lab. 6 - protesi estetiche (chiude il 10)

L’uomo ha sempre teso alla perfezione del corpo,secondo i canoni del proprio tempo. Così vediamo che in Cina, per moltissimi anni, i piedi delle bambine venivano costretti in fasce che provocavano, con atroci sofferenze, la deformità dei piedi stessi, rendendoli piccolissimi. Questa deformità rappresentava uno “status symbol”.
Oggi, la scienza e la tecnica ci offrono la possibilità di migliorare il nostro aspetto fisico grazie a delle protesi estetiche, come per esempio le protesi al seno, che sono nate per migliorare la qualità della vita di persone che hanno subito una mastectomia e che ora sono entrate nel nostro quotidiano dandoci la possibilità di ingrandire o ridurre il seno a nostro piacimento, o meglio ancora secondo il canone di bellezza del momento. Così ci sottoponiamo, con incoscienza e superficialità ad interventi chirurgici e quindi a sofferenze inutili solo per sentirci più belle ed ammirate, senza renderci conto che la bellezza non è solo nella perfezione del corpo ma che è soprattutto nell’accettazione di se stessi e nella serenità interiore.

La Domanda di questa Giornata Del forum è: "cosa ne pensi della protesi come miglioramento
riflettendo su un modello di bellezza?" ..
Sapere cosa penso? che a volte ci si appella all'immagine collettiva e all'opinione pubblica come se questi fossero concetti astratti...
L'opinione pubblica siamo noi.. Siamo noi che decidiamo chi volere su una copertina di una giornale o su un manifesto da pubblicità.. La colpa è nostra se decidiamo di poter risolvere tutto con una protesi, di avere un ordinaria bellezza per sentirci "al Top"...questo è quello che pensa quella parte di opinione pubblica che giustifica e/o appoggia e/o chiede questo.
E' una questione di marketing,perchè un'azienda che assume per esempio una ragazza senza braccio in magazzino per lavorare, diventerebbe un'azienda di secondo grado, e sarebbe un'azienda che si fa catalogare come un pessimo marketing.
E mi appello a tutte le persone compresa me stessa.. Chi è il disabile.. Il disabile chi non ha un braccio chi non vede chi non ha una gamba chi non cammina addirittura non è diverso da noi.. e potrà trovare un lavoro onesto e dignitoso con una vita altrettanto modesta anche senza un qualcosa di finto sulla pelle..

La Domanda di questa Giornata Del forum è: "cosa ne pensi della protesi come miglioramento
riflettendo su un modello di bellezza?" ..
Sapere cosa penso? che a volte ci si appella all'immagine collettiva e all'opinione pubblica come se questi fossero concetti astratti...
L'opinione pubblica siamo noi.. Siamo noi che decidiamo chi volere su una copertina di una giornale o su un manifesto da pubblicità.. La colpa è nostra se decidiamo di poter risolvere tutto con una protesi, di avere un ordinaria bellezza per sentirci "al Top"...questo è quello che pensa quella parte di opinione pubblica che giustifica e/o appoggia e/o chiede questo.
E' una questione di marketing,perchè un'azienda che assume per esempio una ragazza senza braccio in magazzino per lavorare, diventerebbe un'azienda di secondo grado, e sarebbe un'azienda che si fa catalogare come un pessimo marketing.
E mi appello a tutte le persone compresa me stessa.. Chi è il disabile.. Il disabile chi non ha un braccio chi non vede chi non ha una gamba chi non cammina addirittura non è diverso da noi.. e potrà trovare un lavoro onesto e dignitoso con una vita altrettanto modesta anche senza un qualcosa di finto sulla pelle..!

La Domanda di questa Giornata Del forum è: "cosa ne pensi della protesi come miglioramento
riflettendo su un modello di bellezza?" ..
Sapere cosa penso? che a volte ci si appella all'immagine collettiva e all'opinione pubblica come se questi fossero concetti astratti...
L'opinione pubblica siamo noi.. Siamo noi che decidiamo chi volere su una copertina di una giornale o su un manifesto da pubblicità.. La colpa è nostra se decidiamo di poter risolvere tutto con una protesi, di avere un ordinaria bellezza per sentirci "al Top"...questo è quello che pensa quella parte di opinione pubblica che giustifica e/o appoggia e/o chiede questo.
E' una questione di marketing,perchè un'azienda che assume per esempio una ragazza senza braccio in magazzino per lavorare, diventerebbe un'azienda di secondo grado, e sarebbe un'azienda che si fa catalogare come un pessimo marketing.
E mi appello a tutte le persone compresa me stessa.. Chi è il disabile.. Il disabile chi non ha un braccio chi non vede chi non ha una gamba chi non cammina addirittura non è diverso da noi.. e potrà trovare un lavoro onesto e dignitoso con una vita altrettanto modesta anche senza un qualcosa di finto sulla pelle..!

La percezione di sé stessi e del proprio corpo è strettamente correlata a variabili di carattere psicologico e, come la storia ci insegna, la ricerca di uno stato di salute perfetta nonché di una perfetta forma fisica, può diventare un’ossessiva fissazione, intrinsecamente connessa al concetto di “bellezza” e primato del “bello”, capace di spingere ben oltre le ragionevoli azioni. Basti pensare al mito del “Pomo della discordia” e alla zuffa tra le Dee (Era, Afrodite e Atena)per assicurarsi quella mela sulla quale c’era scritto “alla più bella”; o alla Regina della famosa fiaba dei fratelli Grimm prima(1812) e della Disney poi (1937), e alla sua ossessiva frase “Specchio, servo delle mie brame, dimmi, chi è la più bella del Reame?” che a seguito di risposta deludente ordina l’uccisione di Biancaneve perché ritenuta più bella di lei; o al celebre romanzo di Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Grey” (1891)dove il giovane Dorian si rende conto del privilegio del suo fascino giovanile che intende conservare in modo deciso, al punto da stipulare un patto con il demonio; o al film “ La morte ti fa bella” di R. Zemeckis (1992) ove sono inscenate le rocambolesche vicende di due donne che, dopo aver bevuto un elisir di “vita eterna”, sono alle prese con rattoppi estetici ai loro corpi decadenti, quasi in decomposizione. La contingenza del corpo, rispetto all’immortalità dell’anima, è stato uno dei motivi principali per cui l’uomo ha sviluppato una sorta di disprezzo per il corpo stesso, disprezzo che oggi è superato, o quanto meno attutito, da una scienza e da una tecnologia che fornisce “PEZZI di ricambio” o “interventi” per migliorare un “corpo manchevole” (Gehlen), secondo una vera e propria “dittatura dell’estetica del fisico” ( Naief Yehya – Homo Cyborg), nell’attesa di una scienza superiore che sia in grado di intervenire, in maniera decisiva, sul DNA, magari, per rendere anche il corpo immortale. Oggi parliamo comunemente di “chirurgia plastica” e “protesi estetiche” non soltanto come scienze in grado di migliorare la qualità di vita di chi vi ricorre per problemi di salute (basti pensare che il loro maggiore sviluppo si ebbe dopo i due conflitti mondiali per “rimediare” ai danni e ferite da guerra e reintegrare i “mutilati” nella società)ma come parti integranti della vita quotidiana di qualsiasi individuo insoddisfatto del proprio aspetto fisico, appannaggio di tutti e non di pochi, dei ricchi e meno ricchi. Nella odierna società dei media e format “estetici” (vedi programmi tv ultimi anni), ove ampio spazio e rilievo assumono le immagini, l’aspetto fisico di una persona risulta acquisire un peso di una certa rilevanza. Il corpo rappresenta il primo mezzo attraverso il quale si esplica una relazione tra individui, relazione spesso influenzata dal proprio o dall’altrui aspetto fisico. Dunque, soffermarsi sulla propria immagine allo specchio non è un atto vano (di qui il termine di vanità) dal momento che ci sono ricerche ed indagini che attestano l’esistenza di una “distorsione da bellezza” , ossia di un fattore secondo il quale la gente tende a reagire in modo più favorevole con le persone “belle”. Nei secoli il concetto di bellezza è stato sempre intimamente connesso alla figura della donna e con il ruolo che la stessa assumeva nella società. In realtà, è quasi come se, indipendentemente dal ruolo assegnatole, alla donna venisse attribuito una sorta di potere arcano, quale responsabile della prosecuzione o dell’estinzione della specie, al di là dell’ eterno dualismo uomo/donna, sul quale tutte le civiltà sono sempre state fondate (dualismo che Donna Haraway supera con la figura del cyborg quale metafora della condizione umana). La bellezza non è un valore aggiunto alla persona, ma un concetto fortemente influenzato e, per questo determinato, dalla cultura delle varie epoche storiche: nei secoli si passa dall’ uno all’altro ideale di bellezza femminile, cristallizzati in quadri, statue e sculture (l’arte e la scultura sono considerate le discipline per eccellenza in grado di trasmettere e tramandare “il bello”). Così, dalla Venere Primitiva, (dall’addome e dai fianchi prosperosi, simbolo di fertilità, era essenziale assicurare la prosecuzione della specie) si passa alla Matrona dell’antica Roma (ingioiellata, dai costumi ricchi e sfarzosi, carica di trucco, espressione dello status symbol al quale apparteneva per ricchezza e generosità del marito), alla Madonna Medioevale (ideale di donna acerba, adolescenziale, esile e casta), alla Donna Rinascimentale (armonica nelle sue forme), e così via fino ai giorni nostri ove predomina un ideale di bellezza femminile quale donna magra, dinamica ed energica ( e di bellezza maschile di uomo con accurata massa muscolare, addominali a “tartaruga” e depilato). Dal primo intervento estetico (1923 – rinoplastica dell’ attrice Fanny Brice, dal libro “L’invidia di Venere” di E. Haiken) ad oggi ne sono susseguiti di innumerevoli e sempre più svariati ( l’ultima tendenza che arriva da oltreoceano e la “Job surgery” ovvero la sindrome del ritocco per colloquio di lavoro).Riprendendo un’affermazione di D. Haraway, il corpo è davvero diventato “un territorio di sperimentazione, di manipolazione, smettendo di essere inalterato ed intoccabile, facendo crollare così il mito che lo vede quale sede della naturalità opposto all’artificialità: può essere gestito e trasformato” (concetti sviluppati in “Primate vision:…” e “Simians, cyborgs and women” dell’autrice stessa). Mi sorprende con quanta facilità si ricorra oggi ai bisturi: le sale operatorie, una volta, non erano cosa così gradita! Persino il Ministero della Salute ha ritenuto opportuno varare alcuni Decreti (es.: divieto per le minorenni di effettuare mastoplastica aggiuntiva) per tutelare la salute di chi, a volte con troppa leggerezza, si rivolge al chirurgo plastico o anche al centro estetico più vicino (per interventi meno invasivi di laser, filler e iniezioni di botulino) e al contempo garantire la professionalità di medici e l’utilizzo di protesi certificate e non nocive ( basti pensare allo scandalo delle protesi al seno Pip). Alla luce di quanto detto, penso che oggi più che mai si dia senso e importanza solo alle cose esteriori trascurando invece quello che forse non si vede, ma che è più importante. Parlo dell’anima o del nostro aspetto interiore, come si preferisce dire, perché penso che quello che abbiamo dentro condizioni fortemente quello che trasmettiamo fuori: può essere considerata bella una persona insensibile o cattiva? Il corpo e la faccia potrai rifarle quante volte vuoi e nel modo in cui vuoi e dal migliore chirurgo estetico, ma il chirurgo migliore della tua anima sei tu: “ogni bella scarpa diventa scarpone” ma uno scarpone fine nella sua eleganza è meglio di una ciabatta da campagna.

In questa lezione si è discusso sulle protesi estetiche e ci è stato chiesto di dare una nostra opinione e di riflettere sul miglioramento che questi impianti portano al corpo. Secondo il mio parere, ogni persona di qualsiasi tipo, etnia o religione sia, deve sentirsi a proprio agio nel suo stesso corpo perchè qualora non si è sereni con sè stessi, non si potrà essere felici con il mondo che ci circonda. Quindi le protesi estetiche possono essere un vero e proprio regalo per chi ha bisogno di quale "aggiustamento" per vivere in armonia con il proprio corpo. Ovviamente questo discorso non riguarda chi, non avendo bisogno di chirurgia, ne fa un uso smoderato solo per seguire la cosiddetta "moda". Infatti da molto tempo si cerca di assomigliare a dei modelli sbagliati. Si pensi, ad esempio, al problema dell'anoressia che affligge la gran parte delle giovani ragazze di oggi che cercano di seguire l'esempio di soggetti "finti". Questo perchè i media ci bombardano di messaggi subliminali e non, per omologarci tutti sulla stessa idea di bellezza. Ma la bellezza cos'è? E qui vorrei riportare un'aforisma che ho letto e riletto tante volte ma ancora oggi mi sembra molto significativo ed appropriato per questa discussione: "L'aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi." Questa è una riflessione di Kahlil Gibran che secondo me racchiude tutto ciò che c'è da dire sul fatto che la bellezza è soggettiva. Non esiste un modello perfetto di bello. Il bello infatti, è solo ciò che piace in modo differente da persona a persona. Inoltre vorrei aggiungere che in questa lezione, durante la visione di alcune immagini, sono stata colpita dalla pittura di Fernando Botero, che realizzò nel 1988, "La ballerina alla sbarra". In quest'opera è rappresentata una ballerina alla sbarra, durante una lezione di danza classica. Il pittore, diversamente da tutte le aspettative, non ci presenta un corpo esile e aggraziato; ma una ballerina grassoccia. L'artista nel suo olio su tela riesce a rovesciare le aspettative, persino in un'ambiente dove anche un chilo di troppo viene visto come un problema. Lui invece, riesce a dare ad un corpo "ingombrante" quella sensazione di leggerezza. Addirittura in questo quadro sono riuscita a cogliere il particolare in cui si vede la ballerina che fa un movimento abbastanza agile per una persona della sua statura, facendo sottindendere che non importa quale sia l'esteriorità di una persona, ma il suo voler affrontare la vita a testa alta e con grande forza di volontà. Concludo quindi dicendo che le protesi estetiche sono sì un miglioramente ma in molti casi queste nuovo tecnologie servono a superare le difficoltà che tante persone si pongono nel sentirsi imperfetti.

Durante la lezione di oggi abbiamo parlato di protesi questo è un dispositivo artificiale atto a sostituire una parte del corpo mancante o ad integrarne una danneggiata.Ma negli ultimi anni si è assistito ad una vera e propria rivoluzione riguardo al concetto ed all'uso di protesi, infatti queste molto spesso vengono usate per scopi puramente estetici,e il caso della chirurgia plastica,che personalmente può essere di grande aiuto a persone sfigurate da malattie o disgrazie,ma sono contraria a questo tipo di operazioni che vengono effettuate solo per un capriccio estetico.


Questo è il caso di molti personaggi famosi che a volte compiono più di un intervento rendendo la loro immagine quasi completamente diversa da com'era precedentemente.
Questo rifiuto del proprio corpo, verso il raggiungimento di un corpo che tutti definiscono "bello" non è avvenuto solo negli ultimi anni ma per quanto riguarda soprattutto il corpo femminile è sempre stato oggetto di manipolazioni per modificare la propria corporeità per essere conforme ai canoni di bellezza vigenti nella società,(ad esempio nell 800 venivano utilizzati i corsetti o busti per rendere la vita della donna più sottile e seducente).

Secondo me la bellezza è un qualcosa di soggettivo che varia a seconda delle persone, dei luoghi e delle culture... A mio avviso è sbagliato ricorrere alla chirurgia estetica per migliorare il proprio aspetto solo per assomigliare ad un prototipo proposto dalla società, per sembrare sempre perfette, belle e giovani. Sono contro, in modo particolare, alla chirurgia plastica sopra i 50 anni perché è un po' come volere essere immortali ma è impossibile, quindi si finisce per diventare ridicoli e per di più mostruosi! Quello che manca a noi giovani è l'amore per noi stessi, siamo troppo concentrati sul piacere agli altri, sull'essere accettati e perdiamo di vista ciò che fa bene a noi...ci stressiamo, dobbiamo fare tutti le stesse cose, vestire allo stesso modo e questo è stressante...
La vera bellezza è quella fatta dai piccoli difetti perché sono proprio quelli a rendere la persona unica e speciale. Ovviamente quando una condizione diventa fonte di disagio che non permette di stare in mezzo alla gente, sono favorevole al ricorso di protesi, perché il disagio non permette di vivere la propria vita come si vorrebbe e ciò porta all'isolamento... Tutto ciò non deve essere un capriccio bensì un'esigenza.

[img][/img]

In un mondo in cui l'aspetto esteriore è tutto, o quasi, essere straordinariamente diversi porta ad una sola conseguenza, l'emarginazione. Spesso il voler essere belli a tutti i costi, il voler apparire come una persona comune, il voler essere "NORMALI" spinge le persone a far ricorso ad ogni mezzo per poter essere considerati come tutti gli altri. A mio parere le protesi estetiche possono essere tanto un vantaggio, quanto uno svantaggio. Può risultare una cosa positiva quando queste vengono usate nel modo giusto, cioè quando una persona effettivamente ha un qualche problema fisico che gli impedisce di star bene con se stessa e di conseguenza con gli altri, in quel caso far ricorso alle protesi può portare un giovamento fisico e psicologico per una persona che non vive nel modo giusto la sua diversità. Ma possono diventare un qualche cosa di negativo nel momento in cui ad utilizzarle sono individui che non hanno alcun tipo di malformazione fisica, ma semplicemente vogliono apparire agli occhi delle altre persone più belli.

In classe abbiamo parlato di protesi estetiche e questo argomento mi ha fatto riflettere particolarmente. Spesso mi è capitato di pensare di farmi qualche ritocco estetico ma poi penso che devo essere contenta e soddisfatta anche solo per il semplice motivo di essere sana e che non mi manca nulla. Le protesi estetiche sono utilizzate semplicemente per migliorare il proprio corpo anche se non per esigenze fisiche concrete,solo per cercare la perfezione che a mio avviso non esiste. Senza cadere nel banale,penso che nei piccoli difetti che ognuno di noi ha,ci sia la nostra vera essenza e unicità. Per queste ragioni sono più che contraria alle protesi estetiche in quanto credo che le protesi debbano essere utilizzate solo nei casi di reale necessità,cioè nei casi in cui grazie ad esse,una persona a cui manca una parte fisica,potrà vivere in modo normale.

Le tecnologie integrative possono essere utilizzate per diversi scopi…nelle prime lezioni abbiamo visto come possono integrare il corpo di un disabile come nel caso Pistorius.Ed in questa lezione abbiamo visto come in alcuni casi queste teconologie vengono utilizzate semplicemente per migliorare il proprio corpo,tramite scelte dettate esclusivamente da motivi estetici.
Il disprezzo del proprio corpo e il corpo di ricambio sono due temi che si ricollegano con la chirurgia estetica!
Oggi con il progresso scientifico si ha la possibilità di corregere e riscrivere in laboratorio il DNA dell’uomo…il corpo dell’uomo quindi subisce modificazioni a livello genetico e diventa un campo di battaglia dove sfogare la non-accettazione di sé,perché ciò che cambia oltre al corpo dell’uomo è il suo rapporto con l’ambiente circostante,il suo modo di pensare,ma in particolare è cambiato in questi anni il modello di perfezione il quale identifica il corpo dell’uomo con una macchina.
Seguendo questo modello l’uomo contemporaneo è attraversato incessantemente dalla voglia di riprodurre artificialmente gli organismi biologici per affermare il suo dominio sulla natura.
Inoltre ad accrescere la non accettazione del proprio corpo si “impegnano” anche i media tra cui la televisione con la programmazione di alcune trasmissioni che mirano alla trasformazione fisica ed al raggiungimento dell’ altro corpo da tutti considerato “bello e perfetto”.
In particolare il corpo femminile negli anni ha subito modifiche alla sua corporeità per rispondere ai dettami della società e della moda…
I soggetti rappresentati da Botero invece oltre ad essere frutto di una sua personale tecnica e di un suo realismo artistico,rappresentano secondo me una sfida ai canoni convenzionali di bellezza in una società consumistica basata sull’apparire sempre belli e perfetti

Riguardo l'argomento affrontato in aula non sono favorevole all'uso delle protesi come miglioramento del proprio corpo e non come miglioramento di deficit o come esigenza fisica concreta,ritengo che ognuno di noi debba stare bene con sè stesso e accettarsi per com'è,tutti noi abbiamo dei difetti e se non si soffre realmente di questi non è necessario riccorrere alla chirurgia estetica anche in una società come la nostra la quale oggi sembra orientata solo all'estetica e alla bellezza esteriore.Sono invece favorevole alle tecnologie integrative usate come completamento di una parte del corpo mancante o integrazione di una menomazione perchè solo in questo caso ricorrere alla chirurgia serve per migliorare la proprio condizione e poter vivere meglio,credo inoltre che per molti di noi più che di protesi estetiche servirebbero delle "protesi interiori" se così si possono chiamare,perchè non serve avere un bel corpo e un bel visino per eliminare il marcio che molti hanno dentro!

L'uomo, fin dai tempi più remoti ha cercato di seguire un ideale di bellezza dettato dalla società: da sempre infatti, uomini e donne hanno cercato di cambiare il proprio corpo per raggiungere la perfezione; il disprezzo del corpo ha origini molto antiche: secondo la religione cattolica, infatti, il corpo umano era peccatore, e quindi cedevole ai desideri.
Oggi, i mezzi di comunicazione di massa hanno di certo contribuito alla diffusione di certi canoni e stereotipi, ma già nell'800 si ricorreva alla sperimentazione per riparare il corpo umano.
Mi ha davvero impressionato una frase tratta dal libro “La mostra atrocità” in cui la moglie di un noto chirurgo plastico afferma che non sarà mai lasciata dal marito perché quest’ultimo potrà cambiarla quando vuole. Cioè parliamo di esseri umani, non di bambole!
Io penso che un intervento per correggere una grave mancanza o, perché no, un' imperfezione possa essere pure concesso, ma quando la chirurgia estetica diventa una malattia vuol dire che nella persona in questione qualcosa non va: non si tratta più di "miglioramento" del proprio corpo, ma l'idea di essere belli, di raggiungere la perfezione diventa ossessione. Inoltre, in tal modo non siamo più singoli individui ma, cercando di somigliare a quell'unico ideale, si rischia di finire per essere classificati e quindi omologati.
La perfezione per me non esiste, la bellezza è soggettiva, è innanzitutto star bene con se stessi, e una volta accettati per quello che si è, riusciremo a star bene con gli altri.

L’argomento di questa lezione,PROTESI ESTETICHE,a mio riguardo è molto interessante.
Parliamo di protesi come miglioramento, di interventi estetici per migliorarsi fisicamente ed entrano in gioco la poco autostima ,la poca fiducia in sè stessi e la riflessione su cos’è la bellezza.
Viviamo in un mondo di stereotipi e vi è anche uno per la bellezza.
Esempio: Miss Italia .Ce ne sono molte più belle al mondo, ma perchè lo dicono tutti, lei risulta la più bella!!! ma che discorsi sono????
La società ci vuole uguali,e si fa ricorso alla chirurgia per essere tutti simili ,tutti belli.
Non sono favorevole alla chirurgia estetica ma quando sotto a un aspetto magari poco gradevole di alcune parti del corpo ci sono dei reali problemi allora si.
Ma che cos’è la bellezza?
La bellezza è qualcosa di soggettivo, “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”.
E’ anche un ideale,un canone :più un viso è perfettamente simmetrico, più è bello... più un corpo è proporzionato, più è bello.

Le immagini di Picasso sono state quelle che mi hanno colpito di più perché ha rappresentato la bellezza senza i canoni della simmetria,della proporzione (naso sporgente etc )

All’interno della nostra società, con il solo accendere la televisione, leggere una rivista, vedere un cartellone pubblicitario siamo continuamente bombardati da persone completamente trasformate, perfette. Ma da quando in qua la perfezione è sinonimo di bellezza? È vero tutti noi cerchiamo di curare il nostro aspetto esteriore perché è la prima cosa che risalta all’occhio, ma poi si va oltre, si scopre il nostro carattere, la nostra personalità, il nostro essere. Io credo che la chirurgia sia come una medaglia ( con due facce); sono contraria alla chirurgia estetica quando se ne fa un abuso come fa e continuerà a fare Cindy Jackson. Ella è famosa come donna più rifatta del mondo, circa 47 interventi di chirurgia estetica tutto per riuscire nel suo folle scopo:” cercare di assomigliare il più possibile alla bambola barbie, ovvero ad un OGGETTO che oltre il suo aspetto è completamente VUOTO”; io mi chiedo ma fin dove può arrivare la pazzia di una persona.
[img][/img][img][/img]
Poi vi è l’altra faccia della medaglia che permette la speranza di migliorare la propria vita per tutti coloro che hanno un difetto, una parte mancante del corpo dalla nascita oppure dovuta ad incidenti, favorendo maggior accettazione di se stessi, aumento dell’autostima, non sentendosi più diversi, inferiori ed emarginati. Concludo affermando che la chirurgia estetica è come un arma a doppio taglio, quindi è fondamentale farne un uso moderato.

Prima di essere stata sparata e aver perso la faccia
[img][/img]
[img][/img]Prima e dopo l’intervento
[img][/img]La sua nuova faccia

fa parte ormai del quotidiano,parlare di protesi estetiche;anche se in minima parte,sappiamo più o meno tutti,di cosa si tratta,soprattutto in questo periodo,che la televisione ci ha bombardato di notizie per quanto riguarda le protesi al seno,costituite di materiale non idoneo ad essere impiantato nel corpo,in quanto nocivo per la salute.La tecnologia come miglioramento,nei casi laddove ,sussiste un vero problema,una visibile malformazione da cui potrebbe scaturirne un inacccettazione di sè stessi,a mio avviso potrebbe rivelarsi anche utile;ma nei casi in cui,si vuole intervenire chirurgicamente e con delle protesi,per semplici capricci e per essere alla ricerca di una bellezza assoluta che universalmente non esiste, io non sono d'accordo.Ragazzine di 15 e pochi più anni,che si sottopongono ad interventi per una taglia di seno in più o donne anziane, alla ricerca di una eterna giovinezza ,credo che questo sia un pochino troppo.Le "LE DONNE-BAMBOLE" sembrano un icona destinate a non fallire mai.Ragazzine disposte a tutto pur di entrare nel mondo della moda;prima ci si accontentava della dieta e di tanto sport per dimagrire,oggi esistono delle apparrecchiature del tutto pericolose che fanno perdere peso velocemente.Ed anche questo è ciò che è richiesto in tv.Ragazza magrissime,ridotte in solo ossa.Sappiamo bene ,che l'uomo è l'essere più ingordo e incontentabile creato da Dio,ma la cosa sta ormai degenerando.Oggi l'uomo viene al mondo 2 volte:la prima,come essere naturale,la seconda come essere artificiale e contagiato dalla materia teconologica.Un uomo, riprodotto a misura dei canoni di bellezza laragamente diffusi:labbra carnose,occhi tirati,nasino perfetto,ventre piatto,sedere e seno prosperosi e 0 cellulite.....e poi?dei robot in carne ed ossa!Ognuno di noi,ha qualcosa di bello in sè basta solo farlo emergere,piuttosto di crearne altre finte

Oggi giorno non esiste un modello di bellezza ben preciso . Esiste la varietà della bellezza .
Quanti esempi abbiamo di vite segnate da indelebili cicatrici causate da interventi chirurgici estetici ?
Quante persone , pur di “ sdraiarsi “ su di un lettino medico , rischiano di rovinare ciò che di bello già era ?
E quante persone pur di perdere quei chili di troppo finiscono per diventare anoressiche ?
Non c’è consapevolezza di ciò che potrebbe accadere nel momento in cui si riportano modifiche al corpo . Molte sono le ragazze affannate nella ricerca della bellezza , della perfezione ; a parer mio non poca colpa è dei mass-media poiché , pur di far apparire modelli perfetti in tv , inviano messaggi negativi della bellezza rischiando così di coinvolgere , anche chi non ha bisogno , a riportare modifiche al proprio corpo pur di somigliare a quel modello televisivo .
Oppure delle case di moda che , per pubblicizzare il proprio marchio , “ usano “ modelle magre , (e non so in base a che canone ) belle e perfette ( a tal punto di rischiare di cadere dai “ trampolini “ che indossano ai piedi o di “ spezzarsi “ in due per i pochi chili che le sostengono ) inducendo così , molte ragazze , a seguire diete drastiche o addirittura a rifiutare il cibo per raggiungere quel modello di perfezione rischiando , talvolta , di cadere nell’ anoressia e , in alcuni casi , di non riuscire ad uscirne se non imboccando la strada della morte !

Ho scelto questa immagine poichè mi ha scosso molto . E' inaccettabile pensare che , pur di raggiungere la perfezione in modi sbagliati , in molti casi si rischia di finire per essere intrappolati in quella rete mortale dalla quale è impossibile uscirne !

Fin'ora ho sempre creduto che parlare di protesi estetiche equivalesse a parlare di chirurgia estetica.In un certo qual senso non è del tutto sbagliato in quanto per chirurgia estetica si intende quella parte della chirurgia plastica finalizzata al cambiamento di parti del corpo al fine di apparire più belli;mentre la chirurgia ricostruttiva,e quindi protesi estetiche,ha come obiettivo di ricostituire una parte del corpo mancante o deformata dopo un incidente, infezione ecc.Dunque chirurgia estetica e chirurgia ricostruttiva sono strettamente collegate tra loro per quanto riguarda le tecniche chirurgiche utilizzate ed anche perché qualsiasi ricostruzione funzionale vuole anche essere estetica e viceversa.a chirurgia estetica e quella ricostruttiva sono strettamente collegate tra loro per quanto riguarda le tecniche chirurgiche utilizzate ed anche perché qualsiasi ricostruzione funzionale vuole anche essere estetica e viceversa.Le protesi estetiche spesso sono intese come tecnologie di miglioramento e,per protesi estetiche,si intendono anche ad esempio i piercing,le corna di platino ecc.In questo commento vorrei soffermare la mia attenzione sugli effetti negativi che può avere la chirurgia plastica ed estetica.Parto col dire che sono assolutamente d'accordo con i progressi che ha fatto la scienza,la medicina,e di conseguenza la chirurgia,ma non quando quest'ultima eccede e si cade nel ridicolo solo per una pura mania di protagonismo.Mi viene da pensare,ad esempio,a persone che si sono sfigurare pur di avere successo e farsi notare,persone che hanno fatto dell'apparire il loro essere.
Ecco alcuni esempi:

L'uomo-gatto si è sottoposto a 14 interventi chirurgici,che lo hanno reso simile a un gatto.Per queste operazioni egli ha speso circa 100.000 euro,ed è entrato nel guinness.Le mutazioni apportate,riguardano tutto il volto,comprese le orecchie e i denti.
[img][/img]
Elaine Davidson è la donna con più piercing al mondo.Nei suoi 43 anni di età ne ha accumulati ben 5.920. Sul suo corpo non c'è neanche più un angolino libero.
Tutta questa ferraglia supera i 3 chili di peso,e le ha fatto avere un posto anche nel libro del Guinness dei Primati. Lei ne va fiera ed è ormai una celebrità che si divide tra fiere, trasmissioni televisive e servizi fotografici.
Secondo me la chirurgia estetica deve soltanto restituire l'armonia di una personalità, sbarazzandola di ciò che intralcia. Le tecniche della chirurgia plastica sono risvolte a rispondere a questa attesa.Gli specialisti in questo campo non dovrebbero produrre stereotipi di perfezione.La chirurgia estetica non è obbligatoria, seppur talvolta consigliata quando i rischi di un intervento estetico non superano il beneficio evidente di una migliore qualità di vita. Il chirurgo deve contribuire ad aiutare il paziente nella sua scelta, indicando se un intervento è possibile, sensato, e se il risultato risponderà alle sue attese.MI sono soffermata sugli aspetti negativi delle protesi estetiche,ma è importante ricordare quanto queste abbiano aiutato molte,moltissime persone a migliorarsi,a piacersi senza promuovere modelli da cui non prendere assolutamente spunto.

parlando delle tecnologie integrative facciamo riferimento anche a delle tecnologie come miglioramento in questo caso parliamo delle protesi estetiche.una tecnologia di miglioramento utilizzata talvolta non solo per migliorare delle esigenze fisiche concrete ma anche soltanto per motivazioni estetiche. disprezzo del corpo e un corpo di ricambio sono due fattori principali in tale ambito anche perchè il corpo umano si è trovato a subire arie modificazioni e sottostare a dei canoni di bellezza o di perfezione inculcati sia dall'ambiente che ci circonda ma soprattutto anche dalla diffusione dei mass media.si cerca sempre più spesso di far riferimento a delle immagini di bellezza perfetta diventando e arrivando soprattutto a degli eccessi...

Il concetto di bellezza è uno dei più antichi e si è evoluta nel corso dei secoli.Già nel 3.500 a.C vi erano scambi commerciali, tra gli Egizi e l’Oriente, di oli essenziali, unguenti e profumi che venivano utilizzati per massaggiare e profumare il corpo, prevenire la sudorazione e curare antiestetiche scottature e macchie della pelle. Già assistiamo alle prime cure estetiche.
Nella Grecia classica, il concetto di bellezza cambia: gli scrittori esaltano i corpi statuari degli dei e degli eroi,così la bellezza diventa sinonimo di perfezione e armonia corporea.
Nel campo cosmetico il desiderio di abbellimento si esprime con un uso abbastanza diffuso dal IV secolo a.C. di piombo bianco, vermiglio e sostanze vegetali per il make-up e di oli profumati per idratare la pelle. Questa profonda concezione estetica del bello fu assimilata in seguito anche dai Romani, che, prima della conquista della Grecia, non avevano una grande tradizione in tal senso. Durante l’Impero, si diffuse il culto del corpo attraverso sport, igiene e cosmesi. I Romani amavano il trucco, usavano il carbone per gli occhi, il fucus per le guance e le labbra, la farina d’orzo e il burro per i brufoli e la pietra pomice per sbiancare i denti.
L’avvento del Cristianesimo condanna l’esaltazione del corpo e qualsiasi forma di vanita' . Nonostante il Cristianesimo continui, negli anni, a promulgare le sue idee nel Rinascimento si assiste al trionfo della bellezza e vi è un ritorno agli schemi classici del bello e anche in arte viene raffigurato.Si pensi a grandi artisti rinascimentali come Michelangelo e Raffaello, e a Botticelli con la su Venere,icona di bellezza rinascimentale. Nel ‘600 e nel ‘700 il concetto di bellezza assume toni eccessivi infatti nella corte del Re di Francia uomini e donne si presentavano con volti nascosti da uno spesso strato di trucco e con il capo ricoperto di buffe parrucche e indossavano abiti molto lussuosi. Tale maniacale ricerca della bellezza rifletteva la superficialita' dell’epoca e la totale mancanza di interesse nei confronti delle esigenze del popolo che imperversava nella poverta'. La Rivoluzione del 1789 apporto' grandi cambiamenti non solo sociali ma anche estetici. Accantonati gli eccessi, si afferma un nuovo ideale di bello, piu' romantico e tormentato. Anche gli artisti, che riflettono il concetto di bellezza dell’epoca in cui vivono, si distaccano dalle figure nobili di principi e principesse per andare a ritratte la bellezza semplice di umili fanciulle del popolo. Piu' tardi l’avvento della Rivoluzione Industriale, porta a un notevole sviluppo della chimica e di conseguenza alla produzione industriale di cosmetici. Il ‘900 è il secolo della grande svolta. Vengono fondate le prime industrie cosmetiche.
Nel dopoguerra prima il cinema e poi la televisione dettano i canoni estetici. Le donne si ispirano alle dive fatali e anche gli uomini cominciano a curare il proprio aspetto cercando di somigliare agli attori virili e prestanti proposti dallo schermo.
Il nuovo millennio può essere definito “l’era della tecnologia” in cui l’umanità tutta è condizionata dalle macchine che forse stanno prendendo il sopravvento sugli uomini.
Si pensi al film “Matrix” in cui le macchine acquistano consapevolezza di sè e divengono autosufficienti, diventano autonome e si distaccano dai loro stessi creatori e sono in grado di autoprogrammarsi, di autoripararsi e di governarsi da sole, decidendo il proprio destino e la propria esistenza, anche in contrasto con quelli della specie umana che le ha create.
La ricerca della propria identità, che si appoggia al topos classico del "Conosci te stesso" è trattata attraverso il complesso rapporto tra uomo-macchina.
Ed è forse questo il motivo che spinge molte persone a ricorrere alle protesi estetiche:la ricerca di una identità,la ricerca di una sicurezza che manca.
La protesi è un dispositivo artificiale atto a sostituire una parte del corpo mancante,ad esempio un arto. La tecnologia in questo caso può diventare l’unica soluzione per porre rimedio a quel tipo di problema.
La protesi,sorprendentemente,ha origini antichissime, secondo Jacky Finch, medico dell’Università di Manchester,due manufatti egiziani che risalgono al 600 A. C sarebbero il primo esempio noto di protesi funzionale.Si tratta di due alluci artificiali: uno, in legno e pelle, è custodito al Museo Egizio del Cairo, l’altro, fatto in una sorta di cartapesta molto dura, si trova al British Museum.Finch sospettava non si trattasse di semplici ornamenti messi sulle mummie, ma che dovessero avere una funzione pratica.Per mettere alla prova quest’ipotesi ha fatto costruire due copie identiche dei manufatti che sono state testate da due volontari che avevano subito un’amputazione dell’alluce. Uno dei due volontari è riuscito a camminare perfettamente con entrambe le copie.

“Qualsiasi arto artificiale per essere classificato come una protesi deve soddisfare alcuni criteri. Il materiale deve essere in grado di sopportare lo sforzo applicato dal corpo, in modo da non rompersi con l’uso. Anche le proporzioni sono importanti per un aspetto normale, che sia accettabile sia per chi indossa la protesi che per gli altri. La protesi deve anche essere facile da pulire, perciò deve essere facile da mettere e togliere. Ma sopra ogni cosa deve essere di giovamento alla camminata,” ha scritto Finch.

Penso che la protesi è una conquista molto importante, ma la tecnologia che,invece di aiutare, distrugge l’essenza vera di un corpo proprio non lo posso accettare...
Una ricerca dice che ciò che spaventa di più le donne tra i 50-60 anni sono le rughe sul viso! Ma perché ? Perché vergognarsi del tempo che è passato? È così bello poter immaginare attraverso quei segni il passato di una persona!
Tra le giovani,invece,è quasi maniacale il raggiungimento di un corpo perfetto e magro.
Ma perchè? Per sentirsi dire dallo specchio che siamo belle? Che possiamo affrontare il mondo con la nostra bellezza?
Bhé,come dare torto assoluto a quelle ragazze se la società in cui viviamo ci vuole tutte taglia 40,ci dice che la cellulite è una malattia,ci dice che non possiamo lavorare come hostess se non siamo taglia 40-42 e se non siamo alte almeno 1 metro e 60,se quando entri in un negozio e cerchi un jeans di taglia 48 molto probabilmente non c’è,ci costringe a dover a tutti i costi indossare una minigonna per entrare nel locale più in della città. Tutto questo è per sentirsi accettate dalla nostra società?
E che fine ha fatto la mente e l’anima? Dove finisce tutto quello che facciamo? Una persona è davvero bella quando ciò che fa è ammirevole ed è così bella proprio perchè è in quel modo,perchè è unica e diversa da tutti gli altri.
Botero mi piace perché le rotondità delle donne che dipinge non mi disturbano e anzi mi trasmettono un senso di generosità.

Questo tema ha da sempre destato pareri contrastanti e nell'odierna società si è sempre più vittime dell'omologazione.
La bellezza è soggettiva e ogni individuo che l'ammira ha un modo singolare di contemplarla; ognuno di noi ha un vissuto che è unico e che influenza il nostro giudizio. Anche invecchiare è bello, il corpo cambia e molto spesso anche il modo di vivere e di agire, ma ciò che si ha dentro non muta.
A mio avviso la bellezza è uno schema mentale, un'interpretazione soggettiva che supera il pensiero oggettivo. La si trova nelle semplici cose, nei gesti, nelle persone al di là dei canoni e degli schemi imposti dalla collettività. Bisogna abbattere gli stereotipi e dare spazio alla singolarità e smetterla di cercare affannosamente la perfezione, perché credo che questa non possa essere raggiunta e il tristissimo risultato di questa ricerca è: l'INFELICITà!
Non accetto di buon grado l'intervento chirurgico come miglioramento estetico sia nella donna che nell'uomo, a meno che un determinato difetto fisico non determina gravi disagi.
A concludere il mio pensiero vorrei che fosse questa canzone che riassume tutto ciò che ho esposto a proposito di questo argomento:



<< Voglio diventare vecchia con ricordi tutti intatti
E senza i lobi a penzoloni ad insegnarmi
che non è poi sempre bello ostentare le ricchezze che hai
Lascio mettere agli altri gli orecchini pesanti
E dicono che il meglio verrà da ora in poi
E dicono che il meglio verrà da ora in poi
Voglio diventare vecchia con ricordi tutti intatti
E con le rughe tatuate a ricordarmi quanto è stato bello
ridere con gli occhi e con le labbra
schiva chi si conforta con espressioni di gomma >>.

La tecnologia molto spesso viene utilizzata semplicemente per migliorare il proprio corpo da un punto di vista prevalentemente estetico. La chirurgia plastica e le protesi tecnologiche applicate per motivi estetici sono considerate elementi dell’essere Cyborg.
Tutti noi, relativamente al nostro corpo, viviamo un rapporto complesso con l’immaginario collettivo. La società, la cultura e in particolare i media, infatti, impongono determinati modelli estetici e promuovono la trasformazione fisica e il raggiungimento dell’altro corpo, quello che tutti definiscono bello e perfetto. Specialmente noi donne tendiamo a modificare continuamente il nostro corpo per rispondere ai dettami della società e della moda.
Infatti Postman dice che “oggi si pensa che il corpo sia obsoleto e percio’ si lavora duramente per sostituirlo con qualcosa di meglio”. Si parte quindi dall’idea che il corpo dell’uomo sia manchevole e debba essere aggiustato con pezzi di ricambio, cosi’ come le macchine.
Il punto è che noi non siamo macchine, siamo persone! Questa eccessiva attenzione nei confronti dell’estetica e l’ossessione a raggiungere un corpo bello e perfetto, a volte pero’ diventa un vero problema per alcune di noi, in quanto si viene discriminati ed emarginati solo perché ci si discosta dal modello di bellezza promosso dalla società.

l'argomento trattato in classe è stato davvero delicato.
si è parlato di protesi estetiche. innanzitutto io sono a favore di quelle persone che vogliono cambiare qualkosa del proprio corpo, una persona deve sentirsi bella sia interiormente e soprattutto esteriormente, devono eliminare quel disagio e mancanza che è in loro.
la tecnologia si è evoluta nel corso del tempo e le protesi estetiche sono considerate come protesi di miglioramento. sono favorevole, come già detto, a trattamenti che possono aiutare le persone a vivere meglio. la vera bellezza non è truccarsi e vestirsi bene x far vedere che si è preparati ma la vera bellezza di ogni persona ridiedi nell'anima. ma penso anke che ci sono persone che non possono permettersi economicamente di ricorrere alle protesi e quello che mi fa rabbia è vedere persone che ricorrono alla chirurgia per avere una taglia di seno in più....Ormai io non so + cosa dire sinceramente..
Qui tutto è cambiato...NOI SIAMO CAMBIATO....

Io penso che oggi ci troviamo dinanzi a un modello femminile perfetto troppo curato , siligonato, direi esagerato che noi ragazze e la società stessa cerchiamo di imitare e questo a causa dei mass media che appunto ci propongono donne barbie, io non sono contraria alla chirurgia, sono contraria alla chirurgia per capriccio per voglia di apparire più belli, per strafare e cadere nel ridicoli, perchè facendo cosi si perde il vero valore della vita che va oltre al sentirsi belli e rendersi perfetti..e quindi spero che noi tutti andiamo oltre a queste cose futili e inutili. Penso che i veri problemi siano altri no il fatto di non avere una quinta di reggiseno due labbra che sembrino canotti zigomi alti ecc...anche perchè così facendo a mio parere offendiamo anche a tutte quelle persone che ricorrono alla chirurgia per problemi seri e che ne hanno veramente bisogno...