Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. 3 Pistorius (chiuso)

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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Chiara Di Napoli Lun Mar 19, 2012 7:35 pm

    Oggi abbiamo visto dei video su Oscar Pistorius...già conoscevo la sua storia e lo apprezzo molto,trasmette una serenità e una gioia di vivere senza paragoni e lo vedo anche una persona molto dolce....Lo ammiro perchè è una persona che ha combattuto per la sua passione,correre...ha lottato contro se stesso per i suoi problemi fisici e contro il mondo per essere ammesso alle Olimpiadi,anche se all'inizio ero contenta che fosse stato ammesso alle Olimpiadi quando ho saputo che però veniva avvantaggiato del 30% sono stata un po meno contenta,perchè la vedo un ingiustizia verso gli altri atleti..Però nelle para Olimpiadi potrebbe gareggiare siuramente e non subire tutte queste continue accuse...Ma comunque tutto è un esempio da seguire perchè lotta contro tutto e contro tutti per realizzare i suoi sogni....
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Trasforma il tuo sogno in realtà!

    Messaggio  Imma Saviano Lun Mar 19, 2012 7:36 pm

    Oscar Pistorius,atleta paralimpico,partecipa ai giochi olimpici ed è un esempio pratico di tecnologie integrative,cioè protesi che integrano il corpo,intese come potenziamento,miglioramento e completamento della parte mancante.A causa della sua disabilità fisica,egli utilizza flex foot,al posto delle gambe,piedi flessibili a forma di C,composto in fibra di carbonio per riuscire a correre e per partecipare alle gare.Alle Olimpiadi di Pechino incontra delle difficoltà visto che c'era obiezione nel farlo partecipare perchè si diceva che grazie all'utilizzo di flex foot poteva essere avvantaggiato di circa del 30% in piu' soprattutto nella parte finale.Ci sono state varie discussioni e alla fine si è giunti alla conclusione che non è un vantaggio,ma tutto dipende dal suo allenamento.
    La vittoria o il successo in una determinata situazione si raggiunge con l'impegno,la volontà e la determinazione.Tutto dipende da noi e dal nostro ''non mollare''.Gli ostacoli devono farci crescere,rafforzarci e migliorarci.
    Oscar Pistorius è un modello di vita perchè è un ragazzo che si è messo continuamente in discussione per inseguire il suo sogno.
    Un altro esempio di tecnologie integrative è una persona importantissima per me,mio fratello Salvatore.
    Mio fratello ha 12 anni,è disabile perchè è idrocefalo(dalla nascita,i ventricoli erano dilatati,liquido in piu' al cervello gli hanno portato un grave ritardo,cioè la cecità,lo stare su una sedia a rotelle,il non parlare come noi,dicendo ancora parole come quelle dei bambini piccoli.Ne abbiamo passate tante e altre sfide ci attendono.Mio fratello va al centro di riabilitazione e ama andare a scuola,ama la musica e soprattutto è golosissimo(cioccolate di ogni tipo,cornetti,gelati).Grazie alla tecnologia(l'uso della valvolina,sotto cute in testa, che serve a eliminare il liquido in eccesso e alla Pompa Baclofen sotto cute all'addome per non farlo irrigidire ma per far rilassare i muscoli)è riuscito a vincere tante volte la morte.
    Mio fratello è il mio punto di riferimento e io lo ammiro tanto per la sua voglia di vivere e perchè lotta ogni giorno per migliorare.
    Quello che mi fa rabbia sono gli atteggiamenti di pietismo,il cosiddetto ''Poverino'':io lo considero un atteggiamento di una persona ignorante.Io nel ''famoso miracolo'' ci crederò fino alla fine perchè come si dice''la speranza è l'ultima a morire''

    Imma mi avevi già parlato di tuo fratello, ma ti ringrazio per averlo condiviso con il gruppo classe.
    Ci aiuterai con la tua esperienza a lavorare sulle parole, sui comportamenti e sugli aspetti più rilevanti,
    quindi avremo bisogno di te.
    FB


    Ultima modifica di Imma Saviano il Lun Mar 19, 2012 7:39 pm - modificato 1 volta.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Serena Conte Lun Mar 19, 2012 7:36 pm

    Il caso di Oscar Pistorius e della sua "richiesta di normalità" mi ha lasciato non pochi dubbi. Da persona che, forse un po' utopisticamente, auspica la completa uguaglianza d'istinto ho pensato "e perché non potrebbe partecipare alle olimpiadi? ha dimostrato la forza di volontà necessaria per parteciparvi e anzi ne ha dimostrata di più, ha superato tutti i suoi limiti". Il mio istinto però, come spesso accade, è stato subito contraddetto dalla ragione che , sollecitata dal dibattito in aula e dai video visti, mi ha posto un grosso problema: se di uguaglianza si deve parlare è inutile fare gli ipocriti e fare due pesi e due misure dando la possibilità ad Oscar, che dati alla mano ha un vantaggio, di correre con i normodotati. In conclusione credo che, fatti i dovuti test, se si è accertato il vantaggio di Pistorius rispetto gli altri corridori, preso in considerazione anche il suo svantaggio iniziale, non sarebbe giusto farlo partecipare alle Olimpiadi per essere coerenti con il concetto di pari opportunità.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Oscar Pistorius: vantaggio o svantaggio?

    Messaggio  Eleonora Cardella Lun Mar 19, 2012 7:38 pm

    Esempio di resilienza,coraggio e forza che ha combattuto con la diversità fin dall'infanzia.Pistorius può essere preso come simbolo ed è con lui che si ha la prova dell'importanza del connubio corpo-tecnologia. Con il progredire della tecnologia si è data una nuova possibilità a coloro che pensavano di non avere più speranze di una vita. Una vita a cui è possibile fare affidamento sui propri arti. E' grazie alle trasformazioni che si va verso lo sviluppo e verso la ricreazione dell'uomo. Con la nascita di corpi protesici, che possono essere integrativi, estensivi e invasivi, si permette all'uomo e a Pistorius in questo caso di essere aiutati attraverso un tipo di tecnologia, quella invasiva, che parte da dentro il corpo del soggetto. Questo permette di poter eseguire tutte le funzioni motorie come tutti i normodotati. L' utilizzo di queste protesi, le flex foot, fatte in fibre di carbonio vengono viste come un vantaggio, siccome potenziano le capacità del soggetto del 30%.
    Nel caso di Pistorius, la sua disabilità è stata portata ad abilità. Per molti può essere considerato un vantaggio soprattutto se si partecipa a delle gare o alle Olimpiadi, ma credo che Pistorius è riuscito prima di tutto attraverso la sua forza e tenacia a portare avanti il suo sogno, a correre e a sentire quasi il suo stesso peso anche se solo attraverso delle protesi e a non sentirsi escluso o diverso.
    Ed è proprio alla tecnologia che quest'uomo può dire grazie poichè ha reso un suo svantaggio un vantaggio e ha eliminato le credenze negative che vedevano la tecnologia come il nemico, che si è tramutata invece in fonte di una nuova identità.
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    Messaggio  rossellamaiorano91 Lun Mar 19, 2012 7:50 pm

    Senza dubbio il caso di Oscar Pistorius come quello di Simona Atzuri puo essere considerato un modello di resilienza...Oggi in aula si e discusso molto a riguardo e io sono assolutamente favorevole alle protesi,si tratta di protesi intese come un miglioramento a una mancanza nel caso di Oscar si parla di una mancanza dovuta ad una grave malattia che lo ha costretto a condurre una vita diversa...Penso che per lui sia stato davvero difficile riuscire a socializzare con dei corpi estranei e partecipanto alle Olimipiade ha dimostrato la grande "FORZA E DETERMINAZIONE"...la sua e una corsa particolare e una corsa speciale....mi e rimasta particolarmente impressa una frase ovvero "CHE IO POSSA VINCERE, SE NON CI RIUSCISSI....CHE IO POSSA PROVARCI , CON TUTTE LE MIE FORZE...ma secondo me lui HA VINTO A PRIORI NELLA VITA!! Very Happy Smile senza dubbio in ambito sportivo partira con qualke vantaggio in piu e quindi meglio che partecipi a delle gare con i suoi simili...sikuramente preferisco un vantaggio del genere che ad esempio uso di doping da parte di giocatori e quant altro..!!! tongue
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    Messaggio  Micaela Crescenzo Lun Mar 19, 2012 7:59 pm

    Ad ogni lezione del corso ci viene proposto un laboratorio sempre più interessante del precedente...stavolta il protagonista della discussione è Oscar Pistorius, un altro soggetto rappresentante del concetto di resilienza come la Atzori. Oscar è un giovane uomo sudafricano che si ritrova alla tenera età dei 10 mesi a doversi amputare entrambe le gambe per una malformazione natale. Egli è diventato famoso grazie allo sport perchè, anche se sembra assurdo, è proprio un velocista che ha partecipato alle paralimpiadi e che ha anche voluto partecipare alle olimpiadi dei normodotati, ma non è stato considerato idoneo a causa delle sue protesi sportive considerate più vantaggiose rispetto alle semplici gambe. Il mio commento al riguardo è che sono completamente convinta che il coraggio di questo ragazzo e di tutte le persone che come lui hanno dei limiti,è da ammirare ma soprattutto egli dimostra di non fermarsi davanti a questo limite ma di andare contro tutto e tutti per arrivare al suo obbiettivo. Io credo che le protesi non siano nè un vantaggio nè uno svantaggio ma sono semplicemente una tecnologia che mette in condizione di parità, in questo caso, Oscar e tutti i velocisti dotati di gambe di carne. Purtroppo Pistorius ha dovuto convivere con il suo limite e trovo molto cattivo che si debbano frenare queste persone che partono da una situazione di svantaggio (la mancanza di gambe) ad addirittura reputarli avvantaggiati rispetto a chi nella vita ha avuto tutto! Evil or Very Mad
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Danila Cacciapuoti Lun Mar 19, 2012 8:00 pm

    La vita non gli ha dato le gambe e lui se le è procurate” Questo è il punto di inizio della storia di Oscar Pistorius. Egli oltre a possedere protesi “normali” è munito anche di protesi in fibra di carbonio (flex foot), utilizzate dagli atleti. Oscar è un giovane atleta che chiese di poter correre con i normodotati alle Olimpiadi ed è per questo motivo che la sua storia ha suscitato interesse ed acceso polemiche: sui vantaggi che potevano procurare queste protesi. La commissione sportiva delle Olimpiadi doveva tener presente se “il vantaggio fosse superiore allo svantaggio”.
    Bisogna, valutare Oscar alla pari di altri sportivi, questo è quello che ci insegna anche la resilienza.
    Personalmente mi crea entusiasmo sapere che tra i vari dibattiti, la commissione sportiva ha accertato che non c’erano poi tutti questi vantaggi ammettendolo alle Olimpiadi di Pechino. È una persona che nonostante i suoi limiti è andata oltre ed è giusto che abbia raggiunto il suo obiettivo.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Non ha senso essere completi nell’esteriore quando poi si è incompleti nell’interiore

    Messaggio  Noemi de Martino Lun Mar 19, 2012 8:03 pm

    Tecnologie integrative possono essere ricollegate come sinonimo di resilienza. Il talento e la forza di combattere che si evince in Oscar Pistorius sono delle qualità da prendere in esempio come il caso della Atzori. Sono degli esempi eclatanti di resilienza, dove la forza e la voglia di vivere va ben oltre l’assenza di entrambe le braccia o entrambe le gambe. Abbiamo visto come nell’Atzori le gambe e i piedi compensavano l’assenza delle braccia, e abbiamo visto con Pistorius che si può correre anche senza gambe. Ciò dimostra che non è necessario essere normodotati per fare della propria vita un capolavoro, “non ha senso essere completi nell’esteriore quando poi si è incompleti nell’interiore”. Con questo commento mi permetto di uscire un pò fuori traccia dalla lezione che si è tenuta oggi in aula, e vorrei riportate un altro esempio di resilienza. Atzori e Pistorius sono testimoni che dimostrano come si può avere una vita dignitosa nonostante la mancanza della braccia O delle gambe, ma, quando mancano entrambi gli arti? Abbiamo la benché minima idea di come un uomo senza entrambi gli arti possa vivere? No, ovvio che non ce l’abbiamo.
    Quando si cade per rialzarsi servono le braccia e le gambe, ma possono bastare anche solo le gambe o solo le braccia, ma quando non ne hai? Come si alza una persona senza braccia e gambe? Nick Vujici ha le ali di Dio.
    Hai lettori di questo commento invito a vedere questi video, e spero che la professoressa possa farli vedere a lezione perché questa testimonianza fa emozionare e riflettere particolarmente.

    P.s. Il forum mi impedisce di mettere i link dei video, ma basta cercare su youtube "La forza di rialzarsi" e "Nick Vujicic - Testimonianza integrale"


    Ultima modifica di Noemi de Martino il Lun Mar 19, 2012 8:06 pm - modificato 1 volta.
    Sabrina Vitulano
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Sabrina Vitulano Lun Mar 19, 2012 8:04 pm

    Oscar Pistorius rappresenta,a mio parere,un altro importante esempio di "resilienza". Nonostante la sua giovane età e la sua particolare forma di disabilità,non ha rinunciato tanto facilmente alla realizzazione del suo obiettivo: "CORRERE",come tutti gli altri. L'utilizzo delle protesi gli ha permesso di praticare questo sport da lui tanto amato ed ha lottato per partecipare alle Olimpiadi,mostrando un'immensa forza d'animo e un ottimo spirito di competizione,nonchè un'inarrestabile determinazione senza sentirsi "inferiore" agli altri,a causa della sua disabilità,ma "uguale" agli altri,realizzando così il suo sogno. Credo che la bellezza di Oscar,Simona e tutti coloro affetti da varie forme di disabilità,stia proprio in quella che noi "normali" definiamo "diversità" o addirittura "anormalità" che non può non risaltare ai nostri occhi e stimolare la nostra mente perchè come ha affermato David Hume: "La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva."

    Vorrei,inoltre,raccontare la mia esperienza da animatrice per un gruppo di soggetti disabili che mi ha segnata molto.
    Due anni fa,mi hanno contattata chiedendomi se fossi interessata a tale esperienza,ovviamente per volontariato,ed io,felicemente,ho accettato. Ho avuto la possibilità di rapportarmi con persone che presentavano diverse forme di disabilità,sia fisica che mentale. La cosa che più mi ha colpita,rattristandomi moltissimo,è che ognuno di loro era stato affidato a questa associazione mentre le loro famiglie trascorrevano le vacanze senza avvertire il loro "peso" e la loro "spiacevole e imbarazzante presenza". Ad ogni modo,ognuno mi ha trasmesso e mi ha insegnato qualcosa che mi ha aiutata e mi aiuterà,indubbiamente,nel mio percorso di vita come cogliere la bellezza dei piccoli gesti e il valore di un sorriso che per noi può sembrare banale e futile,ma per loro vale di più di tutto l'oro del mondo perchè tutto ciò che fanno lo fanno con il CUORE.

    grazie sabrina!
    Rita Esposito
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Tecnologia:la moderna cassetta degli attrezzi

    Messaggio  Rita Esposito Lun Mar 19, 2012 8:08 pm

    In merito al dibattito svoltosi in aula,riguardo l'atleta Oscar Pistorius,ritengo che le protesi da lui utilizzate gli conferiscono sia un disagio durante la partenza sia un vantaggio verso la fine della gara:esse finiscono con l'annullare questi due effetti,permettendogli di sostenere una gara normale.
    La tecnologia,in questo caso,ha dato ad una persona volenterosa gli strumenti che gli occorrono per realizzare il suo sogno.
    Credo,quindi,che il suo successo sia dovuto al suo impegno,al suo allenamento poichè com'è stato detto al corso,altri atleti nonostante usino le sue stesse protesi non riescono ad ottenere i suoi stessi risultati.
    Per rispondere alla domanda se le protesi portano vantaggio o svantaggio,credo che questo dipendi e sia relativo sempre alla situazione in cui ci si trova.
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    Fiorella Moio


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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Fiorella Moio Lun Mar 19, 2012 8:09 pm

    L’argomento trattato oggi è stato molto interessante! Abbiamo trattato ancora una volta il tema della resilienza, dopo la storia della Atzori abbiamo affrontato quella dell’atleta Pistorius. Pistorius, già da molti conosciuto, è un atleta con una grande forza d’animo e coraggio di combattere per i suoi sogni. Per me queste persone sono da ammirare e imitare perché ci insegnano il vero valore della vita, ci insegnano a non arrenderci al primo ostacolo, a seguire i nostri sogni senza farci fermare dai pregiudizi altrui, LORO ci insegnano che i veri disabili sono coloro che non guardano oltre il loro naso, sono coloro che osservano ciò che li circonda con i paraocchi. Secondo me il comportamento di queste persone è sbagliato poiché il mondo è bello perché è vario e non bisogna soffermarsi su chi non ha le braccia o le gambe o su chi è sordo o cieco perché in fondo anche loro sono persone e magari più forti di tanti altri perché nonostante tutto riescono ad affrontare la vita senza arrendersi mai! Loro si che conoscono il significato di RESILIENZA!
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  fabiola lucignano Lun Mar 19, 2012 8:22 pm

    [img][/img][img][/img]
    Io vi pongo solo una domanda....Davvero crediamo che una persona con le protesi non abbia potuto affrontare un Olimpiadi a Pechino perche aveva le protesi???
    Io leggo questa cosa e non ci credo....Non ci voglio credere...
    Oscar Pistorius è un grande uomo,ma no xke ha le protesi,affatto.....ma Xkè ha dimostrato che nonostante la vita ti riservi queste disgrazie,qualsiasi esse siano,non bisogna mai arrendersi,ma continuare a lottare e a vivere la vita come tutti gli esseri umani senza alcuna differenza...Io nn ne posso piu di qst discriminazioni,nn posso accettare ke esista ancora qualcuno al mondo che impedisca sogni a queste persone......
    Io posso dire di Oscar Pistorius che è un grande uomo che tutti dovremmo imitare....
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty RAGAZZE VORREI FARVI CONOSCERE QUESTA INIZIATIVA...maria.vigna

    Messaggio  maria.vigna Lun Mar 19, 2012 8:35 pm

    La Fabbrica del Sorriso 2012

    Tema della nona edizione: I BAMBINI CON DISABILITA’ Very Happy

    Torna, per il nono anno, La Fabbrica del Sorriso, l’iniziativa di solidarietà promossa da Mediafriends, la Onlus fondata da Mediaset, Mondadori e Medusa.

    COME DONARE: Per un’intera settimana, da domenica 18 a domenica 25 marzo 2011, tutto il palinsesto delle Reti Mediaset, del Digitale Terrestre Mediaset e di R101 sarà coinvolto in una grande maratona benefica
    Da domenica 18 a domenica 25 marzo sarà possibile donare 2 euro inviando un SMS al 45507 da telefono cellulare (TIM, Vodafone, Wind, 3, Poste Mobile, Coop Voce, Noverca e Tiscali) . Sarà possibile donare 2 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Tele Tu, mentre sarà possibile donare 2 o 5 euro chiamando sempre il numero 45507 da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.Per ulteriori info andate sulla pagina ufficiale di mediasetfriends...sarebbe bello se tutte noi inviassimo un messaggio per contribuire a realizzare questi progetti per questi bambini:)partecipiamo in tanteeeeee:) I love you
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Fabrizia Nosso Lun Mar 19, 2012 8:59 pm

    Oscar Pistorius è colui che ha lottato e ha vinto la sua sfida.
    Quando è ancora molto piccolo, a causa di una grave malformazione subisce l’amputazione degli arti inferiori….ma “correre è la sua vita” e con passione, amore e soprattutto forza è riuscito a dimostrare che bisogna sempre lottare per riuscire a realizzare i propri sogni. Molti forse i suoi limiti e tanti soprattutto gli ostacoli che però è riuscito a superare realizzando il suo più grande sogno quello di poter partecipare alle Olimpiadi di Pechino insieme ai normodotati. Credo che non ci sia alcun tipo di vantaggio a non possedere le proprie gambe e ad essere costretti a correre attraverso l’ausilio di protesi in fibra di carbonio e per questo sono convinta che sarebbe stata una grande ingiustizia non permettergli di gareggiare.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Pistorius....un ragazzo da prendere come esempio!!!

    Messaggio  francypetraglia Lun Mar 19, 2012 9:16 pm

    Pistorius Un campione che grazie allo sport è riuscito a superare la sua disabilità, gli ha fatto comprendere che chiunque è in grado di prendere parte ad una competizione sportiva basta avere come lui molta forza di volontà per superare qualsiasi barriera.
    Un ragazzo che da come ho potuto leggere in alcune interviste si è sempre dedicato allo sport(lotta greco-romana,boxe,tennis,rugby..) con passione per poter dimostrare a tutti che lui ce la poteva fare,nonostante sia privo delle gambe è diventato un grande atleta,ma soprattutto un esempio,un mito per tutti coloro che hanno paura di affrontare la vita,specie dopo un infortunio o un dramma
    Lui è la dimostrazione che nulla è impossibile e che soltanto le nostre paure ci tengono prigionieri,serve la volontà se si vuole spiccare il volo!
    edvige garofano
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    Messaggio  edvige garofano Lun Mar 19, 2012 9:26 pm

    “Lui per parte sua rifiuta ogni tipo di giudizio che lo consideri inferiore a qualcuno meno sfortunato di lui: un esempio da seguire per chi tratta con l'handicap, una speranza per chi subisce l'atroce destino di perdere un arto, o peggio tutti e due.” Io partirei proprio da questa frase per parlare dell’esempio di resilienza presentatoci oggi. Credo che le discussioni sulla partecipazione o meno del ragazzo alle olimpiadi con i normodotati siano sorte nel momento in cui è nata la paura di poter perdere una competizione gareggiando con un disabile. Io mi chiedo, e se Pistorius, partecipando fosse arrivato ultimo, a qualcuno sarebbe interessato il dibattito? Non bisogna guardare le protesi, ma la forza di volontà di questo ragazzo, e lo sforzo fisico che fa, come lui afferma: "Lì devo prima pensare a mettere bene la lama a terra, piatta, poi a inclinare il corpo, altrimenti cado. E devo farlo a ogni passo, cercando di mantenere un’azione fluida". Non crediamo che per lui i 400 metri siano “una passeggiata” , pensiamo al coraggio che ha trovato fin da piccolo, sottolineiamo il fatto che : “Le prime lame che sostituiscono i piedi le costruisce lui stesso, ricavandole dalle pale degli elicotteri. Poi passa a quelle di carbonio”. Bellissima è la frase: “Se chiudi gli occhi, magari ti sembra di udire un sibilo. Quello delle lame che, quando corre, porta al posto dei piedi, amputati quando aveva 11 mesi perché era nato senza entrambi i peroni. E pensi a una macchina più che a un atleta. SE LI APRI, TI ACCORGI CHE SUL VOLTO C'E' LA SOFFERENZA E IL SUDORE DI CHI IN QUELLA CORSA STA METTENDO QUALCOSA IN PIU' DI DUE PEZZI DI CARBONIO. E scopri che lì c’è un uomo, solo un uomo..” Credo che nessuna frase meglio di questa possa rendere l’idea che ogni persona è diversa dall’altra in ogni caso, con protesi o meno, una persona è più veloce di un’altra anche senza protesi, una persona ha la forza di volontà e la VOGLIA DI VIVERE, indipendentemente dall’aspetto fisico. Quelle lame per lui sono delle ali, sono il mezzo che lo fanno sentire completo, che lo rendono felice e orgoglioso di se stesso. Purtroppo i disabili vengono esclusi, allontanati, emarginati, e anche lui è stato vittima di bullismo: Una volta, due bulletti lo buttarono a terra, sotto gli occhi del padre, che decise di non intervenire perché si rendeva conto che non poteva essere sempre vicino al figlio per difenderlo. A casa gli fece trovare un punching-ball. "L’episodio non lo ricordo, ma il punching-ball sì, e ciò che significava. Fu una grande lezione: seppi che dovevo contare solo sulle mie forze". Erano gli altri a contare su lui, come suo fratello Carl, che aveva paura di lanciarsi in discesa con un’auto a pedali. Oscar andava con lui e metteva la protesi fra asfalto e ruota come freno. E il bello è che non si rompeva. “ A Carl dissi che ogni cosa è possibile, basta volerlo, a costo di frenare in quel modo". Un disabile che da sicurezza, coraggio, forza a chi, dovrebbe invece sostenerlo… sono sensazioni queste, indescrivibili. Le persone che nascono o subiscono traumi volti a disabilità sono più forti di noi, loro davvero apprezzano la vita. Riporto l’esempio di una mia amica che, tritando della carne perse il dito nella macchina mentre cercava appunto di tritare dei pezzi di carne, lei spense la macchina, l’aprì, estrasse ciò che del suo dito restava e si fece accompagnare in ospedale. Dopo molte operazioni, i medici sono riusciti a ricostruirle il dito, senza aggiunta di protesi, anche se lei tutt’oggi non ha sensibilità e mai ne avrà. Questa ragazza nonostante il trauma, gioca ancora con me, nella mia squadra di pallavolo, e non tutte le persone o atleti l’avrebbero accettata, perché molti per lei provano pena. Invece lei la prima sera che rientrò in palestra ci disse: “ fuori posso anche essere la ragazza che s’è macellata il dito, ma qui sono come tutte voi, quando tocco quel pallone io sono la persona più felice del mondo, quando tocco quel pallone io lo sento, lo percepisco anche con il dito ricostruito” , prese il pallone e schiacciò e urlava di gioia e piangeva, diceva “ragazze ho sentito il contatto!” E noi eravamo commosse, piangevamo e fu lei a dirci “ja smettetela non è mica morto qualcuno!” … che dire! cheers
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    Messaggio  Anna Bianco Lun Mar 19, 2012 9:51 pm

    volevo iniziare il mio commento rispondendo alla ragazza di prima....non pensi che facendolo gareggiare solo con i paraolimpionici stai attuando una discriminazione e stai cadendo dinuovo nell'imparità?non credi che in fondo in questo modo accentui la sua "DIVERSITA"?il tuo discorso non è del tutto errato ma secondo me deve essere analizzato sotto punti di vista molto piu ampi...
    oggi in aula abbiamo assistito ad un ulteriore esmpio di resilienza!!!!un uomo che ha lottato contro tutto e tutti per raggiungere il suo obbiettivo, il suo sogno e ci è riuscito…di ostacoli ne ha incontrati tanti,forse troppi a causa della mancanza degli arti ma è riuscito ad arrivare fin li!per me non esiste una risposta a vantaggio o svantaggio delle protesi per quest’atleta…questa domanda non andrebbe neanche fatta….due protesi non possono mai essere vantaggio ad una persona che non ha gli arti perché il fatto di non possederli è un enorme svantaggio, ne tantomeno svantaggio perché probabilmente senza quelle non avrebbe conquistato la sua libertà…la sua AUTONOMIA!!
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  mariangela manna Lun Mar 19, 2012 9:52 pm

    “La vita non gli ha dato le gambe e lui se le è procurate” Questo è il punto di inizio della storia di Oscar Pistorius. Egli oltre a possedere protesi “normali” è munito anche di protesi in fibra di carbonio (flex foot), utilizzate dagli atleti. Oscar è un giovane atleta che chiese di poter correre con i normodotati alle Olimpiadi ed è per questo motivo che la sua storia ha suscitato interesse ed acceso polemiche: sui vantaggi che potevano procurare queste protesi. La commissione sportiva delle Olimpiadi doveva tener presente se “il vantaggio fosse superiore allo svantaggio”.
    Bisogna, valutare Oscar alla pari di altri sportivi, questo è quello che ci insegna anche la resilienza.
    Personalmente mi crea entusiasmo sapere che tra i vari dibattiti, la commissione sportiva ha accertato che non c’erano poi tutti questi vantaggi ammettendolo alle Olimpiadi di Pechino. È una persona che nonostante i suoi limiti è andata oltre ed è giusto che abbia raggiunto il suo obiettivo.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Uomo o uomo bionico: L'atleta Pistorius e le problematiche relativo all'utilizzo di tecnologie integrative.

    Messaggio  Valentina Morra Lun Mar 19, 2012 9:54 pm

    Quest’oggi il tema di discussione della lezione è stato il legame tra corpo, disabilità e tecnologia;

    ecco brava! sei l'unica finora che ha collegato, come chiedevo, laboratorio e teoria.
    Floria
    na Briganti


    Quest’ultime si distinguono in estensive, invasive ed integrative. In particolar modo si è preso in esame il caso di Oscar Pistorius, atleta paraolimpidico poiché già in epoca infantile subì un intervento di amputazione bilaterale degl’arti inferiori, sostituitosi poi con protesi in fibra di carbonio “flex foot”.
    Bisogna premettere che queste problematiche sociali non sono di rilievo puramente scolastico ma soprattutto nella vita quotidiana, l’esempio sopra descritto né è una prova.
    Pistorius è conosciuto nel mondo non solo per il suo successo da atleta ma anche per la sua buona volontà e resilienza, infatti, ha sempre voluto sfidare se stesso, da come si può leggere da diversi siti, uno dei quali consigliati oggi in aula, fin da piccolo seppe adattarsi ed avere spirito di intraprendenza diventando non un “carico” per la famiglia ma anche un esempio per il fratello, ed oggi sicuramente lo è per tante altre persone non solo disabili, egli però è criticato poiché riesce ad ottenere risultati sorprendenti in ambito della corsa, specialmente nei 400 m. La questione del problema è nata quando, Pistorius, diventando campione nelle paraolimpiadi affermò, e fece richiesta, di voler partecipare alle olimpiadi per normodotati, ma fu respinta. Inizialmente si affermava che l’arcata del passo fosse più ampia del normale dovuta all’altezza della protesi, ma, in un’intervista, Daniele Bonacini dichiara che esiste un rapporto fisiologico tra l’apertura delle braccia e l’altezza delle gambe, dove l’atleta in questione rientrava perfettamente, ulteriore dibattito è sulla formazione di acido lattico e sul consumo di energie che possono differire da Pistorus ad un corridore normodotato e un esame clinico affidabile al 100% per confermare o meno ciò non esiste.
    Nei vari video si può affermare che l’unica preoccupazione è la preoccupazione che, gli individui con tecnologie integrative, in ambito sportivo non possono essere confrontabili con gli individui normodotati poiché si considera che queste protesi possano essere un vantaggio, ma come afferma Bonacini in più video che ad oggi, la bibliografia esistente afferma senza alcun dubbio che i portatori di protesi, sia unilaterale che bilaterali, sono svantaggiati e che non esistono test chiarificatori che possano affermare l’opposto; inoltre affermava, come già pensavo, che l’atleta Pistorus ha dei vantaggi a confronto con gli atleti che possiedono la protesi unilaterale poiché, c’è differenza fra l’altezza dal piede-gamba e quella della punta della protesi alla gamba e ciò crea un disagio.
    Un opinione personale in merito non so esprimerla con appropriata chiarezza poiché penso che la formazione di acido lattico è minore quindi un primo vantaggio, il consumo di energie è minore poiché la protesi a forma di C in fibra di carbonio ha un elevata flessibilità che ad ogni passo restituisce in forma passiva e cioè senza alcun sforzo da parte dell’atleta e quindi un secondo vantaggio, l’amputazione delle gambe in automatico riduce il peso corporeo e quindi si può considerare un terzo vantaggio, la gestione delle protesi in curva è sicuramente più complessa ma bisogna considerare che l’atleta in questione si ritrova con queste tecnologie integrative già dai 6 anni e quindi non so se considerarlo uno svantaggio o meno.
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    Messaggio  Angela Ascanio Lun Mar 19, 2012 10:02 pm

    Le tecnologie integrative come è stato detto in classe, sono usate come un completamento di un organo o una parte del corpo mancante.Parlando di disabilità,la tecnologia si presenta sottoforma di protesi.In particolare le protesi vengono adoperate dagli sportivi.Le protesi che utilizzano gli atleti al posto delle gambe sono chiamate flex foot, un piede flessibile a forma di C in fibra di carbonio.
    Questo è il caso di Oscar Pistorius, celebre atleta di cui oggi abbiamo visto vari video.
    Oscar Pistorius nacque con una grave malformazione,entrambi i peroni erano assenti,che lo costrinse all'età di undici mesi,all'amputazione delle gambe.Grazie alla tecnologia ha potuto utilizzare le protesi in fibra di carbonio realizzando il suo desiderio,diventare un grande atleta!! Fin da sempre l’atleta ha espresso il desiderio di poter correre coi normodotati alle Olimpiadi ma la sua richiesta fu respinta, sostenendo che un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi.
    Molte discussioni sono nate da questa questione come oggi in classe.L'argomento di oggi riguarda appunto questo interrogativo:se le protesi risultano essere un vantaggio o svantaggio.Difronte a questa domanda non riesco a prendere una posizione ben precisa ma ciò che ci tengo a dichiarare e che per me Oscar Pistorius è un esempio straordinario di come con tanta forza di volontà si possa trasformare un "tallone di Achille" in un punto di forza, inoltre ritengo straordinario che la tecnologia si sia evoluta cosi tanto da poter distruggere le barriere che ci sono fra disabili e non;a creare oltre a ciò maggiore autonomia nei disabili.Il vero vantaggio per Oscar è la forza d'animo che da vita ad una grande grinta e ad un immenso amore per lo sport!!


    Concludo condividendo con voi la storia di questo atleta molto speciale della mia isola!

    All'età di sedici anni in un terribile incidente stradale ha perso di colpo la gamba sinistra ma non si è arreso al crudele destino che gli ha riservato la vita. Con coraggio, tenacia e determinazione ha continuato la sua esistenza quasi nulla fosse accaduto. Ed ha continuato, giorno dopo giorno, a svolgere attività sportiva ad altissimi livelli! Ha partecipato alla maratona di New York di Chicago e a quella di Berlino .Attualmente si dedica al ciclismo dove si allena tutti i giorni lungo le strade di Ischia!!!Gianni usa le protesi durante la sua vita quotidiana ma per correre,per fare sport utilzza le sue stampelle!!
    video di una sua intervista!!!


    Ultima modifica di Angela Ascanio il Mar Mar 20, 2012 9:32 pm - modificato 2 volte.
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    angela32


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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  angela32 Lun Mar 19, 2012 10:06 pm

    prima di oggi non conoscevo Pistorius ma conoscevo storie di persone che per qualche motivo o dalla nascita o in swguito a qualche incidente o malattia si sono ritrovati ad avere una parte mancante del proprio corpo ed a riccorrere alla protesi come complemento, pistorius un ragazzo ventenne che in seguito ad una malformazione e stato costretto all'imputazione agli arti inferiori ma che la sua forza di volontà di animo di coraggio gli ha permesso di diventarenun atleta importante e famoso, molti si chiedono se queste protesi siano un vantaggio o uno svantaggio, io nn credo che sia un vantaggio come può essere avantaggiato se nn ha entrambe le gambe e deve fare forza sul resto del corpo si è anche vero che si dice che abbia il 30% in più ma nn è questo che lè ha fatto vincere molti olimpiadi e ftto diventare un atleta cosi importante, di parla tanta di uguaglianza ma poi ci rendiamo conto che al mondo non c è ne tanta.











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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Re: lab. 3 Pistorius (chiuso)

    Messaggio  Lucia Esposito Lun Mar 19, 2012 10:12 pm

    L'argomento di oggi sono state le tecnologie integrative, di come potenziano anche a livello agonistico. Nello specifico abbiamo analizzato il caso di Oscar Pistorius.
    Personalmente credo che queste placche che sostituiscono gli arti sono qualche cosa di meraviglioso, perché permettono a persone con disabilità di agire autonomamente. Perché penso che sul piano dell'autonomia dovremmo aiutare le persone con disabilità in modo tale da non farli sentire poi così diversi.



    Antonella Camposano ha scritto:I disabili sono persone come noi,abbiamo tutti gli stessi diritti,siamo tutti uguali,devono essere trattati tutti nello stesso egual modo...fin qui tutti daccordo con me!!!
    Bèh se allora è così Pistorius non poteva partecipare alle Olimpiadi...vi pare? Riflettete bene...

    chi risponde a questa sollecitazione?
    la doce
    nte

    Banalissimo es.Io sono disabile(ho delle protesi alle gambe) mi ritieni uguale a te in tutto e per tutto e con gli stessi diritti!!Fin qua ci siamo...ma se siamo cosi uguali perchè io devo avere un vantaggio alle Olimpidi? dov è finita la nostra parità? Posso quindi affermare che sul piano Sportivo per me non devono essere valutati tutti nello stesso modo...normodotati e disabili! Siamo tutti uguali e per me non è giusto che a un'altra persona possa essere garantito un vantaggio!!!



    Rispondo al tuo commento con un altro banale esempio: Io sono disabile, ho delle protesi alle gambe, (e come hai detto anche tu sono uguale agli altri in tutto e per tutto) ma se sono uguale agli altri allora mi spieghi perché nello sport dovrei gareggiare solo con chi ha la mia stessa disabilità??? o non dovrei gareggiare affatto??
    E' vero che ho un vantaggio de 30% ma è anche vero che ho altrettanti svantaggi nella partenza...Se poi questo vantaggio è così evidente invece di 200 m fatemene fare 230 m, ma non privatemi della possibilità di farlo...


    Rossella Palumbo
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty "A volte il vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato"

    Messaggio  Rossella Palumbo Lun Mar 19, 2012 10:16 pm

    Oscar Pistorius, "l'uomo più veloce senza gambe", è un velocista olimpionico dotato di particolari protesi in fibra di carbonio. Varie sono state le polemiche per quanto concerne la sua partecipazione o meno alle Olimpiadi: è stato affermato che Pistorius è avvantaggiato dalla lunghezza delle falcate e dai rimbalzi sulla pista consentiti dalle protesi e dal fatto che non avrebbe il problema dell’accumulo di acido lattico nelle gambe, non avendo i muscoli delle gambe; ma è anche vero che con le sue lame rigide fatica molto a piegarsi sui blocchi di partenza, a rialzarsi e stabilizzarsi in posizione eretta, lentamente muove le prime falcate (avendo solo i muscoli delle anche, delle cosce e delle ginocchia), mentre gli altri atleti (che hanno anche tendini, caviglie e polpacci), riescono a sviluppare subito la loro potenza. Inoltre anche in curva Pistorius è svantaggiato e rischia di cadere. Solo nella seconda parte della gara "può realmente gareggiare", quindi, a mio parere, è del tutto ridicolo quello che si è detto
    e anche il fatto che si sia dovuto affrontare un discorso del genere. Ancora una volta vengono evidenziati i limiti di questa società che si regge sulle diversità, ottusa e cieca, che "predica bene e razzola male". Oscar Pistorius è un esempio, non solo per chi come lui ha disabilità, ma anche per tutti gli altri: ha fatto si che la sua condizione non gli ponesse dei limiti e ha tratto dalla sua disabilità le possibilità che questa poteva offrirgli. Il vero traguardo non è arrivare primi (...il chè non sarebbe male!), ma l'essere riuscito a far vedere l'atleta, a gareggiare a livello internazionale e a trasmettere un messaggio alle persone, disabili e non, che è quello di non arrendersi di fronte alle difficoltà.
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    lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Empty Oscar Pistorius

    Messaggio  elena.scognamiglio89 Lun Mar 19, 2012 10:19 pm

    Parlando di tecnologie integrative,ossia quelle che integrano una parte mancante del corpo,in particolare le protesi sportive,ho potuto osservare il caso particolare di Oscar Pistorius,un atleta paralimpico che a pochi mesi di vita ha subito l'amputazione degli arti inferiori. Egli grazie al flex foot,un piede flessibile a forma di C in fibra di carbonio,ha potuto partecipare alle paralimpiadi e ha vinto molte gare.Durante le Olimpiadi di Pechino ha chiesto di poter gareggiare con i normodotati,ma gli è stato negato perché le sue protesi,secondo la commissione scientifica,gli danno un vantaggio,suscitando così molte critiche e dibattiti.Quindi secondo la commissione,la tecnologia integrativa presa in questione,potenzia le sue performance.Io sono contraria a chi afferma che queste protesi possano essere un vantaggio rispetto a chi non ne possiede,perché per me bisogna guardare oltre il flex foot,capire tutti gli sforzi che Pistorius ha fatto e tutti gli ostacoli che ha incontrato e dovuto superare.Egli è un esempio di vita,proprio come Simona Atzori,con l'unica differenza che lei non usa protesi.Secondo me si perde il vero significato di questo tipo di tecnologie,ovvero ridurre la condizione di svantaggio avvertita dal disabile nei confronti delle persone normali.Mi soffermo inoltre,sulla parte finale del terzo video che abbiamo visionato in aula,quando il giornalista pone un quesito fondamentale:"Un calciatore che subisce una frattura ad un osso e questa viene riparata con placche metalliche,non è anche lui un portatore di una piccola protesi che gli consente di tornare a giocare bene se non addirittura meglio?" Ecco,mi pongo anche io un quesito simile:"Perché si impongono dei limiti a Pistorius che ha lottato tanto,invece coloro che sono portatori di protesi non visibili vengono considerati normali?" Credo che un ragazzo di 20 anni,che ha fatto così tanto nella sua vita sia da premiare e non da giudicare!
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    Messaggio  Cira Toscano Lun Mar 19, 2012 10:24 pm

    Mi piace pensare che le gambe sono la mente portante del movimento,quella parte che permette il movimento fisico(come spostamento del corpo da un posto all'altro).E' bello far fede su di loro,sulla loro forza,sulla loro velocità,sulla loro pesantezza nei momenti di stanchezza,e sul provvedere in caso di assenza...e nonostante tutto crediamo di non poterne far a meno.Ne abbiamo avuto un rapporto diretto sin dalla nascita quando cominciavamo a capire a cosa servivano,quando ancora deboli non ci permettevano di stare in piedi,quando da ragazzini ci hanno permesso di correre x giocare,da adulti,da anziani (anche se sarà un po' come tornare bambini perchè non più capaci di reggerci come primae dunque costretti alla"3°gamba"il bastone).
    E' per questo che noi anche se inconsciamente le amiamo e forse non ringraziamo mai abbastanza per questo arto fondamentale.Anche OSCAR le ama e ringrazia...non ha voluto arrendersi di fronte alla difficoltà che la vita gli ha presentato.Ha pensato di sopperire con le flex foot per poter avere una vita normale e soprattutto continuare quella passione,o meglio quel sogno che portava nel cuore sin da bambino.Quelle "GAMBE"da lui tanto apprezzate eppur tanto criticate(perchè spesso viste come motivo di vantaggio per le Olimpiadi).A me sinceramente non importa del minimo vantaggio...siamo tutti uguali,è vero ma c'è anche da dire che il vantaggio che gli viene dato nel percorso finale,lui lo perde nella partenza.Ma a Oscar resta una forza di volontà superiore alla nostra.Riporto una sua frase "Che io possa vincere,se non riuscissi che io possa provarci con tutte le mie forze".
    Allora le nostre gambe sono UGUALI a quelle di Oscar,ma c'è da dire anche che Oscar senza quella famiglia,senza quelle dispute e tribunali oggi non sarebbe ciò che è,ma soltanto un disabile con un bel sogno.E invece oggi è UN CAMPIONE CON UN SOGNO che ha realizzato con la sua voglia di fare e di vivere la Vita "a colori" e non in bianco e nero,proprio come l'Atzori...NON SI è ARRESO...
    [img]lab. 3 Pistorius (chiuso) - Pagina 2 Piedi_14[/img]

    ottima osservazione cira!
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