Pedagogia della disabilità 2012

Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
Pedagogia della disabilità 2012

Pedagogia della disabilità (2012)- Stanza di collaborazione della classe del corso di Pedagogia della disabilità (tit. O. De Sanctis) a cura di Floriana Briganti


+230
Marianna Di Caterino91
Maria Natale
Angela Scarpato
Cozzolino Chiara1987
Claudia Carbonaro
soleluna
Giuseppina Chianese
Fabiola Mangini
Carmela Attanasio
teresadamiano
Valentina Morra
marigliano francesca
Silvana Marchese 1990
Maria Grazia Zingone
luciana sollazzo
Maria Di Caterino92
Silvia De Sisto
Rita Esposito
milone lucia
Iolanda Puca
maria russo
Martina Marotta
maria.lancellotti
Antonella Leonetti
Antonella Pagliaro
Gaetana Cozzolino
Adriana De Rosa
Milena Capasso
domenica moccia
Alessandra Mavrokefalos
Mena Pace
Gabriella Barecchia
Gallo Luisa
Maria Maestoso
anna piscitelli
frascogna domenica
Chiara Verace
Sara Costigliola
Maresca Socc. Addolorata
Elvira Scarpato
ANNA CARANNANTE
daiana martino
Antonella Pirozzi
Noemi de Martino
ERIKA IARNONE
Francesca Izzo
Melania castoro90
Elvira Romano
Giulia Marciano
federica sbrescia
rosa romano
Vittoria Camposano
annalisa de flora
Ilenia Caiazza
arianna annunziata
francesca de falco
Luisa Masturzi
maria pignata
Nunzia D'Amore
Gervasio Concetta91
Ilaria Saviano
Cristina Ambrosio
giuseppina tramo
MAURIELLO JESSICA
mariaidaferraro
roberta case
giusy armida
Barbara Pepe
Antonella De Rosa
FLAVIA AGOSTINO
Stefania befà
Valentina Caponigro
anna flaminio
Annamaria Bruno
Ornella Cangiano
francescacella
rosa d'onofrio
Roberta Bortone
Russo Livia Maria
serenalestingi
maria giovanna toriello
Letizia Panariello
Mario Cavallaccio
Stefania Scafati
ROSA NUVOLETTA
Anna Carmela Capasso
silvana marconi
conte claudia
SerenaMele
MARIO RIEMMA
simonaesp
maddalena cacciapuoti
teresa perretta
miriam perrella
Anna Pasquariello
serena murolo
alessandra sorrentino
maria84
LAURA BUONANNO89
Fiorella Moio
Emilia De Blasio89
ida errico
Pezzella Vincenza
Valentina Gaudioso
Chiara Di Mare
Maddalena Pontone
Roberta Narici
Carmen D'Alessio
valeriaminucci
TammaroAlessia89
luigia palumbo
Cristina Cardillo Zallo
Loredana Calise
Carmela Perillo
Stefania Tufano
carmela clemente
DE STEFANO ANGELA
emma mariniello
Denise Di Gennaro
RITA MASSA
Rita Gaita 1990
anna gemma buono1
Miriana Medaglia
Luisa Ratti
Sabrina Campaiola
Maria Improta
Lucia Esposito
Danila Cacciapuoti
Aiello Raissa
raffaella piccolo
Diana Autiello
edvige garofano
Manuela Arienzo
fabiola loffredo
Federica Marzano
Fortuna Di Mauro
Marta Iannaccone
rosannapetrone
Luisiana Spinelli
Diana Maddalena
Lorenza Baratta
alessia maruzzella
Daria Casolare
maria riccardi 90
cavagnuolo giuseppina91
mariarescigno91
maria11
Melania Moscato
rossellamaiorano91
Maria Grande
Angela Di Marzo
Antonella Camposano
Maria Aprea
Valentina Paolillo
carmela accurso
lucia schiano lomoriello
maria rosaria russino
valeria scognamiglio
MIRIAM MUSTO
eleonora daniele
mariana scamardella
carmela migliaccio
elena capasso
Nadia Frascadore
Anna Bianco
maria.vigna
Fabrizia Nosso
Ilaria cozzolino
Chiara Di Napoli
Flavia Cozzolino
Francesca Sommella
Carmela Frascarino
Cinzia Guadagno
PAOLA MUSELLA
alessandra sbrizzi
simona capasso
daniela picascia
Serena Conte
VALERIAILLIANO
MARTINA MARFE'
Rachele Di Tuccio
valeria ottaviano
Brusini Rosa
elisabetta.monto
Rossella Ascione
iolanda martino
antoniodisabato
Rita Desiato
Cira Toscano
giovanna costagliola
carmela aversano 88
Laura polverino
Angela Ascanio
Daniela D'urso
antonia petrella
anna di maggio
Izzo Maria Teresa
Lùcia Pisapia
Sabrina Vitulano
ilenia medici
Orsola Cimmino
Miryam Polidoro
elena.scognamiglio89
RaffaellaPagano1990
Roberta Ingargiola
Monica Miele
Giovanna Di Francesco
anastasia manzueto
Marfella Valeria
Irene De Vita
nunzia apicella
MarySalvati
SERAFINA CILIENTO
Claudia Zuccoli
Maria Pia Palvelli
viviana.imparato
angela32
Tommasina Cataldo
Maria Starace91
ASCIONE ANNARITA
donatella tipaldi
Eleonora Cardella
simonamanzoni
Imma Saviano
Votto Michelina
Rossella Palumbo
Micaela Crescenzo
Antonella Russo
filomena mosca
Admin
234 partecipanti

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    avatar
    Maresca Socc. Addolorata


    Messaggi : 13
    Data di iscrizione : 16.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Maresca Socc. Addolorata Mer Apr 11, 2012 4:03 pm

    ’Autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi tre anni di vita. Le aree prevalentemente interessate sono quelle relative all’interazione sociale reciproca, all’abilità di comunicare idee e sentimenti e alla capacità di stabilire relazioni con gli altri.
    L’Autismo, pertanto, si configura come una disabilità “permanente” che accompagna il soggetto nel suo ciclo vitale, anche se le caratteristiche del deficit sociale assumono un’espressività variabile nel tempo.
    La capacità di interagire con l’altro è solitamente compromessa: emozioni, interessi, attività e stili di comportamento propri del gruppo d’appartenenza, sono deficitari. Al bambino autistico spesso viene attribuito un’incapacità ad interessarsi a ciò che lo circonda e difficilmente attiva relazioni con i pari.
    Nel primo anno di vita, i comportamenti che indicano una compromissione qualitativa dell’interazione sociale sono: lo sguardo sfuggente, l’assenza di sorriso sociale, difficoltà a tenerlo in braccio e difficoltà nel richiamare la sua attenzione su un oggetto o su un evento interessante.

    L´area del comportamento è solitamente il "campanello d´allarme" che dovrebbe insospettire i genitori ed i pediatri.
    Camminare sulle punte dei piedi, fare flapping con le mani, tappare le orecchie, aver paura di comuni rumori domestici come il phon o l´aspirapolvere, girare su se stesso, interessarsi per lunghi periodi a singoli oggetti o parti di essi, metterli in fila o far roteare oggetti estraniandosi dal contesto che li ospita, spesso sono sintomi da non sottovalutare.
    A volte alcuni bambini mostrano tratti autolesionistici o aggressivi dovuti probabilmente ad un deficit sensoriale e di autistimolazione.
    Sara Costigliola
    Sara Costigliola


    Messaggi : 14
    Data di iscrizione : 12.03.12
    Età : 33
    Località : Bacoli

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Sara Costigliola Mer Apr 11, 2012 4:04 pm

    L’autismo è una malattia che interessa la funzione cerebrale della persona. Originariamente veniva chiamato Sindrome di Kanner; La persona affetta da questa patologia mostra un evidente diminuzione se non mancanza dell’integrazione sociale e della comunicazione, non solo, tendono ad isolarsi e ad avere un atteggiamento di indifferenza emotiva agli stimoli esterni.
    Nunzia ci fece l’esempio di come si comporta un bambino autistico di fronte ad un giocattolo e nella stessa stanza c’è un adulto: il bambino se non riesce a raggiungere il giocattolo non cerca aiuto dell’adulto, cosa che farebbe un bambino che non soffre di questa patologia, ma lo continuerebbe a fissare.
    Naturalmente va precisato che la sintomatologia dell’autismo varia molto da individuo a individuo. Esso può essere diagnosticato già a 24 mesi, prima viene diagnosticato prima si potrà intervenire. Un esempio ci è stato posto da Nunzia che ci parlò di una bambina alla quale fu diagnosticato l’autismo in tempo e adesso questa bambina ha 6 anni e ha iniziato la scuola elementare senza che nessuno, nemmeno le maestre, sappiano del suo disturbo.
    E’ bene sottolineare che esistono gradi di autismo differenti tra loro. Alcune persone autistiche possiedono per esempio una straordinaria capacità di calcolo matematico, sensibilità musicale, eccezionale memoria audio-visiva.
    Chiara Verace
    Chiara Verace


    Messaggi : 15
    Data di iscrizione : 13.03.12
    Età : 33
    Località : Monte di Procida

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Chiara Verace Mer Apr 11, 2012 4:32 pm

    Il 2 Aprile è stata la giornata mondiale dell’autismo. Abbiamo avuto il piacere di conoscere da vicino gli organizzatori dell’associazione Autism Aid Onlus. Grazie a questo incontro sono riuscita a comprendere in maniera più approfondita quello che è il tema dell’autismo. Ho compreso infatti che, contrariamente a quanto si pensa, autistici si nasce e non si diventa. L’autismo infatti deriva da un disordine dello sviluppo neurobiologico, che si può riconoscere già dall’età di 3 anni. I bambini autistici trovano difficoltà a comunicare e a relazionarsi con gli altri. Spesso si chiudono in loro stessi, nel loro “mondo”… isolandosi. Occorre dunque un intervento precoce ed intensivo, che implica necessariamente la collaborazione di enti pubblici, scolastici, e sanitari. Spesso i bambini autistici, si fissano su un unico oggetto. Anche i bambini troppo legati alla madre possono essere autistici, perché anche in questo caso c’è troppa intensità e ripetitività nei comportamenti. Altra difficoltà che i bambini autistici hanno è quella di comunicare, infatti tendono a parlare con un inversione pronominale ( non sanno parlare in prima persona) .Alcuni autistici che parlano, utilizzano frasi di film per comunicare, ordinando queste frasi in modo appropriato( ecolalia) . I bambini che invece non riescono proprio a parlare, comunicano attraverso un uso strumentale dell’altro, cioè prendono la mano della persona che gli è accanto e la portano sull’oggetto che desiderano. Altri bambini autistici invece utilizzano un linguaggio forbito e spesso conoscono anche più lingue ( autismo ad alto funzionamento) . Infine ci sono anche autistici che hanno difficoltà nel ricevere il contatto fisico ( avoidand) , questo anche perché sono bombardati da una serie di sensazioni che li distrae e quindi vi è una minore attenzione. La maggior parte dei bambini autistici però ama avere un forte contatto con la famiglia e anche con persone estranee. Come abbiamo visto quindi ci sono varie forme di autismo. Tutti i bambini autistici però necessitano di una persona di accompagnamento. Per questo nel 2003 nasce AUTISM AID ONLUS , un organizzazione no profit creata dai genitori di bambini autistici. L’amore per i loro figli, ha spinto questi genitori ad andare in Florida, al famoso Dan Marino Center, centro di aiuto per i bambini autistici realizzato dal giocatore americano di football Dan Marino, da cui il centro prende il nome. Il Dan Marino Center è il centro più all’avanguardia di tutto il mondo, infatti non ce ne sono di simili. Il problema dell’autismo è molto presente, si pensi infatti che ci sono 55mila casi di bambini autistici all’anno. Questo quindi ha un impatto sociale enorme, perché questi bambini superano la somma di tutti i bambini che presentano altre problematiche quali cancro, diabete.. ecc. Per l’autismo non esiste una cura, ma l’autismo può essere curato con le persone. E’ importante quindi che questi bambini siano seguiti da educatori specializzati, che abbiano anche competenze tecnologiche che possano favorire il miglioramento dei bambini.
    Propongo adesso un articolo, che tratta del problema dell’autismo , troppo poco evidenziato e se evidenziato spesso, non chiaro e vicino a tutti quei genitori che vivono quotidianamente con questa difficoltà.
    Autismo: quando l’accademia è distante dalle persone
    Pubblicato da Anna Sustersic su 10 aprile 2012

    Incontro Claudia in un caffè del centro di Trieste. Claudia è la giovane mamma di Gregor, sette anni; bambino allegro, sorride tanto, gioca. Gregor è un bambino sensibile e ama tantissimo gli animali. Gregor è autistico. Ho contattato Claudia in seguito al dibattito che, nel mese di febbraio, è rimbalzato fra le pagine de Il sole 24 ore e Repubblica. La scienza è arrivata sui grandi quotidiani, questa volta, non per svelare il nuovo risultato di una ricerca, non per una scoperta eclatante, ma per un problema di definizioni e competenze. La discussione, iniziata da un’accusa mossa da Gilberto Corbellini, professore di storia della medicina alla Sapienza di Roma, alla “perniciosa influenza” della psicoanalisi – in particolare di alcune scuole – nella diagnosi e nel trattamento dei problemi di autismo in Francia, ha avuto risposta immediata nel “Manifesto in difesa della psicoanalisi” – Repubblica 22 febbraio – firmato da alcuni dei più importanti studiosi italiani del settore e di diverse scuole di pensiero (per citarne alcuni Stefano Bolognini, presidente di IPA e SPI o Antonio Di Ciaccia, AMP). Mentre il dibattito infiammava fra correnti filosofiche, madri coccodrillo, definizioni e interrogativi su quali siano le figure più adatte a fare una diagnosi per questo tipo di disturbo, e quali cure siano scientificamente accreditate, era inevitabile la nascita della domanda: “ma chi si trova a viverlo l’autismo, e non a studiarlo, cosa ne pensa di un dibattito come questo? Quanto lo sente vicino? Di quale tipo di informazione avrebbe bisogno?”Quando incontro Claudia, il mio intento è quello di capire, per chi la realtà dell’autismo la vive, quanto possa aver sentito vicina la polemica dei quotidiani, quanto possa averla sentita utile, quanto il mondo della scienza sia effettivamente in comunicazione con il mondo in cui i problemi bisogna poi affrontarli giorno dopo giorno, minuto dopo minuto. Nella polemica, un fattore importante su cui si è insistito molto è la questione della validazione scientifica come attestato di efficienza di una terapia. Volevo sapere da Claudia se, nell’ampia gamma di proposte terapeutiche, che vanno dalla terapia cognitivo-comportamentale alla musicoterapia e alla psicoterapia, la definizione “scientificamente riconosciuta” fosse per lei una garanzia sufficiente e necessaria nella selezione di un percorso terapeutico.Claudia ha sentito parlare del dibattito apparso sui giornali in un corso organizzato da professionisti, sull’autismo, che lei ha deciso di seguire. Le chiedo subito cosa ne pensa “Quello che, dopo il mio percorso, sento e leggo nei giornali mi tocca poco. Abbiamo avuto talmente poco sostegno …”. Approfondisco. Mi faccio raccontare la storia di Gregor, dalla diagnosi del disturbo allo stato attuale, e ben presto realizzo che il genere di problemi di cui stiamo parlando è molto lontano dalle definizioni accademiche e specialistiche che hanno caratterizzato il dibattito. “Poco sostegno” mi dice, le chiedo di spiegare.Quello che emerge dalle sue parole è che il problema fondamentale non è chiarire quali siano le cause del disturbo, su cui lei e il suo compagno non hanno molti dubbi, sebbene siano consapevoli che gli studi su questo disturbo siano ancora lontani dal dare una risposta unica e definitiva. “È un disturbo neurologico, organico” dice con sicurezza. Non crede assolutamente alle teorie che attribuirebbero alla “frigidità” materna le cause del disturbo. Il problema è piuttosto di tipo informativo e gestionale.Le chiedo a chi si siano affidati per la diagnosi e per la scelta dei trattamenti e da qui parte un percorso complesso che va dal pediatra, al pedagogo, al neurologo al “difettologo” (figura professionale, non presente in Italia, che si occupa dei soggetti con deficit psico-fisici, comprendendone le caratteristiche psicofisiologiche e facilitandone l’inserimento nella vita sociale e professionale, l’educazione e l’istruzione). Mi parla di un faticoso viaggio di ricerca fra Italia e la Slovenia – “Sinceramente la Slovenia è stata molto più efficace” mi ripete più volte. Mi parla di estrema difficoltà nel reperire informazioni, nel trovare qualcuno che indirizzi o addirittura faccia una diagnosi. “Quello che sappiamo lo abbiamo per lo più cercato da soli su internet”, poi il resto si fa per passaparola e insistendo. Bologna, Mestre, Ljubljana, Portorose… la lista delle città che hanno dovuto visitare alla ricerca di consulenze e informazioni è lunga e i punti sulla mappa dispersi.Mi parla di molti tipi di terapia diversi, ricorre la terapia cognitivo-comportamentale, unica riconosciuta come efficace dall’Istituto Superiore di Sanità nelle Linee guida sull’autismo. Le chiedo allora se la validazione scientifica di efficacia sia per lei una condizione sufficiente e necessaria nella scelta di una terapia. “Sapere che una terapia è riconosciuta scientificamente mi fa sentire più serena, ma anche altre terapie come psicomotricità e musicoterapia aiutano. O almeno nel nostro caso,” aggiunge sorridendo. “Gregor è pazzo per la musica, da piccolo non parlava… ma cantava!” . Mi fa capire che, nella diversità dei casi, non è l’attestazione scientifica che fa la differenza, ma l’efficacia comprovata che lei ha riscontrato con diversi tipi di trattamento, anche non riconosciuti. “La terapia cognitivo-comportamentale magari va bene per tutti, in generale” ma a fianco di questo tipo di trattamento sono diverse le soluzioni contemplate come valido sostegno.Il problema forte su cui Claudia insiste è che manca un polo informativo e di sostegno nella sua città. Va bene che si discuta sui giornali, ma dal suo punto di vista “quello è il minimo”, avrebbe bisogno di un riferimento dove si accentrino competenze e conoscenze relative all’autismo: dalla psicoanalisi, alla psicomotricità, dalla terapia cognitivo-comportamentale all’ippoterapia, competenze riunite in un unico polo che permettano di costruire un percorso coerente, continuato e assistito, nella propria realtà.Problematiche pratiche, lontane dalle definizioni accademiche, dalle differenze fra scuole di pensiero e dai dubbi di presunta o meno scientificità della psicoanalisi. “Non c’è nessuna dimostrazione empirica sull’efficacia del trattamento psicoanalitico in modo particolare per i disturbi dello spettro autistico” dice Gilberto Corbellini in un’intervista del 24 febbraio (RAI3, Farenheit). Chi questi problemi li vive giorno dopo giorno e cerca di affrontarli e migliorarli sembra rispondere: “Bene la teoria, ma noi, praticamente, cosa dobbiamo fare?”. Per quanto riguarda le terapie, non è tanto l’accreditamento scientifico che ne fa a priori una buona scelta, quanto la comprovata efficienza, per esperienza personale, per passaparola, per sentito dire. Che si tratti di musicoterapia o di TCC, alla fine, come direbbe Woody Allen, quello che conta è che “Basta che funzioni!”.

    Credo che alla base, il problema principale sia la superficialità. Spesso questi genitori non hanno dei punti di riferimento, non hanno le conoscenze necessarie per aiutare i propri figli. Per questo è importante focalizzare l’attenzione su organizzazioni ( come Autism Aid Onlus) che mirano ad aiutare non solo i bambini affetti da autismo, ma anche i loro genitori che spesso sono sconfortati da una società molto superficiale. Inoltre ritengo che alle volte non siano necessari termini e definizioni importanti ed elevate, promosse dai grandi medici … ma forse è più utile che questi medici comprendano le problematiche dei genitori e dei propri figli cercando di essere più vicini a loro.
    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Autismo+(1)
    avatar
    frascogna domenica


    Messaggi : 15
    Data di iscrizione : 19.03.12
    Località : napoli

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  frascogna domenica Mer Apr 11, 2012 4:35 pm

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Mano_colorataLab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Autismo1Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Autismo-riabilitazione-logopedia
    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 P170_0_01_01
    la giornata dell autismo è stata molto interessante e istruttiva.Le teorie sull'origine dell'autismo infantile sono molteplici, le più importanti sono frutto delle ricerche di quegli studiosi che hanno dedicato molti sforzi per la comprensione del problema.facerndo ricerche su internet Margaret Mahler dedico i suoi sforzi alla comprensione dello sviluppo dei bambini entro i primi due anni di vita durante il quale molta importanza rivestono comportamenti motori i quali dovrebbero avere un'elevata qualità empatica. La Mahl pone una differenziazione tra nascita "biologica" e nascita "psicologica". Inizialmente il bambino è un essere biologico(fase dell'autismo normale) e l'investimento libidico è strettamente viscerale. In seguito si ha una fase "simbiotica", fino a circa due anni e mezzo, in cui è presente una una fusione allucinatoria di tipo onnipotente con la rappresentazione con la madre. Al termine di questo stadio si ha una fase di "separazione-individuazione che porta alla costruzione dell'identità individuale. Una delle teorie sull'autismo è quella di Bruno Bettelheim, uno dei maggiori psicoanalisti infantili, descritta nell'opera "La fortezza vuota". Prendendo spunto dai comportamenti schizofrenici dei prigionieri traumatizzati dalla realtà esterna , per i bambini autistici è la realtà interna a creare traumi. I bambini non sono in grado di comprendere la differenza tra la realtà interna ed esterna, vivendo l'esperienza interiore come una rappresentazione reale del mondo. l autismo non è una mancanza di affetto materno ma ci si nasce. secondo la mia esperienza che sono stata vicino ad un bambino autistico anche non avendo una comunicazione verbale quel bambino mi trasmetteva tanto attraverso i suoi gesti e i suoi occhi un bambino dolcissimo. grazie prof.per oggi
    anna piscitelli
    anna piscitelli


    Messaggi : 13
    Data di iscrizione : 18.03.12
    Località : caserta

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  anna piscitelli Mer Apr 11, 2012 4:42 pm

    "<<Vedi>> prosegue Marie, <<noi viviamo sulla Terra e ci guardiamo a vicenda, e la Terra gira attorno al Sole. Gli autistici, invece, sono come dei piccoli pianeti indipendenti che per caso sono atterrati da noi, e anzichè guardare gli altri terrestri che girano intorno a loro, essi girano su se stessi. Insomma sono dei piccoli sistemi autonomi e, così come è piuttosto difficile salire su un meccanismo in movimento, così è altrettanto difficile arrivare fino a loro>>. <<Ma Matthieu parla!>> esclamo allora io, che sento di doverlo salvare. <<E' vero>> concorda Marie, << ma se lo ascolti bene ti accorgerai che in realtà lui parla a se stesso. Si culla con le parole che lascia andare così, al vento>>"
    (IL BAMBINO CHE MANGIAVA LE STELLE-di KOCHKA)

    piccoli pianeti indipendenti sono gli autistici,considerazione che ho sempre ascoltato e fatta mia. è proprio così,infatti, che li considero...in sè hanno tutto, ma "ruotando" solo intorno a se stessi vivono in modo del tutto personale e indipendente le proprie emozioni, non riuscendo ad entrare veramente in contatto con l'altro. con la lezione di lunedì mi si è presentato un mondo davvero nuovo e particolare, al quale però mi sento davvero vicina e che particolarmente mi coinvolge. mi hanno affascinato le diverse vicende raccontate e davvero mi sono sentita pienamente coinvolta e spronata ad aiutare, a darmi da fare per gli altri, per quei bambini, soprattutto, che sono così diversi eppure così spaventosamente vicini!
    poi proprio pochi giorni dopo mi sono ritrovata a leggere "il bambino che mangiava le stelle" e davvero è stato significativo leggere passi come quello qui riportato,che mi hanno fatto riflettere anche su aspetti ai quali avevo dato sempre poca importanza, come ad esempio la capacità di parlare o meno..."Forse bisogna essere privi della parola per poter capire i silenzi, come ciechi che vedono attraverso le mani"... frasi queste che mi hanno segnato e che molto di più mi hanno fatto comprendere questi splendidi "pianeti".

    avatar
    Maria Maestoso


    Messaggi : 13
    Data di iscrizione : 20.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Autismo

    Messaggio  Maria Maestoso Mer Apr 11, 2012 4:51 pm

    L 'autismo, chiamato originariamente Sindrome di Kanner, è considerato dalla comunità scientifica internazionale un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell'integrazione sociale e della comunicazione. Attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione....
    L’autismo è caratterizzato, perciò, da tre tipi di incapacità:
    -La rigidità di pensiero e di comportamento, immaginazione limitata, fantasie dove l'individuo può eseguire azioni rituali;
    -Comunicazione verbale e non-verbale limitata, con una mancanza delle abilità conversazionali bilaterali, incapacità di capire le emozioni, i gesti;
    -Difficoltà nelle relazioni sociali, con aspetti di distacco o di indifferenza e con un inappropriato o ripetitivo stile di approccio all’inizio del contatto.
    Oggi i responsabili dell'associazione AID ci hanno fatto una lezione sull'argomento... presentandoci dei dati di diffusione di questa malattia, di cui non pensavo.
    Purtroppo ad oggi questa malattia è molto diffusa , e nonostante questo non si è ancora arrivati ad una cura, anche se la medicina è molto avanzata , quindi a mio parere con un po' di impegno si potrebbe cercare di arrivare ad una cura per aiutare questi bambini .
    avatar
    Gallo Luisa


    Messaggi : 14
    Data di iscrizione : 12.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Gallo Luisa Mer Apr 11, 2012 4:57 pm

    Il bambino autistico comincia a rendere evidenti i primi segni di disorientamento dagli otto-nove mesi in poi, prima non si riesce ancora a percepirli ma con ogni probabilità ci sono già fin dalla nascita. Tutto il tempo che intercorre dalla nascita fino al momento di una diagnosi sicura, è solo occasione per il bambino di frustrazione, ritardo e sofferenza: il danno, relazionale-comunicativo, aspetto tipico e critico per l’essere umano, inizia a manifestarsi fin dal suo primo ingresso nel mondo.Anche per i genitori vale lo stesso ragionamento: il disorientamento emotivo e cognitivo che deriva loro dal percepire le prime difficoltà impedisce loro di collocarsi adeguatamente nel percorso di interazione e comunicazione adatto alla fragilità sconosciuta del neonato!
    E' importante la ricerca come prevenzione per poter accogliere il bambino, già avendone individuato la “fragilità autistica” nel modo più idoneo e già al momento della nascita. Naturalmente rimane aperta la ricerca orientata al superamento dell’handicap o alla guarigione in senso assoluto. Ma fintanto che, sia le cause precise sia la possibilità di risolverle, restano nell’ambito della ricerca, è necessario occuparsi anche di quelli che continuano a nascere quotidianamente.
    Il bambino con autismo al momento in cui nasce si trova ad entrare in un mondo che, senza colpa di nessuno, tanto meno sua, non è adatto a lui e la cosa peggiore è che nessuno si può rendere conto subito di questa inadeguatezza e tutto scorre, tranne che per lui.
    Può essere paragonato a un piccolo extraterrestre “che si sia perso” e sia finito in un altro mondo, “senza un manuale di sopravvivenza per sapere come orientarsi” e quel che è peggio senza alcuna possibilità per farlo capire a chi gli sta intorno, a cominciare dai suoi genitori!Che proprio le persone che ti aspettano con tanta ansia,desiderio e amore possano essere nello stesso tempo quelle che non ti capiscono?!La “retta visione” ce l’hanno le persone con Autismo ed è loro che dobbiamo imparare ad ascoltare per provare a capire e modificare la nostra visione e il nostro procedere nel tentativo di garantire a loro e alle loro famiglie prima di tutto una migliore qualità della vita.
    avatar
    Gabriella Barecchia


    Messaggi : 15
    Data di iscrizione : 17.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Gabriella Barecchia Mer Apr 11, 2012 4:58 pm

    [youtube]<iframe width="420" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/7NZeuu42Z64" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>[/youtube]

    questo video lo ritengo al quanto significativo e si commenta da solo.
    Non ho molte cose da dire, in quanto penso il video abbia detto molto, ma posso aggiungere che, i bambini come i ragazzi autistici, hanno bisogno del nostro aiuto, dei nostri sorrisi, non della nostra compassione e delle nostre facce caritatevoli. devono semplicemente essere amati come persone normali. Infondo, loro sono normali è che sono solo un pò pigri Smile
    avatar
    Gabriella Barecchia


    Messaggi : 15
    Data di iscrizione : 17.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Gabriella Barecchia Mer Apr 11, 2012 4:58 pm

    https://www.youtube.com/watch?v=7NZeuu42Z64


    questo video lo ritengo al quanto significativo e si commenta da solo.
    Non ho molte cose da dire, in quanto penso il video abbia detto molto, ma posso aggiungere che, i bambini come i ragazzi autistici, hanno bisogno del nostro aiuto, dei nostri sorrisi, non della nostra compassione e delle nostre facce caritatevoli. devono semplicemente essere amati come persone normali. Infondo, loro sono normali è che sono solo un pò pigri Smile
    Mena Pace
    Mena Pace


    Messaggi : 15
    Data di iscrizione : 12.03.12
    Età : 32

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Mena Pace Mer Apr 11, 2012 5:09 pm

    Il 2 aprile è stata la giornata mondiale dell’autismo ed anche a noi del corso di pedagogia della disabilità è stata offerta l’occasione di saperne qualcosa in più su questo tema. Gli ospiti della giornata ci hanno esposto in maniera chiara ed esauriente le problematiche che caratterizzano l’autismo, chiarendo che si tratta di un disturbo neurobiologico che impedisce il normale sviluppo del cervello. I bambini con autismo presentano difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno, a comunicare e interagire con gli altri. E’ stata smentita l’errata idea secondo la quale l’autismo sia dovuto a una mancanza d’affetto della madre nei confronti del figlio, al comportamento della cosiddetta “madre frigorifero”.
    E’ molto difficile per i medici comunicare ai genitori che il loro bambino è autistico, dal momento che non esiste una cura farmacologica che permetta la guarigione. Al contempo risulta molto importante una diagnosi precoce, affinché la famiglia inizi ad attivarsi per consentire al bambino di cominciare il suo ciclo terapeutico. Il progresso tecnologico ha favorito la realizzazione di nuovi dispositivi che permettono di intraprendere col bambino autistico nuove forme di comunicazione. Purtroppo tali macchinari sono molto costosi e difficili da reperire e per tale motivo poco diffusi, soprattutto sul territorio italiano.
    I principali attori del “sistema autismo” sono:
    - la famiglia;
    - il servizio socio-sanitario;
    - la scuola;
    - la ricerca;
    Essi operano in piena sintonia per consentire al bambino di essere integrato all’interno dell’ ambito sociale e per impedire che venga emarginato.
    Tra i modelli terapeutici adottati ricordiamo:
    - T.E.A.C.C.H.: è un approccio di tipo psicoeducativo che ha lo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone con autismo, aiutandole a vivere e lavorare più facilmente a casa, a scuola e nella comunità, riducendo i “comportamenti autistici”.
    - Lovaas Model: è un programma di intervento specifico per bambini con autismo, che utilizza le tecniche ad approccio comportamentale. Nel trattamento il ruolo principale viene dato ai genitori e agli insegnanti. La tecnica utilizzata poggia su tre momenti fondamentali: dare l'istruzione, ricevere la risposta e dare la conseguenza, in una temporalità molto stretta: tra un momento e l'altro non deve verificarsi nessun altro comportamento se non quello richiesto. Ha come scopo di portare il bambino alla capacità di apprendere in modo autonomo dall'ambiente che lo circonda.
    - Denver Model: l' obiettivo che il modello si pone è quello di sviluppare le competenze comunicative per aumentare l'interazione sociale reciproca, attraverso attività proposte negli ambiti del linguaggio recettivo, del linguaggio espressivo, dell’attenzione condivisa, dell’interazione sociale, dell’abilità motorie, del gioco e dell’autonomia personale.
    Alessandra Mavrokefalos
    Alessandra Mavrokefalos


    Messaggi : 21
    Data di iscrizione : 12.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Alessandra Mavrokefalos Mer Apr 11, 2012 5:11 pm

    Anche se scrivo questo commento dopo una decina di giorni dall’incontro avuto con i responsabili dell’associazione Autism Aid Onlus, quel giorno lo ricordo molto bene perché l’argomento trattato mi ha molto interessato. È stato importante per capire bene cos’è l’autismo, in quanto tutti pensano di sapere cosa esso sia ma nel momento in cui una persona chiede in maniera diretta, come ha fatto la dott. Magri in classe, cosa sia l’autismo tutti elencano una serie di problematiche riguardanti questa malattia ma nessuno da una definizione precisa. Questo vale anche per me, infatti mi ricordo che proprio nel momento in cui la professoressa ci ha presentato l’argomento che nell’ora seguente avremmo affrontato, io e una mia amica ci siamo chieste reciprocamente cosa sia l’autismo, quali sono i reali problemi di un bambino autistico, quando si presentano queste sintomatologie e via dicendo; ci siamo date della vaghe risposte ma in fin dei conti nessuna delle due ha dato una risposta precisa.
    Come è stato spiegato al corso, l’autismo è un disturbo che impedisce il normale sviluppo del cervello, a ciò consegue la difficoltà di comunicare ed interagire con il mondo esterno, di comunicare i propri sentimenti e i propri stati d’animo, la chiusura in se stessi via dicendo; per questa malattia non esiste una cura farmacologica, essa si cura con le persone! Questo concetto mi ha colpito molto: è strano pensare che una malattia si possa curare con le persone, a primo impatto può sembrare una cosa facile ma non lo è; spesso i bambini autistici sembrano non provare sentimenti di affetto verso le persone che si prendono cura di loro e quindi è facile pensare che essi siano senza sentimenti e questo rende difficile interagire con loro, invece è importante sapere che non è cosi in quanto spesso essi soffrono di una percezione sensoriale eccessiva e quindi anche un semplice abbraccio viene evitato, ma ciò non significa che quel bambino non provi affetto per i genitori, gli educatori e altre persone che potrebbero prendersi cura di loro.
    Inoltre è importante che ci sia una continua e profonda interazione tra famiglia, scuola e struttura ospedaliera, e prima ancora, per famiglia e scuola ci deve essere una profonda conoscenza della malattia la quale permette una più consapevole interazione con il bambino e una maggiore consapevolezza dei comportamenti da mettere in atto per essere di aiuto a questi bambini.
    Non conosco libri o autori che abbiano trattato di autismo ma ricordo di una lettura svolta nelle scuole superiori cosi ho ripreso il libro e ho riletto il testo. Nel brano è citato Bruno Bettelheim, uno psicoanalista ampiamente criticato, il quale attribuiva la causa dell’autismo ad un rapporto inadeguato con la madre. Fu proprio lui a coniare il termine “madre frigorifero”. Egli venne criticato perché accusava la madre dell’origine dell’autismo, ma al contrario si è affermato che il rapporto madre- figlio è inevitabile e, nel caso in cui ci sia inefficienza di cure materne, è probabile che ella stessa sia stata soggetto di un passato di trascuratezza. Come oggi sappiamo, però, l’origine dell’autismo non deriva da carenze di cure materne ma si manifesta già in fase fetale.
    Come detto in precedenza, una delle caratteristiche dell’autismo è la difficoltà di comunicazione; proprio a tal proposito ci sono degli strumenti che possono aiutare i bambini ad interagire con il mondo che li circonda, ma la cosa tragica è che di questi ausili ne esistono veramente poche e hanno prezzi sconvolgenti.
    L’autismo c’è, colpisce un bambino ogni 88 nati, ma può essere combattuto e un esempio è proprio la storia, raccontata dalla dott. Magri, di una bambina autistica che opportunatamente curata è uscita dall’autismo e ora conduce una vita sana. Questo è ancora una volta il segno che con la forza di volontà, nostra e di chi ci è intorno, possiamo arrivare a fare ciò che neanche immaginiamo di poter fare.
    [img]Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Autist11[/img]
    avatar
    domenica moccia


    Messaggi : 12
    Data di iscrizione : 16.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty AUTISMO

    Messaggio  domenica moccia Mer Apr 11, 2012 5:17 pm

    L'autismo coinvolge diverse funzioni celebrali e perdura per tutta la vita, è un disturbo dello sviluppo con un deficit sulla comunicazione,l'interazione sociale e l'immaginazione.La caratteristica più evidente è l'isolamento, i bambini autistici non rispondono al loro nome, evitano lo sguardo e appaiono inconsapevoli dei sentimenti altrui e della realtà che li circonda.
    Vi sono vari livelli di autismo e varie sfumature di comportamento che rendono questi ragazzi tutti diversi tra loro e tutti bisognosi do approcci abilitativi mirati e personalizzati in base alle singole difficoltà e caratteristiche.
    Molto spesso accade che chi è affetto da autismo ha delle abilità nella matematica,fisica,informatica ecc ecc...come ad esempio Albert Einstein e Isaac Newton...Non possiamo ancora dire che l'autismo può essere curato definitivamente ma con delle giuste terapie possiamo avere dei miglioramenti, come dimostrato in questo bellissimo video...
    https://youtu.be/Rjp5aYgMkj4
    avatar
    Milena Capasso


    Messaggi : 18
    Data di iscrizione : 16.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty 2 Aprile: Giornata Mondiale dell’Autismo

    Messaggio  Milena Capasso Mer Apr 11, 2012 5:24 pm

    Interessante ma soprattutto toccante, specie per chi ne è coinvolto in maniera diretta, l’incontro avutosi lunedì 2 Aprile con i rappresentanti dell’Associazione Autism aid onlus ing. Minguzzi e avv. Vassallo e con la responsabile del Polo Aziendale di Intervento sui Disturbi Generalizzati dello Sviluppo della A.S.L. NA/2 Nord dott.ssa Paola Magri.
    I membri dell’associazione ci hanno illustrato da cosa nasce l’Autism aid onlus, qual è la sua storia e la sua mission. La dott.ssa Magri invece ci ha chiarito gli aspetti teorici e pratici dell’Autismo.
    Ho seguito con molta attenzione il dibattito trattenendo anche un po’ di emozione poiché è un tema che mi riguarda da vicino e cercando di cogliere quante più informazioni possibili nonostante già da un po’ di tempo sto approntando delle ricerche sull’argomento.
    Secondo il DSM IV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) il Disturbo Autistico fa parte dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo.
    I criteri diagnostici per il Disturbo Autistico sono i seguenti:

    Criterio A:
    Un totale di 6 o più voci dall'insieme delle Caratteristiche Diagnostiche, con almeno 2 da Criteri A1) e uno ciascuno da Criteri A2) e Criteri A3);
    Criterio B:
    Ritardi o anomalie funzionali in almeno una delle seguenti aree, con esordio entro i 3 anni di età :
    1) interazione sociale;
    2) uso comunicativo sociale del linguaggio;
    3) gioco simbolico o immaginativo;
    Criterio C:
    L'anomalia non è meglio attribuibile al Disturbo di Rett o al Disturbo Disintegrativo dell'Infanzia.
    CARATTERISTICHE DIAGNOSTICHE:
    Criteri A1)
    Marcata e persistente compromissione dell'interazione sociale.
    Possono essere presenti:
    • Marcata e persistente nell'uso di svariati comportamenti non verbali, come lo sguardo diretto, l'espressione mimica, le posture corporee, la gestualità, che regolano l'interazione sociale e la comunicazione (Criterio A1-a).
    • Incapacità di sviluppare relazioni coi coetanei adeguate al livello di sviluppo (Criterio A1-b).
    • Mancanza di ricerca spontanea della condivisione di gioie, interessi o obiettivi con altre persone, per es. non mostrare, portare, né richiamare l'attenzione su oggetti di proprio interesse (Criterio A1-c).
    • Mancanza di reciprocità sociale o emotiva, per es., mancata partecipazione attiva a giochi sociali semplici, preferenza per attività solitarie o coinvolgimento dell'altro nel ruolo di strumento o aiuto "meccanico" (Criterio A1-d).
    Spesso si osserva marcata compromissione della consapevolezza degli altri, compresi gli altri bambini e i fratelli, dei bisogni e dei malesseri altrui.
    Criteri A2)
    Marcata e persistente compromissione della comunicazione verbale e non verbale.
    Può essere presente:
    • Ritardo o totale mancanza, dello sviluppo del linguaggio parlato (Criterio A2-a).
    • Nei soggetti con linguaggio verbale, marcata compromissione della capacità di iniziare o sostenere una conversazione con altri (Criterio A2-b).
    • Uso stereotipato e ripetitivo del linguaggio o linguaggio eccentrico (Criterio A2-c).
    • Assenza di giochi di simulazione variati e spontanei, o di giochi di imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo (Criterio A2-d).
    Quando si sviluppa il linguaggio verbale, l'altezza, l'intonazione, la velocità il ritmo o l'accentuazione possono presentare anomalie ( per es., il tono di voce può essere monotono o inappropriato al contesto oppure assumere espressione interrogativa in frasi affermative).
    Le strutture grammaticali sono spesso immature e includono un uso stereotipato e ripetitivo del linguaggio (per es., ripetizione di parole o frasi avulse dal significato; ripetizione di ritornelli o di slogan pubblicitari) o linguaggio metaforico, che può essere compreso solo da chi ha familiarità con lo stile comunicativo del soggetto.
    La comprensione del linguaggio è molto spesso ritardata, e il soggetto può essere incapace di capire domande o consegne semplici. Spesso è evidente l' alterazione dell'uso pragmatico (sociale) del linguaggio si manifesta con incapacità di integrare le parole con la gestualità o di capire le battute di spirito o gli aspetti non letterali del discorso come l'ironia o i significati impliciti.
    Il gioco di immaginazione è spesso assente o notevolmente compromesso. Questi bambini tendono inoltre a non impegnarsi in giochi semplici di imitazione o nelle occupazioni consuete dell'infanzia, o a farlo al di fuori del contesto appropriato o in modo meccanico.
    Criteri A3)
    Modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati.
    Possono essere presenti:
    • Dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi ripetitivi e ristretti, anomali per intensità o focalizzazione (Criterio A3a).
    • Sottomissione del tutto rigida ad abitudini inutili o rituali specifici (Criterio A3b).
    • Manierismi motori stereotipati e ripetitivi (Criterio A3c).
    • Interesse persistente ed eccessivo per parti di oggetti (Criterio A3d).
    I soggetti con Disturbo Autistico manifestano una gamma di interessi estremamente ristretta, e sono spesso eccessivamente assorbiti da un unico e ristretto interesse (per es., date, numeri di telefono, frequenze di trasmissioni radiofoniche). Possono disporre ripetutamente i giocattoli in fila sempre nello stesso numero e nello stesso modo o mimare in modo ripetitivo i gesti di un attore della televisione.
    Possono comportarsi in modo monotono e sempre uguale e mostrare resistenza o malessere per cambiamenti banali (per es. un bambino piccolo può avere reazioni catastrofiche a piccoli cambiamenti nell'ambiente, una risistemazione dei mobili o l'uso di nuove posate).
    Spesso si osserva una sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali, o un' insistenza irragionevole a seguire certe routines (per esempio, percorrere ogni giorno la stessa strada per recarsi a scuola). Movimenti corporei stereotipati coinvolgono le mani (per es. battere le mani, schioccare le dita), o l'intero corpo (per es. dondolarsi, buttarsi a terra, oscillare).
    Possono essere presenti anomalie posturali (camminare in punta di piedi, movimenti delle mani atteggiamenti bizzarri di tutto il corpo).
    Possono essere affascinati da oggetti in movimento (per es. ruote di giocattoli che girano, porte che si aprono e chiudono, le pale dei ventilatori elettrici o altri oggetti che ruotano rapidamente). Può essere presente attaccamento intenso ad oggetti inanimati (per es. un pezzo di spago o un elastico).
    L'anomalia deve manifestarsi entro i 3 anni di età con ritardi o funzionamento alterato in almeno una ( e spesso alcune) delle seguenti aree: interazione sociale, linguaggio usato per l'interazione sociale o gioco simbolico o di immaginazione ( Criterio B dei Criteri diagnostici).
    Nella maggior parte dei casi, non c'è un periodo di sviluppo chiaramente normale, anche se in circa il 20% dei casi i genitori riferiscono uno sviluppo relativamente normale fino a 1-2 anni di età. In questi casi i genitori riferiscono che il bambino aveva perso l'uso di parole già acquisite precedentemente o che sembrava essersi arrestato nel suo sviluppo.
    Per definizione, il periodo di sviluppo normale, se c'è stato, non deve perdurare oltre l'età di 3 anni. Inoltre, per fare diagnosi di Disturbo Autistico, l'anomalia non deve essere meglio attribuibile al Disturbo di Rett o al Disturbo Disintegrativo dell'Infanzia (Criterio C).

    Questo è l’aspetto medico, sicuramente necessario affinché possano esserci degli approcci e degli interventi adeguati per migliorare la condizione dei bambini affetti da autismo. Ma questo non può bastare se non è supportato da una dose massiccia di affetto, da un sostegno emozionale, da cure di amore. La speranza di miglioramento c’è ma devono concorrere tutte le istituzioni in gioco dalla famiglia alla scuola all’intervento terapeutico affinché il bambino possa esprimere tutto il suo mondo interiore.


    Adriana De Rosa
    Adriana De Rosa


    Messaggi : 15
    Data di iscrizione : 14.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty ''UN FIGLIO DIVERSO''

    Messaggio  Adriana De Rosa Mer Apr 11, 2012 5:32 pm

    2 Aprile,giornata mondiale dell'autismo.Ammetto che io come credo la maggioranza delle ragazze presenti,ignoravo l'esistenza di questa data,soprattutto il suo significato e la sua importanza,prima dell'incontro con l'ing Minguzzi,l'avv Vassallo e la dott.ssa Paola Magri fondatori dell'associazione AUTISMAIDONLUS.Quest'incontro mi ha particolarmente toccata;dalle notizie ascoltate mi sono resa conto di quanto l'autismo sia una fenomeno sempre più in aumento nei Paesi industrializzati(nasce un bambino autistico su 6.000).E'un disturbo neurologico,che impedisce il normale sviluppo del cervello e si sviluppa gia nei primi tre anni di vita o anche prima;è una condizione che accompagna per tutta la vita chi ne è portatore.Nonostante le ricerche non ci sono state scoperte circa le cause di questo disturbo,nè le relative cure;si conoscono invece,le caratteristiche che lo contraddistingono:i bambini con autismo hanno difficoltà nel relazionarsi con il mondo esterno e a comunicare con esso.Molti di loro non hanno la capacità di esprimersi verbalmente e cercano di farsi capire attraverso quello che si chiama l'uso strumentale dell'altro o con comportamenti disfunzionali(ad es.il pianto);alcuni invece usano le parole in modo ripetitivo,quasi ossessivo.Il fatto che questi bambini sono chiusi nel proprio mondo può far credere che siano anaffettivi,ma in realtà non è così.Se è pur vero che molti non si lasciano toccare,abbracciare,nè sfiorare,altri al contrario adorano il contatto fisico.Sono bambini dalle grandi potenzialità ed è per questo motivo che sono fondamentali interventi tempestivi,che mirino da subito al recupero del loro potenziale.Sulla base di queste considerazioni si può affermare che una cura,se pur non medica,esiste:consiste nel prendere coscienza che qualcosa non va,fin dal manifestarsi dei primi sintomi;dalla capacità di non fingere che vada tutto bene,perchè sarebbe una possibilità di progresso negata ad un bambino autistico.Immagino che non sia per niente semplice accettare che il proprio figlio sia affetto da questo disturbo;per farlo è necessario un coraggio immenso.ED è proprio il coraggio che contraddistingue Portia Iversen,affermata sceneggiatrice di LOS ANGELES,autrice del libro ''Un figlio diverso'':la storia toccante di una donna,Portia,la quale racconta lo sgomento provato alla notizia che il figlio di soli due anni,era affetto da una grave forma di autismo.Da quel momento inizia il suo viaggio alla scoperta di questa malattia oscura,di fronte alla quale i medici mostravano reticenza.In occasione di un convegno viene a conoscenza del caso di Tito,un ragazzino autistico di 11anni che vive in India,incapace di parlare a cui la madre,Soma aveva però insegnato a comunicare servendosi delle lettere dell'alfabeto scritte su un tabellone.Tito non ha la percezione del suo corpo,nè controlla la propria gestualità ma ha una vita interiore pienamente sviluppata che riesce ad esprimere componendo poesie.In Portia nasce la speranza;convince Tito e Soma a trasferirsi negli USA per lottare insieme per la cura dei bambini autistici.Ammirevole è il coraggio,la forza d'animo di due madri accomunate dalla stesso dramma,che lottano in nome di un principio di speranza.
    Gaetana Cozzolino
    Gaetana Cozzolino


    Messaggi : 18
    Data di iscrizione : 22.03.12
    Età : 39
    Località : ercolano

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty l'autismo

    Messaggio  Gaetana Cozzolino Mer Apr 11, 2012 5:35 pm

    L’autismo non è una malattia, ma un disturbo dello sviluppo della funzione cerebrale. Si evidenzia già nella fase endo-uterina.Tre sono i tipi di sintomi che le persone affette da autismo manifestano:
    1. interazione sociale alterata;
    2. problemi nella comunicazione verbale, non verbale e di immaginazione;
    3. attività ed interessi insoliti o estremamente limitati.
    Tali sintomi generalmente si presentano entro i primi tre anni di età e perdurano per tutta la vita. Ancora non esiste una cura per questo problema, ma un trattamento appropriato può favorire uno sviluppo relativamente normale e ridurre comportamenti indesiderati, visto che le persone autistiche hanno un’aspettativa di vita normale.
    La gravità dell’autismo è molto variabile: i casi più problematici sono caratterizzati da comportamenti estremamente ripetitivi, insoliti, auto o etero-aggressivi. Le forme più lievi assomigliano ai disturbi della personalità associati a disabilità dell’apprendimento.
    La caratteristica più evidente dell’autismo è il disturbo dell’interazione sociale.
    I bambini che ne sono affetti possono non rispondere se chiamati per nome, spesso evitano lo sguardo altrui, hanno difficoltà nell’interpretare il tono della voce o le espressioni del viso e non corrispondono alle emozioni altrui. Come appaiono inconsapevoli dei sentimenti che altri provano nei loro confronti, così sembrano non curarsi dell’impatto negativo del proprio comportamento su chi hanno vicino.
    Capita spesso che si dedichino ad attività motorie ripetitive (dondolarsi, arrotolare ciocche di capelli sulle dita), oppure a manifestazioni di auto-aggressività (picchiettare o battere la testa).
    Tendono a parlare più tardi degli altri bambini e spesso si riferiscono a se stessi col nome proprio piuttosto che con “io” o “me”.
    Quelli che parlano, spesso lo fanno con voce cantilenante e di un numero ristretto di argomenti, poco preoccupandosi dell’interesse delle persone con cui stanno “dialogando”.
    Spesso hanno risposte anomale ai suoni, al tatto, oppure ad altri stimoli sensoriali.
    Frequentemente mostrano una ridotta sensibilità al dolore, mentre possono essere straordinariamente sensibili ad altre sensazioni. Questa alterata sensibilità può contribuire ai sintomi comportamentali (esempio: la resistenza ad essere abbracciati).
    L’autismo è classificato come un disturbo pervasivo dello sviluppo; alcuni usano anche il termine “disturbo emotivo”. Come abbiamo detto, sintomi e gravità possono variare ampiamente, ciò significa che l’autismo può venire misconosciuto, soprattutto nelle persone che ne sono colpite in modo lieve oppure in quelle affette da più handicap.
    Sono state sviluppate diverse serie di criteri diagnostici per l’autismo, i più usati comprendono:
    1. Assenza o riduzione del gioco immaginativo o sociale;
    2. Ridotta capacità di fare amicizia coi coetanei;
    3. Ridotta capacità di iniziare o sostenere una conversazione con gli altri;
    4. Linguaggio stereotipato, ripetitivo o inconsueto;
    5. Ambito di interessi ristretto e anomalo per intensità o concentrazione;
    6. Adesione apparentemente irremovibile a specifiche routines o rituali;
    7. Eccessiva attenzione per dettagli di oggetti.
    E’ necessario, però, anche fare riferimento ad altri tre fattori: intensità, contesto e durata del comportamento.
    Non c’è un’unica causa per l’autismo: i ricercatori pensano infatti che svariati geni e fattori ambientali, virus o sostanze chimiche, possano contribuire a determinare il disturbo. Sono state riscontrate anomalie in diverse strutture cerebrali di persone autistiche, particolarmente nel cervelletto, nell’amigdala, nell’ippocampo, nel setto e nei corpi mammillari. Ciò sembra suggerire una possibile derivazione dell’autismo da una frattura nello sviluppo cerebrale normale in una fase precoce dello sviluppo fetale. Studi, ancora da completare però, sostengono che le persone autistiche presentano anomalie della serotonina o di altre molecole deputate alla trasmissione nervosa nel cervello.
    Ci sono studi recenti che parlano di una predisposizione genetica di alcune persone per l’autismo. Le prove a sostegno di questa tesi sono, però, deboli soprattutto per il fatto che non sembra che vi sia un unico meccanismo genetico responsabile del disturbo.
    Alcuni studi hanno poi evidenziato che fratelli e sorelle di bambini autistici presentano un’incidenza di ritardo nello sviluppo cognitivo e nel linguaggio superiore a quella riscontrata tra bambini che non hanno fratelli autistici. E, se è chiaro che in questi ultimi casi non si parla di autismo vero e proprio, però si sottolinea la presenza di problemi di tipo cognitivo e sociale in percentuale maggiore rispetto a tutti gli altri casi.
    Attualmente non esiste una cura per l’autismo, terapie e/o interventi vengono scelti in base ai sintomi specifici di ogni individuo e possono essere di tipo educativo/comportamentale e farmacologico. Spesso portano sostanziali miglioramenti.
    I trattamenti educativo - comportamentali danno grande importanza ad un servizio altamente strutturato e spesso intensivo adattato al singolo bambino: i terapisti, dopo avere individuato i suoi obiettivi individualizzati, lavorano con lui per aiutarlo a sviluppare capacità sociali e di linguaggio.
    Dal momento che i bambini imparano tanto più efficacemente quanto più sono piccoli è evidente che tale terapia dovrebbe iniziare il più presto possibile. E’ stato evidenziato infatti di recente che un intervento precoce ha buone possibilità di influenzare positivamente lo sviluppo cerebrale.
    I programmi strutturati si caratterizzano per tre elementi fondamentali: il concatenamento, l’uso di routines, l’adattamento dell’ambiente fisico. Nel primo caso si intende insegnare un comportamento desiderato in modo graduale e progressivo. L’uso costante di routines serve a ridurre l‘incertezza dei bambini, a far loro comprendere e soprattutto prevedere ciò che succede intorno a loro. Anche l’ambiente fisico deve collaborare e quindi esso deve essere reso idoneo al raggiungimento di determinati obiettivi.
    I medici possono prescrivere vari farmaci per ridurre l’auto-aggressività o altri sintomi disturbanti dell'autismo.
    Si sente parlare per la prima volta di “autismo” nel 1911, anno in cui uno psichiatra svizzero, Eugen Bleuler, descrive la sindrome della schizofrenia infantile ponendo l’accento su un sintomo in particolare: la dissociazione. Egli nota che i bambini che ne sono affetti interrompono ogni contatto con la realtà esterna e vivono, per così dire, chiusi nel loro mondo: è questo che si dice “autismo”. Il fatto però che i bambini colpiti dalla sindrome autistica siano del tutto incapaci di rapportarsi alla realtà, rende difficile applicare loro la definizione di Bleuler. Essi, infatti, o ignorano la realtà o le si aggrappano ansiosamente con un desiderio di immutabilità.
    Per avere però la descrizione di una sindrome ben definita di autismo infantile precoce dobbiamo aspettare il 1943 e Leo Kanner, che osserva undici bambini.
    Questa descrizione rimane, ancora oggi, valida, almeno per quel che concerne l’autismo nella sua forma più pura. Nel corso degli anni Kanner aggiungerà alcuni elementi come il desiderio di immobilità (nulla deve muoversi o mutare) e la grave patologia a livello del linguaggio che, anche se pure talvolta è presente, rimane a lungo senza alcun valore comunicativo.
    Kanner, durante tutto l’arco delle sue ricerche, non riesce a stabilire con certezza le cause dell’autismo. Alla fine approderà ad una tesi organicista, parlerà cioè di un deficit organico.
    Frances Tustin, psicanalista inglese, parlava di “bambini incapsulati” e pensava che il loro sviluppo psicologico si fosse fermato ad uno stadio precoce della vita neonatale a causa di una traumatica presa di coscienza della separazione del corpo del bambino da quello della madre. A causa di questa sua consapevolezza in lui veniva indotto un immaginario vissuto psichico di lacerazione, di “buco nero”. La studiosa definiva il fanciullo autistico come un bambino “colto dal panico”, benché appaia, in genere, passivo ed imperturbabile. Secondo l’autrice questi bambini lottano contro le loro angosce con procedimenti definiti “autosensuali” e che consistono nella ricerca di conforto in forme oppure oggetti autistici. Gli oggetti autistici sono oggetti duri che sembra comunichino al bambino sensazioni di limiti corporei. Questo li rassicura della propria solidità ed allontana le fantasie di disgregazione, crollo o liquefazione.
    Le forme autistiche, invece, sono molli o morbide, spesso informi, e possono provenire dal bambino stesso (saliva o feci) o costituirne degli equivalenti (sabbia o acqua). Tali forme hanno una funzione calmante, confortante e protettiva.
    Frances Tustin, che per molti anni svolse il ruolo di educatrice, attribuiva una grande importanza all’approccio educativo e pedagogico. Ella pensava a piccole unità pedagogiche concepite in modo specifico per i bisogni di questi bambini. Credeva, infatti, che fosse importante la presenza di genitori, educatori e terapeuti avvertibile sotto forma di un’atmosfera di fiducia e di incoraggiamento.
    Alan Leslie
    Partendo dall’ipotesi che il bambino normodotato acquisisce un sistema di rappresentazione del mondo esterno, l’autore ipotizza che sia proprio tale facoltà rappresentativa a permettergli di accedere alla realtà mentale ed alla logica astrattiva. Quando tali rappresentazioni diventano parte integrante delle funzioni mentali del bambino, egli è in grado di giocare consapevole che si tratta di una finzione. E’ a questo punto che il bambino percepisce gli stati mentali propri ed altrui, e su questo funzionamento interattivo si sviluppano i procedimenti di comunicazione.
    Secondo Leslie si tratta di una capacità innata che però giunge a maturazione solo dai due anni di età. L’autore ritiene che nel bambino autistico la capacità di costruire una “rappresentazione di rappresentazione” (= meta-rappresentazione) sia difettosa. E’ chiaro a questo punto che il bambino non può comprendere le interazioni e le basi della comunicazione. Inoltre, l’assenza di questa facoltà di rappresentarsi le cose implicherebbe l’impossibilità di attribuire un significato agli oggetti, alle reazioni altrui, alla immaginazione ludica ed a tutto ciò che produce l’interazione.
    Maria Montessori
    Il contributo educativo e pedagogico di Maria Montessori nei confronti dei bambini autistici è di un’attualità straordinaria, soprattutto se pensiamo che il suo metodo venne ideato in un periodo storico in cui le ricerche in merito neppure esistevano e che lei stessa definiva “deficienti” questi bambini. Già nel 1897 ebbe il coraggio di affermare “questi bambini cosiddetti “idioti” hanno il diritto di vivere e di frequentare la scuola”.
    Col 1906 la Montessori inizia a dimostrare l’importanza dell’osservazione e della valutazione in una pedagogia che si va facendo sempre più individualizzata. Le sue valutazioni sono molto articolate e tengono presenti i seguenti fattori: equilibrio, movimento, linguaggio, udito, umore,capacità reattiva, ritmo, alimentazione e risposta dei genitori messi di fronte alle difficoltà del figlio.
    Suo è anche il merito d’aver prima compreso che il bambino ha bisogno di un universo a sua misura e poi di aver dimostrato che anche gli apprendimenti astratti possono essere assimilati da bambini in grande difficoltà, purché questi vengano mediati con gradualità e con i giusti strumenti.
    Tre sono i compiti che gli educatori devono affrontare:
    1. aiutare il bambino a farcela da solo, in modo proporzionale alle sue capacità
    2. mostrare al bambino le attività che potrà imitare, dopo aver individuati i suoi interessi così da potergli proporre qualcosa che incontri il suo gradimento
    3. mettendosi al livello del bambino, osservarlo in modo da scoprire quando inizia un processo ripetitivo e rassicurante per sottoporgli materiale più evoluto.
    E’ una pedagogia che trova svariate applicazioni, non solo quindi nella vita pratica e quotidiana, ma anche nell’educazione dei sensi, del linguaggio, della logica. La pratica ha potuto dimostrare la validità e l’efficacia di questi assunti.
    Ancora oggi questo metodo pedagogico, per la sua semplicità, per il rigore del materiale e per l’impiego che ne viene fatto dagli educatori, rimane uno degli approcci educativi più pertinenti nella cura dell’autismo.
    Eric Schloper
    Nel 1966 Schopler mette in atto un progetto sperimentale quinquennale finalizzato ad educare i bambini autistici con l’aiuto dei genitori. Il lavoro si dimostra estremamente proficuo ed il progetto verrà ufficializzato nel 1972 col nome di programma TEACCH.
    Il suo più grande merito è stato forse quello d’aver restituito ai genitori la “forza di agire”, anche se è difficile pensare ad un percorso del tutto svincolato dal sostegno psicologico per i genitori e per i bambini. Il senso di colpa è di fatto intrinseco nella condizione parentale e il dolore, la prostrazione nel vedere le sofferenze del proprio figlio non sempre sono dissipate da un intervento esclusivamente pedagogico ed educativo.
    Schloper ha comunque ideato un programma di strategie educative tali da poter essere utilizzate dai genitori o per l'assenza di centri specializzati o anche per il desiderio di applicarle tra le mura domestiche.
    All’assenza di linguaggio si sopperisce con una comunicazione per mezzo di codici per immagini. L’obiettivo ultimo è quello di condurre il bambino a comportamenti sempre più appropriati.
    Si tratta di strategie educative che vertono sulla percezione, l’imitazione e la motilità, considerati strumenti indispensabili per la comunicazione, ed anche sul comportamento,l’autonomia, la competenza verbale e la socialità. Gli esercizi sono progressivi e studiati in funzione dell’età mentale del bambino, da zero a sei anni.
    Conosco una bambina affetta da questo spettro autistico, si chiama Enrica ,ha 13 anni sua madre ,si chiama Bianca, è una professoressa di lingue, vedova e quotidianamente deve affrontare da sola l'angoscia , il dolore e le sofferenze della propria figlia. È una donna molto provata ,sempre tesa per i limiti che possiede Enrica, ma la nostra comunità le ha accolte e ormai siamo per loro una seconda famiglia. Ho conosciuto Bianca nella "Locanda di Emmaus", associazione onlus che attraverso il progetto "crescere insieme" si occupa del recupero sociale, morale, scolastico dei minori a rischio.
    Bianca aiuta me e le altre volontarie nell'attivita di doposcuola fornendo ai nostri ragazzi lezioni di inglese e spesso è "costretta" a portare con se sua figlia; ma Enrica ormai è diventata un membro della locanda di Emmaus, le siamo tutti affezionati. Il problema non è lei ma sua madre che continua a ritenere sua figlia un elemento di disturbo (poichè spesso si agita ,ripete continuamente le stesse domande) ma tutti noi abbiamo imparato a conoscerla e a "comunicare"con lei.
    Ho voluto citare questa coppia perchè, riflettendo su ciò che ha detto Eric Schloper riguardo ai genitori di bambini autistici, credo che il primo passo da compiere per aiutare un bambino/a autistica sia quello di educare i genitori nel rapportarsi con i loro figli e poi supportarli con mezzi e strumenti adeguati. Il protagonista dell'autismo non è solo il bambino che è affetto da questa malattia ma lo è anche il genitore. Entrambi rappresentano un binomio indissolubile.
    Questo messaggio l'ho percepito anche dalle parole dell' avvocato Vassallo che con l'ing. Minguzzi e la dott. Magri (rappresentanti dell' Associazione Autism Aid Onlus) in occasione della giornata mondiale dell'autismo (02/04/2012) ci hanno beneficiati della loro presenza e ci hanno reso partecipe della loro conoscenza ed esperienza sull'autismo.
    L' avv. Vassallo essendo genitore di un bambino autistico conosce in prima persona l'autismo.
    Egli afferma :
    non esiste una cura per le differenze celebrali alla base dell'autismo; "l'autismo si cura con le persone".
    La prognosi di un bambino con autismo dipende dalla capacità del sistema sanitario-scolastico-sociale di prenderlo in carico quanto più precocemente.
    L'associazione Autism Aid onlus nasce il 4 ottobre 2004 per iniziativa di un gruppo di genitori di bambini affetti da disturbi dello spettro autistico. L'associazione senza scopo di lucro difende i diritti e le pari opportunità delle persone affette da disturbi del neuro-sviluppo come l'autismo.
    Per me è una gioia aver conosciuto questa associazione che con il "cuore" si occupa di questo spettro. Solo un genitore come l'avvocato Vassallo, con le competenze adeguate può comprendere al meglio le esigenze del proprio figlio.

    Parlami del linguaggio,
    a me, che non posso vedere le tue parole,
    né “trattenere” un pensiero, elaborato
    con conscia consapevolezza.
    Parlami del linguaggio,
    a me che non posso sperimentare la creazione,
    ma soltanto il prodotto.
    Parole nel vento: parole nel vento
    come uccelli cadenti cadono,
    da un cielo che non esiste,
    con un testo che non è nemmeno percepito.


    Ultima modifica di Gaetana Cozzolino il Mer Apr 11, 2012 5:37 pm - modificato 1 volta.
    Antonella Pagliaro
    Antonella Pagliaro


    Messaggi : 14
    Data di iscrizione : 14.03.12
    Età : 33
    Località : Mondragone

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Antonella Pagliaro Mer Apr 11, 2012 5:35 pm

    Il 2 aprile è la giornata mondiale dell'autismo e in questa ricorrenza abbiamo affrontato il problema con l'avv. Paolo Vassallo ed altri specialisti.Questa lezione è stata molto interessante e significativa poichè ha risposto a numerosi interrogativi che a volte mi ponevo.Le persone con questa sindrome risultano molto propensi ad isolarsi e stare da soli e non integrarsi al gruppo dei pari. Tutto questo accade perchè questi soggetti non riescono a percepire gli stati d'animo altrui e per questo hanno difficoltà ad interagire e relazionarsi.Questo disturbo si manifesta intorno ai 3 anni, essi sono sani dal punto di vista fisico ma hanno gravi deficit nella comunicazione nell'immaginazione e nel comportamento.Al giorno d'oggi non si conosce ancora una cura specifica per l'autismo ma bisogna intervenire comunque mirando 3 elementi importanti ossia : favorire sviluppo sociale e comportamentale del bambino,supportare la famiglia psicologicamente e sostenere il bambino in tutto l'arco della sua vita con servizi mirati.Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Rte_modelli
    avatar
    Antonella Leonetti


    Messaggi : 15
    Data di iscrizione : 16.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Antonella Leonetti Mer Apr 11, 2012 5:39 pm

    2 aprile 2012 GIORNATA MONDIALE DELL’AUTISMO: è questo il titolo riportato da numerosi giornali italiani per sensibilizzare i cittadini e tutte le istituzioni verso questo disturbo, di cui fino a pochissimi anni fa non si conoscevano le cause e le cure. L’incontro avvenuto il 2 aprile con l’associazione “Autism aid onlus”, associazione no profit che si dedica a portare in Italia un percorso iniziato negli USA circa venti anni fa, difende i diritti e le pari opportunità di persone autistiche per garantire loro pari dignità assicurandogli il massimo sviluppo di potenzialità e risorse e un’autonomia personale, sociale e lavorativa. L’associazione ha avviato nelle scuole il “programma di diritto a studiare” e tra i modelli di cura utilizzati troviamo il DENVER MODEL, il LOVASS MODEL, il TEACCH e la CAA ossia la comunicazione aumentativa alternativa la quale viene affiancata al Denver model. Quando parliamo di autismo non dobbiamo assolutamente generalizzare poiché ogni bambino affetto da questo disturbo è unico nel suo caso, nonostante vi siano caratteristiche comuni tra queste persone. L’autismo è un disturbo neurobiologico che spesso è stato associato ad una mancanza di affetto, causata da una “mamma frigorifero” verso il proprio figlio. L’autismo è,quindi, un disturbo dello sviluppo che colpisce l’area relazionale, l’area comunicativa e l’area emozionale. Una prima diagnosi può esser fatta verso i 24 mesi; il bambino nasce con questo disturbo e apparentemente sembra “normale” perché gioca e mangia ma, ad un certo punto, si isola. Il bambino autistico deve essere motivato, stimolato, incitato sin da piccolo: occorre, pertanto, un intervento precoce. Tra i modelli utilizzati per intervenire sull’autismo vi sono: l’intervento educativo TEACCH, l’intervento cognitivo LOVASS MODEL e l’intervento evolutivo DENVER MODEL. Il TEACCH è un approccio riabilitativo che dà importanza alle autonomie sociali; il LOVASS MODEL è un approccio di tipo comportamentale; il DENVER MODEL,invece, è un approccio comportamentale di tipo evolutivo elaborato negli anni ’70 che va a stimolare le caratteristiche del bambino autistico attraverso la somministrazione di farmaci. Il DENVER MODEL parte da due principi molto importanti: l’importanza delle famiglie nella riabilitazione e il sottoporre ad una scelta il bambino autistico. La riabilitazione continua anche a casa attraverso l’utilizzo di strumenti quali le carte attraverso cui il bambino associa all’immagine la parola di riferimento. Con lo sviluppo della tecnologia vengono utilizzati nella riabilitazione diversi strumenti come il PECS o il VOCA che contengono tutti i bisogni del bambino in un computer. Per molti anni l’autismo era considerata una malattia da curare come caso clinico oppure ignorata da molti che l’attribuivano ad una mancanza d’affetto; tutto ciò lo possiamo rivivere con la storia di Temple Grandin, professoressa dell’università del Colorado che è stata una delle personalità più famose nel mondo affette da autismo. La sua storia è stata riproposta in un film intitolato “Temple Gradin. Una donna straordinaria”che racconta la storia di questa donna la quale rivoluziona le pratiche per il trattamento degli animali nell’allevamento del bestiame. Il film biografico inizia con la visita estiva di Temple presso il ranch di sua zia in cui va a lavorare. Temple era sempre stata affascinata dagli animali, perché "la pensavano come lei" e lei sembrava molto interessata a una macchina che abbraccia le vacche per "renderle gentili". Un giorno, durante un attacco di panico, Temple si inserisce nella macchina e si calma subito. Quando all'inizio Temple frequentava il college, il recarsi nel suo dormitorio la rendeva molto nervosa. Ebbe un altro attacco di panico nella sua stanza, ma sua madre le dava spazio chiudendo la porta. Subito dopo, la madre ebbe un flashback di quando Temple era piccola e aveva bizze implacabili. Prima di allora, a Temple fu diagnosticato l'autismo classico, un caso grave di autismo in cui sembrava lontana, mancava il contatto oculare, non parlava ed evitava sentimenti come affetto e contatto umano. In quella fase, la scienza classificava l'autismo come una forma di schizofrenia; le madri erano accusate di essere la causa del disturbo e si sosteneva che fossero fredde e distaccate verso i loro figli autistici. Il diagnosta suggerì l'immissione di Temple in un istituto. La madre rifiutò di ascoltare il diagnosta e aiutò Temple ad adattarsi al mondo di tutti i giorni. Sua madre assunse una logopedista, che ha lavorato viso a viso con Temple consentendole di acquisire il linguaggio. Durante gli anni del college Temple iniziò a studiare la Macchina di Compressione che aveva progettato per sé stessa; questa macchina abbracciava e stringeva entrambi i suoi lati per calmarla, mentre controllava la forza e la faceva rilassare ogni volta che si sentiva tesa. Anche se la macchina funzionava, la scuola costrinse Temple a rimuoverla, sostenendo che si trattava di un qualche tipo di dispositivo sessuale. Dopo qualche tempo, al termine di una pausa primaverile, Temple e la zia tornarono a scuola per convincere i responsabili a lasciarle usare il dispositivo. Temple poi riuscì a dimostrare, attraverso il rigoroso studio scientifico, che la macchina era solo un dispositivo calmante e, di conseguenza, le fu permesso di tenerla. Usava la macchina per auto-medicare le sue patologie ogni volta che ne aveva bisogno. Temple si laureò al college e trovò impiego in un ranch. Costruì una nuova vasca di immersione e modificò un macello per le vacche in modo che fosse molto più umano. Il film si conclude con un convegno sull'autismo, a cui Temple e sua madre assistono. Temple parla in mezzo alla folla e spiega ai presenti come ha superato le sue difficoltà ed è stata in grado di raggiungere il traguardo accademico e di come sua madre l'aveva aiutata molto nel confronto con il mondo quotidiano. Attraverso questo film notiamo come la protagonista non si sia arresa di fronte ai mille ostacoli della sua vita, anzi ha lottato contro i pregiudizi nei confronti delle persone autistiche senza arrendersi, senza abbattersi, ma proseguendo a testa alta per poter essere considerata semplicemente una persona con pari diritti e pari opportunità.
    avatar
    maria.lancellotti


    Messaggi : 16
    Data di iscrizione : 19.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  maria.lancellotti Mer Apr 11, 2012 6:37 pm

    IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL'AUTISMO,NELLA LEZIONE DEL 2 APRILE C'è STATO L'INCONTRO CON L'AUTISM AID ONLUS,CHE è UN ASSOCIAZIONE NATA PER INIZIATIVA DI UN GRUPPO DI GENITORI DI BAMBINI AUTISTICI CON LO SCOPO DI DIFENDERE I DIRITTI E LE PARI OPPORTUNITA' DELLE PERSONE AFFETTE DA QUESTO DISTURBO,NONCHE' LA LORO AUTONOMIA SOCIALE, PERSONALE E LAVORATIVA.E'GRAZIE A QUESTA LEZIONE CHE HO COMPRESO MEGLIO CHE COSA FOSSE L'AUTISMO: UN DISTURBO NEUROLOGICO CHE IMPEDISCE IL NORMALE SVILUPPO DEL CERVELLO E CHE COMPORTA DIFFICOLTA' NEL COMUNICARE E NEL RELAZIONARSI CON GLI ATRI E IL MONDO ESTERNO.NON C'è UNA CURA INTESA NEL SENSO FARMACOLOGICO,MA SI PUO' AIUTARE L'AUTISTICO A SVILUPPARE LE POTENZIALITA' CHE IN LUI CI SN PER COMUNICARE O RELAZIONARSI,ATTRAVERSO UN INTERVENTO PRECOCE,INTEGRATO E SPECIFICO.
    IN CONCLUSIONE POSSO AFFERMARE CHE L'INCONTRO CON QUESTA ASSOCIAZIONE LO PORTERO' PER SEMPRE NEL MIO BAGAGLIO PROFESSIONALE...IN QUANTO è GRAZIE AD ESSO CHE HO COLTO LA MIGLIOR CURA DI QUALSIASI MALE: L'AFFETTO E L'AMORE DELLE PERSONE.
    avatar
    Martina Marotta


    Messaggi : 16
    Data di iscrizione : 13.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Martina Marotta Mer Apr 11, 2012 7:15 pm

    Tema principale della scorsa lezione è stato quello dell’autismo. Ci capita spesso di sentire parlare di questo argomento ma non sempre la gente conosce il reale significato .
    L’autismo è un fenomeno che negli ultimi anni si sta sviluppando sempre di più, soprattutto nei paesi industrializzati. Ma cos’è l’ autismo??? È una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo neurobiologico e si manifesta nei primi tre anni di vita. Il bambino autistico trova difficoltà a comunicare e a relazionarsi con l'altro e cosi facendo tende a chiudersi nel proprio mondo. Per aiutarli occorre un intervento precoce e una collaborazione tra sistema sanitario,sistema scolastico e sistema sociale . I bambini autistici non sono tutti uguali: ci sono bambini autistici che parlano,quelli che non parlano ma cercano di farsi capire con l'uso strumentale dell'altro e autistici che non si fanno toccare. Il soggetto Autistico non ha solo problemi Psicologico Comportamentali ma esistono anche Patologie Cliniche collegate all’Autismo, però, così come non pare esistere una sola singola causa dell’Autismo, anche le Patologie Collegate possono essere molto diverse da caso a caso. A questa patologia purtroppo non esistono cure.
    È faticoso per loro trovare canali giusti di comunicazione.
    Trovano difficoltà nel contatto perché troppo spesso vi è un contrasto con le parole e con i gesti. Per loro è come ascoltare, contemporaneamente, voci sovrapposte che, pur provenendo dalla stessa persona, molte volte sono "contrastanti". Risulta loro difficile mostrare la propria identità, non riescono a capirci, sono disorientati dal nostro modo di vivere, dove l'unica vita possibile è quella sopra a un "palcoscenico", dove non si può essere se stessi.
    Sono persone speciali, sono molto meglio di noi cosiddetti normali.
    avatar
    maria russo


    Messaggi : 14
    Data di iscrizione : 18.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  maria russo Mer Apr 11, 2012 7:17 pm

    Il 2 aprile è stata la giornata mondiale dell'autismo.In occasione di ciò,abbiamo avuto la fortuna e l'onore,di poter avere un incontro con la fondazione "AUTISM AID ONLUS" e poter approfondire questa delicatissima tematica.
    Provenendo da studi pedagogici,avevo sentito parlare di questa patologia seppur non in maniera chiara e precisa,non sapevo però rispondere esattamente alla domanda "cos'è l'autismo?".
    Grazie alla partecipazione e ad alcuni appunti presi in questo incontro,sono in grado di rispondere(o almeno spero tongue ).L'autismo è un disturbo neurobiologico,meglio definito come "disturbo dello spettro autistico" che impedisce il normale sviluppo del cervello e colpisce la relazione,la comunicazione e l'autoregolazione.
    Si tratta di un disturbo che ha origini sin dallo sviluppo indo-uterino ovvero si nasce con un cervello acustisco e purtroppo non è possibile fare una diagnosi pre-natale.
    è possibile distinguere tra "autismo ad alto funzionamento" e "autismo a basso funzionamento".Il primo è il caso del genio per eccellenza (si pensi ad Einstein)ovvero si tratta del bambino che non sa relazionarsi ma sviluppa capacità fuori dal comune,come parlare l'inglese in maniera fluida a soli 5 anni.
    Il secondo,invece,riguara bambini che hanno un ritardo mentale abbastanza significativo,che hsnno una comunicazione di tipo non verbale.
    I soggetti autistici che sono in grado di utilizzare il linguaggio,spesso parlano prendendo frasi da film e le usano in maniera appropriata,riproducendo in alcuni casi anche la voce degli attori.In questo caso si parla di ECOLALIA IMMEDIATA in quanto si tratta della ripetizione di frasi o parole subito dopo l'ascolto.(preciso,l'ecolalia è una stereotipia verbale.)
    Ci sono però anche soggetti,bambini ecolalici che non riescono a chiedere le cose,fanno un uso sganciato delle parole.Passano ad usare un'"ECOLALIA DIFFERITA" ovvero pronunciano frasi molto lunghe,ripetendole a distanza di tempo.
    Per quanto riguarda il contatto fisico,ci sono bambini autistici che lo rifiutano,in quanto hanno delle difficoltà sensoriali.Quando sono piccoli,vengono bombardati dalle stimolazioni sensoriali,quindi avvertono tutte le sensazioni in maniera amplificata.Alcuni bambini,inoltre,non si lasciano toccare perchè visto come invasivo ed intrusivo anche se non tutti hanno queste difficoltà anzi,ce ne sono molti altri affettuosi, e anche tanto I love you
    La prognosi di un bambino con autismo dipende dalle capacità del sistema sanitario,scolastico e sociale di prenderlo in carico.
    Questo è quanto finora so dire per certo sull'autismo,ma prometto di approfondirne lo studio anche perchè sono tanti i bambini affetti da questo disturbo ed è giusto che ci informiamo il più possibile e soprattutto io che aspiro a diventare educatrice I love you
    Iolanda Puca
    Iolanda Puca


    Messaggi : 14
    Data di iscrizione : 21.03.12
    Località : Napoli

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Giornata mondiale sull'autismo

    Messaggio  Iolanda Puca Mer Apr 11, 2012 7:31 pm

    2 aprile 2012 è stata la giornata mondiale sull'autismo, in realtà fino ad oggi su questo disturbo sapevo veramente poco. Dopo la lezione di oggi in aula con la partecipazione Autism Aid Onius ho finalmente capito cos'è realmente l'autismo. Ancora oggi questo disturbo è un tema poco conosciuto, nel mondo ci sono molti bambini autistici ma nonostante ciò pochi sanno cos'è l'autismo. L'autismo è caratterizzato da gravi alterazioni nella comunicazione verbale e in quella non verbale e da un estraniamento più o meno accentuato dalla realtà. I disturbi che caratterizzano il quadro clinico dell'autismo sono relativi all'interazione sociale, alla comunicazione verbale e a quella non verbale e al repertorio delle attività e degli interessi. In molti casi si ha la presenza di ritardo mentale e di epilessia.Con il passare del tempo, le problematiche a livello di interazione sociale tendono ad accentuarsi, il bambino autistico tende all'isolamento; spesso non risponde quando viene chiamato e non è interessato a partecipare alle attività delle altre persone.L'autismo non è più una malattia misteriosa del passato. Come già detto nn sapevo molto riguardo questo disturbo "ancora tutto ora so poco" posso solo dire che le lezioni che affrontiamo in aula sono molto interessanti è importanti per un uso personale di conoscere delle cose che prima si dava poco importanza. In conclusione, il dibattito scientifico e culturale sull’Autismo è ancora aperto e necessita di nuovi confronti e collaborazioni in diverse aree anche a livello internazionale...
    milone lucia
    milone lucia


    Messaggi : 15
    Data di iscrizione : 19.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  milone lucia Mer Apr 11, 2012 7:40 pm

    2 Aprile Giornata mondiale dell’AUTISMO.
    L’Autismo è una malattia,un disturbo neurobiologico che impedisce il normale sviluppo del cervello;fenomeno in grande aumento che colpisce circa un bambino ogni 150 nati. I soggetti autistici sono bambini che hanno bisogno di un accompagnamento durante la loro vita,di servizi che li aiutino a vivere una vita quasi normale. Grazie alla professoressa abbiamo avuto modo di incontrare i rappresentanti dell’associazione Autism Aid Onlus fondata da un gruppo di genitori con bambini autistici che si sono impegnati per far conoscere meglio questa malattia rivolgendosi soprattutto agli educatori e agli insegnanti che spesso non sanno come agire e comportarsi.
    Autistici si nasce non ci si diventa;
    I bambini affetti da questa malattia tendono a chiudersi in sé stessi in un mondo tutto loro da cui è difficile uscirne,hanno difficoltà a comunicare e a relazionarsi con gli altri,tendono ad isolarsi; Ad oggi non c’è una cura per l’autismo e non ancora si conosce la ragione di questa malattia; come afferma l’avvocato Vassallo “l’Autismo si cura con le persone e non con i farmaci.
    bisogna intervenire precocemente e c’è bisogno di collaborazione tra la famiglia,la scuola,i servizi socio sanitari e la ricerca;

    http://www.napolipuntoacapo.it/npc/foto/Autismo22.jpg
    Rita Esposito
    Rita Esposito


    Messaggi : 18
    Data di iscrizione : 15.03.12
    Età : 32
    Località : Napoli

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty L'emozione non ha voce

    Messaggio  Rita Esposito Mer Apr 11, 2012 7:51 pm

    Nella prima parte della lezione abbiamo visto come le tecnologie possono essere utilizzate come estensioni del corpo e come strumento per aumentare le nostre capacità.
    Ci riferiamo soprattutto agli oggetti di uso quotidiano,quali il cellulare,che permette a due persone lontane di comunicare in modo sincrono o anche il computer,il palmare che grazie alle mail,sms ci permettono di comunicare in tempi differenti e quindi asincroni e in tutti i luoghi tipo ufficio,casa e treno.
    Anche il terminale che possiede diverse funzioni ''smartphone'' aumenta le nostre capacità.Un'altra tecnologia con la quale l'uomo è in simbiosi è l'automobile che ci permette di spostarci ovunque.
    Insomma non passa giorno in cui non utilizziamo un oggetto tecnologico.
    Nella seconda parte della lezione abbiamo avuto come ospiti,in occasione della giornata mondiale dell'autismo(2 Aprile)alcuni membri dell'autism aid onlus,i quali,ci hanno approfondito il discorso fatto in precedenza sull'autismo.
    Esso è un disturbo neurologico che impedisce il normale sviluppo del cervello,il quale è già alterato nella fase fetale,quindi già dalla nascita.
    Ogni giorno in Campania nasce un bambino con autismo.
    Questi bambini hanno difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno,a comunicare e ad interagire con gli altri.
    Nonostante ciò non sono anaffettivi,come molti sostengono,ma amano essere abbracciati e il solletico,solo pochi rifiutano il contatto fisico(avoidant).
    Precedentemente era molto diffusa la teoria della ''madre frigorifero''ossia della madre che non dava affetto,ma questa teoria è stata in seguito rigettata.
    L'autismo ha diverse caratteristiche,infatti ci sono alcuni bambini che utilizzano in maniera contestuale le frasi dei film,ciò è definito ''ecolaria'',che può essere definita differita quando si ha una ripetizione di frasi molto lunghe;altri bambini,invece,non parlano,ma utilizzano la mano dell'altro per indicare l'oggetto del loro desiderio;un'altra caratteristica è il fenotipo comportamentale dove i bambini hanno difficoltà socio-comunicativo,ossia a parlare con gli altri.
    Questo fenomeno è visibile dai 18 mesi ai 3 anni ed è molto influenzato dall'ambiente.
    Per curare questi disturbi però non esiste una cura vera e propria,tuttavia se si attua un intervento precoce ed efficace entro i primi due anni si può migliorare lo stile di vita di questi bambini.
    Affinchè questo intervento possa fare la differenza è necessaria la collaborazione tra i diversi settori ossia:famiglia,sistema sanitario,operatori scolastici e il sistema socio-sanitario.

    avatar
    Silvia De Sisto


    Messaggi : 14
    Data di iscrizione : 12.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Silvia De Sisto Mer Apr 11, 2012 7:56 pm

    L’ autismo è una malattia neurobiologica, la persona affetta da questa malattia mostra una marcata diminuzione dell’integrazione sociale e della comunicazione. Si manifesta quasi sempre nei primi 3 anni di vita. I fattori di rischio, oltre a possibili anomalie genetiche e metaboliche, possono essere pregressi episodi familiari o anche una nascita pretermine del bambino, se vi è un peso alla nascita notevolmente sotto la media. I soggetti autistici spesso si esprimono in modo bizzarro, spesso ripetono parole, suoni o frasi sentite , ecolalia, che può essere immediata oppure differita. Gli autistici tendono ad isolarsi.
    Oggi molto si può fare per aiutare gli autistici ad inserirsi nella società, ma è necessario che tutti gli organismi della società ( servizi sanitari, scolastici, educativi, sociali) si muovano nella stessa direzione per garantire loro dignità ed aiutarli nello sviluppo delle potenzialità e dell’autonomia.
    Molti film hanno proposto il tema dell’autismo e tra questi ricordo “Rain man”. Questo film tratta di un giovane commerciante, che alla morte del padre, scopre che l’unico erede del patrimonio familiare è il fratello maggiore, affetto da autismo e ricoverato in una clinica. Per impadronirsi dell’eredità decide di portare via il fratello dalla clinica e comincia con lui un lungo viaggio. Durante il viaggio conosce, in un primo momento, le problematiche dell’autismo (come per esempio eccessiva paura della novità) e poi viene a contatto con le doti straordinarie del fratello (capacità di memoria e di calcolo). Ma soprattutto si affeziona a quel fratello particolare e decide di rinunciare all’eredità.
    avatar
    Maria Di Caterino92


    Messaggi : 14
    Data di iscrizione : 19.03.12

    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Maria Di Caterino92 Mer Apr 11, 2012 7:57 pm

    In aula c'e stato l'incontro con i docenti dell'associazione autismo,grazie a loro ho conosciuto nuove cose sull'autismo. L'autismo essendo un disturbo neurologico impedisce il normale sviluppo del cervello, per queste persone non c'e una cura ,ma possono essere aiutate dalle famiglie, dalle scuole.una cosa che mi ha colpito molto e stata sopratutto la forza di quei genitori che non si sono arresi e hanno cercato di aiutare i propri figli e tanti bambini che sono affetti da questa malattia.questa lezione per me e stata molto interessante.mi piace molto seguire questo corso perche' ogni volta conosco sempre cose nuove.

    Contenuto sponsorizzato


    Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile) - Pagina 9 Empty Re: Lab. 2 aprile - Giornata mondiale dell'autismo (chiude 12 aprile)

    Messaggio  Contenuto sponsorizzato


      La data/ora di oggi è Gio Mag 16, 2024 9:35 am