Pedagogia della disabilità 2012

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Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


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    lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

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    Votto Michelina


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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  Votto Michelina Lun Apr 16, 2012 8:37 pm

    Lab. Help, aiutatemi ad usare la tecnologia. La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell’uomo?
    È per me difficile rispondere a questa domanda in quanto non mi sento di escludere alcuno dei due termini.
    La tecnologia senza dubbio aiuta la persona, in quanto è un potenziamento e un prolungamento del corpo stesso. Essa ci permette di fare di più con minore fatica, di entrare in relazione con gli altri in maniera immediata, di compiere azioni velocemente, ci aiuta insomma nelle azioni quotidiane.
    Vi è però anche il pericolo che la stessa tecnologia, se utilizzata in modo inadeguata, può atrofizzare l’uomo in quanto può sostituirlo del tutto, o meglio è l’uomo che decide di farsi sostituire da strumenti tecnologici.
    La mia riflessione si concentra principalmente sul rapporto degli adolescenti con il mondo virtuale, il quale talvolta sostituisce i rapporti umani, in aula si è parlato di insidie dalla Net Addiction ossia dipendenza dal net o rete, ossia dalle attività appartenenti agli ambienti virtuali, quali internet, chat, ecc.; la rete nasconde infatti alcune insidie, come la difficoltà di sincronizzare i tempi del reale con quelli del virtuale che sembrano scorrere in modo differente, per cui il corpo si sente diviso in avatar e reale , ma nello stesso tempo presenta difetti di collegamento, sulle percezioni e sull’analisi del reale e del virtuale, e tutto ciò, a mio parere ,specialmente nei giovani può provocare danni nella costruzione della propria identità.
    Anche Granelli si ricollega all’Attention Deficit Disorder, inserendo le patologie della rete, le Net addiction, come disturbi della proiezione in rete del proprio sé digitale, che viene sdoppiato nell’azione di separazione momentanea tra corpo e mente.
    Ritengo quindi, opportuno nella nostra società complessa, inserire nelle scuole oltre le competenze tecniche informatiche di base, un’educazione all’uso critico e consapevole dell’ambiente digitale e dei suoi strumenti.
    Uno spunto interessante l’ho trovato leggendo “Il corriere dell’Università, un articolo descrive un esempio di sistema informativo, che consiste nello spiegare come funziona e perché è importante la privacy online, ed è stata accolta la proposta della Fondazione ahref di Trento per lanciare nelle scuole superiori la "Privacy Traders", un gioco che educa alla privacy nei social networks e che la fondazione ha sviluppato e testato con successo e intende mettere a disposizione delle scuole italiane a costo zero.
    Già nel 2007 il Ministero della Pubblica Istruzione ha promosso un Patto di corresponsabilità tra scuola e genitori inerente l’utilizzo critico di strumenti informatici tra cui il divieto dei telefonini a scuola. Ma ciò viene rispettato? Dagli insegnanti e dagli alunni?
    Sabrina Vitulano
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  Sabrina Vitulano Lun Apr 16, 2012 8:42 pm

    Oggi,in aula,sono state poste due diverse domande,ma la mia attenzione è ricaduta maggiormente sulla seconda domanda che ci è stata fatta: REALE E VIRTUALE PER I DISABILI.
    Credo,che almeno una volta nella vita,ogni persona si sia creata un’identità virtuale che,riflettendoci bene,ci permette,volendo,di fuoriuscire dalla nostra identità reale. Eh si…perché,potremmo anche crearci un’identità virtuale che non corrisponda necessariamente alla nostra reale identità ma che si avvicini,quanto più possibile, al nostro ideale di “IDENTITA’”.
    Attraverso l’avatar,abbiamo la possibilità di nasconderci dagli occhi degli altri che,troppo spesso,ci feriscono e ci giudicano senza sapere nulla sul nostro conto basandosi semplicemente sull’apparenza fisica che,ormai,visti i tempi attuali,costituisce tutto. Tutto ciò,da un lato,a mio parere, può rappresentare un vantaggio per i soggetti disabili…un modo,appunto,per fuggire dai pregiudizi e dall’insensibilità di alcune persone,sentendosi,per quanto possibile,liberi di essere come desiderano realmente e accettati come vorrebbero,cosa che,purtroppo,non sempre accade. Ma,dall’altro lato,va considerato anche lo svantaggio poiché per quanto la nostra fantasia ci permetta di crearci queste identità virtuali,fasulle in tanti casi,non possiamo dimenticare che abbiamo pur sempre un corpo attaccato,come afferma Sandy Stone,che non può cambiare a nostro piacimento e,quindi,questo può costituire,rispetto ad altri soggetti, il “LIMITE” in cui si può imbattere,maggiormente,un soggetto disabile che,giunto ad un certo punto,dovrà fare,inevitabilmente,più di tutti gli altri,i conti con la realtà perché non si può fingere per sempre,però…a volte,FINGERE,è l’unica scelta che abbiamo o che vogliamo,necessariamente,vedere!

    “A volte la realtà che ti trovi a vivere è troppo pesante, il dolore troppo forte, la verità troppo scomoda. Affrontarla risulta sempre più difficile, vivere una vita così proprio non ti riesce… Una soluzione c’è: la finzione. Cominci un giorno, senza rendertene conto, senza una vera e propria decisione o consapevolezza. Lo fai e basta, e stai meglio, almeno ti sembra di riuscire a respirare. E allora continui su quella strada. L’imperativo diventa il FINGERE. Fingere che tutto vada bene, fingere serenità, fingere equilibrio. Poi un giorno per caso passando davanti a uno specchio, ti fermi a osservare il tuo sguardo. Ti rendi conto che i tuoi occhi appartengono a una persona diversa da quella che fingi di essere. Cominci a rifletterci su. Ne vale davvero la pena?” Anton Vanligt, Mai troppo folle
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty "La dimora delle nostre fantasie"

    Messaggio  Antonella Russo Lun Apr 16, 2012 9:08 pm

    Il Cyborg, creatura metà uomo e metà macchina, da soggetto letterario si è concretizzato nel mondo reale..Questa frase racchiude un po’ tutta la lezione di oggi. Non so se iniziare con un purtroppo, ma noi viviamo in un Villaggio Globale e vogliamo o meno ne facciamo parte. Le nuove tecnologie, l’avvento di internet hanno permesso di avvicinare dei posti che a noi potevano sembrare lontanissimi. Quello che si è andato perdendo con le nuove tecnologie è sicuramente il confronto “faccia a faccia” con l’altro…adesso le emozioni si trasmettono attraverso uno schermo. Si è perso, almeno nei bambini, la voglia di giocare con un gioco manuale…oggi anche i bambini sanno usare il computer, ma facendo in questo modo il tempo passa davanti ad uno schermo e loro dimenticano di fare i bambini, che forse è la parte più divertente della vita!! Spesso imitano quello che vedono alla tv, credendo che quello che hanno visto fosse realtà…mentre invece non è altro che finzione! Allora io mi chiedo ma è la tecnologia che cambia l’uomo oppure è quest’ ultimo che si lascia cambiare? Diamo spesso la colpa alla tecnologia, ma se la causa dei nostri mali fossimo noi stessi? Si sa, il mondo e la scienza vanno avanti e non saremo certo noi a fermarli…
    Quella che viviamo attraverso lo schermo è una vita artificiale, dove lo schermo ha preso il posto di quel bar del quartiere dove prima ci incontravamo per chiacchierare e stare insieme…lo schermo è “la dimora delle nostre fantasie”.
    Oggi noi abbiamo oltre che ad un corpo fisico anche un corpo elettronico, un avatr, dove per avatar non si intende quello che abbiamo comunemente visto alla tv, ma quel corpo on-line che ci identifica. E’ un corpo che non conosceremo mai e che non potremo mai toccare, è un corpo che sarà dentro il nostro schermo il quale potrà vivere, muoversi proprio come quando creiamo un personaggio ai videogames…possiamo quindi collegare tutto questo alla dematerializzazione?
    Dematerializzazione= processo attraverso il quale atti svolti tra due o più soggetti si realizzano attraverso l’uso esclusivo dell’informatica. Questa definizione l’ho presa da internet, e riflettendo posso rispondere alla domanda di Maldonado che, Si, si può parlare di dematerializzazione, perché noi tutti i nostri accordi li prendiamo attraverso vie telematiche.
    La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell’uomo? Non saprei come rispondere a questa domanda, perché forse il parere di noi giovani è molto relativo…noi siamo figli della tecnologia, siamo nati dopo la nascita di internet e quindi non conosciamo il mondo senza di esso. Certo riflettendo mi verrebbe da dire che tutto quello che di nuovo viene creato, viene fatto, o almeno, ha l’obbiettivo di potenziare le capacità umane…
    Io penserei di porre questa domanda a chi ha qualche anno in più a noi, ed ha potuto conoscere il mondo senza una tecnologia più avanzata.

    Per il mondo dei disabili, forse, la tecnologia può essere un vantaggio…può permettere loro di comunicare senza che nessuno sappia la loro reale identità, perché purtroppo noi viviamo in un mondo dove prevalgono i pregiudizi rispetto all’amore per l’altro…
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Un uomo potenzialmente PIGRO!!!!!!!

    Messaggio  MarySalvati Lun Apr 16, 2012 9:38 pm

    La lezione di oggi ci ha permesso di entrare nel mondo "virtuale". Avatar, corpi elettronici, tecno-potenziamenti sono solo alcuni esempi degli argomenti che hanno catturato il nostro interesse.
    Internet e il mondo virtuale hanno trasformato radicalmente la nostra esistenza. L'esigenza di non perdersi, di spingersi oltre, di affermare la propria presenza nel mondo, ha spinto l'uomo a creare il proprio alter-ego identificato come AVATAR, significato a tutti noto grazie all'omonimo film anche se vi sono alcune differenze.
    La nostra generazione è investita da enormi cambiamenti, non si riesce più a capire se è l'uomo che domina la tecnologia oppure se è la tecnologia a dominare l'uomo. Ormai siamo TECNO-DIPENDENTI.
    L'esempio più evidente è certamente Internet! Nel mondo virtuale si può fare davvero quasi tutto:dalla spesa, allo shopping al poter riallacciare rapporti con Facebook.C'è l'esigenza dell'uomo di far fronte alla "smaterializzazione corporea nel virtuale", di combattere l'assenza e di confermare sempre la propria corporeità anche se, come afferma Moldonado, attualmente è in corso il fenomeno della dematerializzazione della nostra realtà e l'avvicinarsi sempre più frequente ai servizi del tutto immateriali.
    L'uomo cerca di costruire la propria identità anche in rete, visto che la tecnologia ormai ha raggiunto livelli altissimi.Il nostro corpo sembra essere posseduto dalle tecnologie dell'informazione ed è proprio da tale tema che la professoressa ci ha rivolto la domanda alla quale cerca di rispondere Granelli nel proprio testo: Il sè digitale.
    LA TECNOLOGIA POTENZIA O ATROFIZZA L'UOMO?
    Certamente la tecnologia ha migliorato di gran lunga la qualità di vita dell'uomo(dai mezzi di trasporto, alla medicina), ma dall'altra parte la tecnologia ha reso l'uomo "PIGRO". Infatti l'uomo usando la tecnologia cerca di spendere minor energia possibile, dagli esempi più semplici: prendiamo in considerazione un Robot da cucina che esegue tutto al nostro posto. Il confine tra potenziamento e atrofizzazione è davvero molto labile. Riflettendo bene forse è l'uomo che si lascia atrofizzare dalla tecnologia. Siamo così assuefatti e persuasi che non ci siamo resi conto che ormai la prima forma di tecnologia è proprio il nostro corpo come afferma Giuseppe Longo in Homo Technologicus.
    Ritengo che bisogna far attenzione a tenere i bambini lontani dalla troppa tecnologia. E'terrificante pensare che ci sono bambini di 8-9 anni che invece di giocare all'aperto, giocano al computer e addirittura usano chat ignari delle mille insidie.
    LA TECNOLOGIA POTENZIA O ATROFIZZA L'UOMO?
    Bisognerebbe saper mediare , forse il giusto, in questo caso, è proprio nel mezzo.
    Lucia Esposito
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Educazione tecnologica

    Messaggio  Lucia Esposito Lun Apr 16, 2012 9:43 pm

    La realtà è diversa da quella virtuale, in ogni situazione e in ogni caso. Comunque noi ci approcciamo ad un apparecchio tecnologico questo ci cambia o ci nasconde. Nel film "avatar" non è così poiché, l'avatar, che solitamente creiamo in rete diventa reale...ovviamente si tratta di un film; Sarebbe bello fosse vero, ma è un film. A mio parere la tecnologia potenzia l'uomo tanto quanto lo danneggia; Il problema principale è che l'uomo dovrebbe imparare ad usare questa fonte con moderazione e controllo perché solo in questo modo può trarne vantaggio senza essere danneggiato,o almeno limitando il danno. Ma sfortunatamente oggi non è così; Oggi non si viene educati all'uso delle tecnologie ed è per questo che se ne fa un uso scorretto ed improprio che finisce per atrofizzare l'uomo. Traendo una conclusione, forse generalizzante, potremmo dire che la tecnologia potenzia i soggetti con disabilità mentre atrofizza i soggetti normodotati.
    DE STEFANO ANGELA
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty L'Uomo...vittima della tecnologia...

    Messaggio  DE STEFANO ANGELA Lun Apr 16, 2012 9:48 pm

    La tecnologia nasce per potenziare le capacità dell'uomo e per rendere meno problematici i suoi limiti. Se è vero che da un lato la tecnologia ci alleggerisce dal peso di effettuare alcune operazioni mentali, ma dall'altro lato atrofizza certe nostre abilità. Se della tecnologia, e quindi del cambiamento, dell'innovazione, se ne facesse un buon uso potrebbe essere un momento di crescita, una risorsa in più per il futuro, ma la realtà penso che è un'altra, poichè si corre ogni giorno di più il rischio di diventare succubi della tecnologia.Il pluralismo,la tolleranza vengono sostituiti con l'indifferenza e la genericità offuscando così gli assi valoriali. Oggi i ragazzi non sanno più avere dei semplici rapporti umani, tutto nasce dalle chat,non ci sono più emozioni,tutto è legato al computer,ogni ragazzo usa lo stesso linguaggio dell'altro e la maggior parte del tempo viene sprecato a chattare o a giocare con il pc o la play station.
    E' vero è più facile parlare attraverso una chat ed esprimere al 100% le nostre opinioni ed emozioni, però manca la cosa più bella, ossia il guardarsi negli occhi, viversi l'emozione in quell'istante. Per una persona disabile,forse è più facile scegliere il virtuale,anche per una semplice conoscenza,poichè nascondendosi dietro ad un computer, ha la possibilità di farsi conoscere per quello che è,quindi far conoscere il lato interiore, senza essere giudicati all'apparenza,senza che venga messo da parte perchè è disabile ( perchè mi dispiace dirlo,ma è così,purtroppo sono molte le persone che guardano ad un disabile con compassione),quindi essere al pari con gli altri. Il reale però è tutta un'altra cosa,per questo penso che non è giusto nascondersi per essere accettati. Il virtuale è solo una finzione che prima o poi deve fare i conti con il reale...
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Il mondo a misura di macchina.

    Messaggio  Rossella Palumbo Lun Apr 16, 2012 10:16 pm

    La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo?
    La tecnologia potenzia e atrofizza allo stesso tempo le capacità dell'uomo sia in casi di disabilità sia in casi di normodotati. Basti pensare agli innumerevoli mezzi che abbiamo a disposizione, che siano essi di comunicazione, di trasporto, ecc. Ad esempio il telefonino: potenzia le capacità dell'uomo in quanto permette a persone lontane di mettersi in contatto istantaneamente, ma porta all'atrofizzazione in quanto induce sedentarietà muscolare, basti pensare al fatto che prima per parlare con qualcuno ci si doveva recare a piedi. E ancora il computer: da un lato c'è l'ampliamento delle capacità grazie alla grande quantità di informazione che ci viene messa a disposizione, ma dall'altro lato c'è questa paralizzazione della mente e del corpo, e quindi è in atto un mettere da parte il cartaceo, come la vecchia e cara enciclopedia, che io stessa non apro da quando ho il computer e Internet. La televisione, che ormai ha messo fine ad ogni tipo di conversazione, nella maggior parte delle famiglie può parlare soltanto quella scatola nera, allontanando le persone in una stessa stanza. E vogliamo parlare dell'automobile?! Nessuno mette in discussione l'utilità evidente del mezzo che ci permette di raggiungere luoghi distanti chilometri e chilometri, ma allo stesso tempo ci ha resi schiavi, più usiamo l'auto più evitiamo di camminare, ne siamo dipendenti e oltre tutto, secondo me, non fa bene al nostro sistema nervoso ritrovarci imbottigliati nel traffico a maledire tutti. Non viviamo sereni. Come dice sempre mia nonna in gergo dialettale: "Si stava meglio quando si stava peggio!" E ha pienamente ragione! Per concludere vorrei ricollegarmi a quello che prima ho scritto per quanto concerne il "non-camminare" prendendo in esame quello che, l'intellettuale, scrittrice e attivista pacifista americana, Rebecca Solnit ha scritto nel suo libro "Storia del camminare". La Solnit paragona il mezzo di trasporto ad una protesi del corpo che, pur non versando in una situazione di disabilità, lo è teoricamente, in quanto esso stesso viene inserito in un mondo che non è più umano. Il corpo viene di conseguenza amplificato tramite l’uso della tecnologia che ci permette di muoverci, produrre e comunicare mediante modalità altrimenti impossibili da raggiungere. Inoltre, la continua necessità di questa amplificazione del corpo nelle attività umane è ritenuta dall’autrice la responsabile dell’atrofizzazione sia dei muscoli che dei sensi. Il mondo è ormai a misura di macchina, caratterizzato da quelle che vengono definite “tecnologie salvatempo”. E qui cito: "La macchina ha dato l’accelerazione e la vita si è tenuta a passo di concerto".


    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Techno11


    Ultima modifica di Rossella Palumbo il Mar Apr 17, 2012 12:17 pm - modificato 1 volta.
    Miryam Polidoro
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Tecnologia: il nostro pane quotidiano!

    Messaggio  Miryam Polidoro Mar Apr 17, 2012 12:09 am

    1- LA TECNOLOGIA COME ATROFIZZAZIONE O COME POTENZIAMENTO?
    Oggi in aula abbiamo affrontato il tema della vita e dell'identità virtuale: abbiamo toccato la questione sulla presenza-assenza corporale (dematerializzazione), abbiamo visto come l'uomo stia progressivamente fuoriuscendo dal proprio corpo per quello digitale, ma soprattutto, abbiamo iniziato ad analizzare la domanda proposta da Granelli:la tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo? Ho scelto di rispondere a questa domanda analizzando i pro e i contro delle tecnologie :

    PRO
    1.Permettono alle persone costrette a stare in casa, a letto, di tenersi in contatto con i propri amici

    2.Le persone possono rivedere i propri film preferiti in
    streaming ogni qualvolta desiderano

    3.Permettono di tenere in contatto(soprattutto grazie alla possibilità
    di effettuare videochiamate) persone che vivono lontane dai propri cari

    4.I forum on-line sono molto utili per condividere i nostri pensieri con tantissime persone (parliamoci chiaramente, noi ora che stiamo facendo?!Dove stiamo scrivendo?!

    5.Strumenti come la calcolatrice,i materiali didattici on-line,enciclopedie on-line come wikipedia facilitano e velocizzano lo studio

    6.Le strumentazioni tecnologiche permettono di effettuare analisi mediche utili e dettagliate

    CONTRO
    1.Spesso i contatti via web, o per telefonino,
    sostituiscono quelli di persona (quanti fidanzati passano i pomeriggi e le sere a parlare al telefono o a chattare,a taggarsi in link sdolcinati su facebook invece di uscire insieme, andare a fare una passeggiata

    2.Aumenta la pirateria,le case cinematografiche possono a lungo andare fallire

    3.Come ho detto anche nel mio intervento in aula,prima le famiglie di sera
    si riunivano,ogni persona raccontava la propria giornata, si viveva di più il focolare domestico

    4.Il web può essere una perfetta maschera per i pedofili e i maniaci che si nascondono dietro false identità virtuali; ; inoltre, quante famiglie si sono sfasciate a causadella Net Addiction, perché le persone si sentivano trascurate dai propri partner che passavano più tempo al computer che con la propria famiglia?

    5.Questi strumenti se da un lato facilitano e velocizzano lo studio,dall'altro atrofizzano l'elasticità mentale, le capacità cognitive e l’autonomia nello studio

    6.D'altro canto non dimentichiamo che strumenti come il telefonino possono causare tumori al cervello

    Concludo quindi affermando che per me la tecnologia copre entrambi i ruoli: atrofizzare e potenziare le capacità dell'uomo!

    Vi allego una bellissima canzone dello Zecchino d'Oro (ormai rassegnatevi ragazze, io adoro lo Zecchino d'Oro Laughing e ogni volta che trovo una canzone appropriata la condividerò con voi) che con la semplicità tipica dei bambini racconta questo tema complesso,una più complessa degli Articolo 31 e un'immagine divertentissima:





    [img]lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 58258310[/img]
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty LA TECNOLOGIA POTENZIA O ATROFIZZA L'UOMO?

    Messaggio  elisabetta.monto Mar Apr 17, 2012 7:59 am

    Ieri al corso abbiamo parlato della tecnologia utilizzata dall'uomo.Secondo me,essa, allo stesso modo tende a potenziare ed atrofizzare l'uomo.Se solo pensiamo all'avvenuta di internet e quante cose sono cambiate con la sua invenzione.Prima,ad. esempio,le lettere si spedivano alla posta oggi con un semplice click tramite e-mail arrivano in pochissimi secondi.La tecnologia e la scienza hanno migliorato nettamente la vita dell'uomo in tutti i campi dalla comunicazione a qualsiasi altro aspetto,come la scoperta di tante malattie.Così anche nel campo della disabilità ha migliorato la vita dell'uomo.Come nel caso di quest'invenzione:
    si chiama Pegaso ed è un cicloergometro dotato di FES (Stimolazione Elettrica Funzionale). L’uso del Pegaso nell’avvio del lavoro riabilitativo sugli arti inferiori già nelle primissime fasi dopo l’insorgere di patologie neurologiche acute come l’ictus cerebrale, permette il recupero funzionale e l’incremento delle performance motorie. L’IRCCS Neuromed, specializzato nelle Neuroscienze e dotato di un’Unità Operativa di Neuroriabilitazione ed ha introdotto nella pratica clinica l’utilizzo di strumenti ad avanzata tecnologia e robot per il raggiungimento della massima efficacia nel recupero delle disabilità.
    FONTE:(http://www.caffemolise.it/index.php/2011/11/12/neuromed-ecco-il-robot-pegaso/)
    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Pegaso10 .lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Pa1-3a10

    Le tecnologie offrono soluzione per migliorare il recupero motorio e per favorire l'assistenza ai disabili,si cerca non solo di migliorare le funzioni di base ma di migliorare l'efficacia dell'individuo nell’eseguire compiti specifici ed in generale nel favorire le sue abilità funzionali residue.
    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Yack_910
    La tecnologia però ,dall'altro lato,tende ad atrofizzare l'uomo.L'uomo di oggi è cambiato rispetto a non molti anni fa;l'uomo di ieri faceva tutto da solo senza l'aiuto di nessun marchingegno,trascorreva più tempo con la propria famiglia e aveva valori di versi.L'uomo di oggi è nettamente cambiato,basta guardrsi intorno e vedere che tutti hanno in mano mezzi di comunicazione sofisticati di alta tecnologia che con un click riescono a fare di tutto e di più.Anche i bambini e giovani sono cambiati,prima trascorrevano il proprio tempo,già da piccolissimi,davanti a un computer a chattare e a giocare e questo può essere un aspetto negativo e periscoloso perchè si possono imbattere in tante insidie.
    Infine,secondo me,come ho già detto inizalmente la tecnologia ha i suoi aspetti positivi e negativi,ovviamente ha cambiato nettamente la vita delll'uomo e continuerà a cambiala.
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Tecnologie e cambiamenti

    Messaggio  elena.scognamiglio89 Mar Apr 17, 2012 9:31 am

    La tecnologia ha cambiato profondamente il nostro modo di vivere. Andrea Granelli nel suo libro "Il sè digitale" parla di come le tecnologie digitali facciano parte della vita di tutti i giorni. Il sè digitale è il luogo di incontro tra il soggetto e il mondo virtuale e ci spiega che Internet può essere paragonato a un altro mondo,dove accedere alle informazioni è facile e veloce,dove creiamo un personaggio completamente diverso da noi stessi. Sherry Turkle ha svolto varie ricerche,dove l'obiettivo era quello di capire come queste tecnologie potessero potenziare l'uomo,ma anche come possa cambiare l'uomo e come possa adattarsi a tali tecnologie. Esistono ad esempio i MUD,giochi da salotto che consentono di entrare in spazi virtuali e di assumere appunto ruoli diversi e diventare chiunque si voglia essere. Negli ultimi anni si parla sempre più di avatar,cioè di un alter ego ideato dall'uomo,frutto della realtà virtuale che possiamo farlo vivere come meglio crediamo in un mondo alternativo. Quindi secondo Maldonado si è avviato un processo di dematerializzazione della realtà,ma non dobbiamo dimenticare che c'è sempre un corpo davanti al computer che guida l'avatar. Ricollegandomi alla domanda che mi è stata posta,posso risponderle che a mio parere le tecnologie sono un aspetto molto importante soprattutto quando si parla di persone disabili. Prendendo ad esempio il caso di Pistorius,egli era destinato a stare su una sedia a rotelle per sempre e invece lo vediamo correre alle Olimpiadi. Oppure il protagonista del film "Avatar" che grazie alla trasformazione sente di nuovo la terra umida sotto i piedi. Prendendo invece un esempio più personale,posso dire che mio nonno è malato di depressione,ha paura di uscire di casa e parla difficilmente con qualcuno. A 70 anni ha scoperto il mondo di Internet e la sua vita è cambiata:parla di più,visita luoghi in modo virtuale come musei,villaggi e città e devo dire che si sente meglio. Per quanto riguarda noi giovani invece, vedo di più l'aspetto negativo e me ne rendo conto guardando i miei fratelli di 12 anni:tutto quello che fanno è legato ad internet,come lo studio,le amicizie,lo svago. Gli hobby ormai non esistono più,i libri e i cd si comprano sempre meno e si va sempre più verso un'atrofizzazione sensoriale,cioè verso un indebolimento dei nostri sensi e una riduzione delle capacità sensoriali,fino ad arrivare alla Net Addiction, cioè la dipendenza dalle attività appartenenti agli ambienti virtuali come Internet,chat,forum ed e-mail.
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  Ilaria cozzolino Mar Apr 17, 2012 9:37 am

    in aula abbiamo parlato dell'avatar che è nato con l'avvento di internet e del mondo virtuale. Possiamo individuare due differenze la prima è che il nostro avatar non è composto di carne ma di solo virtualità, di soli pixel digitali mentre la seconda differenza tra l'avatar del film con il nostro è che il personaggio non appartiene al mondo dei computer la connessione avviene tra uomo/corteccia infatti proprio su questo argomento abbiamo visto uno spezzone del film "Avatar".
    Per il laboratorio ho scelto di rispondere alla domanda "Reale virtuale per la disabilità" Perchè la realtà virtuale è un insieme di sofisticate tecnologie che consentono una completa immersione visiva ed uditiva in un ambiente virtuale e che stanno trovando applicazione e successo nei percorsi riabilitativi rivolti a bambini e adulti con disabilità di natura motoria, cognitiva e sensoriale.
    Quindi utilizzare i più innovativi e avanzati sistemi per la riabilitazione neuromotoria dei bambini con disabilità mediante l’utilizzo della tecnologia della realtà virtuale questo è l'obiettivo della Fondazione Don Boschi
    http://blog.ok-salute.it/disabili-una-vita-a-quattro-ruote/2012/02/26/la-realta-virtuale-per-la-riabilitazione-dei-bimbi-disabili/#more-2524lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Campagna-Don-Gnocchi-2012-204x300
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Re: lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)

    Messaggio  Irene De Vita Mar Apr 17, 2012 9:53 am

    1) Il nuovo millennio appena iniziato potrebbe essere denominato “l’era della tecnologia”, infatti ormai è comunemente accettata la tesi che ha portato gli storici a definire gli ultimi decenni del Novecento e questi primi anni del nuovo secolo XXI come il periodo della terza rivoluzione industriale, il quale ha per epicentro l’informatica. Tale materia, o scienza o addirittura ideologia per certi versi, si è sviluppata in tempi record e in modo straordinario se si comparano i dati di partenza con quelli di arrivo e ha fruttato miliardi di dollari a chi ci ha creduto fin dall’inizio.
    Ad esempio Karl Popper ci parla di una televisione come "cattiva maestra". bisogna cominciare innanzitutto dal gruppo più influente, e quello che ha maggior potere è il gruppo dei professionisti della televisione. La sua proposta è questa: introdurre un’istituzione come quella che esiste per i medici. I medici si controllano attraverso un Ordine, la cosa non riesce sempre perfettamente, ci sono medici che fanno gravi errori e medici che commettono dei crimini, ma ci sono pur sempre le regole elaborate dall’Ordine. Beninteso il potere legislativo ha un potere superiore a quello dell’Ordine dei medici. In Germania ed Inghilterra questa istituzione si chiama Camera dei medici, sul loro modello si potrebbe creare un Istituto per la televisione.
    La proposta di K. Popper è che noi, tutti coloro che, siano registrati provvisoriamente come membri dell’Istituto per la televisione, in seguito dovreste sottoporvi ad una serie di corsi per sensibilizzarvi ai pericoli a cui la televisione espone i bambini, gli adulti e l’insieme della nostra civiltà.
    Così molti scoprirebbero aspetti ignorati della professione, e si sarebbe costretti a considerare in modo nuovo la società ed il proprio ruolo all’interno della società. Effettivamente la tecnologia può essere un vantaggio per l'avanzamento della società tecnologica, ma preferisco adottare la "citazione": "Stavamo meglio, quando stavamo peggio".

    2) Abbiamo parlato di Avatar cioè di corpo elettronico, ovvero la versione digitale del nostro corpo.
    Con l avvento di internet si parla di avatar, cioè un Alter-ego inventato dall’uomo, dunque si arriva a parlare di PRESENZA-ASSENZA, di reale e virtuale. Tutto questo come può connettersi alla disabilità?
    Io credo che lo schermo di un PC , la chat e via dicendo rappresentino una sorta di scudo, perché lì dietro siamo in qualche modo “protetti”, è il luogo dove interpretare i nostri drammi di cui siamo portatori.
    Ma tutto questo non ci porta ad essere noi stessi, bensì qualcosa di non reale, appunto virtuale, e il virtuale non è altro che un insieme di pixel.
    Carmela Frascarino
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty L'invasione...Tecnologica!

    Messaggio  Carmela Frascarino Mar Apr 17, 2012 9:55 am

    Alla domanda la tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo posso rispondere che il mio pensiero è del tutto intermedio.
    Se da un lato rifletto,noto come grazie alla tecnologia il nostro mondo sia del tutto cambiato e in un certo senso abbia migliorato le condizioni di un intera società.Si pensi alla creazione delle protesi, come le flex foot di Pistorius,abbiano migliorato anche le condizioni di una persona disabile che non potendo camminare grazie alla tecnologia è riuscito ad essere come uno di noi, e distruggere l'uso permanente della sedia a rotelle che ingiustamente la vita gli ha offerto come gambe.
    Il progresso della tecnologia è notevole,si pensi all'invenzione e all'uso di Internet,una vera finestra virtuale sul mondo che con un semplice click porta chissà dove in un solo minuto...e il sapere???Il sapere viene sempre più arricchito quotidianamente, grazie alle Enciclopedie elettroniche,quello che vuoi sapere lo saprai...Tutto viene messo a nostra disposizione!Anche la comunicazione tra il sociale è cambiata,grazie ad internet attraverso a-mail,chat,videochat le persone anche se lontane si sentono vicine,riescono a sentirsi e addirittura vedersi attraverso una videocamera la WEBCAM anche se sono lontani chilometri e chilometri.Ma tutto ciò non è positivo!Se viene fatto un vero abuso,ecco che si può parlare di atrofizzazione o dipendenza assoluta o addirittura,facendo riferimento all'autore Caronia,si può parlare di CORPO DISSEMINATO nelle reti e negli spazi virtuali,un invasione della tecnologia nel corpo reale.Bisogna,a tal punto non fare confusione tra le due vite, ovvero quella reale e quella virtuale ,in quanto si può essere o diventare ciò che si vuole anche con l'utilizzo di un piccolo gioco virtuale "the sims"...
    Concludo dicendo che bisogna fare molta attenzione a ciò che la tecnologia giorno per giorno offre,e anche se migliora il più delle volte può fare brutti scherzi...per questo è meglio essere prudenti!
    Rita Gaita 1990
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty emozioni e pensieri sulla tecnologia e sul virtuale!!

    Messaggio  Rita Gaita 1990 Mar Apr 17, 2012 10:03 am

    Beh io non riesco a rispondere ad una sola domanda delle due, per il semplice fatto che penso che queste si completino a vicenda. Entrambe, sia la tecnologia che il virtuale, sono due facce, sotto alcuni aspetti,di una stessa medaglia. La tecnologia, da quando è nata, si è imposta come qualcosa di eccessivamente importante per uno sviluppo economico in un primo momento e poi come aiuto per un buon sviluppo umano nel momento in cui sono nati i vari ausili per coloro che hanno problemi di disabilità. Come tutti i buoni sviluppi scientifici, questo porta in sè dei pro e dei contro. I pro li possiamo notare sia nella vita di tutti di tutti i giorni (internet per accorciare le distanze tra le persone; il telegiornale, internet per essere sempre informati 24h su 24h su cosa accede nel mondo ecc…) , sia nell’aiuto che offrono ai diversamente abili per vivere la loro vita al meglio (ricordiamo il minymo, piccolo computer che permette ai ragazzi affetti da autismo di sviluppare la comunicazione molte volte del tutto assente; carrozzelle elettroniche che permettono alle persone tetraplegiche di potersi muovere da sole ecc…). I contro, invece, penso che li si possano notare soprattutto nella vita quotidiana. Nel momento in cui noi parliamo di tecnologia a livello di ausilio, allora penso che non porti a nessun tipo di atrofizzazione, ma semplicemente al miglioramento. Nel momento in cui, invece, ne parliamo a livello di vita quotidiana, allora, si riscontrano molti contro, che nascono dall’utilizzo spesso sbagliato di quest’ultima. La tecnologia obiettivamente, ci ha portati ad avere difficoltà nella comunicazione face to face, ci ha portati ad essere sempre più estranei da quello che è il mondo familiare, le amicizie profonde che si basano su un discorso fatto a “quattr’occhi”, da quella che è una buona lettura fatta con un libro cartaceo, e non con i moderni e-book, comodissimi, ma anche estranei a quelle che sono le impressioni, le sensazioni che una libro cartaceo può comunicare. Alla fine, questo discorso, può diramarsi in due direzioni :
    •Tecnologia come potenziamento senza contro nel momento in cui parliamo di persone diversamente abili che utilizzano la tecnologia, perché unico modo per poter condurre una vita cosiddetta normale.
    •Tecnologia come atrofizzazione nel momento in cui questa non diventa più un aiuto ma una dipendenza. Dipendenza dai network, dipendenza dalle informazioni che troviamo e che ci aiutano a svolgere spesso un tema scolastico causando quindi all’atrofizzazione delle idee, del modo di pesare e di scrivere, che diviene sempre più complicato perché in rete si può trovare di tutto.
    Al punto appena citato, si unisce quella che è la seconda domanda, ovvero le riflessioni sul reale e sul virtuale. Nel momento in cui noi parliamo di rete, automaticamente andiamo a parlare di virtuale. Tutti ormai, ai giorni d’oggi,m abbiamo come minimo la posta elettronica e per chi invece è più tecnologico, ha anche twitter, facebook, e mille altri avatar sparsi per la rete. Ma alla fine questi avatar ci rispecchiano davvero?? Io penso di no. Molti di noi si creano avatar completamente opposti da loro stessi, per essere più belli, più affascinanti, per essere accettati di più perché si ha poca autostima in se stessi e la stessa cosa accade per coloro che usano gli avatar per nascondere un loro difetto fisico, una loro disabilità o menomazione. Come in tutto, gli avatar hanno il lato positivo di permettere alle persone diversamente abili di non essere guardate con pietismo e di sentire le proprie idee giudicate sempre in maniera positiva solo perché scaturisce in noi un senso di compassione e di protezione che ci porta a pensare che una persona in determinate condizioni di salute è meglio che non si arrabbi, ma di essere apprezzati per le loro idee, per la loro bravura, indipendentemente dalla disabilità da cui sono affetti. Bisogna però mettere in evidenza che se la persona disabile si sente a suo agio nel mondo virtuale perché può essere giudicato per quello che è internamente e non esternamente, può anche diventare dipendente, a lungo andare, da questo. Il virtuale è un mondo che può procurare spesso assuefazioni. Come la tecnologia ha dei lati esclusivamente positivi a livello di ausili e positivi e negativi nella vita quotidiana, penso che gli avatar, sia per le persone diversamente abili sia per quelle non affette da alcuna disabilità, è un qualcosa di estremamente negativo, che porta alla spersonalizzazione della persona, che non è più autentica, che è la costruzione di qualcuno che non esiste. È vero nella vita quotidiana noi portiamo mille maschere come diceva Pirandello, però queste maschere prima o poi le togliamo e facciamo uscire fuori il nostro vero carattere, anche perché nel momento in cui si ha un discorso con una persona faccia a faccia, è difficile non notare il linguaggio non verbale, che comunica, spesso, il vero stato d’animo del soggetto. L’avatar, ovvero il virtuale, è un continuo tenere la maschera che si è deciso di assumere, è un continuo non capire davvero come una persona si sente e cosa sta provando. Ecco perché, anche se uso il mondo virtuale, ne prendo spesso le distanze. In conclusione penso che questo sia un argomento troppo vasto, che non si può trattare in maniera così sintetica, ma che necessita di ricerche, di informazioni, di dati che ci possono aiutare a capire meglio che ruolo occupa davvero, oggettivamente, la tecnologia e il virtuale nella vita di tutti noi!!!
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    carmela migliaccio


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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty TECONOLOGIA:PRO E CONTRO

    Messaggio  carmela migliaccio Mar Apr 17, 2012 10:27 am

    Ieri a lezione abbiamo discusso sulla domanda:"La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo"? E' molto difficile rispondere a questa domanda perchè la tecnologia ormai ha invaso tutte le case,tutte le persone dai più piccoli ai più grandi,tutti gli spazi come la scuola il lavoro e secondo me la cosa più inquietante come dice Heidegger è che non siamo ancora capaci di raggiungere attraverso un pensiero meditante, un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca.Sicuramente internet ha cambiato il mondo, ma come tutti i cambiamenti ha avuto dei lati positivi e dei lati negativi.Di positivo c'è il fatto che favorisce i contatti interpersonali, lo scambio di idee, di merci e di servizi.Facilita i contatti dei cittadini con le istituzioni.Mette a disposizione la possibilità di apprendere a distanza, migliora la salute dei cittadini tramite forme di teleassistenza e teleconsulto. Favorisce il reperimento rapido, preciso e confrontabile tra più fonti delle informazioni.Permette anche a chi abita in località remote l'efficiente acquisto di libri, cd, dvd, elettrodomestici, viaggi, oggetti e gadget di ogni tipo.Internet, soprattutto, consente un importante esercizio di libertà: chiunque può intervenire su forum o newsgroup, oppure costruirsi un sito o un blog personale; a ciascuno, quindi, è data la possibilità di esprimersi, dialogare, diffondere le proprie idee, mettersi in gioco su scala planetaria.Inoltre internet può avere un valore veramente grande per tutte le persone non dotate di piena autonomia.Internet infatti può facilitare la loro integrazione con il mondo esterno ed anche svolgere operazioni e lavori che prima gli erano preclusi.In tutti questi casi quindi la tecnologia può essere considerata come un potenziamento dell'uomo, ma se si pensa al fatto che ormai si usano calcolatrici, non si spediscono più lettere, si incontrano persone quasi sempre on-line e non più da vicino,tutto questo a mio parere atrofizza le capacità dell'uomo a partire dall'emozione che diminuisce sempre di più restando dietro un pc.Quindi bisogna usare queste tecnologie con intelligenza e con moderazione.
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty La tecnologia ....Atrofizzazione o Potenziamento?

    Messaggio  lucia schiano lomoriello Mar Apr 17, 2012 10:45 am

    <<Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnologia.Di gran lunga più inquietante è che l'uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo>>(Heidegger).
    Lo sviluppo della tecnologia ha trasformato il rapporto tra UOMO e STRUMENTI TECNOLOGICI.Già dagli anni Novanta con il diffondersi dell'uso del telefonino che ha reso possibile trovarsi in un luogo lontano e comportarsi come se si fosse in quello raggiunto con la telefonata, è diventuto parte integrante dell'uomo.Dal telefonino ad Internet.....ci si diventa "Uomo Digitale".Si è passati dalla penna alle dita.<< Non passa un solo giorno che noi non utilizziamo un mezzo tecnologico>>(Longo).I computer in ufficio , a casa il Pc, il telefonino per strada....Ognuna di queste funzionalità ne ha atrofizzato altre.Il telefonino ha dato vita ad una nuova scrittura molto più sintetica, il Pc ha permesso l'accesso ad informazioni in maniera molto più rapide......Questo sarà un bene o un male?.Tutto dipende da chi ne fa uso e da come se ne fa uso!.Bisogna essere al passo con le nuove tecnologie ma di non divenirne succubi e schiavi.Il rischio che si potrebbe correre è di crearsi una nuova identità diversa da quella reale . L’umanità è immersa in una grave crisi in tutti i campi della vita: disperazione, depressione, crisi nell’educazione, la disintegrazione del nucleo famigliare, abissi tra classi sociali e la perdita generale della rotta. Questa situazione deprimente ed impegnativa ci provoca una sensazione di soffocamento e la persona sente che deve scappare in un’altra dimensione, rifugiarsi in un luogo, dove può disconnettersi da tutti i problemi che non sa come affrontare. Per questo motivo si costruisce degli ambiti nei quali può trovare rifugio. In questi luoghi si scappa per trovare pace, soddisfazione ed emozione e siamo noi a dettare le regole.Ci creiamo così un nostro AVATAR , noi scegliamo il suo nome, la fisionomia , la personalità ,le capacità...E come dice Rawlins << gli individui scelgono la realtà virtuale come rifugio costruendosi una vita alternativa>>Si parla di teconologia come estensione delle proprie potenzialità umane o per rendere meno problematiche i propri limiti.Le innovazioni cercano di far di più in modo più facile e veloce.Ed è per questo che la tecnologia ci CAMBIA, influenzandoci in tutti i nostri aspetti.C'è chi come Popitz secondo cui la tecnologia allarga il campo dell'operare dell'uomo, e c'è chi come Longo che evidenzia come la tecnologia ha e sta tutt'oggi atrofizzando i nostri sensi, riducendo le capacità sensoriali su cui si costruiscono le relazioni umane.Ciò che ci spinge verso di esse è la delusione delle nostre manchevolezze , la realtà di essere limitati.La tecnologia con tutti i suoi artefatti sta diventando da ente esterno a componente interno al corpo umano , ne facciamo un uso incontrollato che non ce ne rendiamo nemmeno conto ...tutto diventa automatico.L'uso delle tecnologie si, da un lato moltiplicano amplificano le capacità uditive , di memoria e fungono da protesi delle nostre funzioni corporali , ma stiamo perdendo sempre più il nostro io personale....E' vero erano altri tempi in cui si comunicava attraverso una lettera , si cenava tutti insieme vicino al tavolo , erano altri tempi dove si aveva rispetto per i genitori ,e del tempo da trascorere con loro , erano altri tempi in cui si camminava a piedi,.....I tempi son cambiati la società è cambiata e con l'evolversi della tecnologia siamo cambiati anche Noi , non ricordo più come ero prima e come trascorrevo le ore della mia gironata senza la tv senza il pc senza la radio .....SONO DIVENTATA PASSIVA, a questo nuovo mondo , ma non nego che questo nuovo mondo a me piace, anche perchè senza questo evolversi molti parapleggici non avrebbero potuto veder realizzare un loro sogno come Oscar Pistorius , quindi alla domanda POTENZIAMENTO o ATROFIZZAZIONE io non saprei rispondere, mi sento in difficoltà su questo argomento , perchè è come se mi trovassi ad un bivio tra il vecchio mondo e il nuovo ...tra "ignoranza" e "conoscenza"....tra "arretramento "e "progresso"......io, penso che sia giusto evolversi con la società in progresso onde evitare difficoltà ad approcciasi ad essa ai suoi problemi e a relazionarsi , ma è anche giusto moderare l'afflusso di tale informazioni e distaccarsi da tanta tecnologia nei suoi vasti campi, perchè finiremmo di perdere la nostra personalità e di divenire tutti omogenei nel dire e nel fare e non penseremmo più a usufruire delle nostre capacità se c'è qualcun altro che lo fa per noi e quindi rischieremmo di divenire tutti stupidi e ignoranti!Oggi la tecnologia nei suo vari campi si sta divulgando anche all'interno delle aule scolastiche , dove gli studenti assorbono le novità in un modo inimmaginabile.Ciò che ritengo fondamentale è partire proprio ad educare dalla radice cioè dai giovani studenti attraverso insegnanti competenti fino ai genitori ad un uso appropriato delle nuove tecnologie, e cioè attingere ad una media education.Nei videi seguenti potremmo vedere come nel futuro tutto cambierà....potremmo comunicare senza far uso della parola, vedremmo come il cervello verrà sviluppato in maniera tale di aver un intelligenza straordinaria mediante si potranno imparare nuove cose, come se fossimo bambini...e come potremmo far calcoli senza un uso del calcolatore...ci si può impara a parlare una nuova lingua , a suonare uno strumento musicale e a fare cose che oggi non riusciremmo a immaginare , si riusciranno a guarire malattie gravi..diventeremmo quindi SUPERUOMINI.In questi video potremmo vedere come in un futuro i ciechi potranno tornare a vedere , perchè dicono che la vista si produce attivando solo il cervello....attraverso un esperimento collegando dei fili elettrici al cervello ci si riesce a vedere posti nuovi e ad attivare tutti gli altri sensi, non ci saranno limiti all'immaginazione... Questi videi son da vedere x quanto la tecnologia riuscirà a fare in futuro.
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty TECNOLOGIA: POTENZIAMENTO O ATROFIZZAZIONE DELLE CAPACITA' DELL'UOMO?

    Messaggio  iolanda martino Mar Apr 17, 2012 11:18 am

    Oggi, il rapporto uomo/tecnologia è a dir poco simbiotico. L'importanza della tecnologia nella definizione dell'uomo è sempre più evidente,parte dell'umanità sembra destinata ad una profonda trasformazione culturale, epistemologica e perfino fisiologica. Ma questo continuo cambiamento,minaccia soprattutto le componenti etiche ed estetiche tradizionali.
    La tecnologia,secondo il mio parere potenzia o fa emergere certe caratteristiche, fisiche o cognitive, ma ne indebolisce o annulla altre. Ad esempio, le tecnologie dell'informazione hanno potenziato le capacità dell'uomo di poter svolgere qualsiasi tipo di lavoro al computer ma ciò avviene a scapito delle facoltà emotive, etiche, estetiche ed espressive. Già i bambini molto piccoli ricercano continuamente la tecnologia:essendo cresciuti a pari passo con quest'ultima, è possibile notare un'evoluzione qualitativa nei loro giocattoli molto maggiore che in quelli dei bambini di una generazione prima (anni novanta,ad esempio). Inoltre, essi hanno un'idea di acquisto che si volge quasi esclusivamente a ciò che è più evoluto tecnologicamente, quasi fosse una peculiarità imprescindibile, a scapito di altre caratteristiche che invece erano prese in considerazione e valutate dai bambini delle passate generazioni.
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty L'uomo e la tecnica

    Messaggio  Orsola Cimmino Mar Apr 17, 2012 11:54 am

    Sono ormai molte le occasioni nella vita di tutti i giorni in cui è possibile soffermarsi a riflettere su come e quanto la tecnologia stia modificando il corpo umano e stia trasformando molte delle azioni che si eseguono quotidianamente: gli strumenti tecnologici, in uno scenario che va dai sistemi informatici alle biotecnologie, influenzano profondamente il corpo a livello psicologico, fisicio e culturale.
    Nel "Se digitale", Granelli ricollega il tentativo di provvedere a superare i limiti dell'uomo con le nuove tecnologie viste come estensioni delle potenzialità umane. E' un fatto noto che la tecnologia viene sviluppata per potenziare le capacità dell'uomo o per rendere meno problematici i suoi limiti o le sue debolezze. Le grandi invenzioni della meccanica, come pure i vestiti, la casa, la medicina, le infrastrutture viabili, i mezzi di trasporto, ma anche le innovazioni più immateriali come il moderno ordinamento giuridico o i teoremi matematici, hanno sempre cercato di soddisfare un'unica grande esigenza di poter fare di più o meglio idealmente con minore fatica. Nella società odierna, il rapporto tra tecnologia e uomo è un legame molto forte, vi è un rapporto di simbiosi. D'altronde il progresso si ottiene grazie alla tecnologia. La tecnologia avrà anche i suoi lati positivi, ma dobbiamo smetterla di dipendere da essa; ognuno di noi ogni giorno si ritrova ad utilizzare mezzi tecnologici(pc, chat,cellulare)che possono anche semplificarci la vita, ma bisogna equilibrare questo rapporto tra uomo e tecnologia e far si che essa non prende il sopravvento.
    La tecnologia va conosciuta e usata con maturità. "Bisogna poterla dominare, o sarà lei a dominare noi".
    In fondo in tutte le cose è un pò così: bisogna conoscerle, utilizzarle ma senza "strafare" troppo.
    A questo punto ci si pone una domanda: La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo? La mia risposta è che: quando parliamo di tecnologia che serva a sopperire una mancanza dell'essere umano, in questo caso vi è un potenziamento: ma nel momento in cui la tecnologia si sostituisce completamente all'uomo e lo domina, non è più potenziamento ma atrofizzazione dell'uomo. Come in ogni cosa poi si sono i pro e i contro.
    Capucci parla del corpo come di un essere che si compiace nel lasciarsi invadere dalle tecnologie. Infatti oggigiorno sfido chinque a non usare la tecnologia. Chi è che non la usa? NEssuno. Tutti in un modo o nell'altro siamo circondati da essa a partire anche solo da un semplice cellulare. Chi utilizza un telefono cellulare sa bene che oltre la comodità c’è il rovescio della medaglia: l’obbligo di averlo sempre con sé (non si provi a negarlo: chiunque lasciasse il telefono a casa, anche solo per sbaglio, verrebbe certo tacciato di “essersi reso irreperibile“).
    Concludo con questa bellissima citazione di Sandy Stone: "NON IMPORTA QUANTO VIRTUALE IL SOGGETTO POSSA DIVENTARE, C'E' SEMPRE UN CORPO ATTACCATO".
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty ...REALE E VIRTUALE...

    Messaggio  antonia petrella Mar Apr 17, 2012 12:14 pm

    Ieri a scuola abbiamo affrontato l'argomento sull'Avatar (alter-ego, ideato dall'uomo, sulla fuoriuscita dell'uomo dal proprio corpo, attraverso il suo raddoppiamento artificiale, e sul reale e virtuale per la disabilità. Nel mondo virtuale, una persona disabile può fingere di essere un'altra persona, può nascondere il fatto di avere una disabilità, e quindi il nascondersi "dietro" al computer (chat, social network ecc..) per lui è più semplice. Ma come dice Maldonado "Non importa quanto virtuale il soggetto possa diventare, c'è sempre un corpo attaccato". Ma c'è anche un vantaggio, che le persone disabii, stando dal loro letto o sedia a rotelle che sia, possono stare in contatto con i loro amici grazie al mondo virtuale.
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    Messaggio  rossellamaiorano91 Mar Apr 17, 2012 12:18 pm

    Senza dubbio l utilizzo delle tecnologie hanno permesso numerose agevolazioni ma allo stesso tempo degli svantaggi perche si perde la considerazione della realtà diventando irrealtà.Ma allora la tecnologia potenzia o atrofizza???bhe a questa domanda non riesco a trovare una risposta del tutto chiara ma penso che la teconologia diviene potenziamento se usata con la giusta dose e per ovvi motivi e inevitabile la tecnologia influenza il nostro modi di vivere le nostre identita,spesso indossiamo proprio delle etichette per apparire belli agli occhi di qualcuno!!Penso che la tecnologia sia davvero iportantissia per il mondo della disabilita,credo che la tecnologia permette di farli sentire NORMALI AL CONTATTO CON GLIA ALTRI...
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    Messaggio  angela32 Mar Apr 17, 2012 12:34 pm

    Con il passar degli anni e delle generazioni si assiste sempre a dei cambiamenti investendo tutti gli aspetti della vita. Ieri a lezione abbiamo parlato del mondo virtuale soffermandoci sulla figura dell'avatar.Le nuove tecnologie se da un lato aiutano nello specifico se riferiti ai disabili, dall'altro tendono ad impigrire la persona sana facendolo vivere in stretto contatto con il mondo virtuale spesso effimero e dannaggioso.
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    Messaggio  Marianna Romano Mar Apr 17, 2012 1:14 pm


    Con lo sviluppo tecnologico l'uomo ha potuto gestire la sua vita con molta più semplicità rispetto al passato.La tecnologia gli ha permesso di interagire con il mondo in maniera più rapida:le lettere cartacee sono state sostituite dalle mail e dagli sms,il lavaggio a mano da lavatrici e lavastoviglie,persino gli incontri tra due individui avviene tramite chat e socialnetwork.
    Questo boom tecnologico ha potenziato o ha atrofizzato le potenzialità dell'uomo?Io penso che abbia svolto entrambei ruoli.Da un lato ha potenziato le sue qualità,ha facilitato,velocizzato le sue azioni e ha migliorato il suo canone di vita,dall'altro,invece, ha atrofizzato il suo modo di percepire le emozioni e la sua maniera di rapportarsi con l'altro.Oggi,la conoscenza di una persona,avviene prevalentemente dietro lo schermo di un pc riducendo al minimo il contatto diretto.Le persone non si guardano più negli occhi,non vivono le emozioni a pieno,preferiscono nascondersi e cristallizzare i loro sentimenti.In passato si ascoltavano le storie dei nonni seduti attorno ad un tavolo,si leggevano le favole dai libri facendo volare l'immaginazione oltre ogni limite.La tecnologia è qualcosa di positivo ma fino a che punto?
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty IL CORPO VIRTUALE!! E' SOLO UN ILLUSIONE?

    Messaggio  simona capasso Mar Apr 17, 2012 1:19 pm

    [b]Sherry Turkle Docente di Sociologia della Scienza nell'ambito del Programma in Scienza, Tecnologia e Società ha parlato del rapporto delle persone con i Social Network, oggi il rapporto con il computer è molto diverso rispetto a 10 o 20 anni fa. Oggi l’informatica non è solo calcolo, ma anche simulazione, navigazione o interazione, infatti la Turkle diceva:” Riflettere sul nostro rapporto con la tecnologia significa riflettere sulla nostra natura umana”. Penso che le tecnologie influenzano molto spesso le persone, infatti già negli anni 80 avere una relazione con il computer era innovativo, ma internet ancora non c’era, però si parlava già virtuale ed esistevano già il computer e il videogioco ma non erano condivisi, così poi pian piano è iniziata l’esigenza di condividere i propri rapporti con le persone e quindi ci si è avvicinati alla rete. Potremmo pensare a Facebook, un vero e proprio social network dove la propria Privacy viene violata, oppure potremmo pensare alla Chat, in quanto vi è la possibilità di assumere ruoli diversi o simili e si riesce a diventare chiunque si desideri essere, bisogna però pensare che c’è sempre un corpo attaccato al P.C. che non possiamo omettere o dimenticare, e quindi non importa di quanto virtuale il soggetto possa diventare. Con l’avvento di Internet si può parlare anche di Avatar un vero e proprio alterego riprodotto dall’uomo. Ognuno di noi almeno una volta nella vita ha cercato di riprodurre virtualmente un proprio Avatar, quindi potremmo dire che il corpo non è più un modello da riprodurre artificialmente, infatti secondo me la tecnologia potenzia o fa emergere certe caratteristiche fisiche, potremmo pensare a Pistorius un uomo che con la propria forza ha fatto ciò che amava di più nella vita ossia “correre”, grazie anche ad un potenziamento della tecnologia, e man mano che la tecnologia progredisce, si integra sempre di più con l’uomo e con le sue funzionalità facendone sempre di più parte, e non rendendosi solo un illusione, ma bensì parte attiva della realtà.[/b]
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    Messaggio  simona micillo Mar Apr 17, 2012 1:20 pm

    La tecnologia potenzia o atrofizza l'uomo?Per me la tecnologia potenzia l'uomo e le sue capacità,spinge l'uomo a poter fare di più e lo aiuta a vivere con minor fatica.Siamo arrivati in un secolo in cui la tecnologia è arrivata ad alti livelli,e ci sono state tante invenzioni davvero utili,necessarie all'uomo,anche per le persone disabili si pensi a Pistorius,il quale grazie alla tecnologia è stato in grado perfino di correre.La tecnologia ormai vive nello scenario della vita quotidiana di ognuno di noi.Credo che in passato senza questa la vita era davvero diversa,sopratutto per il modo di relazionarsi con gli altri...ora abbiamo i cell,l'iphone,per non parlare del social network che ha invaso la vita di tutti noi...FACEBOOK!Ormai credo che la maggior parte di noi non potrebbe vivere senza queste nuove tecnologie e forse è proprio in questo senso che la tecnologia "atrofizza" l'uomo,ovvero nel senso che l'uomo senza tecnologia non riuscirebbe a vivere,un ritorno al passato sarebbe un colpo basso per l'uomo moderno.Atrofizza nel senso che modifica il corpo umano e trasforma le sue azioni,rendendoci dipendenti da essa.Nonostante questo però l'uomo è dotato di anima e corpo,è capace di provare emozioni e sentimenti non filtrati dalla tecnologia.Sono dell'opinione che la tecnologia è in continuo progresso e credo che tra anni ed anni questa invaderà il nostro mondo...credo che si formerà un vero e proprio mondo meccanico...ora abbiamo l'iphone,la televisione che si comanda con la voce,le macchine che tra poco guidano da sole...a cosa arriveremo?! Question ...ma infondo come afferma Andy Clark nel suo Cyborg nati...noi uomini siamo dei "cyborg nati" congegnati dalla nascita per essere pronti ad elaborare architetture cognitive e computazionali. :)La tecnologia influenza profondamente il corpo a livello psicologico,fisico,culturale,facendolo diventare parte di essa...il nostro corpo quindi come dice Capucci si lascia invadere piacevolmente e positivamente dalle nuove proposte tecnologiche. Very Happy
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    Luisa Ratti
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    lab.  AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio) - Pagina 2 Empty Tecnologia e evoluzione umana

    Messaggio  Luisa Ratti Mar Apr 17, 2012 1:51 pm

    La Tecnologia sta modificando il corpo umano? Potenzia o atrofizza le capacità dell’uomo?

    La storia , la letteratura, la filosofia, le scienze sociali tutte ci hanno sempre mostrato l’Uomo come essere perfettibile, nato nudo ha sempre avuto bisogno di un qualche tipo di integrazione o estensione se non altro che per sopravvivere all’ambiente naturale. Dunque il progresso della tecnica mi appare quasi come una tappa obbligata nel cammino dell’umanità che è da sempre alla ricerca di migliori condizioni di vita.
    Negli ultimi due secoli il progresso ha fatto davvero passi enormi , e negli ultimi decenni il moltiplicarsi di mezzi e sussidi tecnologici è stato forse troppo repentino e non ha quasi lasciato il tempo all’uomo di adeguarvisi.
    A proposito delle mie considerazioni ,come leggo nel libro Corpo , tecnologie e disabilità ,Granelli sostiene:”la tecnica è nata non come espressione dello spirito dell’uomo, ma come rimedio alla sua insufficienza biologica” e Heidegger già sosteneva:”ciò che è più inquietante non è che il mondo si trasformi in un dominio della tecnica, ma che l’uomo non sia preparato a questo radicale mutamento del mondo”.
    Mi è capitato recentemente di leggere un articolo su un quotidiano che affrontava ad esempio e per l’ennesima volta, la preoccupazione del depauperamento del linguaggio nei giovani legato all’uso massiccio prima degli sms, delle e-mail e recentemente dei social network. Secondo vari studi il linguaggio è divenuto più sintetico, iconico e globale, per cui chi scriveva avrebbe di sicuro risposto alla domanda proposta al corso, che la tecnologia condurrà all’ atrofizzazione della capacità linguistica degli individui.
    Mi chiedo e se ciò facesse parte di un necessaria evoluzione dell’uomo ,da homo sapiens sapiens a homo technologicus?(*rubo il termine da G. Longo, Homo tecnologicus in Granelli)
    Bisogna considerare anche che l’uomo si lascia invadere dalla tecnologia fino a non poter più vivere senza, fino al punto di non ritorno , sarebbe impensabile vivere oggi senza elettricità , auto,telefono, pc, cellulare,per citare solo alcuni prodotti del progresso.
    Oggi nell’epoca della rete, e qui che si sposta e riprende il dibattito tra apocalittici e integrati che solo qualche decennio prima si interrogavano sulla televisione( cattiva maestra o mezzo a disposizione dell’uomo e capace di sviluppare nuove potenzialità?) . Il vecchio dibattito a parere mio si risolve come si risolve quello attuale, ormai siamo in quest’epoca esiste la rete così come esiste la televisione,o tutte le altre tecnologie, queste sono un dato di fatto, sta a noi coglierne, discernendo le potenzialità, usandole ( non facendoci usare) in modo responsabile e soprattutto insegnando a fare altrettanto alle nuove generazioni .

    Complimenti per l,intervento ottimo fb

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