per iscritto, vengano attuate in tutte le città del mondo perchè la libertà di movimento è un diritto inalienabile, PER TUTTI! a prescindere dalle difficoltà, dai problemi individuali! infatti... una frase molto significativa è "non si deve definire nessuno per sottrazione"...

    trovo il tuo intervento cotruttivo, interessante e ricco di spunti.
    grazie
    Floriana Briganti
    Vittoria Camposano
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Vittoria Camposano Gio Mar 15, 2012 2:40 pm

    E' sconvolgente vedere certe situazioni,soprattutto quelle riguardanti i disagi dei disabili.Come si fa a non pensare alle esigenze di queste persone.E ancora più sconvolgente è vedere l indifferenza di coloro che potrebbero fare qualcosa per risolvere questi problemi,piccole cose che potrebbero facilitare la vita di un disabile.Non ci posso pensare che nel chiedere aiuto al punto assistenza,non ci sia nessuno dall' altra parte a rispondere.Penso che in questo aspetto la nostra società debba migliorare,e non di poco...
    Rossella Palumbo
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty lab. 2 - Barriere architettoniche

    Messaggio  Rossella Palumbo Gio Mar 15, 2012 2:57 pm

    1.

    "E' cambiato tantissimo da 30 anni a questa parte, ma tanto altro deve cambiare". Questa frase racchiude il senso di tante problematiche riguardanti il nostro paese, ma in questo caso fa riferimento alle barriere architettoniche che un disabile si trova ad affrontare nella vita di tutti i giorni. Si parla tanto di evoluzione, ma la realtà è ben diversa: viene sottovalutata, da chi non ne ha bisogno, l'utilità dei servizi erogati per i disabili e di conseguenza scarso è anche l'interesse che concerne la manutenzione da parte del personale di riferimento. Risulta, dunque, impensabile che un disabile, oggi, non debba sentirsi parte di questa società al pari di chi per natura o per fortuna versa in condizioni "diverse". Ma poi... diverso da chi?


    2.
    Preparazione
    Ore 8 sveglia
    Doccia__Problemi per il disabile ad entrare in bagno a causa dello scalino
    Mi vesto___Il mio armadio è in alto quindi un disabile non potrebbe arrivarci
    Colazione

    Uscita
    Esco di casa...
    Scendo le scale (no ascensore)__Il disabile non potrebbe scendere
    Esco dal palazzo__ Il disabile riuscirebbe ad uscire dal palazzo a causa di uno scalino
    Attraverso la strada per raggiungere la fermata del pullman__ Il disabile non riuscirebbe a passare tra i paletti e a salire sul marciapiede opposto

    Trasporto

    Vado all'università:
    - Pullman__ Per mancanza di scivoli il disabile non potrebbe salirci
    - Metropolitana
    - Funicolare__Assenza di scivoli e montacarichi quindi ennesima barriera
    - Per arrivare all'uni faccio un tratto di strada a piedi__ A causa delle numerose auto vi sarebbero difficoltà per il disabile a procedere sul marciapiede

    Ritorno
    Percorso uguale__Quindi stesse difficoltà per il disabile

    A casa
    Studio
    Doccia__Barriera dell'ingresso al bagno
    Cena
    Mi metto al pc
    Vado a letto





    Ultima modifica di Rossella Palumbo il Gio Mar 15, 2012 8:42 pm - modificato 1 volta.
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    Daniela D'urso


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty barriere architettoniche e orologio .. argomenti che fanno riflettere.

    Messaggio  Daniela D'urso Gio Mar 15, 2012 3:15 pm

    E’ triste vedere come ciò che dovrebbe essere facile per tutti non lo sia. Non tutte le persone hanno pari opportunità e questa è la cruda realtà. Passi in avanti sono stati fatti ma essi non possono essere considerati passi da giganti ma da formica se pensiamo a quanto ancora necessita fare come si evince non solo guardando i video proposti in aula ma guardandoci attorno. Si dovrebbe iniziare dai piccoli dettagli perché è da essi che si costruiscono grandi traguardi per chi ogni giorno deve affrontare una semplice passeggiata come un percorso ad ostacoli, per quelli che , colpa delle barriere architettoniche e della poca sensibilità o forse superficialità devono vivere ogni nuovo giorno come una nuova battaglia.

    orologio :
    Riflettendo su una mia giornata tipo mi sono resa conto di quante difficoltà incontrerebbe una persona disabile nel fare ciò che io quotidianamente faccio con naturalezza e normalità.
    Innanzitutto mi sveglio al mattino e mi reco alla ferrovia-cumana che mi porta poi all’università. Il pomeriggio quando posso per ricaricare le energie dopo lo studio mi concedo una passeggiata con le amiche per poi tornare a casa cenare,guardare la tv ed andare a letto. Descritta così questa sembrerebbe una banalissima giornata ma soffermandomi invece noto tristemente che già il semplice “uscire di casa” si tramuterebbe per un disabile in una vera e propria lotta. Il mio palazzo manca di ascensore e scivoli per disabili quindi l’attraversamento del parco e anche della stessa palazzina sarebbe impossibile. Il “percorso ad ostacoli” proseguirebbe nel recarsi alla ferrovia-cumana perché innanzitutto i marciapiedi mancano di scivoli ma anche la stessa salita sul mezzo pubblico senza l’aiuto di qualcuno sarebbe praticamente impossibile. Queste barriere continuano e si evidenziano non solo nel mezzo pubblico cumana, ma anche la funicolare ,necessaria per arrivare alla mia facoltà, ha come ingresso uno spazio talmente stretto che nessuna carrozzella neanche la più piccola riuscirebbe fisicamente nell’impresa di entrare in uno spazio destinato solo a chi queste barriere non interessano. Siamo solo all’inizio della mia giornata e già si nota che senza una persona che assista un disabile in carrozzella quest’ultimo non avrebbe potuto recarsi nella mia medesima maniera in facoltà. Riferendoci invece alla parte svago della giornata anche questa si mostra ardua perché i marciapiede con scivoli sono rarissimi se non addirittura un miraggio. Analizzando le fasi salienti della mia giornata mi rendo davvero conto di quanto sia complicato per una persona disabile affrontare piccole attività quotidiane. Ciò è profondamente ingiusto perché gli ostacoli che si incontrano non sono tanti ma TROPPI e tutti invece abbiamo il diritto di poter utilizzare mezzi pubblici, recarci in facoltà, passeggiare, insomma tutti abbiamo il diritto di avere la possibilità di vivere da cittadini perché quando ci svegliamo dobbiamo pensare di prepararci per un nuova giornata e non per un nuovo percorso ad ostacoli !

    infatti Daniela
    questo era lo scopo di questo esperimento
    la docente


    Ultima modifica di Daniela D'urso il Ven Mar 16, 2012 4:11 pm - modificato 1 volta.
    Antonella Camposano
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Antonella Camposano Gio Mar 15, 2012 3:35 pm

    1.Guardare questi video è stato fondamentale perchè anche se ho sempre pensato ai problemi che incontrano tutti i giorni persone con disabilità, fanno capire che questi tipi di disagi non esistono solo nel nostro paese (come magari pensa la maggior parte di noi), ma sono presenti in molte città d'Italia...
    è davvero triste pensare alla nostra giornata "tipo"praticata da una persona disabile, perchè almeno per me,una persona con disabilità non potrebbe svolgere tutto ciò che faccio io(ovviamente non per colpa sua).
    2.La mia giornata ideale è la seguente:
    -mi alzo,faccio colazione,mi lavo e se resto a casa studio altrimenti esco e vado all'uni...e già qui vi è il primo problema. Per andare all'uni prendo il treno,la metropolitana, la funicolare;una persona disabile come fa ad arrivare all'università con i mezzi pubblici se quest'ultimi non hanno delle agevolazioni per i disabili?
    -tornata a casa mi rilasso un po, studio, poi magari esco o vado in palestra. E anche qui c'è il problema:bisogna salire delle scale,entrare in una porticina piccolina...come farebbe un disabile ad affrontare tutto questo? Basterebbe davvero poco...un piccolo sforzo per migliorare la nostra società e far sentire pieni cittadini anche loro. Non guasterebbe mica nessuno!!!Ma per fare tutto questo,secondo me c'è bisogno di far capire alle diverse strutture inadatte ai disabili che: NON SI DEVE DEFINIRE NESSUNO PER SOTTRAZIONE!!!e che quindi anche loro sono delle Persone e dei Cittadini!!!![/u]
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Piccolo Emilia Gio Mar 15, 2012 3:43 pm

    da questi video si capisce com'è la giornata del disabile, la quale è caratterizzata da una difficoltà, la difficoltà esiste nel compiere azioni che per noi,i cosiddetti "NORMALI", sono facili e a cui non diamo importanza.
    Dai video si evince anche la cattiva organizzazione delle strutture e dei mezzi pubblici e dalla reazione dei responsabili, che dinanzi ad una richiesta d'aiuto chiudono le porte e questo fa paura....
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    Messaggio  anastasia manzueto Gio Mar 15, 2012 3:46 pm

    Ancora una volta la lezione è stata molto interessante e mi ha portato a molti punti di riflessione.sono stati visti tre video riguardanti la disabilità:il primo video evidenziava gli innumerevoli disagi che incontrono i disabili nella stazione di Milano(e non solo a Milano io primo vivevo a Roma e ne ho viste tante),il secondo video raccontava la vita di una signora che ha subìto un incidente stradale e adesso si ritrova su una sedia a rotelle e infine il terzo video i disagi nella stazione di Pistoia. Il video che mi ha colpito di più è stato il secondo per la vita che viveva la signora e di come viveva la sua disabilità con molta naturalezza e non vedeva i suoi "piccoli limiti"ma vedeva i limiti degli altri(per esempio la macchina parcheggiata nella salita per le sedie a rotelle). La vera disabilità forse è quella che vedono gli altri, perche questi disabili sono persone normalissime anzi molto piu creative ed intelligenti di noi(ad esempio alla lezione precedente abbiamo visto la bravissima ballerina e pittrice Simona Atzori che nonostante la sua disabilità è riuscita ad amare se stessa e vivere la vita senza tener conto dei suoi problemi).
    la MIA GIORNATA TIPO
    Sveglia alle 8
    colazione
    doccia(per un disabile sarebbe un problema a causa dello scalino molto alto)
    esco di casa (altri scalini)
    scendo al porto(la discesa è troppo ripida e la pavimentazione non permetterebbe a un disabile di camminare in equilibrio)
    salgo sull'aliscafo(il disabile avrebbe bisogno di un ausilio)
    arrivo a napoli,attraverso il Maschio Angioino(credo che sia necessario un ausilio per spingere la sedia a rotelle)
    salgo in funicolare
    vado all'uni
    percorso inverso con la variante dello studio e cena.
    Anastasia Manzueto
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    maria rosaria russino


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    Messaggio  maria rosaria russino Gio Mar 15, 2012 3:59 pm

    ....la lezione di oggi è stata un'ennesima dimostrazione di quante difficoltà ancora esistono ai nostri giorni....
    Anche una semplice giornata che per noi tutti possa sembrare normale e priva di difficoltà , per una persona disabile può essere resa complicata a causa delle tante barriere architettoniche che si presentano nel loro quotidiano e che solo loro,talvolta, riescono a percepire....
    Cercherò di descrivere una mia giornata tipo,ricca di eventi...per meglio dire frenetica..." Al mattino appena sveglia vado in bagno e in primis devo salire uno scalino,faccio colazione e comincio a prepararmi girando continuamente,come mio solito, per casa.Una volta pronta scendo le scale,fondamentali per mantenermi in linea in quanto amo muovermi,e mi incammino presso la fermata dell'autobus e giungere alla stazione,arrivare poi all'università,salire le tante scale e seguire il corso. Al ritorno dopo aver fattoo lo stesso percorso rientro a casa e dopo un pò di riposo riscendo per andare in palestra...ritornare nuovamente e poi godermi la serata o in famiglia o scendendo con amici..."
    Come si può notare le mie giornate sono all'insegna della freneticità e come prima difficoltà che può incontrare un disabile ,sarebbe proprio trattenere il suo essere attivo...per non parlare delle continue barriere che si affrontano nel percorso giornaliero e che senza dare alcun peso ,almeno per me , nn bado a ciò che potrebbe ostacolarmi se fossi anche io bisognosa .....
    Collegandomi ad i tre video visti stamane possiamo vedere come in tutta Italia queste difficoltà sono presenti e vive nel vivere di queste persone,che trovano una semplice difficoltà anche nel chiedere e soprattutto RICEVERE aiuto!
    ...é tutto questo,la nostra quotidianeità che dovrebbe farci riflettere ....
    Imma Saviano
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    Messaggio  Imma Saviano Gio Mar 15, 2012 4:24 pm

    Nelle città notiamo un crescente disinteresse nei confronti dei disabili,i quali,giorno dopo giorno,sono sottoposti a dei servizi non funzionabili e non adatti alle loro condizioni.
    I problemi come salire o scendere le scale ,prendere il pullman,ritirare i soldi dal bancomat come abbiamo visto nel video,marciapiedi,gradini,porte strette,rialzi si riscontrano nella loro vita quotidiana sempre con maggiore frequenza.Sono le cosiddette ''barriere architettoniche'' a rappresentare dei veri e propri ostacoli per chi vuole condurre una vita ''normale'' nonostante la sua disabilità.
    Viviamo in una società individualistica dove c'è solo consumismo,egoismo,indifferenza,dove ognuno mette se stesso al primo posto,disinteressandosi di tutto ciò che gli sta intorno.
    Invece,emerge come priorità,il contributo di tutti noi per portare dei reali cambiamenti nella realtà in cui viviamo e per abbattere i cosiddetti ''atteggiamenti di pietismo'' dando spazio all'accoglienza,all'integrazione,all'ascolto,al dialogo e soprattutto a istaurare un rapporto con l'altro.
    C'è bisogno di piu' rispetto,piu' solidarietà,piu' aiuti e servizi concreti,meno parole e piu' fatti e ricordarsi che ognuno di noi è unico nella sua diversità.
    Orologio
    Alle 7:00 del mattino suona la sveglia,faccio doccia e colazione,mi vesto e prendo il pullman.Arrivata alla stazione prendo la metropolitana e la funicolare per andare all'università.Poi pranzo,studio e ritorno a casa.Esco per rilassarmi un po' e ritorno per cena.La serata termina guardando qualcosa in tv e poi vado a dormire.
    La persona disabile potrebbe incontrare difficoltà già uscendo da casa soprattutto se per farlo ci sono solo scale e no ascensori,con i pullman visto che non c'è una pedana che lo aiuti a salire,con la metropolitana visto che anche in questo caso non c'è un ausilio che gli faciliti il compito e con la funicolare perchè la sedia a rotelle non potrebbe passare visto che l'ingresso ha porte molte strette.Per quanto riguarda lo svago,potrebbe trovare difficoltà con i marciapiedi,i rialzi.Io credo che la loro vita non sia facile ed è per questo che dobbiamo agire per aiutarli e non abbandonarli a se stessi.


    Ultima modifica di Imma Saviano il Gio Mar 15, 2012 4:57 pm - modificato 2 volte.
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    Messaggio  Serena Conte Gio Mar 15, 2012 4:25 pm

    Se ci si ferma per un attimo e si riflette siamo circondati da barriere architettoniche

    ----
    infatti questo esercizio serve proprio a farci rendere conto che le barriere non sono solo a Pistoia o per la Atzori ma anche per ciascuno di noi.la docente

    ------


    che noi, vuoi per la nostra situazione "fortunata" vuoi per puro menefreghismo, non notiamo neanche. Tale situazione risulta vergognosa in un epoca che si vanta di essere all'avanguardia in ogni campo ma pare disinteressata alle problematiche giornaliere di une persona portatrice di handicap. Come è stato sottolineato nei video mostrati in aula per una persona diversamente abile risulta impossibile fare le cose che per noi sono elementari e semplici quali, ad esempio, usufruire dei mezzi pubblici. Compito ovvio della società dovrebbe essere quello di eliminare ogni barriera architettonica per permettere una vita in completa autonomia ad ogni individuo.

    orologio:
    Sveglia
    Doccia (per una persona diversamente abile, dato che casa mia è a due piani, sarebbe impossibile raggiungere il bagno)
    Mi reco alla cumana (qui si pongono due problemi fondamentali: la strada che da casa mia porta alla cumana è priva di marciapiedi; la stazione della cumana stessa risulterebbe impraticabile)
    Prendo la funicolare
    Arrivo all' università
    Percorso inverso per tornare a casa, ovviamente con le stesse problematiche.
    Uscita con le amiche ( nella fattispecie la mia città, Pozzuoli, non è assolutamente adatta per una persona portatrice di handicap. Molti pullman non sono dotati di pedana, i pochi posti riservati sono sempre occupati da macchine che non ne avrebbero il diritto, marciapiedi per la maggior parte senza scivoli o, se ci sono, ci sono macchina parcheggiate davanti)
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    Messaggio  francescacella Gio Mar 15, 2012 4:36 pm

    Che dire sono rimasta perplessa dalla visione di questi video perchè non è possibile che questo mondo funzioni così, vada avanti cosi....!
    Questa è la prova di quanto le persone pensino solo a se stesse ed ai loro bisogni, senza preoccuparsi di un altra persona che potrebbe trovarsi in grosse difficoltà difronte a quegli stessi bisogni; non ci si pone nemmeno nella situazione di queste persone, eppure sono esseri umani proprio come noi, ma vista la situazione in cui si trovano invece di evitarli dovremmo sostenerli ed aiutarli! Se non moralmente almeno in queste cose, aggiustando strade e permettendo loro di vivere normalmente come chiunque altro! Non ho parole, nel secondo video le ultime parole della signora sono state "da trent'anni a questa parte quante cose sono cambiate e quante ne cambieranno ancora..." ma come? in che modo? le cose saranno cambiate, ma direi che invece di migliorare ogni giorno si regredisce..non capisco sul serio il perchè di tutto questo..sono semplicemente allibita e sinceramente, non vorrei dirlo ma purtroppo è cosi, mi metto vergogna di vivere in un luogo così poco attento ai bisogni SERI delle persone disabili!

    La mia giornata:
    Mi sveglio la mattina, faccio colazione, mi preparo, scendo di casa per dirigermi all'università. Vivo al secondo piano di un palazzo con ascensore,quindi mi basta prendere le scale. Solitamente prendo il pullman per dirigermi al Vomero e poi la funicolare che scende a Corso Vittorio Emanuele. Uscita dalla funicolare mi dirigo all'Università per i corsi. Quando finisco per ritornare a casa percorro lo stesso tragitto, inversamente, funicolare e pullman. Entro nel palazzo che si trova fuori la fermata del pullman e salgo le scale a piedi, entro a casa, mangio, vedo la televisione e mi addormento!
    La mia giornata per un disabile:
    Iniziamo col dire che un disabile può fare colazione e prepararsi ma per scendere di casa ha bisogno di prendere l'ascensore anche se siamo al secondo piano. Giunti alla fermata del pullman si crea il problema per salire sul pullman. Fuori la funicolare si crea un altro problema, le scale per entrare nell'edificio e ancora quelle per entrare nella funicolare. Giunti alla fermata del Corso, ancora scale....in tutte queste scale, nemmeno un passaggio per disabili!
    Devo dire la verità fino ad ora non avevo mai fatto caso a questo, grazie a questa lezione potrò fare più attenzione e se c'è bisogno essere stesso io d'aiuto. La mia giornata "ideale" purtroppo non lo è per qualcun altro...cerchiamo di cambiare questa situazione!!
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    Messaggio  SerenaMele Gio Mar 15, 2012 4:45 pm

    Presi dalla quotidianetà sono rari i momenti in cui si pensa a come i disabili svolgono la loro di quotidianetà. Prestando attenzione alle strade che ogni giorno percorriamo e ai servizi di cui usufruiamo ci risalta subito agli occhi quanto le strade e i servizi pubblici non siano adatte per una persona disabile (mancanza di scivoli vicino ai marciapiedi, montacarichi o ascensori nelle metropolitane, ecc...). Questo non aiuta di sicuro a vivere una vita serena se si hanno anche difficoltà (evitabili) per andare a comprare un giornale.
    Riflettendo sulla mia giornata tipo ho notato le molte difficoltà che potrebbe avere una persona disabile,in carrozzina, nello svolgere le mie stesse attività:
    La prima barriera a cui va incontro è il bagno poichè è troppo stretto e per entrare nella doccia c'è uno scalino. Siccome abito in un palazzo senza ascensore, la seconda barriera è scendere le scale (4° piano).Queste stesse difficoltà le affronterebbe anche se volesse uscire per andare a fare una semplice passeggiata. Mi reco all'università tramite la metropolitana, la quale ha una stazione con due rampe di scale, e il pulman, sempre troppo affollato.
    Quando ho il turno di lavoro le barriere a cui un disabile in carrozzina potrebbe andare incontro sono:
    il 3° piano senza ascensore da percorrere più volte al giorno; la cura igienica dei bambini poichè la loro vasca e il fasciatoio sono posti troppo in alto per poterli raggiungere dalla carrozzina.
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    Messaggio  Luisa Ratti Gio Mar 15, 2012 4:55 pm

    La professoressa Briganti ci ha volutamente mostrato dei video su ciò che accade nelle altre città italiane, e a Napoli lo avranno fatto un’ esperimento del genere?


    L'esperienza di napoli la vedremo... in un video che porterà una associazione che dimostra barriere e impreparazione............!
    la docente


    Basta fare una semplice passeggiata per la città non occorre neanche essere particolarmente attenti,io penso alle difficoltà che trova anche chi non ha difetti di deambulazione. Scene di quotidiana vita metropolitana:
    macchine parcheggiate in seconda e anche in terza fila, difficoltà oggettive a guadagnarsi il varco verso il marciapiede, pali,paletti,gradini,scivoli occupati da auto e moto, automobilisti sempre in corsa contro il tempo che fanno slalom tra i passanti anche in presenza delle strisce pedonali.
    Inutile sottolineare il fatto che sarebbe impossibile prendere mezzi pubblici senza accompagnatori,non ho mai preso un autobus, un treno, o altro mezzo dotato di ausili per disabili.
    L’unica altra cosa che mi viene in mente è che probabilmente qualche passante dal buon cuore e con una certa buona dose di forza fisica , impietosito e compassionevolmente rapito dalla situazione di palese svantaggio avrebbe spinto quella carrozzella sul marciapiede,nell’attraversamento della strada, sui mezzi pubblici.
    Ma dov’ è l’autonomia che dovrebbe consentire al disabile la possibilità di una vita degna, piena e soddisfacente?





    OROLOGIO
    Ore 7,00 o anche prima INIZIA LA GIORNATA!!!
    preparo la colazione, faccio le faccende domestiche ,mi preparo per uscire e preparo mia figlia per la scuola.
    Se fossi in carrozzella avrei già incontrato mille difficoltà, è chiaro che il mio appartamento non è minimamente attrezzato per accogliere un disabile, spazi ristretti, corridoio piccolo,gradino nel bagno, lavandini e servizi di non facile accesso, piatto doccia piccolissimo con altrettanto piccola cabina doccia. Fare su e giù per l’appartamento per pulire,spolverare e lavare sarebbe stata dura.
    Ore 8,15 TUTTI PRONTI si esce di casa, detto fatto.
    Se fossi in carrozzella sarebbe stato un bel problema, abito al sesto piano l’ascensore è troppo piccolo contiene al massimo 3 persone, un problema anche farci entrare un passeggino se non richiuso. Con un po’ di fortuna arrivata a piano terra avrei davanti 4 gradini, un portone pesante,ancora 5 gradini, viale di ingresso con tre paletti fissati tra cui zigzagare , marciapiede senza scivolo.
    TRASPORTI : tutto dipende ora dal programma della giornata, auto o mezzi pubblici, abito in provincia ma il mio è un paese da 67.000 abitanti,mezzi pubblici sovraffollati e non equipaggiati con appositi supporti per disabili(mai provata la circumvesuviana linea sorrento-napoli e viceversa ?).
    Ore 19,30 TUTTI A CASA preparare cena, ancora attività domestiche, cura personale e bambina, stesse difficoltà della mattina.
    Ore 21,30 salvo imprevisti si spera in un po’ di tempo per se, per leggere, studiare, magari riflettere sulle cose da fare per l’indomani, senza avere particolari disabilità riesco a terminare così la mia giornata, ma se le avessi avute probabilmente il tempo non mi sarebbe bastato, e senza aiuto non sarei andata molto lontano.



    Ultima modifica di luisaratti il Ven Mar 16, 2012 3:13 pm - modificato 1 volta.
    Tommasina Cataldo
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty Le Difficoltà Della Vita...

    Messaggio  Tommasina Cataldo Gio Mar 15, 2012 5:04 pm

    1)Un mondo costruito su misura per gli uomini…per tutti gli uomini…questo si auspicherebbe …senza frontiere,senza limiti,senza paure,senza ostacoli…ma è solo un’utopia!Purtroppo le città non sono luoghi vivibili per tutti,coloro che hanno maggiore difficoltà sono i disabili…Quante barriere esistono solo nel nostro paese?Quante peripezie devono superare per affrontare una giornata? Tanti forse troppi sono gli ostacoli …dalle metropolitane alle strade…Di quante cose l’inefficienza dei servizi priva l’uomo disabile?Anche la più semplice,anche quella che noi facciamo quotidianamente senza nemmeno renderci conto. I filmati di oggi hanno permesso di farci toccare con mano la mancanza di corrispondenza tra la legge e la sua applicazione,tra diritto e realtà,tra possibilità e impossibilità! Nel secondo video ad esempio la donna in carrozzella oltre a dover convivere con le difficoltà di affrontare attività quotidiane,vive anche l’incuranza delle persone…ovvero alla fermata del bus l’autista “allarga le braccia”,quel gesto ha una valenza inaudita come se urlasse:”Io non posso farci nulla!”. E invece si,si può… anzi si deve far qualcosa in più… per renderci migliori di quelli che siamo e per permettere a tutti di VIVERE!
    2)Orologio :
    Sveglia ore 7.30-Doccia(Nel mio bagno c’è uno scalino)-colazione abbondante- trucco e scendo. Abito in un palazzo al terzo piano senza ascensore. Di solito frequento i corsi all’università …1)Mi reco alla circumvesuviana,il problema qui nasce anche per arrivarci in quanto vi è una discesa ripida senza marciapiedi e un disabile rischierebbe di essere travolto dalle auto. 2)Nella stazione della circumvesuviana tante difficoltà per arrivare ai binari…senza ascensori o scale mobili.3)L’arrivo a Piazza Garibaldi …a parte i treni super affollati che non permettono di usufruire nessun confort,le scale mobili non sono MAI funzionanti.3)La metropolitana…anche qui gli stessi problemi,con l’aggravante che per salire sul treno bisogna fare altri scalini senza nessun supporto per i disabili. 4)La Funicolare … ci sono scale mobili che solo qualche volta funzionano. 5)Arrivo all’università.Il ritorno presenta le stesse peripezie.
    Qualche volta, che ho il pomeriggio libero ,esco un po’ in giro e mi reco nei bar…pensandoci ora mi chiedo come un disabile può entrare in bar o locali che frequento, in quanto oltre a esserci molti scalini,a volte ci sono porte molto strette. Ritorno a casa …Ceno…navigo su Internet…e poi finalmente,mi metto a letto…E’ strano verificare come delle semplici azioni che quotidianamente faccio, possono risultare difficoltose per un disabile,e di come, invece ,si dovrebbe migliorare per rendere il mondo,la nostra città,il nostro quartiere più agevole a tutti!. Very Happy Very Happy Very Happy
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty LAB 2 : Le barriere architettoniche

    Messaggio  Sabrina Campaiola Gio Mar 15, 2012 5:11 pm

    I filmati mostrati in aula relativi ai disabili mi hanno fatto riflettere sul fatto che il nostro paese non ha ancora mezzi e strumenti adeguati per facilitare la vita di queste persone ,costrette ogni giorno a sacrificarsi per svolgere al meglio le loro attività quotidiane . Infatti nelle città italiane sono ancora presenti tante barriere architettoniche , malgrado le leggi che ne impongono l'eliminazione .Sarebbe necessario quindi ridurre le varie barriere che alimentano un notevole stato di emarginazione sociale ,civile e lavorativa dei soggetti disabili.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty LAB 2 : Le barriere architettoniche

    Messaggio  Marianna Gallo Gio Mar 15, 2012 5:21 pm

    I video riguardanti le "Barriere Architettoniche" mostrano la neglicenza e il disinteresse che colpisce le strutture e i mezzi del nostro paese. Ancora oggi nel 2012 con i nuovi strumenti e le nuove tecnologi lo Stato non e' in grado di mobilitarsi e soprattutto di socorrere le persone colpite principalmente da una disabilita' fisica caratterizzata da un impotenza funzionale.
    In questo modo molte persone con ridotte capacita' motorie,visive,uditive,si trovano,purtroppo, ad essere ancora in parte discriminati poiche' uno scalino o la larghezza di una porta sono loro di impedimento nelle diverse occasioni di vita sociale.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Danila Cacciapuoti Gio Mar 15, 2012 5:29 pm

    Quotidianamente attraversiamo la strada, saliamo e scendiamo da un marciapiede, saliamo delle scale e ci facciamo largo tra la gente.. dando per scontato che tutti possano farlo senza difficoltà.
    Poi ci sono giorni in cui affronti realtà diverse, i video sono classici esempi di come le persone con difficoltà motorie incontrano giorno per giorno delle barriere, anche semplicemente per uscire di casa. Però poi pensiamo che in un mondo moderno queste difficoltà siano almeno diminuite, ma non è così.. ci sono servizi che spesso non funzionano, o persone che non si rendono conto di ostacolare chi autonomamente vorrebbe scendere da un marciapiede (Video: la macchina parcheggiata davanti allo scivolo).
    Tutto quello che spesso “noi” facciamo e diamo per scontato, per queste persone che vorrebbero essere per lo meno autonome nei movimenti, nonostante l’ingombro di una carrozzina, diventa ogni giorno un ostacolo da superare. Ed è anche vero che spesso ci sentiamo impotenti di fronte a questi che sono i disservizi, ma possiamo contribuire lasciando libero almeno un posto riservato ad un “diversamente abile” (non so se il termine è corretto Question ).


    Orologio: Giornata tipo.
    Sveglia ore 8.
    Colazione, doccia ( 1* barriera per lo scalino)
    Esco di casa (2* barriera: le scale)
    Scendo in direzione della cumana ( 3*barriera: la strada è tutta completamente in discesa)
    Prendo la cumana (4* barriera: per entrare in cumana) poi la funicolare, e cammino fino all’università!
    Lezione. Fine lezione.
    Torno a casa ripercorrendo in modo inverso il tragitto per casa.
    Cena. Doccia (che fa parte del primo ostacolo) Letto.
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    Messaggio  Serena Vivenzio Gio Mar 15, 2012 5:38 pm

    Ho visto persone lamentarsi perchè non hanno l'iphone o una borsa firmata, persone che camminano per strada con il cellulare in mano chattando su facebook, distratte al massimo, o altre ancora camminare sul tapis roulant in palestra giocando sull' iphone..ma come può migliorare la società se esiste ancora tutto questo ?

    Cara Serena, sai a volte è solo perchè non ci abbiamo mai pensato.
    Il mio corso mira proprio a riflettere.
    la docente


    Presi dalle cose futili e dalla nostra quotidianeità non ci accorgiamo di quanto possa essere difficile la vita di un disabile, piccole azioni che per noi sono normali e quotidiane, possono rendere la loro vita un inferno ! Siamo nel 2012 e mentre la tecnologia è impegnata a creare modelli su modelli di cellulari, computer e televisioni, in molte città italiane un disabile non può fare altro che restare chiuso in casa ! Perchè ? Per la scarsa presenza di attrezzature, architetture per far si che la loro vita sia un po più " normale ", e che non faccia pesare in ogni momento la loro disabilità.

    Per quanto riguarda la mia giornata tipo: al mattino mi alzo,faccio colazione e scendo per recarmi all'università,prendo la cumana e la funicolare. Tornata a casa vado in palestra,studio,o esco con gli amici. Per un disabile le difficoltà iniziano già al mattino come ad esempio scendere le scale di un palazzo, in mancanza di ascensore, oppure usufruire di mezzi di trasporto.
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    Messaggio  Anna Pasquariello Gio Mar 15, 2012 5:57 pm

    Oggi, nel 2012, viviamo in una società sviluppata a causa del forte sviluppo tecnologico, che ci invade fin da dentro.
    La scienza va avanti, noi ne siamo contenti.
    Ma intorno a noi, ci sono persone che per qualche motivo hanno dei problemi seri, come non avere le gambe per un incidente d'auto, o non non riuscire ad ascoltare i suoni.
    Queste persone, credono molto nello sviluppo delle scienza e dell'uomo perchè questo farebbe in modo di migliorare le loro condizioni di vita, rendendole più semplici.
    Purtroppo mi accorgo, che se anche la scienza va avanti e si possano creare cose fantastiche, come ad esempio vedere una persona dall'altra parte del mondo tramite web, una persona disabile, costretta a stare su una sedia a rotelle, non può salire o scendere le scale perchè non tutti i palazzi sono attrezzati di un ascensore.
    Eppure l'ascensore è una delle creazioni inventate già da un bel po'..e allora perchè?
    Sono arrivata alla conclusione che tutti pensano alle necessità di una persona normale, che non abbia nessuna disabilità, non tenendo conto della loro esigenza.
    Oggi ci sono tante leggi riguardo alla loro sicurezza, ma in pratica le cose applicate sono ben poche.
    Ad esempio nel mio palazzo, c'è un ragazzo che non può camminare, ma proprio in mancanza di ascensori, i genitori sono costretti a prenderlo in braccio ed anche in questo caso gli scalini giocano un brutto ruolo, sono troppo alti.
    Se deve prendere un autobus, si trova lo stesso in difficoltà perchè hanno gli scalini, o il posto concesso ai diversamente abili è rotto, o magari occupato da qualcun altro che dinanzi al tuo problema fa finta di non vedere.
    Ci sono dei limiti in tutto e la società anche con il suo progresso, non rispetta le totali esigenze di un diversamente abile. Questo non può fare altro che in me scatenare una forte rabbia, ed un grosso dolore per loro, e i familiari che cercano di combattere tutti i giorni che queste barriere.
    La mia giornata tipo è:
    sveglia 7.30; doccia ( dove c'è lo scalino),colazione; scendo le scale( alte e senza ascensore); raggiungo la fermata dell'autobus( è un bel problema salire e scendere, dato che non sono dotati di piccole salite apposite) metropolitana( dotata di scale mobili per chi si stanza di salire o scendere senza preoccuparsi di inserire l'ascensore) università; palestra.
    Come già detto le barriere per un disabile sono tante, queste elencate sono solo alcune.
    Le leggi scritte dovrebbero essere applicate sempre, e non fatte restare lì senza una loro applicazione, altrimenti non sarebbero leggi.
    Neutral
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Rossella Ascione Gio Mar 15, 2012 6:04 pm

    E' incredibile pensare a quante difficoltà i disabili devono affrontare ogni giorno, azioni come uscire di casa risultano difficili se non impossibili. Quello che colpisce ancora di più è sapere che uno dei paesi considerati sviluppati ,l'Italia, sia così arretrato su questo punto.
    La vergogna che si prova in questi casi nell'essere italiani è molta, la rabbia verso il proprio paese è indescrivibile. Eppure basterebbe così poco per far funzionare le cose, ma tutti sono indifferenti al riguardo , politici e non , tutti gli italiani lo sono. Non si riesce neanche a far rispettare le semplici norme stradali visto che parcheggiare sulle strisce pedonali e in prossimità degli scivoli è divieto ! Non c'è nulla da fare, credo sia l'uomo a sbagliare tutto , al di la delle barriere c'è una noncuranza globale che non riesce a scomparire.

    Giornata tipo:
    -Sveglia, colazione e doccia veloce
    -Dopo essermi preparata , prendo al volo la borsa ed esco,abito al primo piano senza ascensore e quindi ci sono due rampe di scale prima del portone e dopo ci sono pochi scalini
    -Dopo un bel pò di strada si arriva in stazione e per arrivare a prendere il treno ci sono solo le scale ,e per giunta i treni in costante ritardo sono super affollati
    -Arrivata a piazza Garibaldi si lotta per prendere la metropolitana ,alla quale si accede dopo due rampe di scale con annesse scale mobili
    -I vagoni sono altissimi e si entra dopo aver salito alcuni scalini , per poi scendere a Montesanto e percorrere due rampe di scale e altrettante scale mobili senza però nessun monta carichi per disabili
    -Uscita dalla metro mi incammino per la funicolare dopo aver percorso altrettante scale.
    -Una volta fuori dalla funicolare c'è un bel tratto di strada a piedi con auto parcheggiate sui marciapiedi che ostacolano il percorso
    -E poi finalmente si arriva all'Università consapevole che il ritorno sarà altrettanto faticoso e stressante
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty La non curanza della nostra società nei confronti del disabile

    Messaggio  Melania castoro90 Gio Mar 15, 2012 6:06 pm

    Guardando i video,questa situazione ci risulta abbastanza familiare:possiamo notare come in quasi tutte le città ci sia da parte della società un’indifferenza nei confronti del disabile,in quanto non vengono adoperati giusti mezzi per quanti di loro debbano spostarsi nel quotidiano da un posto all’altro. Azioni che per noi possono sembrare la cosa più semplice, per una persona disabile anche l’andare da un ambiente casalingo all’altro,se non costruito adeguatamente,può dare moltissimi disagi. Per non parlare poi anche del disagio provocato dai mezzi di trasporto molto spesso sprovvisti di scivoli o elevatori. La cosa che lascia molti di noi stupiti,ma allo stesso tempo consapevoli, è la mancanza di attenzione degli addetti,che dovrebbero garantire il funzionamento di determinate strutture per disabili. Resto allibita anche da ospedali che in quanto tali dovrebbero stare maggiormente attenti a essere forniti di determinate agevolazioni.
    Pensando alla mia giornata tipo e vivendo in un palazzo avente scale e ascensore noto che ciò nonostante un disabile qui troverebbe enormi difficoltà,in quanto l’ascensore non ha la giusta grandezza per possibili condomini disabili e la scala è alta e stretta. Andando all’università incontrerebbe difficoltà a scendere e salire dal marciapiede e, pur abitando a 5 minuti da lì,questi 5 min diventerebbero un quarto d’ora se non di più. Invece l’uscita con i mezzi (funicolare,metropolitana) risulterebbe alquanto difficile se non avesse qualcuno al suo fianco qualora non trovasse funzionanti i mezzi che dovrebbero limitare il disagio. Per quanto riguarda la signora del video 2, mi ha fatto riflettere su azioni che compio nella quotidianità:infatti per cose che faccio in pochissimo tempo e con minore difficoltà,come l’andare a prelevare soldi, andare in farmacia,attraversare la strada,prendere un pullman, lei ,suo malgrado, troverebbe enormi disagi causati dal disinteresse della nostra società.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty L'indifferenza è una disabilità

    Messaggio  Rossella Ascione Gio Mar 15, 2012 6:06 pm

    E' incredibile pensare a quante difficoltà i disabili devono affrontare ogni giorno, azioni come uscire di casa risultano difficili se non impossibili. Quello che colpisce ancora di più è sapere che uno dei paesi considerati sviluppati ,l'Italia, sia così arretrato su questo punto.
    La vergogna che si prova in questi casi nell'essere italiani è molta, la rabbia verso il proprio paese è indescrivibile. Eppure basterebbe così poco per far funzionare le cose, ma tutti sono indifferenti al riguardo , politici e non , tutti gli italiani lo sono. Non si riesce neanche a far rispettare le semplici norme stradali visto che parcheggiare sulle strisce pedonali e in prossimità degli scivoli è divieto ! Non c'è nulla da fare, credo sia l'uomo a sbagliare tutto , al di la delle barriere c'è una noncuranza globale che non riesce a scomparire.

    Giornata tipo:
    -Sveglia, colazione e doccia veloce
    -Dopo essermi preparata , prendo al volo la borsa ed esco,abito al primo piano senza ascensore e quindi ci sono due rampe di scale prima del portone e dopo ci sono pochi scalini
    -Dopo un bel pò di strada si arriva in stazione e per arrivare a prendere il treno ci sono solo le scale ,e per giunta i treni in costante ritardo sono super affollati
    -Arrivata a piazza Garibaldi si lotta per prendere la metropolitana ,alla quale si accede dopo due rampe di scale con annesse scale mobili
    -I vagoni sono altissimi e vi si accede salendo alcuni scalini , per poi scendere a Montesanto e percorrere due rampe di scale e altrettante scale mobili senza però nessun monta carichi per disabili
    -Uscita dalla metro mi incammino per la funicolare dopo aver percorso altrettante scale.
    -Una volta fuori dalla funicolare c'è un bel tratto di strada a piedi con auto parcheggiate sui marciapiedi che ostacolano il percorso
    -E poi finalmente si arriva all'Università consapevole che il ritorno sarà altrettanto faticoso e stressante
    Rachele Di Tuccio
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty Disabilità = Persone

    Messaggio  Rachele Di Tuccio Gio Mar 15, 2012 6:16 pm

    Parlare di disabilità è parlare di persone. E’ da qui che vorrei partisse il mio commento. Anche la lezione di oggi è stata interessantissima, parlare di disabilità, di handicap, di un qualcosa che normalmente viene definito come il diverso, credo ci sia utile ma soprattutto ci riguarda più di quanto possiamo immaginare. La vita di un disabile, non è una vita di un’extraterrestre ma è la vita di una semplice Persona, di un’ essere umano che essendo tale ha dei diritti, dei doveri, forse con qualche deficit in più, ma comuni ad ogni altro essere. Vorrei tanto che fosse interpretato così anche dalla società, ma è proprio quest’ultima che pone delle barriere, che dimostra indifferenza, disinteressamento, menefreghismo e addirittura il più delle volte queste persone sono sottovalute. Ne danno una netta dimostrazione i tre video che la Prof ci ha fatto vedere in aula. La disabilità nella metropolitana di Milano. Giornata di un disabile in Italia. Barriere architettoniche a Pistoia.. Sono tre video che mi hanno colpito molto, ma soprattutto quello che mi colpisce di più è il disagio che queste Persone provano nel momento in cui si trovano ad affrontare delle barriere del genere, mi colpisce l’insensibilità verso questo tipo di problematiche dell’accessibilità a luoghi che siano metropolitane, funicolari, treni o un semplice marciapiede che sono usualmente accessibili da tutti gli altri. Vorrei condividere con voi altri due video, del 2009 che riguarda lo stato delle barriere architettoniche nella città di Fasano .. youtube.com/watch?v=HemN9BeD6JM&feature=related Pali della luce che ostacolano, macchine parcheggiate che non permettono il passaggio di una carrozzina, scivoli troppo ripidi. L’altro video è del 2008 girato nella città di Roma, youtube.com/watch?v=lPqGl5Efmys&feature=related Esempio di una ragazza con delle difficoltà motorie che deve viaggiare e affrontare le varie difficoltà.

    OROLOGIO , descrivo una mia giornata tipo di sei anni fa, poiché sono stata per più di due anni su una sedia a rotelle.

    Ore 7.00 _ SVEGLIA
    Doccia (Aiutata da mia madre)
    In macchina per andare a scuola (Aiutata dall’autista)
    Mi veniva data una cattedra, poiché la sedia a rotelle era fin troppo grande per un banchetto scolastico.
    Ritorno in macchina per tornare a casa (Sempre aiutata)
    Nel momento in cui ero a casa sembrerà strano ma mi sentivo libera, in quanto essendo anche abbastanza adolescente non riuscivo a sopportare i giudizi altrui, non riuscivo a capacitarmi della mia situazione e soprattutto non riuscivo a sentirmi parte integrante della società.
    E’ importante considerare che in ogni passaggio c’è sempre stato nei miei confronti un aiuto… poiché non mi era possibile far tutto da sola.



    Che dire, concludo con le parole della ragazza nell’ultimo video che ho condiviso ‘Noi ce la mettiamo tutta ad integrarci all’interno della società, ma se qualcuno ci da una mano sarebbe anche meglio.’


    Rachele dici bene parlare di disabilità è parlare di persone!la docente
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    Ilaria cozzolino


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Ilaria cozzolino Gio Mar 15, 2012 6:21 pm

    io a differenza della ragazza che ha parlato in aula il problema delle persone disabili me lo sono posto dato che ho mia nonna che sta sulla sedia a rotelle. Lei abita al quinto piano con l'ascensore ma quest'ultimo è troppo stretto per poter entrare la sedia a rotelle. Quindi mia nonna è costretta a rimanere in casa.
    La mia giornata tipo per una persona disabile sarebbe un po' anzi diciamo molto complicata; la mattina mi alzo faccio colazione e faccio la doccia qui si evince il primo problema dato che la doccia ha uno scalino abbastanza alto. Dopo mi vesto e scendo. Sto al primo piano e anche da me purtroppo l'ascensore è stretto e la sedia a rotelle non centra. Mi incammino per prendere il pullman e anche qui nn ci sono barriere architettoniche o sono ostruite dalla sosta delle macchine; il pullman mi porta alla metropolitana che fortunatamente ci sono gli scivoli per disabili.
    Dopo prendo la funicolare e anche qui ci sono gli scivoli.
    percorrendo tutta la mia giornata si evince che non è molto complicata per le persone disabili

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