lab. Esperienza: Associazione Sifo Ronga (facoltativo - chiude il 13 maggio)

In questa lezione abbiamo avuto l'onore di conoscere il prof. Ronga, un grande uomo che ha saputo fare qualcosa per gli altri gratuitamente dando vita all'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga. La sua idea nasce per dare un conforto consistente a tutte quelle persone che stanno vicine e accudiscono i propri malati.Secondo me è davvero bello ciò che fa quest uomo, è bello vedere che ci sono persone che investono i propri soldi per aiutare gli altri in questa societa in cui molte persone sono sempre piu avide e intascano anche i soldi messi a disposizione per gli altri come il caso di molti sindaci e politici ma apro e chiudo subito questa parentesi.Il prof Ronga è una persona da ammirare e che mi auguro serva da esempio a me stessa e agli altri..

Credo che sono pochi gli uomini da prendere in esempio e il sign. Ronga rientra in quella cerchia. Dovremmo imparare da persone come lui, che nonostante le difficoltà che sorgono sul territorio, con la tanta forza di volontà, si può riuscire nel proprio intento come il sign. Ronga, ed essere i padroni in qualcosa di grande e utile per la società.

In classe abbiamo parlato dell'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga la casa di accoglienza presso l' Ospedale Monaldi costituisce una iniziativa di grande coraggio, di solidarietà e di amore per chi soffre. Alleviare la solitudine del malato garantendogli la vicinanza di persone di famiglia è un gesto ricco di umanita'

Oggi a lezione nella parte laboratoriale abbiamo ascoltato le parole di Aniello Ronga,fondatore dell'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga che nasce nel marzo 2011 in onore di sua moglie deceduta.Ha raccontato la sua esperienza personale;si trovava al Policlinico di Udine dove era ricoverata sua moglie e proprio lì vide che esistevano casette d'accoglienza per i familiari dei pazienti dell'ospedale.Dopo la perdita della moglie decise di intraprendere questa sfida ovvero di aprire anche nel meridione una casa di accoglienza nell'ospedale il monaldi.Attraverso le sue parole abbiamo capito quante difficoltà ha potuto incontrare ma grazie alla sua volontà ha portato avanti il suo obiettivo e ci è riuscito brillantemente.Mentre il dottore Ronga ci raccontava la sua esperienza pensavo come è possibile che iniziative di questo genere non vengano mai pubblicizate e rese note nella maniera corretta,possibile che associazioni che fanno del bene cosi gratuitamente devono incontrare tante difficoltà,purtroppo si capita e pure spesso!Ma come ci ha detto il dott.Ronga il problema principale è che le persone possono avere anche belle iniziative ma spesso non riescono ad avere la volontà necessaria per portarla a termine e dopo i primi problemi si arrendono!Bisogna sensibilizzare molto di più le persone al volontariato perchè e un'esperienza che ti riempie tantissimo!!

Quando sono venuta a lezione ed ho visto i membri dell'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga,che hanno una casa di accoglienza nell’ospedale Monaldi mi sono detta:Bene anche a Napoli c'è!Quest'associazione si occupa di dare un alloggio ai parenti dei pazienti che vengono da lontano e non è a scopo di lucro infatti vive di offerte volontarie!Mio padre anni fa è stato operato al cuore ad Alessandria e grazie ad un associazione simile,mia madre ha potuto assisterlo tutto il periodo di convalescenza e di ricovero!Queste sono iniziative veramente importanti perchè non volendo, in maniera indiretta, si tiene conto non solo dei parenti del malato,ma anche del malato stesso,in quanto la cosa più importante,secondo il mio parere,per combattere ogni tipo di malattie è l'appoggio incondizionato dei familiari,senza quello tutto risulterebbe più difficile. Lo stesso trattamento lo ha avuto anche mia zia a Roma....ho,infatti,già raccontato in un altro forum del tumore di mio cugino di 18 anni,non avrebbe combattuto con la stessa forza se non avesse visto la madre al suo fianco in ogni momento.Ciò che ha spinto quest’uomo a creare quest’associazione è stato un evento luttuoso della sua vita che oltre alla sofferenza, al tempo stesso ,gli ha dato lo spirito per aiutare gli altri…e questo non poteva che essere uno dei migliori modi!Infatti non bisogna mai dimenticare che dietro ogni cosa grande c’è sempre un grande uomo!

L’ Associazione Maria Rosaria Sifo Ronga è stata costruita nel 2001 ed è senza finalità di guadagno. L’Associazione ha edificato la Casa di Accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga ed è situata nel parco dell’ ospedale Vincenzo Monaldi. Una Casa che dispone di posti letto,soggiorno,cucina ecc. Fino ad adesso non ero a conoscenza dell’ esistenza di tale struttura. Si è realizzato ciò per i familiari dei pazienti ricoverati residenti al di fuori della provincia di Napoli.Questo tipo di struttura consente a coloro di vivere tale esperienza difficile e stressante ossia “l’ ospedalizzazione “in modo più sereno e tranquillo cossichè possano trascorrere ore di pacatezza e quiete in contesti e spazi idonei. I giorni di permanenza in questa casetta possono diventare davvero coinvolgenti e rassicuranti per chi li vive. Iniziative come queste sono segno di grande audacia ,solidarietà ,amore per chi soffre e meritano di essere commentate e prese in considerazione .Persone come il Presidente hanno tutta la mia ammirazione in quanto si dedicano al sociale ,sono poche ma per fortuna ci sono ,aiutano il prossimo rendendo la sua vita più dignitosa .
“AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO “.

Inizio premettendo di essere all'oscuro di questa associazione di volontariato,ciò mi dispiace poichè proprio come disse il dott. Nello Ronga in aula,presidente dell'associazione,a Napoli si parla solo degli aspetti negativi.Mi ha colpito molto la forza di quest'ultimo che successivamente ad un dolore,ha deciso di dedicarsi agli altri con tutto se stesso senza l'aiuto di contributi pubblici.La casetta di legno è situata nel parco dell'ospedale Monaldi e dispone di 12 posti letto,dove si ospitano gratuitamente i familiari dei pazienti non residenti a Napoli.Questa associazione da un grandissimo aiuto ai familiari dei pazienti poichè gli permette di stare vicino ai loro cari e quindi di dargli tutto l'amore di cui hanno bisogno.

che bello vedere l'amore di uomo verso la propria moglie dimostrato in questo modo, un amore che è diventato bene per il prossimo e per tutti coloro che hanno bisogno.. anche nel mio paesino esiste un'associazione ONLUS "MICHELE CAVALLO" creata dalla mamma di questo ragazzo morto a 18 anni li leucemia.. in questa associazione c'è il servizio del pronto soccorso, infatti le persone fanno i turni, sotto forma di volontariato, dopo aver fatto un corso, per essere pronti qualora il telefono suonasse ad intervenire con l'autoambulanza.. è un servizio utile, soprattutto per le persone anziane e per coloro che sono distanti dall'ospedale più vicino che dista circa mezzora..

oggi è stato ospite il professore Ronga ,ci ha parlato della casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga,in nome di sua moglie,di cui ne è lui stesso il presidente.Questa struttura è stata costruita all'interno dell'ospedale Monaldie dà la possibilità ai parenti dei pazienti di starli il più vicino possibile in un momento così delicato e difficile.Io credo che questa struttura sia di fondamentale importanza,una fonte di aiuto per tutti coloro che soffrono,li aiuta a non farli sentire soli,ma ad a vere sempre vicino l'affetto,l'amore e il coraggio dei familiari.

Ammetto di non essere a conoscenza di questa associazione, mi sorprende sapere che ci sono ancora persone cosi speciali come il professore Ronga. Creare questa associazione non è stata del tutto facile, ma bisogna crederci fino alla fine, anche se tutte le porte vengono chiuse in faccia, è solo la forza d'animo e la voglia di aiutare l'altro senza un fine economico, a far si che le cose si realizzino, proprio come il professore, che dal suo dolore (dopo la perdita della moglie) ha dato vita ad un'associazione al servizio del prossimo. È da ammirare questa iniziativa e io sono entusiasta di esserne venuta a conoscenza, questo mi fa capire che nessuna speranza è persa se si crede fino alla fine al proprio obiettivo...

Anche a Napoli è possibile costruire qualcosa di positivo e l’associazione Sifo Ronga ne è la dimostrazione. Io non avevo mai sentito parlare di questa casa di accoglienza e sentirne parlare sinceramente mi ha riempito il cuore di gioia sia perché costituisce un’iniziativa di grande coraggio e amore verso chi soffre e sia perché è una sorta di “riscatto” per noi napoletani che troppo spesso dobbiamo sentirci dire che siamo dei buoni a nulla. Questa associazione rappresenta un grande passo per la sanità napoletana perché accogliendo i parenti dei malati allevia un po’ la loro solitudine e la sofferenza garantendo la vicinanza e il sostegno delle persone più care. Credo che quest’associazione dovrebbe essere presente in tutti gli ospedali perché aiutare chi soffre è un gesto di grande umanità.

Ritengo fondamentale l'impegno dell' associazione Sifo Ronga nell'aiutare i parenti dei malati. So cosa significa dover assistere una persona malata e so quanto sia fondamentale essere sempre vicino a tale persona. Nobile è l'intento dell'associazione che io condivido pienamente, nobile è anche il modo in cui viene gestita senza lasciare spazio al favoritismo, cosa molto difficile in questa epoca. Spero che l'associazione cosi come è stata pensata abbia la possibilità di continuare a crescere.

ENTRARE IN AULA E SCOPRIRE CHE ANCHE LA TUA CITTA' A QUALCOSA DI BELLISSIMO E DI SOCIALE CHE POSSA AIUTARE IL PROSSIMO E' FANTASTICO.IO PERSONALMENTE FINO A GIOVEDI 3 MAGGIO NON ERO A CONOSCENZA DELL' "ASSOCIAZIONE SIFO RONGA",UNA CASA DI ACCOGLIENZA AL MONALDI...E' STRAORDINARIO PERCHE' NON MIRA SOLO AL MALATO,MA ALLE PERSONE CHE CI SONO ATTORNO,E PENSO CHE QUESTO SIA UN GRANDE AIUTO PER LA PERSONA CHE GIA' SOFFRE A CAUSA DELLA SUA MALATTIA.LA MALATTIA NON SI SUPERA SOLO CON I FARMACI MA SOPRATTUTTO CON L'AMORE,E SE UN MALATO E' CIRCONDATO D'AMORE VIVRA'...E' IMPORTANTE AMARE IL PROSSIMO,ED E' TANTO IMPORTANTE IL LAVORO CHE FANNO I VOLONTARI PRESSO QUESTA ASSOCIAZIONE.TUTTO E' NATO NEL 2001 E CRESCIUTO NO SULLA BASE DI FONDI PUBBLICI,MA ATTRAVERSO DIVERSE ATTIVITA' CHE SONO STATE SVOLTE.ESPLORANDO IL SITO TI RENDI CONTO CHE E' TUTTO VERO,E' STATA UNA BELLISSIMA INIZIATIVA,NON POTEVA ESSERCI COSA MIGLIORE...(DI CERTO NON MANCHERA' UNA MIA VISITA').ACCOGLIERE SIGNIFICA AMORE,AMORE SIGNIFICA VITA.GRAZIE

Giovedi 3 maggio a lezione abbiamo avuto l’onore di conoscere il prof. Aniello Ronga, un uomo che ha sofferto per la perdita di sua moglie e da questa sofferenza è riuscito a trarre vantaggio per coloro che possono trovarsi in una situazione simile. Non a caso la sua associazione si chiama Maria Rosaria Sifo Rongo e riguarda una casa di accoglienza ubicata presso l’ospedale Monaldi di Napoli che permette di fare soggiornare i parenti del malato facendoli sentire accolti e valorizzati al fine di alleviare il loro malessere personale Noi cittadini sicuramente siamo grati e orgogliosi di un gesto così ricco di umanità.

Il 3maggio è stato ospite in classe uno dei responsabili della casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga. Questa associazione è nata per accogliere le famiglie o gli accompagnatori dei pazienti ospitati all’ospedale Monaldi di Napoli. Essa è nata con il nome della moglie di questo responsabile che purtroppo non c’è più.
Una delle cose che più mi ha colpito è stata quanto il responsabile raccontava che tutti gli avevano sconsigliato di creare questo tipo di associazione a Napoli, ma lui con la sua tenacia e con l’appoggio di chi invece ci credeva ha deciso di creare ugualmente questa associazione. Questo è fondamentale perché penso che proprio in questo tipo di luoghi, forse più disagiati di altri, debbano crescere questo tipo di iniziative. Inoltre l’associazione è gestita da volontari ed è nata non con scopi di lucro ma servendosi di spontanee offerte dei diretti interessati e della popolazione in generale. È importante ribadire anche un concetto citato da una mia collega, ovvero il fatto che questa (penso) sia una di quelle poche associazioni che non si interessa solo del malato ma anche delle persone che se ne occupano.
Penso che tutti dovremmo prendere esempio da queste persone e dedicare anche un po’ del nostro tempo a problematiche del genere.

Associazione Maria Rosaria Sifo Ronga.Una casa accoglienza che si trova all'ospedale Monaldi di Napoli.
Dotata di tante iniziative,fra cui quella di ospitare le famiglie dei malati.
In aula abbiamo conosciuto uno dei membri che fa parte di questa associazione,Aniello Ronga,il quale ci ha spiegato di cosa si tratta questa forma do volontariato.E devo dire che mi ha affascinata,perché non si occupa semplicemente del malato,ma della famiglia,dando cosi la possibilità a queste ultime di stare accanto all'individuo che ne ha bisogno,e da anche la possibilità al malato di avere accanto i propri cari.
La cosa bella è che tutto è avvenuto senza contributi pubblici,ma con il ricavo di eventi culturali avvenuti nell'Associazione stessa.
Ed è bello pensare che esistono persone che farebbero di tutto per aiutare gli altri.
COMPLIMENTI.

L'associazione MARIA ROSARIA SIFO RONGA,MI FA CREDERE CHE FORSE QUALCHE COSA DI POSITIVO IN QUESTA SOCIETA'DEL CONSUMISMO E DELLA SUPERFICIALITA',possa ancora esistere.La cosa che mi colpisce di piu' e appunto il fatto che l'associazione e natz senza scopo dio lucro.........e questa e la cosa piu' bella........."anche a N apoli si possono fare cose positive"LE PAROLE DEL PROF.DANNO MOLTA SPERANZA nel credere in un futuro migliore.................

L'argomento trattato riguardo all'associazione Sifo Ronga mi ha reso molto entusiasta, sono contenta che qui a napoli ci si occupi di persone bisognose è un grande gesto di solidarietà. Questa associazione offre amore a chi soffre, sono orgogliosa di persone che partecipano a questa iniziative, ancora di piu sono contenta che questa iniziativa abbia luogo a Napoli.Napoli è una bellissima città, che però purtroppo ha dei problemi, come del resto anche le altre città, questa associazione umanitaria è sicuramente una delle cose piu belle che ci sono qui.La solidarietà verso persone bisognose è fonademtale per farle sentire meglio,a mio parere l'assiciazione Sifo Ronga offre qualcosa che sicuaramente nessuna medicia è ingrado di offrire,offre amore AMORE...Serenità, permette a persone malate di avere al prorpio fianco i familiari e persone che possono donare loro affetto, tutte cose che servono ad alleviare, piu di una medicina, i dolori di una malattia.Spesso una persona malata non chiede altro che di stare con i propri cari circondati dall'affetto vero, è prorpio per questo che mi sento in dovere di ringraziare di vero cuone questa associazione,che fa tanto per tutte queste persone.

Bell'incontro quello del 3 Maggio con il signor Ronga che ha raccontato della sua iniziativa di coraggio e amore in onore di sua moglie.
Ha fondato l'"Associazione Maria Rosaria Sifo Ronga Onlus" che consiste in una Casa d'accoglienza per i parenti dei malati,ed é situata nel parco dell’ Ospedale Monaldi di Napoli.
Qual é lo scopo?il suo obiettivo é quello di consentire ai parenti del malato di seguirlo durante la sua cura,il suo soggiorno in ospedale.
Stupendo progetto che aiuta sia il malato sia i parenti della persona che non sta bene.

Gentili signorine,

ho letto con vivo interesse i vostri interventi dopo l’incontro del 3 maggio scorso. Innanzitutto devo

ringraziare voi per l’attenzione mostrata verso la nostra Associazione e la prof.ssa Briganti, che ha

la sensibilità di organizzare eventi simili.

Penso che voi abbiate colto tutti gli elementi essenziali del mio intervento.

Volendo sintetizzare le cose dette nel nostro incontro e che voi avete ampiamente ripreso possiamo

dire: a Napoli delle persone completamente estranee al mondo del volontariato, spinte da un motivo

occasionale, decisero di realizzare una Casa di accoglienza in un ospedale pubblico napoletano per

alleviare le sofferenze di tante persone provenienti da fuori provincia.

Esse non avevano i mezzi economici per realizzarla né sapevano come fare per raccogliere i fondi.

Intanto avevano deciso di non chiedere contributi alla pubblica amministrazione per non gravare

sulle finanze pubbliche. Pensarono, quindi, di raccogliere i fondi organizzando attività culturali

(concerti, mostre d’arte, recital di poesie ecc.) le uniche cose che sembravano più vicine alle loro

capacità.

Hanno incontrato molte difficoltà, ostilità, incomprensioni, pregiudizi ecc., ma hanno avuto anche

tanti aiuti insperati da tante persone conosciute nel corso del tempo.

Alla fine sono riusciti a realizzare la struttura e a farla funzionare in una maniera inedita per il

Mezzogiorno d’Italia, attraverso l’autogestione.

Le caratteristiche salienti dell’esperienza, come voi avete giustamente sottolineato, sono quindi:

- aver realizzato un progetto senza chiedere aiuto alla pubblica amministrazione;

- aver costituito un’associazione laica in una società in cui i laici sembrano privi di iniziative rivolte

al sociale, salvo i casi in cui le iniziative procurano lucro. (Sia chiaro: non c’è nulla di male in ciò,

ma noi, anche in considerazione della nostra condizione occupazionale, non volevamo trarre lucro

dall’iniziativa).

- aver attuato ciò in una città del Sud dove in genere la classe dirigente e la burocrazia sono più

orientate a favorire iniziatiche che soddisfino i propri interessi che quelli della collettività.

-gestire la struttura con norme che a tanti sembravano utopistiche.

Dopo l’apertura della Casetta, nei due anni di attività, ospitando circa seicento persone, provenienti

dalle varie regioni d’Italia e dall’estero, appartenenti a tutte le categorie sociali, dai professori

universitari ai dirigenti d’azienda, dai muratori agli ingegneri, dalle professioniste alle cameriere,

dai contadini ai farmacisti ecc., l’Associazione ha verificato che gli ospiti rispettano le norme

dettate dall’Associazione (pulizia della stanza, collaborazione alla pulizia degli ambienti comuni

ecc.). Ovviamente i primi a rispettare le norme devono essere gli organizzatori, i quali non debbono

consentire mai comportamenti abnormi. Dopo qualche tempo, le buone abitudini si tramandano

oralmente da un ospite all’altro e sembra quasi che siano presenti nello spirito della Casetta. L’aver

istituito, inoltre, un libro bianco dove gli ospiti possono scrivere le proprie impressioni sulla Casetta

e sull’organizzazione contribuisce a creare uno spirito di gruppo che è presente anche quando gli

ospiti sono già partiti.

Terminando possiamo dire che l’esperienza della nostra Associazione ci ha convinto che anche a

Napoli, nella città che tanti si affannano a definire ingovernabile, è possibile realizzare cose che

sembrano estranee alla nostra cultura. Forse molti di noi dovremmo convincerci che donare agli atri

un poco del nostro tempo ci fa sentire utili e migliora, anche se di poco, la vivibilità di altre persone.

Chiaramente nel volontariato non tutti possono impegnarsi allo stesso modo. Un giovane non può

dedicare molta parte del suo tempo ad un’attività gratuita, ma ne può dedicare certamente una parte.

Intorno ad un’associazione si sviluppano tante di quelle necessità che possono essere soddisfatte

nella maniera più disparata. C’è bisogno, ad esempio, oltre alle persone che hanno più tempo,

anche di chi cura la contabilità, di colui che pittura una parete, di colui che cura il giardino, di chi

organizza un concerto, di chi collabora alle più svariate attività, di chi si fa venire un’idea per

gestire meglio il tutto, ecc. Nel volontariato c’è spazio per tutti, anche se ovviamente ognuno dedica

il tempo di cui dispone. L’importante è sapere che tutti dovremmo dare qualcosa alla società in

cambio di ciò che riceviamo.

L’idea ventilata da qualcuna di voi di organizzare degli incontri nella Casetta, anche della durata di

una, due settimana, sarebbe una gran bella cosa, per due motivi:

1. sottoporrebbe la nostra organizzazione ad una verifica attraverso la valutazione di persone

che, guardando le cose con occhio esterno, potrebbero suggerire ipotesi di miglioramenti

organizzativi;

2. darebbe a voi la possibilità di vivere da vicino un’esperienza di volontariato laico stando a

contatto con le volontarie e con gli ospiti della Casetta.

Può essere un’ipotesi da valutare, se realmente vi interessa.

Alcune di voi hanno ricordato il bando di concorso da noi emesso per premiare tre tesi di laurea sul

Volontariato e l’Associazionismo. Anche in questo caso è importante notare che pure una piccola

associazione come la nostra, con scarse disponibilità economiche, può dare un contributo alla

cultura e alla crescita della società se prende coscienza dei problemi esistenti.

Il fatto che sul Mezzogiorno d’Italia la bibliografia sull’Associazionismo e sul Volontariato sia

molto, ma molto inferiore a quello esistente sul Centro Nord, da un lato è la conseguenza della

scarsa presenza, da secoli, di iniziative in questo campo, dall’altro è la prova che la stessa società

non ha ancora preso coscienza della utilità di questi settori per coloro che lo praticano e per quelli

che ne ricevono i frutti. Spingere dei studenti a scegliere la tesi di laurea su questi temi può contribuire a

far crescere l’interesse per il settore.

Un’ultima annotazione voglio fare: qualcuna di voi ha sottolineato che vedere realizzate nel Sud, da

parte di privati cittadini, progetti di una certa importanza fa avere più fiducia nel futuro.

Lo credo anch’io e penso anche che qualsiasi iniziativa sociale sana contribuisce a migliorare la vita

della città e può dare una spinta a tante persone a realizzare altri progetti. L’importante è non dare

per scontato che le cose debbano continuare ad andare come vanno ora; cambiare è possibile e

dipende anche da ognuno di noi.

Ricordo infine che i risultati raggiunti dalla nostra Associazione (ma il discorso vale per tanti altri

casi) sono il frutto di un lavoro collettivo, portato avanti negli anni con forza, coraggio e costanza

dagli organi collegiali dell’Associazione e n onn del lavoro di un singolo.

Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro buono studio Nello Ronga

L'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga è nata soprattutto grazie alla determinazione di un uomo che in seguito ad un evento tragico, quale la morte della moglie, ha deciso di trasformare il suo dolore in qualcosa di utile mettendo in atto un piano per la costruzione di una casetta la quale ha lo scopo di ospitare gratuitamente i parenti dei pazienti ricoverati presso l'ospedale Monaldi di napoli... tutto ciò è stato realizzato senza contributi pubblici!!! Inizialmente poteva sembrarci un'utopia, come ci ha affermato il Prof. Ronga spesso gli hanno riso in faccia e nessuno credeva nell'attuazione di questa iniziativa; fortunatamente tutto è andato per il meglio e ciò significa che anche nelle situazioni apparentemente impossibili si può trovare una via alternativa!!! Grazie per quest'incontro che ci ha fatto capire che non bisogna arrendersi ma portare avanti con determinazione i propri progetti....

Tutti i volontari dell'Associazione Sifo Ronga sono un vero esempio per tutti i cittadini e politici italiani.
Questa associazione è stata costruita nel 2001 presso il parco dell'azienda ospedaliera Monaldi guidata da soli volontari e priva di aiuti economici pubblici;il suo compito è quello di ospitare gratuitamente i familiari dei degenti residenti al di fuori della provincia di napoli. Non sapevo che nella mia citta' era presente una struttura del genere, per la prima volta mi ha stupita in positivo.!!!!
Se solo avessimo tutti l'istinto solidale,la voglia di fare,costruire come il prof.Ronga(e i suoi collaboratori)vivremmo in un contesto e in una societa' migliore.

Nell’ora dedicata al laboratorio abbiamo ricevuto la visita di uno dei referenti dell’associazione Maria Sifo Ronga,un’associazione ideata nel 2001 in onore di una docente deceduta in seguito ad un operazione di trapianto d’organo.L’associazione ha fatto costruire una casetta di accoglienza per i parenti delle persone ricoverate,sia per quelli che necessitano di accudire i propri cari o semplicemente per fargli visita.Questa casetta è situata nel parco dell’Ospedale Monaldi,vi si puo accedere con la semplice esibizione di un documento che testimonia la presenza di un parente ricoverato in quell’ospedale,la permanenza è completamente gratuita.Nella casetta vi è ogni tipo di comfort,anche per le persone disabili.L’aspetto che inizialmente preoccupava l’asscoiazione era il fatto che le pulizie della casetta doveva essere fatte dagli stessi parenti delle persone ricoverate,si credeva che questo aspetto causasse dei problemi,ma invece è diventato il vero punto di forza di questa associazione,in quanto i parenti avendo diversi compiti da dover seguire in un certo senza sentono di meno il triste motivo per il quale sono li.L’ideazione di questa casetta è davvero utile,in quanto permette ad ogni parente di stare vicino al proprio caro circondadosi però di un ambiete accogliente ed amorevole che può permettergli di affronatre la situazione forse in maniera più semplice e forse con qualche sorriso in più!!Inoltre c’è da ricordare che questa associazione è stata ideata a Napoli,segno che grazie alla determinazione e caparbietà di determinate persone anche nella nostra città qualcosa funziona!