Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

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    Diana Emma


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Diana Emma Gio Mar 22, 2012 9:26 am

    Al giorno d'oggi l'italia presenta ancora dei limiti nei confronti di persone disabili, uno di questi limiti è la presenza di barriere architettoniche le quali impediscono alle persone di svolgere una vita quotidiana. Mi sono sempre domandata come farebbe una persona disabile a vivere la mia quotidianità in quanto dove vivo ci sono delle difficoltà. Il primo ostacolo è rappresentato dalle scale, in quanto non avendo l'ascensore una persona disabile avrebbe problemi nel salire e scendere le scale. Un'altro ostacolo sono le stazioni le quali non possiedono pedane mobili che permettono di utilizzare il servizio dei treni. Spero che questi limiti un giorno possano essere abbattuti permettendo a queste persone di svolgere una vita senza problemi.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  daniela oliva Gio Mar 22, 2012 9:54 am

    Spesso mi sono ritrovata a riflettere sul problema delle barriere architettoniche, poichè mia nonna, a causa di un incidente, si è ritrovata sulla sedia a rotelle. I limiti provocati da queste barriere hanno impedito a mia nonna di uscire di casa, costringendola a trascorrere gli ultimi anni della sua vita chiusa entro le mura di casa. Per un disabile è tutto piu' complesso...Oltre ad affrontare le difficoltà connesse alla sua disabilità, deve anche combattere quotidianamente contro una società che gli pone innumerevoli ostacoli.
    I video visti in aula mi hanno portato a d una considerazione: Le barriere architettoniche rappresentano una violazione dei diritti umani.
    a Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, infatti, sancisce che "tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti e ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona", ma le barriere architettoniche impongono notevoli limiti all'autonomia e alla libertà delle persone disabili, violando, in primis, il principio di eguaglianza.

    Momento della giornata
    Senza disabilità
    Con disabilità
    PreparazioneMi sveglio, vado in cucina a fare colazione, faccio la doccia e mi vesto
    Una persona sulla sedia a rotelle non potrebbe nemmeno scendere dal letto, poiché la stanza è piccola e c’è uno spazio minimo tra il mio letto e quello di mia sorella. Inoltre le porte sono strette e non permettono il passaggio di una sedia a rotelle.
    In cucina, inoltre, i mobili sarebbero inaccessibili, poiché sono posizionati troppo in alto. In bagno poi, la cabina doccia è troppo piccola e il lavandino è impraticabile perché troppo alto.
    Uscita
    Esco di casa, prendo l’automobile e mi reco all’università
    Uscire di casa è quasi impossibile: 5 rampe di scale e niente ascensore. Sarebbe problematico anche raggiungere l’automobile, dato che il marciapiede non è provvisto di discesina. Una volta arrivata nei pressi dell’università si presenterebbe un ulteriore problema: i posti auto riservati agli invalidi sono sempre occupati da altre auto non autorizzate.
    Pomeriggio
    Rientro a casa, mangio, studio e poi vado in palestra
    A parte gli ostacoli già detti nei punti precedenti, si presentano altri ostacoli nel tragitto per raggiungere la palestra: autobus sprovvisti di pedana per disabili, ingresso della palestra preceduto da 20 scalini, senza discesa.
    Ritorno
    Torno a casa, faccio la doccia, mangio e vado a letto
    Stessi ostacoli del mattino
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    Maria Maestoso


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty LE BARRIERE ARCHITETTONICHE

    Messaggio  Maria Maestoso Gio Mar 22, 2012 11:45 am

    Nell'affrontare questo argomento mi trovo in un certo senso avvantaggiata perchè nel mio piano di studio ho il laboratorio SAAD che mi permette di seguire e accompagnare ragazzi disabili che frequentano la nostra università ai corsi.Io accompagno Sergio un ragazzo cieco iscritto alla facoltà di lettere a Santa Caterina, di solito io e lui ci incontriamo alla centrale ed il mio compito è quello di accompagnarlo dalla centrale a Santa Caterina e molte volte trovo un po' di difficoltà. Marciapiedi pieni di immondizia da scansare, macchine parcheggiate in modo sbagliato e quindi fare anche 5 metri di strada diventa più di difficile di quello che sembra.
    dal mio punto di vista non solo a Napoli ma in tutta Italia si verificano questi disagi e sarebbe opportuno trovare le giuste misure perchè un ragazzo/a con una disabilità non può privarsi di scendere e andare a fare una passeggiata solo perchè per strada non ci sono gli strumenti adatti per quest'ultimo.
    Denise Di Gennaro
    Denise Di Gennaro


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  Denise Di Gennaro Gio Mar 22, 2012 4:20 pm

    Guardare questi video è stato molto importante perchè non ho mai immaginato realmente le difficoltà che quotidianamente incontra una persona disabile.Sicuramente passi in avanti sono stati fatti,ma questi non possono essere considerati enormi,dato che come ci mostrano i filmati sono ancora evidenti ostacoli tipo,assenza di pedane,ascensori fuori servizio ed altro.Evidente è anche la mancanza di organizzazione di queste strutture e dei mezzi pubblici,il modo di aiutare queste persone,senza chiudere le porte in faccia(riferimento al primo video),assumere la propria responsabilità.Sottolineo l' importanza di prendere le giuste misure,gli strumenti adeguati per far si che anche questi soggetti con disabilità riescano a spostarsi da un luogo ad un altro tranquillamente.

    la mia giornata comincia così:mi alzo,faccio colazione,mi reco in bagno dove c'è un gradino prima di entrare,questo è il primo ostacolo per un disabile.Mi preparo,scendo di casa,senza ascensore perchè abito al primo piano,quindi faccio la scale a piedi,secondo ostacolo per un disabile.Mi reco alla funicolare,qui non sono presenti ostacoli,proprio perchè c'è una pedana per persone disabili.Arrivo in facoltà,qui sono presenti ascensori,nessun ostacolo,tranne che quando si devono raggiungere aule tipo superiori al quarto piano.Al ritorno è lo stesso percorso.Ritorno a casa,pranzo,mi dedico ai lavori domestici,terzo ostacolo per un disabile,poi studio,preparo la tavola per la cena,altro ostacolo,ceno e vado a dormire.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Lab.2 Barriere architettoniche (esercizio Orologio)

    Messaggio  Ilaria Saviano Gio Mar 22, 2012 4:23 pm

    1) Dai video che abbiamo visto è emerso che i disabili non hanno alcun tipo di agevolazioni, trovano barriere ovunque e per loro è impossibile spostarsi per la città, diritto che qualunque cittadino dovrebbe avere, ma che sembrano essere solo una prerogativa delle persone ritenute "normali"

    2) Il mio Orologio
    - Sveglia alle 7
    - Doccia -> La prima barriera che il disabile incontrerebbe è il gradino per accedere al bagno
    - Colazione -> La tazza è troppo in alto e quindi per una persona sulla sedia a rotelle è difficile da prendere
    - Esco di casa -> Ci sono 32 scalini da fare, senza ascenzore
    - Vado a piedi fino alla stazione -> Le salite dei marciapiedi sono alte 10 cm e gli scivoli per le carrozzelle non si trovano su tutti i marciapiedi, ma solo su alcuni
    - Arrivo alla stazione e vado verso il binario da dove devo prendere il treno -> Per andare al secondo binario ci sono 10 scalini per scendere e 10 per salire, tutti da fare rigorosamente senza montacarichi
    - Salgo nel treno -> Non ci sono gli scivoli per far salire le carrozzelle
    - Arrivo alla stazione di Napoli e vado verso la metropolitana -> Qui ci sono solo le scale mobili e quelle normai, ma niente montacarichi( per accedere alla metropolitana non ci sono gli scivoli come nei treni)
    - Esco dalla metropolitana e vado alla funicolare -> Unico vantaggio di tutto il tragitto è l'ascenzore che porta ai binari della finiculare, la quale ha un'entrata apposita per le carrozzelle e per le mamme con i carrozzini
    - Arrivo all'università -> Ci sono le ascenzori e poi il montacarichi che porta agli altri piani
    - Arrivo in aula -> E' accessibile per chiunque
    - Torno a casa -> Il tragitto è uguale
    - Strudio
    - Esco
    - Ceno
    - Guardo un pò di tv
    - Vado a letto

    Questa è la mia giornata tipo e vederla dal punto di vista di un disabile, mi ha fatto rendere conto di come sia dura la vita per loro e di quanto coraggio hanno tutte quelle persone, in queste condizioni, che la affrontano con il sorriso sulle labbra... Very Happy
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    daiana martino


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  daiana martino Gio Mar 22, 2012 4:58 pm

    Ancora oggi nel 2012 esistono all’interno di molte città ( tra cui Napoli ), barriere architettoniche che impediscono le persone disabili di svolgere delle normali attività della vita quotidiana in maniera del tutto autonoma. Questo è dovuto dall’egoismo, dall’indifferenza che accomuna in particolare modo tutti coloro che progettano un determinato oggetto come ad esempio un semplice pulman; questo avviene perché si pensa solo a se stessi, non comprendendo che esso è membro di una società e che quindi deve essere più solidale e di conseguenza favorire un benessere comune.
    ORARIO:
    - Ore 7,30 sveglia
    - Doccia ( problemi per la persona disabile perché vi sono vari gradini );
    - Mi vesto, esco di casa ( altri gradini quindi niente ascensore );
    - Salgo in macchina e raggiungo la metropolitana. Una volta posata l’auto il disabile incontrerebbe difficoltà perché l’uscita per i pedoni è un po’ stretta;
    - Entrata in metropolitana vi è l’ascensore, ma il problema sorge quando bisogna uscire per prendere la funicolare perché è necessario attendere il personale che azioni una pedana che conduce all’esterno ( ma non bisogna tralasciare che il personale ti raggiunge con tutta calma, sempre se naturalmente sono sul posto di lavoro e non tranquillamente al bar );
    - Una volta all’esterno si prende la funicolare e lì è tutto secondo le norme, perché vi è uno scivolo apposito;
    - Il problema risorge nuovamente appena usciti dalla funicolare per arrivare all’università, perché il marciapiede è alto e vi sono numerose auto;
    - Al ritorno naturalmente il percorso inverso.
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    Lorenza Baratta


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty INTEGRAZIONE:troppe parole e pochi fatti!!!

    Messaggio  Lorenza Baratta Gio Mar 22, 2012 5:11 pm

    1)Dalla visione di questi video si evince che in molti Paesi d'Italia sono presenti disagi per le persone con disabilità. Osservare la negligenza e il disinteresse nel nostro Paese per queste persone diversamente abili mi ha lasciata senza parole,pur essendone già a conoscenza.Credo che si dovrebbe parlare,ma non solo,di INTEGRAZIONE come valorizzazione delle capacità individuali,guardando la persona nella sua globalità e non solo per quello che sa fare,ci vorrebbe maggiore sensibilità da parte delle istituzioni che dovrebbero agire più che parlare!!!

    2)Pensare ad una mia giornata "tipo" praticata da una persona disabile è un pò difficile perchè purtroppo una persona con disabilità non potrebbe svolgere tutto ciò che faccio io.

    PREPARAZIONE
    Ore 7:30 sveglia
    Doccia--------->un disabile avrebbe problemi perchè il mio bagno ha degli scalini.
    Colazione
    Servizi-------->un disabile avrebbe problemi perchè ci sono dei piccoli ostacoli tra le diverse stanze.

    USCITA
    Esco
    Scendo le scale----->un disabile avrebbe problemi, perchè nel mio palazzo non vi sono scensori e inoltre all'uscita vi sono diversi scalini.

    TRASPORTO
    Vado all'Università----->un disabile avrebbe problemi per prendere il treno poichè non vi sono passaggi per loro;
    prendo il pullman e anche in questo caso per mancanza di scivoli,il disabile non potrebbe salire e scendere. Purtroppo non essendo di Napoli sono vari i mezzi di trasporto che prendo tutti i giorni,i quali nn permettono di far muovere liberamente e in modo autonomo una persona disabile.
    Quando non vado all'Università cerco di dare un aiuto a mia madre,la quale ha un'attività commerciale,e anche lì una persona disabile incontrerebbe degli ostacoli dati da scalini o ambiente troppo riduttivo per loro.

    Ritorno a casa ripercorrendo lo stesso tragitto,e quindi il disabile incontrerebbe gli stessi ostacoli del viaggio di andata.
    Studio
    Ceno e guardo la TV!!!
    Ecco perchè abbiamo parlato delle cosiddette "barriere architettoniche",cioè tutte le possibilità di locomozione,di trasporto o di spostamento che restano precluse per quanti sono costretti a muoversi con l'ausilio delle stampelle o,più spesso,di una sedia a rotelle.Molte persone infatti si trovano nell'impossibilità concreta di superare un marciapiede troppo alto,di servirsi di un mezzo di trasporto pubblico o più semplicemente di salire o scendere una rampa di scale per spostarsi dalla propria abitazione,la quale spesso si trasforma quasi come una prigione.


    Ultima modifica di Lorenza Baratta il Gio Mar 22, 2012 6:54 pm - modificato 1 volta.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  enzacoppola Gio Mar 22, 2012 6:15 pm



    E' assurdo vivere in una situazione veramente critica dove , nel 2012 , ci troviamo ad assistere a svariate forme di barriere architettoniche . Solo osservando e riflettendo determinate circostanze si è capace di capire quanto possa essere complicata la vita di un disabile . Pultroppo oggi l'uomo è affetto da parecchio menefreghismo in quanto si limita a pensare che nella vita esiste solo lui , i suoi bisogni e i suoi diritti . Ma in realtà non è così , non dovrebbe essere così ! Ognuno di noi dovrebbe porsi delle domande su questa dura realtà e avere più rispetto nei confronti dei disabili tenendo soprattutto conto che la persona disabile , in quanto persona , ha gli stessi diritti sanciti nella "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino" e che quindi anche loro hanno il diritto alla libertà di poter accedere ai marciapiedi senza incontrare alcun tipo di barriera ovvero senza dover trovare macchine che ostacolano il passaggio degli scivoli : anche loro hanno il diritto di andare al bar senza sbattere contro gli scalini d'ingresso ; anche loro hanno il diritto di andare a lavoro o all'unversità con i mezzi pubblici con la massima libertà e facilità che ha un normodotato ; anche loro hanno il diritto di poter accedere al lato guida della loro auto senza dover trovare un'altra auto affiancata al punto tale da non potervi entrare . Mi fa rabbia pensare che oggi l'ascensore in un condominio la si impianta non per facilitare l'ingresso ai piani ad un disabile ma perchè ci si stanca di salire i piani a gambe !

    Io ho provato a descrivere la mia giornata tipo e riflettendo bene ne esistono davvero tante di barriere architettoniche partendo proprio dalla mia abitazione !



    Ore 6.30 svegliaaaaaa

    Vado in bagno , mi lavo e mi trucco_____Il disabile non può accedervi poichè la porta d'ingresso è stretta , non potrebbe usare la tazza poichè non ho i maniglioni a muro , non potrebbe lavarsi poichè la vasca è alta e non potrebbe specchiarsi poichè lo specchio è alto .

    Mi vesto_____L'armadio è alto , il disabile non può prendere i vestiti .

    Apro la finestra_____Il disabile non può aprire la finestra poichè la finestra è alta .

    Faccio colazione_____Il disabile non può accedere in cucina poichè il corridoio è stretto , non potrebbe fare colazione poichè la tazza del latte è nel mobile posto in alto .

    Esco e scendo le scale per andare all'università_____Il disabile non può scendere poichè non c'è l'ascensore nel condominio .

    Mi reco alla stazione a piedi_____Il disabile deve fare attenzione alla strada rotta .

    Salgo le scale della stazione_____Il disabile ha l'ascensore a disposizione .

    Arrivo a Napoli per recarmi alla metro_____Il disabile non può accedervi poichè ci sono solo scale .

    Dalla metro vado alla funiculare prestando attenzione alle moto e alle auto che sfrecciano_____Il disabile non ha la possibilità di percorrere la via sul marciapiede poichè inesistente quindi rischierebbe molto .

    Arrivo alla funiculare_____Il disabile ha a disposizione l'ascensore .

    Arrivata al C/so V.Emanuele mi reco a piedi all'università poichè il pullman non passa quasi mai_____Il disabile non ha la possibilità di percorrere la via sul marciapiede poichè stretto e con la presenza di motorini .

    Arrivo all'università ed inizio la lezione_____Il disabile può accedervi .

    Ritorno-stesso percorso_____Stesso disagio .

    Pranzo .

    Mi riposo .

    Studio .

    Vado al bar con gli amici_____Il disabile troverà il gradino all'ingresso .

    Torno a casa , ceno e vado a letto .
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  milone lucia Gio Mar 22, 2012 7:00 pm

    Vedendo questi video mi rendo conto di vivere in una società totalmente superficiale non attenta alle “piccole” problematiche che ogni giorno sono costretti ad affrontare tanti disabili negando così a queste persone il diritto alla vita;per regalargli un sorriso basterebbe qualche piccola accortezza in più che farebbe loro quasi dimenticare le varie disabilità.
    Anche i disabili hanno diritto a vivere una vita normale quindi le persone di competenza dovrebbero essere meno menefreghiste e pensare che il mondo non è fatto solo di persone normodotate ma è fatto anche di persone con diverse problematiche che necessitano di più servizi.

    ESERCIZIO A OROLOGIO
    Sveglia alle 7,doccia(1°barriera,difficoltà ad entrare in bagno a causa del gradino)
    Mi vesto(difficoltà per un disabile visto che il mio armadio si trova in alto)
    Esco di casa(rampa di scala senza ascensore)
    Vado all’università in pullman(non dotato di pedane per disabili)
    Poi tratto di strada a piedi(spostamenti per il traffico molto pericoloso per un disabile per la mancanza di marciapiedi e presenza di numerose auto che ostacolano il passaggio)
    Funicolare (assenza di scivoli) arrivo all’università;
    Ritorno (percorso uguale).
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Barriere architettoniche

    Messaggio  Caterina.Ferrari91 Gio Mar 22, 2012 7:11 pm

    Rimango allibita da questi video, penso alla mia giornata e mi rendo conto che un disabile non riuscirebbe a far nulla di tutto ciò ke faccio io. Vivo ad Ischia e per recarmi all'università ho bisogno di prendere l'aliscafo o il traghetto. Una volta mi è capitato di vedere una persona disabile, sulla sedia a rotelle che è dovuta restare nella parte inferiore del traghetto, insieme alle macchine, camion e quell'orribile odore di nafta...perchè? perchè non ci sono strutture adeguate per far si che ella poteva salire su. Inoltre mi è capitato di vedere che sulle discese dei marciapiedi (per i disabili) ci siano fermati motorini che impediscono loro la discesa. Nelle mie giornate qualche volta mi reco in Chiesa e per un disabile sarebbe impossibile arrivarci in quando la strada è piena di buche e la Chiesa è anticipata da scalini. Il problema sono le istituzioni che fanno orecchie da mercante...siamo anche un pò affetti da razzismo, poche sono le persone che se vedono un disabile in difficoltà, cercano di aiutarlo. Questo non solo a Napoli ma in tutto il mondo ci sono casi del genere. Le soluzioni ci sono ma credo che quella più importante sia quella di educare le persona alla vita sociale, al rapporto con gli altri, rispettando chiunque ci troviamo di fronte, senza distinzioni di razza, sesso...ma essere solidali!
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    Messaggio  Cozzolino Chiara1987 Gio Mar 22, 2012 7:12 pm

    Questi video mi hanno lasciata molto perplessa... è triste pensare che ci sono ancora difficoltà di questo genere,in una società che si affanna per "essere sempre avanti",in cui la tecnologia fa passi da gigante ma che,evidentemente,ha preso il posto dei sentimenti... Una società tecnologica che non pensa a tutti...
    Vediamo perché.

    Mi sveglio,generalmente,intorno alle 7:00/7:30,vado frettolosamente in bagno per lavarmi,riesco a muovermi in maniera agile e fare tutto senza alcun problema;la persona sulla sedie a rotelle non potrebbe nemmeno accedere al bagno perchè la stretta vicinanza della porta con il lavandino non permetterebbe il passaggio.
    Ritorno in camera per vestirmi,non ho nessun problema IO! Il disabile probabilmente non arriverebbe neppure a prendere i vestiti,essendo in alto.
    Dopo vado in cucina a fare colazione:prendo l'occorrente dalla credenza e consumo la mia colazione;la persona disabile non riuscirebbe a prendere le cose dalla credenza che è posta in alto.
    Fatto tutto ciò esco di casa,scendo le scale,apro il primo cancello,trovo uno scalino,proseguo e apro il secondo cancelletto,scendo il viale molto molto sdrucciolevole e apro l'ultimo cancello.
    Raggiungo la stazione della metropolitana,altre scale,le scendo e aspetto l'arrivo del mezzo.Quando arriva,salgo e senza alcun problema aspetto la mia fermata.
    Ora percorriamo lo stesso tragitto ma nei panni di un disabile sulla sedie a rotelle:
    Esco di casa,non posso scendere le scale ma... ottimo:c'è l'ascensore! Apro le porte... ma... è troppo piccola,non entro! Con un po' di imbarazzo busso alla porta dei miei vicini,saranno gentili e mi aiuteranno sicuramente a scendere le scale. Non mi risponde nessuno,giustamente sono a lavoro. E ora che si fa?? Aspetto che scende qualcuno... Passa del tempo... finalmente viene qualcuno in mio aiuto.
    Esco dal palazzo,primo cancello,scalino,mi serve altro aiuto... il secondo cancelletto è troppo piccolo,devo cercare il telecomando nella borsa e aprire quello grande.Stesso discorso per il terzo ed ultimo cancello.
    Raggiungo la stazione ma le scale non posso scenderle,mi faccio aiutare,aspetto la metro,arriva,vorrei prenderla in maniera autonoma ma c'è uno scalino,mi serve ancora un aiuto.
    A questo punto,io "normodotata",sono alla fermata dell'autobus che mi condurrà all'università...Arriva,lo prendo,e quando sono arrivata alla mia fermata,il conducente apre le porte... ma ... sullo spazio riservato all'autobus è parcheggiata una macchina,riesco a malapena a scendere!
    Arrivo all'università,o salgo le scale o prendo l'ascensore.Dopo essere stata all'università torno a casa e mi riposo... Il disabile torna a casa e incontra gli stessi ostacoli dell'andata,si riposa,e,sicuramente si è stancato più di me... e in più penserà di non essere adatto alla società in cui vive!

    La persona sulla sedia a rotelle fa uno sforzo enorme a fare tutte queste azioni o forse non riesce neppure a farle! Ed è vergognoso! è vergognoso che,in un mondo in cui si parla di uguaglianza e diritti,si tolga ad alcune persone il diritto di vivere autonomamente e con gioia,distruggendo la dignità!
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    Martina Marotta


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    Messaggio  Martina Marotta Gio Mar 22, 2012 9:54 pm

    Presi dalla nostra vita, dai nostri pensieri spesso non ci rendiamo conto di come persone con disabilità affrontano la loro giornata e soprattutto delle barriere che incontrano in qualunque cosa essi vogliano fare. I video visti ci permettono di riflettere e di vedere come le loro esigenze e i loro diretti vengono trascurati, o nei peggiori dei casi del tutto dimenticati.
    Non vivendo i prima persona questa condizione non ci potremo rendere mai conto delle innumerevoli difficoltà che si trovano ad affrontare e si ritrovano ad non essere “autonomi” a causa delle innumerevoli barriere architettoniche presenti nelle città. Per fare alcuni esempio potremo citare le metropolitane in cui nella maggior parte dei casi le montascale sono fuori servizi non permettendo quindi alle persone con disabilità, in modo particolare quelli con carrozzina, di raggiungere i binari. Altri ostacoli sono rappresentati dai marciapiedi senza discesa o dagli incivili che parcheggiano in prossimità degli scivoli.
    La colpa è solo la nostra!!! Perché siamo troppo presi dalla nostra vita, assumendo atteggiamenti di strafottenza nei confronti di persone con disagi e anche se oggigiorno ci sono numerose leggi che li tutelano nella realtà non vengono per niente approvate.

    Giornata tipo:
    PREPARAZIONE
    Sveglia ore 8.00
    Faccio colazione
    Mi preparo
    USCITA
    Scendo le scale- una prima barriera che una persona disabile incontrerebbe è lo scalino x uscire dal palazzo
    Esco – il disabile può scendere dal marciapiedi grazie ad una discesa, che però nella maggior parte dei casi è inutilizzabile perché c’è sempre qualche macchina parcheggiata che ostruisce il passaggio
    TRASPORTO
    Vado all’università con :
    metropolitana- il disabile incontrerebbe molte difficoltà a causa della mancanza del montescale
    funicolare- assenza di scivoli e montecarichi
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    Messaggio  FLAVIA AGOSTINO Ven Mar 23, 2012 12:35 pm

    DOV'è IL PROGRESSO??

    La mia giornata tipo inizia alle ore 7.00. Per frequentare i corsi universitari sono costretta a prendere l'aliscafo poichè vivo ad Ischia. Già in questa prima fase una persona disabile incontrerebbe problemi poichè gli aliscafi sono pochi agibili sotto questo punto di vista e non permettono un facile accesso alle persone disabili se non con l'aiuto delle persone del personale che vi lavora. Arrivata sul porto di Napoli mi reco all' università con i mezzi pubblici, laddove una persona disabile necesiterebbe di un ausilio in quanto la maggior parte del mezzi pubblici sono sprovvisti di attrezzature idonee o sono fuori servizi. La mia università costa di sei piani quasi tutti raggiungibili tramite ascensore, quidni sotto questo punto di vista permette l'accesso anche agli studenti disabili. Il disagio si presenta nel momento in cui questi ultimi volessero raggiungere il bar o l'aula magna in quanto l'unica via di accesso è rappresentata da una rampa di scale.
    Nella mia giornata tipo rientra anche il momento di svago: amo dedicare tempo a me stessa frequentando la palestra o semplici luoghi di ritrovi con amiche. Anche qui sono evidenti le barriere architettoniche che potrebbero incontrare le persone disabili, sia nello svolgere attività fisiche che nel raggiungere luoghi di intrattenimento nel momento in cui questi non sono raggiungibili tramite percorsi adatti.
    Dal diritto allo studio al vero e proprio diritto alla vita: la società odierna limita l'esistenza delle persone diversamente abili proprio nel suo essere inerme dinanzi a tutto questo.
    Si parla continuamente di sviluppo e di crescita economico-sociale: è possibile che in una città come Milano, principale simbolo del progresso italiano, siano ancora presenti casi in cui le persone disabili non hanno la possibilità di usufruire delle attrezzature a loro concesse? ed è possibile che questo avvenga a causa della negligenza di coloro che dovrebbero occuparsi della loro assistenza? Sono casi che riguardano ogni tipo di mezzo pubblico, dalla metropolitana alla stanzione ferrovaria,casi che riguardano l'inetra Italia, da Milano a Pistoia, da Napoli a Palermo.
    Allora dove è il progresso? Siamo in un'epoca fatta di molte parole e pochi fatti, dove il progresso avanza solo in alcuni ambiti senza dar spazio ad una problematica così presente e costante come quella della disabilità. Dovrebbere essere compito dell'intera società, dal politico allo studente, cercare di facilitare il quotidiano di queste persone; non basta mostrare compassione o finta solidarietà, è necessario attivarsi e con le proprie forze sensibilizzare chi dispone di potere e mezzi al fine di offrire loro una qualità di vita migliore
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    Messaggio  lucia lettera Ven Mar 23, 2012 2:17 pm

    I 3 video proiettati in aula,ci hanno messo di fronte alla dura realtà,contro cui devono scontrarsi ogni giorno alcune persone.Quello che può sembrare facile per tutti,in realtà non lo è.E'chiaro che la società,nonostante tenti di mascherarlo,è copertà da un velo di superficialità,che la rende esatranea ai problemi altrui.Le barriere architettoniche ,sono dei veri ostacoli,che s'innalzano come dei muri contro chi purtroppo non ha i giusti mezzi per abbatterli...gli stessi mezzi che dovrebbe offrire la società stessa,eppure questo non avviene.L'AUTONOMIA quindi non è per tutti,ed è da qui che nasce il"diverso"...questa parola non piace a nessuno ,ma nessuno s'impegna affinchè tutti abbiano pari opportunità per affrontare egualmente la vita di tutti i giorni.Ho riflettuto sulla mia giornata-tipo,mi sono resa conto che la stessa sarebbe impossibile per un disabile (con sedia a rotelle).Abito in un condominio al terzo piano sprovvisto di ascensore,la strada che percorro per andare alla stazione, risulta impraticabile sia per l'assenza dei marciapiedi ,sia per i dislivelli della strada stessa.Per arrivare all'università devo prendere 3 mezzi,treno metropolitana e funiculare,i primi 2 sono inaccessibili per disabili per svariati motivi.Bhè ,dopo tutto questo posso solo dire,che è una vergogna che nel 2012 ,esistano ancora questi disagi
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    Messaggio  licia Ven Mar 23, 2012 2:51 pm

    1) molto spesso non ci rendiamo conto di quanto sia difficile e problematica la vita di una persona disabile...di quali siano i problemi che tutti i giorni sono costretti ad affrontare...anche solo andando in metropolitana.... come è successo a michela nel video 1,la totale indifferenza dell' addetto che pur avendola vista in difficoltà non ha fatto nulla per aiutarla!!!!!! questo è un esempio di egoismo ,di come al giorno d' oggi la gente pensi solo a se stessi!
    esercizio:
    2) mi sveglio alle 7, dopo essermi prepata esco di casa;prendo l'autobus per arrivare al porto, successivamente prendo l'aliscafo per raggiungere l' università...per una persona disabile le cose sarebbero diverse..con una sedia a rotelle la vita è completamente diversa..quelle che per noi possono essere considerate delle abitudini quotidiane per una persona portatrice di hadicap..sono impossibili da vivere...i problemi nascono già appena svegli!
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    Messaggio  anna abbate Ven Mar 23, 2012 3:36 pm

    N 1°
    E’ triste vedere come ciò che dovrebbe essere facile per tutti non lo sia. Non tutte le persone hanno pari opportunità e purtroppo questa è la cruda realtà delle persone disabili che molto spesso vengono dimenticati dall’intera società. Si dovrebbe iniziare dai piccoli dettagli perché è da essi che si costruiscono grandi traguardi per chi ogni giorno deve affrontare una semplice passeggiata come un percorso ad ostacoli, per quelli che , colpa delle barriere architettoniche e della poca sensibilità o forse superficialità devono vivere ogni nuovo giorno come una nuova battaglia.
    N 2°
    La mia giornata “tipo” è la seguente….
    PREPARAZIONE
    -Ore 7.30 Sveglia
    -Doccia_per il disabile sarebbe un problema visto che non potrebbe accedere al bagno a causa dello scalino
    -Mi vesto_ Il mio armadio è in alto quindi un disabile non potrebbe arrivarci
    -Faccio Colazione
    USCITA
    Esco da casa…
    -Scendo le scale_ma purtroppo il mio palazzo non dispone un ascensore e per questo motivo il disabile troverebbe difficoltà a scendere
    -Esco dal palazzo
    TRASPORTO
    Vado all’università
    - Metropolitana
    - Funicolare__Assenza di scivoli e montacarichi quindi ennesima barriera
    - Per arrivare all'uni faccio un tratto di strada a piedi_A causa delle numerose auto vi sarebbero difficoltà per il disabile a procedere sul marciapiede.
    -Motorino_troveranno difficoltà a salire
    Ritorno
    Percorso uguale__Quindi stesse difficoltà per il disabile
    A casa
    -Studio
    -Doccia__Barriera dell'ingresso al bagno
    -Cena
    -Mi metto al pc
    -Vado a letto
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    Messaggio  rosa manno Ven Mar 23, 2012 6:35 pm

    “E’ cambiato tantissimo negli ultimi 30 anni,ma tanto altro ancora deve cambiare”questa è la frase ricca di speranza della protagonista del video 2.
    Le barriere architettoniche sono rappresentante da qualsiasi elemento costruttivo che rende impossibile o limita la fruizione di servizi,in maniera particolare ai disabili.Le barriere architettoniche possono creare ostacoli anche all’interno delle proprie abitazioni, ma in particolar modo rendono impossibile l’accessibilità ai servizi pubblici come ospedali,scuole,uffici e trasporti pubblici.
    Ed è proprio su quest’ultimo problema, ossia l’(in)accessibilità ai mezzi di trasporto pubblico che si è concentrata la mia riflessione…rimanendo sorpresa del fatto che la maggior parte dei trasporti pubblici che utilizzo quotidiananmente non consente un accesso libero ai disabili, e quindi dovendo mettere a confronto la mia giornata con quella di un disabile le difficoltà …
    Orologio:
    -Sveglia
    -Doccia (1 BARRIERA)
    -Scendo le scale(2 BARRIERA)
    -Università …per raggiungere l’università utilizzo diversi mezzi di trasporto alcuni dei quali non dotati di accessi speciali per i disabili(3 BARRIERA)
    -Ritorno
    -Sport
    -Esco
    -Dormo;
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Barriere e orologio

    Messaggio  marigliano francesca Ven Mar 23, 2012 8:52 pm

    1)Viviamo in una società sviluppata dal punto di vista economico, culturale e tecnologico, ma non dal punto di vista sociale. Ancora oggi nel 2012 le persone disabili fanno fatica a vivere in modo normale le proprie giornate. L’ Italia possiede città molto disorganizzate, ricche di barriere architettoniche che sottolineano ai disabili i propri limiti e le proprie sofferenze. Oggi le barriere architettoniche rappresentano una fonte di discriminazione in quanto non consentono di condurre una vita semplice a tutti. Dal mio punto di vista ci dovrebbe essere una spazzolata di umanità in più nelle persone, perché non è possibile che bisogna solo trovarsi nelle situazioni per comprendere tali difficoltà e per fare in modo che più persone “potenti” si azionino per abbattere tali barriere.

    2)Mi sveglio, faccio colazione, faccio la doccia, mi vesto ed esco per prendere il pullman( utilizzo diversi mezzi pubblici per recarmi all’ università), lo stesso per tornare a casa.
    Sono azioni semplici apparentemente, ma un disabile sicuramente troverebbe difficoltà nel prepararsi, null’ uscire da un palazzo che possiede scale e nel cambiare trasporti per recarsi all’ università.
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Re: lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso)

    Messaggio  giovanna costagliola Ven Mar 23, 2012 9:08 pm

    Barriere architettoniche e disabilità sono purtroppo un binomio indissolubile. Le buone parole e i propositi spesso si polverizzano di fronte a un vivere a volte incivile: la nostra società è un chiaro esempio di come la mancanza di rispetto per l’altro non trova limiti, nemmeno se l’altro in questione è un diversamente abile.
    sono le persone che occupano i parcheggi riservati, che ostruiscono con le auto gli scivoli, xhe costruiscono marciapiedi a far sentire queste persone diverse e non libere




    In una mia giornata tipo una persona disabile non l'affronterebbe con tanta faciltà
    dobbre attraversare alcuni ostacoli nella mia casa tipo uno scalino per andare in cucina scendere le scale poichè abito in un primo piano senza ascensore
    una volta per strada per andare all'università dovrebbe avere la preoccupazione se la vesuviana è affollata o meno per poter viaggiare poi avrò difficoltà a salire in metro poiche ci sono 2 gradini molto alti per salirci
    però arrivati all'uni tutto sarebbe + facile perchè fortunatamente ci sono molti confort per loro da poter affrontare la giornata senza difficoltà
    io darei una mia ultima considerazione non bisogna guardare i disabili con compassione ma con occhi orgogliosi perche nonostante i loro deficit lottano per vivere come tutti gli altri sempre con un sorriso e a loro dedicherei un caloroso applauso virtuale....
    Carmela Attanasio
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty Società disabile!

    Messaggio  Carmela Attanasio Sab Mar 24, 2012 12:05 am

    In un mondo progredito sia sul piano civile che sul piano tecnologico come si dice sia il nostro, si tende troppo spesso a cercare una soluzione per migliorare il futuro e poche volte ci si sofferma a risollevare le sorti del presente. Nel duemiladodici fa scandalo che i portatori di handicap siano costretti ad ingegnarsi percorsi alternativi per circolare liberamente per strada, impediti troppo spesso dalle tante barriere architettoniche che si presentano dinnanzi a loro. Modesti ed insufficienti sono gli interessi sull’argomento da parte delle autorità. Nei casi in cui siano presenti percorsi per disabili, spesse volte è l’inciviltà delle persone ad impedirne il passaggio. Ogni giorno ci capita di osservare automobili ostacolare gli scivoli, ferme in divieto di sosta. Strade dissestate che rendono difficoltoso il cammino. Problematico è anche il trasporto sui mezzi pubblici. Gli autobus sono dotati solamente in minima parte di pedane adatte ai disabili e le metropolitane il più delle volte hanno il montascale fuori uso. Entrare in un negozio diviene, così, impresa ardua. Locali come le farmacia o le banche, che dovrebbero essere per definizione un servizio per tutti, sono spesso luoghi inaccessibili per chi ha la sfortuna di non poter camminare. Un mondo così non può definirsi civile. Sono tante, tantissime, le cose che devono cambiare. I problemi di un cittadino possono, ben presto, diventare il problema di tante altre persone. Porre rimedio a certi inconvenienti, vuol dire porre rimedio ad un problema comune.

    Esercizio Orologio:
    Al mattino come tutti, sono presa da problemi e preoccupazioni, ma i miei timori sono sostanzialmente delle sciocchezze. Ho la fortuna di poter superare ostacoli senza particolari difficoltà e sentirmi, in un certo qual modo, libera. Purtroppo non tutti sono così fortunati. Prendiamo in esame una mia giornata tipo, vissuta però da un disabile. Sin dai primi momenti, dopo essermi svegliata, vedo come per una persona in svantaggio si parino davanti problemi su problemi. Un ambiente domestico è già difficoltoso a causa del limitato spazio in cui deve muoversi la sedia a rotelle ma tutto sommato, è una problematica che si può superare con il passare del tempo, acquisendo dimestichezza ed esperienza. Compiere gesti quotidiani, come vestirsi o lavarsi, possono essere facilitati con appositi sostegni. I problemi veri nascono dopo aver superato la soglia di casa. Infatti non tutti i palazzi, come appunto il mio, sono dotati di ascensori o montascale e le semplici scale non possono essere affrontate da sole. In certi casi si confida nella bontà altrui e semplicemente, si chiede aiuto. Molti edifici del mio quartiere, inoltre, sono collegati al marciapiede tramite un gradino, una barriera architettonica a tutti gli effetti. Inoltre i marciapiedi spesse volte non sono percorribili a causa di merce in esposizione o per un suolo non ottimale e gli appositi scivoli per consentire l’attraversamento, sono spesso ostruiti. Quindi esco di casa e mi avvio alla fermata dell’autobus per poi recarmi all’università. Usufruire dei servizi pubblici, per un disabile, diviene praticamente impossibile. Autobus privi di impianti per disabili e troppo affollati. Metropolitane con tante scale e pochissima assistenza. L’unica soluzione è usare l’automobile, quindi ancora una volta si deve contare su terzi. Gli appositi parcheggi per invalidi sono perennemente occupati da persone, i cui gli unici problemi sono di carattere civile. Più analizzo il mio quotidiano messo a confronto con la giornata di un disabile, più comprendo le loro enormi difficoltà. E’ sufficiente studiare una mattina tipo, per comprendere le loro problematiche nel godere di piena autonomia nella nostra società.
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    Messaggio  rosa capasso Sab Mar 24, 2012 8:05 am

    I video visionati in aula non hanno fatto altro che suscitare in me un senso di vergogna di essere no napoletana ma italiana.Si parla continuamente delle differenze esistenti tra nord e sud ma nel modo in cui ci si rapporta con un disabile è uguale, lo si guarda sempre con indifferenza o ci si rivolge a lui con atteggiamenti di pietismo.
    Secondo me sono loro ad avere pietà di noi, dei limiti e barriere che noi creiamo. La disabilita non può e nn deve togliere a loro il diritto di vita , sono persone e in quanto tali cittadini dobbiamo iniziare ad accoglierli no accettarli integrandoli nella società.
    Dobbiamo iniziare a vedere oltre ad ogni limite e non soffermarci ad una menomazione, o ad una sedie a rotelle hanno bisogno di sentirsi normali perché è cosi che loro si sentono.
    I video risalgono al 2007,oggi siamo nel 2012 ma le cose non sono cambiate tanto
    Ammetto che da persona normodotata non mi sono mai soffermata a pensare come un disabile avrebbe svolto le mie azioni quotidiane.
    Descrivo qui di seguito la mia giornata:
    Alle 08:00 suona la sveglia,scendo dal letto e devo fare attenzione a non urtare contro la scrivania posta alla mia destra e al lettino alla mia sinistra.Vado in bagno e per accedere alla gabbina doccia devo far forza per aprirla e devo fare attenzione alla scalino,dopo essermi vestita ,scendo.
    Abito al primo piano e devo scendere le scale.
    Mi reco alla stazione ferroviaria con la macchina ,arrivata li devo ,attraverso il sottopassaggio,passare al binario 2, nella stazione c’è assenza di montacarichi.
    La stessa condizione la ritrovo in metropolitana e in funicolare di Montesanto.Dopo esser scesa dalla funicolare percorro 10 minuti a piedi,questo tragitto è ostacolato da dei lavori,questo significherebbe per un disabile scendere in strada correndo dei pericoli.
    Finalmente arrivo all’università ,dopo aver seguito i corsi ,ritorno a casa percorrendo lo stesso tragitto dell’andata incontrando le stesse barriere architettoniche,pranzo,lavoro,studio e poi vado a letto.
    Se un disabile dovesse svolgere la mia stessa giornata incontrerà barriere dal momento in cui si sveglia fino a quando si riaddormenta.
    Una giornata che passo senza difficoltà per loro sarà un lavoro immane,anche perché l’ambiente in cui egli vive è sfavorevole,gli crea dei disagi e gli ostacola la possibilità di svolgere in maniera normale la sua giornata.Spero che questa situazione possa un giorno cambiare per dare la possibilità a chi non ha le stesse nostre opportunità di vivere da normale e non da diverso come noi li vediamo perchè "tutti noi siamo diversi ,ma non tutti disabili."
    Noemi de Martino
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    Messaggio  Noemi de Martino Sab Mar 24, 2012 9:42 am

    Noemi de Martino ha scritto:1) COMMENTO VIDEO
    E’ proprio vero che quando non viviamo una situazione in prima persona, non ci rendiamo conto di quello che accade. Ed è la stessa situazione che accade a noi che, siamo dotati di un corpo funzionante, confronto a chi non ha la stessa fortuna (come coloro che vivono la loro vita su una sedia a rotelle). E proprio questa nostra indifferenza che non ci fa rendere conto di quante difficoltà devono subite ed affrontare, ciò può essere dovuto all’assenza di una persona vicina che vive questi disagi e quindi ci sono persone (come me) che non se ne rendono conto. Questi video mi hanno fatto riflettere su aspetti che fin ora avevo sempre sorvolato, e come non notare che è la società che influisce sulle piaghe di un disabile. E mi rendo conto come una vita senza difficoltà per un disabile che possiede già un disagio, sia quasi impossibile.

    2) OROLOGIO
    La mia giornata tipo si svolge in questo modo:
    La mattina sveglia presto, colazione, doccia e iniziano i preparativi. Il mio bagno è dotato anche di una vasca da bagno quindi un disabile non avrebbe avuto problemi. Abito al piano terra quindi non devo fare scale di nessun genere, ma anche se abitassi ai piani superiori il mio palazzo è dotato di ascensore e anche qui un disabile non avrebbe avuto problemi. Una volta pronta mi reco alla cumana che dista circa dieci minuti da casa mia, io percorro una specie di scorciatoia e questa strada non è dotata di marciapiede e le macchine ti passano affianco, quindi per un disabile questa strada è impercorribile e si dovrebbe fare un giro leggermente più lungo. Siamo arrivati alla cumana, quest’ultima, almeno nella stazione di Soccavo è dotata di ascensore quindi un disabile la potrebbe prendere tranquillamente. Una volta presa la cumana ci rechiamo all’università. Dato che non sono automunita mi muovo sempre con i mezzi pubblici e in particolar modo usufruisco della cumana i bus più di rado ma comunque sia prendere i bus per i disabili, nonostante ci siano alcuni bus che all’interno posseggono giuste attrezzature per i disabili, difficile è salirci, perché non sono dotati di un apposita salita per coloro che stanno sulla sedia a rotelle. Ritorniamo al nostro itinerario, dunque, una volta presa la cumana arriviamo a Montesanto dove quest’ultima stazione (ristrutturata da poco) è in possesso di ascensori. Ma, il nostro arrivo all’università non è ancora terminato. Subito scesi dalla Cumana dobbiamo recarci a prendere la Funicolare che si trova sempre all’interno della stazione di Montesanto il tragitto per prendere la Funicolare è molto semplice e molto vicino si tratta di fare una 20 di metri, ma, il problema sorge quando il passaggio per arrivare alla funicolare è ostruito dalle persone che aspettano di prendere la Cumana dalla quale noi siamo scesi, questo ci sembra assurdo, ebbene, nonostante lo spazio per attendere sia dotato di apposite barriere che devono essere rispettate, non è mai così, le persone per accaparrarsi il posto a sedere non rispetta le barriere e ostruisce questo passaggio (che è l’unico) per arrivare alla funicolare. Personalmente passarci non è tanto difficile perché tra una spinta a un'altra riesco a passare ma per un disabile, ciò, è praticamente un’impresa, ma le cause di questo disagio è da attribuire esclusivamente all’ammasso di capre (scusate il termine) che prende la cumana. Nonostante le nostre peripezie siamo arrivati alla Funicolare e siamo pronti per prenderla, badiamo bene, per chi è capace di salire le scale è pronto a prenderla, ma per un disabile è praticamente impossibile. Perché per entrare in Funicolare si devono fare degli scalini per forza. E’ da precisare che gli scalini solo molto lunghi e forse per chi sta su una sedia a rotelle rigorosamente accompagnato da qualcuno, le scale si potrebbero fare. Ma per ci vorrebbe intraprendere il percorso da solo l’itinerario termina qui perché non si può andare oltre senza accompagnamento. La Funicolare ci consente di arrivare al Corso Vittorio Emanuele dopodiché arrivare all’università è semplice, bisogna fare un tragitto a piedi, vi è anche la possibilità di prendere un bus ma ricordiamo che salire in un bus per un disabile non accompagnato è impossibile. Siamo finalmente arrivati all’università, finiti i corsi dobbiamo tornare a casa e fare tutta l’odissea a ritroso. Siamo pronti? Noi si, un disabile no.

    Gentile professoressa spero che leggiate il mio commento, vorrei avere una sua opinione.
    I miei ossequi
    Noemi de Martino

    cara Noemi,
    premesso che io leggo sempre tutti i messaggi anche se non posso rispondere a tutti...
    quanto dici e articoli con la tua rielaborazione è ricca e interessante, emerge molto l'attenzione ai disagi del disabile che 'no' non è pronto.
    Mi piace anche che riporti le vie, ci fa sentire più vicini ad un percorso che non è generico ma è il nostro.
    grazie la docente

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    palmina formato


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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty RIFLETTENDO!!!

    Messaggio  palmina formato Sab Mar 24, 2012 2:01 pm

    Noi tutti abbiamo diritto a vivere una vita normale..pultroppo non è un problema che colpisce solo Napoli ma tutta l'Italia e questo è molto grave!Di solito la mia giornata si svolge cosi: mi alzo faccio colazione, una doccia,e vado all'univeristà dove per arrivarci impiego solo un oretta di mezzi pubblici tra treno, metropolitana e funicolare, seguo i corsi torno a casa una doccia esco con amici per un caffè torno a casa e mi metto a letto.

    Riflettendo su una mia giornata mi rendo conto di quanti ostacoli possa incontrare un disabile.Già nella semplice azione quella di lavarsi ed entrare in doccia, in quanto a casa mia ci sono due gradini prima di entrarci e li già sarebbe una prima difficoltà,poi con l'uscire di casa tristemente noto che per me avviene con estrema naturalezza e facilità mentre per un disabile non è così.Nell'uscire dal mio palazzo non riscontrerebbe problemi in quanto è tutto a norma perchè già vive un disabile , ma le difficoltà le riscontrerebbe nel tragitto da casa mia alla stazione perchè la strada non del tutto asfaltata ma sono presenti degli ostacoli, sui marciapidedi sono presenti dei fossetti e la maggior parte sono soprchi, di bisogni dei cani!Inoltre noto che riscontrerà problemi anche nel prendere i mezzi pubblici treno, metropolitane e funiculare.Il ritorno uguale stesse difficoltà.
    Pensare tutto questo è tristissimo un disabile già vive di per sè con il pensiero di nn essere uguale agli altri, ma soprattutto ad alimentare e sottolineare questo sono soprattutto queste difficoltà!
    Maria Rosaria Coppola
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    lab. 2 - Barriere architetoniche (esercizio Orologio) (chiuso) - Pagina 11 Empty ...Tutti devono vivere la propria autonomia...

    Messaggio  Maria Rosaria Coppola Sab Mar 24, 2012 3:51 pm

    Barriere architettoniche ancora presenti,incapacità della società di abbatterle,di distruggerle,incapacità di pensare all’altro, a chi,per sfortuna o per fortuna, è “diverso” dagli altri, ”dall’essere normale. Barriere architettoniche che vengono affrontate con normalità, con indifferenza,come un qualcosa che non ci riguarda,non ci appartiene,un qualcosa che non potrà mai essere capito al 100% se non provato in prima persona. Non si potranno mai capire le difficoltà che i diversamente abili affrontano ogni giorno anche nell’azione più semplice: prendere un pullman,la metropolitana,andare in bagno,passeggiare per strada perché la società non offre tali servizi,non affronta,come dovrebbe, tali problematiche,non prova a mettersi nei panni dell’altro. Una società egoista,frenetica troppo presa dalla propria normalità per occuparsi di chi non è omologato ad essa,una società individualista incapace di affrontare praticamente “piccoli problemi” che con un minimo di umanità e buon senso in più potrebbero essere risolti, in modo da dare ad ognuno la possibilità di vivere la propria autonomia.

    Orologio
    Molto spesso penso che per chiunque altra persona sia impossibile vivere la mia giornata,perché molto frenetica e impegnata secondo per secondo. Ma dopo la visione dei video fatta in classe mi rendo conto che sono ben altre le giornata “impossibili” da vivere, sono ben altre le difficoltà che una persona,non solo diversamente abile ma anche con particolari caratteristiche fisiche quali per esempio l’altezza,l’essere un po’ più “in carne”,o il semplice passeggiare con la carrozzina del bambino,o in bicicletta,deve sopportare ogni giorno. Piccole, e molto spesso grandi, difficoltà che persone “normali”,persone alla quale il problema non tocca in prima persona, non prestano molte attenzioni.
    La prima barriera architettonica che prevede la mia giornata è proprio la mia casa.
    Io abito al terzo piano di una palazzina che non prevede ne mezzi specifici per un disabile ne ascensori o discese,quindi se abitasse una persona in carrozzella nella mia palazzina il massimo che da solo potrebbe fare è uscire sul pianerottolo a salutare il vicino.
    Verso le 7 30 suona la sveglia e la prima cosa che faccio è andare in bagno a lavarmi e vestirmi,fin qui tutto regolare perché fortunatamente il bagno non prevede scalini, e il lavandino è ad un’altezza normale,l’unica difficoltà che si incontra è entrare all’interno della cabina doccia perché dotata di scalino.
    Colazione: sarebbe complicato arrivare al mobile perché,per una persona in carrozzella per esempio,sarebbe troppo alto.
    Esco di casa per andare all’università ed in questo caso,prendendo come esempio sempre una persona in carrozzella ,sarebbe impossibile scendere senza l’aiuto di qualcuno che la porti in braccio.
    Arrivo alla stazione che,oltre a non prevedere alcuna discesa,è dotata di un passaggio non molto largo, e ovviamente all’interno della cumana non ci sono spazi appositi.
    Arrivata alla mia fermata,la penultima dell’intera corsa quindi la cumana risulta super affollatissima che a volte anche per me che magari ho una borsa un po’ più grande risulta difficile scendere in modo normale,devo attraversare un sottopassaggio composto da tre rampe di scale, e sprovvisto di attrezzature idonee per un diversamente abile,che ancora una volta dovrebbe chiedere aiuto a qualcuno.
    Arrivo alla fermata del pullman che oltre a non prevedere ne discese ne un modo appropriato per far salire o scendere persone con particolari caratteristiche è sempre stracolmo di persone. Le barriere architettoniche in questo caso non riguardano solo le persone disabili ma anche per esempio persone anziane,infatti molte volte ho incontrato un vecchietto con il bastone che solo dopo un po di tempo e con l’aiuto delle persone che stanno nel pullman è riuscito a salire.
    C’è da fare un discorso simile anche per quanto riguarda il momento di scendere dal pullman ed entrare,finalmente, all’università,dove fortunatamente ci sono strutture idonee. Corso Vittorio Emanuele è una strada sempre trafficata e con macchine parcheggiate ad entrambi i lati della strada,anche nello spazio riservato alla sosta del pullman quindi lo spazio per scendere è veramente poco,quello tra una macchina e il pullman,spazio dove un passeggino per i bambini sicuro non passa.
    Attraversare la strada è un’avventura estrema,si corre sempre il rischio che un motorino sorpassi, magari il pullman ancora fermo e ti prenda in pieno, figuriamoci cosa possa significare attraversare tale strada per una persona sulla sedie a rotelle.
    Finite le lezioni il percorso per il ritorno a casa è lo stesso dunque con le stesse barriere architettoniche. Quindi mi chiedo una persona disabile che purtroppo non ha nessuno su cui poter contare,su cui poter fare affidamento,al quale poter chiedere aiuto, ma può contare solo sulle proprie forze,nell’attuale società così frenetica,così sempre di corsa,dove si pensa ai propri interessi,alla propria vita, alla propria autonomia, come può affrontare una giornata “normale”? come può vivere una vita che lo faccia sentire al pari con gli altri? Io credo sia necessario aprire gli occhi, strutturare la vita,la normalità pensando che non siamo tutti omologati ad un sistema standard, bisogna smettere di essere impassibili,di fare finta che queste cose non ci riguardano,è necessario capire che siamo TUTTI UGUALI NELLA NOSTRA DIVERSITA’,ognuno con i propri diritti e doveri.



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    Messaggio  elena capasso Sab Mar 24, 2012 3:57 pm

    Guardando questi filmati mi sono resa conto che non mi sono mai posta le domande:una persona diversamente abile potrebbe fare questo percorso?

    infatti Elena è proprio questo il motivo dell'esercizio
    FB

    un ragazzo riuscirebbe ad arrivare all'università senza problemi?... mi rendo conto che la risposta è negativa .Queste persone incontrano numerose barriere architettoniche a partire dal momento esatto in cui escono dalla propria abitazione e non riescono a raggiungere un luogo almeno che non ci sia qualcuno disposti ad aiutarli ma questo porta a non avere piu un autonomia propria.
    ore 8.00 sveglia, mi lavo faccio colazione ed esco di casa.la prima difficoltà che incontrerebbe un disabile potrebbero essere gli scalini non essendo il mio palazzo dotato di un ascensore o pedana. Mi recop alla stazione e un'altra difficoltà potrebbe essere quella di passare da un binario all'altro non essendoci una pedana,quindi il disabile dovrebbe essere aiutato da una persona altra.Arrivo alla metropolitana e la maggior parte delle volte le scale mobili non sono funzionanti e si avrebbero difficoltà anche a salire nella metro essendo il gradino abbastanza alto. Camminando per arrivare all'università si incontrano difficoltà anche in strada per marciapiedi rotti o pali nel bel mezzo di essi o auto parcheggiate che impediscono il passaggio della carrozzella . l'università è invece dotata di pedane e ascensori che permettono al disabile di fare tutto i n au tonomia. Concludo col dire che molte cose devono ancora cambiare per far si che queste persone possano davvero avere una vita del tutto normale ed autonoma.

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