+284
Raffaella Salatiello
daniela oliva
Adriana De Rosa
Maria Maestoso
lucrezia fetto
Francesca Starita
Giuseppina Chianese
Ilaria Musella
Maria Natale
enzacoppola
fabiola lucignano
rossellastallone
Claudia Carbonaro
Federica Riccardo
Annunziata Langella
maria formisano
serenalestingi
Annarita Riviergi
Carmela Attanasio
Martina Molino
Angela Scarpato
Silvana Marchese 1990
Palma Napolano
mariaidaferraro
Mario Cavallaccio
Maresca Socc. Addolorata
Ilaria Saviano
soleluna
mariangela manna
Silvia De Sisto
Antonia Aletta
Elvira Scarpato
Marta Iannaccone
anna marino
Maria Aprea
anna piscitelli
Teresa Nazzaro
Mena Pace
Marianna Di Caterino91
silvana marconi
DI MASO CLAUDIA
federica pirozzi
Federica Marzano
Manuela Arienzo
Cozzolino Chiara1987
francesca de falco
ERIKA IARNONE
michela di bernardo
rosa corbo
Denise Di Gennaro
Gervasio Concetta91
Cinzia Guadagno
serena murolo
rosa d'onofrio
domenica moccia
Rachele Di Tuccio
Ornella Cangiano
Maria Di Caterino92
frascogna domenica
elenacapobianco
lucia lettera
Teresa Buonanno
Gabriella Barecchia
rosa capasso
giuseppina tramo
milone lucia
Stefania Tufano
Maddalena Pontone
rosa romano
Maria Grazia Zingone
Melania Moscato
Martina Marotta
Letizia Panariello
Vittoria Camposano
palmina formato
Marianna Carfora
luciana sollazzo
Loredana Calise
maria pignata
Piccolo Emilia
Maria Rosaria Coppola
Elvira Romano
teresa perretta
roberta silvestro
Sara Costigliola
Francesca Sommella
giovanna costagliola
Carmela Perillo
MARTINA MARFE'
Annamaria Bruno
Stefania Scafati
carmela clemente
marigliano francesca
Antonella Pagliaro
Diana Emma
Serena Elia90
Rita Esposito
Adele La Porto
federica sbrescia
Pezzella Vincenza
Brunella Casaretti
cloe
Antonella Pirozzi
peluso cristina
maria.lancellotti
Rita Desiato
Melfi Roberta
Angela Di Marzo
Emilia De Blasio89
Lucilla Graziani
maria84
Diana Autiello
MARIO RIEMMA
rosa manno
arianna annunziata
Noemi Martuccelli
DANILO ROMANO
Valentina Caponigro
Antonella De Rosa
ilaria cardinale
LAURA BUONANNO89
Fiorella Savino
ida errico
Antonia Manguso
Stefania befà
annalisa de flora
Micaela Crescenzo
Daria Casolare
Monica Miele
Roberta Bortone
Fabiola Mangini
Antonella Leonetti
Luisiana Spinelli
de cicco luisa
valeria cefariello
fabiola loffredo
mariana scamardella
Maria Pia Palvelli
Brusini Rosa
anna gemma buono1
FLAVIA AGOSTINO
RaffaellaPagano1990
Roberta Narici
Milena Capasso
Barbara Pepe
Luisa Masturzi
erica caputo
alessia maruzzella
Fortuna Di Mauro
Alessandra Mavrokefalos
conte claudia
Gaetana Cozzolino
Aiello Raissa
ROSA NUVOLETTA
Lucia Casaburo
giusy armida
Sabrina Campaiola
alessandra sbrizzi
Iolanda Puca
Cristina Cardillo Zallo
antoniodisabato
MARIA VITTORIA PIROZZI
miriam perrella
Chiara Verace
Anna Carmela Capasso
Maria Improta
anna flaminio
Melania castoro90
imma_ferla
veronicagiordano
SerenaMele
Gallo Luisa
francescacella
MAURIELLO JESSICA
Valentina Paolillo
Flavia Cozzolino
Miriana Medaglia
ANNA CARANNANTE
maria.vigna
valeria ottaviano
Serena Conte
Noemi de Martino
Maria Grande
simonaesp
cavagnuolo giuseppina91
edvige garofano
Marianna Gallo
rosannapetrone
Serena Vivenzio
elena capasso
Ilenia Caiazza
mariarescigno91
valeria scognamiglio
teresadamiano
viviana.imparato
alessandra sorrentino
Valentina Gaudioso
simonamanzoni
raffaella piccolo
RITA MASSA
Carmen D'Alessio
emiliana della gatta
Laura polverino
Russo Livia Maria
Lorenza Baratta
carmela accurso
Anna Bianco
VALERIAILLIANO
Baldascino Francesco
Baldascino Concetta
luigia palumbo
Marfella Valeria
Laura testa
Cira Toscano
maria riccardi 90
eleonora daniele
Fiorella Moio
Nadia Frascadore
PAOLA MUSELLA
MIRIAM MUSTO
Valentina Morra
TammaroAlessia89
Anna Pasquariello
emma mariniello
maria rosaria russino
Claudia Zuccoli
Maria Starace91
Danila Cacciapuoti
Diana Maddalena
roberta case
Daniela D'urso
francesca anello
Lùcia Pisapia
daniela picascia
Luisa Ratti
simona micillo
simona capasso
Marianna Romano
angela32
rossellamaiorano91
antonia petrella
Orsola Cimmino
iolanda martino
lucia schiano lomoriello
carmela migliaccio
Rita Gaita 1990
Carmela Frascarino
Irene De Vita
Ilaria cozzolino
elena.scognamiglio89
elisabetta.monto
Miryam Polidoro
Rossella Palumbo
DE STEFANO ANGELA
Lucia Esposito
MarySalvati
Antonella Russo
Sabrina Vitulano
Votto Michelina
ilenia medici
Angela Ascanio
Eleonora Cardella
carmela aversano 88
Chiara Di Napoli
maddalena cacciapuoti
Imma Saviano
Rossella Ascione
nunzia apicella
Roberta Ingargiola
SERAFINA CILIENTO
Tommasina Cataldo
ASCIONE ANNARITA
Antonella Camposano
Fabrizia Nosso
anastasia manzueto
filomena mosca
Giulia Marciano
maria11
Cristina Ambrosio
francypetraglia
Giovanna Di Francesco
anna di maggio
donatella tipaldi
Admin
288 partecipanti
lab. AVATAR. Esercizio: ATROFIZZAZIONE O POTENZIAMENTO? (chiude il 3 maggio)
daniela picascia- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 13.03.12
L’argomento trattato in classe mi porta a pensare e riflettere sui tanti progressi che la tecnologia sta compiendo. Ormai la realtà virtuale diventa sempre più un insieme di sofisticate tecnologie che consentono una completa immersione visiva ed uditiva in un ambiente virtuale e che riscuote un grandissimo successo nei percorsi riabilitativi rivolti a persone con disabilità di natura motoria, cognitiva e sensoriale. Sono del parere che bisogna ricorrere alla tecnologia quando se ne ha veramente bisogno e quando non diventa motivo di “pericolo” per le persone diversamente abili.
Lùcia Pisapia- Messaggi : 22
Data di iscrizione : 13.03.12
Località : Napoli
- Messaggio n°52
Reale e virtuale.
"Non passa un solo giorno senza che noi non utilizziamo un mezzo tecnologico": questa frase di Longo esprime perfettamente la nostra società, una società dove ormai la tecnologia è presente in tutti i campi e condiziona le nostre vite. Nessuno di noi farebbe a meno oggi del computer, di internet, del cellulare, della macchina fotografica digitale, dell'i-pod per ascoltare la musica quando si è in giro, della televisione che sono ormai strumenti presenti in tutte le nostre case. Come abbiamo già avuto modo di apprendere nelle scorse lezioni, la tecnologia elettronica, informatica e telematica ha messo al servizio delle persone disabili numerosi strumenti per esprimersi, studiare, lavorare, "entrare in rete" e comunicare con altre persone superando alcuni tipi di limitazioni fisiologiche e motorie. Sicuramente da questo punto di vista la tecnologia è molto utile perchè permette ai disabili di integrarsi con il mondo. C'è un aspetto di queste tecnologie che ho trovato molto interessante, ed è quello analizzato da Sherry Turkle ne "La vita sullo schermo": il rapporto tra le persone ed il computer, in particolare il modo in cui attraverso esso può modificarsi l'identità. La Turkle ha parlato di Mud (Multi user dungeons), come la Chat, in cui è possibile mostrarsi per come si è realmente o assumere ruoli diversi da quello reale. In questo, come in altri luoghi virtuali, tutti noi, disabili e non, possiamo esprimere le nostre fantasie, i nostri drammi, interpretare dei personaggi diversi come se fossimo degli attori. Con l'avvento di internet questo concetto si è evoluto e si è arrivati a parlare di avatar. L'avatar è un alter-ego virtuale creato dall'uomo, che può avere sue caratteristiche reali ma anche immaginarie e che vive soltanto via internet non nella realtà. In questo modo si verifica una smaterializzazione del corpo e la nostra identità si sdoppia in sè reale e sè virtuale. A proposito di questo in aula abbiamo visto un video tratto dal film "Avatar" di James Cameron, in cui però l'avatar non è puramente virtuale ma è creato in laboratorio dalla fusione di caratteristiche genetiche di un umano con quelle di una razza aliena. Nel video si vede il risveglio del protagonista, paraplegico, nel corpo del suo avatar che invece ha le gambe perfettamente funzionanti; all'inizio è un pò impacciato, deve abituarsi al nuovo corpo ma poi resta affascinato dall'idea di poter correre, di poter vivere in questa diversa realtà dove il suo limite non esiste. Il rischio per i disabili ma anche per noi normodotati, è quello di identificarci nella nostra identità virtuale. Troppo spesso si sentono casi di persone che confondono le due identità, che si rifugiano nel mondo virtuale per non vedere i proprio limiti, i propri problemi, le fragilità, la solitudine, che vivono amori o amicizie in rete considerandoli come qualcosa di reale, che si identificano con i personaggi che creano tanto da dimenticarsi di avere una vita al di fuori di quella virtuale, di avere un corpo con le sue necessità che vanno soddisfatte. Questa confusione tra reale e virtuale può portare a vere e proprie patologie, come la Net Addiction, la dipendenza dalla rete, dalle attività virtuali come la chat, i social network, lo scambio di e-mail, i forum, i giochi online ecc. Questa patologia nasce in America ma anche in Italia è stata studiata ed oggi il dibattito su questo è molto forte. Diceva Sandy Stone "non importa quanto virtuale il soggetto possa diventare, c'è sempre un corpo attaccato"; abbiamo sempre una vita reale da affrontare, una vita che, nonostante i nostri limiti, le nostre difficoltà, possiamo vivere da protagonisti, ognuno a suo modo e che ci regala emozioni, sensazioni, anche attraverso il rapporto vero con gli altri che la rete non potrà mai darci.
Ultima modifica di Lùcia Pisapia il Mer Apr 18, 2012 10:39 am - modificato 2 volte.
francesca anello- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 17.03.12
- Messaggio n°53
L'avatar
Oggi in classe si è parlato del corpo virtuale.Credo che la tecnologia potenzi le capacità dell'uomo e non la atrofizzi.Con la tecnologia si permette a persone disabili di stare al computer,di comunicare con gli altri in libertà,senza essere visti.Non dico questo perchè penso che i disabili debbano nascondersi,assolutamente,ma lo dico perchè a volte le persone si impietosiscono alla vista di una persona 'diversa da loro'. Perchè un disabile non può crearsi un'avatar e fare tutto quello che nella vita reale non può purtroppo fare??!!Perchè sarebbe solo un'illusione??!!Non lo so,ma credo che alla fine non sarebbe male essere tutti avatar,soprattutto per un paraplegico.
Daniela D'urso- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°54
tecnologia.. sempre progresso ?
Tecnologia.. atrofizzazione o potenziamento ? Inizierei proprio con la domanda che è stata argomento di studio in aula.. e alla quale credo non ci sia una sola risposta. Facile sarebbe darne un unico giudizio, una sentenza chiara che metta a tacere tutte le altre ipotesi, ma credo che questo sia sbagliato perché come sempre la verità sta nel mezzo, ed infatti, anche in questo caso, penso che non ci sia una sola etichetta da assegnare alla tecnologia. Giusta o sbagliata ? atrofizza o potenzia ? positiva o negativa? Tutte domande che sono superflue o quanto meno relative.. per rispondere realmente a questi quesiti è necessario, almeno secondo il mio modesto parere, avvalersi di più punti di vista e considerare il “fenomeno” da diverse prospettive. La domanda alla quale io mi sento di dare una risposta è piuttosto simile ma diversa allo stesso tempo.. più che la qualità , io mi soffermerei sulla quantità che se ne fa della tecnologia. Essa ha i suoi pro e i suoi contro ,ma se tutti ne facessimo un uso e non un abuso .. i pro sarebbero nettamente in vantaggio, ma come spesso accade, l’uomo non sa porsi limiti e così, un’innovazione può diventare qualcosa che non solo non ha più un valore positivo , ma che anzi , diventa addirittura qualcosa di pericoloso. A lezione abbiamo parlato di dematerializzazione , ovvero la presenza –assenza corporale. Questo fenomeno riguarda più prettamente il tema di virtuale-reale , difatti l’autore Maldonato lo evidenzia proprio come un problema legato ad un nuovo concetto della materia, non più palpabile, ma una materia nuova, ovvero un corpo reale sostituito da uno tecnologico. Questa dematerializzazione del corpo , mi viene da immaginarla, anche come una atrofizzazione che la tecnologia comporta..ovvero un immergersi troppo nel tecnologico , dimenticando la realtà che ci circonda.. e subentrando così in un altro tema quello delle Net Addiction ( ovvero le patologia da net). Questa sono delle vere e proprie dipendenze che influenzano comunque la vita di chi ne è affetto e credo quindi che siano un chiaro esempio di come ci si atrofizzi dinanzi alla potenza del tecnologico,in questo caso del virtuale. Non è ovviamente l’unico esempio.. non soffermandoci sull’aspetto specifico del virtuale e considerando il tecnologico in tutto il suo essere, il dipendere da esso è appunto una forma di atrofizzazione per quanto mi riguarda.. perché tutti noi e mi immedesimo anche io nel mio discorso, siamo legati al tecnologico quotidianamente.. che sia esso appunto la rete come citato.. o il semplice uso del telefono-cellulare , e a tal proposito mi sembra adeguata una citazione di Longo : “ non passa un solo giorno senza che noi non utilizziamo un mezzo tecnologico. Difatti, come evidenziano anche delle ricerche svolte da Turkle l’uomo muta e si adatta al tecnologico..dal cellulare, all’automobile , al pc, al semplice frullatore costantemente noi dipendiamo dal tecnologico.. e se fossimo costretti , tutti noi , a catapultarci anni ed anni addietro, la nostra difficoltà sarebbe enorme.. e se non è atrofizzazione questa ? Non per forza dobbiamo intenderla in una maniera esasperata.. ma già la nostra assoluta dipendenza è una forma di atrofizzazione che appartiene a tutti,nessun escluso. Come già detto però non vi è una sola verità, e se questi erano i contro, non possiamo non citare i pro.. che in fondo sono un po’ gli stessi..ovvero il grande ausilio che il tecnologico ci permette.. e se quindi può essere visto come una forma di atrofizzazione , al contempo lo definirei anche come una salvezza..il semplice risparmiare tempo è già un’agevolazione che senza il tecnologico non ci era concessa. Banale esempio questo ma che può essere confermato da esempi decisamente migliori, quelli in cui il tecnologico salva davvero..aiuta le vite di chi ha più difficoltà come possono essere appunto disabili o anche di semplici anziani, persone sole.. e di tutti coloro che grazie al tecnologico come può essere il telefono, si sentono meno soli.. o magari quegli apparecchi tecnologici che permettono con un solo clic d mettersi in comunicazione con il 118 o con un numero pre-selezionato ( come quello di un familiare) ecco, questi sono esempi in cui il tecnologico cambia la vita e la cambia decisamente in meglio.. e questo si che è un potenziarsi positivo dell’uomo!
[url=]
[url=]
[url=]
[url=]
Ultima modifica di Daniela D'urso il Mar Apr 17, 2012 4:23 pm - modificato 1 volta.
roberta case- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 13.03.12
In ogni contesto su ogni argomento esistono pro e contro,e come in ogni cosa l eccesso fa male.Con il progresso della tecnologia certamente siamo avvantaggiati su tantissime cose,ma quello che dovrebbe preoccuparci è il futuro delle generazioni che seguono la nostra,che a differenza nostra sono nati in questo " mondo tecnologico" mentre noi abbiamo visto man mano il corso del progresso,noi sappiamo scegliere conosciamo il prima e il dopo,chi invece e più piccolo il "pre" non lo conosce,e a volte la teconoglia arreca anche danni,bisognerebbe imparare a capire dove la tecnlogia si fema e dare un po più di spazio al "vecchio stile".
Diana Maddalena- Messaggi : 19
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 32
Località : San Cipriana d'Aversa
- Messaggio n°56
ATROFIZZAZIONE TECNOLOGICA
La teconologia potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo?
Questa è la domanda che di più mi ha incuriosito perchè è ormai noto (anche facendo riferimento al nostro testo Corpo Tecnologie e Disabilità)secondo le varie ricerche fatte,le tecnologie si sviluppano per potenziare le capacità dell'uomo, e che esse servono per poter far di più o meglio con minore fatica. Le tecnologie quindi, sono utili perchè modificano il corpo umano, esse stanno trasformando molte delle azioni che si eseguono quotidianamente , nello stesso tempo atrofizzano anche perchè e come se il corpo si abituasse ad esse arrivando ad un punto in cui difficilmente se ne può fare a meno. Un esempio può essere l'utilizzo dell'automobile che da un lato è utile per svolgere compiti nel quotidiano,dall'altro tende ad atrofizzare l'essere umano perchè utilizzandola in ogni cosa il soggetto non usufruisce più le proprie gambe e quindi diventa un'abitudine. Ci sono tanti esempi di tecnologie che tendono a differenziarsi dal passato: come l'enciclopedia che prima veniva utilizzata per svolgere ricerche di qualsiasi tipo ed erano utili perchè l'individuo si abituava ad allenare il cervello e ad imparare a modo proprio, mentre oggi con le nuove tecnologie come il computer che grazie all'accesso ad Internet basta fare un clic sul mouse e l'utente trova subito ricerche già svolte per il proprio utilizzo. Questo secondo me può danneggiare in quanto il soggetto non è più abituato a pensare da solo e a costruirsi in maniera naturale il proprio sapere. Inoltre, Internet oggi viene sostituito a molte cose che prima invece si dava importanza come: (si tende a diminuire le ore per guardare la tv, alla lettura di un libro, oppure stare con la propria famiglia dedicando ore al dialogo).Anche l'avvento di Facebook ha portato secondo me a sostituire una semplice telefonata, incontro da vicino tra le varie generazioni. Concluedendo posso risottolineare che le varie tecnologie da un lato atrofizzano perchè hanno schiavizzato l'uomo portandolo ad estraniarlo dal mondo reale, dall'altro potenziano anche perchè tendono a dare un supporto all'individuo per svolgere compiti che da solo non è in grado di eseguire.
Questa è la domanda che di più mi ha incuriosito perchè è ormai noto (anche facendo riferimento al nostro testo Corpo Tecnologie e Disabilità)secondo le varie ricerche fatte,le tecnologie si sviluppano per potenziare le capacità dell'uomo, e che esse servono per poter far di più o meglio con minore fatica. Le tecnologie quindi, sono utili perchè modificano il corpo umano, esse stanno trasformando molte delle azioni che si eseguono quotidianamente , nello stesso tempo atrofizzano anche perchè e come se il corpo si abituasse ad esse arrivando ad un punto in cui difficilmente se ne può fare a meno. Un esempio può essere l'utilizzo dell'automobile che da un lato è utile per svolgere compiti nel quotidiano,dall'altro tende ad atrofizzare l'essere umano perchè utilizzandola in ogni cosa il soggetto non usufruisce più le proprie gambe e quindi diventa un'abitudine. Ci sono tanti esempi di tecnologie che tendono a differenziarsi dal passato: come l'enciclopedia che prima veniva utilizzata per svolgere ricerche di qualsiasi tipo ed erano utili perchè l'individuo si abituava ad allenare il cervello e ad imparare a modo proprio, mentre oggi con le nuove tecnologie come il computer che grazie all'accesso ad Internet basta fare un clic sul mouse e l'utente trova subito ricerche già svolte per il proprio utilizzo. Questo secondo me può danneggiare in quanto il soggetto non è più abituato a pensare da solo e a costruirsi in maniera naturale il proprio sapere. Inoltre, Internet oggi viene sostituito a molte cose che prima invece si dava importanza come: (si tende a diminuire le ore per guardare la tv, alla lettura di un libro, oppure stare con la propria famiglia dedicando ore al dialogo).Anche l'avvento di Facebook ha portato secondo me a sostituire una semplice telefonata, incontro da vicino tra le varie generazioni. Concluedendo posso risottolineare che le varie tecnologie da un lato atrofizzano perchè hanno schiavizzato l'uomo portandolo ad estraniarlo dal mondo reale, dall'altro potenziano anche perchè tendono a dare un supporto all'individuo per svolgere compiti che da solo non è in grado di eseguire.
Ultima modifica di Diana Maddalena il Mar Apr 17, 2012 5:11 pm - modificato 6 volte.
Danila Cacciapuoti- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 12.03.12
La tecnologia potenzia o atrofizza le capacità dell’uomo?
Sono stati condotti numerosi studi sulla capacità che hanno le tecnologie di influenzare l’uomo e i suoi comportamenti: le capacità umane sono potenziate da tutti gli strumenti tecnologici in grado di vedere, sentire, ragionare, spostarsi nello spazio.
Sicuramente le auto e i telefonini rappresentano le prime tecnologie fino ad arrivare all’iPod.
McLuhan, sociologo canadese, sottolinea l’importanza dei mass media nella nostra storia, e definisce la tecnologia come un’estensione del nostro corpo.
I mass media hanno messo in collegamento tutte le parti del mondo, abbreviando le distanze e offrendo un’informazione a livello globale sempre più libera.
Questi oggetti tecnologici sono diventati parti integranti del nostro corpo. Nella nostra quotidianità usiamo costantemente qualcosa di tecnologico e non ne possiamo fare a meno.
Un uso eccessivo e scorretto delle tecnologie in particolare di internet provoca dei rischi:
l’uso di Internet sta modificando le nostre strutture mentali facendoci diventare smemorati, superficiali,abbreviando la nostra capacità di concentrazione.
(Nicholas Carr, il giornalista del New York Times)
Qui posso fare anche riferimento ai video di “Cosa ti dice il cervello”, in cui mostrano la scarsa attenzione che abbiamo di fronte a delle scene in cui non riusciamo a notare dei cambiamenti. Come la realtà diventa discutibile in base a quello che noi filtriamo.
Addirittura delle persone non riuscivano ad accorgersi che il signore dietro al bancone non era più lo stesso che gli aveva parlato un istante prima.
Sarà anche questa una causa delle tecnologie??
Quando usiamo Internet l’attenzione si divide e non siamo più capaci di pensare a fondo e trovare soluzioni ai nostri problemi.
(Jordan Grafman, neuroscienziato cognitivo)
Internet stimola lo sviluppo dell’intelligenza spazio-visuale , ma a discapito delle capacità di acquisizione di conoscenza, pensiero critico, riflessione e immaginazione.
(Patricia Greenfield, psicologa)
Anche la Turkle ha condotto delle ricerche sul rapporto uomo/tecnologie con l’obiettivo di non limitarsi a studiare solo le potenzialità.E studiarne come il computer influenza la nostra identità.
Dunque possiamo concludere che L’espansione di una funzionalità può tradursi nell’atrofizzazione di un’altra funzionalità.
Per evitare tutto ciò bisogna evitare un abuso, e farne un uso consapevole e responsabile di qualunque tipo di tecnologia.
Sono stati condotti numerosi studi sulla capacità che hanno le tecnologie di influenzare l’uomo e i suoi comportamenti: le capacità umane sono potenziate da tutti gli strumenti tecnologici in grado di vedere, sentire, ragionare, spostarsi nello spazio.
Sicuramente le auto e i telefonini rappresentano le prime tecnologie fino ad arrivare all’iPod.
McLuhan, sociologo canadese, sottolinea l’importanza dei mass media nella nostra storia, e definisce la tecnologia come un’estensione del nostro corpo.
I mass media hanno messo in collegamento tutte le parti del mondo, abbreviando le distanze e offrendo un’informazione a livello globale sempre più libera.
Questi oggetti tecnologici sono diventati parti integranti del nostro corpo. Nella nostra quotidianità usiamo costantemente qualcosa di tecnologico e non ne possiamo fare a meno.
Un uso eccessivo e scorretto delle tecnologie in particolare di internet provoca dei rischi:
l’uso di Internet sta modificando le nostre strutture mentali facendoci diventare smemorati, superficiali,abbreviando la nostra capacità di concentrazione.
(Nicholas Carr, il giornalista del New York Times)
Qui posso fare anche riferimento ai video di “Cosa ti dice il cervello”, in cui mostrano la scarsa attenzione che abbiamo di fronte a delle scene in cui non riusciamo a notare dei cambiamenti. Come la realtà diventa discutibile in base a quello che noi filtriamo.
Addirittura delle persone non riuscivano ad accorgersi che il signore dietro al bancone non era più lo stesso che gli aveva parlato un istante prima.
Sarà anche questa una causa delle tecnologie??
Quando usiamo Internet l’attenzione si divide e non siamo più capaci di pensare a fondo e trovare soluzioni ai nostri problemi.
(Jordan Grafman, neuroscienziato cognitivo)
Internet stimola lo sviluppo dell’intelligenza spazio-visuale , ma a discapito delle capacità di acquisizione di conoscenza, pensiero critico, riflessione e immaginazione.
(Patricia Greenfield, psicologa)
Anche la Turkle ha condotto delle ricerche sul rapporto uomo/tecnologie con l’obiettivo di non limitarsi a studiare solo le potenzialità.E studiarne come il computer influenza la nostra identità.
Dunque possiamo concludere che L’espansione di una funzionalità può tradursi nell’atrofizzazione di un’altra funzionalità.
Per evitare tutto ciò bisogna evitare un abuso, e farne un uso consapevole e responsabile di qualunque tipo di tecnologia.
Maria Starace91- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°58
La tecnologia
Ieri in aula abbiamo affrontato vari temi: Avatar, le tecnologia e la sua evoluzione, abbiamo visto dei film sulla memoria. Il tema che mi ha affascinato è stato quello della tecnologia. Io penso che essa possa potenziare le capacità dell'uomo "disabile". Possiamo pensare ad Oscar Pistorius, che grazie ai Flex foot,ovvero al piede flessibile, ha potuto gareggiare alle Olimpiadi 2008..
Claudia Zuccoli- Messaggi : 20
Data di iscrizione : 12.03.12
Età : 34
Località : Napoli
nella lezione di ieri si è parlato di Avatar, di dematerializzazione e abbiamo visto alcuni filmati tra cui uno stralcio del film Avatar a tema fantastico virtuale.
IL DISABILE IN CHAT:
Per fortuna, la rete non costituisce solo un percorso ad ostacoli per i disabili, ma è anche una fonte inesauribile di servizi e di risorse che possono aiutarli ad integrarsi più facilmente nel tessuto sociale. ad esempio attraverso una chat, persone con difficoltà di tipo fisico, psichico o comunicativo, possono instaurare più facilmente un rapporto diretto con la realtà esterna alla propria famiglia.Grazie a queste nuove tecnologie possono gestire più liberamente le proprie attività anche per quanto riguarda il mondo del lavoro, e questo è un vantaggio soprattutto per persone con esigenze particolari come i disabili.
Ma non bisogna farne un uso eccessivo, si deve essere ben coscienti del rischio di confinare i disabili all’interno delle loro case, impedendogli di fatto l’insostituibile rapporto umano diretto con gli altri.
IL DISABILE IN CHAT:
Per fortuna, la rete non costituisce solo un percorso ad ostacoli per i disabili, ma è anche una fonte inesauribile di servizi e di risorse che possono aiutarli ad integrarsi più facilmente nel tessuto sociale. ad esempio attraverso una chat, persone con difficoltà di tipo fisico, psichico o comunicativo, possono instaurare più facilmente un rapporto diretto con la realtà esterna alla propria famiglia.Grazie a queste nuove tecnologie possono gestire più liberamente le proprie attività anche per quanto riguarda il mondo del lavoro, e questo è un vantaggio soprattutto per persone con esigenze particolari come i disabili.
Ma non bisogna farne un uso eccessivo, si deve essere ben coscienti del rischio di confinare i disabili all’interno delle loro case, impedendogli di fatto l’insostituibile rapporto umano diretto con gli altri.
maria rosaria russino- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 13.03.12
La domanda a cui mi piacerebbe rispondere è la seguente :" tecnologia come atrofizzazione o come potenziamento?"
Mi piace intitolare questa mia breve riflessione " Uomo e Robot".....
Una lezione centrata sull'Avatar, alter-ego ideato dall'uomo,non di carne ma virtuale in cui l'individuo è ricreato con maggiori POTENZIALITA' ....è un corpo dato da informazioni on line come una banca dati che ogni giorno si arricchisce ....
Di qui possiamo collegarci al termine ROBOT in quanto sta ad indicare appunto un soggetto elettronico,manipolato e programmato per un vivere migliore senza difficoltà. E' un corpo disseminato in cui è modificato il rapporto corpo-identità!
Il nostro è un corpo collegato al virtuale...spesso influenzato nei processi quotidiani...possiam riprendere uno dei video ke mi ha maggiormente colpito ,visto in aula, a riguardo di alcune persone che entravano in un negozio per compilare dei documenti e mentre erano serviti da un commesso qst'ultimo poi cambiava velocemente .....questo tipo di esercizio fa emergere quella che è la difficoltà del nostro cervello a cogliere quei minimi cambiamenti improvvisi ed inaspettati....in quanto nessuno si rendeva conto di ciò che avveniva in pochissimo tempo.
Ormai le teconologie sono sempre più presenti nella nostra vita sia come supporto fisico sia come supporto morale....
influenzando il nostro vivere quotidiano e potenziando l'uomo stesso nelle sue azioni,ma al contempo lo atrofizzano nel suo essere naturale e spontaneo.....é un corpo che sta cambiando che sta diventando digitale....
Mi piace intitolare questa mia breve riflessione " Uomo e Robot".....
Una lezione centrata sull'Avatar, alter-ego ideato dall'uomo,non di carne ma virtuale in cui l'individuo è ricreato con maggiori POTENZIALITA' ....è un corpo dato da informazioni on line come una banca dati che ogni giorno si arricchisce ....
Di qui possiamo collegarci al termine ROBOT in quanto sta ad indicare appunto un soggetto elettronico,manipolato e programmato per un vivere migliore senza difficoltà. E' un corpo disseminato in cui è modificato il rapporto corpo-identità!
Il nostro è un corpo collegato al virtuale...spesso influenzato nei processi quotidiani...possiam riprendere uno dei video ke mi ha maggiormente colpito ,visto in aula, a riguardo di alcune persone che entravano in un negozio per compilare dei documenti e mentre erano serviti da un commesso qst'ultimo poi cambiava velocemente .....questo tipo di esercizio fa emergere quella che è la difficoltà del nostro cervello a cogliere quei minimi cambiamenti improvvisi ed inaspettati....in quanto nessuno si rendeva conto di ciò che avveniva in pochissimo tempo.
Ormai le teconologie sono sempre più presenti nella nostra vita sia come supporto fisico sia come supporto morale....
influenzando il nostro vivere quotidiano e potenziando l'uomo stesso nelle sue azioni,ma al contempo lo atrofizzano nel suo essere naturale e spontaneo.....é un corpo che sta cambiando che sta diventando digitale....
emma mariniello- Messaggi : 21
Data di iscrizione : 13.03.12
Età : 35
Località : pollena trocchia
- Messaggio n°61
la tecnologia cambia il corpo
L'avvento di Internet ma soprattutto del mondo virtuale,si parla di avatar un alter-ego ideato dall'uomo.Con queste tecnologie virtuali il corpo umano rivaluta i sensi e le facoltà non solo mentali ma anche fisiche.Il corpo non è più un modello da riprodurlo artificialmente,ma è il terreno della nuova sperimentazione,è la materia prima. Com'è vero il mondo sta cambiando a causa della tecnologia,essa è in continua evoluzione.Ma la tecnologia potenzia o atrofizza la capacità dell'uomo?prendiamo come esempio l'automobile(esempio fatto a lezione)l'uomo abituandosi all'auto difficilmente ritorna sui suoi passi,anche per una semplice uscita si tende a prendere sempre il mezzo proprio e no quello comune,a volte per comodità,ma tante sono le volte che viene fatto con pigrizia,tanto da migliorarle e perfezionarle.Bella la dimostrazione di un disabile come viene proiettata nel film "Avatar",è un immaginazione che tante persone hanno,e vederla attualizzata nel virtuale per loro è un sollievo perchè non si sentono diversi,e la loro diversità non viene messa in primo piano.Per me l' uomo si atrofizza,anzi si è atrofizzato con queste nuove tecnologie,più spento,meno attivo,e questa differenza si può notare benissimamente con la gioventù di oggi e quella del passato.
Anna Pasquariello- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 13.03.12
Località : napoli
Noi “alieni” della terra
Tutto è iniziato con la Rivoluzione Industriale, quando le macchine, hanno sostituito il lavoro dell'uomo per rendere il tutto migliore, più veloce, diminuendo lo sforzo fisico.
Da quel momento in poi, l'uomo non ha potuto fare a meno che continuare questo grande processo di sviluppo della tecnologia.
Siamo arrivati al punto che, l'uomo, può essere quasi reso perfetto, attraverso l'aiuto di protesi che permettono di sviluppare e migliorare le sue condizioni e prestazioni.
Questo lo vediamo in molti settori, anche quello cinematografico, ad esempio Terminator che ha gli arti, e un polmone artificiale.
Ma molti si chiedono: questo continuo fluire di crescita, di sviluppo, che ha portato alla sostituzione, ampliamento del corpo con delle protesi, hanno finito per atrofizzare gli organi, i muscoli meno utilizzati?
Una risposta uguale per tutti non esiste, ogni uno la vede in modo soggettivo.
Anche se secondo il mio parere le protesi, in alcuni casi, possono atrofizzare, anche se in una piccolissima parte, parti del corpo meno utilizzate.
Ma è anche vero che attraverso l'invenzione di queste si è giunti a grossi risultati, miglioando la qualità di vita mi moltissime persone.
Come afferma Longo, non passa un solo giorno senza che noi non utilizziamo un mezzo tecnologico.
Tutto quello di cui noi siamo portati e spinti a fare si concentra sempre sulla tecnologia e sullo sviluppo, di cui senza non sapremmo vivere.
Proprio da poco tempo, ho avuto la fortuna di leggere un libro che riguarda proprio l'invasione della scienza, di come essa influenzi le nostre menti, dal titolo : Internet ci rende stupidi? ( di Nicolas Carr)
Il libro ci illustra appunto come, lo sviluppo della scienza ha fatto passi da gigante, internet diventi per noi un mezzo “indispensabile”, e di come esso possa distrarci dal mondo circostante.
Nicolas Carr non ci dà una risposta sul fatto che lo sviluppo danneggi o migliori le nostre condizioni di vita, ma lascia a noi la scelta, in base a quello di cui siamo a conoscenza.
L'unico ponto su cui posso aggrapparmi è: fin quando la tecnologia ha la capacità di donare un sorriso, di rendere più facile la vita delle persone, non è mai una cosa negativa se sé ne fa un buon uso!
[img][/img][img][/img]
Tutto è iniziato con la Rivoluzione Industriale, quando le macchine, hanno sostituito il lavoro dell'uomo per rendere il tutto migliore, più veloce, diminuendo lo sforzo fisico.
Da quel momento in poi, l'uomo non ha potuto fare a meno che continuare questo grande processo di sviluppo della tecnologia.
Siamo arrivati al punto che, l'uomo, può essere quasi reso perfetto, attraverso l'aiuto di protesi che permettono di sviluppare e migliorare le sue condizioni e prestazioni.
Questo lo vediamo in molti settori, anche quello cinematografico, ad esempio Terminator che ha gli arti, e un polmone artificiale.
Ma molti si chiedono: questo continuo fluire di crescita, di sviluppo, che ha portato alla sostituzione, ampliamento del corpo con delle protesi, hanno finito per atrofizzare gli organi, i muscoli meno utilizzati?
Una risposta uguale per tutti non esiste, ogni uno la vede in modo soggettivo.
Anche se secondo il mio parere le protesi, in alcuni casi, possono atrofizzare, anche se in una piccolissima parte, parti del corpo meno utilizzate.
Ma è anche vero che attraverso l'invenzione di queste si è giunti a grossi risultati, miglioando la qualità di vita mi moltissime persone.
Come afferma Longo, non passa un solo giorno senza che noi non utilizziamo un mezzo tecnologico.
Tutto quello di cui noi siamo portati e spinti a fare si concentra sempre sulla tecnologia e sullo sviluppo, di cui senza non sapremmo vivere.
Proprio da poco tempo, ho avuto la fortuna di leggere un libro che riguarda proprio l'invasione della scienza, di come essa influenzi le nostre menti, dal titolo : Internet ci rende stupidi? ( di Nicolas Carr)
Il libro ci illustra appunto come, lo sviluppo della scienza ha fatto passi da gigante, internet diventi per noi un mezzo “indispensabile”, e di come esso possa distrarci dal mondo circostante.
Nicolas Carr non ci dà una risposta sul fatto che lo sviluppo danneggi o migliori le nostre condizioni di vita, ma lascia a noi la scelta, in base a quello di cui siamo a conoscenza.
L'unico ponto su cui posso aggrapparmi è: fin quando la tecnologia ha la capacità di donare un sorriso, di rendere più facile la vita delle persone, non è mai una cosa negativa se sé ne fa un buon uso!
[img][/img][img][/img]
TammaroAlessia89- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 12.03.12
Vorrei cominciare il commento partendo da un film che amo moltissimo e che ho visto centinaia di volte "IO ROBOT", che è pura fantascienza, di un futuro 2035. Il protagonista WILL SMITH, è un polizziotto che rinnega la modernità, e tutte le forme di tecnologia e progresso. La verità è che lui più che rinnergarla, ne ha paura, teme che i robot un giorno soprassedieranno il mondo e che a mano a mano prenderanno il posto dell'uomo. I robot di questo film sono così avanzati che possono simulare quanto di più umano esista: le emozioni. Ho scelto questo film, perchè il protagonista che per tutto il film, sembra l'unico apocalittico della tecnologia di tutto il suo paese, si scopre nel bel mezzo del film, avere un braccio bionico, in seguito ad un gravissimo incidente stradale, dove proprio un robot gli ha salvato la vita. Un braccio che grazie ad uno spray riprende il normale colore della pelle umana.
Questo film è l'esempio lampante di quanto ognuno di noi pur volendo scappare lontano dalla tecnologia, ci ritroveremo a girarci intorno. Ormai è tutto tecnologia, noi stessi siamo frutto e figli del progresso. Ormai la tecnologia è parte di noi, e io stessa, anche se non sono una fan di quelle ultra moderne, tipo aggeggi touch, i-phone, i-pad e quant'altro... mi sento esclusa dal mondo, se solo, sono lontana da casa, e mi si scarica il cellulare inaspettatamente. Dare un commento sulla tecnolgia è una cosa molto difficile perchè dobbiamo sempre considerare le due facce della medaglia. Partendo da internet, ad esempio: internet ha permesso di metterci in comunicazione con i soldati che si trovano nelle loro basi militare, ha permesso la videochat, e ha tenuto più vicini molti fidanzati, amanti padri ai suoi cari. Poi però penso a ciò che diceva Foucault, e penso che internet è anche un modo per sorvegliarci e sorvegliare, è una vera e propria struttura panoptica, dove chi non sa ben utilizzare gli strumenti che ha a disposizione, finisce incastrato nei grovigli di una vera e propria ipnosi perdendo autonomamente ogni tipo di privacy. Internet è un vero e proprio "dominio" della società in tutti i sensi. Oggigiorno vengono lasciati davanti a internet milioni di bambini, a combattere contro la giungla che si trova in rete: forse però il problema sono anche i genitori troppo distratti o ignari dei pericoli che possono incontrare. Internet, i messaggini, le e-mail hanno rovinato molto dei rapporti umani, milioni di persone con la scusa di esser timidi,o lontani, si rifugiano dietro lo schermo, per dire cose che nel rapporto face to face si sognerebbero. Internet ci ha fatto perdere l'ebrezza che provavano i nostri nonni, dove non c'era via di scampo, se non parlare, guardandosi negli occhi. Le chat e tutti i nostri avatar, dove possiamo diventare chiunque, giovani, stranieri, biondi, alti... possiamo diventare chi desideriamo... ma chi però non saremo mai nella realtà. Internet, gli avatar, hanno sminuito l'importanza dei corpi, e assistiamo giorno dopo giorno alla sua dematerializzazione, presupponendo che ci sia ancora qualcosa da togliere, sciogliere, annullare. Come dicevamo anche a lezione, penso a tutte le persone con qualche disabilità, menomazioni, che nel mondo di internet e lontani dai pregiudizi della realtà di sentono liberi di spogliarsi delle vesta dei "diversi", per fingersi chiunque altro. In questo senso la modernità ci ha fatto diventare anche più cinici, prevenuti, circospetti. Ma la tecnologia, il progresso, la ricerca hanno però anche aiutato, migliorato e potenziato l'uomo, non possiamo negarlo. La tecnologia ci ha permesso di prevedere un terremoto, una catastrofe naturale. La tecnologia ci ha permesso di ridare un cuore,le gambe a chi non le aveva(come Pistorius),ci ha permesso di andare lontano in tempi brevissimi. La tecnologia ci ha dato il gps per non perdesi e trovarsi. La tecnologia ci ha permesso di fare lezioni interattive come queste.La tecnologia, ci ha dato cose, che apparentemente a noi figli del pregresso, sembrano banali: la corrente elettrica, il frigorifero... e potrei elencare milioni di altre cose. Credo che le cose in suo favore siano talmente tante, che non potrei che concludere, affermando che potenzia la vita dell'uomo. Ma gli uomini non devono dimenticare che si poteva vivere anche senza, non devono dimenticare la bellezza delle cose naturali, reali... non devono lasciare che la tecnologia prenda il sopravvento, perchè essa è pur sempre figlia dell'uomo, noi possiamo crearla e distruggerla. La vita non è solo The sims, second life, facebook, avatar o chat! Non affidiamoci solo agli e-book di ultima generazione, dimenticando il profumo dei libri, della carta.La vita vera è fatta di affetti, soffisfazioni, sacrifici, ben-essere, non è solo alienazione e ore buttate per vincere una partita ad uno stupido gioco che non ci cambierà la vita! Forse io sono una all'antica, certo non preferisco il piccione viaggiatore al cellullare...ma la vita vera è fuori dalla finestra,e dalla porta della mia stanza... e non aspetterà che io finisca la mia partita per andare avanti!
Queste due immagini sono state tagliate da me dal film di cui parlo sopra IO ROBOT e raffigurano il braccio bionico di Will Smith.
Questo film è l'esempio lampante di quanto ognuno di noi pur volendo scappare lontano dalla tecnologia, ci ritroveremo a girarci intorno. Ormai è tutto tecnologia, noi stessi siamo frutto e figli del progresso. Ormai la tecnologia è parte di noi, e io stessa, anche se non sono una fan di quelle ultra moderne, tipo aggeggi touch, i-phone, i-pad e quant'altro... mi sento esclusa dal mondo, se solo, sono lontana da casa, e mi si scarica il cellulare inaspettatamente. Dare un commento sulla tecnolgia è una cosa molto difficile perchè dobbiamo sempre considerare le due facce della medaglia. Partendo da internet, ad esempio: internet ha permesso di metterci in comunicazione con i soldati che si trovano nelle loro basi militare, ha permesso la videochat, e ha tenuto più vicini molti fidanzati, amanti padri ai suoi cari. Poi però penso a ciò che diceva Foucault, e penso che internet è anche un modo per sorvegliarci e sorvegliare, è una vera e propria struttura panoptica, dove chi non sa ben utilizzare gli strumenti che ha a disposizione, finisce incastrato nei grovigli di una vera e propria ipnosi perdendo autonomamente ogni tipo di privacy. Internet è un vero e proprio "dominio" della società in tutti i sensi. Oggigiorno vengono lasciati davanti a internet milioni di bambini, a combattere contro la giungla che si trova in rete: forse però il problema sono anche i genitori troppo distratti o ignari dei pericoli che possono incontrare. Internet, i messaggini, le e-mail hanno rovinato molto dei rapporti umani, milioni di persone con la scusa di esser timidi,o lontani, si rifugiano dietro lo schermo, per dire cose che nel rapporto face to face si sognerebbero. Internet ci ha fatto perdere l'ebrezza che provavano i nostri nonni, dove non c'era via di scampo, se non parlare, guardandosi negli occhi. Le chat e tutti i nostri avatar, dove possiamo diventare chiunque, giovani, stranieri, biondi, alti... possiamo diventare chi desideriamo... ma chi però non saremo mai nella realtà. Internet, gli avatar, hanno sminuito l'importanza dei corpi, e assistiamo giorno dopo giorno alla sua dematerializzazione, presupponendo che ci sia ancora qualcosa da togliere, sciogliere, annullare. Come dicevamo anche a lezione, penso a tutte le persone con qualche disabilità, menomazioni, che nel mondo di internet e lontani dai pregiudizi della realtà di sentono liberi di spogliarsi delle vesta dei "diversi", per fingersi chiunque altro. In questo senso la modernità ci ha fatto diventare anche più cinici, prevenuti, circospetti. Ma la tecnologia, il progresso, la ricerca hanno però anche aiutato, migliorato e potenziato l'uomo, non possiamo negarlo. La tecnologia ci ha permesso di prevedere un terremoto, una catastrofe naturale. La tecnologia ci ha permesso di ridare un cuore,le gambe a chi non le aveva(come Pistorius),ci ha permesso di andare lontano in tempi brevissimi. La tecnologia ci ha dato il gps per non perdesi e trovarsi. La tecnologia ci ha permesso di fare lezioni interattive come queste.La tecnologia, ci ha dato cose, che apparentemente a noi figli del pregresso, sembrano banali: la corrente elettrica, il frigorifero... e potrei elencare milioni di altre cose. Credo che le cose in suo favore siano talmente tante, che non potrei che concludere, affermando che potenzia la vita dell'uomo. Ma gli uomini non devono dimenticare che si poteva vivere anche senza, non devono dimenticare la bellezza delle cose naturali, reali... non devono lasciare che la tecnologia prenda il sopravvento, perchè essa è pur sempre figlia dell'uomo, noi possiamo crearla e distruggerla. La vita non è solo The sims, second life, facebook, avatar o chat! Non affidiamoci solo agli e-book di ultima generazione, dimenticando il profumo dei libri, della carta.La vita vera è fatta di affetti, soffisfazioni, sacrifici, ben-essere, non è solo alienazione e ore buttate per vincere una partita ad uno stupido gioco che non ci cambierà la vita! Forse io sono una all'antica, certo non preferisco il piccione viaggiatore al cellullare...ma la vita vera è fuori dalla finestra,e dalla porta della mia stanza... e non aspetterà che io finisca la mia partita per andare avanti!
Queste due immagini sono state tagliate da me dal film di cui parlo sopra IO ROBOT e raffigurano il braccio bionico di Will Smith.
Valentina Morra- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 13.03.12
- Messaggio n°64
La Tecnologia nella Vita Umana
Oggi abbiamo sviluppato un’ argomento molto noto e familiare, l’evoluzione tecnologica. L’essere umanocol passar del tempo si è accostato sempre più al mondo tecnologico, tanto che alcune tecnologie sono diventate indispensabili data la sua invasione; basta girarsi intorno e subito si capisce che siamo circondatati dalla tecnologia proprio perché la maggior parte delle cose sono fatte o sono parte di essa.
Se pensiamo a come e quanto sia cambiato il mondo dovremo pensare che pian piano l’essere umano scomparirà fino ad essere rimpiazzati da robot fatti di tecnologia pura; anche ai tempi dei nostri nonni, si può dire che la tecnologia era del tutto inesistente mentre adesso siamo diventati quasi dipendenti da essa. A volte la tecnologia ci permette di fare cose quasi impossibili ma talvolta permette o meglio noi permettiamo ad essa di atrofizzarci.
Uno dei esempi più banali che posso prendere in considerazione è il cellulare, ormai la tecnologia sui cellulari è diventata invasiva, ha invaso anche quello strumento che prima ci permetteva solo di chiamare o messaggiare con l’altra persona invece adesso il cellulare è diventato multifunzionale: può ascoltare la musica collegandoti da internet, puoi leggere la posta tramite l’e-mail, puoi usarlo anche come strumento per chattare, magari talvolta si usa il cellulare anche per fare una telefonata ad un vicino di casa per sapere come sta piuttosto che fargli visita, su questo piano la tecnologia ci atrofizza ma se chiamassimo qualcuno che si trova oltre i confini del nostro territorio, per esempio, in quel caso il telefono ci potenzia poiché potremmo parlare con quella persona senza muoversi dal posto in cui ci troviamo. Il cellulare/telefono rende presente attraverso la voce colui che non c’è fisicamente.
La tecnologia entra in relazione con l’essere umano quando rappresenta un’estensione delle sue capacità “naturali”; il telefonino , il telecomando della tv, mezzi di trasporto sono tutti strumenti tecnologici che potenziano le capacità umane come nel sentire, nel vedere , nello spostarsi nello spazio…
Ormai la tecnologia ed il corpo umano sono contaminati a vicenda, infatti l’essere umano usa la tecnologia quotidianamente ed è diventato impossibile non usare uno strumento tecnologico.
Negli ultimi decenni si è assistito a una progressiva tecnicizzazione della vita umana: di fatto ogni giorno ci imbattiamo e cooperiamo con tante tecnologie (il linguaggio parlato o scritto, disegni, penne, carta, orologi, cellulari, computer e così via) che giocano un ruolo cruciale nelle nostre attività. Appartiene alla nostra esperienza quotidiana sperimentare come la tecnologia possieda un potenziale di trasformazione dell’uomo e del suo mondo: creiamo artefatti tecnologici che riflettono ciò che gli esseri umani aspirano di essere e allo stesso tempo la nostra vita quotidiana è plasmata e modificata dalla progressiva presenza di artefatti tecnologici.
Come sopradetto, la tecnologia è ovunque, quando andiamo in un bar, ci sono i televisori per intratenere la clientela, in un ristorante c’è per esempio una tavoletta elettronica che è in collegamento in tempo reale con la cucina per le ordinazioni, nei supermercati c’è la videosorveglianza, ecc. ecc. e questi sono solo pochi dei luoghi più comuni che una persona qualunque può frequentare; tanto che la tecnologia ha pervaso la vita umana, lo stesso essere umano per capire come azionare un dispositivo, appunto tecnologico, nemmeno le legge le istruzioni poiché lo considera qualcosa di semplice, qualcosa di facile...qualcosa di quotidiano, di “NORMALE”
L’avvento del cyborg: una metafora del rapporto tra uomo e tecnologia che diventa realtà
Questo concetto è cosi vero che il sig. Antonio Spadaro ha elaborato un testo teologico in cui mette in relazione diversi concetti, teologici appunto, in relazione con la terminologia del Pc, di seguito gli esempi:
“si «salva» da una condanna teologica attraverso il perdono, ma poiché sul computer si «salva» per impedire l'oblio e la cancellazione, allora il nuovo contesto nel quale viaggia la parola «salvare» invita a riflettere sul fatto che il perdono non è la cancellazione. E che cosa si scopre indagando sulla parola «convertire»? Convertire un file significa mutarlo in un altro formato in modo che sia interpretabile in un altro codice e in un altro linguaggio: «la conversione è dunque una redenzione dall'incomunicabilità»”.
Il concetto di potenziamento o atrofizzazione tramite la tecnologia, non è semplice come appare ed è, a mio avviso, un concetto estremamente se non puramente soggettivo poiché la distinzione fra potenziamento ed atrofizzazione non è nettamente separata ma ha margini di distinzione che si confondono tra loro; quando si dice che un mezzo tecnologico è un potenziamento? Quando invece è un atrofizzazione?
La risposta è semplice, ma il significato è complesso...la tecnologia è un potenziamento sempre, ma quando questo potenziamento viene utilizzato sempre, facendone un abuso, allora, in quel momento diviene un atrofizzazione.
Se pensiamo a come e quanto sia cambiato il mondo dovremo pensare che pian piano l’essere umano scomparirà fino ad essere rimpiazzati da robot fatti di tecnologia pura; anche ai tempi dei nostri nonni, si può dire che la tecnologia era del tutto inesistente mentre adesso siamo diventati quasi dipendenti da essa. A volte la tecnologia ci permette di fare cose quasi impossibili ma talvolta permette o meglio noi permettiamo ad essa di atrofizzarci.
Uno dei esempi più banali che posso prendere in considerazione è il cellulare, ormai la tecnologia sui cellulari è diventata invasiva, ha invaso anche quello strumento che prima ci permetteva solo di chiamare o messaggiare con l’altra persona invece adesso il cellulare è diventato multifunzionale: può ascoltare la musica collegandoti da internet, puoi leggere la posta tramite l’e-mail, puoi usarlo anche come strumento per chattare, magari talvolta si usa il cellulare anche per fare una telefonata ad un vicino di casa per sapere come sta piuttosto che fargli visita, su questo piano la tecnologia ci atrofizza ma se chiamassimo qualcuno che si trova oltre i confini del nostro territorio, per esempio, in quel caso il telefono ci potenzia poiché potremmo parlare con quella persona senza muoversi dal posto in cui ci troviamo. Il cellulare/telefono rende presente attraverso la voce colui che non c’è fisicamente.
La tecnologia entra in relazione con l’essere umano quando rappresenta un’estensione delle sue capacità “naturali”; il telefonino , il telecomando della tv, mezzi di trasporto sono tutti strumenti tecnologici che potenziano le capacità umane come nel sentire, nel vedere , nello spostarsi nello spazio…
Ormai la tecnologia ed il corpo umano sono contaminati a vicenda, infatti l’essere umano usa la tecnologia quotidianamente ed è diventato impossibile non usare uno strumento tecnologico.
Negli ultimi decenni si è assistito a una progressiva tecnicizzazione della vita umana: di fatto ogni giorno ci imbattiamo e cooperiamo con tante tecnologie (il linguaggio parlato o scritto, disegni, penne, carta, orologi, cellulari, computer e così via) che giocano un ruolo cruciale nelle nostre attività. Appartiene alla nostra esperienza quotidiana sperimentare come la tecnologia possieda un potenziale di trasformazione dell’uomo e del suo mondo: creiamo artefatti tecnologici che riflettono ciò che gli esseri umani aspirano di essere e allo stesso tempo la nostra vita quotidiana è plasmata e modificata dalla progressiva presenza di artefatti tecnologici.
Come sopradetto, la tecnologia è ovunque, quando andiamo in un bar, ci sono i televisori per intratenere la clientela, in un ristorante c’è per esempio una tavoletta elettronica che è in collegamento in tempo reale con la cucina per le ordinazioni, nei supermercati c’è la videosorveglianza, ecc. ecc. e questi sono solo pochi dei luoghi più comuni che una persona qualunque può frequentare; tanto che la tecnologia ha pervaso la vita umana, lo stesso essere umano per capire come azionare un dispositivo, appunto tecnologico, nemmeno le legge le istruzioni poiché lo considera qualcosa di semplice, qualcosa di facile...qualcosa di quotidiano, di “NORMALE”
L’avvento del cyborg: una metafora del rapporto tra uomo e tecnologia che diventa realtà
Questo concetto è cosi vero che il sig. Antonio Spadaro ha elaborato un testo teologico in cui mette in relazione diversi concetti, teologici appunto, in relazione con la terminologia del Pc, di seguito gli esempi:
“si «salva» da una condanna teologica attraverso il perdono, ma poiché sul computer si «salva» per impedire l'oblio e la cancellazione, allora il nuovo contesto nel quale viaggia la parola «salvare» invita a riflettere sul fatto che il perdono non è la cancellazione. E che cosa si scopre indagando sulla parola «convertire»? Convertire un file significa mutarlo in un altro formato in modo che sia interpretabile in un altro codice e in un altro linguaggio: «la conversione è dunque una redenzione dall'incomunicabilità»”.
Il concetto di potenziamento o atrofizzazione tramite la tecnologia, non è semplice come appare ed è, a mio avviso, un concetto estremamente se non puramente soggettivo poiché la distinzione fra potenziamento ed atrofizzazione non è nettamente separata ma ha margini di distinzione che si confondono tra loro; quando si dice che un mezzo tecnologico è un potenziamento? Quando invece è un atrofizzazione?
La risposta è semplice, ma il significato è complesso...la tecnologia è un potenziamento sempre, ma quando questo potenziamento viene utilizzato sempre, facendone un abuso, allora, in quel momento diviene un atrofizzazione.
MIRIAM MUSTO- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 19.03.12
Età : 33
Località : Napoli
In aula abbiamo affrontato il laboratorio avatar e tra i due quesiti posti quello ke più mi ha colpito è:
La realtà virtuale per un disabile…
Il titolo che io ho dato è LA VITA NASCOSTA DI UN PICCOLO AVTAR
In realtà mi è piaciuto dare qst titolo principalmente xkè mi immagino un bambino disabile dietro lo schermo di un pc più libero;libero di esprimersi in tutte le sue qualità senza la paura di essere giudicato x ciò ke realmente appare!!!
una realtà purtroppo a breve durata in quanto molto presto questi bambini dovranno fare i conti con la realtà circostante ….
La realtà virtuale per un disabile…
Il titolo che io ho dato è LA VITA NASCOSTA DI UN PICCOLO AVTAR
In realtà mi è piaciuto dare qst titolo principalmente xkè mi immagino un bambino disabile dietro lo schermo di un pc più libero;libero di esprimersi in tutte le sue qualità senza la paura di essere giudicato x ciò ke realmente appare!!!
una realtà purtroppo a breve durata in quanto molto presto questi bambini dovranno fare i conti con la realtà circostante ….
PAOLA MUSELLA- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 19.03.12
Per quanto riguarda il quesito sulla tecnologia, se potenzia o atrofizza le capacità dell'uomo;personalmente credo che in primis bisogna saper coinvivere con essa,in quanto penso se concepita come rimedio all'insufficienza dell'uomo, può essere utile a potenziare e soddisfare determinate esigenze a cui l'uomo non può provvedere in quanto limitato.
Dall'altro lato,credo che la tecnologia possa atrofizzare le capacità dell'uomo.Se solo pensiamo all'eccessivo ed errato utilizzo del computer,ci si rende conto come quest'ultimo abbia portato ad una inconcepibile diminuizione delle relazioni umane,alla scomparsa del dialogo e a crescenti silenzi.
Dall'altro lato,credo che la tecnologia possa atrofizzare le capacità dell'uomo.Se solo pensiamo all'eccessivo ed errato utilizzo del computer,ci si rende conto come quest'ultimo abbia portato ad una inconcepibile diminuizione delle relazioni umane,alla scomparsa del dialogo e a crescenti silenzi.
Nadia Frascadore- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°67
''La tecnologia... è una cosa curiosa. Ti dà grandi doni in una mano, e ti pugnala alle spalle con l'altra'' (Charles Percy Snow)
"Fra i diversi strumenti dell’uomo il più stupefacente è senza dubbio il libro. Gli altri sono estensioni del suo corpo. Il microscopio, il telescopio, sono estensioni della sua vista; il telefono è l’estensione della voce; poi ci sono l’aratro, la falce e il martello, estensioni del suo braccio. Ma il libro è un’altra cosa: il libro è l’estensione della memoria e dell’immaginazione."
Questo aforisma dello scrittore Jorge Luis Borges è molto utile perché ci fa capire l’utilità delle tecnologie estensive,infatti ,non bisogna sottovalutare la capacità di espandere la propria memoria ed immaginazione attraverso i libri. Ugualmente i telefoni cellulari,computer portatili,fungono da protesi alle nostre funzioni corporali,come spiega Vittorio Andreoli nel libro “La vita digitale”. Inoltre,ci sono stati tanti altri studiosi che hanno cercato di comprendere come i media hanno influenzato la società: McLuhan,Postman,Andreoli…
McLuhan nei suoi testi (Galassia Gutembreg; Gli strumenti del Comunicare ed altri) ha parlato dei media, intuendone non solo i limiti ma anche le potenzialità, come appunto la grande capacità di coinvolgimento che le tecnologie rappresentano.
Il villaggio globale di cui parlava McLuhan è oggi una realtà ed effettivamente, in alcune situazioni, la rete è uno strumento di condivisione altamente democratico: essa infatti offre la possibilità di comunicare notizie anche importanti e di diffonderle, facendole arrivare ovunque in tempo reale, e quindi consente a molte persone di conoscere avvenimenti.
Purtroppo però l’uso che oggi si fa di Internet non è sempre positivo: credo che la tecnologia abbia trasformato la nostra vita e non sempre in maniera positiva. L’abitudine di trascorrere intere giornate in chat o su social network come facebook rende i giovani di oggi impreparati ad affrontare la vita reale. Il corpo a cui siamo attaccati, di cui parla Sandy Stone, ha bisogno di essere vissuto e agito nel mondo reale, a cui appartiene. Ben venga Internet, ben venga la possibilità di allacciare e mantenere contatti con persone lontane da noi ma guai a perdere il contatto con la realtà che ci circonda perché la vita va vissuta dal vero. L’arte di vivere si impara vivendo, senza nascondersi dietro lo schermo di un computer.
Questo aforisma dello scrittore Jorge Luis Borges è molto utile perché ci fa capire l’utilità delle tecnologie estensive,infatti ,non bisogna sottovalutare la capacità di espandere la propria memoria ed immaginazione attraverso i libri. Ugualmente i telefoni cellulari,computer portatili,fungono da protesi alle nostre funzioni corporali,come spiega Vittorio Andreoli nel libro “La vita digitale”. Inoltre,ci sono stati tanti altri studiosi che hanno cercato di comprendere come i media hanno influenzato la società: McLuhan,Postman,Andreoli…
McLuhan nei suoi testi (Galassia Gutembreg; Gli strumenti del Comunicare ed altri) ha parlato dei media, intuendone non solo i limiti ma anche le potenzialità, come appunto la grande capacità di coinvolgimento che le tecnologie rappresentano.
Il villaggio globale di cui parlava McLuhan è oggi una realtà ed effettivamente, in alcune situazioni, la rete è uno strumento di condivisione altamente democratico: essa infatti offre la possibilità di comunicare notizie anche importanti e di diffonderle, facendole arrivare ovunque in tempo reale, e quindi consente a molte persone di conoscere avvenimenti.
Purtroppo però l’uso che oggi si fa di Internet non è sempre positivo: credo che la tecnologia abbia trasformato la nostra vita e non sempre in maniera positiva. L’abitudine di trascorrere intere giornate in chat o su social network come facebook rende i giovani di oggi impreparati ad affrontare la vita reale. Il corpo a cui siamo attaccati, di cui parla Sandy Stone, ha bisogno di essere vissuto e agito nel mondo reale, a cui appartiene. Ben venga Internet, ben venga la possibilità di allacciare e mantenere contatti con persone lontane da noi ma guai a perdere il contatto con la realtà che ci circonda perché la vita va vissuta dal vero. L’arte di vivere si impara vivendo, senza nascondersi dietro lo schermo di un computer.
Fiorella Moio- Messaggi : 14
Data di iscrizione : 12.03.12
- Messaggio n°68
SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO...
Inizio questo commento dal titolo, un antico proverbio che, secondo me, rappresenta un pò la realtà, poiché oggi, parlando particolarmente delle tecnologie, si può affermare che siamo più avanzati ed evoluti rispetto all’età dei nostri genitori e dei nostri nonni.
Ho riflettuto maggiormente sulla questione delle tecnologie come atrofizzazione o potenziamento e sono arrivata alla conclusione che dipende in parte dalla persona e da come quest’ultima vive la tecnologia. Un esempio di tecnologia come atrofizzazione è quella del robot Andrew del film “L’uomo bicentenario”, che parla di un robot che è stanco del suo corpo “tecnologico” che può svolgere qualsiasi attività ma che non può provare emozioni e sentimenti e non può amare e così decide di trasformare il suo corpo e farlo diventare umano e mortale, forse questo è un esempio un pò vago, ma a me è rimasto impresso il ricordo di questo robot-umano da quando ero piccola che vidi il film per la prima volta.
Per quanto riguarda la tecnologia come potenziamento quasi tutto può essere considerato tale partendo dal telefono al computer fino ai mezzi di trasporto, utili per le nuove generazioni e considerate ora indispensabili, a questo punto mi vien da chiedere: i nostri antenati come vivevano senza tecnologia? Parlando con mio padre dei suoi tempi spesso mi racconta come si viveva in passato, dicendomi che magri noi ci lamentiamo perché andiamo a scuola o all’università con i mezzi pubblici mentre lui e i suoi fratelli per spostarsi dovevano farlo a piedi altrimenti non potevano fare niente. Da qui nasce il titolo di questo commento, perché un tempo non c’erano tutte queste novità, da alcuni considerati cose indispensabili (nuova generazione) e da altri cose inutili che portano alla distruzione della socializzazione (vecchia generazione).
In aula abbiamo parlato di tecnologie abilitanti come ad esempio un comunicatore per una persona che non parla, o un’immagine, e di tecno-potenziamenti come ad esempio i mezzi di trasporto, la casa o le scarpe, e qui è saltato fuori, ancora una volta, il nome dell’atleta Pistorius.
Abbiamo fatto un laboratorio incredibile e divertente, abbiamo visto dei video sull’attenzione senza notare i diversi cambiamenti che avvenivano alle spalle delle persone in primo piano.
Parlando di cambiamento, rispondo alla domanda Reale o Virtuale dicendo che secondo me il virtuale con il passare del tempo crea una falsa realtà, porta ad immedesimarsi nell’avatar di giochi virtuali e rappresentano un ostacolo per l’educazione.
Mi ha affascinato il pensiero di A. Caronia che ritiene che l’uomo tecnologico ha un corpo diviso in due parti, quello virtuale e quello reale, il virtuale è quello che noi formiamo sul web (avatar) invece quello reale è quello che mostriamo nella realtà.
In conclusione ritengo che presto la tecnologia dominerà e che il virtuale diventerà realtà creando una seconda vita.
Ho riflettuto maggiormente sulla questione delle tecnologie come atrofizzazione o potenziamento e sono arrivata alla conclusione che dipende in parte dalla persona e da come quest’ultima vive la tecnologia. Un esempio di tecnologia come atrofizzazione è quella del robot Andrew del film “L’uomo bicentenario”, che parla di un robot che è stanco del suo corpo “tecnologico” che può svolgere qualsiasi attività ma che non può provare emozioni e sentimenti e non può amare e così decide di trasformare il suo corpo e farlo diventare umano e mortale, forse questo è un esempio un pò vago, ma a me è rimasto impresso il ricordo di questo robot-umano da quando ero piccola che vidi il film per la prima volta.
Per quanto riguarda la tecnologia come potenziamento quasi tutto può essere considerato tale partendo dal telefono al computer fino ai mezzi di trasporto, utili per le nuove generazioni e considerate ora indispensabili, a questo punto mi vien da chiedere: i nostri antenati come vivevano senza tecnologia? Parlando con mio padre dei suoi tempi spesso mi racconta come si viveva in passato, dicendomi che magri noi ci lamentiamo perché andiamo a scuola o all’università con i mezzi pubblici mentre lui e i suoi fratelli per spostarsi dovevano farlo a piedi altrimenti non potevano fare niente. Da qui nasce il titolo di questo commento, perché un tempo non c’erano tutte queste novità, da alcuni considerati cose indispensabili (nuova generazione) e da altri cose inutili che portano alla distruzione della socializzazione (vecchia generazione).
In aula abbiamo parlato di tecnologie abilitanti come ad esempio un comunicatore per una persona che non parla, o un’immagine, e di tecno-potenziamenti come ad esempio i mezzi di trasporto, la casa o le scarpe, e qui è saltato fuori, ancora una volta, il nome dell’atleta Pistorius.
Abbiamo fatto un laboratorio incredibile e divertente, abbiamo visto dei video sull’attenzione senza notare i diversi cambiamenti che avvenivano alle spalle delle persone in primo piano.
Parlando di cambiamento, rispondo alla domanda Reale o Virtuale dicendo che secondo me il virtuale con il passare del tempo crea una falsa realtà, porta ad immedesimarsi nell’avatar di giochi virtuali e rappresentano un ostacolo per l’educazione.
Mi ha affascinato il pensiero di A. Caronia che ritiene che l’uomo tecnologico ha un corpo diviso in due parti, quello virtuale e quello reale, il virtuale è quello che noi formiamo sul web (avatar) invece quello reale è quello che mostriamo nella realtà.
In conclusione ritengo che presto la tecnologia dominerà e che il virtuale diventerà realtà creando una seconda vita.
Ultima modifica di Fiorella Moio il Mar Apr 17, 2012 9:02 pm - modificato 1 volta.
eleonora daniele- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 14.03.12
- Messaggio n°69
"Il virtuale ha assorbito il reale".
Tra le due domande proposte a lezione ho deciso di soffermarmi sul reale e virtuale.Vorrei partire da una frase di Longo:”Non passa un solo giorno senza che noi non utilizziamo un mezzo tecnologico”.Alcuni esempi sono i computer al lavoro,il portatile mentre siamo in treno,a casa il pc per navigare su internet,scaricare file,fare acquisti e chattare con i propri amici o il computer per giocare con i videogames,il telefono cellulare per parlare e scrivere sms e poi ci sono anche la macchina fotografica digitale ed il palmare.Il telefono ha favorito comportamenti come le abitudini alla scrittura veloce,a scapito della scrittura più complessa.A proposito di virtualità,la vita artificiale viene considerata dalla Turkle quella disciplina che si occupa della costruzione di organismi e sistemi che,se presenti in natura,sarebbero considerati vivi.L’idea portante è la produzione di comportamenti simili a quelli della vita su di un computer.Lo schermo del computer è il luogo dove interpretiamo i nostri drammi,di cui siamo produttori,registri ed attori:esso rappresenta la nuova dimora delle nostre fantasie.Con l’avvento di Internet e del mondo virtuale,si parla di Avatar,un alter-ego ideato dall’uomo,un alter-ego virtuale semplice,un personaggio di un videogioco,un nikname da chat,un personaggio immaginario da videogame a cui diamo un nome,un aspetto che è quello che creiamo noi al pc,ma non lo incontreremo mai faccia a faccia,sarà dentro il nostro pc e possiamo muoverlo,attivarlo,farlo vivere in realtà alternative come The Sims ma non toccarlo con le nostre mani.Sandy Stone afferma:”Non importa quanto virtuale il soggetto possa diventare,c’è sempre un corpo attaccato”.è possibile avere un doppio corpo on–line:uno fisico ed uno virtuale,posseduto dalle tecnologie dell’informazione.Questo corpo elettronico è dato dall’insieme delle nostre informazioni on-line.Del corpo virtuale ne parla Antonio Caronia;il corpo,parlando di virtualità,diventa,per Caronia,corpo disseminato,corpo senza più centro.Ed è proprio il corpo disseminato che modifica il rapporto tra corpo e identità.
I video visionati a lezione dal titolo Cosa ti dice il cervello sono la dimostrazione di come noi ci focalizziamo solo sulle cose che risaltano ai nostri occhi senza tener conto di tutto il resto,di quello che c'è intorno,che fa da sfondo.Le persone molte volte si creano nuove identità,si nascondono dietro allo schermo per non essere giudicate o semplicemente per non apparire.La cosa fondamentale è che bisogna essere sempre se stessi nel bene e nel male,non importa se si viene giudicati o meno l'importante è vivere,vivere senza finzione.Molto spesso ci si nasconde dietro a un falso nome per non mostrare la propria reale identità indossando quindi una vera e propria maschera.Viviamo in un’epoca nella quale ognuno costruisce mondi virtuali per fuggire dalle attività quotidiane,ma,in realtà,non riusciamo a fuggire da noi stessi.Noi cerchiamo rifugio in altre dimensioni perché la nostra vita (quella non virtuale)è diventata difficile e questo ci pesa molto.Quindi la persona sente che deve scappare in un’altra dimensione,rifugiarsi in un luogo,dove può,anche se per poco,distogliere il suo pensiero da tutti i problemi che non sa come affrontare e risolvere.Ed è proprio per questo che si costruisce degli ambiti nei quali può trovare rifugio.La Realtà Virtuale è percepita come una nuova tecnologia che si prefigge di alterare in modo considerevole il modo in cui gli individui possono interagire con il computer.Introduce la volontà di creare una dimensione “parallela” nella quale l’utente si immerge.Il soggetto crede realmente di essere in quel mondo e di potervi interagire,proprio come accade nel mondo reale.Il soggetto non è quindi più soltanto un semplice spettatore di ciò che accade sullo schermo ma ha una partecipazione attiva.La realtà virtuale quindi simula la realtà effettiva.La realtà virtuale può essere considerata come il punto più elevato nel tentativo di rendere l’interazione con i nuovi media il più possibile simile a quella che ciascuno di noi ha all’interno di un ambiente reale.La realtà virtuale per i disabili può essere considerata un mezzo(ad esempio le chat)per esprimere liberamente le proprie emozioni senza limiti,un rifugio,un luogo dove nascondersi,per non apparire perché si sentono e si vedono diversi o perché è la stessa società che li fa sentire tali.Quest’ultima dovrebbe incoraggiarli e aiutarli ad essere se stessi,perché ognuno è speciale e diverso a modo suo.
Utilizzare i più innovativi e avanzati sistemi per la riabilitazione neuromotoria dei bambini con disabilità, mediante l’utilizzo della tecnologia della realtà virtuale:è questo l’obiettivo della “Fondazione Don Gnocchi”.La realtà virtuale è un insieme di sofisticate tecnologie che consentono una completa immersione visiva ed uditiva in un ambiente virtuale e che stanno trovando applicazione e successo nei percorsi riabilitativi rivolti a bambini e adulti con disabilità di natura motoria,cognitiva e sensoriale.
I video visionati a lezione dal titolo Cosa ti dice il cervello sono la dimostrazione di come noi ci focalizziamo solo sulle cose che risaltano ai nostri occhi senza tener conto di tutto il resto,di quello che c'è intorno,che fa da sfondo.Le persone molte volte si creano nuove identità,si nascondono dietro allo schermo per non essere giudicate o semplicemente per non apparire.La cosa fondamentale è che bisogna essere sempre se stessi nel bene e nel male,non importa se si viene giudicati o meno l'importante è vivere,vivere senza finzione.Molto spesso ci si nasconde dietro a un falso nome per non mostrare la propria reale identità indossando quindi una vera e propria maschera.Viviamo in un’epoca nella quale ognuno costruisce mondi virtuali per fuggire dalle attività quotidiane,ma,in realtà,non riusciamo a fuggire da noi stessi.Noi cerchiamo rifugio in altre dimensioni perché la nostra vita (quella non virtuale)è diventata difficile e questo ci pesa molto.Quindi la persona sente che deve scappare in un’altra dimensione,rifugiarsi in un luogo,dove può,anche se per poco,distogliere il suo pensiero da tutti i problemi che non sa come affrontare e risolvere.Ed è proprio per questo che si costruisce degli ambiti nei quali può trovare rifugio.La Realtà Virtuale è percepita come una nuova tecnologia che si prefigge di alterare in modo considerevole il modo in cui gli individui possono interagire con il computer.Introduce la volontà di creare una dimensione “parallela” nella quale l’utente si immerge.Il soggetto crede realmente di essere in quel mondo e di potervi interagire,proprio come accade nel mondo reale.Il soggetto non è quindi più soltanto un semplice spettatore di ciò che accade sullo schermo ma ha una partecipazione attiva.La realtà virtuale quindi simula la realtà effettiva.La realtà virtuale può essere considerata come il punto più elevato nel tentativo di rendere l’interazione con i nuovi media il più possibile simile a quella che ciascuno di noi ha all’interno di un ambiente reale.La realtà virtuale per i disabili può essere considerata un mezzo(ad esempio le chat)per esprimere liberamente le proprie emozioni senza limiti,un rifugio,un luogo dove nascondersi,per non apparire perché si sentono e si vedono diversi o perché è la stessa società che li fa sentire tali.Quest’ultima dovrebbe incoraggiarli e aiutarli ad essere se stessi,perché ognuno è speciale e diverso a modo suo.
Utilizzare i più innovativi e avanzati sistemi per la riabilitazione neuromotoria dei bambini con disabilità, mediante l’utilizzo della tecnologia della realtà virtuale:è questo l’obiettivo della “Fondazione Don Gnocchi”.La realtà virtuale è un insieme di sofisticate tecnologie che consentono una completa immersione visiva ed uditiva in un ambiente virtuale e che stanno trovando applicazione e successo nei percorsi riabilitativi rivolti a bambini e adulti con disabilità di natura motoria,cognitiva e sensoriale.
maria riccardi 90- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 15.03.12
Località : acerra
- Messaggio n°70
"IL POTERE CHE LA TECNOLOGIA HA SULL UOMO"
Sè PENSIAMO AD UN BAMBINO ,SPESSO QUELLO CHE CI FA TENEREZZA è LA SUA CURIOSITà VERSO GLI OGGETTI , AD ESEMPIO QUANDO HA INTERESSE PER UN GIOCATTOLO , A VOLTE LA SUA CURIOSITà LO INDUCE A ROMPERLO PER COMPRENDERE COME FUNZIONA "TECNOLOGIA". L UOMO è SEMPRE STATO UN UOMO FABER ,CIOè INVENTORE E COSTRUTTORE PER Sè E PER GLI ALTRI è CIO CHE OGGI CHIAMIAMO TECNOLOGIA. QUESTO PER DIRE CHE L UOMO SIN DALL INIZIO DELLA SUA CREAZIONE HA SEMPRE CERCATO QUALCOSA CHE SUPERASSE I SUOI LIMITI NEL LAVORO LA FAMOSA MACCHINA AL POSTO DELL UOMO.-LA TECNOLOGIA COME ATROFIZZAZIONE O COME POTENZIAMENTO? BILL GATES DICEVA :-LA PRIMA REGOLA DI OGNI TECNOLOGIA USATA NEGLI AFFARI E CHE L AUTOMAZIONE APPLICATA UN OPERAZIONE EFFICIENTE NE INGRANDIRà L EFFICIENZA.-LA SECONDA REGOLA è CHE L AUTOMAZIONE APPLICATA AD UN OPERAZIONE INEFFICIENTE NE INGRANDIRà L INEFFICIENZA.L AUTOMAZIONE INTESA COME QUELL INSIEME DI SISTEMI O OPERAZIONI CHE RENDONO COMPLETAMENTE AUTOMATICO UN PROCESSO PRODUTTIVO ELIMINANDO IN TUTTO O IN PARTE L OPERA DELL UOMO.IN QUEST ULTIMO DECENNIO LA TECNOLOGIA NON HA FATTO ALTRO CHE MIGLIORARE SEMPRE DI PIù -DA UN LATO ,I TELEFONI ,I COMPUTER, LE AUTOMOBILI , PER QUANTO RIGUARDA IL CAMPO MEDICO HA FATTO GRANDI SALTI CON LE INVENZIONI DELLE PROTESI E DELLE TECNICHE ABILITANTI PROPRIO PER PERSONE DISABILI. IN QUESTO SENSO NON HA FATTO ALTRO CHE MIGLIORARE L ESSERE UMANO RISOLVENDO ALCUNI LIMITI RIGUARDO ALLA COMUNICAZIONE O AL BENESSERE FISICO.DALL ALTRO LATO LA TECNOLOGIA è STATA INTEGRATA PER" RIEMPIRE2 LE GIORNATE DELLE PERSONE: BAMBINI ,,ADULTI ED ANZIANI COSTRUENDO QUASI UNA "VITA ARTIFICIALE" CON L INVENZIONE AD ESEMPIO DI I MUD (GIOCHI CHE CONSENTONO DI ENTRARE IN SPAZI VIRTUALI) O LE CHAT LA POSSIBILITà DI ASSUMERE DIVERSI RUOLI DIETRO AD UNO SCHERMO.è UN MONDO VIRTUALE DOVE INVECE DI UN UOMO IN CARNE ED OSSA VI è UNA SORTA DI AVATAR COMPOSTO SOLO DI PIXEL DIGITALI , UN AVATAR CREATO DALL UOMO PER ESSERE O PER AVERE QUALCOSA CHE NON HA NELLA VITA REALE, OSSIA UN GIOCO . LA TECNOLOGIA DUNQUE PUO ESSERE UN BENESSERE FONDAMENTALE DELL UOMO ,MA PUO ANCHE RENDERE L UOMO SCHIAVO ,PIGRO E SUPERFICIALE .
Cira Toscano- Messaggi : 19
Data di iscrizione : 12.03.12
Età : 36
Località : Napoli
Ieri a lezione è stato affrontato uno dei temi che soprattutto dal Novecento in poi ha cominciato ad avere fortemente piede nella società ovvero quello delle TECNOLOGIE &L'UOMO.
Si è notato in che modo entrambi hanno avuto una crescita enorme.Si pensi alle prime forme di comunicazione(per esempio)
-LETTERE->ke permettevano un contatto più diretto con l'altra ersona.Il contatto"DA VICINO",il contatto del"GUARDARE NEGLI OCCHI" ,contatto tra"MITTENTE E DESTINATARIO".
-successivamente TELEFONO->che ha permesso la comunicazione a distanza
-fino ad arrivare al TELEFONO CELLULARE E PC ->considerati MEZZI FREDDI
Si è notato come nel tempo la tecnologia invece di migliorare gli atteggiamenti e le estensioni delle potenzialità ha forse peggiorato i modi di comunicazione-contatto e vicinanza.
Però c'è da dire che la tecnologia a suo modo POTENZIA & ATROFIZZA
1.POTENZIA=le capacità umane riflettendo sul fatto che l'uomo abbia o meno dei limiti e che uesti debbano essere superati.Una risposta a tutto ciò sono i TECNO-POTENZIAMENTI per potenziare le capacità dell'uomo o per rendere meno problematici i suoi limiti o le sue debolezze.Si tenta di fare il più,il meglio rispetto a un normale sforzo fisico .Ma le tecniche di potenziamento umano possono essere usate non solo per trattare la malattia e la disabilità ma anche per aumentare le capacità umane e le QUALITà . CAPUCCI parla del corpo tecnologico L'influenza che le tecnologie hanno positivamente sul corpo e le nuove proposte tecnologiche contemporane e divenendo habitat di esse.La BRAIDOTTI dice che si ha un corpo tecnologico quando il computer diventa parte del corpo umano.
2.ATROFIZZA=il corpo e le sue capacità.Se solo pensiamo a Internet e al suo LATO OSCURO di comunicare solo attraverso il virtuale senza più avere il piacere e il "DONO"di usare i 5sensi(proprio come anche il prof.Palladino ci invitava ad usare e soprattutto ad Amare).BRAIDOTTI dice che in questo modo il corpo diventa un elemento informativo e fonte di sapere.
"Ma c'è da dire che non importa quanto virtuale un soggetto poss diventare,perchè dietro al virtuale c'è sempre un CORPO ATTACCATO".
P.S.gli esempi possono essere tanti,ma questi che ho fatti sembravano i più appropiati per comprendere meglio il concetto...
[img][/img][img][/img]
[img][/img][img][/img]
Queste immagini vogliono rappresentare il prima e il poi così come spiegato nel commento
Si è notato in che modo entrambi hanno avuto una crescita enorme.Si pensi alle prime forme di comunicazione(per esempio)
-LETTERE->ke permettevano un contatto più diretto con l'altra ersona.Il contatto"DA VICINO",il contatto del"GUARDARE NEGLI OCCHI" ,contatto tra"MITTENTE E DESTINATARIO".
-successivamente TELEFONO->che ha permesso la comunicazione a distanza
-fino ad arrivare al TELEFONO CELLULARE E PC ->considerati MEZZI FREDDI
Si è notato come nel tempo la tecnologia invece di migliorare gli atteggiamenti e le estensioni delle potenzialità ha forse peggiorato i modi di comunicazione-contatto e vicinanza.
Però c'è da dire che la tecnologia a suo modo POTENZIA & ATROFIZZA
1.POTENZIA=le capacità umane riflettendo sul fatto che l'uomo abbia o meno dei limiti e che uesti debbano essere superati.Una risposta a tutto ciò sono i TECNO-POTENZIAMENTI per potenziare le capacità dell'uomo o per rendere meno problematici i suoi limiti o le sue debolezze.Si tenta di fare il più,il meglio rispetto a un normale sforzo fisico .Ma le tecniche di potenziamento umano possono essere usate non solo per trattare la malattia e la disabilità ma anche per aumentare le capacità umane e le QUALITà . CAPUCCI parla del corpo tecnologico L'influenza che le tecnologie hanno positivamente sul corpo e le nuove proposte tecnologiche contemporane e divenendo habitat di esse.La BRAIDOTTI dice che si ha un corpo tecnologico quando il computer diventa parte del corpo umano.
2.ATROFIZZA=il corpo e le sue capacità.Se solo pensiamo a Internet e al suo LATO OSCURO di comunicare solo attraverso il virtuale senza più avere il piacere e il "DONO"di usare i 5sensi(proprio come anche il prof.Palladino ci invitava ad usare e soprattutto ad Amare).BRAIDOTTI dice che in questo modo il corpo diventa un elemento informativo e fonte di sapere.
"Ma c'è da dire che non importa quanto virtuale un soggetto poss diventare,perchè dietro al virtuale c'è sempre un CORPO ATTACCATO".
P.S.gli esempi possono essere tanti,ma questi che ho fatti sembravano i più appropiati per comprendere meglio il concetto...
[img][/img][img][/img]
[img][/img][img][/img]
Queste immagini vogliono rappresentare il prima e il poi così come spiegato nel commento
Ultima modifica di Cira Toscano il Mer Apr 18, 2012 9:56 am - modificato 1 volta.
Laura testa- Messaggi : 15
Data di iscrizione : 13.03.12
Località : napoli
- Messaggio n°72
Uomo e Tecnologia....un potenziamento entro i limiti.
"Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica.Di gran lunga più inquietante è che l uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo.Di gran lunga più inquietante è che nn siamo ancora capaci di raggiungere,attraverso un pensiero mediante,un confronto adeguato con ciò che stà realmente accadendo nella nostra epoca"...
...Martin Heidegger non aveve poi tutti i torti.Leggendo il suo pensiero,ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la parola "INQUIETANTE"...Perchè???...BHè perche in fondo è ciò che penso ogni volta che si parla di tecnologia.
Non sò forse è tutta colpa di Will Smith che ,nel film "IO ROBOT" interpreta il ruolo di un poliziotto che, a differenza del resto del mondo, non crede che i robot siano delle macchine così perfette.Questa sua ossessione fa si che quando il Prof. Lanning viene trovato morto, sia lui il primo ad essere chiamato.
L'apparente suicidio di Lannig non convince assolutamente Spooner che decide di indagare sul caso affiancato dalla Dr.sa Calvin.Alla fine si scatena una guerra tra robot e umani....guerra che gli umani nn possono vincere.
Sorrido mentre lo penso ma per me è cosi:l uomo prima o poi dovrà far i conti con questa sua continua voglia di innovazione.In fondo tutto ha un limite no??..."SIIIII VIVA L INNOVAZIONEEEE"....ok!!!Ma con criterio.
Oggi guardando il tg sono rimasta interdetta quando in un servizio si annunciava che non sò dove,America se non erro,è stata inventata la " CASA INTELLIGENTE " .Ti siedi sul divano e come per magia si accende la tv.Inciampi e cadi sul pavimento????.."la tua casa ti protegge",la pressione del tuo corpo sul pavimento fà scattare un meccanismo che automaticamente chiama soccorsi.La temperatuta in casa è alta???...la tua casa avverte l eccesso di calore e automaticamente apre le finestre...-.-
NOOO...!!Forse sono controcorrente,ma io nn credo che tutto questo sia utile,non credo che questo rispecchi il vero senso dell innovazione.
Per non parlare del nostro costosissimo e non sempre affidabile "IPHONE".
Un telefono,che viene spacciato per tale ma che poi alla fine telefono non è.La cosa triste è che ormai tutti lo hanno.700 euro per un affarino sottilissimo.
Ma è così indispensabile???...la maggioranza afferma di si;è utilissimo xkè telefono,mp3,computer,navigatore,rilevatore di canzoni che si ascoltano alla radio,macchina fotografica..OK ok!!...E quindi tutto quello che l uomo ha creato precedentemente e singolarmente...non ha più senso???
Quello che voglio dire è: l uomo ha creato il computer per navigare sulla rete,per raccogliere e ricevere info.,ha inventato la macchina fotografica per ricordare momenti,ha inventato il tom tom per raggiungere posti sconosciuti.Tecnologie che sono utili all uomo.Allora perchè esagerare??..Perchè creare cose che di utile hanno solo il guadagno per chi li vende e la "perdita" di danaro per chi l acquista????.
Io credo nella tecnologia,sopratutto se grazie alle sue innovazioni potenzia l uomo.
Il caso di Pistorius,è l esempio lampante di una tecnologia che ha potenziato, rafforzato e dato al giovane Oscar la possibilità di camminare e,con un passo alla volta,diventare un grande atleta.
Credo nella tecnologia quando risponde ad un unica e grande esigenza,come afferma Granelli "poter fare di più o meglio,idealmente con minore fatica".
Ecco che alla domanda "LA TECNOLOGIA POTENZIA O ATROFIZZA LE CAPACITà DELL UOMO?"....io rispondo: " la tecnologia potenzia l uomo ma,al tempo stesso,per dipendenza e incoscenza dell uomo,lo atrofizza ".
...Martin Heidegger non aveve poi tutti i torti.Leggendo il suo pensiero,ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la parola "INQUIETANTE"...Perchè???...BHè perche in fondo è ciò che penso ogni volta che si parla di tecnologia.
Non sò forse è tutta colpa di Will Smith che ,nel film "IO ROBOT" interpreta il ruolo di un poliziotto che, a differenza del resto del mondo, non crede che i robot siano delle macchine così perfette.Questa sua ossessione fa si che quando il Prof. Lanning viene trovato morto, sia lui il primo ad essere chiamato.
L'apparente suicidio di Lannig non convince assolutamente Spooner che decide di indagare sul caso affiancato dalla Dr.sa Calvin.Alla fine si scatena una guerra tra robot e umani....guerra che gli umani nn possono vincere.
Sorrido mentre lo penso ma per me è cosi:l uomo prima o poi dovrà far i conti con questa sua continua voglia di innovazione.In fondo tutto ha un limite no??..."SIIIII VIVA L INNOVAZIONEEEE"....ok!!!Ma con criterio.
Oggi guardando il tg sono rimasta interdetta quando in un servizio si annunciava che non sò dove,America se non erro,è stata inventata la " CASA INTELLIGENTE " .Ti siedi sul divano e come per magia si accende la tv.Inciampi e cadi sul pavimento????.."la tua casa ti protegge",la pressione del tuo corpo sul pavimento fà scattare un meccanismo che automaticamente chiama soccorsi.La temperatuta in casa è alta???...la tua casa avverte l eccesso di calore e automaticamente apre le finestre...-.-
NOOO...!!Forse sono controcorrente,ma io nn credo che tutto questo sia utile,non credo che questo rispecchi il vero senso dell innovazione.
Per non parlare del nostro costosissimo e non sempre affidabile "IPHONE".
Un telefono,che viene spacciato per tale ma che poi alla fine telefono non è.La cosa triste è che ormai tutti lo hanno.700 euro per un affarino sottilissimo.
Ma è così indispensabile???...la maggioranza afferma di si;è utilissimo xkè telefono,mp3,computer,navigatore,rilevatore di canzoni che si ascoltano alla radio,macchina fotografica..OK ok!!...E quindi tutto quello che l uomo ha creato precedentemente e singolarmente...non ha più senso???
Quello che voglio dire è: l uomo ha creato il computer per navigare sulla rete,per raccogliere e ricevere info.,ha inventato la macchina fotografica per ricordare momenti,ha inventato il tom tom per raggiungere posti sconosciuti.Tecnologie che sono utili all uomo.Allora perchè esagerare??..Perchè creare cose che di utile hanno solo il guadagno per chi li vende e la "perdita" di danaro per chi l acquista????.
Io credo nella tecnologia,sopratutto se grazie alle sue innovazioni potenzia l uomo.
Il caso di Pistorius,è l esempio lampante di una tecnologia che ha potenziato, rafforzato e dato al giovane Oscar la possibilità di camminare e,con un passo alla volta,diventare un grande atleta.
Credo nella tecnologia quando risponde ad un unica e grande esigenza,come afferma Granelli "poter fare di più o meglio,idealmente con minore fatica".
Ecco che alla domanda "LA TECNOLOGIA POTENZIA O ATROFIZZA LE CAPACITà DELL UOMO?"....io rispondo: " la tecnologia potenzia l uomo ma,al tempo stesso,per dipendenza e incoscenza dell uomo,lo atrofizza ".
Marfella Valeria- Messaggi : 16
Data di iscrizione : 12.03.12
Età : 36
Località : Napoli
- Messaggio n°73
PREGI E DIFETTI DELLA TECONOLOGIA...
Come afferma Andrea Granelli e ben si sa la tecnologia nasce per potenziare le capacità dell'uomo o per rendere meno problematici i suoi limiti e le sue debolezze, le grandi invenzioni della meccanica hanno lo scopo di rendere l'uomo capace di fare di più con meno fatica. Ora ci poniamo la domanda: "Tecnologia vista come atrofizzazione o come potenziamento?" Dal mio punto di vista è entrambe le cose, per quanto riguarda noi normodotati ha portato molta atrofizzazione, prendo ad esempio i bambini di oggi che passano le loro giornate davanti a computer e videogiochi, hanno perso il gusto per quei giochi semplici ma che li mettevano in contatto con gli altri bambini come nascondino, guardia e ladri, etc. Quei giochi di ruolo che hanno aiutato lo sviluppo della nostra mente, ho svolto diversi lavori a contatto con i bambini e ho potuto constatare come l'epoca del virtuale sia diventata l'oppio della loro immaginazione, ogni loro pensiero oramai è legato solo a cose concrete. Quindi da questo punto vista e da altri che riguarano noi adulti, che per parlare con altre persone la maggior parte delle volte usiamo chat, telefoni che come molti autori compreso Granelli affermano hanno portato all'impoverimento delle relazioni umane e vengono condannati perchè atraverso di essi si generano solo conversazioni banali e vuote, anche se poi hanno il pregio di mettere in relazione persone fisicamente lontane. Però come ho detto c'è un altro punto di vista quello dei disabili in cui la tecnologia ha potenziato le loro possibilità come ad esempio il computer usato dagli autistici per comunicare, le protesi di Pistirius che gli permettono di correre,etc Questo tipo di tecnologia viene definito "un esclusivo potenziamento senza effetti collaterali".Come afferma Thomas kuhn "le vere scoperte scientifiche cominciano con la consapevolezza di una anomalia" ed è per qst che dal mio punto di vista
la tecnologia può compiere miracoli nell'aiutare i disabili e deve continuare a farlo, mentre per quanto riguarda i normodotati forse dobbiamo imparare a farne un uso migliore e a non diventarne schiavi.
la tecnologia può compiere miracoli nell'aiutare i disabili e deve continuare a farlo, mentre per quanto riguarda i normodotati forse dobbiamo imparare a farne un uso migliore e a non diventarne schiavi.
luigia palumbo- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 12.03.12
Nella disabilità in cui il corpo non c'è (SLA), ma c'è le tecnologie domotiche sono utilissime perchè servono ad esempio a dare voce a chi non ne ha, ma possono atrofizzare perchè si rischia di fare un uso non corretto di esse... esempio un persona auto-munita rischia di prendere la macchina anche se deve andare dietro l'angolo....
Baldascino Concetta- Messaggi : 18
Data di iscrizione : 20.03.12
La tecnologia negli ultimi decenni ha fatto grandi passi si è avanzata grazie all'uomo. Una volta un tale che doveva fare una ricerca andava in biblioteca, trovava dieci titoli sull'argomento e li leggeva; oggi schiaccia un bottone del suo computer, riceve una bibliografia di diecimila titoli, e rinuncia.I computer danno esattamente quello che gli è stato immesso per questo tutti ne fanno uso perchè così è tutto più semplice.
Però c'è un altro punto di vista quello dei disabili in cui la tecnologia aiuta con le loro possibilità bambini autistici attraverso il computer a comunicare,Come afferma Thomas kuhn "le vere scoperte scientifiche cominciano con la consapevolezza di una anomalia" ed è per qst che dal mio punto di vista
la tecnologia fa miracoli aiuta i disabili e deve a mio parere perfezionarsi sempre più
Però c'è un altro punto di vista quello dei disabili in cui la tecnologia aiuta con le loro possibilità bambini autistici attraverso il computer a comunicare,Come afferma Thomas kuhn "le vere scoperte scientifiche cominciano con la consapevolezza di una anomalia" ed è per qst che dal mio punto di vista
la tecnologia fa miracoli aiuta i disabili e deve a mio parere perfezionarsi sempre più
Contenuto sponsorizzato
|
|