lab. Esperienza: Associazione Sifo Ronga (facoltativo - chiude il 13 maggio)

Questa lezione e' stata molto interessante e ci ha dato la possibilita' di conoscere il professore Ronga,una persona con una forza enorme.Egli in seguito alla morte della moglie ha fondato l'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga.Questa associazione ha costruito,la CASA ACCOGLIENZA MARIA ROSARIA SIFO RONGA,senza contributi pubblici e opponendosi a tutti quelli che pensavano che cio' fosse un'idea irrealizzabile nel napoletano.Il prof Ronga non si e' fermato dinanzi alle porte chiuse in faccia e con tanta grinta e' riuscito a realizzare il suo progetto.La casetta si trova nel parco dell'ospedale Monaldi,ha come fine l'OSPITALITA' gratuita dei parenti delle persone che si trovano nell'ospedale e la SOCIALIZZAZIONE.In questa casetta sono state gia' accolte circa 600 persone provenienti da tutta Italia.E' una casetta autogestita ,basta bussare alla porta e se c'e posto si viene accolti.Questo ha suscitato tanta meraviglia considerato il fatto che ultimamente e' quasi tutto basato su favoritismi.La casetta quindi non e' presieduta,a ogni ospite viene data la chiave e nelle casetta possono fare tutto quello che vogliono con un'unico obbligo,tenerla pulita.La cosa ancora piu' bella e' che la casetta non ha alcuna barriera architettonica.Spero ke queste iniziative cosi' belle aumentino perche' a Napoli si puo' realizzare tutto basta volerlo fortemente.

Oggi a lezione è intervenuto uno dei membri dell’associazione "Maria Rosaria- Sifo Ronga" che ha istituito una casa di accoglienza che si trova all’interno dell’ospedale Monaldi della nostra città e che ospita le famiglie dei ricoverati presso questo ospedale.Penso che questa sua scelta è per tutti coloro che ne hanno bisogno.L'istituto innanzitutto contribuisce con varie iniziative alla diffusione dell’educazione alla salute.Personalmente sono entrata nel sito dell'associazione e ho letto i vari commenti,gli eventi e tutto il resto.Ho riflettuto molto su questo laboratorio,perchè penso che far nascere questi istituti e associazioni varie per le persone bisognose sia una scelta nobile,Ronga è una persona con un grande cuore ed è per questo che lo stimo molto anche non conoscendolo.Spero che un giorno se avrò la possibilità,farò nascere un'associazione o almeno una casa che possa dare sollievo per qualcuno.Ringrazio sempre la prof,perchè con questi lab.mi fa crescere sempre un pò di più.

Nella scorsa lezione c'e' stato un ospite:il prof.Ronga che ci ha parlato della sua associazione Maria Rosaria Sifo Ronga. E' una associazione ideata nel 2001 e porta il nome di sua moglie,deceduta a seguito di un trapianto d'organo.Tale associazione ha costruito una casa di accoglienza nel parco dell'ospedale Monaldi di Napoli.La casetta dispone di 12 posti letto,di un soggiorno,di una cucina e di una lavanderia e offre ospitalita' gratuita ai familiari dei pazienti ricoverati al Monaldi.Questa casetta di accoglienza per me rappresenta un iniziativa di grande coraggio ma sopratutto di amore per chi soffre. Il prof Ronga ha dimostrato che anche a Napoli c'e' la possibilita' di fare tante cose e infine io ringrazio la prof Briganti che grazie a questo incontro avuto in aula con il prof Ronga ho conosciuto una nuova associazione che prima non conoscevo.

La settimana scorsa in aula abbiamo ascoltato il signor.Ronga che ci ha parlato della casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga. La casetta offre ospitàlità gratuita ai familiari dei degenti ed ai pazienti,ed è priva di barriere architettoniche. Questa casetta è l'unica struttura nell'Italia meridionale,costruita senza contributi pubblici,che offre ospitàlità gratuita e gestita dal volontariato laico senza oneri per la pubblica amministrazione. Io penso che sia un’ottima iniziativa,soprattutto in una città come Napoli. E’ un grandissimo gesto d’amore e di solidarietà per tutte le persone che ne hanno bisogno.

In questa lezione si è parlato dell'associazione"Maria Rosaria Sifo Ronga"che si occupa di prestare assistenza ai parenti dei malati,ovvero,ospitare tutte le famiglie dei ricoverati,offrendo loro questa casa di accoglienza all'interno dell'ospedale Monaldi,ma anche in un altro qualsiasi luogo pubblico per dilagare questa meraviglioso progetto.
Chi ci ha portato a conoscenza di questo progetto,a noi prima ignaro è stato il professore Pierluigi Frattini che si occupa anche lui di questo progetto.Egli ha proferito più volte che questo progetto non è a scopo lucro e senza levare i soldi al comune ma solo per favorire benessere e comodità ai familiari che provengono da lontano che non devono assolutamente dare alcun soldo.Il mantenimento della struttura si regge sui contributi pubblici.All'inizio poteva ospitare una persona per ogni malato,poi a seguito di varie situazioni le norme della casetta sono cambiate.La casa è una casa autogestita,ognuno ha un compito prestabilito che permette l'ordine all'interno della casa e concordanza tra i vari individui che vi abitano sotto lo stesso tetto.Qui non si accettano prenotazioni,ma se ci sono i posti ci si può occupare lo spazio nella casetta.Di solito il professore ci ha riferito che la casa viene ospitata per persone che vi abitano lontano e che hanno lunghi periodi dicontrollo all'ospedale.
Molto importante è stato l'incontro con il sindaco De Magistris e gli abitanti della casetta,dove gli abitanti hanno posto svaria domande al sindaco e parlato positivamente della casetta e del vantaggio che offre.In questa struttura vi sono dei volontari che prestano servizio ai malati o alle famiglie dei malati e dove questi si occupano anche di verificare anche se hanno un familiare ricoverato in uno degli ospedali e che vengono da fuori provincia.Ad ogni ospite viene dato la chiave del cancello,del portone e della casetta.Al suo interno gli ospiti possono fare tutto ciò che vogliono,come svolgere le proprie funzioni normali ect.L'unica regola che accomuna tutti èl'ordine della casa come suddetto,ma soprattutto dei luoghi in comune(cucina,soggiorno devono essere rassettati sempre)e ognuno di loro svolge funzioni diverse al suo interno.
Quando queste persone se ne vanno lasciano un contributo,una piccola offerta,dove si può giovare per la costruzione e la manutenzione di altre strutture.In altri casi,invece queste offerte sono state fatte dei bandi di concorsi di tre tesi di laurea.
La raccolta di soldi per costruzioni future di altre casette sono state tratte anche dagli eventi culturalicome:concerti,mostre di artisti che donavano i propri quadri per beneficenza e dove, in seguito, grazie a questi ultimi hanno permesso di aprire un altra casetta in Lombrdia.Il nome della casetta a Napoli è il nome di una insegnante napoletana deceduta a seguito di un trapianto.Chi ha contribuito a questo progetto è stato anche il professore Fabio Donato che ha dedicato gran parte di se per l'apertura di tale struttura.Ci sono stati successivamente molti articoli di giornale che hanno approvato il successo delle varie strutture.
Di questa fantastica iniziativa ,avviata è sempre in continua crescita per permettere un maggiore vantaggio alle famiglie.
Il professore Pierluigi Frattini ci ha insegnato che nella vita se vuoi,puoi.Basta concentrare tutte le proprie forze su uno scopo prestabilito in partenza.Ci ha incoraggiati positivamente ad avere voglia e passione nel fare le cose,perchè sono proprio queste ultime che ti spingono al successo.

L'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga porta il nome di una insegnante deceduta a seguito di un trapianto d'organo. La casa è situata nel parco dell'ospedale Monaldi, dispone di 12 posti letto, di un soggiorno, di una cucina e di una lavanderia e offre ospitalità gratuita ai familiari dei pazienti. E' l'unica struttura costruita senza contributi pubblici ed è gestita da volontari. L'iniziativa del prof. Aniello Ronga costituisce una prova di grande coraggio, di solidarietà e di amore per chi soffre e dovrebbe essere un esempio per molte persone.

l' Associazione Maria Rosaria Sifo Ronga, presentata dal prof. Aniello Ronga, mostra un'iniziativa di grande coraggio, di solidarietà, di umanità e tanto amore. La "casetta" accoglie ed offre ospitalità gratuità ai familiari degli ammalati ed ai pazienti in day hospital residenti al di fuori della provincia di Napoli. è davvero un'ottima iniziativa,dimostrazione del fatto che bisogna sempre credere in ciò che si fa o che si aspira a fare, anche quando ti chiudono tante porte in faccia e sembra che non ci sia più nulla da fare, è in quel momento che devi "rimboccarti le maniche" e continuare a credere affinchè il tuo sogno o progetto si realizzi. Com'è accaduto per il prof. A Ronga,il quale ha creduto con grande coraggio e determinazione nella realizzazione e costruzione dell'Associazione Casa d'Accoglienza. Riflettevo sull'importanza di far parte di un'associazione, per me che svolgo un servizio di volontariato presso l'Associazione CAM (Centro Animazione Missionaria) nel mio paese,mi dà tanto senza che io chieda nulla, mi arricchisce e mi forma come persona. Far parte di un'associazione,inoltre, ti offre vantaggi a livello umano, sviluppando capacità di iniziativa in attività di laboratorio, spirito di collaborazione, lavoro di gruppo; dove la disponibilità e il rispetto verso l'altro,l' ascolto dell'altro, la fiducia, l'amore e la passione in quello che fai divengono fattori rilevanti.

Con l' intervento del Prof.Aniello Ronga sono venuta a conoscenza di una struttura costruita presso l' ospedale Monaldi di Napoli,che da sostegno a tutti i familiari che soffrono per i loro ammalati in cura e di chi deve fare i day hospital che abitano fuori città.E' meraviglioso pensare che il dolore del creatore di questa associazione,per la perdita della moglie,lo ha trasformato in sollievo per altre persone.Il mio pensiero ricade sul perchè le cose brutte di questa città vengono subito a conoscenza e le cose belle,tra cui questa,non se ne parla in modo continuo.Io solo grazie alla prof. ho scoperto che esiste questa struttura dove è presente un concentrato di amore,uguaglianza,pace,umanità,comprensione senza scopo di lucro.Orgogliosa di ciò ho approfondito la mia ricerca informandomi sul sito ufficiale dell' associazione dove sono presenti i commenti delle persone che sono state ospitate presso la casetta,non c'è commento che ne parli negativamente e da qui si evince che la struttura funziona alla grande,grazie anche al volontariato.

La casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga è situata nel parco dell'azienda ospedaliera Vincenzo Monaldi, è una struttura che dispone di 12 posti letto, una cucina, un soggiorno, una lavanderia, e offre ospitalità gratuita ai familiari dei degenti. Questa casetta è l'unica struttura nell'Italia meridionale, ad essere ubicata in un parco ospedaliero e ad offrire ospitalità gratuita ed inoltre ad essere gestita completamente da volontari laici.
L'idea per la costruzione di questa casetta nasce dal dott. Nello Ronga, il quale durante la malattia della moglie, girando per vari ospedali potè anche personalmente fruire del sostegno e del conforto offerto da alcune casette di accoglienza esistenti e già consolidate dell' Italia settentrionale.
Dopo aver superato numerosi ostacoli e difficoltà egli nel 2001 riesce con l'aiuto di tanti volontari a dar vita al suo progetto di amore e di altruismo!!!

È straordinario come dal nulla, come con quanta forza e determinazione quest’uomo sia riuscito, con l’aiuto di tante altre persone come lui, a realizzare qualcosa di estremamente importante, significativo e bello!
Lo ha realizzato contro le avversità, contro lo scetticismo di chi diceva “Qui a Napoli? Ma è impossibile!” lo ha realizzato con passione e ha fatto sbocciare un fiore nel cemento.
Così mi piace definire questa “casetta” un piccolo fiore nel cemento, senza chiedere soldi alle istituzioni, ma solo con tante iniziative, tanta passione e tanto amore si è riuscito a realizzare un qualcosa di gratuito per quelle persone che vivono momenti brutti e dolorosi. Ammiro quest’uomo e quest’associazione, per ciò che sono stati in grado di creare ANCHE al Sud, anche a Napoli, qui dove creare una struttura del genere sembra solo una chimera si è riusciti a fare tanto, questo deve essere un incentivo per tutti noi, ci fa capire come con tanta passione e dedizione si può realizzare anche ciò che appare irrealizzabile, basta avere un sogno.

…La casetta..
È lì quasi timida,ma pronta ad accogliere te con le tue ansie, i tuoi dolori, e tue paure offrendoti un abbraccio silenzioso che ti placa l’angoscia e ti rinnova la speranza.
..Apro il cancello ed entro in quello che diventerà il giardino creato dai fiori che ognuno vorrà piantare. Queste sono le parole scritte nel libro..”un’esperienza di volontariato laico “un libro che descrive la passione e la voglia di cambiamento..perchè Volere e Potere!!Oggi in aula la prof.Briganti ha presentato al gruppo classe il Dott Ronga socio fondatore di una piccola casa di Accoglienza “Maria Rosaria Sifo Ronga” una casa costruita all’interno del parco dell’ospedale Monaldi per accogliere i parenti dei degenti ed i pazienti in day ospital residenti al di fuori ella provincia di Napoli e,limitamente ai periodi autunnali ed invernali,nelle isole di capri,Ischia e Procida.Quando il Dott. Ronga parlava traspariva dalla sua voce l’emozione l’amore e la passione per la “Sua creatura”..penso che purtroppo a Napoli sono rimaste pochissime Associazioni con la voglia di fare Vero Volontariato..dedicarsi alle persone in difficoltà con amore e serenità..

Mi ha molto colpito l’ idea del prof ronga cioè quella di realizzare qualcosa di bello e utile per la società. Cioè quella di realizzare una casetta dove i familiari delle persone ammalate che si trovano all’ ospedali hanno la possibilità di soggiornare ed essere vicino a loro. Credo che questa sia una cosa significativa e importante dal punto di vista umano non solo per una buona socializzazione tra persone che non si conoscono ma anche perché questa associazione fa sì che le persone ammalate non stiano sole così abbandonate in un letto di ospedale ma che come credo sia giusto ci sia la possibilità di superare il dolore con l’ aiuto e l’ affetto di chi più ti ama. Inoltre ammiro la forza e il coraggio del prof ronza che è riuscito a realizzare qualcosa di utile sul territorio di napoli nonostante abbia sicuramente delle avversità, questa è la prova che anche a napoli è possibile fare qualcosa di importante e utile per la società basta solo crederci.

L’ associazione creata dal prof ronga sta a dimostrare magari per chi ha perso le speranze la possibilità di poter aver a disposizione centri di assistenza per coloro che oltre la sofferenza per i loro cari ammalati spesso devono anche soffrire della loro impossibilità di poterli accudire o supportarli moralmente da vicino per la lontananza e difficoltà economiche per superarla. Ma una associazione del genere al mio riguardo risulta un luogo di socializzazione di fondamentale importanza in quanto il confronto e la comprensione da parte di persone che vivono quotidianamente la tua stessa esperienza aiuta e conforta molto di più rispetto all’ aiuto morale di chi non vive la tua stessa esperienza. Una cosa che mi ha colpito è che questa casetta è priva di barrire architettoniche e dunque offre la possibilità al disabile di poter usufruire dei servizi della casetta e andare dai propri familiari ricoverati in qualche ospedale. Tutto ciò mi fa pensare che a napoli è possibile costruire qualcosa di bello e positivo per la società

In classe si è parlato dell'Associazione del Prof. Ronga ovvero l'idea di costruire una casetta dove possono stare i familiari dei pazienti dell'ospedale Monaldi di Napoli. Devo dire che questa idea mi ha colpito perchè di solito questi progetti vengono creati e mai portatati a termine, ma questa volta devo dire che sono rimasta sorpresa anche perchè non ne conoscevo nemmeno l'esistenza. Questa è la dimostrazione che con la determinazione e impegno possono esserci tantissime iniziative davvero interessanti. Avete tutta la mia ammirazione!!

Sono rimasta davvero sorpresa dal fatto che sia stato possibile creare una struttura del genere a Napoli. Non ne conoscevo l'esistenza fino all'incontro in aula. Spesso nelle nostre città è difficile pensare di mettere su realtà del genere gestendola senza contributi pubblici, eppure questo è realtà. Immagino quanto sollievo possano trovare i parenti di ammalati in un posto del genere avvolto da calore familiare.
I miei complimenti a chi senza percepire un centesimo fa si che questa CASA DI ACCOGLIENZA possa funzionare (anche molto bene) e a chi attraverso iniziative trova i fondi per poterla finanziare.

L'Associazione Maria Rosaria Sifo Ronga, laica e senza finalità di lucro, è stata costituita nel 2001 e porta il nome di una insegnante napoletana deceduta a seguito di un trapianto d'organo.L'a Casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga, sita nel parco dell’Azienda Ospedaliera Vincenzo Monaldi, Napoli. E' stato molto bello avere a lezione un uomo che ha combattuto per ricevere ciò che lui credeva.Non si è fermato di fronte a nessun no ,nonostante ne siano stati tanti. E' brutto pensare come le persone si arrendono prima di iniziare,nessuno credeva in questo progetto,ma fortunatamente c'è chi ci ha creduto e questo è bastato per portare avanti la loro idea. Bisogna avere fiducia e credere nelle cose solo cosi una cosa potrà riuscire.Per quanto riguarda alle associazioni,io svolgo attività di volontariato presso il Centro Astalli Sud ,essa è un'Associazione di Volontariato che si occupa dell'accoglienza agli immigrati, oltre a dare ospitalità e mensa ,di sera si svolgono dei corsi di italiano,di cui faccio parte, per gli immigrati. Far parte di un'Associazione ti arricchisce tanto, sinceramente fino ad ora non avrei mai detto che sarei stata capace un giorno ad insegnare italiano agli immigrati. E' un esperienza che tutti dovrebbero provare.

La Casa di Accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga nasce nel marzo del 2001 da un’idea del professore Ronga il quale perse sua moglie inseguito ad un trapianto d’organo nel settembre del 1999. La Casetta come si può notare porta il nome della moglie del signor Ronga, insegnante napoletana dedita al suo lavoro. L’associazione messa in piedi dal prof. Ronga è un iniziativa senza scopo di lucro, il suo intento è quello di alleviare le solitudini degli ammalati consentendogli di essere il più vicino possibile ai propri familiari. Da qui si deduce che lo scopo della Casetta ubicata nel parco ospedaliero del Monaldi non è solo quello di ospitare gli ammalati, ma è anche atta a promuovere la socializzazione al suo interno, da qui l’idea di costruire una cucina, un soggiorno e una lavanderia.La “casetta” offre ai familiari dei degenti la possibilità di far vivere l’ospedale non solo come luogo di cura, ma anche come luogo di vita e di crescita sociale, permettendo a chi soggiorna lì di sentirsi accolto e valorizzato come persona e rispettato nella sua individualità, al fine di trascorrere qualche ora di serenità e tranquillità in contesti e spazi idonei, oltre che socializzare.

E' sorprendente vedere come da un grande dolore possa nascere una così grande iniziativa,ovvero l'associazione Sifo Ronga ,ed ancora più bello vedere che quando una persona crede realmente nelle sue idee e proposte non si ferma dinnanzi a nulla combattendo fino a raggiungere il proprio obiettivo.