1)Dinamica dell’incidente accaduta al protagonista. Commenta l’accaduto evidenziando i punti che ti hanno colpita. La scena dell’incidente ritrae il protagonista Jean Dominique Bauby con il figlio maggiore in auto mentre si dirigevano da un parente. Durante il tragitto Jean Dominique comincia ad accusare i primi malesseri: sudorazione eccessiva, calore, perdita della percezione dell’ambiente circostante e difficoltà nel linguaggio verbale. Nonostante il malessere Jean Dominique ha la lucidità di accostare l’auto ed il figlio prontamente scende per chiedere aiuto. Subito dopo arrivano i parenti in soccorso, chiamati dal figlio. Solo dopo il ricovero in ospedale Jean Dominique scoprirà che quei malesseri erano stati causati da un incidente vascolare.
2)Prima dell’incidente. Riflessione sulla personalità del protagonista prima e dopo l’incidente. Prima dell’incidente lo stesso Jean Dominique riteneva se stesso un uomo libero, privo di responsabilità, un padre ed un marito assente. Le sue uniche attenzioni erano rivolte alle donne e al lavoro, non a caso era il capo redattore della rivista ELLE. Un uomo privo di sensibilità nei confronti delle piccolezze della vita. Solo dopo l’incidente Jean Dominique riuscirà a cogliere l’importanza delle cose semplici della vita ed in vari momenti rivive situazioni alle quali in passato aveva dato poco importanza, in particolare i momenti che lo ritraevano con la famiglia. “Suppongo che una bozza di papà è sempre un papà”; un uomo che dopo l’incidente si accontenta anche solo di vederli i propri figli. “Prima ero cieco ed ero sordo, ora non serve l’infermità mentale per capire com’ero prima”.
3)Reazione all’incidente. Ad esempio, come vive Jean Dominique la perdita dell’autosufficienza motoria. “Voglio morire”, questa è stata una delle prime frasi pronunciata da Jean Dominique all’ortofonista. Quando si vede allo specchio per la prima volta dopo l’incidente prova orrore perché non si accetta per quello che è diventato. La situazione si ripete anche quando la foniatra gli dice di specchiarsi per vedere il movimento della lingua come segno di miglioramento, ma lui è ostinato. Sente di essere rinchiuso come in uno scafandro che tiene intrappolato il suo corpo. Ormai è paralizzato, ma non vuole compiangersi e capisce che a parte gli occhi anche l’immaginazione e la memoria non sono paralizzate e sono questi gli unici mezzi per evadere liberamente dallo scafandro. Si sente come un naufrago arenato sulle rive della solitudine.
4)Comunicazione aumentativa. Riflessione sul linguaggio utilizzato dai protagonisti per comunicare con logopedisti e ortofonisti. L’unico mezzo che Jean Dominique ha per comunicare con il resto del mondo è il suo occhio sinistro (quello destro gli è stato chiuso cucendolo per non causargli un ulcera) che chiude una volta per dire si e due volte per dire no. Inizialmente Jean Dominique non crede in questo meccanismo di comunicazione, ma in un secondo momento, con resilienza, riesce a cogliere il lato leggero, simpatico di quel tipo di comunicazione. Grazie all’aiuto di una giovane ortofonista riesce ad apprendere un tipo di linguaggio alternativo attraverso il quale potrà esprimersi ed addirittura scrivere un libro. Questo linguaggio consisteva nella ripetizione delle lettere dell’alfabeto poste in ordine di utilizzo, da quelle più frequenti a quelle meno frequenti. Jean Dominique fermerà l’ortofonista con la palpebra dell’occhio sulla lettera da lui scelta che formerà la parola; in questo modo sarà possibile creare anche una serie di frasi. Lui si identifica sin dall’inizio con lo scafandro, mentre la ragazza che lo aiuterà nella stesura del libro con la farfalla, la quale darà libertà di espressione al suo pensiero.
5)Quale personaggio ti ha maggiormente colpito. Scegli un personaggio o un aspetto(famiglia, relazione con le donne…). Il personaggio che ci ha colpito di più è stato quello dell’ortofonista, la quale ha sempre creduto e dato fiducia al recupero di Jean Dominique. L’amore per il suo lavoro e per il suo paziente le servirà quando Jean Dominique afferma di voler morire, lei con commozione e dispiacere gli farà capire che ci sono tante persone che lo amano e non può permettersi di dire questo, che lei nonostante lo conosca da poco non può permettersi di perdere una persona speciale come lui.
Illiano Valeria
Aiello Raissa
Schiano Lomoriello Lucia
Coppola Maria Rosaria
Graziani Lucilla