lab. Esperienza: Associazione Sifo Ronga (facoltativo - chiude il 13 maggio)

Questa è una delle poche iniziate così solidali per persone meno fortunate che soffrono e devono stare per tanto tempo in ospedale per cercare di stare bene... Quello di cui si è parlato è di questa iniziativa presa da un'esperienza personale in cui l'ideatore di questa associazione si trovò fuori Napoli con suo moglie che doveva essere ricoverata ad un'ospedale di Udine... Quando trascorse i suoi giorni lì per stare vicino alla moglie non ebbe difficotà ad alloggiare perche vi era un'associazione di volontariato che offriva una casa con diverse stante per ospitare i parenti dei pazienti ricoverati
Sfortunatamente la moglie ora non c'è più e in quell'uomo vi è anche sofferenza però forse proprio questo dolore gli ha portatp a mettere in atto un iniziativa così bella proprio a Napoli sua città cercando di offrire la sua disponibilità con l'aiuto di volontari proprio come lui l'ha ricevuto ad Udine
Mentre raccontava la sua storia da parte mia c'è stata molta ammirazione perchè persone così che si sforzano per dare un tocco in più agli aspetti negativi della vita ne sono pochi e penso che è di esempio per la società stessa che si possa impegnare a fare di più non solo un alloggio nei luoghi ospedalieri ma di tener conto di quanto persone anzi cittadini "diversamente" fortunati abbiano bisogno di aiuto e appoggio

oggi in aula è intervenuto il fondatore Nello Ronga dell'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga questa è un associazione senza scopro di lucro. E' stata costituita nel marzo 2001 e porta il nome di una insegnante napoletana deceduta a seguito di un trapianto d'organi. L'associazione ha costruito una casa di accoglienza che dispone di 12 posti letto per ospitare gratuitamente i familiari dei degenti ed ai pazienti in day hospital residenti al di fuori della provincia di Napoli e nelle isole di Capri, Ischia e Procida.
Questo progetto è molto interessante perché quando si ha la necessità di un intervento in un ospedale lontano da casa i problemi diventano molti, non solo per il paziente, ma anche per i suoi familiari. A chi ci si appoggia? Dove risiedere in una città sconosciuta, con le camere d'albergo che costano almeno 50 euro a notte? E bisogna stare fuori di casa, magari, per settimane..

Giovedi 3 maggio, è stato ospite in classe il Signor Ronga, fondatore dell'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga che nasce nel marzo 2001 in onore di sua moglie deceduta.
L''associazione ha costruito la casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga ubicata nel parco dell'ospedale Vincenzo Monaldi. La casetta dispone di 12 posti letto, di un soggiorno, di una cucina ed offre ospitalità gratuita ai familiari dei pazienti residenti al di fuori della provincia di Napoli.
Credo che gli uomini come il Signor Ronga siano da prendere in esempio e auguro che l'associazione cresca sempre più.

In questa lezione abbiamo ricevuto la visita di uno dei referenti dell’associazione Maria Rosaria Sifo Ronca. Questa associazione e senza finalità di lucro ed è stata costituita nel marzo 2001 e porta il nome di una insegnante napoletana deceduta nel settembre 1999 a seguito di un trapianto d’organo. Quest’ associazione ha realizzato la Casa di accoglienza “Maria Rosaria Sifo Ronga” per i familiari dei pazienti ricoverati presso l’Ospedale Monaldi di Napoli e residenti fuori provincia. L’ospedalizzazione, oltre a comportare paure e aspettative legate agli stati della malattia e della guarigione, è di per sé un evento stressante e la perdita dei ritmi normali di vita, del controllo su se stessi, della privacy e della familiarità con l’ambiente, lo scontro con l’organizzazione e le procedure ospedaliere, generano nel paziente e nei suoi familiari un processo di “spersonalizzazione” che può portare ad una conseguente passività nei confronti della malattia. La “casetta” offre ai familiari dei degenti la possibilità di far vivere l’ospedale non solo come luogo di cura, ma anche come luogo di vita e di crescita sociale, permettendo al soggiornante di sentirsi accolto e valorizzato come persona e rispettato nella sua individualità, al fine di alleviare lo stato di malessere personale, trascorrendo qualche ora di serenità e tranquillità in contesti e spazi idonei, oltre che socializzanti. La struttura da oggetto neuro e legato alla sua “logica funzionale” diviene, dunque, soggetto attivo, vitale e coinvolgente, stimolante e mutevole, capace di adattarsi anche alle esigenze personali di chi lo vive, conferendo rassicurazione, fiducia e serenità. La Casa di accoglienza è l’unica struttura nell’Italia Meridionale ubicata all’interno di un ospedale pubblico ad essere gestita esclusivamente dal Volontariato, ad offrire ospitalità gratuita, a non chiedere contributi istituzionali. Dispone di 12 posti letto, un’ampia cucina, un salotto ed un locale lavanderia. Entrata in funzione lo scorso marzo, ha già dato ospitalità a circa 100 persone. I volontari dell’Associazione garantiscono una presenza quotidiana nella struttura, per controllare l’andamento della Casetta, accogliere gli ospiti e condividere i loro problemi. Agli ospiti è chiesto un contributo volontario per coprire i costi di gestione. La costruzione della Casa di accoglienza è stata realizzata con il ricavato di eventi culturali organizzati dall’Associazione (concerti, mostre di opere d’arte donate da oltre 100 artisti di tutt’Italia e di Paesi stranieri, visite guidate). Auguri di cuore per il vostro ottimo lavoro e spero che cresca sempre di più.

è stato veramente piacevole assistere a tale lezione, venire a conoscenza di questa associazione mi ha davvero entusiasmata. anche essendo stata presso il luogo della "casetta" non ero mai venuta a conoscenza di questo progetto che è sicuramente uno dei pochi esempi di solidarietà giunto concretamente a realizzarsi. è stato interessante ascoltare il signor Ronga parlare dei vari problemi e ostacoli incontrati nella realizzazione del progetto, e anche e soprattutto dei successi raggiunti...
tali esempi servono senza dubbio a noi che a piccoli passi ci affacciamo a questi nuovi modi di "fare associazione", servono a non farci scoraggiare e fermare prima ancora magari di mettere in moto un nostro progetto...

Spesso quando sono nei luoghi affollati, specialmente qundo sono sola, mi piace ascoltare ciò che dice la gente. Ho notato che nel napoletano è viva una certa filosofia di vita che è quella del lamentarsi: che sia della crisi, che sia di Berlusconi, di Monti, di De Magistris, della spazzatura e quindi delle discariche, dei posti di lavoro, del Napoli che non vince ecc; e potrei stare qui a compilare un lungo elenco ancora. Quello che trapela dai discorsi della gente è la loro totale sfiducia, o forse come diceva il professore Nello Ronga che ci è stato presentato in aula " E' molto più facile lamentarsi di ciò che non funziona, piuttosto che agire". Il professore Nello Ronga è una persona molto interessante, é diverso dai soliti anziani, poichè anche lui nella sua voce ha tutto il peso degli anni, del dolore vissuto, ma lui dalla sua vita ne ha tratto insegnamento e ha messo in atto qualcosa di speciale. Ha fondato un' associazione che porta il nome della moglie, che purtroppo ha perso qualche anno fa, Maria Rosaria Sifo, un'insegnante napoletana. Quest'associazione ha costruito e gestisce una casetta che offre accoglienza e ospitalità GRATUITA ai familiari dei pazienti residenti al di fuori della provincia di Napoli. Oltre ad ospitare i familiari dei degenti, la casetta vuole anche favorire la socializzazione, e per quanto possibile far sentire tutti a casa loro. L'unica cosa che ogni ospite è obbligato a fare è riassettare le proprie cose e contribuire alla pulizia del tutto. La cosa che colpisce maggiormente è che egli non ha chiesto soldi e contributi pubblici per la costruzione della casetta che attualmente si trova nel Parco dell'Ospedale Monaldi. L'associazione non ha assunto un personale pagato, infatti la casetta è autogestita, con l'aiuto di volontari che ne controllano il regolare utilizzo. La casetta che è un prefabbricato, dispone di 12 posti letto che non possono essere prenotati da parte di nessuno; ho trovato molto significativa anche questa cosa, poichè si sa bene oggi come vanno le cose, dove "conoscenti o parenti di" scalano velocemente le liste interminabili dei "comuni mortali". Tutte le scelte e le disposizioni che il presidente Nello Ronga ha adottato per gestire la sua associazione mi hanno subito trasmesso l'autenticità del suo progetto. Purtroppo devo ammettere di essere anch'io molto scettica sulle associazioni, soprattutto quando in strada mi si avvicinano persone che impugnano un blocchetto per le varie quote di offerte. Oggi forse si è un pò troppo cinici, e crediamo poco nel prossimo, ma molte volte, il telegiornale, la tv e internet ci confermano le ragioni del nostro scetticismo. Allo stesso tempo però agire, dare dei soldi perchè si è obbligati,o per l'eccessiva insistenza di alcuni operatori, o perchè si vuol fare bella figura, equivale a non aver fatto nessun' azione a mio avviso. Sentir dire da alcune persone che hanno scelto questo percorso, "io non ho tempo" o "io che ci guadagno", è davvero molto demoralizzante. Se ognuno di noi incominciasse a fare veramente qualcosa per chi ne ha bisogno, anche solo con un piccolo gesto, dettato dal cuore, potremmo finalmente vivere in un mondo dove non sarà più l’egoismo a regnare, ma l’amore e la solidarietà. Il miglior modo allora per aiutare veramente le persone, è fare come il presidente dell' Associazione Maria Rosaria Sifo, ovvero, muoversi in prima persona, per cominciare un progetto no profit di aiuto sentito e concreto per il prossimo. Come diceva anche il Dalai Lama "E' importante non limitarsi ad aiutare qualcuno per dovere. Se lo si fa con amore e compassione, con un sorriso e con parole gentili, si procura di certo una gioia agli altri. L'atto in se stesso può sembrare identico, ma i benefici che esso comporta sono infinitamente superiori."

Credo che queste iniziative siano molto importanti sia per la città che per il cittadino stesso.
Il tema principale di questa Associazione è il Volontariato e quindi anche la persona stessa che utilizza la casetta diventa a sua volta un Volontario occupandosi della pulizia o altro.
Mi ha colpito in positivo il fatto che l'Associazione Sifo Ronga non abbia usufruito di fondi e che si aiui solo sull'aiuto collettivo e voglia di fare.

Credo che questi tipi di iniziative riempano il cuore sia di chi crea e chi riceve.
Ogni parole credo sia poco l'unica cosa che posso dire è...
COMPLIMENTI!

Oggi in aula, durante la parte laboratoriale abbiamo avuto l' opportunità di avere come ospite il porf.Aniello Ronga,ossia colui che ha creato L'ASSOCIAZIONE MARIA ROSARIA SIFO RONGA.
L' Associazione è stata creata nel marzo del 2001 e porta il nome di sua moglie , deceduta nel settembre del 1999 a causa di un trapianto d' organo.
Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione ha contribuito alla costruzione della Casa di Accoglienza Maria Rosaria sifo ronga, sita nel parco dell' ospedale Monaldi.
La casetta dispone 12 posti letto, soggiorno , cucina e offre ospitalità gratuita ai familiari dei pazienti residenti al di fuori della provincia di napoli.

Creare un'associazione. Non per una perdita avuta di recente. Non per crearsi un nome che sia conosciuto. Non per secondi fini. Ma per aiutare seriamente il prossimo. Ecco ciò che ha fatto il signor Aniello Ronga, ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, di essere chiuso delle porte in faccia, ma senza arrendersi mai. Ha voluto essere un esempio per tutte quelle persone che cercano di essere utili socialmente ma che si arrendono, ahimè, troppo in fretta. Lui invece no, lui ha avuto la costanza e la forza di volontà di andare avanti, anche sentendosi dire frasi del tipo: "Ma cosa vuole..?? Solo perchè ha perso la moglie di recente, ora cerca di far qualcosa e cambiare il mondo???". Ma lui non si è arreso ed alla fine ha raggiunto il risultato sperato. Egli, a mio parere un grande uomo, ha fondato l'Associazione Sifo Ronga, volta ad aiutare tutte quelle persone che hanno parenti, amici ecc. ricoverati in ospedale e, vivendo in altre città, non hanno un posto dove allogiare. Così l'Associazione ha messo a disposizione una villetta, situata proprio sul territorio di un ospedale, che accoglie (senza raccomandazione) queste persone bisognose di aiuto e quindi di un allogio. Questa casetta è dotata di camere da letto, cucina ed uno spazio per stare insieme ed alleviare un pò le preoccupazioni. Inoltre, la cosa che mi ha colpito particolarmente, è che non c'è una tariffa fissa da pagare; ma alla fine della permanenza, gli ospiti lasciano un "ringraziamento", cioè una somma di denaro a loro scelta, senza nessun obbligo. Questa per me è una delle cose più belle che il signor Ronga abbia fatto, insieme ovviamente, all'essere uscito fuori dai ranghi ed aver fatto un grande gesto per la nostra Napoli.

vedere con quanti sforzi è nata questa associazione ci fa capire quanta forza e tenacia ci deve essere dietro ogni progetto del genere! creare una casetta per chi ne ha bisogno all'interno di una struttura ospedaliera non è per niente semplice, ma esserci riusciti è fantastico... ci sono persone che veramente abitano a chilometri di distanza da quell'ospedale e sapere che c'è un posto dove poter restare vicini ai propri familiari per molti è un sollievo. Devo dire che ci sono stata più di una volta al monaldi, anche ricoverata, ma non ho mai visto la casetta, nè ho mai sentito qualcuno che ne parlasse e, probabilmente, altri come me non sanno della sua esistenza. Forse deve essere più "pubblicizzata" (non trovo un termine più adatto!) anche all'interno dell'ospedale, perchè è lì che le persone possono farci caso e decidere di alloggiare lì qualche giorno.
Questo è davvero un valido esempio per dimostrare che chi vuole può e che le cose belle vale sempre la pena di farle...

In una delle nostre lezioni abbiamo avuto l’onore della partecipazione del prof. Ronga fondatore dell’ Associazione Maria Rosaria Sifo Ronga; è bello vedere che le innumerevoli difficoltà incontrate durante la creazione di questa casa, non siano bastate a far cedere la forza di volontà del professore .Inoltre lo ringrazio perché se non fosse intervenuto a lezione non sarei mai stata a conoscenza di questa casa di accoglienza, che offre gratuitamente ospitalità a persone provenienti da fuori provincia che hanno parenti ospedalizzati , un’iniziativa degna di meriti!

E' stata una bella esperienza incontrare il prof Aniello Ronga, il quale dopo la morte della moglie ha fondato l'Associazione Sifo Ronga, in onore della moglie Maria Rosaria e di tutte quelle persone che soffrono insieme ai loro parenti malati. L'idea di costruire la Casetta in un parco ospedaliero la trovo ottima, poichè spesso capita che persone che vivono fuori dalle zone limitrofe si trovano in difficoltà!..E poi mi è piaciuta tantissimo la caparbietà del prof Ronga, il quale ha fatto di tutto pur di raccogliere i fondi (anche mostre di quadri) e riuscire nel suo progetto.. Ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere tanto sul fatto che ha Napoli non si fa altro che evidenziare le cose negative..le quali coprono quelle positive!..Tutto è possibile anche a Napoli, perchè Napoli è una città come tutte le altre!!! Ora vi racconto una mia esperienza personale che mi è capitata nei periodi di Natale di quest'anno. Mio padre per motivi lavorativi si trovava a Siena, per motivi di salute viene portato in ospedale dove trascorrere 10 giorni. Io e mia madre preoccupate prendiamo il primo treno e ci dirigiamo immediatamente a Siena, lì cerchiamo qualche alloggio vedendo fra i vari hotel e pensioni che si trovavano proprio vicino all'ospedale. Chiedendo i prezzi dei vari hotel notiamo che sono esorbitanti, tipo 90 euro a notte..considerando che dovevamo alloggiare 10 giorni ed eravamo in due.. ci veniva tantissimo! Per fortuna sull'ospedale lo stesso giorno incontrammo delle persone splendide le quali munite di macchina avevano trovato un residence un pò più distante e meno costoso, così decidemmo di condividere il residence pagando così la metà!!!! ..Ora pensandoci mi fa rabbia di come i vari proprietari degli hotel se ne approfittano del bisogno dei parenti delle persone malate di avere un alloggio improvviso e temporaneo!!!!!! Ed è proprio quì che ci voleva una Casetta di Accoglienza come quella dell'Associazione creata dal prof Ronga.. MI complimento perchè è stato un progetto molto utile per le persone che in un momento difficile hanno bisogno di aiuto!

E’ bello sapere che esistono realtà del genere anche nella nostra città… ma è triste rendersi conto di quanto sia difficile combattere contro lo stereotipo del “napoletano” e contro i preconcetti verso la nostra città. Una persona che assiste un ammalato deve poter avere gli stessi diritti o, quanto meno, le stesse opportunità di assistere in una maniera più o meno comoda il proprio familiare o, comunque, degente a nord o a sud. La casa di accoglienza costruita dall’associazione “Maria Rosaria Sifo Ronga” è sicuramente un bellissimo atto d’amore per supportare e confortare chi soffre, per rendere il “viaggio” per la guarigione e la permanenza lontano dal proprio paese meno difficili e complicati sia per chi assiste che per chi è assistito (credo sia fondamentale, nei momenti di malattia, non solo avere qualcuno al proprio fianco, ma anche sapere che questo qualcuno stia in una struttura senza scopi di lucro e, soprattutto, in compagnia). Il Professore Ronga ha avuto coraggio e determinazione nel voler a tutti i costi la “casetta” e sono pienamente d’accordo con lui sul fatto che bisogna credere nei propri sogni e non arrendersi mai. Credo che oggi più che mai l’associazionismo sia una delle realtà più ricche di significato e contenuti: le associazioni che ne derivano muovono da bisogni concreti rilevati nella nostra società e nascono come atto di speranza e amore al fine di portare al prossimo l’aiuto di cui ha bisogno ( la stessa associazione di cui sopra mette in palio una borsa di studio per premiare la più bella tesi sul tema). Ammetto la mia ignoranza sull' iter burocratico utile per fondare un’associazione, ma sono certa che, come tutte le scartoffie, questo stesso possa essere ridotto. Credo però che ci vorrebbe un po’ più di pubblicità per queste realtà: noi studenti le stiamo scoprendo di volta in volta solo grazie alla Professoressa F. Briganti che evidentemente tiene molto a mettere in luce quanto di buono c’è nella nostra città e quanto di buono si può fare unendo non solo gli sforzi, ma le speranze per una vita migliore in una società migliore senza barriere e confini. In fondo, lo spirito di un educatore deve saper spiccare voli e non solo pindarici, verso orizzonti premeditati nella consapevolezza dell’importanza della propria missione tra la gente e per la gente.

Fin da bambina guardandomi intorno e ascoltando i discorsi di persone adulte,ho sempre pensato che la mia città Napoli, fosse tanto bella quanto disorganizzata e caotica.Tra i tanti problemi che affliggono le nostre zone,vedo che la maggior parte delle persone compresa me,siamo bravi solo a giudicare e saper puntare il dito contro chi è al governo,incapace di aiutare a risollevare le sorti di Napoli.E' raro che io abbia sentito una persona che nn dica almeno una cosa negativa su Napoli,mentre tutte le bellezze,i tesori sotterranei e in superfice che abbiamo sembrano non tangerci più di tanto.Ormai anche in televisione capita di parlare di noi napoletani come persone abbandonate a se stesse,incapaci di volerci migliorare lasciando il potere nelle mani della camorra.Da un lato è pur vero che tante persone non cercano di salvaguradare la città nemmeno risparmiando di buttare una carte a terra,però è altrettanto vero che esistono persone che combattono per essa ogni giorno per cercare di migliorare,di costruire qualcosa di buono.Uno dei progetti a mio avviso ottimo di cui non sapevo l'esistenza ,è proprio la casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga.Questa iniziativa intrapresa da persone comuni senza finalità di lucro,mi ha colpito molto.E' un gesto nobile per coloro che si sono preoccupati di costruire questa casetta nel parco dell'ospedale Monaldi per dare ospitalità gratuita ai familiari dei degenti che arrivano da fuori Napoli.E' stata una mossa coraggiosa da parte del Dott.Nello Ronga il quale non si è arreso ai sorrisini di medici scettici i quali non credevano possibile la costruzione di un'associazione senza il supporto di contributi pubblici.E' una soddisfazione dopo 11 anni aver superato la soglia dei 600 ospiti nella Casetta,dimostrazione che se si vuol ottenere qualcosa con tutte le proprie forze nulla è impossibile.Conferma ulteriore a mio avviso è la gestione della Casetta nelle mani di chi la abita,infatti non è prefvista all'interno della struttura pulizie bisogna fare tutto da sè e mi ha colpito molto che funzioni!.Questa esperienza raccontata in aula è stata per me fonte di grande insegnamento,di non arrendersi se gli obiettivi che ci poniamo sono difficili da raggiungere,ciò che conta è lottare per poterci arrivare.Come ho detto nelle prime righe da bambina pensavo di dover andare il più lontano da questa città che pensavo non mi potesse offrire nulla,ma oggi grazie a tante dimostrazioni avute (l'associazione è una di quelle),ho capito che i problemi che ci affliggono non li risolveremo di certo emigrando tutti fuori Napoli,ma solo unendoci e rimanendo sul posto possiamo cambiare le cose.Una delle tante iniziative che mi piacerebbe intraprendere è proprio il volontariato.E' un'esperienza che da tempo sto pensando di voler fare, solo con gli impegni di ogni giorno a volte mi accorgo di non avere nemmeno tempo per me stessa,figuriamoci per gli altri.Nonostante questo però spero di avvicinarmi presto ad un'esperienza del genere perchè sento che mi lascerebbe un segno positivo.Non avendo fatto esperienze di volontariato e essendomi stata illustrata sia orlamnete che con il volantino la dinamica dell'associazione Sifo-Ronga, non mi sento di dare particolari consigli visto che credo sia gestita benissimo.Forse l'unico consiglio che posso dare magari è:avendo fatto per circa un anno animazione per bambini,potrei suggerire di intrattenere i bambini dei degenti con un paio di volontari per un paio d'ore in modo tale da non dover entrare "per forza" in ospadale per molto tempo,ma di animarli anche con un semplice palloncino o qualche pastello per poter colorare,per rendere la permanenza "piacevole",almeno per i piccoli.

QUANDO IL DOLORE SI TRAMUTA IN UN BELLISSIMO GESTO D'AMORE.
L'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga ha dato vita alla Casa di Accoglienza,una splendida iniziativa in quanto permette ai parenti dei pazienti di poter alloggiare accanto all'ospedale .
Tale iniziativa non solo permette hai parenti di trovare un posto caldo e accogliente e di rendere più semplice l'assistenza ai loro cari,alleviando la loro sofferenza, ma da vita ad un processo di socializzazione in quanto il parente ha la possibilità di confrontarsi con altre persone. Penso che questo gesto sia un grande segno d'amore e di solidarietà,che fa comprendere alle persone che non si è soli nella loro sofferenza.

Non sempre nella nostra società c'è del marcio..... lo si può ben costatare in varie associazioni che vivono e operano nella nostra società. A lezione è venuta a farci visita la casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga casetta all'interno del parco dell'ospedale Monaldi ,con lo scopo di dare ospitalità gratuita ai familiari dei degenti che vivono fuori Napoli.Un iniziativa , che al mio avviso, è molto originale e utile perchè permette a persone di essere vicino ai propri familiari indisposti. Un iniziativa che subito ha avuto un numero di acconsensi. Molte volte pensiamo ormai che Napoli è la città del degrado, della criminalità organizzata e invece pensare che non tutto è marcio, che ci sono ancora associazioni benefiche mette nei cuori dei napoletani un barlume di speranza.Questa luce nel buio però deve essere coltivata e alimentata affinchè essa non si spenga, una fiamma viva che deve essere alimentata e ciò può essere fatto, creando nuove attività,case di accoglienza o associazioni che si rendano utili per salvaguardare i cittadini napoletani e rendere ancora più bella la nostra città!

Quello che c'è da dire sembra piuttosto scontato...credo che questa sia un'iniziativa importante nella nostra città.La considero prima di tutto una scelta molto coraggiosa,perchè comunque abbiamo parlato della difficoltà che ha accompagnato questo progetto,e poi penso anche questa iniziativa possa essere d'aiuto alle famiglie già colpite da un problema e che in questo modo possono sentirsi più a cuor leggero almeno sotto questo aspetto,cioè quello di non preoccuparsi anche dell'alloggio e dei tanti soldi che questo richiederebbe.In più si ha l'occasione di socializzare,di fare amicizia,di condividere i propri sentimenti con altre persone...a volte la socializzazione può aiutare più di ogni altra cosa.

La casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga offre ospitalità ai familiari di persone che vengono ricoverate negli ospedali. Credo che questa idea è davvero interessante poiché non né avevo mai sentito parlare,è interessante che persone che arrivano da lontano poiché hanno parenti in ospedale non vengono lasciati a sé stessi,ma che abbiano un posto dove stare,qualcuno con cui parlare o con cui passare semplicemente del tempo. La cosa che più mi ha colpito è come questa associazione sia praticamente nata dal nulla senza tantissimi appoggi,questo dimostra come quando una persona ha un obbiettivo e vuole qualcosa se vuole può riuscire ad ottenerla. Inoltre colpisce il fatto di come i volontari di quest’associazione si siano impegnati tanto per aiutare gli altri senza percepire nessun compenso economico. Quindi se ognuno di noi imparerebbe ad agire un po’ di più anteponendo il benessere degli altri al nostro di sicuro vivremmo in un mondo migliore.

Fino alla lezione in cui c’è stato l’incontro con il Dott. Ronga non sapevo dell’esistenza dell’associazione Maria Rosaria Sifo Ronga e della casa di accoglienza. Sono rimasta colpita dal coraggio e dalla tenacia dimostrati dal Dott. Ronga che nonostante tutti i “no” ricevuti, è andato avanti e alla fine è riuscito a costruire la casa di accoglienza senza contributi pubblici.

L'amore di un marito verso la propria moglie ha fatto si che esso si estendesse verso gli altri. L'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga nata dall'amore, cerca di dare amore a chi ne ha bisogno!
Nella vita di tutti i giorni non si dà giusta importanza alle cose, e sono proprio associazioni come questa che ci fanno pensare.

L’Associazione ha costruito, senza contributi pubblici, la Casa di accoglienza Maria Rosaria Sifo Ronga, sita nel parco dell’Azienda Ospedaliera Vincenzo Monaldi, Napoli, su progetto dell’architetto Giuseppina Ronga. Essa costituisce una iniziativa di grande coraggio, di solidarietà e di amore per chi soffre. Alleviare la solitudine del malato garantendogli la vicinanza di persone di famiglia è un gesto ricco di umanità.Questa casetta è forse l'unica struttura nell'Italia Meridionale, ad essere ubicata in un parco ospedaliero, ad offrire ospitalità gratuita e ad essere gestita dal volontariato laico senza oneri per la pubblica amministrazione.

Oggi a lezione è venuto uno dei membri dell'associazione Maria Rosaria Sifo Ronga.
Quest'associazione ha creato nell'Ospedale Monaldi di Napoli un area di accoglienza per le famiglie dei ricoverati.
Non er0 a conoscenza di questa cosa e sono stata molto contenta anche se stupita nel vedere che finalmente a Napoli venga creato qualcosa di buono per chi ha bisogno.

Oggi in aula è venuto uno dei membri dell'associazione MARIA ROSARIA RONGA , uomo che ha amato la propria donna donando tutto se stesso e ha fatto si che si diffondesse verso gli altri. Questa associazione cerca di dare amore a chi ne ha davvero bisogno . lo scopo della casa è quello di favorire la socializzazione ed è autogestita. ciò che mi ha suscitato è interesse e soprattutto meraviglia perchè fino ad ora non ne avevo mai sentito parlare. è diventato un punto di forza per tutti ..!!! La cosa interessante è che ognuno deve essere responsabile di se stesso e soprattutto è stata costruita anche per i disabili ..!!!

Trovarsi di fronte ad una difficoltà e non avere mezzi per risolverla , è , indubbiamente , come ritrovarsi a vivere con le mani legate …
In aula abbiamo avuto la visita del Prof. Aniello Ronga il quale , a causa di un trapianto d’ organo , nel 1999 ha perso per sempre la sua amata moglie mi ha scosso .
Dopo aver trascorso giorni angoscianti nel Policlinico di Udine , dove era ricoverata la moglie , gli venne la brillante idea di fondare un’ associazione denominata “ Casa di accoglienza Maria Sifo Ronga “ , creata per dare sostegno alle famiglie dei malati gravi ovvero di creare una struttura , delle casette che accogliessero gratuitamente le famiglie di quest’ ultimi . Tutt’ ora questa è strutturata in dodici posti letto , soggiorno e cucina ,situata nell’ Ospedale Vincenzo Monaldi di Napoli .
Traspare una grande forza di volontà , di coraggio , di fiducia nonché di grinta ed ammiro il fatto che nonostante il Prof. abbia perso una persona cara , non si sia arreso di fronte a tale perdita avverando , attraverso varie “ lotte “ ( da prendere in considerazione il caso del prete che gli nega la stanza adibita alla vendita di vari oggetti per poi ricavarne i fondi per l’ associazione ) , il suo desiderio !
Questa è una dimostrazione che nonostante la vita ci pone di fronte duri ostacoli , è bene superarli ed andare avanti con l’ idea che se si è decisi nel voler arrivare al traguardo , ci si deve mettere in gioco e “ lottare “ con tutti i mezzi che sappiamo di avere !