Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  simonaesp Mer Apr 18, 2012 7:17 pm

    " LE DUE FACCIE DELLA TECNOLOGIA"
    Atrofizzazione o Potenziamento?
    Familiarizzare con le nuove tecnologie non e' cosa da poco, esse rappresentano una vero e proprio "POTENZIAMENTO" delle capacita' dell'uomo e la possibilita' di oltrepassare i nostri limiti.
    Le nuove tecnologie ( intese da Granelli) sono "estenzioni delle potenzialita' dell'uomo" ; Esempi sono i TECNO-POTENZIAMENTI che rispondono all' esigenza di avere il massimo risultato con il minimo sforzo. Parliamo di tutta quella tecnologia che ci rende ogni attivita' piu' semplice : il telefono, il computer ,la macchina, sono tutte innovazioni che hanno reso la quotidianeta' piu' facile da affrontare.
    Naturalmente quando si parla di tecnologia non si puo' non far presente la velenza che ha nel campo della disabilita', se pensiamo alla straordinaria utilita' di quei "computer speciali" che estendono il senso della vista a chi ha perso l uso degli arti ,oppure , se parliamo di tecnologia integrativa , ci viene in mente il flex foot che ha permesso a Pistorius di partecipare alle olimpiadi.
    Fin qui e' facile pensare che la tecnologia porti solo vantaggi all'uomo, ma essa dispone di due faccie.
    La questione si complica nel momento in cui la tecnologia permette all' uomo di "duplicarsi virtualmente".
    Nel libro "la vita sullo schermo" , Turkle parla di come la tecnologia ci permette di riconsiderare la nostra identita' nell'epoca di Internet . Lo schermo del computer e' il luogo dove interpretiamo i nostri drammi, e' "la dimora delle nostre fantasie".
    Internet da la possibilita' di interagire con gli altri attraverso la opportunita' di giocare ,chattare ecc ecc...
    Possiamo dunque parlare di "smaterializzazione" , cioe' l assenza-presenza del corpo reale , sostituito da uno immateriale, virtuale, com e' ad esempio l' AVATAR , cioe' la riproduzione virtuale di noi stessi, o meglio la presentazione di cio' che vogliamo far apparire di noi...
    Nell' omonimo film, l avatar diventava una riprodizione alterata del protagonista permettendogli di fare cose che realmente non poteva, in questo caso, il protagonista era un disabile che aveva perso l utilizzo delle gambe...Naturalmente in una rappresentazione cinematografico tutto cio' e' magnifico, ma tale situazione come si riflette nella realta'?
    La possibilita' di essere chi si vuole e camminare in un ambiente libero, quindi maggiormente soggetto ad ospitare i corpi tagged and tracked rende la tecnologia pericolosa.
    Si pensi ad un qualsiasi soggetto affetto da una qualsiasi patologia, o semplicemente ad un adolescente con bassa autostima e al modo in cui potrebbero fare del web il loro mondo, cioe' il loro scudo estraniandosi completamente dal mondo reale piu' difficlie da affrontare.
    Si puo' rischiare di percepire in modo errato lil virtuale come realta'
    Questo e' un tema che mi tocca particolarmente in quanto ho avuto un amica praticamente posseduta dal mondo online...e' stato piu' facile per lei relazionarsi virtualmente in quanto era libera di essere cio' che in realta' non era.
    Viveva tra realta' e finzione, era caduta nel baratro del virtuale, tanto da dire bugie su bugie pur di rifugiarsi in quell angusto mondo, preferendo compagni "virtuali" a noi.
    Tutto cio' naturalmente non le ha portato nessun tipo di giovamento,spesso ha rischiato di imbattersi in situazioni pericolose e peggio ancora in soggetti pericolosi, tanto da prendere la decisione di scappare di casa per raggiungere un amore che in realta' era virtuale a soli 15 anni.
    Questo episodio mi tocco' molto , ed ora, con un altra maturita' mi rendo conto della gravita' della situazione e mi rammarico per non aver fatto nulla per aiutarla da quella che chiama Turkle "dimora delle nostre fantasie".
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Il giusto equilibrio tra uomo e tecnologia

    Messaggio  Maria Grande Mer Apr 18, 2012 7:25 pm

    Non è facile stabilire se la tecnologia atrofizza o potenzia perché probabilmente si attuano entrambe le cose se non si riesce a trovare un giusto equilibrio tra l’uomo e le varie tecnologie. La tecnologia come ormai è evidente ha investito tutta la nostra vita condizionando gli stili di vita, le abitudini e gli schemi cognitivi di ogni individuo. Ovviamente come ogni singola cosa ha i suoi pro e i suoi contro quindi può atrofizzare o potenziare. L’avvento della tecnologia ha accelerato la comunicazione grazie alla nascita delle radio, dei televisori, dei pc, dei telefoni cellulari, del web infatti oggi è più facile rintracciare una persona ma allo stesso tempo la comunicazione risulta più fredda e distaccata. Però comunque io credo che la tecnologia possa essere di aiuto per le persone che mostrano problemi nell’interazione sociale e quindi anche per le persone disabili che a volte possono sentirsi meno in imbarazzo a farsi “conoscere” e ad aprirsi prima attraverso un mezzo virtuale, ovviamente senza perdere la propria identità e senza fingere mostrandosi diversi da come si è.
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty TECNOLOGIA-MENTE VS TECNOLOGIA-CORPO

    Messaggio  Noemi de Martino Mer Apr 18, 2012 7:28 pm

    LA TECNOLOGIA COME ATROFIZZAZIONE O COME POTENZIAMENTO?

    Domanda da un milione di dollari. Se avessimo la certezza che la tecnologia possa solo atrofizzare o solo potenziare non ci porremmo questa domanda. E’ senza ombra di dubbio un arma a doppio taglio. E’ un fatto noto che la tecnologia nasce come potenziamento dell’uomo e per rendere meno problematici i suoi limiti e le sue debolezze, tutte le grandi invenzioni partendo dal cellulare ai mezzi di trasporto vanno tutte nella stessa direzione: poter fare di più impiegando meno tempo e fatica.
    Per Umberto Galiberti la tecnica è addirittura “l’assenza dell’uomo”, gli uomini riescono a vivere solo grazie alle proprie capacità tecniche perché gli uomini non hanno istinti, e non hanno un codice di comportamento predefinito come quello degli animali. Oggi la tecnica è diventata elefantiaca. È una faccenda enorme. Si è avuto un aumento quantitativo della tecnica. E tutto ciò ha determinato anche una variazione qualitativa. Oggi nei confronti della tecnica l’uomo è diventato un funzionario.
    Il potenziamento della tecnica come sappiamo non è solo mentale, bensì anche corporale e questa è senza dubbio una risorsa da parte di alcune persone che “non possono” quali i disabili. Dove la medicina si ferma la tecnica può compiere veri e propri miracoli. Il discorso di complica quando oltre ai benefici immediati e facilmente osservabili, possono subentrare effetti collaterali, che a lungo andare rischiano di vanificare i benefici. Talvolta l’espansione di una capacità può tradursi nell’atrofizzazione di un’altra: come ad esempio l’uso eccessivo della vista può atrofizzare l’udito.
    Anche il telefono non è stato risparmiato dai problemi sorti con il suo utilizzo diffuso. C’è chi gli attribuisce la colpa della scomparsa delle lettere, altri ne affermano la responsabilità nella riduzione delle interazione faccia a faccia, e quindi un impoverimento delle relazioni umane, altri ancora lo condannano per la facilità con cui si generano conversazioni banali e vuote. La dialettica tecnologia-mente è molto più complessa e non segue percorsi lineari come quelli nel rapporto tecnologia-corpo. Mentre un protesi viene vista come esclusivo potenziamento senza effetti collaterali, un innovazione che potenzi alcune capacità mentali fa sempre sorgere paure su un possibile lato oscuro, come un prezzo da pagare che a lungo andare può portare più problemi che benefici.

    Serena Conte
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty le nuove relazioni tecnologiche

    Messaggio  Serena Conte Mer Apr 18, 2012 7:46 pm

    Sherry Turkle nella sua opera "la vita sullo schermo nuove identità e relazioni nell' epoca di internet" pone, tra gli altri, il problema del cambiamento dei rapporti interpersonali con l'avvento di internet. Io faccio pienamente parte della generazione "nata con il computer", ho avuto la mia prima connessione adsl a 12 anni e praticamente non ho mai saputo cosa significhi fare una ricerca con l' enciclopedia, sono abituata a sapere tutto con pochi click, a comunicare con amici e parenti, vicini e lontani, nello spazio di un nanosecondo e, sinceramente, vado in panico quando cade la connessione. Risulta palese che le relazioni grazie ad internet sono mutate, che ormai siamo diventati pigri anche in questo ; la possibilità di intraprendere più conversazioni contemporaneamente mentre, magari, si guardano delle foto, si ascolta musica ha atrofizzato non poco le nostre capacità di relazionarci "faccia e faccia". Si nota sempre di più il fenomeno "mi ha aggiunto su facebook e poi manco mi saluta" sia per timidezza perché, si sa, protetti da uno schermo tutti sono capaci di dire tutto, di esporsi come di persona non si farebbe mai (questo a mio parere è un aspetto positivo perché permette anche ai più timorosi di esprimere le proprie idee, io per prima non ho mai avuto il coraggio di dire una parola durante le lezioni eppure ho le mie precise idee su ogni cosa che viene detta ed è grazie a questo forum che riesco ad esporle) sia perché oggi, grazie soprattutto ai social network siamo abituati a sapere ogni singola cosa della vita privata di una persona e siamo entrati nel vortice di voler sapere anche solo per attenuare la noia. Sebbene non sia assolutamente d'accordo con l'abuso che al giorno d'oggi si fa di internet ne tanto meno della altre tecnologie e sia sempre del parere che sia preferibile educare a stare in mezzo agli altri e vivere il mondo senza il filtro e la protezione di un computer non sottovaluto l'importanza di un avatar per una persona disabile. Per quanto superficiale possa apparire credo che un avatar, proprio perchè per definizione può assumere ogni caratteristica desiderata, aiuti una persona disabile a dimenticare per un attimo le sue problematiche, ad essere "normale" ed aiuta anche chi lo incontra telematicamente a non farsi bloccare dalla prima impressione che , troppo spesso, fa si che più che conoscere la persona la si compatisca, e gli permette di conoscerla per quello che è e non per come è.
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty tecnologia : potenziamento o atrofizzazione delle capacità umane?

    Messaggio  valeria ottaviano Mer Apr 18, 2012 7:51 pm

    è una domanda che mi son posta già varie volte anche prima della lezione in aula durante la quale abbiamo riflettuto insieme.
    affermo secondo mio parere che la tecnologia è potenziamento, estensione delle capacità umane ma allo stesso tempo ne atrofizza altre.
    grazie alla tecnologia, ormai di vario genere e in vari ambiti, l'uomo ha usufruito di alcuni potenziamenti grandiosi iniziando dal personal computer ,che è quello a noi più vicino e comune, a tutte quelle macchine che estendono ed invadono il nostro corpo. ma proprio il computer che estende alcune nostre capacità ne atrofizza altre. esempio banalissimo : grazie alla calcolatrice non eseguiamo più operazioni , non conosciamo più una enciclopedia-libro perchè è il pc a darci tutte le informazioni sol digitando una parola, atrofizziamo così la mente ma anche il corpo perchè siamo continuazmente seduti al pc, stessa cosa x l'automobile, non rinunciamo a questa e non passeggiamo più a piedi.altro esempio grazie ai social network conosciamo tante persone e anche a kilometri e kilometri di distanza ma non siamo più capaci di dialogare di persona o tramite il telefono perchè ci sono le chat ; come disse una collega in aula, e che considero giustissima , siamo al pc e togliamo tempo a quello che prima era il luogo e momento di dialogare in famiglia: "stare a tavola". ci domandiamo ma prima come vivevano senza pc e senza cellulare anzi smartphone??? io credo molto bene, i rapporti erano più veri e si capiva dal fatto proprio che per sentire o vedere una persona si dovevano far tanti sforzi.
    ma credo ci sia da regionare anche sul secondo quesito quello dei disabili a rapporto con la tecnologia, bè credo per loro sia una cosa più che positiva perchè và ad estendere quelle che son capacità che non hanno sviluppato o che hanno poco sviluppato.
    non dobbiamo far si che la tecnologia si impadronisca di noi, dobbiamo esser noi padroni di essa perchè è nata dal nostro cervello! Wink
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty lab.avatar: I PRO E I CONTRO DELLA TECNOLOGIA

    Messaggio  maria.vigna Mer Apr 18, 2012 8:31 pm

    Oggi a lezione abbiamo trattato l’argomento riguardante le tecnologie e ci siamo posti un interrogativo: tecnologie come potenziamento o come atrofizzazione? Io non saprei rispondere a questa domanda per il semplice motivo che credo sia un po’ tutte e due le cosche la risposta sia nel mezzo in quanto da un lato le nuove tecnologie, come internet ad esempio, non possono che esserci d’ aiuto però d’altro canto internet può essere visto anche sotto una luce negativa in quanto può provocare seri danni alla salute psicofisica ma anche “sociali”. Infatti si può vedere come la rete ha introdotto un nuovo modo di comunicare che ha degli effetti non indifferenti nella sfera psicologica e affettiva dell’individuo in quanto la navigazione su internet può trasformarsi in una vera e propria dipendenza attraverso troppe ore trascorse sul web o attraverso lo stabilire relazioni virtuali che mettono a rischio il contatto con la realtà, per questi motivi si possono avere delle conseguenze considerevoli in termini di salute mentale. Però navigare in rete non ha solo i suoi contro ma può avere anche in suoi pro: navigare su internet può essere un ottimo strumento educativo per i bambini se però vengono adeguatamente controllati dai genitori, si può comunicare velocemente con altre persone, grazie ai social network come facebook e twitter si può rimanere in contatto con altre persone, grazie a programmi come skype si possono effettuare videochiamate con qualcuno che magari è troppo lontano ecc. Ed è proprio su questi social network che si possono creare degli avatar, ossia la versione digitale di noi, e dietro di essi possono nascondersi ad esempio delle persone disabili che per vergogna o per timore di non essere accettate creano una vera e propria persona nuova. Si parla appunto di corpi scomparsi in quanto vuoti di contenuti e di valori e legati solo all’ utilità della rete. Parlando di questo mi viene in mente un film che ho visto da poco, ”Quasi amici”, dove c’è quest’uomo che a causa di un incidente diventa tetraplegico e non vuole inviare la sua foto dove si vede la sua disabilità ad un’amica che non ha mai visto e infatti le invia una foto che risale a prima dell’incidente per paura che lei dopo aver conosciuto le sue vere condizioni non lo accettasse. Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante per quanto riguarda l’uso dei pc da parte di persone disabili come i tetraplegici o i paraplegici. Daniele Furlan è uno scrittore tetraplegico che grazie a vari usili per il computer è riuscito a scrivere anche un libro “Il mio podere”. https://youtu.be/4yWYJlwR15Q

    Nel laboratorio che ho seguito quest’anno “tesi test(i)” è stata fatta la recensione di un libro ,“Internet ci rende stupidi”, e credo che sia un riferimento davvero adatto alla lezione di oggi. In questo libro Nicholas Carr ci invita a riflettere su come l'uso distratto di innumerevoli frammenti di informazione finisca per farci perdere la capacità di concentrazione e ragionamento. Nel libro si parla proprio di come noi ogni giorno navighiamo nel Web, passando da un sito all'altro, a caccia di notizie, documenti, video; controlliamo la nostra casella di posta elettronica, inviamo SMS e non dimentichiamo di inseguire emozioni sui social network più alla moda e ci pone due domande : La rete rende più rapido il lavoro e più stimolante il tempo libero ma, mentre usiamo a piene mani i suoi vantaggi, stiamo forse sacrificando la nostra capacità di pensare in modo approfondito? Abituati a scorrere freneticamente dati tratti dalle fonti più disparate, siamo diventati tutti superficiali? Bhe che ci piaccia o no, la rete ci sta riprogrammando a sua immagine e somiglianza, arrivando a plasmare la nostra stessa attività cerebrale.

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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty 1- LA TECNOLOGIA COME ATROFIZZAZIONE O COME POTENZIAMENTO?

    Messaggio  ANNA CARANNANTE Mer Apr 18, 2012 8:37 pm

    CONDIVIDO LA TESI DI STONE QUANDO AFFERMA "NON IMPORTA QUANTO VIRTUALE IL SOGGETTO POSSA DIVENTARE, C'è SEMPRE UN CORPO ATTACCATO....MA LA COSCIENZA RIMANE SEMPRE ATTACCATA NEL FISICO". ECCO IL VIRTUALE è STATO CREATO DAL' UOMO E IN QUANTO TALE DEVE RITORNARE AL' UOMO, DEVE STARE AL SERVIZIO DELL' UOMO E NO VICEVERSA CHE L 'UOMO DEVE STARE AL SERVIZIO DELLA TECNOLOGIA.
    LA TECNOLOGIA PUO MIGLIORARE O DANNEGGIARE L' UOMO TUTTO DIPENDE DA CHI LA UTILIZZA .....SE SI UTILIZZA PER POTENZIAMENTO O PER SOPPERIRE A UNA MANCANZA PORTA GIOVAMENTO,MA SE SI UTILIZZA PER SOSTITUIRE CIO CHE L ' UOMO HA , DISTRUGGE LA SUA ESSENZA E CIO PORTA AL SUO DETERIORAMENTO E ALLA SUA DISTRUZIONE . CONCLUDO DICENDO CHE CI DEVONO ESSERE DELLE REGOLE NEL UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE CHE RISPETTANO LA DIGNITà DELL' UOMO .
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Avatar o finalmente noi stessi?

    Messaggio  Miriana Medaglia Mer Apr 18, 2012 8:53 pm

    Lo sviluppo delle tecnologie ha profondamente trasformato la qualità della nostra vita e il rapporto con gli altri, ma anche (soprattutto grazie alle più recenti tecnologie elettroniche e virtuali) il rapporto con noi stessi. Tutti questi strumenti vanno a potenziare e ad espandere i nostri sensi e le nostre capacità, rendendoci, se vogliamo, dei cyborg-man, cioè degli uomini che sono un tutt’uno con protesi estensive altamente tecnologiche. Pensiamo, per esempio, alla prospettiva che ha la Nadotti, la quale ritiene che si arriverà al punto in cui sarà il corpo una protesi delle macchine! In modo particolare, Internet e le realtà virtuali permettono di creare degli avatar, ovvero degli alter ego nei quali possiamo proiettare qualsiasi aspetto di noi, vero o falso che sia, e crearci così l’identità che più ci piace, senza difetti fisici e con le qualità migliori. Con ciò ci addentriamo in quella che è chiamata “smaterializzazione corporea nel virtuale”, ovvero l’assenza del corpo in Internet (Caronia a questo proposito ritiene, infatti, che avvengono tre fasi per il nostro corpo: replica, invasione e disseminazione nelle rete, sciolto, cioè, negli ambienti virtuali). Per quanto questo aspetto riservi il suo lato negativo (come la difficoltà a sincronizzare mondo reale e mondo virtuale, problemi comportamentali e di percezione circa il reale), voglio soffermarmi sugli aspetti positivi. Nel virtuale possiamo dire che non esiste la disabilità. Siamo tutti nascosti dietro una facciata, un avatar, un’identità che per quanto ne sappiamo potrebbe essere completamente inventata e nessuno saprà, né vedrà mai, se siamo diversamente abili (ciechi, sordi, paraplegici)o meno. Allore potremmo dire che c’è più giustizia ed uguaglianza nel mondo virtuale che nella realtà: lì siamo al sicuro da sguardi indiscreti, dai pregiudizi, dall’isolamento e dall’indifferenza che molte volte ci circonda, e circonda ancor di più i disabili, che vivono tutte queste difficoltà sulla propria pelle quotidianamente. On line l’handicap sparisce, non ci sono barriere architettoniche né deficit, siamo tutti uguali e va bene così a tutti. Questo è un aspetto di Internet che mi piace, questa libertà che ci permette di essere finalmente chi vogliamo senza lasciarci condizionare dal giudizio altrui, che ci permette di fare e dire quello che vogliamo apertamente e questo credo che sia, per un disabile, cosa non di poco conto.lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Disabile_pc_530
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty TUTTA QUESTA TECNOLOGIA MIGLIORA LA VITA DEGLI UOMINI O LA CONDIZIONA SEMPRE PIù?

    Messaggio  Flavia Cozzolino Mer Apr 18, 2012 9:02 pm

    La tecnologia potenzia o atrofizza la capacità dell'uomo???
    Dall'apparenza può sembrare facile fornire una risposta,ma facendo i conti con la realtà,ci si rende conto quanto sia invece difficile dare una chiara e precisa risposta.Anche in aula abbiamo potuto comprendere quanto è difficile trattare questa tematica,sono tante le posizioni prese,le tesi presentate...
    Turkle,con "La vita sullo schermo Nuova identità e relazioni nell'epoca di internet" affronta e ci porta a riflettere su diversi punti,come:
    -l'identità
    -la consapevolezza di sè in quanto individuo stabile nel tempo e differenziato dagli altri
    -intelligenza artificiale
    Standy Stone:"Non importa quato virtuale il soggetto possa diventare,c'è sempre un corpo attaccato"
    Caronia,invece ci parla del Corpo Disseminato:di un corpo virtuale,disseminato,ovvero di un corpo senza centro...è un corpo TAGGED AND TRACKED,un doppio corpo on line,uno fisico e l'altro virtuale,posseduto dalle tecnologie dell'informazione.
    Moldanado,nel suo testo,REALE E VIRTUALE,oltre a sottolineare il legame tra arte,uomo e tecnologia,afferma che oggi si è avviato sempre più un processo,una teoria che prospetta una graduale ma ineluttabile dematerializzazione della nostra realtà ma vi è implicita l'idea che ci sia una sostanza che possa essere intaccata.
    Granelli si ricollega invece alla'ATTENTION DEFICIT DISORDER,inserendo nelle patologie della rete,le NET ADDICTION.
    Come ben tutti sappiamo,oggi la tecnologia è una disciplina che ha molto influenzato,soprattutto negli ultimi anni,la nostra vita.La società in cui noi tutti viviamo,è una società TECNOLOGICA,e noi nati e cresciuti nell'era di internet,siamo i cosiddetti"NATIVI DIGITALI",quelli più attenti alle notizie delle nuove "scoperte,dei nuovi modelli,delle nuove meraviglie"che ogni giorno invadono la nostra realtà.I dispositivi tecnologici,come internet e altri strumenti multimediali,hanno modificato radicalmente diversi aspetti del nostro vivere.
    Uno degli aspetti più significativi,può esser la COMUNICAZIONE:
    -Comunicare è diventato più facile e più immediato,grazie alla nascita dei nuovi media e dei nuovi strumenti tecnologici,che hanno reso la comunicazione più accessibile e diffusa;
    -Le innovzioni comunicative ci pongono di fronte una quantità enorme di informzaioni e ci obbligano ad impadronirci dei loro linguaggi e delle loro regole
    -Ciò ci permette di rivestire un ruolo di emittente attivo,per realizzare una comunicazione coerente e logica.Questo può essere uno dei punti in cui è visibile l'influenza della tecnologia.
    Di recente mi è capitato di cambiare la carta sim...Volevo inviare diversi sms a vecchi amici per comunicargli il nuovo numero, e mi sono accorta che alcuni numeri non li tenevo salvati sulla memoria della sim,ma sulla rubrica del vecchio telefono.Concusione?!?Non ho inviato gli sms,di conseguenza non potrò comunicare ai miei amici di aver cambiato numero.Tutto questo perchè,ogni volta che mi capitava di salvare un numero,lo inserivo in rubrica e basta.Prima di possedere il cellulare,oppure quando ne possedevo uno di quei modelli vecchi,con limitata capacità di memoria,molti numeri(la maggior parte)li ricordavo a memoria!E allora,spronata anche da questo laboratorio,mi sono chiesta:MA TUTTA QUESTA TECNOLOGIA MIGLIORA LA VITA DEGLI UOMINI O LA CONDIZIONA SEMPRE PIù?
    La risposta poterbbe risultare retorica ma per me è quella più esatta e veritiera:DIPENDE DA COME LA SI USA.
    Oggi,si ha bisogno della tecnologia,senza credo sarebbe difficile andare avanti,si farebbe fatica a stare al passo con i tempi che corrono e si avrebbe difficoltà ad integrarsi all'interno della società.
    La tecnologia è data dalle scoperte e dalle esigenze che l'uomo avverte,per questo sostengo che il conformarsi all'utilizzo delle tecnologie non è negativo.
    Ciò che invece risulta negativo è il condizionameto che si subisce passivamente da ciò che si usa.
    Ritornando all'esempio del cellulare,se per lavoro mi occorre un cellelure che mi faccia collegare ad internet,per ricevere ed inviare mail,è naturale ch lo cambierò in base a questa necessità.Se,però lo compro per ascoltare musica,per guardare la tv,per fare in continuazione,in qualsiasi posto mi trovi,foto e video,a questo punto c'è qualcosa che non va."Sono preda della tecnologia,sono vittima del mercato e della moda".
    Quindi,in certi casi, a mio parere manca la consapevolezza che la tecnologia sia un mezzo per l'uomo,e non il contrario.
















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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  Valentina Paolillo Mer Apr 18, 2012 9:39 pm

    "Non passa un solo giorno senza che noi utilizziamo un mezzo tecnologico".Con questa frase di Longo,inizierei a commentare questo laboratorio che come gli altri mi ha suscitato molto interesse e mi ha portato a riflettere su determinati argomenti.Questa frase per me è molto veritiera in quanto oggi il mondo intero non può fare a meno di utilizzare la tecnologia che può essere internet come un semplice cellulare.La tecnologia ormai oggi è molto avanzata facendo nascere quello che viene definito da McLhuan "villaggio globale":le distanze si sono accorciate facendo nascere l'omologazione.Rispondere alla domanda"La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo?"non è un compito semplice..sono molti i pensieri che si formulano in questo momento nella mia testa..Io penso che da una parte rende passivo l'uomo e quindi l'atrofizza in quanto per esempio con internet,con le chat l'individuo non ha più la voglia di scendere per una passeggiata,o per prendere un semplice caffè ad un bar con qualche amico..ormai molte relazioni,che possono essere d'amicizia o d'amore si formano per esempio attraverso facebook..Gli esempi ne sarebbero molteplici ma ne cito solo pochi altri..per esempio prima esistevano le lettere che si spedivano a mano recandosi alla posta..oggi esistono l'e-mail;inoltre per esempio quando si voleva sapere qualcosa si doveva consultare l'Enciclopedia..oggi invece basta scrivere una parola e fare un semplice clik e si può sapere tutto in un secondo..Io essendo nata in un periodo già fortemente tecnologico non posso essere forse molto oggettiva nell'esprimere se questo sia un bene o un male..perchè non ho conosciuto bene quando tutto ciò non esisteva..Spesso guardo i miei nipotini che già all'età di quattro anni sanno cos'è internet,sanno accendere il computer e passano giornate intere con videogiochi.Quindi se dovessi trovare un titolo a questo operato scriverei "La fantasia digitale":secondo il mio parere tutta la creatività e la fantasia sono sostituiti dal computer..soprattutto nel periodo dell'infanzia.
    Dall'altra parte io penso che la tecnologia può essere vista come potenziamento nel momento in cui possa far superare alcuni limiti dell'uomo e possa potenziare le sue capacità come per esempio nel caso di Pistorius.In generale comunque penso che il troppo storpia quindi nella giusta misura tutto può essere usato senza che possa nuocere.

    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Tecnologia1

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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty L'importante aiuto per un disabile a valorizzarsi e ad accettarsi nella vita reale

    Messaggio  MAURIELLO JESSICA Mer Apr 18, 2012 10:05 pm

    Ho voluto introdurre la mia relazione affrontando il tema del mondo "reale" e "virtuale" per un disabile riportando questo articolo che è testimonianza di un'iniziativa che da qui a breve interesserà la regione puglia e che ha come fulcro "la tecnologia per la disabilità":
    Dal 17 al 19 maggio a Foggia
    mostra delle tecnologie per disabili
    ....il titolo dell'articolo già sintetizza in modo esaustiente i giorni ,la città e la questione trattata.
    L'incipit è questo:
    Il presidente della Regione Puglia, Nichi
    Vendola, ha presentato ieri a Bruxelles la
    Fiera delle innovazioni tecnologiche per
    le persone con disabilità - InnovAbilia
    2012 - che si terrà a Foggia dal 17 al 19
    maggio prossimo.
    ...Continuando nell'esposizione si offrono sempre maggiori dettagli e si avincono riflessioni a riguardo:
    «E' una Fiera delle tecnologie che possono
    aiutare le persone con disabilità a superare le
    barriere che rendono complicata la vita - ha
    detto Vendola - ma InnovAbilia è anche la
    Fiera dell’innovazione tecnologica che può
    accompagnare un modello di invecchiamento
    attivo».
    «Noi abbiamo investito sul rapporto tra innovazione e domanda di benessere, soprattutto delle persone
    vulnerabili - ha proseguito il presidente della Regione -. Abbiamo concentrato in questi anni le politiche
    sociali non come occultamento, non come riparazione, non come riduzione del danno ma come il tentativo
    di capovolgere un modello che passasse dalla mera assistenza all’auto valorizzazione, alla possibilità di dare
    strumenti a una persona vulnerabile per diventare autonoma».
    La Fiera è alla sua seconda edizione ed è organizzata dall’Assessorato al Welfare della Regione Puglia e
    dall’Arti - l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione - in collaborazione con l’Assessorato
    regionale allo Sviluppo economico e innovazione tecnologica, nell’ambito del Programma regionale di
    promozione delle innovazioni per la qualità della vita delle persone diversamente abilì.
    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 250px-Vail_Veterans_monoskilab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 AUSILIO%207
    Queste immagini ben sottolineano come anche un disabile possa realizzare i propri sogni ed andare a sciare oppure andare a fare un giro in bicicletta....ma cosa accade quando la vita reale per un disabile è costituita esclusivamente da esclusione ,pietà,occhi che giudicano l'handica fisico o mentale e non la persona nella sua unicità ma soprattutto quando il soggetto colpito da menomazioni non abbia la forza di reagire?
    La risposta che celeramente diamo è che il disabile ha la possibilità di evitare tutte queste difficoltà e sottrarsi dall'essere oggetto di giudizi stupidi ad opera di persone ignoranti rifugendosi nella propria camera davanti ad un computer e si crea un mondo virtuale in cui il suo handicap non esiste,in cui possa intraprendere rapporti personali,magari creandosi una famiglia che nella realtà non potrà mai avere,degli amici con i quali andare a mangiare una pizza o andare al cinema il sabato sera;ho usato l'espressione giusta perchè ho affermato che puo evitare le proprie difficoltà e non affrontarle e come sappiamo tutti per superare degli ostacoli e uscirne vincitori bisogna buttarsi sulle difficoltà e scavalcarle....partendo da questo presupposto è evidente che il compito di noi educatori sia aiutare il disabile in primo luogo ad accettare se stesso e a valorizzarsi qualora questo non avvenisse e poi offrirgli qualunque altro supporto di tipo umano e intellettuale
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  francescacella Mer Apr 18, 2012 11:52 pm

    Questa lezione è stata molto interessante perchè mi sono accorta che determinati usi della tecnologia possono essere un potenziamento nell'ambito della disabilità. Con questo voglio dire che spesso ci diamo un immagine virtuale su internet (per esempio) per nasconderci dietro ad uno schermo, ma per giocare....ed invece ci sono persone che lo fanno per sentirsi complete! Sinceramente e personalmente sono daccordo con le protesi si, ma non per il virtuale...penso che una persona, come essa sia, bisogna mostrarsi per quello che realmente è, ciò che conta non è l'aspetto fisico, se si è dotati o meno, ma sono le emozioni che quella persona ti riesce a dare, le sensazioni che ti fa provare!
    Adesso mi è stato chiesto di commentare un qualcosa dando un titolo bèh non perchè abbiamo assistito la lezione ma il film Avatar rende molto l'idea...quando il giovane si risvegla nel corpo dell'avatar e riesce a camminare fugge da quello che è l'esperimento perchè può provare la sensazione di essere "normale", di camminare come tutti gli altri...allora si confonde tra la gente di quel popolo per rimanerci il più possibile...un film molto bello ma che non condivido...anche se il ragazzo si innamora e viceversa non si è mostrato per quel che è realmente, ma per ciò che vorrebbe essere! Per quanto mi riguarda il titolo di quanto ho detto è una frase che è veritiera: L'importante non è apparire ma ESSERE!!
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  Gallo Luisa Gio Apr 19, 2012 12:14 am

    In aula abbiamo cercato di mettere insieme tecnologie e disabilità per vedere se c'è un collegamento tra loro,quindi a tale proposito abbiamo visionato un pezzo tratto dal film "Avatar" progetto cinematografico,sfidando la paura della diversità.
    Avatar è un film di fantascienza,che vuole mettere a confronto la realtà con il mondo virtuale attraverso dei corpi ibridi genetici tra umano e Na'vi privi di coscienza propria: attraverso un'interfaccia mentale un uomo può collegare la propria coscienza alla creatura, immedesimandosi e controllandola esattamente come se fosse il proprio corpo.
    Ma una volta venuti a contatto con la realtà tutto ritorna esattamente come era quindi è semplicemente un illusione,poiché si ripresentano gli stessi problemi!
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty "TECNOLOGIA: POTENZIAMENTO O ATROFIZZAZIONE. DIPENDE DAI CASI"

    Messaggio  SerenaMele Gio Apr 19, 2012 8:27 am

    La teconologia può essere considerata sia come potenziamento sia come atrofizzazione dell'uomo. Può essere molto d'aiuto per coloro che non hanno la possibilità di comunicare "normalmente" o per chi vuole evadere dalla propria situazione, es: un tetraplegico, e grazie a internet può crearsi un avatar come preferisce. Ma allo stesso tempo, la ossessiva dipendenza dalla teconologia (internet addiction disorder),può atrofizzare l'uomo rendendolo sottomesso ad essa e a non reagire agli stimoli informativi; come dice Granelli nel suo libro "il sè digitale" << Dobbiamo cominciare a discriminare l'informazione e a non fidarci di alcune realtà. La rete sta omogenizzando tutto. Tutti vanno su google o su wikipedia e vedono le stesse cose, quindi c'è il rischio che un giorno tutti diranno le stesse cose.>>
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  veronicagiordano Gio Apr 19, 2012 10:13 am

    se pensiamo alla tecnologia nella nostra vita quotidiana possiamo interpretarla secondo me come atrofizzante nel senso che ci limita in tanto, il primo limite puo'essere la socializzazione nel senso che con la tecnologia di oggi pc tv telefonini ci creano delle dimensioni di isolamento e poca comunicazione se non quella virtuale .......se invece pensiamo alla tecnologia in senso migliorativo nel campo strettamente della disabilita'non posso che considerarla come potenziamento basti pensare alle protesi di pistorius.la tecnologia domotica che non puo'che potenziare l'autonomia di persone nn dormodotate........
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  imma_ferla Gio Apr 19, 2012 11:07 am

    In aula si è discusso sull' argomento tecnologia.
    La diffusione di sistemi interattivi;computer,cellulari con connessioni internet,hanno migliorato la vita di molte persone. Essa ci permette di fare più cose contemporaneamente , ha reso la vita di milioni e milioni di persone molto più veloce. Ti permette di stare aggiornato e in contatto con il mondo per tutto il tempo che lo si vuole. Sicuramente noi ragazze/i che siamo cresciuti con tecnologie molto avanzate sarebbe molto dificile farne a meno. Prima i bambini per divertirsi giocavano all' aperto con gli amici di sempre,invece attualmente giocano con l'i-phone , al computer con persone virtuali. Sicuramente la tecnologia riveste un ruolo importante nella nostra società e ci fa godere di molti benefici ma non posso negare una cosa evidente ossia che essa ci ha atrofizzati chi di più, chi di meno...
    Ma la maggior parte di noi persone che ne usufruiamo possiamo ritenerci in parte schiavi di essa...
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty La tecnologia aiuta l'uomo o lo atrofizza nelle proprie capacità????

    Messaggio  Melania castoro90 Gio Apr 19, 2012 2:19 pm

    In questa lezione abbiamo parlato di Sherry Turkle che ci espone la relazione con il computer. La vita sulle schermo affronta i temi:
    - Identità dove ognuno di noi si viene a creare un proprio avatar secondo il proprio piacere;
    - Consapevolezza del sè in quanto individuo stabile nel tempo e differenziato dagli altri.
    Così il corpo elettronico diventa la versione digitale del nostro corpo; vi è quindi una scissione tra cyberspazio e immagine reale.
    L'avatar possiamo definirlo come il nostro alterego.
    Abbiamo citato Maldonado: dematerializzazione
    Caronia: corpo disseminato cioè corpo senza più centro,dove ritroviamo 3 processi - replica del corpo
    - invasione del corpo
    - disseminazione del corpo
    Tosoni: ibridazione del genere cioè scambio d'identità;
    Granelli: tentativo di provvedere a superare i limiti dell'uomo.
    Infine abbiamo osservato come la nostra memoria non è abituata a notare determinati cambiamenti istantanei..Questo l'abbiamo notato tramite alcuni video visti durante la nostra lezione.

    Per quanto riguarda le due domande esposte dalla nostra prof vorrei rispondere a questa:
    LA TECNOLOGIA POTENZIA O ATROFIZZA LE CAPACITà DELL'UOMO??????
    Personalmente ritengo che la tecnologia procure entrambi gli effetti..Nel senso che per coloro che hanno difficoltà o problemi fisici le nuove tecnologie rendono meno problematici i loro limiti potenziando le loro capacità là dove non posso farcela, come ad esempio Pistorius..
    Mentre dall'altro le nuove tecnologia possono atrofizzare le capacità dell'uomo in quanto strumenti come calcolatrice,computer,cellulare e altro non permettono di far aumentare le nostre capacità mnemoniche o intellettuali perchè abituati a risolvere tutto grazie ai nuovi e avanzati strumenti elettronici.. Ad esempio anche il semplice scrivere una lettera diventa pensante e per semplificarci il lavoro usiamo i nostri portatili o i nostri cellulari ed il gioco è fatto!!! Anche fare un calcolo matematico non viene fatto tramite l'uso del nostro cervello,ma attraverso una semplice e veloce calcolatrice facendo sì che le nostre capacità restino bloccate e non si sviluppino come ognuno di potrebbe fare!!!
    Quindi la tecnologia produce effetti benevoli,là dove vi è una necessità UTILE per vivere bene con il proprio corpo,ed effetti non benevoli qualora viene utilizzata per semplice comodità e velocità!!!!!
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Il cyborg come realtà...

    Messaggio  anna flaminio Gio Apr 19, 2012 3:00 pm

    Ancora una volta siamo portati a riflettere sul rapporto e sull'influenza che possa avere la tecnologia sull'uomo,allora parto dal presupposto che secondo me il troppo di tutte le cose faccia male e in questo caso quindi anche la tecnologia.
    La tecnologia nasce come possibilità di miglioramento e di utilizzo da parte dell'uomo, ma oggi credo che la posizione si sia invertita, cioè l'uomo è succube della tecnologia senza la quale oggi, non riesce a stare creando così dipendenza..
    Riguardo alla visione di tecnologia come atrofizzazione o come potenziamento,per rispondere a questa domanda faccio riferimento ad Oscar Pistorius, da questo si può dedurre che secondo me la tecnologia in quest'ambito è potenziamento e aiuto, usata invece per motivi più banali rendono l'uomo passivo e come ho detto precedentemente succube di essa rendendola atrofizzante.
    Ricordiamo che la tecnologia investe vari ambiti della nostra vita se non tutti, quindi è importante il suo utilizzo in maniera sempre moderata e soprattutto dobbiamo pensare che quella è pur sempre una persona pur avendo impianti tecnologici al suo interno.
    E per quest'ultima affermazione faccio riferimento ad una frase bellissima di Sandy Stone: Non importa quanto virtuale il soggetto possa diventare, c'è sempre un corpo attaccato.
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty L'uomo e la tecnologia

    Messaggio  Maria Improta Gio Apr 19, 2012 4:06 pm

    Le generazioni cambiano di continuo, una delle cose che più accompagna questi cambiamenti è la tecnologia, la quale è presente sempre in un modo o nell’altro durante tutto l’arco della vita.
    La tecnologia, un pò come tutte le cose, ha i suoi pro e contro. Più si va avanti e più si è quasi costretti a nuovi cambiamenti, sta proprio nell’uomo stare a passo con loro. La tecnologia aiuta spesso nelle cose più complicate a far si che diventino più semplici, ma a volte persone poco aggiornate potrebbero trovarsi in difficoltà. Molto importante è il saggio di Granelli, nel quale si evince l’importanza delle nuove tecnologie, poiché aiuta l’uomo ad abbattere quei limiti che spesso si pone.
    Con la tecnologia ci avviciniamo sempre di più ad un mondo virtuale, qualcosa che va al di là della normalità.
    Spesso persone che si trovano in un mondo virtuale si sentono più libere anche di esprimersi senza pensare troppo alle persone, perché spesso non rivelano nemmeno la loro vera identità,soprattutto le persone disabili spesso non rivelano questo piccolo particolare per non far si che le altre persone, come spesso avviene realmente, le possano vedere con compassione. Le persone disabili non hanno affatto bisogno di compassione,anzi esse vogliono confrontarsi con persone che le trattano nel modo più normale possibile.
    Le nuove tecnologie possono aiutare molto le persone con disabilità, anche perché permette loro di avvicinarsi a qualcosa di diverso che li fa stare in attività e a passo con i tempi, facendoli sentire aggiornati e non solo come delle persone da accudire.
    Anna Carmela Capasso
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty LE TECNOLOGIE DEVONO DIVENTARE DEGLI STRUMENTI NELLE NOSTRE MANI,NO IL CONTRARIO...!!!

    Messaggio  Anna Carmela Capasso Gio Apr 19, 2012 4:39 pm

    La tecnologia,è inutile negare, spesso ci semplifica la vita anzi per molti aspetti potremmo dire che non potremmo vivere senza. Ma l’uso spregiudicato di queste tecnologie potrebbe finire per atrofizzare alcune parti del corpo,poiché otteniamo tutto molto facilmente con un semplice click. Oggi infatti con le tecnologie sincrone cioè quelle che ci permettono di comunicare in tempo reale come il telefono e quelle asincrone che ci permettono di comunicare anche in tempi diversi siamo sempre raggiungibili e aggiornati. Quindi possiamo dire che la tecnologia è parte integrante di noi non c’è un solo giorno che non la utilizziamo, possiamo definirle delle vere e proprie estensioni del corpo stesso e se questo da un lato ci rende tutto più facile,dall’altro atrofizza quelle parti del corpo che noi non utilizziamo. Oggigiorno,per esempio, con l’avvento delle tecnologie touch screen si privilegia l’uso delle dita a discapito del palmo. Quindi come sostiene Turkle le tecnologie sviluppano alcuni sensi e atrofizzano altri per esempio nella nostra società siamo più abituati a vedere che a sentire e quando la vista ci viene tolta ci sentiamo persi come dimostrò anche la prof. nella simulazione. Non bisogna dimenticare però un punto fondamentale: finché la tecnologia semplifica la vita va bene senza però modificare il nostro corpo per adattarlo alle tecnologie come sta accadendo con i telefoni cellulari che hanno creato delle persone che sono in grado di scrivere velocemente ma che hanno perso la capacità di riflettere, di pensare di dar peso alla parole. Soprattutto quando ci si nasconde dietro ad un pc ad una falsa immagine ad un falso nome ad un altro sé, in chat tutti possono essere chiunque e se la nostra società è arrivata a nascondersi dietro un computer vuol dire che molto probabilmente è una società che bada più all’apparenza che alla sostanza è una società che non permette a tutti di essere sé stessi e che quindi come sostiene Turkle si creano sempre più rapporti uomo-macchina e si stanno perdendo i rapporti uomo-uomo, quei rapporti fatti di empatia,di chimica. Insomma che dire più ben venga l’utilizzo delle tecnologie ma esse devono adattarsi a noi e non il contrario, per evitare che finiamo per diventare dei veri e propri robot che non sanno nemmeno più provare sentimenti.


    Ultima modifica di Anna Carmela Capasso il Mar Apr 24, 2012 12:43 pm - modificato 1 volta.
    Chiara Verace
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty La tecnologia è un invisibile tiranno che porta i suoi effetti distruttivi nei più profondi recessi della psiche, più di quanto possano fare i denti a sciabola della tigre o dell'orso. Marshall McLuhan

    Messaggio  Chiara Verace Gio Apr 19, 2012 4:44 pm

    La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell’uomo? E’ questa la domanda alla quale voglio rispondere e dare un mio parere. Possiamo sicuramente dire che la tecnologia può essere vista in entrambi i casi, a seconda dell’utilizzo che se ne fa. Ovviamente fare una riflessione considerando la tecnologia solo come potenziamento o solo come atrofizzazione significa fare una riflessione troppo parziale. E’ necessario quindi osservare i “pro” e i “ contro” delle nuove tecnologie. Possiamo infatti intenderla come potenziamento nel momento in cui pensiamo ai tecno-potenziamenti, ovvero tutte quelle innovazioni materiali e non, che permettono all’uomo di fare meglio, con uno sforzo minore. Un esempio infatti di tecnologia come potenziamento è sicuramente la storia di Oscar Pistorius, che ,appunto, grazie alle protesi integrative tecnologiche e moderne( flex foot) è riuscito nel suo obiettivo: correre. Contrariamente se pensiamo all’eccessivo utilizzo che quotidianamente facciamo delle nuove tecnologie ci possiamo rendere conto di quanto siamo atrofizzati. Basti pensare all’utilizzo eccessivo che facciamo del computer, del cellulare, dell’automobile. Possiamo quindi introdurre quello che è il tema dell’ Atrofizzazione Sensoriale, ovvero l’indebolimento dei nostri sensi e delle nostre capacità a causa proprio delle nuove tecnologie. Ne consegue anche una Presenza- Assenza Corporale, proprio perché attraverso le nuove tecnologie, ed in particolar modo il mondo virtuale, l’uomo esce dal proprio corpo per avvicinarsi a quello virtuale appunto, che può essere “scelto e gestito” a suo piacimento. Granelli infatti, nel suo libro “ il sé digitale” , introduce l’idea che spesso le varie tecnologie vengono utilizzate dall’uomo per rimediare alla sua insufficienza biologica. In particolar modo egli affronta il tema della medicina, vista proprio come una tecnica che con il progresso e con il tempo ha permesso all’uomo di curarsi. Allo stesso modo credo che si possa paragonare il mondo virtuale alla medicina. Entrambi vanno a modificare l’uomo. La medicina infatti va a migliorare quello che è il corpo dell’uomo, ma lo stesso mondo virtuale viene spesso utilizzato per ri-crearsi in modo diverso da quello della realtà. E’ facile trovare infatti persone che cambiano nome, sesso, età… proprio perché il mondo virtuale viene visto come “ medicina” per i nostri problemi e difficoltà. Contrariamente all’idea di Granelli, i “post-umanisti” ed in particolar modo Heinrich Popitz,ritengono che la tecnica (insieme di tutte le tecnologie utilizzate per funzionalità ed efficienza) non abbia supplito alla mancanza biologica, ma ha solo permesso di creare nuove forme di vita. Come abbiamo visto quindi, ci sono varie scuole di pensiero e diverse sono le idee a riguardo. A mio parere non si può ben definire la tecnologia. Sicuramente può essere positiva perché spesso ci “aiuta”, e sviluppa le nostre abilità, ma allo stesso modo può essere negativa per coloro i quali non riescono a darsi un limite sull’utilizzo di queste tecniche. E’ necessario quindi un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, cercando cosi un aiuto che però non deve diventare un legame troppo stretto.
    miriam perrella
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Virtuale per i disabili

    Messaggio  miriam perrella Gio Apr 19, 2012 4:54 pm

    il tema oggi discusso in classe è il rapporto reale-virtuale,oltre ai progressi tecnologici. la nostra è una società che sta cambiando notevolmente se la si inserisce nell'orizzonte tecnologico. i rapporti uomo-ambiente sembrano piu ristretti, la comunicazione via sms-chat-email ha preso il sopravvento! Prima di parlare di virtuale,mi chiedo: ma cosa è il reale? dunque il reale è qualcosa di molto discutibile, in quanto è qualcosa che filtriamo attraverso la percezione e influenza il nostro vissuto(emozioni, sensazioni) e come emerge da alcuni film di fantasceinza visti in classe alcune "magie" possono ingannare gli occhi,altre il cervello crendo in realtà cio che non esiste.Si parla di AVATAR, un alter ego ideato dall'uomo, composto di pixel digitali.Può essere un personaggio di un videogioco, un nikname da chat, un personaggio online come second life.èun eprsonaggio creato da noi, non lo toccheremo mai con le nostre vere mani, sarà collegato a noi tramite pc. Alcuni studiosi hanno avanzato quesiti come Rawlins che considera la realtà virtuale come rifugio, Tomas Moldonado che afferma nel testo"reale-virtuale" il legame tra uomo arte tecnologia, parlando di dematerializzazione. Alla dematerializzazione della nostra realtà è implicita l'idea che ci sia una sostanza,una materia, semplice, palpabile che possa essere intaccata.è come se all'assenza di un corpo teoricamente imamteriale in internet, si sottendesse l' esistenza di un corpo collocato davanti al pc. Sandy stone il quale afferma che non importa quanto virtuale il soggetto possa diventare, c è sempre un corpo attacato! Ricordiamo il corpo "tagged and tracked" per Caronia cui vengono indicate persone pericolose etichettate e ricercate, controlalte da un invisibile guinzaglio elettronico e infine Granelli che enuncia tra le patologie della rete le net addiction, una proiezione in rete del proprio sè digitale che viene sdoppiato nell'azione di separazione momentanea tra corpo e mente. ma cosa è dunque la virtualità? essa può assumere numerosi sfondi! a mio avviso la virtualità è una temporanea perdita dell'identità, come se l'autenticità identitaria fosse mascherata senza però invadere il campo della sfera affettiva.ci sono persone che nell'impossibilità di comunicare utilizzano la rete come modo per esternare le proprie emozioni, sentimenti insepressi..altre la utilizzano come mezzo di contatto data la distanza che li separa, altri ancora come autentica realtà! è come se la virtualità permettesse all'utente di abbandonare i limiti spazio sensoriali ed entrare in un "altro mondo." ci possono però essere anche alcune potenzialità come ad esempio una persona affetta da paure o ansia può maturare comportamenti adattivi che non richiedano la presenza di un'altra persona, o magari a scopo riabilitativo per superare magari una barriera con strumenti altamente personalizzabili! Ma cosa sono gli ambienti virtuali per i disabili? per le persone normodotate ad esempio la tecnologia contribuisce a rendere le cose più facili, per le persone disabili può rendere le cose possibili! se, ad esempio, il mondo reale per una persona disabile può essere un ambiente ostile che continuamente mette alla prova e rimarca i suoi limiti,il vantaggio degli ambienti virtuali è quello di offrire un luogo dove le barriere fisiche non sono più presenti,tutti possono interpretare un nuovo ruolo sociale indipendentemente da quello cui provengono, come se si sentissero in un luogo al di fuori di se stesso, in altri termini un maggiore coinvolgimento e partecipazione anche sul piano emotivo! la disabilità in rete non si può inquadrare in una griglia precostituita, ma la rivoluzione informatica segna un salto di qualità notevolissimo. i disabili possono essere meglio, peggio o uguali a chi non ha problemi.Internet consente un abbattimento delle differenze,alla fine è tutto una questione di sensibilità, perchè c è una persona che può girare mezzo mondo e non capire nulla, chi affina l'attenzione sapendo cogliere le dinamiche di un paese lontanissimo imparando anche da una fotografia!
    MARIA VITTORIA PIROZZI
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  MARIA VITTORIA PIROZZI Gio Apr 19, 2012 4:59 pm

    La tecnologia è un tema molto ricorrente,e molte sono le persone che ricorrono alla stessa.L'abuso di tecnologia,ad esempio internet,puo essere una droga.Tanti sono gli adolescenti che restano ''incollati'' a pc e accumulano ore e ore di tempo senza staccarsi neanche un momento.Sono state fatte tante ricerche a riguardo,ed è stato dimostrato che la dipendenza da web puo presentare alterazioni celebrali simili a quelle dei drogati.Non so se possiamo parlare di atrofizzazzione,ma di certo,una sorta di riduzione di funzionalità celebrale potrebbe essere spesso frequente.Un altro carattere fondamentale,non trascurabile,è che la tecnlogia,ha anche degli aspetti positivi.Questa puo essere anche intesa come l'insieme degli atti tecnici della mente e del corpo.E' il sistema totale dei significati attraverso i quali l'uomo interagisce con il proprio ambiente.Le tecnologie vanno viste anche in funzione della loro capacità di sviluppare e di arricchire le funzioni mentali-corporee.Possono diventare un modo per coltivare la complessità e le potenzialità della mente e non per settorializzare,dividere e isolare singole abilità.La realtà virtuale è un insieme di tecnologie che possono trovare,in numerosi casi,un sussidio o un mezzo riabilitativo per persone o bambini con disabilità motoria,cognitiva e sensoriale.Questa realtà si potrebbe basare su una ricostruzione di ambienti che coinvolgono,chi ne fa uso,ad una vera e propria simulazione di attività in cui noi svolgiamo giorno per giorno nel mondo reale.Questo tipo di tecnologia,potrebbe far fare davvero progressi a tutte quelle persone che purtroppo nella vita sono state sfortunate.Ad esempio,questa realtà,puo essere impiegata per intervenire sull'esecuzione di attività motorie. I disabili in questo caso attraverso la chat possono relazionarsi kon altre persone,senza aver timore di essere giudicate...
    e quindi possono aprirsi alla società e presentarsi, nn piu kome disabili, ma tramite il ''virtuale,..come persone ''normali...
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 5 Empty Avatar : atrofizzazione o potenziamento?

    Messaggio  antoniodisabato Gio Apr 19, 2012 6:21 pm

    La tecnologia nasce per potenziare le capacità dell’uomo e per rendere meno problematici i suoi limiti e le sue debolezze. Le grandi invenzioni ,come pure i vestiti, la casa , i medicinali, le strade ,i mezzi di trasporto vanno tutte verso la stessa direzione ovvero farci fare di più con meno fatica. Questi possono essere visti come perfezionamenti del corpo, potenziamento di una determinata parte di esso, che non sempre portano soltanto benefici perché talvolta l’espansione di una funzionalità si può tradurre nell’atrofizzazione di un’altra; ad esempio un uso eccessivo della vista può devitalizzare l’udito. Questo discorso vale per quanto riguarda le parti fisiche del nostro corpo però ci sono alcuni strumenti attraverso i quali possono sorgere altri tipi di problemi, il telefono ad esempio non ci permette più di scrivere lettere ,avere una conversazione faccia a faccia tutto ciò impoverendo le relazioni umane. Oltre a questi aspetti negativi dobbiamo riconoscere anche quelli positivi pensando comunque che la tecnologia è il futuro.
    Si sta cercando di abbattere una barriera molto resistente che è quella dell’impedimento dei disabili verso la tecnologia. Alcuni studiosi hanno cercato di utilizzare la tecnologia per cercare di risolvere disabilità fisiche ,ad es. uno studioso americano ha messo a punto un sistema elettronico che consente ai non vedenti come lui di potersi muovere in città con più sicurezza. Quando si tratta di un handicap fisico solitamente i primi ad utilizzare la tecnologia per cercare di risolverlo sono studiosi che hanno il medesimo handicap, in quanto nonostante le difficoltà per loro è più “semplice” trovare una soluzione. Altri scienziati invece, cercano di utilizzare la tecnologia per far si che queste persone riescano ad uscire dal loro isolamento, caratteristica data dalla loro condizione fisica(negli ultimi anni il numero dei disabili che frequentano la grande rete telematica di Internet sta aumentando). Si stanno studiando sistemi operativi e PC che possano agevolare determinate persone ,le ricerche sono lente e complicate perché si cerca di mettere a punto sistemi che si basano soprattutto sulle capacità psichiche dei disabili come computer comandati con impulsi mentali o sedie telepatiche che collegate ad un PC possono tradurre i pensieri di un sordomuto in parole che appariranno sul display del computer o emesse da un altoparlante. Questo comunque è un campo nel quale sono ancora poche le innovazioni venutesi a realizzare perché sono pochi gli studiosi che mettono a disposizione la loro ricerca per la realizzazione di progetti simili. Tutto ciò è dovuto a diversi motivi uno su tutti è lo scarso mercato che questi strumenti avrebbero anche a seguito di un costo eccessivo per la loro realizzazione; tutto ciò è sbagliato basti pensare che oggigiorno vengono stanziati miliardi per la realizzazione di un videogame : “ai posteri l’ardua sentenza!”.
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    Messaggio  Cristina Cardillo Zallo Gio Apr 19, 2012 6:25 pm

    TECNOLOGIA: SI o NO metti la crocetta

    A mio parere la tecnologia può aiutare l’uomo a completarsi, a colmare quindi mancanze o a ridurre i suoi limiti, ma se ne viene fatto un abuso o ci si affida troppo ad essa, come sta avvenendo nell’attuale epoca, l’uomo finisce col diventare appunto un tutt’ uno con la tecnologia e a non poterne fare più a meno.
    Ciò comporta un’atrofizzazione delle facoltà naturali dell’uomo il quale utilizza sempre meno le sue capacità e non potenzia più il suo intelletto.
    Nella società odierna è molto difficile fare una distinzione tra corpo e tecnologia perché i confini sono molto sottili.
    Il mondo tecnologico ormai invade la nostra vita, è parte integrante di noi e ci completa.
    Se solo pensiamo ad una nostra giornata tipo ci rendiamo conto che corpo e la tecnologia vivono praticamente in simbiosi. Quasi la totalità della popolazione italiana ogni giorno fa uso per almeno una volta di cellulari, computer, cordless ecc.
    Tutto ciò è positivo perché diminuisce i tempi di lavoro, rende i compiti più semplici da svolgere e ci permette di comunicare anche da lontano con gli altri, ma credo che proprio sotto questo punto di vista il progresso porta sempre di più le persone ad allontanarsi e ad avere relazioni di ogni tipo quasi sempre attraverso un “terzo incomodo”.

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