Aiello Raissa Mer Mar 21, 2012 8:52 am
In seguito alla visione dei video posso dire di essermi sentita indignata di essere cittadina italiana...purtroppo...Non è la prima volta che assisto a filmati del genere o che mi capita di vedere direttamente scene di questo tipo,ma stavolta,grazie al confronto e all'approfondimento di queste tematiche mi sono resa ancor di più conto di quanto stia degenerando la situazione,ma ciò che è peggio e mi fa riflettere è che c'è la completa assenza di sensibilità,c'è troppa indifferenza,c'è poca predisposizione verso coloro,che come nei video,sono affetti da disabilità!Il mondo si sforza di sensibilizzare all'apertura,all'integrazione,all'accettazione e al relazionarsi con le persone disabili ma...secondo me non ci riesce o quanto meno non si sforza abbastanza.Il problema credo che sia alla base,soltanto partendo dalle cose che hai nostri occhi possono sembrare banali si potrebbe riuscire a fare un passo verso di loro...eh si!...basti pensare a ciò che abbiamo visto nei video,quelle cose che noi quotidianamente facciamo sono per i disabili ostacoli e problematiche molte volte insormotabili!...Ma ognuno pensa a sè e come sempre il problema resta a chi lo ha e nessuno si interessa delle forti difficoltà che un disabile affronta!...AUTONOMIa?!?!...Ma come può un disabile essere autonomo se le barriere architettoniche a stento gli consentono di arrivare sotto casa!L'ipocrisia è alla base di tutto...tutti decantano la voglia di essere propensi,di voler fare qualcosa per le persone affette da disabilità ma poi...a fatti compiuti,c'è poca sostanza e nessuno si rende conto che mentre il tempo scorre sotto i nostri occhi incurabili,una "semplice" giornata per un disabile è pari all'inferno!
Molte volte mi è capitato di pensare a come possa un disabile affrontare la mia giornata.
Io al mattino mi veglio e vado dritto in bagno a lavarmi,ma il mio bagno è strettissimo ed anche la stessa porta,un disabile in carrozzella non potrebbe passarci nè potrebbe muoversi.Poi scendo le scale del mio palazzo(sono al 3°piano di una palazzina),non c'è un ascensore e per di più le scale sono all'esterno e a chiocciola,rappresentano un problema per me(soprattutto quando piove)che sono caduta più volte,figuriamoci per un disabile.Prendo il bus e salgo su di esso usando le scale,ma non c'è una pedana per disabili,quindi mi chiedo:come potrebbe fare!?!arrivo alla stazione e qui devo superare le sbarre che mi consentono di accedervi...io riesco a passare,ma in carrozzella credo che lo spazio non sia sufficiente!!! :no:Salgo sul treno e prendo posto,non c'è nè la pedana per salire sul treno nè un posto consono per una persona affetta da disabilità!Arrivo alla stazione di riferimento,scendo dal treno e devo percorrere due rampe di scale,una in discesa ed una in salita,ma non c'è un monta scale...e la domanda sorge spontanea...e una persona in carrozzella?!?1..Anche qui per loro non c'è spazio!Prendo un altro bus ed anche qui non c'è la pedana,ma c'è uno spazio per persone in carrozzella!Scendo dal bus e sono arrivata all'università dove fortunatamente ove è possibile ci sono le giuste attrezzature.Alla fine delle lezioni devo rifare il percorso inverso,quindi,altrettanti ostacoli!
Nessuno si assume le proprie responsabilità in merito,l'impassibilità mi fa paura.Siamo nel ventunesimo secolo,si parla di progresso,in un mondo che pensa alle grandi cose,alle nuove tecnologie,al denaro ma non c'è spazio per la diversità.Nessuno però sembra rendersi conto che così facendo si priva il mondo di persone,di uomini che nella loro particolarità rappresentano il tutto e il futuro!